MAC – Studio Radiance – Mosturizing + Illuminating Silky Primer:
Aqua, Butylene Glycol, Olea Europaea Fruit Oil, Isononyl Isononanoate, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Glycerin, Octyldodecanol, Hydroxyethyl Acrylate/Sodium Acryloyldimethyl Taurate Copolymer, Polyglyceryl-2 Triisostearate, Tocopheryl Acetate, Sodium Hyaluronate, Squalane, Hordeum Vulgare Extract, Triticum Vulgare Germ Extract, Niacinamide, Sorbitol, Trehalose, Parfum,
Dimethicone, Cetyl PEG/PPG-10/1 Dimethicone, Sodium Polyaspartate, Polymethylsilsesquioxane, Hydroxyethyl Urea, HDI/PPG/Polycaprolactone Crosspolymer, Octyldodecyl Xyloside, Quaternium-90 Bentonite, Polysorbate-60, Sodium Chloride, Silica, Propylene Carbonate, Isopropyl Isostearate, Caprylyl Glycol, Hexylene Glycol, Hydrogenated Polyisobutene, PEG-30 Dipolyhydroxystearate, Sorbitan Isostearate, Benzyl Salicylate, Limonene, Linalool, Pentaerythrityl Tetra-Di-T-Butyl Hydroxyhydrocinnamate, Disodium EDTA, Phenoxyethanol, Potassium Sorbate, Sodium Dehydroacetate
30 ml
24,00-40,00 €
Si tratta di un prodotto che ho voluto provare in sostituzione del
Banana Primer che ho utilizzato fino all’ultimo inverno, non avevo avuto modo di testarlo in negozio, ma ero sicura di aver bisogno di un prodotto di questo tipo, soprattutto per l'inverno, ma in generale da applicare prima di uno dei fondi che utilizzo, lo
Studio Fix Fluid, che per me è un prodotto adatto, ma che va in qualche modo “ammorbidito” con la preparazione corretta della pelle.
La consistenza, a differenza del Banana Primer a cui ero abituata, è decisamente più cremosa e meno gellosa, sembra quasi di fare un'ulteriore step di crema viso da quanto la texture è morbida, ma allo stesso tempo il prodotto è consistente.
Si tratta di un prodotto diverso da quello che mi aspettavo, è un prodotto che agisce quasi dal punto di vista della skincare, piuttosto che dal punto di vista del prodotto di Make Up vero e proprio, infatti anche per quanto riguarda il finish, pur trattandosi di un prodotto dall'obiettivo idratante/nutriente, non ha particelle luminose al suo interno.
Insomma, l'effetto è quasi più verso il “glossy”, piuttosto che sul “glowy”.
Su di me l'ho trovato una buona associazione con fondi un po' più asciutti, come lo Studio Fix Fluid appunto, ma buono anche con il
Catrice HD durante la stagione fredda, ma non per fondotinta più nettamente ad azione idratante, in questo caso finisce per diluire ancora di più il fondo e peggiorarne la resa.
3INA – The No-Rules Stick – 362:
Hydrogenated Polydecene, Octyldodecanol, Mica, Caprylic/Capric Triglyceride, Polyethylene, Microcrystalline Wax, Silica, Titanium Dioxide (C.I. 77891), Aluminum Starch Octenylsuccinate, Iron Oxides (C.I. 77492), Red 7 Lake (C.I. 15850), Polyhydroxystearic Acid, Aqua, Ethylhexyl Palmitate, Pentaerythrityl Tetra-Di-T-Butyl Hydroxyhydrocinnamate, Silica Dimethyl Silylate, Butylene Glycol, Caprylyl Glycol, Phenoxyethanol, Sodium Hyaluronate, Hexylene Glycol
3,5 g
6,80-8,50 €
Infatti il prodotto ha proprio un colore che di primo impatto mi ha subito incuriosito, avevo visto solo vagamente la marca, quindi non ne avevo un'idea precisa, non mi ero mai interessata a fondo.
In realtà, avendo provato il prodotto subito dopo il regalo, quindi con una decisa abbronzatura, la colorazione sul momento mi ha un po’ deluso!
Guardando lo stick, non ha molto a che vedere con l’esterno della confezione, anzi, la confezione mi faceva pensare a qualcosa di più rosato e meno aranciato, mentre lo stick è nettamente più aranciato.
Una nuova svolta è stata poi lo swatch, che mi ha ridato speranza, si va completamente a perdere la nota decisamente aranciata dello stick intero, mentre prevale un insieme un po’ pescatino, anche se non esce lo stesso quello che mi aspettavo vedendo la confezione!
All'uso diretto sul viso abbronzato purtroppo sono stata comunque delusa, si tratta infatti di un prodotto davvero poco, poco coprente, in sostanza è l’equivalente di un rossetto molto sheer, anche se di base viene proposto come Blush All-Over!
Per definizione non mi sembra la tipologia migliore per svolgere il lavoro, che propone, a meno di avere una pelle davvero super chiara.
Persino quando l'ho ripreso in mano dopo aver completamente perso l'abbronzatura, ad inizio inverno, e dopo qualche ciclo di esfolianti, l'impressione è la stessa.
Purtroppo si tratta di un colore decisamente troppo, troppo chiaro persino per una pelle chiara come la mia!
Praticamente un burro cacao colorato, più che un Blush All-Over!
