martedì 30 giugno 2015

Routine Cosmetiche per il Corpo: Qualche consiglio

Ciao a Tutti,
quest'oggi voglio parlarvi di un argomento piuttosto semplice, rivolto più che altro a chi non si è mai più di tanto interessato di cosmesi.
Io stessa sono arrivata tranquillamente ai 25 anni senza nessuna conoscenza in ambito cosmetico, l'unica cosa che facevo era limitarmi ad un trucco molto maldestro (tra i 20 e 25 molto orientato sul dark), e ad usare qualche semplice prodotto “basic”: deodorante, sapone liquido/bagnoschiuma per tutto (viso, mani, corpo), shampoo, balsamo (tutto in generale con inci dal bruttino al terribile), burrocacao e crema mani in caso di disperazione.
Usavo raramente una crema viso, ma visto che i risultati erano terribili (creme con inci orrido), di norma finivo per non usare nulla.
In questo senso sono un perfetto esempio di cambiamento. Non penso di essere l'unica quasi-trentenne che fino a pochi anni prima era quasi completamente digiuna su cura della pelle e simili, e immagino che ci siano molte persone ben più giovani che allo stesso modo non hanno mai avuto modo di informarsi e di scegliere qualche trattamento, anche semplice.
Senza contare che potrebbero anche esserci dei ragazzi che non hanno mai pensato di curare la loro pelle, ma vogliono iniziare a farlo (ormai i pregiudizi in questo senso sono anche morti...quasi tutte le case cosmetiche hanno una linea dedicata all'uomo).

Insomma, vediamo un po' invece quali sono le diverse alternative di trattamento, anche molto semplici e basic, che potrebbero essere prese in considerazione da chi ancora non ha una chiara idea di tutti gli aspetti che riguardano la cura della nostra pelle.
In questo caso mi concentrerò specificatamente sui trattamenti corpo.

1) Detersione

I prodotti in commercio sono innumerevoli, ma i meccanismi di detersione di base sono due: mediante tensioattivi (o sapone), e il meccanismo di base è quello che vi ho già spiegato qui, e la detersione per affinità, che invece implica una minore quantità di tensioattivi, ma la solubilizzazione dello sporco grasso, in un prodotto grasso, è quello che succede usando un semplice latte detergente al posto del sapone.
In generale, quasi tutti i prodotti detergenti sono dei prodotti “sgrassanti”, ovvero sono delle soluzioni acquose di tensioattivi, che quindi rimuovono lo sporco grasso tramite questi ultimi.
Questi prodotti possono essere estremamente aggressivi, oppure molto delicati, e questo purtroppo dipende essenzialmente dalla formula.
Generalmente questo tipo di prodotti, se ben formulati, vanno benissimo per la maggior parte delle persone, anche con pelle moderatamente delicata.
In base al prodotto specifico, ci sono prodotti più o meno delicati grazie a specifiche aggiunte.
Esistono anche diverse forme, oltre ai classici detergenti più o meno liquidi, abbiamo anche i Syndet (oltre al classico sapone, quello industriale può essere poco delicato, ma quello fatto in casa nel modo giusto va benissimo anche per le pelli secche e delicate, e questo riguarda lo Sconto della Soda), e le varie “invenzioni”, come le gelatine che potete trovare da Lush, o le Ballistiche, ecc...
Sul versante detergenti per affinità, che sono invece i prodotti più adatti alle pelli delicate e secche, abbiamo come prodotto più conosciuto il classico latte detergente che si usa sul viso, ma che non è certo sbagliato da usare anche per il corpo, ma abbiamo anche gli oli lavanti (Ad esempio Nivea ne fa uno con un inci pessimo, ma che ha questo specifico meccanismo di azione), poco diffusi.

Tanto per darvi un esempio, vi parlo
dei prodotti che uso io:
Per la doccia (non ho la vasca), utilizzo due tipi di prodotti, alterno infatti un detergente classico, ovvero il bagnoschiuma, a un detergente per affinità.
Il mio bagnoschiuma per eccellenza, per anni, è stato il Bagnodoccia dell'Esselunga Gabbiano, che tutt'ora alterno ad altre marche o ai detergenti che spignatto.
In particolare, ora utilizzo un Docciaschiuma al Fruttosio, a base di Sarcosinato come tensioattivo primario, una delle ricette che ho realizzato l'ho postata qui, mentre al momento ne sto testando un'altra.
Per quanto riguarda il mio prodotto detergente per affinità, si tratta di un Docciacrema a base completamente oleosa (contiene comunque tensioattivi), che ho realizzato a partire da una ricetta di Patty.
Infine, esistono anche altri metodi di detersione, ancora più delicati, come ad esempio la detersione con l'Amido, con le Farine, ecc... sono metodi che funzionano bene quando non si ha bisogno di un tensioattivo, ovvero non c'è abbondante sporco unto da rimuovere, oppure si ha una pelle estremamente delicata e reattiva. Un esempio è proprio quello del bagnetto all'amido per i neonati. L'Amido può seccare la pelle, è vero, ma mai come una detersione con tensioattivi che non siano estremamente delicati.

2) Esfoliazione

È il trattamento cosmetico più semplice e facilmente realizzabile anche in autonomia, in casa. È un trattamento estremamente soggettivo, ma anche il più facilmente valutabile: se fa male stiamo esfoliando troppo, se non sentiamo nulla stiamo esfoliando poco.
L'esfoliazione meccanica non è altro che la rimozione dell'ultimo strato di cellule morte che ricopre l'epidermide, e può essere fatta davvero con quasi tutto.
Si può usare la semplice spugna, la spugna di Luffa, oppure un vero e proprio Scrub, ovvero un prodotto che gratta il giusto.
La scelta del prodotto va fatta in base al proprio tipo di pelle, e anche in base all'area della pelle che si andrà a levigare.
Vi ho mostrato in uno dei miei primi post uno dei metodi più semplici, per cui possono essere realizzate varianti, ad esempio qui ho aggiunto un goccino di Yogurt, ma abbiamo uno Scrub estemporaneo ancora più semplice: Zucchero, Miele e Limone (opzionale, nel caso sostituibile da pochissima acqua).
Le alternative però sono quasi infinite: Thalassoscrub a base di Sale (i Sali del Mar Morto secondo me sono solo poesia, va bene anche il classico sale da cucina) e olio, semplice mix di una crema pronta e fondi di Caffè (freschi), Farine varie allungate con latte vegetale o infusi ecc...Insomma, via alla fantasia!
Per chi invece non vuole preparare nulla “sul momento”, esistono un sacco di ricette conservabili, tra cui i burri leviganti fatti sull'onda di quelli della Lush, o anche ricette che integrano la funzione esfoliante con quella detergente: in particolare possiamo realizzare dei saponi in cui sono state inserite parti solide, come quelli azzurri e bordeaux che vedete nella foto, regalo di due amiche spignattatrici, oppure un vero e proprio scrub in "pasta", contenente anche oli, burri ed emulsionanti o tensioattivi, così da funzionare come prodotto multifunzione: esfoliante, ma anche detergente o emolliente, in base alle proporzioni fra oli e tensioattivi/emulsionanti.
L'esempio di quest'ultimo prodotto è lo scrubbino color pesca in barattolo, che mi è stato regalato da un'amica spignattatrice, e che proverò sicuramente a rifare.

3) Leave-In

Sono considerati trattamenti Leave-In tutti i prodotti che vengono applicati e non lavati via.
In questo caso possiamo considerare tutto ciò che va dalle acque profumate ai burri/creme/oli, e la scelta dipende strettamente dalle proprie esigenze di pelle.
Ci sono tantissimi prodotti che fanno parte di questa categoria, e sono talmente diversi fra loro che di certo non posso parlarvi di tutti.
Possiamo fare una differenziazione sulla base del contenuto.
Abbiamo infatti le Acque, che sono di fatto dei semplici tonici, anche se non li chiama allo stesso modo, come per quelli destinati al viso, e i gel, che corrispondono ai prodotti a base esclusivamente acquosa, e si rivolgono principalmente a chi non ha problemi di secchezza, oppure a chi cerca un prodotto da applicare prima della crema o dell'olio.
Nel mio caso specifico, ho realizzato un'acqua tonica rinfrescante e idratante, aggiungendo anche Mentolo e Mentil Lattato, per renderlo un prodotto perfetto per l'estate.
Il prodotto Leave-In più in uso, è però la crema. In base alle necessità si possono trovare i prodotti più vari, dalle creme A/O per le pelli molto secche e che necessitano di effetto barriera, alle creme-gel più fresche ed evanescenti per chi ha una pelle normale o tendente all'unto.
Io in particolare vi mostro quelle che sto usando attualmente per il corpo (ad esclusione del doposole): Crema Talco alla Lisolecitina per la zona del decolletè, la mia crema Cacaosa per gambe e saltuariamente braccia.
Potete però vedere che nelle zone più secche (nel mio caso gambe dal ginocchio in giù), uso anche il mio Olio Emulsionante da usare subito dopo la doccia, che ho già rifatto più volte vista la comodità d'uso.

