sabato 10 giugno 2023

Make Up Reviews di Maggio!

Ciao a Tutti!

Torno anche oggi a parlarvi di qualche prodotto di Make Up che ho avuto modo di testare ed usare nell’ultimo periodo.

MAC – Studio Fix Powder Plus Foundation – NC15:

Talc, Silica, Isostearyl Palmitate, 
Methicone, Caprylyl Glycol, Hexylene Glycol, Phenoxyethanol
May Contain(+/-):
Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Chromium Oxide Greens (C.I. 77288), Ultramarines (C.I. 77007)

15 g
11,00-41,00 €

Ecco il primo prodotto di oggi, si tratta di un prodotto che ho acquistato principalmente per i ritocchi, dato che il fondo in crema/liquido è decisamente più adatto al mio tipo di pelle di qualsiasi prodotto in polvere.
Mi sono decisamente stupita dal colore di questo fondo, si tratta infatti di un colore decisamente più chiaro e meno intensamente giallo del fondo che uso io, lo Studio Fix Fluid NC13.
Quando ho scelto la tonalità ero spaventata, pensando che potesse essere un prodotto troppo scuro per me, e invece è davvero davvero chiaro!
Meno male che per essere sicura ho chiesto a Moreno Salerno (@momoss91), MUA di MAC, un consiglio in merito!
Non ho grande esperienza con i fondi compatti, e in generale con quelli in polvere, a parte quelli di Nevecosmetics, quindi ammetto di non avere molti paragoni.
Si tratta certamente di una polvere estremamente fine, qualità sicuramente imprescindibile per un ottimo prodotto in polvere (vale anche per illuminanti, blush e ombretti infatti!).
Devo dire che non ero preparata a trovarmi di fronte ad un prodotto così coprente, pur essendo in polvere, non copre proprio le discromie estremamente evidenti, come brufoli proprio infiammati, ma copre bene gran parte delle piccole discromie di una pelle normale, né particolarmente uniforme, né particolarmente segnata.
Io faccio parte di quel tipo di pelle normale che tende ad avere qualche discromia in più della media, quindi purtroppo non posso dire che si tratta del prodotto ideale per me, anzi, ma può essere un compromesso accettabile per i giorni in cui cerco di truccarmi in rapidità, facendo pochi tocchi per rendermi giusto più presentabile.
Mi sono anche trovata bene come colorazione, nonostante il numero, incredibilmente si tratta di un colore persino più chiaro dello Studio Fix Fluid NC13, e anche un po’ meno giallo.
Usato in alcuni punti del viso al posto della cipria aumenta decisamente la coprenza, pur con l’applicazione a pennello, e funziona molto bene anche per togliere un po’ di ossidazione al Fix Fluid NC13, che nel mio caso tende a comparire nella zona del mento e della mascella.
L’unico inconveniente è che si tratta certamente di un fondo dal finish piuttosto asciutto, come tutti quelli in polvere chiaramente.
Insomma si tratta di un fondo che applicato a spugnetta segna un po’ la pelle quando non è estremamente regolare, anche se devo dire che a distanza, l’effetto è davvero molto buono, è da vicino che si vede l’effetto un po’ polveroso, nonostante qualche spruzzo di Fix+ Magic Radiance.
Magari per pelli molto giovani a tendenza grassa potrebbe ancora andare bene, per una pelle ormai quasi quarantenne come dicevo, non è l'ideale ecco.

Charlotte Tilbury – Rock ‘n’ Khol™ – Iconic Liquid Eye Pencil – Bedroom Black:

Isododecane, Synthetic Wax, Hydrogenated Polydicyclopentadiene, PEG/PPG-18/18 Dimethicone, Polybutene, Glyceryl Tribehenate/Isostearate/Eicosandioate, Nylon-12, Polyethylene, Perfluorononyl Dimethicone, Polyglyceryl-4 Diisostearate/Polyhydroxystearate/Sebacate, Synthetic Beeswax, Pearl Powder, Pentaerythrityl Tetra-Di-T-Butyl Hydroxyhydrocinnamate, Copernicia Cerifera Cera
May Contain(+/-):
Titanium Dioxide (C.I. 77891), Mica, Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Carmine (C.I. 75470), Ferric Ferrocyanide (C.I. 77510)