Collistar – Impeccabile Base Mascara:
Aqua, Synthetic Beeswax, Copernicia Cerifera Cera, Glyceryl Stearate, Titanium Dioxide (C.I. 77891), Lactobacillus Ferment, Helianthus Annuus Seed Cera, Propanediol, Acacia Senegal Gum, Myrica Cerifera Fruit Wax, Potassium Cetyl Phosphate, Oryza Sativa Cera, 1,2-Hexanediol, Caprylyl Glycol, Galactoarabinan, Hydroxyethylcellulose, Sodium Hydroxide, Rosa Centifolia Flower Cera, Rosa Damascena Flower Cera, Castanea Sativa Seed Extract, Glycerin, Disodium Phosphate, Polysorbate-60, Sodium Phosphate, Citric Acid, Myrothamnus Flabellifolia Leaf/Stem Extract, Potassium Sorbate, Sodium Benzoate, Blue 1 Lake (C.I. 42090), Yellow 5 Lake (C.I. 19140)
12,5 ml
17,40-29,00 €
Si tratta di un prodotto che ho voluto testare davvero molto a lungo prima di parlarvene, perché in passato ho provato l’analogo prodotto di MAC in occasione di un trucco in negozio, ma non mi aveva per nulla soddisfatto.
Mi aveva trasformato delle ciglia sottili e non particolarmente folte, ma valorizzabili, in pochi ciuffetti a ragno!
Insomma, ho quindi voluto testare questo tipo di prodotto a lungo, per capire se potesse essere un effetto dovuto ad un primer ciglia aperto da troppo tempo.
Inizialmente infatti l’ho trovato un prodotto sorprendente, infatti si comporta quasi come un mascara “bilanciato”; insomma una pasta molto morbida, facile da stendere, ma neanche troppo “corposa”, insomma come un mascara non nettamente volumizzante, ma da effetto naturale.
Oltre tra l’altro all’effetto super leggero, che non fa “scendere” le ciglia appena piegate.
Se per il primo mese il prodotto è perfetto e non forma grumi, dopo un po’ comincia a farne qualcuno, per fortuna non troppo grossi.
Purtroppo, uno dei difetti fin dall’inizio è dovuto al colore, andando a sbiancare molto le ciglia rende un po’ più difficoltosa l’applicazione successiva del mascara, quindi ci sono momenti in cui bisogna applicarsi con tenacia per andare a colorare ogni minima traccia di verdino pastello!
Sicuramente è un problema che c’è fin dall’apertura, ma diventa effettivamente un primer più difficile da coprire con il mascara proprio quando acquisisce maggiore consistenza, proprio perché forma uno strato più spesso sulle ciglia e si deposita di più fra una ciglia e l’altra.
Insomma, se ben applicato può essere un valido aiuto a chi necessita di maggiore volume, soprattutto per chi vuole un prodotto leggero, e che mantenga un po’ di più l’effetto del piegaciglia.
In questo devo dire che si comporta bene, perché sembra un prodotto che fissa meglio le ciglia nella posizione creata col piegaciglia, almeno nel mio caso.
Insomma, non un prodotto economico, ma per determinati tipi di ciglia secondo me può funzionare.
Wycon – Long Lasting Liquid Lipstick – 74:
Isododecane,
Dimethicone, Glyceryl Behenate, Polybutene, Diisostearyl Malate, Trimethylsiloxysilicate, Silica Dimethyl Silylate, Hydrogenated Polycyclopentadiene, Synthetic Beeswax, Disteardimonium Hectorite, Propylene Carbonate, Aroma,
Pentaerythrityl Tetra-Di-T-Butyl Hydroxyhydrocinnamate, Vanillin, MicaMay Contain(+/-):
Titanium Dioxide (C.I. 77891), Red 7 Lake (C.I. 15850), Iron Oxides (C.I. 77492), Blue 1 Lake (C.I. 42090), Iron Oxides (C.I. 77491), Iron Oxides (C.I. 77499), Yellow 5 Lake (C.I. 19140), Red 28 Lake (C.I. 45410)
7 ml
9,90 €
Si tratta del secondo rossetto liquido che ho ricevuto nel kit omaggio che mi è stato fatto avere
questa estate.
La formula è sempre la solita, si tratta come sempre di un prodotto comodo per l’effetto no-transfer, ma adatto solo a determinate tipologie di labbra, labbra dall’aspetto giovane, che non soffrono particolarmente la secchezza, o comunque per un uso limitato nel tempo.
Io ad esempio riesco ad utilizzare questo o altri prodotti simili solo in periodi in cui non ho le labbra secche, come la bella stagione, e preferisco poi ritoccarli fin da subito, o dopo il pranzo, con qualcosa di simile, ma più nutriente, come lipgloss o rossetti cremosi.
Per quanto riguarda il colore l’ho trovato decisamente molto, molto carino, e nonostante tutto piuttosto azzeccato per i miei colori, dato che non mi esce grigio o scuro.
Ha solo lo svantaggio di uscirmi leggermente pescato, ma c’è decisamente di peggio, soprattutto calcolando che per anni ho cercato, ma ho trovato pochissimi colori azzeccati su di me di queste tipologie di rossetti!
Spero che il post sia stato interessante!
A presto!
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Ecobiocontrol.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto il gruppo di MUA e appassionati/e che mi ha aiutato con tantissimi consigli, in particolare un ringraziamento alla bravissima e pazientissima MUA Annalisa Affinito!