4) Trattamenti specifici

Oltre ai normali trattamenti di “routine” possiamo però fare dei trattamenti ciclici, in particolare vi ho già parlato di uno di quelli che faccio io, ovvero quello alla Vitamina C.
Non è un trattamento adatto solamente al viso, anzi, è un ottimo trattamento anche per il corpo, in proporzione molto meno dispendioso di altri, calcolando l'estensione dell'area da trattare.
In questo caso, con uno spray potete raggiungere facilmente gran parte del corpo con il minimo spreco, rispetto ad una crema è molto più economico.
Poi, in base alle necessità individuali, si può scegliere il prodotto più adatto come lenitivo in caso di depilazione o irritazione, io in particolare uso il mio Burro Montato all'Aloe e la Pasta all'Ossido di Zinco realizzata col metodo Cold Cream che vi ho già fatto spiegato come realizzare.
Altri trattamenti da fare saltuariamente possono essere i fanghi, ma anche i trattamenti al Salicilico per le zone soggette a follicolite post-depilazione, i trattamenti cheratolitici all'Urea per pelli estremamente secche (in questo senso si fa anche il trattamento alla paraffina...ma che certamente mai vi consiglierò) di cui effettivamente non vi ho ancora parlato.
Insomma, di trattamenti particolari ne è pieno il mondo cosmetico, e di tutti questi non posso parlarvene approfonditamente.
Il consiglio che vi do è quello di informarvi sempre per bene prima di acquistare un prodotto, specialmente se costoso, e di capire bene qual'è il vostro obiettivo. Ma soprattutto, ascoltate sempre il vostro corpo e la vostra pelle, vi saprà dire cosa gradisce e cosa no, e in questo senso è utile fare molte prove, ma senza usare troppi prodotti diversi insieme, così da capire bene l'effetto di ognuno.

Spero che anche questo post per neofiti della cura della pelle vi sia piaciuto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

sabato 27 giugno 2015

Docciaschiuma al Fruttosio a base di Sarcosinato

Ciao a Tutti,
quest'oggi vi mostrerò come ho realizzato il mio primo detergente “standard”.
Si tratta di un Docciaschiuma al Fruttosio, la ricetta so che è stata presa dal forum di Lola, ma non sono riuscita a trovare esattamente la fonte originale.
So che qui c'è una versione leggermente modificata.

Dato che la ricetta l'ho voluta provare per realizzare la copia del famoso Bagnoschiuma P1no S1lvestre, che volevo preparare a mio papà per la festa del papà, ho fatto qualche prova durante l'inverno.

Questa è la mia ricetta, modificata rispetto all'originale solo per due fattori, uno “reale”, l'altro “matematico”:
Per quanto riguarda il primo ho utilizzato le proteine normali al posto del Sodium Cocoyl Hydrolized Sweet Almond Protein, che dovrebbe essere un tensioattivo delicatissimo, la cui mancanza non dovrebbe sentirsi, la seconda ragione sta invece nell'indicazione di come inserire il Fruttosio.
Visto che lo stesso va inserito sotto forma di sciroppo al 75%, o comunque mescolato a caldo nell'acqua, ho indicato direttamente la quantità di sciroppo, e non di Fruttosio in granuli. Nel mio caso proprio perché avevo già dello sciroppo pronto, altrimenti, se non dovete comunque prepararne ad altro scopo, tanto vale sciogliere il Fruttosio nell'acqua seguendo le quantità previste dalla ricetta.
Dato che non ho molta esperienza di prodotti col Fruttosio, ho voluto comunque inserire il conservante, perché sinceramente non penso che quella quantità sia sufficiente a garantire che il prodotto non vada a male, dovrebbe servirne almeno il 40% perché sia sicuro al 100%, eventualmente, se il Fruttosio rende il prodotto troppo appiccicoso, si può anche usare un mix col Sorbitolo, ma non ho abbastanza esperienza per provarci al momento.
Quindi ho inserito il Cosgard, ma ne ho messo un pochino di meno, dato che c'è, tra persone che conosco, chi non l'ha inserito e non ha avuto problemi.
Ho indicato anche la fragranza usata, perché effettivamente questa al Pino Silvestre di Glamour Cosmetic è molto, molto forte e persistente, cambiando fragranza penso dobbiate prevederne di più.

Ricetta:
Acqua 37,5
Sciroppo di Fruttosio 75% 20
Sodium Lauroyl Sarcosinate 20
Cocamidopropyl Betaine 10
Lauryl Glucoside 10
Proteine del Grano 2
Fragranza Pino Silvestre 10gtt
Cosgard 0,5
Acido Citrico q.b. (circa 50 gtt)




Per quanto riguarda la preparazione dello sciroppo dovete seguire questa procedura.
Effettivamente penso che si possa sostituire al 100% dal Miele (visto che è quasi tutto fruttosio), nel caso vogliate realizzare un bagnoschiuma aromatizzato con un'impronta più femminile.
Una volta pronto lo sciroppo, e lasciato raffreddare, si può passare alla preparazione del detergente vero e proprio:














Si comincia innanzitutto con lo scaldare a bagnomaria il Lauryl Glucoside (è l'unico ingrediente solido), insieme agli altri tensioattivi, basterà stare sui 40°C abbondanti, non di più.
Purtroppo il mio (non so se sono così i prodotti di altri venditori), preso da Aroma Zone, è molto rognoso, ho dovuto mescolare a lungo e “schiacciare” con la bacchetta di vetro tutti i granulini.
(In realtà me ne è scappato qualcuno, ma la schiuma era ormai troppa da opacizzare tutto il fluido, e ho dovuto continuare a mescolare un po' “alla cieca”, ho come l'impressione che il Lauryl Glucoside non sarà uno dei miei ingredienti preferiti per i detergenti!).


Appena la mistura si sarà uniformata si potrà iniziare a versare la fase acquosa: Acqua, Sciroppo di Fruttosio e andremo a mescolare per uniformare nuovamente il prodotto, e porteremo il pH a 5 (il Sarcosinato ha bisogno di quel pH per addensare), si parte da circa pH 8.



Quando il detergente è pronto e ha addensato, andremo a fare le successive aggiunte: proteine, fragranza (che potrà smontare un pochino, nel mio caso no) e conservante.

Quest'ultimo potete sceglierlo voi, non ci sono problemi a inserire conservanti liposolubili come ad esempio il Phenonip, semplicemente potrebbe concorrere a smollare un pochino il prodotto.
A questo punto potete anche aggiungere il colorante, opzionale.
Dato che ho pensato questo prodotto come regalo maschile, al Pino Silvestre, ho usato il colorante verde, anche se non è esattamente il verde deciso che avrei voluto.

Non posso darvi consigli di sostituzione veri e propri, dato che non ho sufficiente esperienza con i detergenti.
Posso solamente dirvi che potete tranquillamente sostituire la Cocamidopropyl Betaine con un'altra betaina (nella ricetta originale non era nemmeno specificata quale è stata usata), e cambiare tipo di proteine, o anche non metterle, è comunque un prodotto molto delicato data la presenza di Fruttosio e di tensioattivi già ben più delicati di quelli usati nei prodotti di larga distribuzione.
Se usate proteine quaternizzate considerate solamente che il prodotto verrà sicuramente smollato, rispetto all'uso di quelle normali, mentre così viene bello denso e sodo.
Mentre è scontato che possiate cambiare fragranza e "stile" del prodotto, tenete solo conto della persistenza della profumazione che andrete a scegliere, questa è piuttosto forte, ma di altre vi converrà aggiungere molte più gocce al prodotto.

Anche per oggi ho finito, spero che la ricetta vi sia piaciuta!
Al prossimo post!

Rasmus

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martedì 23 giugno 2015

Prodotti Pierpaoli Ecobio: Gently (Todis)

Ciao a Tutti!
Finalmente vi parlo di una linea di prodotti molto conosciuta, la linea Ecobio del Todis, prodotta dalla Pierpaoli e dalla O.Pac (per le salviettine).
Poco fa sono stata ospite da un'amica che era ben fornita di questi prodotti e li usa regolarmente, dato che ha un Todis vicino, quindi mi ha dato la possibilità fotografarli e di recensire gli inci.
Si tratta di una linea perenne, a differenza di Natura Bella Baby, più economica dell'Anthyllis e Anthyllis Baby e della Ekos, che si trovano più facilmente in commercio.
Nel caso specifico della Ekos i prodotti sono praticamente identici.