1,2 g
29,00 €

Si tratta dell’ultima matita nera che ho acquistato, e anche dell’ultima che ho cominciato ad usare, l’ho acquistata perché colpita dal tratto super intenso e dall’estrema morbidezza della mina, fattori che ho sempre cercato nelle matite occhi, e che raramente ho riscontrato nelle matite utilizzate poi a casa, direttamente sugli occhi, rispetto che al test sulla mano effettuato in negozio.
Forse questo è stato uno dei casi più eclatanti, perché il tratto sperimentato in negozio è stato estremamente fedele rispetto alla realtà del prodotto usato anche sulle rime oculari!
Si tratta di una matita nera che mi ha davvero sorpreso positivamente, non solo è una matita morbida, che fa un tratto super preciso e super intenso, senza dover calcare o ripassare, ma è anche una matita che non ho faticato minimamente a struccare, rispetto ad altre matite con una resa vagamente simile.
La caratteristica di questa matita poi è che l’ho trovata di una sfumabilità meravigliosa!
L'ho trovata davvero la matita perfetta per realizzare una bordatura ben sfumata e graduale, si sfuma praticamente da sola, senza fatica!
Ovviamente non si può nemmeno aspettare molto, ad un certo punto si fissa, e in questo caso poi, non c'è modo di spostarla, perché ha un'ottima tenuta.
Certamente è una matita cara, non lo metto in dubbio, anzi.
Per quanto mi riguarda, e per quanto poi mi durano le matite, specialmente le marroni o le colorate, ma anche le nere, io considero una matita di qualità un investimento, mi permette di non perdere tempo nel trucco, di non fare fatica sfregando l’occhio e di ottenere il risultato che voglio, quindi preferisco evitare di acquistare un sacco di matite poco performanti a poco prezzo, per poi non essere soddisfatta, o dover faticare molto per ottenere il risultato che cerco.

MAC – Eyeshadow – Veluxe – Wood-Winked – Refill:

Talc, Zinc Stearate, Nylon-12, Dimethicone, Octyldodecyl Stearoyl Stearate, Isostearyl Neopentanoate, Glycine Soja Seed Extract, Hordeum Vulgare Extract, Triticum Vulgare Germ Extract, Tocopheryl Acetate, Ascorbyl Palmitate, Squalane, Caprylyl Glycol, Hexylene Glycol, Ceramide 3, Cholesterol, Silica, Triethoxycaprylylsilane, Linoleic Acid, Phenoxyethanol
May Contain(+/-):
Mica, Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Bismuth Oxyclhoride (C.I. 77163), Blue 1 Lake (C.I. 42090), Carmine (C.I. 75470), Chromium Hydroxide Green (C.I. 77289), Chromium Oxide Greens (C.I. 77288), Ferric Ferrocyanide (C.I. 77510), Manganese Violet (C.I. 77742), Ultramarines (C.I. 77007), Yellow 5 Lake (C.I. 19140)

1,35 g
8,40-14,00 €

Come vi avevo mostrato, questo è un ombretto che mi è stato ceduto nel corso di uno Swap Party recente.
Si tratta di un ombretto shimmer in cialda refill, che ho aggiunto alla mia collezione di cialde MAC refill alla palette magnetica di MAC!
Si tratta incredibilmente di un colore shimmer che non possedevo, ho sicuramente un buon assortimento di toni simili, ma quasi tutti di un tono o due più scuri, o leggermente più caldi, verso il ruggine, ma di questo tono proprio non avevo nulla!
Si tratta di un color bronzo decisamente chiaro, ma perfetto per una ASP come punto luce nel Make Up.
Non è dorato, perché è decisamente meno giallo come satinatura, ha invece una punta di marrone caldo che porta appunto a pensarlo come un bronzo chiaro, insomma come se fosse molto ben lucidato.
La grana è estremamente sottile, come per l’intera linea Veluxe di MAC, l’ho potuto constatare anche con Freshwater.
Il tono dell’ombretto lo rende efficace come shimmer sia per una mezzaluna delicata, dai toni non estremamente a contrasto (come ad esempio potrei ottenere con un panna), sia per un Halo Smoky, a base marrone, sempre a basso contrasto, il tutto in toni decisamente naturali.
L’ho trovato perfetto se utilizzato con la base a matita, io in particolare sto usando una vecchia matita Pupa che vi ho recensito diversi anni fa, che è di un colore molto vicino, solo leggermente più scura e di poco meno luminosa, ma è un prodotto di ottima qualità, che non necessita per forza della base per tenere a lungo, anzi, a dir la verità per fare un trucco molto rapido la mattina prima di andare il lavoro l'ho usato diverse volte da solo come punto luce dopo aver uniformato leggermente la palpebra con Taupe di Diego dalla Palma e fatto una leggera bordatura a matita (ovviamente infracigliare sempre scontato).