Gently – Care Eco Bio – Bagnodoccia Fiorito con Estratto di Aloe Vera:

Aqua, Glycerin, Caprylyl/Capryl Glucoside, Ammonium Lauryl Sulfate, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Olivamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Betaine, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Sodium Chloride, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Sodium Cocoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Glycerin, Panthenol, Parfum, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Lactic Acid, Linalool

500 ml
1,79-2,49 €

Esattamente come il correlato del prodotto della Ekos, abbiamo un detergente ecobio assolutamente green, con un ambio mix di tensioattivi, che è sempre la migliore strada per realizzare un buon detergente.
Abbiamo poi numerosi addolcenti: Aloe, surgrassante, Glicerina, Pantenolo.
Insomma, più di questo, a quel prezzo, non si può chiedere.
In questo caso abbiamo la versione con un profumo fiorito, ma penso che sia l'unica differenza rilevanti fra le due versioni, sono entrambi assolutamente delicati e adatti.

Gently – Care Eco Bio – Bagnodoccia Muschio con Estratto di Aloe Vera:

Aqua, Glycerin, Caprylyl/Capryl Glucoside, Ammonium Lauryl Sulfate, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Olivamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Betaine, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Sodium Chloride, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Panthenol, Parfum, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Lactic Acid

500 ml
1,79-2,49 €

Nonostante pensassi che la differenza fosse solo la fragranza, in questo caso al Muschio, qui abbiamo un inci leggermente diverso, ma che secondo me non corrisponde ad una reale differenza funzionale.
Abbiamo solamente un tensioattivo ibrido (ottenuto a partire da Proteine del Grano) in meno, per il resto non abbiamo differenze.
La scelta può limitarsi alla fragranza preferita, vedete voi su quale delle due versioni optare, ma come vi ho già detto, potete stare tranquilli per entrambi.
Sono proprio tra i migliori prodotti ecobio sul mercato, e sono pure economici!

Gently – Care Eco Bio – Detergente Delicato con Estratto di Foglie d'Olivo:

Aqua, Caprylyl/Capryl Glucoside, Ammonium Lauryl Sulfate, Glycerin, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Olivamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Betaine, Olea Europaea Leaf Extract, Sodium Chloride, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Panthenol, Sodium Cocoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Parfum, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Lactic Acid

350 ml
1,49-1,99 €

Abbiamo sempre gli stessi ingredienti, anche se questa volta abbiamo un prodotto detergente adatto un po' a tutto, sia sapone liquido, ma secondo me potrebbe anche andare come detergente viso, a meno di non avere una pelle molto secca, per le quali sono preferibili detergenti per affinità, come un latte detergente.
In ogni caso abbiamo il solito perfetto mix di tensioattivi, visto il prezzo è assolutamente conveniente.

Gently – Care Eco Bio – Detergente Intimo con Estratto di Salvia:

Aqua, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Glycerin, Caprylyl/Capryl Glucoside, Ammonium Lauryl Sulfate, Olivamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Betaine, Salvia Officinalis Leaf Extract, Sodium Chloride, Panthenol, Parfum, Lactic Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

350 ml
1,99 €

Super consigliato anche questo prodotto, direi che potrebbe sostituire il conosciutissimo detergente intimo della Cien, anche se risulta un pochino meno economico. Allo stesso tempo però, ha sicuramente una formula più costosa e delicata.
In commercio penso che non ci sia un prodotto equivalente e ad un prezzo così basso, penso che gli unici prodotti paragonabili (con prezzi simili e formula simile) siano i detergenti intimi dell'Esselunga Gabbiano e della Vivi Verde Coop.

Gently – Care Eco Bio – Shampoo Delicato con Estratto di Semi di Lino:

Aqua, Caprylyl/Capryl Glucoside, Ammonium Lauryl Sulfate, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Olivamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Betaine, Linum Usitatissimum Seed Extract, Sodium Chloride, Sodium Cocoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Glycerin, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Dicaprylyl Ether, Lauryl Alcohol, Panthenol, Parfum, Lactic Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Linalool

500 ml
1,89-2,59 €

E infine anche lo shampoo, che probabilmente ha una formula leggermente più lavante, con una maggiore proporzione di Caprylyl/Capryl Glucoside e ALS, che dovrebbero essere i tensioattivi più sgrassanti del mix.
Abbiamo anche del poetico estratto di Semi di Lino, e qualche piccola quantità di surgrassanti: sia il mix Coco-Glucoside e Glyceryl Oleate, sia un estere e Acido Laurico.
Insomma, va provato, dato che non abbiamo nessun condizionante in formula. Potrebbe anche essere adatto solo per chi ha capelli poco problematici: lisci, non particolarmente grassi e indisciplinati.
Sto valutando uno di questi shampoo (che sia Ekos, Natura Bella o Gently), come alternativa allo Shampoo Vivi Verde CooP che su di me va bene solamente per i lavaggi consecutivi di più giorni (es. al mare).

Vediamo ora la linea Baby:

Gently – Baby Eco Bio – Bagno Delicato:

Aqua, Glycerin, Ammonium Lauryl Sulfate, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Olivamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Betaine, Caprylyl/Capryl Glucoside, Lauryl Glucoside, Avena Sativa Bran Extract, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Sodium Chloride, Hydrolyzed Rice Protein, Parfum, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Lactic Acid

250 ml
1,59 €

Niente di molto diverso dai prodotti della linea standard, ma in ogni caso si tratta sicuramente di un prodotto delicato.
Non essendoci condizionanti, a parte le proteine, vale lo stesso discorso che ho fatto per lo Shampoo, probabilmente va bene per lavare i capelli dei lattanti, ma solo fino a che non saranno abbondanti e paragonabili a quelli degli adulti e dei bambini d'età scolare.
Direi che in ogni caso è un prodotto paragonabile a quello della versione adulti, non penso che ci siano differenze abissali.

Gently – Baby Eco Bio – Detergente Delicato:

Aqua, Ammonium Lauryl Sulfate, Glycerin, Cocamidopropyl Betaine, Caprylyl/Capryl Glucoside, Olivamidopropyl Betaine, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Avena Sativa Bran Extract, Sodium Chloride, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Hydrolyzed Rice Protein, Parfum, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Lactic Acid

300 ml
1,99 €

In questo caso abbiamo un detergente multiuso, dove però il primo tensioattivo è l'ALS, cosa che normalmente considererei motivo per evitare il prodotto, ma in questo caso, non solo abbiamo una buona base di partenza (tutti i prodotti della Pierpaoli divisione Ecobio hanno dimostrato di essere assolutamente ben formulati e validi), ma anche la testimonianza di numerosi fan della linea.
Quindi possiamo appoggiare assolutamente l'ipotesi che si tratti di un prodotto delicato, e che la quantità del tensioattivo primario, aggressivo, sia davvero ridotta e ben bilanciata dal resto della formula.

Gently – Baby Eco Bio – Crema all'Ossido di Zinco:

Aqua, Glycerin, Glycine Soja Oil, Zinc Oxide, Talc, Stearyl Alcohol, Sodium Stearoyl Lactylate, Cetearyl Alcohol, Butyrospermum Parkii Butter, Tocopherol, Aloe Barbadensis Leaf Extract, Althaea Officinalis Root Extract, Calendula Officinalis Flower Extract, Cucumis Sativus Extract, Mel Extract, Tilia Cordata Flower Extract, Verbascum Thapsus Extract, Phenethyl Alcohol, Xanthan Gum, Ethylhexylglycerin, Phytic Acid, Parfum

100 ml
2,79 €

Arriviamo qui ai prodotti Leave-In: innanzitutto una vera e propria crema, e non la solita pasta.
Infatti abbiamo una vera e propria emulsione, a base di Sodium Stearoyl Lactylate e non da qualche emulsionante A/O.
Molto probabilmente avremo un prodotto ben più leggero, ma comunque emolliente e lenitivo.
Visto il prezzo si tratta comunque del prodotto più economico che ho visto in commercio con questa funzione, se escludiamo qualche prodotto da discount pieno di petrolati e siliconi.

Gently – Baby Eco Bio – Crema Idratante Lenitiva:

Aqua, Glycine Soja Oil, Glyceryl Stearate, Stearyl Alcohol, Sodium Stearoyl Lactylate, Phenethyl Alcohol, Cetearyl Alcohol, Tocopherol, Aloe Barbadensis Leaf Extract, Althaea Officinalis Root Extract, Calendula Officinalis Flower Extract, Cucumis Sativus Extract, Mel Extract, Tilia Cordata Flower Extract, Verbascum Thapsus Extract, Xanthan Gum, Sodium Dehydroacetate, Ethylhexylglycerin, Parfum

100 ml
2,79 €

Anche in questo caso abbiamo un'emulsione sempre a base di Sodium Stearoyl Lactylate, abbiamo poi un sacco di estratti vegetali (e anche Miele) e Tocoferolo.
L'unico olio inserito è l'Olio di Soia, economico, ma anche da un tocco molto scorrevole, abbiamo poi Alcol Stearilico e Cetearilico, che oltre che blandi emulsionanti e addensanti lipofili, agiscono da emollienti, nonostante diano un tocco più secco degli oli.

Gently – Baby Eco Bio – Salviette Igiene Bimbo:

Aqua, Inulin, Alpha-Glucan Oligosaccharide, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Chamomilla Recutita Flower Extract, Olus Oil, Glycerin, Lauryl Glucoside, Polyglyceryl-2 Dipolyhydroxystearate, Glyceryl Oleate, Dicaprylyl Carbonate, Bisabolol, Bertholletia Excelsa seed Oil, Dipteryx Odorata Seed Oil, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid, Citric Acid

20 salviettine
1,89 €
72 salviettine
3,79 €

Abbiamo infine le salviettine per il cambio, unico elemento della linea non prodotto dalla Pierpaoli, ma dalla O.Pac, azienda produttrice della Speedy Care, di cui vi ho parlato poco tempo fa, della Speedy Clean, della Laura Baumer, della Lylla e di altre marche da discount di salviettine con buon inci.
Quest'azienda ha già mostrato di avere prodotti assolutamente economici, ma con un inci assolutamente migliore di quello delle marche più famose.
In questo caso abbiamo delle salviettine molto ricche: Inulina, polisaccaridi, Aloe ed Estratto di Camomilla già all'inizio dell'inci, poi un pochino di oli ed esteri, tensioattivi ed emulsionanti.
Insomma assolutamente consigliate!

Anche per oggi è tutto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

sabato 20 giugno 2015

Qualche riflessione personale sulla cosmesi ecobio: cosa lo è davvero?

Ciao a Tutti,
vi parlerò oggi di un argomento particolare, vorrei fare una riflessione su quanto sia sensato o meno scegliere la cosmesi ecobio.
Innanzitutto, partiamo da alcuni dati oggettivi: i consumatori sono tutti diversi, c'è chi si affida alle Farmacie, c'è chi preferisce spendere poco perché giudica il cosmetico “caro” un semplice spreco di soldi, c'è chi si affida alle pubblicità e alla presentazione dei prodotti, chi delle impressioni di chi conosce, chi vuole provare i prodotti e senza prova non acquista, chi guarda solo confezione, profumo, colore ecc...e infine c'è chi studia e si informa in prima persona sul contenuto di un cosmetico e sulla sua formula.

Sicuramente informarsi e studiare è sempre la cosa migliore, nonostante richieda tempo e dedizione, questo perché, nonostante la Direttiva CEE 76/768/CEE obblighi a fornire ogni prodotto di una lista degli ingredienti (INCI), questo non basta. Capire l'INCI senza cercare fonti di informazioni è impossibile, a partire dagli strani nomi delle sostanze chimiche, ma finendo con la conoscenza base di cosa deve contenere un particolare tipo di prodotto.
Quindi il rovescio della medaglia è la fonte da cui si attingono queste informazioni.
Non tutti sanno distinguere una fonte affidabile, da una di parte, ma realistica o da una proprio insensata, allarmista o proprio sintomo di incompetenza.
Insomma, dal fenomeno YouTube di Cinzia x la Pelle, che è parte di una campagna di marketing di un'azienda farmaceutica, ma che se non colto con la giusta ironia può sembrare il simbolo della follia ecobio, all'attenzione che ricevono sempre, e nonostante tutto, le grandi bufale degli ultimi anni (I Parabeni, Sali di Alluminio, SLES e SLS per la rete diventano sempre e solo cancerogeni (anche i raggi del sole lo sono, ma non trovo che la soluzione sia andare in giro con una tuta da palombaro tutta estate), nonostante in realtà la segnalazione iniziale sia stata diversa, solo i Parabeni erano stati messi in dubbio a questo livello, in ogni caso, in tutti i questi casi tutte le segnalazioni si sono rivelate immotivate), le fonti di informazioni, reali o fittizie che siano, sono infinite.
Anche la logica del “senza questo, senza l'altro”, è solo un piccolissimo punto di partenza, perché appunto, si basa sempre su informazioni limitate e semplicistiche, che spesso rendono un prodotto "inutile", ovvero una crema diventa un semplice mix di oli, acqua ed emulsionante, insomma un prodotto "vuoto".
A questo punto, mi viene solo da dire una cosa: la cosmesi ecobio esiste, è valida, ma deve anche avere un certo bilanciamento “economico” e “funzionale”.
Insomma, mettiamo sulla bilancia i principali fattori che influenzano la scelta di un cosmetico da parte di qualcuno che sa cosa vuole (partendo dall'idea che già lo vogliamo, escludiamo il fattore “desiderio”):
1) Funzione (contiene quello che serve? Fa quello che dovrebbe?)
2) Prezzo (vale quello che costa?)
3) Formula/Ingredienti (mi piace come è stato formulato?)
4) Ecologia (è ecologico? Non solo il cosmetico in sé, ma tutta la filiera)
5) Sensorialità (mi soddisfa a livello olfattivo/visivo/sensoriale?)

Ad esempio comprereste:
a) un prodotto inefficace, anche se poco costoso ed ecologico?
b) un prodotto bello, setoso, profumoso, ma che inquina, ha una brutta formulazione, e costa pure tanto?
c) un prodotto che funziona, è ecologico, ma che ha un cattivo odore, oltre che costare tanto?

Insomma, nella valutazione di un cosmetico entrano in gioco tutte queste variabili (se non anche altre).
In questo senso non ci si può affidare completamente all'etichetta, e soprattutto alla prima fonte che si trova su internet, è il caso di capire con chi si ha a che fare.
Non è mia intenzione “screditare” nessuna fonte, quanto piuttosto spronare chiunque voglia informarsi, a capire quali sono i criteri di giudizio di una singola fonte e a tirare anche le proprie somme.

Vi faccio l'esempio del Biodizionario, di Fabrizio Zago, sicuramente più che noto a chi si interessa di cosmesi naturale.
Da chimico industriale sicuramente è molto preparato, e grazie a lui si è diffusa l'onda Ecobio in Italia, già dal 2000, ma il suo lavoro, per quanto utilissimo e importante, è molto influenzato dalla sua opinione, che propende comunque per l'uso esclusivo di materie prime di origine vegetale o biotecnologiche, di solo materie prime completamente biodegradabili e senza nessun compromesso con la funzionalità di un prodotto con qualche ingrediente sintetico o petrolifero.
Lo stesso biodizionario poi, non permette la valutazione dell'intero cosmetico, ma solo della sommatoria degli ingredienti presenti, con tutte le limitazioni del caso, filtri solari compresi, componenti di fragranze comprese.
Anche valutando pareri più propensi al compromesso (es. molti esperti che trovate sul Forum di Lola), c'è molto di soggettivo in molte indicazioni.
Sembra quindi molto più importante potersi basare su tante opinioni, sapendole valutare col giusto peso, che non basarsi su un'unica opinione, anche se ben strutturata.
Il biodizionario in questo senso non spiega sempre la motivazione che sta dietro ad un bollino verde, giallo o rosso (con i relativi doppi), mentre spesso, è possibile trovare maggiori informazioni sull'ingrediente altrove, sia sui forum, che sui blog, sia su siti vari (esempi possono essere  My-personaltrainer.it e Wikipedia), che su altroconsumo, ma diventa chiaramente un impegno più gravoso per chi vorrebbe una leggera infarinatura sulla cosmetologia.
Le stesse fonti ufficiali, risultano estremamente complesse da consultare, rispetto a tutto ciò che si trova sul web:
La banca dati Ministeriale sui prodotti cosmetici, alimentata dagli stessi soggetti che oggi provvedono a comunicare al Ministero della Salute l'inizio delle attività di produzione ed immissione sul mercato dei prodotti cosmetici, costituirà uno strumento indispensabile per la raccolta sistematica delle notifiche di inizio produzione ed immissione sul mercato dei prodotti cosmetici, potrà garantire un efficiente sistema di vigilanza sui prodotti cosmetici presenti sul territorio nazionale, consentendo al Ministero di diporre, all'esclusivo scopo di salvaguardia della tutela della salute, della situazione reale dei prodotti cosmetici presenti sul territorio nazionale. 
Tale banca dati consentirà di registrare in modo automatico le segnalazioni pervenute e riguardanti i singoli prodotti.