Diego dalla Palma – Ciglione Lash Booster Mascara 111:

Aqua, Glyceryl Stearate, Glycol Montanate, Stearic Acid, Ricinus Communis Seed Oil, VP/Hexadecene Copolymer, Acrylates Copolymer, Polyvinyl Alcohol, Butylene Glycol, Triethanolamine, Propylene Glycol, C12-16 Alcohols, Ozokerite, Benzyl Alcohol, Palmitic Acid, Lecithin, Potassium Sorbate, Sodium Dehydroacetate, Glycerin, Copernicia Cerifera Cera, PEG-8, Phenoxyethanol, Dehydroacetic Acid, PPG-26-Buteth-26, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Tocopherol, PEG-8/SMDI Copolymer, Ascorbyl Palmitate, Palmitoyl Myristyl Serinate, Sodium Polyacrylate, Apigenin, Oleanolic Acid, Biotinoyl Tripeptide-1, Citric Acid, Biotin
May Contain(+/-):
Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499)

11 ml
14,90-26,99 €

Si tratta di un mascara che mi ha lasciato diversi dubbi per tante ragioni.
Lo scovolino è sicuramente ottimo, dimensione perfetta per raggiungere ogni punto delle ciglia e con le setole lunghe il giusto, su quello direi un 10 pieno.
Quello che invece mi ha lasciato i dubbi è proprio il prodotto in sé: inizialmente, appena arrivato, l’ho trovato un mascara quasi inutile, estremamente sottile, blandamente allungante, ma decisamente dall’inesistente effetto volumizzante, ho frenato l’iniziale delusione soltanto perché immaginavo che la pasta del mascara potesse in qualche modo evolvere nel tempo.
L’evoluzione effettivamente c’è stata, ma sono rimasta allibita dalla rapidità della stessa, infatti, dopo appena 2-3 settimane dall’apertura, il mascara sembrava completamente un altro prodotto!
Mi sono trovata di fronte ad una pasta estremamente appiccicosa, una pasta che solo 2-3 settimane prima era quasi “acquosa”, tanto da necessitare di uno scovolino pulito per separare le ciglia, che dopo due applicazioni erano proprio “ciglia a ragno”!
L’effetto allungante non è variato in modo sostanziale, ma devo decisamente ricredermi per quanto riguarda l’effetto volumizzante, si è rivelato come un ottimo mascara volumizzante, con solo l’inconveniente della difficoltà di lavorazione a causa della pasta appiccicosa.
Si tratta infatti di un mascara dove purtroppo non ci si può accontentare dell’applicazione diretta con lo scovolino, va necessariamente fatta una “pulita” e una separazione delle ciglia tramite uno scovolino pulito, e devo essere sincera, nonostante tutto non si ottiene un risultato “a ventaglio”, le ciglia tendono comunque a fare massa.
La cosa più assurda di tutte, è che con l'arrivo del caldo, il mascara è cambiato ancora!
Se vogliamo è finalmente arrivato alla consistenza corretta, insomma, un mascara volumizzante il giusto, con una pasta sufficientemente lavorabile, non delle migliori da questo punto di vista, ma nemmeno così appiccicosa come durante l'inizio di maggio, in cui ancora faceva freddino.
Insomma, un mascara con vantaggi e svantaggi e che secondo me ha un po' troppe incognite per quello che costa.
Io l'ho pagato la metà giusto perché ho approfittato di un'ottima occasione, ma non penso che sia un prodotto che consiglierei a prezzo pieno, mi aspettavo un prodotto molto più valido di così.

Spero che il post sia stato interessante!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Ecobiocontrol.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto il gruppo di MUA e appassionati/e che mi ha aiutato con tantissimi consigli, in particolare un ringraziamento alla bravissima e pazientissima MUA Annalisa Affinito!

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