Quindi qual'è la soluzione? Per quanto mi riguarda, rimango dell'idea che la cosa migliore, per il consumatore, sia quella di informarsi di persona, cercando di capire almeno le basi, proprio perché affidarsi “ciecamente” in un sistema, senza capirne i sistemi di valutazione, la trovo una scelta controproducente, che potrà anche portare risultati migliori dell'acquisto “indiscriminato”, basato quindi sulla comunicazione pubblicitaria, ma non permette una scelta del tutto consapevole.
Resta comunque necessario l'intervento dall'alto, e che non permetta più certe mosse di Marketing rispetto alla sponsorizzazione dei prodotti, soprattutto per quello che concerne le parole “vaghe”, come “naturale”, “verde” ecc...
Non trovo che sia giusto che grandi aziende spaccino prodotti di quasi esclusiva origine petrolifera (acqua esclusa), come naturali, a discapito invece delle aziende più piccole, che magari non certificano i cosmetici, ma che formulano in modo più accettabile, anche se non ecobio al 100%.
Tra queste aziende, non solo abbiamo formulatori che attuano “compromessi”, ma anche aziende ecobio al 100%, che hanno cominciato a lavorare in questo modo ben prima della moda “green”. Fra queste voglio segnalarvi Fitocose, di cui purtroppo non ho ancora provato prodotti, solamente per la loro difficile reperibilità.
Nella mia zona infatti non ci sono venditori, e non è mai stata mia intenzione fare un ordine online con pochi prodotti (li ho scoperti poco dopo aver fatto i miei primi ordini di materie prime, quindi non farei un grosso ordine), ma un'azienda del genere non ha certo bisogno di una mia “presentazione”, posso consigliarveli io ad “occhi chiusi”, ma troverete tantissime opinioni positive sul web, e inci assolutamente perfetti su tutti gli aspetti.

Anche per oggi, ho finito il lunghissimo approfondimento!
Spero sia stato interessante! A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, Nononsensecosmethic.org, My-personaltrainer.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

martedì 16 giugno 2015

Roll-On Lenitivo Post-Puntura

Ciao a Tutti,
torno a parlarvi di un prodotto utilissimo per l'estate, ovvero una cremina lenitiva post-puntura.
Nel mio caso l'ho preparata e inserita in un praticissimo roll-on riciclato, che mi è stato regalato dal mio parrucchiere.
Ho inserito tutto ciò che di lenitivo possiedo in una cremina emulsionata a freddo con Lisolecitina, eccovi qui la mia ricetta:
Fase A
Gel d'Aloe 41,7
Trimetilglicina  2
Pantenolo  2,1
Acqua di Rose  20
Cosgard 0,4

Fase B
Lisolecitina 3
Olio di Avocado 20
Olio di Cocco 10
Estratto CO2 di Camomilla 0,1
Estratto CO2 di Calendula 0,1
OE Lavanda 10gtt
Bisabololo 0,5
Estratto CO2 di Rosmarino 0,1

Dato che è un prodotto che normalmente non si usa in queste quantità, vi ho già indicato la ricetta rivista, su 25 grammi (Ho riempito 4 flaconcini con roll-on intercambiabile):

Fase A
Gel d'Aloe (Xantana) 10,43
Trimetilglicina  0,5
Pantenolo 0,53
Acqua di Rose 5
Cosgard 0,1

Fase B
Lisolecitina 0,75
Olio di Avocado 5
Olio di Cocco 2,5
Estratto CO2 di Camomilla 1 puntina di forchetta
Estratto CO2 di Calendula 1 puntina di forchetta
OE Lavanda 2gtt
Bisabololo 0,13
Estratto CO2 di Rosmarino 2gtt

il totale 24,94, quello che manca ai 25g dovrebbe corrispondere agli estratti CO2.

Veniamo ora al procedimento:
Si comincia, come sempre quando li si usa, con gli estratti CO2.


Vanno lasciati a macerare negli oli fino a completo scioglimento, ci vorrà un po', e la cosa migliore è continuare a mescolare più volte, mentre si prepara il resto.
Mentre gli estratti si sciolgono, possiamo andare a preparare la fase acquosa: si parte con il Gel d'Aloe, potete usare quello preparato con l'Aloe Liofilizzata e la Gomma Xantana come quello che faccio io, ma anche un Gel d'Aloe pronto, non abbiamo particolari problemi di incompatibilità, a parte il Pantenolo, che potrebbe smontare quelli gelificati in modo sintetico.
Fate tranquillamente tutte le aggiunte: Acqua di Rose (o Acqua Distillata), Pantenolo, Cosgard e Trimetilglicina.
Ho inserito qui il Cosgard perché il mio comincia ad essere “vecchio”, quindi fatica un pochino a sciogliersi.
Una volta completata la fase acquosa, attendiamo fino a che gli estratti CO2 non si saranno sciolti del tutto.
A quel punto possiamo fare le ultime aggiunte grasse: Estratto CO2 di Rosmarino, Bisabololo, Olio Essenziale di Lavanda e infine Lisolecitina.
È a questo punto che possiamo emulsionare. Trattandosi di semplice emulsione a freddo, di una quantità ridotta di prodotto, e di un cosmetico piuttosto fluido, possiamo tranquillamente usare l'areolatte per emulsionare.
Si tratta di una semplicissima emulsione a freddo, e in generale fare il prodotto è una procedura davvero molto breve, ci ho messo circa mezz'ora abbondante per tutto (compreso il riordino, escludendo però la soluzione degli estratti, quelli li ho preparati prima di pranzo, e ho ripreso dopo con calma).
Verrà una cremina piuttosto fluida, che passa giusta giusta dal roll-on metallico del contenitore che ho usato io. Si tratta di un kit per il trattamento della cute in fiale, ci sono un certo numero di fiale chiuse ermeticamente, e un'unica testina roll-on di alta qualità, niente a che vedere con quelle dei contenitori per lucidalabbra in plastica, tipo quelli che vende AZ, che costano pochissimo è vero, ma una volta usati è quasi impossibile riutilizzarli.

L'ho già testato da maggio, quando sono già stata presa d'assalto dalle zanzare tigre, e su di me riduce fin da subito il prurito.
Spero proviate a farlo anche voi!
A presto!

Rasmus

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sabato 13 giugno 2015

Come Emulsionare a Freddo

Ciao a Tutti,
vi ho già parlato più volte di cosa sia un'emulsione, e di come realizzare semplici emulsioni cosmetiche in casa: sia usando la Lecitina di Soia Granulare, sia usando veri e propri emulsionanti cosmetici, come i diversi emulsionanti a caldo.
Ma quando ci troviamo a dover realizzare un prodotto con una grande quantità di ingredienti termolabili, ma non vogliamo usare la Lecitina Granulare, come si può fare?
L'alternativa sono i numerosi emulsionanti a freddo.
Sono meno numerosi, e meno diffusi di quelli a caldo, ma ce ne sono vari.
Sulla carta permettono sempre di realizzare ottimi cosmetici, senza il problema di dover scaldare gli ingredienti, permettendo così di inserire un sacco di ingredienti carini.

Inoltre, se una crema emulsionata a caldo si separa, non può essere recuperata, questo può succedere invece con un'emulsione a freddo, si tratta sempre di un'occasione per imparare e poter riaggiustare le ricette nel corso della realizzazione. Bisogna però fare molta attenzione anche in questo caso, una crema emulsionata a freddo, se “iperemulsionata”, perde parte della sua “dermocompatibilità”.
Infatti una crema del genere conterrebbe ancora emulsionante libero, nel caso della Lecitina o della Lisolecitina, il problema è relativo, non succede niente, nel caso invece sia stato usato un tensioattivo, avremo, come conseguenza, l'emulsione “continua” anche dei grassi della nostra pelle.
In sostanza, se ci capiterà di bagnarci poco dopo l'applicazione, l'effetto potrebbe essere “leggermente lavante”, e non più nutriente ed emolliente.
Quindi, più che nelle altre emulsioni, è importante la fase di formulazione.

Anche in questo caso, voglio parlarvi più che altro della questione pratica, e mi riferisco sempre alle creme “classiche”, O/A.
Ancora più che per le emulsioni a caldo, la realizzazione delle A/O a freddo necessita molte altre spiegazioni, di un livello ben oltre lo spignatto medio.
Ne parlerò in un articolo dedicato, quando anche io avrò la giusta esperienza.

Vi ho già parlato delle differenze tra i vari emulsionanti a caldo, la differenziazione dei diversi emulsionanti a freddo è meno varia.
Di solito si usano da soli (quasi tutti sono autoemulsionanti e i restanti sono quasi tutti a basso HLB, adatti solamente per le A/O), mentre quelli a basso HLB si usano in accoppiata con un emulsionante idrofilo, spesso un tensioattivo.
Di norma basterà usare la percentuale di prodotto consigliata per la percentuale di grassi che userete, soprattutto per i diversi Sucragel/Gélisucre, per cui cambia subito la consistenza del prodotto.
In ogni caso, si tratta di prodotti con una forza emulsionante estremamente diversa, quindi bisogna per forza riferirsi alla scheda tecnica.
Vi ho già mostrato l'esempio di un'emulsione a freddo fatta con un tensioattivo, accoppiato con un'emulsionante lipofilo a freddo.

Anche nel caso delle emulsioni a freddo, è sempre consigliabile cominciare sempre con emulsionanti già pronti.
Se escludiamo l'AbilCare, siliconico, un prodotto comodissimo con cui iniziare è la Lysolecitina Liquida, che potete vedere in molte mie ricette, ma in commercio esistono anche diversi emulsionanti a freddo “completi”, tra questi abbiamo:
Tego Care LTP (Sorbitan Laurate, Polyglyceryl-4 Laurate, Dilauryl Citrate), purtroppo difficilmente reperibile, lo vende solamente il sito polacco, ma sembra che sia quello che ha resa migliore.
Sucragel CF (Caprilic/Capric Trigliceride, Glycerin, Aqua, Sucrose Laurate)
Sucragel AOF (Prunus Amygdalus Dulcis, GlycerinAquaSucrose Laurate)
Gélisucre Bio (Glycerin, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Sucrose Laurate, Citrus Aurantium Dulcis Fruit Water), venduto da Aroma Zone.
In generale, tutti questi tre, vengono recensiti in modo variabile. Probabilmente rendono bene solamente alle precise proporzioni indicate dalle schede tecniche o dagli esempi di ricette. Ho provato in prima persona una ricetta realizzata da una mia amica spignattatrice, e non scia se inserito in una formula con la giusta cascata di grassi.
GC-Emulsol OW (Polyglyceryl 4-Oleyl Ether Olivate), lo vende Glamour Cosmetics, penso si tratti di un prodotto nuovo, non l'avevo mai sentito nominare prima, quindi non vi so dire molto.

Non tutti danno gli stessi risultati, e non tutti sono ben recensiti, altri ancora non sono molto facilmente reperibili, quindi bisogna per forza escluderli se non si ordina da siti particolari o non si trova una farmacia che li procuri.

L'emulsione a freddo è la versione semplificata, a livello pratico, dell'emulsione a caldo. Si procede allo stesso modo, si unisce l'emulsionante alla fase grassa, si mescola fino ad omogenizzazione e infine si procede all'emulsione frullando col minipimer.
I rischi sono più che altro dovuti alla formula, perché se gli emulsionanti non vengono usati alle giuste quantità, si ottiene un prodotto aggressivo, che deterge, al posto di nutrire.
Di solito è ben più veloce da realizzare, dato che non bisogna scaldare niente (a meno che non si inseriscano nella ricetta ingredienti che necessitino l'inserimento a caldo), ma spesso serve una sufficiente gelificazione perché il prodotto regga, dato che l'emulsionante non funge anche da addensante, come quelli a caldo.
Normalmente si utilizzano le stesse proporzioni di emulsionante/grassi che si usano per le ricette a caldo, l'unica variazione sul tema l'ho vista nell'uso del Caprylyl/Capryl Glucoside come emulsionante.
Dato che questo tensioattivo rende le creme un po' appiccicose, ho provato ad usare le proporzioni che ha provato ad usare per prima una spignattatrice del Forum di Lola qui, ovvero ha usato sempre la stessa proporzione di emulsionante/grassi, ma ha invertito le proporzioni tra emulsionante idrofilo e lipofilo, mettendo quindi 2/3 di Ewocream (un emulsionante a basso HLB piuttosto forte) e 1/3 di Caprylyl/Capryl Glucoside.

La ricetta che vi ho mostrato prima effettivamente ha seguito le sue proporzioni, ed è andata benissimo.
Ora, per quest'anno, l'ho rivista con la Lysolecitina, quindi vi dirò come va.

Anche se il procedimento a freddo dovrebbe creare meno problemi, è sempre consigliabile versare la fase grassa in quella acquosa per le emulsioni O/A, anche se difficilmente un'emulsione del genere finirà con il ricottare irrimediabilmente.
Proprio perché è “continua” e non formata solo in quel dato momento del procedimento a caldo.
Potete sperimentare l'emulsione inversa solamente in quelle creme a bassissimo contenuto di grassi, dove difficilmente potrebbe formarsi un'emulsione O/A.
Anche per l'emulsione a freddo valgono le stesse indicazioni per l'uso del minipimer o anche del semplice sbattitore (molte volte ha funzionato benissimo anche quello, nel mio caso con la Lisolecitina): 
1) versare a filo, poco alla volta, i grassi
2) frullare piano all'inizio (velocità bassa) e aumentare gradualmente.
3) In base alla quantità di crema frullare più o meno a lungo

In generale, le emulsioni a freddo non prevedono una cospicua fase C, quasi tutti gli ingredienti possono benissimo essere inseriti in precedenza, dato che non serve scaldare per fare l'emulsione.
Uniche eccezioni sono di solito: ingredienti “pronti”, già pre-emulsionati, come lipo/nanosomi (che poi non possono nemmeno essere frullati), Ceramidi (tipo SK-Influx, che ha l'aspetto di una specie di cremina), fragranze/oli essenziali, sostanze che è meglio inserire “distanziate” (es. Ialuronato e Pantenolo), sostanze che è meglio inserire alla fine dopo aver verificato il pH (come Urea, Niacinamide) e coloranti. A volte anche il conservante, ma dipende sempre dalla formula.

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima, e buona emulsione!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, il Forum di Natura e Bellezza, Biodizionario.it, Promiseland.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 10 giugno 2015

Hansaplast, Manila, Pasta del Capitano, Pino Silvestre, Prep, Venus

Ciao a Tutti,
vi parlo oggi di qualche prodotto di larga distribuzione con inci accettabile.
Sono prodotti che ho visto in insegne piuttosto comuni, come Acqua&Sapone, Carrefour, il Gigante e la Coop, ma sicuramente alcuni dei prodotti saranno reperibili in molti altri supermercati o catene.

Hansaplast – Esfoliante 2in1 Anticallus:

Sodium Chloride, Caprylic/Capric Triglyceride, Octyldodecanol, Pumice, C18-36 Triglyceride, Urea, Theobroma Cacao Seed Butter, Cera Alba, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Stearyl Alcohol, BHT, Geraniol, Eugenol, Limonene, Parfum, C.I. 42090

75 ml
3,90 €

Questo è un prodotto semplice, e realizzabilissimo in casa: uno scrub piedi a base di Sale, Pomice e Oli.
Però ho deciso di indicarvi questo prodotto perché recentemente è cambiato l'inci, che conteneva una piccola frazione petrolifera evitabilissima, anche se essendo un prodotto per i piedi si poteva chiudere un occhio.
In ogni caso meglio così, senza Polyethylene (era dopo il Burro di Cacao). È un prodotto non emulsionato, che quindi è probabile che stia insieme grazie alla sua consistenza, che dovrebbe essere quella di una pasta piuttosto densa. L'ho visto da Acqua&Sapone e all'Auchan e basta, non so se viene venduto anche altrove.

Manila – Sapone Liquido al Muschio Bianco:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Cocamidopropyl Betaine, Parfum, Lactic Acid, Glyceryl Oleate, Coco-Glucoside, Evernia Prunastri Extract, Camelia Sinensis Leaf Extract, Propylene Glycol, Styrene/Acrylates Copolymer, Tetrasodium EDTA, Phenoxyethanol, Methylchloroisothiazolinone,  Methylisothiazolinone, Butylphenyl Methylpropional, C.I. 42090

1l
1,59-2,00 €  

Si tratta di un prodotto “discount”, insomma, un prodotto di qualità non eccelsa, ma che potrebbe risultare una buona alternativa per chi non ha un budget compatibile con prodotti ecobio o anche solo di più alta qualità.
Visto il prezzo si tratta di un buon prodotto: una formulazione classica SLES+betaina, con un pochino di surgrassante e due poetici estratti vegetali (che spiegano anche la presenza del Glicol Propilenico).
Essendoci anche un gelificante sintetico, ho il dubbio che la betaina sia un po' pochina, e che quindi non si tratti di un prodotto delicatissimo, nonostante sia anche surgrassato.
Io lo terrei come esclusivo sapone liquido per le mani, eviterei di usarlo per il viso e lo limiterei per il corpo, a meno che non vada proprio rimosso dell'unto in abbondanza.
Naturalmente la prova effettiva è l'unica che possa verificarlo, l'inci è solo indicativo senza le precise percentuali d'uso dei tensioattivi.

Vi parlo ora di una delle marche di Dentifrici più famose, e nonostante tutto, anche quella che ho trovato con inci migliori, rimanendo sui prodotti della grande distribuzione.
Infatti, a differenza di tutti quelli commerciali pubblicizzati, ha finalmente bandito il Sodium Lauryl Sulfate da quasi tutte le formule (sicuramente da tutte quelle che ho visto), che nonostante il suo bel pallino verde, risulta essere un ingrediente troppo, troppo aggressivo.
Vi avevo già parlato di due versioni provate in prima persona, ma qui vi parlo delle altre versioni.

Pasta del Capitano – Dentifricio Azione Antitartaro:

Aqua, Sorbitol, Hydrated Silica, Glycerin, Tetrasodium Pyrophosphate, Polysorbate-60, Zinc Coco-Sulfate, Aroma, Disodium Pyrophosphate, Cellulose Gum, Sodium Monofluorophosphate, Sodium Saccharin, Sodium Carbonate, Sodium Fluoride, Linalool, Limonene, C.I. 77891, C.I. 47005, C.I. 42051

75 ml
1,00 € circa
100 ml
1,69-1,85 €

Non sono un'igienista dentale, quindi sull'effettivo funzionamento dell'azione “Antitartaro” non posso dirvi nulla.
Però vedo che la formula base è molto simile a quella delle due versioni che ho provato personalmente, quindi immagino che si tratti di un prodotto simile per azione schiumogena, texture e spalmabilità.
L'inci è quasi del tutto verde, fanno eccezione il Polysorbato e la Saccarina, da evitare solamente per chi tende ad avere carie troppo facilmente.
Penso che come tutti i prodotti della marca (come quelli che ho provato personalmente insomma), sia un prodotto abbastanza schiumogeno e lavante, ma sicuramente meno dei normali dentifrici in commercio, che al 90% contengono come tensioattivo primario l'SLS oppure un PEG.
Chiaramente il top sarebbe non avere nemmeno il Polysorbato in formula, ma già non avere l'SLS è un passo avanti.

Pasta del Capitano – Dentifricio Igiene Completa:

Sorbitol, Aqua, Hydrated Silica, Polysorbate-60, Zinc Coco-Sulfate, Cellulose Gum, C.I. 77891, Sodium Monofluorophosphate, Sodium Saccharin, Sodium Carbonate, Eugenol, Cinnamal, Geraniol, Limonene, C.I. 45430, C.I. 47005

75 ml
1,00 € circa
100 ml
1,69-1,85 €

Questa versione di dentifricio di cui vi parlo, sembra che sia una modifica della ricetta originale, quella di cui vi avevo già parlato con la recensione d'uso che vi ho linkato sopra.
Effettivamente sono state fatte piccole modifiche, che secondo me non variano in modo eclatante il prodotto.
Non so dirvi se effettivamente questa versione soppianterà la versione precedente (quella rossa),  qui abbiamo una confezione arancione, e al Tigotà, unico punto vendita dove l'ho vista, la versione rossa non era più presente.

Pasta del Capitano – Dentifricio OX-Active – Whitening:

Sorbitol, Aqua, Hydrated Silica, Xylitol, Cyclodextrin, Polysorbate-60, Zinc Coco-Sulfate, Cellulose Gum, Aroma, Phthalimido-Peroxycaproic Acid, Citric Acid, Palm Glyceride, Jojoba Esters, Sodium Fluoride, Sodium Saccharin, Eugenol, Geraniol, Limonene, C.I. 77891, C.I. 77289

75 ml
1,00 € circa
100 ml
1,69-1,85 €

Anche in questo caso abbiamo piccole variazioni nella formula, alcune delle quali però non so valutarle, visto che si tratta di sostanze non presenti sul biodizionario.
Sono quasi sicuramente le sostanze attive sbiancanti, a cui sinceramente non so se dare la mia fiducia o meno, in generale opto sempre per dentifrici non sbiancanti.
Sicuramente l'inci è sufficientemente buono, data l'assenza di SLS, ma vale sempre il discorso che ho fatto in precedenza, qui in più abbiamo anche una piccola quantità di surgrassanti (Esteri di Jojoba e Gliceridi di Palma).

Pasta del Capitano – Dentifricio Prevenzione Difesa a 360°:

Aqua, Sorbitol, Hydrated Silica, Xylitol, Tetrasodium Pyrophosphate, Polysorbate-60, Zinc Coco-Sulfate, Disodium Pyrophosphate, Aroma, Cellulose Gum, Sodium Monofluorophosphate, Jojoba Esters, Sodium Saccharin, Sodium Carbonate, Sodium Fluoride, Retinyl Palmitate, Tocopheryl Acetate, Centella Asiatica Extract, Sodium Ascorbyl Phosphate, Propylene Glycol, C.I. 77007, Linalool, Limonene, C.I. 42090, C.I. 47005

75 ml
1,00 € circa
100 ml
1,69-1,85 €

Questo è l'unico dentifricio della linea dove vengono apportati alcuni cambiamenti rilevanti.
La formula base dei quattro ingredienti cambia, viene tolta la Glicerina e viene inserito lo Xilitolo, meno appiccicoso e un pochino più dolce, mentre i tensioattivi rimangono gli stessi. Abbiamo quindi le aggiunte che vengono descritte sulla confezione: Vitamine A, C ed E, in forme stabilizzate, inoltre abbiamo un emolliente ottenuto da Olio di Jojoba, estratto di Centella (glicolico) e i soliti “reintegratori” di Fluoro.
Insomma, a parità di prezzo lo preferirei, anche se immagino che le aggiunte non siano state fatte in quantità esagerate.

Pasta del Capitano – Dentifricio Baking Soda:

Sorbitol, Aqua, Hydrated Silica, Glycerin, Sodium Bicarbonate, Polysorbate-60, Zinc Coco-Sulfate, Aroma, Cellulose Gum, Sodium Fluoride, Sodium Saccharin, Eugenol, Geraniol, Limonene, C.I. 77891

75 ml
1,00 € circa
100 ml
1,69-1,85 €

Infine, ho lasciato per ultima quest'altra versione del dentifricio, perché, diversamente da tutte le altre, contiene anche Bicarbonato di Sodio.
Non è così strano che venga inserito nella formula di un dentifricio, anche se da noi non è molto usato.
Vista la posizione in inci non penso sia fortemente abrasivo (infatti la pratica di lavarsi i denti con il semplice Bicarbonato bagnato è sconsigliatissima, ma ho sentito che c'è chi lo fa), non più del resto in formula, anche perché immagino sia stato polverizzato, a differenza di un prodotto fatto in casa.
L'ho visto raramente in commercio, in particolare per ora solo da Ipersoap, in un unico punto vendita di Milano.

Prep – Prep for Ladies – Derm Oil:

Caprylic/Capric Triglyceride, Triisononanoin, Cetearyl Ethylheanoate, Isopropyl Myristate, Helianthus Annuus Seed Oil, Glycine Soja Oil, Tocopheryl Acetate, Retinyl Palmitate, Bisabolol, Chamomilla Recutita Flower Extract, Rosmarinus Officinalis Leaf Extract, Calendula Officinalis Flower Extract, Lavandula Officinalis Flower Extract, Parfum, Benzyl Salicylate, Alpha-Isomethyl Ionone, Coumarin, Amyl Cinnamal, Citronellol, Geraniol, Farnesol, Limonene, C.I. 26100

50 ml
6,91-7,90 €

Si tratta di un dei soliti oli per smagliature, come tutti, questo non fa miracoli. In particolare, qui abbiamo un olio che è più che altro composto da esteri. Si parte da Olio di Cocco frazionato, si passa a esteri più o meno sinetici, per finire con un pochino di oli vegetali: Girasole e Soia.
Abbiamo poi Tocoferil Acetato, Vitamina A, Bisabololo, estratti di Camomilla, Rosmarino, Calendula e Lavanda (i primi tre sono quelli che inserisco io in oli e creme!) e infine fragranza.
Insomma, non è un prodotto economico, ma almeno è stato ben arricchito, a differenza di altri oli per smagliature.

Prep – Prep for Ladies – Derma Protective Cream:

Aqua, Stearic Acid, Glycerin, Cetyl Alcohol, Butyrospermum Parkii Extract, Caprylic/Capric Triglyceride, Parfum, Argania Spinosa Kernel Oil, Spent Grain Wax, Tocopherol, Sorbitol, Dimethicone, Menthol, Menthyl Lactate, Potassium Hydroxide, Imidazolidinyl Urea, Ammonium Hydroxide, Methylparaben, Propylparaben

50 ml
5,20-5,90 €

Questa viene definita come una crema multiuso, esattamente come la versione classica, più economica, ma anche contenente paraffina.
In questo caso abbiamo una crema già più "sana", dove abbiamo solo un pochino di silicone, motivo per cui non la userei sul viso, e un conservante cessore di formaldeide a pallino rosso.
I parabeni non sono un problema, dato che è stato dimostrato, non sono dannosi.
Comunque è un semplice rimedio idratante, e con agenti rinfrescanti, quindi penso vada bene per molti degli usi descritti dal produttore.
In ogni caso è quasi una cold cream, dato che ha solo l'Alcol Cetilico come emulsionante, quindi immagino sia bella tosta e untuosa.

Ora in particolare vi voglio indicare detergenti che magari non sono molto verdi, ma dall'inci sembrano sufficientemente delicati, e sono una valida alternativa a chi non riesce a reperire prodotti più ecobio, ma a prezzi accettabili.

Pino Silvestre – Soffio di Talco – Detergente Intimo Delicato:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Chloride, Glycerin, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Lauryl Glucoside, Lactic Acid, Parfum, Laureth-2, Disodium EDTA, Sodium Hydroxide, Methylchloroisothiazolinone,  Methylisothiazolinone

200 ml
1,29 €

Pino Silvestre – Carezza di Cotone – Detergente Intimo Lenitivo:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Chloride, Glycerin, Viola Tricolor Extract, Lauryl Glucoside, Lactic Acid, Parfum, Laureth-2, Disodium EDTA, Sodium Hydroxide, Methylchloroisothiazolinone,  Methylisothiazolinone

200 ml
1,29 € 

Ne faccio una recensione unica, dato che differiscono solamente per l'estratto vegetale inserito.
La formula base, identica, è sempre la comunissima SLES+betaina, economica ed efficace, abbinamento anche corretto, se vengono rispettate le giuste proporzioni perché i due tensioattivi si rendano delicati a vicenda.
Questo chiaramente non è prevedibile, come vi dico sempre, perché si dovrebbero vedere le percentuali precise.
In ogni caso ci sono buone probabilità che il prodotto sia sufficientemente delicato, è stato aggiunto anche un glucoside come tensioattivo terziario.
In base alla versione, abbiamo Aloe o estratto di Viola (quest'ultimo secondo me è solo poetico). A questo punto, tutti gli ultimi ingredienti sono praticamente gocce. Abbiamo un etossilato a bassissimo numero (più basso di così!), EDTA e i conservanti, chiaramente non tra i migliori, ma se non avete specifiche allergie vanno bene, tanto li lavate via.

Venus – Intimo Fresco:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Sodium Benzoate, Lauramidopropyl Betaine, Disodium Cocoamphodiacetate, Tetrasodium EDTA, Triethyl Citrate, Citric Acid, Eucalyptol, Mentha Piperita Oil, C.I. 42090, C.I. 19140

200 ml
0,85 €

Ecco qui, finalmente un detergente intimo con un inci accettabile: SLES come tensioattivo primario, tamponato da ben due anfoteri: una betaina e un amfoacetato.
Diciamo che non lo considero un prodotto "top", dato che poteva sicuramente essere reso più delicato, ma è sicuramente meglio delle altre versioni della marca.
Non lo vedo da molto, spero sia un segnale del cambiamento, dato che le altre versioni erano piene di PEG.
Si tratta comunque di un prodotto che potrebbe essere parecchio rinfrescante, data la presenza di Eucaliptolo e Olio Essenziale di Menta Piperita.

Venus – Igiene Intima Ultra Delicata:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Decyl Glucoside, Cocamidopropyl Betaine, Malva Sylvestris Extract, Triethyl Citrate, Disodium Cocoamphodiacetate, Sodium Benzoate, Tetrasodium EDTA, Parfum, Citric Acid


200 ml
0,99 €

Formula molto simile al prodotto precedente, abbiamo sempre SLES, anche se tamponato da una diversa betaina oltre al Cocoamfodiacetato, abbiamo anche un glucoside, anche lui piuttosto addolcente come tensioattivo.
Abbiamo poi lo stesso Trietil Citrato, l'EDTA, e un estratto di Malva al posto degli oli essenziali del prodotto precedente.
Se il primo dovrebbe essere rinfrescante, questo invece non lo è, e non abbiamo nemmeno i coloranti come nella prima versione.
Il prodotto viene etichettato con "Nuova Formula", ed effettivamente potrebbe anche essere così.

Venus – Sapone Liquido Viso e Mani – Neutro:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Cocamidopropyl Betaine, Polyquaternium-7, Coco-Glucoside, Parfum, Lactic Acid, Gossipium Herbaceum Extract, Sodium Benzoate, Styrene/Acrylates Copolymer, Propylene Glycol, Tetrasodium EDTA, C.I. 42090, C.I. 60730

300 ml
1,20-1,74 €

Anche qui abbiamo la solita formula base con SLES e betaina, addensata col sale. È stato poi aggiunto un glucoside come tensioattivo terziario, il polyquaternium come condizionante cutaneo e l'estratto di Cotone per fare poesia.
Insomma un detergente molto semplice, che però io non azzarderei sul viso, nonostante tutto non mi pare un prodotto delicatissimo, anche se tutto è da verificare, SLES e betaina risultano perfetti solamente se viene aggiunta betaina almeno per 1/4 della quantità di SLES.

Venus – Sapone Liquido Viso e Mani – Sensitive:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Cocamidopropyl Betaine, Polyquaternium-7, Coco-Glucoside, Parfum, Lactic Acid, Aloe Barbadensis Gel, Sodium Benzoate, Styrene/Acrylates Copolymer, Tetrasodium EDTA, C.I. 16035, C.I. 17200

300 ml
1,20-1,74 €

Questa formula, secondo me è stata ritoccata anche nelle percentuali di tensioattivi. Parto dall'idea che è stato aggiunto un addensante, quindi o è stato messo troppo poco sale rispetto alla versione precedente (i contenitori al supermercato mi sembravano mostrare un prodotto ugualmente denso), oppure gli ingredienti inseriti smontano di più...cosa che mi pare irreale, dato che nella prima versione era stato inserito un estratto glicolico e qui solo del Gel d'Aloe.
Insomma, forse è davvero più delicato, ed essendoci meno tensioattivo in tutto...è stato necessario gelificare il prodotto.
Per il resto non vedo differenze, visto che nemmeno nella prima versione erano presenti allergeni del profumo (potevano se non altro eliminare qui i coloranti...ma vabbé)

Venus – Sapone Liquido Viso e Mani – con Antibatterico Naturale:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Cocamidopropyl Betaine, Polyquaternium-7, Lactic Acid, Eucalyptol, Menthol, Sodium Benzoate, Tetrasodium EDTA, C.I. 42090, C.I. 19140

300 ml
1,20-1,74 €

Anche in questo caso valgono i discorsi fatti in precedenza: la formula lavante rimane la stessa, con solo l'eliminazione del glucoside.
In questo caso la formula è stata resa più che altro “rinfrescante” grazie all'azione di Mentolo ed Eucaliptolo.
Non so quanto queste due molecole risultino effettivamente “antibatteriche”, sicuramente sono sostanze potenzialmente irritanti, quindi potrebbe essere vero...ma mi pare esagerato definirle tali. In ogni caso, a meno che non siate estremamente sensibili non dovrebbero darvi problemi, e potrebbero avere un leggero effetto antibatterico, e sicuramente meglio così che un'aggiunta di Triclosan, quindi, assolutamente approvato!

Venus – Bagno Doccia Ice Sensation – Ginseng Siberiano:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Parfum, Cocamidopropyl Betaine, Glycerin, Polyquaternium-7, Panthenol, Acanthopanax Senticosus Root Extract, Sodium Benzoate, Propylene Glycol, Citric Acid, Tetrasodium EDTA, Limonene, Linalool, Hexyl Cinnamal, Citral

750 ml
2,70 €
La stessa formula dei detergenti mani e viso è stata ripresa anche in questo bagodoccia, con la differenza che potrebbe essere che lo SLES non sia del tutt tamponato.
Purtroppo non sono stati inseriti sufficienti surgrassanti che garantiscano un prodotto delicato, quindi va per forza provato per saperlo.
Si tratta comunque di un prodotto senza PEG e con minime aggiunte a pallino rosso (tutte ben oltre la fragranza).
Se il prodotto è piuttosto liquidino l'ipotesi che sia sufficientemente delicato dovrebbe essere supportata, se invece è molto denso, potrebbe essere stato usato davvero molto sale per addensarlo, a discapito della delicatezza.

Anche per oggi ho finito!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione