venerdì 29 gennaio 2016

Come fare un gel di Carbomer - Guida per Apprendisti Spignattatori

Ciao a Tutti,
come ricorderete, tempo fa ho cominciato a scrivere delle piccole guide per chi è da poco che ha cominciato a spignattare.
È da un po' che non scrivo post su questo argomento, e ricomincio proprio ora, visto che mi è capitato di usare il carbomer da solo, dopo un sacco di tempo.

Come vi ho detto più volte, ci sono vari tipi di Carbomer, con differenti caratteristiche di solubilità e resistenza ai sali.
Io ho il Carbomer 340 FD, che userò comunque fino alla fine, nonostante sia lentissimo a sciogliersi, anche se sicuramente per il prossimo acquisto opterò ad un altra versione, più nuova.
In ogni caso, la procedura per la preparazione è la stessa, quello che cambia è solamente il tempo di attesa.

Il primo passo è la dispersione del polimero nella fase acquosa, di solito se faccio una doppia gelificazione preferisco inserire il Carbomer nell'Acqua Distillata e mettere gli idrolati nella sottofase gelificata in modo naturale (Xantana, Carragenine, Alginato ecc...).
Se nel gel vanno inseriti ingredienti a caldo, come ad esempio l'Allantoina, è meglio scaldare prima l'acqua, e successivamente inserire il polimero.
In base alla percentuale d'uso, potrebbe anche essere che la fase già si addensi un pochino a fine solubilizzazione.

Una volta solubilizzato completamente il polimero, la preparazione necessita di essere tamponata da una base.
La soluzione tampone da usare è assolutamente la Soda Caustica, in soluzione al 15 o 20%, io l'ho fatta al 15% per avere una maggiore sensibilità di misura.
In casi eccezionali si possono usare altre sostanze per tamponare, ma sono limitate alla formula specifica in uso, come ad esempio il Sodium Ascorbyl Phosphate.
Io di solito devo usare circa 70-80 gocce di Soluzione al 15% per arrivare a tamponare circa 100g di gel di Carbomer.
L'ideale comunque è procedere lentamente, se possibile continuando a mescolare.
Infatti in quel caso non serviranno troppe misurazioni del pH durante la procedura di gelificazione diretta, quella insomma che viene fatta per un semplice gel, o per gelificare la fase A prima dell'emulsione, vi accorgerete subito dell'innalzamento del pH, molto rapidamente il liquidino appena appena viscoso comincerà a prendere corpo, e nel giro di poche gocce avrà raggiunto la massima corposità.
Attenzione a non superare il pH 6,5, altrimenti il polimero si smonterà irrimediabilmente, a quel punto non ci sarà modo di recuperare il gel.

Le ulteriori aggiunte dovranno essere fatte il più possibile gradualmente, soprattutto se tendono a smontare un pochino i gelificanti sintetici.
Da evitare proprio invece le aggiunte di sali, che smontano proprio del tutto il gel.
Per fare un vero e proprio Gel d'Aloe con il Carbomer ci vuole una procedura particolare, e l'avevo spiegata già in quest'occasione.

Anche per oggi questa semplice guida è pronta!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 27 gennaio 2016

Sapone alla Calendula!

Ciao a Tutti,
torno a prepararvi un sapone, sempre di livello piuttosto semplice, e questa volta, in particolare, realizzerò un Sapone alla Calendula.
I Fiori di Calendula infatti sono gli unici in grado di resistere alla Soda, così possono essere inseriti in un sapone, senza che si disgreghino completamente.
In ogni caso, ho deciso di fare questo sapone anche perché avevo un po' di Oleolito di Calendula da finire, mi è stato regalato da una spignattatrice che ultimamente non è più riuscita a spignattare, quindi ho preferito inserirlo in un sapone per non finire per buttarlo (uso raramente gli Oleoliti negli spignatti).
Si tratta di una semplice saponificazione a freddo, come le altre

Come sempre vi rimando agli altri post per tutto ciò che riguarda il sapone: StoriaMeccanismo DetergenteSaponificazione Casalinga (teoria) e Pratica della Saponificazione a Freddo, soprattutto per le indicazioni di base e soprattutto per la sicurezza.

Cominciamo: in questo caso ho scelto di realizzare un semplice sapone liscio, monocolore, e con la sola aggiunta dei Fiori di Calendula alla pasta. Dato che l'Oleolito e i Fiori non sono bastati per ottenere un bell'arancione, ho usato anche un po' di Triplo Concentrato di Pomodoro Mutti, ne basta una cucchiaiata per ogni Chilo di grassi per ottenere un bell'arancione carico. In questo caso ne ho messo mezzo cucchiaio scarso a nastro.

La ricetta è questa:



vi ho postato direttamente l'immagine della stampata di SoapCalc, dato che ho usato questo calcolatore.

Dato che ho già testato gli O.E. che dovevo usare, e non li ho più usati a nastro, ma direttamente negli grassi, ho usato l'acqua al 30%, come è normale fare, di solito aumento per sicurezza, quando devo testare delle fragranze mai usate, così da evitare un ammassamento totalmente ingestibile.

Come vi ho già detto, io utilizzo il metodo a freddo, quello che vi ho illustrato nella guida sulla saponificazione casalinga, quindi non farò scaldare nessun olio oltre i 45°C e sfrutterò il calore generato dalla soluzione di soda, attendendo che si dissipi fino ai 45°C appunto, ma prima di iniziare devo comunque scaldare i grassi fino a che anche la Cera di Soia si sia sciolta.
Come sempre, anche gli oli di Palma e Cocco vanno sciolti, e ancora prima di essere pesati, così che non si inserisca nel sapone una frazione “selezionata” del grasso.
Ho inserito anche il 5% di Mix di Acidi Grassi, non conteggiandoli nel conteggio dei grassi, è la prima volta che uso questo prodotto, ma tante saponaie casalinghe, anche molto brave, che conosco lo usano con soddisfazione, quindi mi sono fidata e l'ho usato.

Una volta sciolti uniformemente e mescolati gli oli di Palma, Cocco e la Cera di Soia, il Burro di Karitè e il mix di Acidi Grassi (questi potete inserirli spezzettati a freddo, e sciogliendoli senza superare i 70°C per il Karité, per sicurezza potete anche inserire il burro successivamente), si possono pesare e unire gli altri oli liquidi, ad esclusione dell'Oleolito, che va inserito dopo il raffreddamento, a massimo 45°C.
La fase grassa può essere quindi messa sul fornello, pronta per essere scaldata solo quando serve (ci mettono poco a scaldarsi fino ai 45°C, inutile scaldarli prima).

Prima di procedere alla “bardatura” di protezione, si andrà a pesare l’acqua nel contenitore per la soda, io uso una brocca di polipropilene acquistata da GlassChimica, quindi adatta agli sbalzi termici e dotata di manico.
Da questo punto è importante utilizzare tutte le protezioni, vanno indossate Mascherina, Protezione per gli occhi e soprattutto Guanti, va pesata la Soda Caustica in scaglie in un qualsiasi contenitore di plastica, come vedete io utilizzo e riutilizzo i barattolini lavati di budini/yogurt.

Quando la pesata è pronta, si può cominciare a versare poco alla volta la Soda nell’acqua, come sempre, mescolando accuratamente con l’altra mano.
È importante che non si formino grumi di Soda sul fondo del contenitore, altrimenti si rischia di dover buttare via tutto il sapone, perché rischioso da usare, basterà mescolare, e se la soluzione “bolle” basta fermarsi un attimo e mescolare un po'.
Come sempre, se pensate di fare quantità abbondanti di sapone (più di mezzo kg di grassi) e di conseguenza avete tanta soluzione di soda. potete già predisporre il contenitore in un catino di acqua fresca a bagnomaria fredda, o anche direttamente nel lavello, questo ridurrà i tempi di raffreddamento della Soda.

Una volta pronta la soluzione di Soda Caustica, avrete da fare le aggiunte.
In primis l'Etidronato, come sempre allo 0,3% dei grassi, basterà inserirlo alla soluzione di Soda una volta raffreddata leggermente.

A questo punto, in attesa del raffreddamento si può preparare prima l'area di lavoro: il minipimer deve poter arrivare comodamente alla pentola dei grassi, e le spatole devono essere a portata di mano, e la “decorazione” del sapone: il mix di Oli Essenziali, e i Fiori di Calendula, che andranno inseriti a nastro subito dopo il Triplo Concentrato di Pomodoro, così da non frullarli col minipimer.
Indicativamente, in base anche alla potenza del fornello, quando la soluzione di Soda è arrivata intorno ai 50°C, si può cominciare a scaldare la pentola degli oli, lentamente, sul fuoco più basso.
Quando grassi e Soda avranno entrambi 45°C di temperatura, va rimessa la “bardatura” di sicurezza, e si può cominciare con il versare poco alla volta la soda nei grassi.
All'inizio, per 3-4 secondi, si possono dare delle mescolate con le spatole, poi si inizia ad usare il minipimer.
In base a quello che avete dovrete cercare di mantenere bassa la velocità, come vi ho già spiegato nel post in cui vi spiego il metodo a freddo, o usando una velocità bassa (se prevista nel vostro frullatore), oppure continuando ad accenderlo e spegnerlo a mano.
Bisogna muovere bene il minipimer in tutte le direzioni: mescolando con movimenti rotatori, alzandolo e abbassandolo, così da riuscire a frullare bene sia la parte alta, sia quella bassa della pentola, ma sempre senza alzarlo troppo, per evitare schizzi (anche se ci siamo messi tutte le protezioni).

Quando il nastro è pronto, e si è formata una pasta fluida, si può aggiungere prima il Concentrato di Pomodoro, che andrà mescolato e frullato molto bene in tutta la pentola, ve ne accorgerete perché cambierà già il colore, e alla fine i Fiori di Calendula, che andranno mescolati con le spatole perché rimangano integri.
Una volta mescolati bene i fiori, basterà versare il sapone nei contenitori predisposti.
Per sicurezza, soprattutto all'inizio, è sempre meglio preparare qualche contenitore in più, poi con l'esperienza ci saranno molti meno problemi.
In questo caso ho voluto realizzare dei saponcini tondi, se riuscirò a trovare il modo giusto per decorarli li lascerò così, altrimenti andrò a rifinirli, e tagliarli in due, così da avere delle classiche saponette a “fette” tonde.


Prima di rimuovere il sapone dagli stampi di silicone si dovrà attendere, in questo caso anche una settimana scarsa, si riducono i tempi quando si usa uno stampo di legno.
Se il sapone è ancora morbido dopo questo tempo, potete aiutarvi a rimuoverlo dagli stampi infilandolo in freezer, ma non dovrebbe succedere, visto che non ho usato una percentuale d'acqua alta, ma dipende anche dall'umidità e calore ambientali.

Anche per oggi ho finito!
Spero proviate anche voi a fare questo sapone!
Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie personali maestre di saponificazione

lunedì 25 gennaio 2016

Quaternium e Polyquaternium!

Ciao a Tutti!
Quest'oggi voglio parlarvi di un argomento particolare, vorrei analizzare con voi una categoria di ingredienti cosmetici che purtroppo è molto vasta, nonostante tutti questi ingredienti siano molto diversi tra loro.
Voglio infatti analizzare gli ingredienti cosmetici noti come Quaternium o Polyquaternium, diverse sostanze così indicate nelle liste ingredienti (INCI).
Si tratta di sostanze diversissime fra loro, e per cui il semplice nome Quaternium/Polyquaternium, seguito da un numero, non “significa nulla”, ovvero non è possibile capire esattamente di cosa si tratti, a meno di andare a cercarsi la corrispondenza col numero; i numeri corrispondono semplicemente al numero di registrazione di brevetto, e non hanno nessuna relazione con la loro struttura chimica, quello che accomuna tutte queste sostanze è di essere tutte polimeri cationici.
Nonostante siano tutte inserite a pallino rosso nel biodizionario, si tratta di molecole diversissime, e l'unico motivo per cui sono rosse tutte, è perché tutte le sostanze contenenti ammoni quaternari sono inquinanti, ma alcune sono ingredienti che vanno bene, o comunque servono in un cosmetico, e come più volte vi ho detto, già un cosmetico, anche 100% ecobio inquina, durante la produzione, logistica e immagazzinamento, quindi che almeno sia funzionante! Non è quella piccola presenza funzionale in più a inquinare, ma la produzione in sé (produzione delle materie prime, produzione di CO2, utilizzo dell'energia elettrica, spesso prodotta in maniera non sostenibile, utilizzo dell'acqua, produzione e smaltimento dell'imballaggio ecc...).

Quasi tutti i Quaternium/Polyquaternium sono essenzialmente tensioattivi cationici, che grazie alla loro carica positiva tendono a disporsi sulla superficie dei capelli, tenendoli lontani fra loro.
Alcuni di loro sono più filmanti di altri, altri funzionano anche come agenti filmanti o condizionanti cutanei, altri ancora sono usati primariamente o secondariamente come conservanti, per la loro attività battericida.
La differenza fondamentale fra i condizionanti cationici non siliconici e i siliconi (che svolgono di fatto la medesima azione), sta nell'effetto “Build-Up”, ovvero nell'accumulo sulla superficie del capello.
I siliconi tendono per la loro natura lipofila, ma anche refrattaria ai normali tensioattivi ed emulsionanti standard, ad essere difficili da lavare via e rimuovere, sia dalla pelle, ma soprattutto dai capelli, per questo tendono ad accumularsi quando si usa lo stesso shampoo o balsamo siliconico ad ogni lavaggio.
Questo di solito non succede con la maggior parte dei quaternari non siliconici, ma non è neanche certo a priori, dato che abbiamo a che fare con molecole diversissime fra di loro.
In generale è più facile eliminare la maggior parte dei quaternari rispetto al silicone, ma ci sono anche eccezioni.
In ogni caso sembra che l'unico quaternario siliconico comunemente usato nelle formulazioni commerciali sia il Quaternium-80 (da non confondere con il Polyquaternium-80), probabilmente a livello commerciale ora basta la “lista” dei “Silicone Quaternium” per i quaternari siliconici.
La regola comunque è semplice, basta prendere in mano una formula (bruta o strutturale) e verificare la presenza di Silicio, rappresentato dalla sigla Si, suo simbolo sulla tavola periodica, se è presente la molecola è siliconica, altrimenti no.

A questo proposito vi lascio due tabelle che ho scritto partendo da quella che potete trovare in questa pagina Wikipedia, a cui ho aggiunto tutti i nomi delle molecole corrispondenti che sono riuscita a trovare.
Alcuni Quaternium/Polyquaternium sembrano essere identici, sinceramente non sono così esperta da dire che si tratta della stessa identica molecola, probabilmente cambia il numero di gruppi cationici, anche se formalmente nei Quaternium si dovrebbe avere un solo Ammonio Quaternario, nei Polyquaternium dovrebbero essercene più di uno per ogni molecola.
Un'ulteriore gruppo di sostanze comprende dei differenti polimeri contenenti silicone, ovvero i Silicone Quaternium, che ho deciso di non analizzare, dato che a priori non li considero sostanze gradite.



Vi parlo ora di qualcuno dei Quaternium/Polyquaternium di uso più comune, sia a livello commerciale, sia a livello di spignatto:

Quaternium-15:
N-(3-Chloroallyl) Hexaminium Chloride; 1-(3-Chloroallyl)-3,5,7-Triaza-1-Azoniaadamantane Chloride

Non Siliconico, si tratta di un adamantano, ovvero di un cicloalcano di derivazione petrolifera, a cui però sono stati aggiunti atomi di Cloro e Azoto, che ne fanno un battericida, usato come conservante, grazie al rilascio di Formaldeide.
Si tratta di un conservante ormai monitorato per la sua azione allergizzante e irritante, è un ingrediente sconsigliato, per adesso l'ho visto solamente in un balsamo per capelli della Bottega Verde.

Quaternium-80:
Siloxanes and Silicones, Dimethyl, 3-[3-[(3-Coco Amidopropyl) Dimethylammonio]- 2-Hydroxypropoxy] Propyl Group-Terminated, Acetates

Siliconico, funge da agente antistatico e condizionante, si tratta di uno dei più comunemente usati, viene inserito principalmente in balsami, shampoo e altri prodotti per capelli.
Secondo i produttori non si tratta di un ingrediente in grado di fare effetto “Build-Up”, nonostante il contenuto in silicone.
Sempre secondo i produttori, usato come condizionante per la pelle, interagisce con le proteine dell'epidermide, generando una sensazione di morbidezza unica, dovuta all'effetto “Refatting” della molecola.
Nonostante i produttori neghino la presenza dell'effetto “Build-Up”, io sinceramente sono scettica. Trattandosi di un prodotto siliconico penso sia comunque difficilmente lavabile.
Come ingrediente cosmetico viene venduto da diversi rivenditori, tra cui Glamour Cosmetics.

Polyquaternium-2:
Poly [Bis(2-Chloroethyl) Ether-Alt-1,3-Bis [3-(Dimethylamino) Propyl] Urea] Quaternized

Non Siliconico, non si trovano molte informazioni.
Potrebbe essere un Cessore di Formaldeide, ma anche per un chimico, la formula non è sufficiente per determinarlo su due piedi, ma neanche per escluderne la possibilità.
Non l'ho visto spesso nei prodotti che ho recensito e nelle liste INCI che ho esaminato.

Polyquaternium-4:
Hydroxyethyl Cellulose Dimethyl Diallylammonium Chloride Copolymer; Diallyldimethylammonium Chloride-Hydroxyethyl Cellulose Copolymer

Non Siliconico, si tratta di un agente antistatico e condizionante ottenuto a partire da un polimero di Cellulosa. Tra i Polyquaternium penso sia uno dei meno sintetici, proprio perché ottenuto dalla cellulosa.

Polyquaternium-6:
Poly(Diallyldimethylammonium Chloride); 2-Propen-1-Aminium, N-N-Dimethyl-N-2-Propenyl-, Chloride, Homopolymer; N, N-Dimethyl-N-2-Propenyl, Chloride Homopolymer

Non Siliconico, risulta corrispondente al Quaternium-40, probabilmente è stato modificato successivamente il nome INCI.
Si tratta di un sale di ammonio quaternario polimerico di DADMAC, piuttosto simile al Polyquaternium-7.
Si trova nella Maschera Capelli dell'Omia Botanica di cui vi avevo parlato qui.

Polyquaternium-7:
N,N-Dimethyl-N-(Prop-2-En-1-Yl) Prop-2-En-1-Aminium Chloride-Prop-2-Enamide (1:1:1)

Non Siliconico, risulta corrispondente al Quaternium-41, come per l'ingrediente precedente,  probabilmente è stato modificato successivamente il nome INCI.
Si tratta di una molecola simile, un condizionante polimerico, copolimero dell'acrilammide e del DADMAC.
A differenza di altri condizionanti, è verificato che provoca effetto “Build-Up” sul capello, nonostante non si tratti di una molecola siliconica.
Viene usato anche in molti prodotti per la pelle, perché ne migliora la texture e la spalmabilità.

Polyquaternium-10:
Quaternized Hydroxyethyl Cellulose; 2-Hydroxy-3- (Trimethylammonio) Propyl Ether, Chloride; 2- Hydroxyethyl 2-(2-Hydroxy-3 (Trimethylammonio) Propoxy) Ethyl Cellulose

Non Siliconico, anch'esso è uno dei Polyquaternium più usati, sia nei prodotti per capelli, sia per la pelle.
Effettivamente agisce anche questo come condizionante cutaneo, è un derivato quaternizzato dell'Idrossietilcellulosa (per questo motivo tende anche a gelificare), insomma questo ingrediente, da solo a pallino giallo, viene lavorato in modo simile alle proteine, quando vengono trasformate in proteine quaternizzate.
Anche per questo ingrediente potrebbe esserci effetto “Build-Up” sul capello, ma in particolare, questo Polyquaternium sembra essere funzionale per definire il riccio, a differenza di altri.

Polyquaternium-11:
Copolymer of Vinylpyrrolidone And Quaternized Dimethylaminoethyl Methacrylate; Diethyl Sulfate; 2-(Dimethylamino) Ethyl 2-Methylprop-2-Enoate;1-Ethenylpyrrolidin-2-One

Non Siliconico, ma vinilico, risulta corrispondente al Quaternium-23.
Sicuramente è molto più sintetico di altri Polyquaternium, viene usato più come fissante (ad esempio nelle spume/lacche per capelli), ma anche nel Make-Up.

Polyquaternium-47:
Terpolymer of Acrylic Acid, Methacrylamidopropyl Trimethylammonium Chloride, And Methyl Acrylate; Methyl 2-Propenoate And 2-Propenoic Acid, 1-Propanaminium, N,N,N-Trimethyl-3-[(2-Methyl-1-Oxo-2-Propenyl) Amino]-, Chloride, Polymer With Methyl 2-Propenoate And 2-Propenoic Acid

Non Siliconico, viene dichiarato anche come riparatore per i capelli, ma sinceramente dubito che riesca davvero a ripararsi.
Probabilmente è una molecola che tende ad accumularsi principalmente nelle spaccature del capello, formando quindi una sorta di “riparazione”, ma che non è assolutamente “reale”.
Il capello non si rigenera, dato che è un accumulo di proteina, e non è “vivo”.
Si trova nello shampoo e nel balsamo Athena's l'Erboristica Specifici per la Protezione Brillantezza e Colore di cui vi ho parlato qui.

Con questa chiudo, sperando che l'approfondimento vi sia piaciuto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

venerdì 22 gennaio 2016

Review dei prodotti usati tra novembre e gennaio!

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di alcuni prodotti che ho utilizzato nell'ultimo periodo.
Comincio col parlarvi di due prodotti particolari, che non ho comprato io, ma mi sono stati passati da un'amica che ha tagliato i capelli di recente (io da cortissimi li ho fatti crescere negli ultimi 2 anni, lei invece si è stufata e ha fatto un taglio simile a quello che avevo io), si tratta di due spume reperibili al supermercato:

Jean Louis David – Spuma Coiffante Extra Volume:

Aqua, Alcohol Denat., Butyl Ester of PVM/MA Copolymer, Isobutane, Aminomethyl Propanol, Niacinamide, Hydrolyzed Wheat Protein, Triacetin, Trideceth-12, Panthenol, Propane, Amodimethicone PVP/VA Copolymer, Butane, Cetrimonium Chloride, Parfum

150 ml
5 € circa
Questa è la prima spuma, chiaramente piena di ingredienti a pallino rosso, ma in gran parte si tratta di Acqua e Alcol Denaturato.
Ho voluto comunque provarla (e ogni tanto continuo ad usarla) visto che ha dentro anche qualche ingrediente che dovrebbe funzionare sui capelli: Proteine del Grano, Pantenolo, entrambi filmanti e protettivi sul capello, e Niacinamide, che vedo inserita in molti prodotti per capelli anche commerciali.
Oltre a questi attivi abbiamo poi i filmanti sintetici.
Sul momento questo prodotto mi ha gonfiato i capelli, ma non ha definito il riccio, cosa di cui avrei più bisogno (ho talmente tanti capelli, che mi trovo benissimo ora solo grazie all'undercut); di buono però ha non ha appesantito i capelli, nonostante il silicone. Al momento la uso non più di un paio di volte al mese, quando non ho pronto il Gel ai Semi di Lino o quando cerco di rivitalizzare i capelli non avendo tempo per lavarli subito.
In ogni caso non è un prodotto che mi pare adatto a chi ha capelli già voluminosi di suo, penso sia un prodotto accettabile solamente per chi ha bisogno di volume, ma ha già una sua piega giusta/accettabile (riccia, mossa o liscia che sia).
Puzza un po' di alcol, quindi penso che ce ne sia un po', eviterei di usarla comunque troppo spesso, inoltre vi consiglio di usarne poco, perché tende ad appesantire un po' i capelli se ne si usa troppa.

L'Oréal Paris – StudioLine – Power Ricci Mousse Forma Ricci:

Aqua, Isobutane, Propylene Glycol, Propane, Polyquaternium-4, Niacinamide, Tocopheryl Acetate, Hydrolyzed Wheat Protein, Hydroxyisohexyl 3-Cyclohexene Carboxaldehyde, Hydrolyzed Wheat Starch, Phenoxyethanol, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Limonene, Panthenol, Benzyl Salicylate, Linalool, Methylparaben, Cetrimonium Chloride, Butylphenyl Methylpropional, Laureth-4, Parfum

150 ml
4 € circa

Questa è la seconda spuma, l'ho provata dopo, pensando fosse peggio dell'altra, invece ho notato che funziona meglio sui miei capelli, infatti mi ha dato l'impressione di agire meglio sul riccio, dando un pochino di definizione (niente di paragonabile al Gel ai Semi di Lino comunque).
Non volumizza molto, per fortuna, quindi evita di darmi un look eccessivamente anni '60, ma, nonostante questo, appesantisce ancora meno dell'altra spuma, probabilmente per l'assenza di silicone.
Abbiamo principalmente Aqua e Propylene Glycol (al posto dell'Alcol Denaturato), e abbiamo un Polyquaternium (Hydroxyethyl Cellulose Dimethyl Diallylammonium Chloride Copolymer o Diallyldimethylammonium Chloride-Hydroxyethyl Cellulose Copolymer) ad azione filmante, e non siliconico, come vedete dal nome.
Poi abbiamo Niacinamide, Proteine del Grano e Pantenolo come filmanti e ammorbidenti, e abbiamo anche Amido come asciugante (dovrebbe far apparire i capelli meno sporchi) e anche un condizionante vero e proprio, anche se alla fine.
Abbiamo più ingredienti a pallino rosso, ma sembrano meno problematici, probabilmente anche perché sono in minori quantità percentuali.
In ogni caso crea comunque troppo volume per i miei gusti, quindi la uso alternandola all'altra, sempre a “secco”, quando proprio ho poco tempo di lavare i capelli e cerco di dare un minimo di forma.

L'Erbolario – Frutto della Passione – Sapone Profumato:

Sodium Palmate, Sodium Palm Kernelate, Aqua, Parfum, Passiflora Edulis Oil, Passiflora Edulis Fruit Extract, Passiflora Incarnata Extract, Hydrolyzed Sweet Almond Protein, Palm Kernel Acid, Glucose, Sodium Chloride, Alpha-Isomethyl Ionone, Citronellol, Eugenol, Hexyl Cinnamal, Hydroxyisohexyl 3-Cyclohexene Carboxaldehyde, Limonene, Linalool, Tetrasodium EDTA, Tetrasodium Etidronate

100g
3-4 €

Vi parlo ora di un prodotto che è stato regalato a mia mamma un po' di tempo fa (forse il Natale scorso), da tempo usava solo il sapone fatto da me, ma ha ritrovato questo nell'armadietto.
Si tratta di un sapone con un profumo fantastico, sa proprio di Maracuja, però come quasi tutti i saponi in commercio che ho provato secca tantissimo durante l'uso, facendo le crepe, e ci si ritrova con pezzetti di sapone che non schiumano più.
In questo caso potrebbe essere in parte dovuto all'eccessiva stagionatura, ma dubito.

Unes – Salviettine Intime Detergenti e Rinfrescanti:

Aqua, Glycerin, Malva Sylvestris Extract, Calendula Officinalis Extract, Lactic Acid, Coco-Glucoside, Phenoxyethanol, Benzyl Alcohol, Potassium Sorbate, Tocopherol, Parfum

20 salviettine
0,99 €

ve ne avevo parlato in quest'occasione, parlando dei prodotti accettabili del supermercato Unes.
Sono stata piacevolmente sorpresa di vedere che è stato modificato l'inci, ed è stato tolto il conservante cessore di Formaldeide.
Rimane una semplice “Acqua Micellare” (dico così, perché il tensioattivo è davvero pochissimo), con estratti di Malva e Calendula e un goccino di Tocoferolo.
Sono piuttosto piacevoli da usare, rinfrescano e non lasciano residui appiccicosi, le ho usate anche per il viso, quando ne ho avuto bisogno fuori casa.

Yves Rocher – Blackberries – Lip Balm:

Paraffinum Liquidum, Synthetic Wax, Hydrogenated Palm Kernel Oil, Myristyl Lactate, Cetyl Palmitate, Cera Alba, Hydrogenated Microcrystalline Wax, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Butyrospermum Parkii Butter, Diisostearyl Malate, Parfum, Ethyl Linoleate, Tocopheryl Acetate, Citric Acid, Tocopherol, Propyl Gallate, C.I. 15850, C.I. 42090, C.I. 45410, C.I. 77891

4 g
4 € circa

Purtroppo non si tratta di un prodotto molto green, ma mi è stato regalato l'anno scorso, insieme alla Crema Mani, essendo un prodotto piuttosto sintetico ho aspettato ad usarlo, volendo prima finire gli stick burrocacao fatti da me, ben più pregiati e delicati quanto a composizione, ma ora mi sono trovata senza Burro di Cacao, e sono indietro con gli spignatti di prodotti per le labbra, così l'ho provato.
Ha una consistenza poco burrosa, e non si tratta di uno stick molto morbido, come quelli che faccio io, sia nella versione estiva, che invernale.
La particolarità sta comunque nel pigmento, si tratta infatti di un chapstick colorato, e dona un colore berry piuttosto acceso, che non è detto che stia bene a tutte (io sono la prima a cui non dona particolarmente, è un colore troppo freddo e troppo brillante per il mio incarnato), ma va bene se si vuole una modifica leggera del colore delle labbra, usando un prodotto modulabile.
Rispetto ad un normale burrocacao inoltre lucida, quasi come un gloss.
Non vi consiglierei un acquisto mirato, dato che è sintetico e non “universale”, ma se dovessero regalarvelo è un prodotto accettabile, non è biodegradabile, ma non c'è niente che eviterei in quanto dannoso.

Bottega Verde – Rosa Mosqueta – Stick Contorno Occhi e Labbra:

Ricinus Communis Seed Oil, Caprylic/Capric Tryglyceride, Cera Alba, Butyrospermum Parkii Butter, Bis-Diglyceryl Polyacyladipate-2, Rosa Moschata Seed Oil, Olus Oil, Glyceryl Dibehenate, Tribehenin, Glyceryl Behenate, Ethylhexyl Palmitate, Silica Dimethyl Silylate, Glyceryl Laurate, Tocopherol, Retinyl Palmitate, Sodium Hyaluronate, Aroma, Parfum

quantità di prodotto non indicata
3,99-16,99 €

Qualche tempo fa mi è stato regalato un buono per BV, quindi ne ho approfittato, è uno dei prodotti con cui mi sono trovata meglio, e avevo smesso di acquistarlo perché avevano cambiato l'inci, però ora sembra che siano tornati alla formula originale, quella davvero fatta bene!
Come avevo già detto è un prodotto un po' caro, io lo acquistavo sempre in offerta, e l'ho acquistato in questo caso solo perché era l'unico prodotto che sapevo non sarebbe andato sprecato!

Listerine – Colluttorio Difesa Denti e Gengive:

Aqua, Alcohol, Sorbitol, Poloxamer 407, Benzoic Acid, Sodium Saccharin, Eucalyptol, Methyl Salicylate, Aroma, Thymol, Menthol, Sodium Benzoate, Sodium Fluoride, C.I. 47005, C.I. 42053

95 ml
allegato alla confezione di un altro colluttorio

Sinceramente l'ho usato solamente perché era comoda la confezione da portare via in occasione di una breve degenza in ospedale.
Non gradisco particolarmente il sapore molto forte di menta, ma sono gusti.
L'inci non è propriamente buono, e sinceramente non ricomprerei il prodotto, ma è stato comodo da usare in un paio di giorni in cui sono stata costretta a letto per mantenere una certa igiene del cavo orale.
In generale non uso colluttori, quindi il mio parere può essere in qualche modo "limitato".


Benefit – Filo Interdentale Cerato Gusto Menta:


50 m
0,99-2,00 €

L'ho comprato in offerta a 0,99€, ne ho approfittato quando facevo un giro da Acqua&Sapone, ed effettivamente è migliore del filo che avevo comprato in precedenza, mi sembra più delicato nell'ingresso e più efficace nella rimozione dei residui.

Anche per oggi ho finito!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 20 gennaio 2016

Come lavare i Pennelli da Trucco

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di un argomento più specificatamente femminile, ovvero della manutenzione dei pennelli da trucco.
Vi ho già parlato in diverse occasioni dei pennelli da trucco che uso, del trucco minerale e di come rimuoverlo.
Questa volta invece vi mostro come pulisco normalmente i pennelli da trucco.

I pennelli da trucco vanno lavati almeno una volta ogni 2 settimane, anche se non usati spesso, infatti possono accumulare nelle setole batteri in grado di irritare le mucose, visto che raggiungono aree sensibili, come le rime interne degli occhi e gli angoli della bocca.
Di solito considero “inizio” delle 2 settimane il primo giorno in cui utilizzo i pennelli dopo il lavaggio precedente, questo perché effettivamente mi capita spesso di non truccarmi tutti i giorni. Anzi, è la norma direi, visto che in questo periodo lavoro da casa.
Al contrario, se mi trucco spesso durante una settimana, anticipo il lavaggio, e li lavo già dopo una settimana solamente.
Ma veniamo alla pulizia, seguendo le indicazioni date anche da Nevecosmetics, da cui ho preso la maggior parte dei pennelli la procedura è semplice:

  1. Bagno tutti i pennelli, facendo attenzione a raggiungere tutte le aree delle setole
  2. Verso un pochino di shampoo sul palmo della mano sinistra, e volta per volta passo un pennello alla volta sul palmo, così da fare schiuma.
  3. Passo il pennello sotto l'acqua tiepida, così da rimuovere il detergente
  4. Per i pennelli particolarmente saturi di pigmento, come il flatbuki con cui passo il fondo minerale e per i pennelli che uso con i pigmenti neri o comunque scuri, faccio una seconda passata di detergente
  5. Una volta sciacquati i pennelli, passo nuovamente le setole sotto l'acqua, mentre le ruoto e passo sul palmo, ora pulito
  6. A questo punto non mi resta che strizzare leggermente i pennelli, stringo leggermente le setole fra le dita, ruotando leggermente il pennello con l'altra mano
  7. Lascio tranquillamente asciugare i pennelli all'aria, di solito ci mettono al massimo 48h, in base alla dimensione. Quelli per il trucco occhi di solito sono asciutti anche dopo mezza giornata appena

Quando invece ho bisogno di pulire il pennello, ma non di lavarlo, ovvero di rimuovere solamente i residui di un colore, per poterne usare un altro, uso una procedura più semplice.
Se il colore che devo rimuovere è piuttosto chiaro (come molti Nude), non sto nemmeno ad usare un prodotto specifico, passo il pennello a lungo sul palmo pulito della mano, in quel caso riesco tranquillamente ad usare colori simili senza problemi (MUA perdonatemi, so che non è molto ortodosso, ma non sono certo una professionista, mi trucco qualche volta a settimana per andare a lavoro o fare commissioni, solo ogni tanto per uscire o per feste/festività).
Quando invece ho bisogno di un pennello perfettamente pulito, che non lasci nessuna traccia del colore precedente, uso invece una soluzione di Acqua e Alcol Etilico (alimentare) al 40%.
Dato che spignatto, non ho avuto nessuna intenzione di acquistare un prodotto specifico, e assolutamente NON va usato l'Alcol Rosa! Quello che si usa per disinfettare le ferite (che però non è proprio Alcol Etilico) è una cosa, mentre quello per le pulizie, denaturato con altre sostanze, non è assolutamente adatto al contatto con la pelle, e dato che i pennelli spesso finiscono nelle mucose oculari, fate doppiamente attenzione!
In ogni caso uso pochissimo prodotto, quindi vi assicuro che non viene a costare così tanto di più dell'Alcol Alimentare diluito.
Io ho preparato dispenser che preleva poco prodotto alla volta, e quando serve ne metto un pochino sul pennello, e lo strofino con della velina (vanno bene anche un fazzolettino di carta o carta igienica).
Una volta pulito lascio asciugare un attimino il pennello prima di passarlo sulle palpebre.

Come vi avevo già detto, io uso solamente trucco minerale, o al limite trucco in cialdine, ma tendenzialmente non uso ombretti in crema, quindi solitamente non ho difficoltà a rimuovere i pigmenti.
Se usate molti ombretti in crema, eyeliner ecc... potrebbe non bastare questo mio metodo, sinceramente non ho mai provato!
Ho un solo eyeliner in “crema”, vi avevo mostrato la ricetta, e quando è ora lavo semplicemente il pennello angolato, non mi serve pulirlo fra un lavaggio e l'altro, come spesso mi capita con gli altri pennelli.

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano Nevecosmetics, Promiseland.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

lunedì 18 gennaio 2016

Crema Piedi all'Urea!

Ciao a Tutti,
torno presentandovi una nuova ricetta, questa volta una crema specifica per i Piedi, a base di Urea, ottimo ingrediente idratante.
Ho deciso di realizzarla quest'estate, per mia mamma, che ha sempre avuto i talloni molto screpolati e induriti, e l'ho provata successivamente anche io, durante estate e autunno per essere certa che fosse una ricetta sicura.

Mia mamma voleva una crema piuttosto densa, ma il più possibile asciutta e poco untuosa, in questo caso ho cercato di rendere l'effetto mettendo poco gelificante, e raggiungendo la densità solamente con l'uso di addensanti lipofili.
Come principale attivo ho inserito l'Urea, ottimo ingrediente, soprattutto per mani e piedi, dove la pelle è più indurita, accompagnata dal Sodio Lattato, che oltre ad idratare, funziona anche da stabilizzante pH.
Infine ho aggiunto anche gli oli essenziali per aggiungere un blando effetto antiodorante, o almeno di copertura.
Avendo usato poca Gomma Xantana la crema non fa scia bianca, anche se ci vuole un po' perché si assorba, nonostante la crema appaia estremamente soda e compatta, tanto da dare l'impressione di dover essere massaggiata molto a lungo.

Ma eccovi la ricetta:

Fase A:
Acqua 40,9
Gomma Xantana 0,3
Glicerina 5

Fase B:
Metilglucosio Sequistearato 3
Alcol Cetilico 3
Cera d'Api 2
Olio di Cocco non idrogenato 5
Talco 0,5
Burro di Cacao 10
Burro di Karité non raffinato 10
Tocoferolo 1

Fase C:
Urea 10
Sodio Lattato 3
Euxyl PE 9010 0,5
Olio di Lino 5
Dry Flo 0,5
Mentolo 0,2
Estratto CO2 di Rosmarino 0,1
OE Limone 2gtt
OE Rosmarino 1gtt
OE Menta 1gtt
OE Cipresso 1gtt

Procedimento:

Dato che la fase acquosa è molto semplice e veloce da preparare, comincio per prima cosa col preparare, invece, la fase grassa.
Comincio con il pesare emulsionanti, cera e Olio di Cocco, mettendoli a bagnomaria, mentre peso a parte i burri.
Mentre la fase grassa raggiunge la temperatura, si può cominciare a preparare la fase acquosa, seguendo la solita procedura con la Gomma Xantana, ci vorranno pochi minuti.
Quando la temperatura sale a sufficienza da sciogliere la Cera d'Api, che è l'ingrediente con temperatura di fusione più alta (se usate il Montanov probabilmente vi servirà una temperatura simile), si può spegnere o abbassare il fuoco, lasciando così raffreddare un pochino la fase.
Quando la temperatura scende sotto i 75°C, si può aggiungere anche il Tocoferolo, e in seguito anche i burri (il Burro di Karité non deve essere esposto a temperature superiori ai 70°C).

Una volta che entrambe le fasi sono pronte, è possibile cominciare ad emulsionare.
Le due fasi tendono ad essere piuttosto dense, ma l'emulsione a caldo è lavorabile, non è un prodotto semplicissimo da emulsionare, data l'alta percentuale di fattori di consistenza lipofili, ma adesso è ancora facile.
In base alla quantità che intendete preparare, potete usare sia il frullatore ad immersione, sia le fruste.
Infatti essendo un prodotto piuttosto denso, con il frullatore ad immersione potreste perdere più crema di quella che volete preparare se non ne fate in abbondanza (almeno 300g).

Una volta preparata l'emulsione, che difficilmente cederà in un prodotto così denso, bisogna solo attendere che il prodotto si raffreddi.
Vi consiglio di non aspettare troppo, infatti essendo un prodotto che addensa in fretta, lasciandolo raffreddare completamente potreste avere difficoltà nell'aggiunta degli altri ingredienti.
A questo proposito, vi raccomando di non usare Olio di Cocco Idrogenato (quello che a volte si usa per fare saponi), ma quello alimentare, meno saturo, e anche meno duro quando solidifica, e allo stesso modo di preferire un Karité non raffinato, come quello di Gisella per esempio (anche se cambia molto nei diversi lotti di produzione), piuttosto che uno raffinato (es. quello ACEF), quest'ultimo risulta un pochino più duro, e potreste ottenere una crema fin troppo densa.
Una volta raffreddata un pochino la crema (sotto i 60°C), potete cominciare inserendo gli ingredienti termostabili, o comunque quelli meno delicati: Euxyl PE 9010 ed Estratto CO2 di Rosmarino, e intanto sciogliere Mentolo e oli essenziali nell'Olio di Lino.
Una volta che i cristalli di Mentolo si saranno sciolti, potrete anche disperdere il DryFlo nello stesso mix.

Potrete unire mix oleoso e Sodio Lattato quando la temperatura sarà scesa intorno ai 45°C massimo, anche se è meglio stare anche a 40°C.
A questo punto potete fare una verifica pH (purtroppo non molto semplice, visto la consistenza della crema), correggere se fosse necessario (nel mio caso no), e aggiungere l'Urea.
Data la consistenza ci vorrà un po' per sciogliere quest'ultima nella crema, ma piano piano si scioglierà tutta, potete stare tranquilli.
A questo punto va fatta una seconda verifica del pH per maggiore sicurezza, e potete anche farla nei giorni successivi, anche se il Sodio Lattato dovrebbe tamponare a sufficienza l'Urea.
A me non si è mai sballato il pH da quest'estate, e la crema non ha mai puzzato di ammoniaca, quindi dovrebbe essere a posto!



Spero che la ricetta vi piaccia, e proviate a farla anche voi!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 13 gennaio 2016

Prodotti Noah, come sono gli INCI?

Ciao a Tutti,
oggi vi parlo di una marca particolare, che ho trovato in particolare da Tigotà, si tratta di una marca che si occupa solamente di capelli, ma ha tutte le categorie di prodotti che li riguardano.
La fascia di prezzo è piuttosto alta, ma si tratta di prodotti di livello professionale, che sicuramente hanno un INCI molto più verde di tutte le gamme di prodotti professionali che ho visto nei saloni, e anzi, vedendo gli INCI, non sempre ecobio, ma che si appoggiano al sintetico quando serve, posso consigliarli pienamente per chi ne fa un uso professionale, sicuramente sono molto meglio delle marche più note e piene di siliconi in ogni singolo prodotto (anche dove assolutamente non serve, nemmeno come “palliativo”!).
Comincio parlandovi dei prodotti pre-shampoo:

Noah – Lozione Pre-Shampoo con Edera e Lichene Islandico:

Aqua, Propylene Glycol, Potassium Undecynoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Caprylyl/Capryl Glucoside, Glucose, Phytic Acid, Sorbitol, Melaleuca Alternifolia Leaf Oil, Sodium Glutamate, Urea, Citrus Aurantium Bergamia Fruit Oil Expressed, Cetraria Islandica Extract, Hedera Helix Leaf Extract, Nasturtium Officinale Flower/Leaf Extract, Propolis Extract, Rosmarinus Officinalis Leaf Extract, Salvia Officinalis Leaf Extract, Limonene, Glycine, Hydrolyzed Wheat Protein, Lactic Acid, Sodium PCA, Linalool, Pantenol

200 ml
13,90 €

Noah – Lozione Pre-Shampoo con Salvia e Betulla:

Aqua, Propylene Glycol, Potassium Undecynoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Caprylyl/Capryl Glucoside, Glucose, Phytic Acid, Litsea Cubeba Fruit Oil, Sorbitol, Sodium Glutamate, Limonene, Urea, Citrus Medica Limonum Peel Oil, Arctium Lappa Root Extract, Arnica Montana Flower Extract, Betula Alba Leaf Extract, Lavandula Angustifolia Flower Extract, Ruscus Aculeatus Root Extract, Salvia Officinalis Leaf Extract, Urtica Dioica Leaf Extract, Geraniol, Glycine, Hydrolyzed Wheat Protein, Lactic Acid, Sodium PCA, Pantenol, Cymbopogon Martini Oil

200 ml
13,90 €

Non sono molto esperta di prodotti pre-shampoo, però quello che vedo in questi due pre-shampoo è più che altro un concentrato di estratti vegetali, immersi in grosse quantità di solventi e veicolanti, così che possano penetrare il più possibile.
Il problema è più che altro se siano davvero efficaci. Io non conosco approfonditamente tutti questi estratti vegetali, non so esattamente cosa aspettarmi, l'unica cosa che posso dire è che si, l'INCI è sicuramente accettabile. Il Propylene Glycol in seconda posizione è probabile che sia dovuto alla grossa quantità di estratti glicolici, oltre magari a una piccola aggiuntina, ma niente di esagerato, anche se sono sicuramente possibili reazioni allergiche (gli alcoli/glicoli facilitano la penetrazione anche degli allergeni di origine vegetale, oltre alle molecole benefiche).
Se avete l'abitudine di usare un prodotto pre-shampoo a base alcolica/glicolica, sicuramente questi sono davvero accettabili.

Noah – Lozione Pre-Shampoo con Pepe Nero e Menta Piperita:

Aqua, Caprylyl/Capryl Glucoside, Glucose, Eucalyptus Globulus Leaf Oil, Phytic Acid, Sorbitol, Piper Nigrum Seed Oil, Sodium Glutamate, Mannitol, Urea, Mentha Piperita Oil, Limonene, Glycine, Hydrolyzed Wheat Protein, Lactic Acid, Sodium PCA, Disodium Succinate, Glutamic Acid, Pterocarpus Marsupium Bark Extract, Panthenol

200 ml
13,90 €

Questa terza lozione si differenzia un po' dalle precedenti, non viene usato il Propylene Glycol, e abbiamo quasi subito nell'INCI il primo Olio Essenziale, indicazione del fatto che la lozione contiene molta acqua e piccole percentuali di tutti gli altri ingredienti.
Sicuramente è un prodotto green, anzi, più di così non si può.
Sinceramente non è un tipo di prodotto che uso, ma se voi normalmente usate prodotti pre-shampoo, questo sicuramente è fatto bene.

Noah – Olio Pre-Shampoo alle Mandorle Dolci:

Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Dicaprylyl Ether, Coco-Caprylate, Lauryl Alcohol, Eucalyptus Globulus Leaf Oil, Foeniculum Vulgare Oil, Tocopherol, Limonene

200 ml
13,90 €

In questo caso il pre-shampoo diventa un olio, in sostanza abbiamo Olio di Mandorle addizionato di un estere, un etere, un alcolo, due Oli Essenziali (Eucalipto e Finocchio), e infine un goccino di Tocoferolo.
Insomma, poco più di un semplice Olio di Mandorle, ma sicuramente un po' più leggero (grazie agli esteri/eteri), e profumato in modo naturale.
Un po' costoso, ma sicuramente ottimo.
Lo sconsiglio solamente per chi ha problemi di capelli grassi, l'olio peggiorerebbe solamente la situazione.

Noah – Shampoo Rigenerante all'Olio di Argan:

Aqua, Sodium Coco-Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Argania Spinosa Kernel Oil, Phenoxyethanol, Myristyl Lactate, Parfum, Sodium Chloride, Sodium Arganamphoacetate, Benzoic Acid, Citric Acid, Decyl Glucoside, Dicaprylyl Ether, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Dehydroacetic Acid, Glyceryl Oleate, Linalool, Amyl Cinnamal

250 ml
3,99-4,99 €
1l
13,90 €

La formula base di tutti gli shampoo è piuttosto simile, i cambiamenti sostanziali fra i diversi prodotti probabilmente consistono più che altro nella scelta degli estratti e oli essenziali usati per rendere il prodotto più efficace rispetto ad un problema tricologico specifico.
In questo caso abbiamo la formula lavante comune: un tensioattivo primario paragonabile all'SLS, quindi un po' lavante, tamponato però dalla classica betaina come anfotero.
Il resto della formula poi prevede Olio di Argan come surgrassante (non ha altre funzioni cosmetiche), insieme a Myristyl Lactate, Dicaprylyl Ether, Glyceryl Oleate, e un tensioattivo anfoacetato ottenuto a partire da Olio di Argan.
Essendo un anfoacetato, dovrebbe avere blande proprietà condizionanti, come gli anfoacetati più comuni. 

Noah – Shampoo Idratante al Finocchio Dolce e Proteine del Grano:

Aqua, Sodium Coco-Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Mentha Piperita Water, Phenoxyethanol, Myristyl Lactate, Sodium Chloride, Sodium Olivamphoacetate, Foeniculum Vulgare Oil, Decyl Glucoside, Dicaprylyl Ether, Benzoic Acid, Citric Acid, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Glyceryl Oleate, Dehydroacetic Acid, Limonene, Hydrolyzed Wheat Protein, Pelargonium Graveolens Oil, Citronellol, Geraniol

250 ml
3,90-4,99 €
1l
13,90 €

Anche in questo caso abbiamo la formula lavante comune, ma lo shampoo viene arricchito da Distillato di Menta Piperita, Olio Essenziale di Finocchio e Geranio e Proteine del Grano (come da etichetta).
Viene variata la formula conservante, e viene sostituito l'Anfoacetato: ottenuto da Olio di Oliva, e non più di Argan.
Abbiamo in generale meno surgrassanti, ma non so se questo può tradursi in un'effettiva forza lavante maggiore, dipende dalle percentuali usate.

Noah – Shampoo Volumizzante agli Agrumi:

Aqua, Sodium Coco-Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Citrus Aurantium Amara Flower Water, Phenoxyethanol, Myristyl Lactate, Limonene, Sodium Cocoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Sodium Chloride, Sodium Olivamphoacetate, Decyl Glucoside, Dicaprylyl Ether, Benzoic Acid, Citric Acid, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Glyceryl Oleate, Citrus Limonum Peel Oil, Dehydroacetic Acid, Citrus Bergamia Peel Oil Expressed, Citrus Aurantium Dulcis Peel Oil

250 ml
3,99-8,50 €
1l
13,90 €

L'azione volumizzante non so se può essere attribuita alle aggiunte vegetali: Acqua di Arancio Amaro, Oli Essenziali di Limone, Bergamotto e Arancio Dolce, anzi dubito.
L'unico ingrediente che potrebbe esserne responsabile è il Sodium Cocoyl Hydrolyzed Wheat Protein, che dovrebbe apportare un leggero effetto condizionante, insieme al tensioattivo anfoacetato.
Troviamo poi gli stessi ingredienti surgrassanti presenti nelle altre versioni, e infine i conservanti della prima formula.

Noah – Shampoo Rinforzante alla Lavanda:

Aqua, Sodium Coco-Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Lavandula Angustifolia Flower Water, Phenoxyethanol, Myristyl Lactate, Sodium Chloride, Sodium Olivamphoacetate, Eucalyptus Globulus Leaf Oil, Decyl Glucoside, Dicaprylyl Ether, Rosmarinus Officinalis Leaf Oil, Benzoic Acid, Citric Acid, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Glyceryl Oleate, Lavandula Angustifolia Oil, Dehydroacetic Acid, Limonene, Linalool

250 ml 
3,99-4,99 €
1l
13,90 €

Sempre presente la formula lavante di base, a cui è stato aggiunto il Sodium Olivamphoacetate, che dovrebbe funzionare da blando condizionante, poi come da etichetta abbiamo Acqua Distillata di Lavanda, oltre agli oli essenziali di Eucalipto, Rosmarino e Lavanda.
Abbiamo sempre i diversi surgrassanti: Myristyl Lactate, Dicaprylyl Ether e Glyceryl Oleate.
L'azione rinforzante sinceramente non posso confermarla, in fondo le uniche vere aggiunte rispetto alle altre versioni sono il distillato e gli oli essenziali, a cui non attribuisco un'esagerata azione cosmetica.

Noah – Shampoo Protezione Colore con Fitokeratina da Riso:

Aqua, Sodium Coco-Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Phenoxyethanol, Sodium Chloride, Myristyl Lactate, Sodium Olivamphoacetate, Glycerin, Decyl Glucoside, Benzoic Acid, Citric Acid, Dicaprylyl Ether, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Glycerin, Origanum Majorana Leaf Oil, Cananga Odorata Flower Oil, Dehydroacetic Acid, Amyris Balsamifera Bark Oil, Glyceryl Oleate, Linalool, Helianthus Annuus Seed Extract, Hydrolyzed Wheat Protein

250 ml 
3,99-4,99 €

Non posso purtroppo parlare per la protezione colore, dubito che qualsiasi estratto vegetale possa avere una reale azione in questo senso, però apprezzo il prodotto in sé, la formula lavante è la stessa di tutti gli altri shampoo, con l'aggiunta però di due diversi tensioattivi: Sodium Olivamphoacetate e Decyl Glucoside, e i surgrassanti che abbiamo già visto nelle altre versioni.
Abbiamo poi un Estratto di Girasole, le Proteine di Riso, erroneamente chiamate Fitokeratina in etichetta, ad azione filmante e gli oli essenziali di Origano, Ylang Ylang e Amyris o Sandalo delle Indie Occidentali.

Noah – Shampoo Purificante al Thé Verde e Basilico:

Aqua, Sodium Coco-Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Hamamelis Virginiana Leaf Water, Camelia Sinensis Leaf Extract, Phenoxyethanol, Myristyl Lactate, Sodium Chloride, Sodium Olivamphoacetate, Glycerin, Decyl Glucoside, Dicaprylyl Ether, Potassium Undecylenoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Ocimum Basilicum Oil, Linalool, Benzoic Acid, Citric Acid, Pogostemon Cablin Oil, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Glyceryl Oleate, Dehydroacetic Acid, Eugenol

250 ml
3,99-5,99 €

Viene indicato come shampoo adatto per chi soffre di forfora o desquamazione del cuoio capelluto, ma manca uno degli attivi più noti efficaci per questo problema: la Piroctone Olamina, invece abbiamo Estratto di The, Acqua di Amamelide e oli essenziali di Basilico e Patchouli.
Abbiamo poi, come sempre, gli stessi tensioattivi primario e secondario, i diversi surgrassanti già presenti, e anche due tensioattivi delicati: Sodium Olivamphoacetate, Decyl Glucoside e Potassium Undecylenoyl Hydrolyzed Wheat Protein.

Noah – Shampoo Fortificante al Pepe Nero e Menta Piperita:

Aqua, Sodium Coco-Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Mentha Piperita Water, Glutamic Acid, Pterocarpus Marsupium Bark Extract, Disodium Succinate, Phenoxyethanol, Sodium Chloride, Myristyl Lactate, Sodium Olivamphoacetate, Eucalyptus Globulus Leaf Oil, Decyl Glucoside, Dicaprylyl Ether, Benzoic Acid, Citric Acid, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Glyceryl Oleate, Dehydroacetic Acid, Mentha Piperita Oil, Salvia Officinalis Oil, Mannitol, Limonene

250 ml
3,99-4,99 €
Anche in questo caso non posso garantire che la formula sia attiva nel fortificare cute e capelli, ma certamente abbiamo una delle formule che sembra presentare maggiori differenze. Come aggiunte vegetali abbiamo Distillato di Menta Piperita, Estratto di Narra (o Mogano delle Filippine), oli essenziali di Eucalipto, di Menta Piperita e Salvia, mentre abbiamo diversi umettanti: Acido Glutammico e Mannitolo, oltre a tensioattivi di contorno: Disodium Succinate, Sodium Olivamphoacetate e Decyl Glucoside, oltre ai soliti surgrassanti.

Noah – Balsamo Nutriente al Mango e Proteine del Riso:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Distearoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate, Behenamidopropyl Dimethylamine, Coco-Caprylate, Phenoxyethanol, Dicaprylyl Ether, Lauryl Alcohol, Citrus Medica Limonum Juice, Hydrolyzed Rice Protein, Ethylhexylglycerin, Mangifera Indica Fruit Extract, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Passiflora Edulis Flower Extract, Benzyl Salicylate, Coumarin

250 ml 
7,35 €

Noah – Crema Ristrutturante allo Yogurt:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Distearoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate, Behenamidopropyl Dimethylamine, Coco-Caprylate, Phenoxyethanol, Dicaprylyl Ether, Lauryl Alcohol, Citric Acid, Parfum, Yogurt, Ethylhexylglycerin, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate

250 ml
7,65 €
1l
13,90 €

Parlo una sola volta dei due balsami, perché di fatto, nonostante il diverso nome, sono entrambi dei balsami.
Come potete leggere, la lista ingredienti è quasi identica fino ad un certo punto, infatti abbiamo in entrambi una formula base: Acqua, Alcol Cetearilico, Esterquat come condizionante, Behenamidopropyl Dimethylamine come ulteriore surgrassante/condizionante, altri emollienti leggeri e infine i conservanti.
Nel primo prodotto abbiamo anche Succo di Limone (immagino in piccolissime quantità), Proteine del Riso, Estratto di Mango e di Passiflora, e due allergeni del profumo nella fragranza usata.
Nel secondo prodotto abbiamo invece solamente lo Yogurt, come da etichetta, che però penso sia presente in piccolissime quantità. In ogni caso abbiamo due ottimi balsami quasi ecobio, un'ottima alternativa ai balsami contenenti i classici condizionanti quaternari. 

Noah – Maschera Rigenerante all'Olio di Argan:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Distearoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate, Behenamidopropyl Dimethylamine, Coco-Caprylate, Argania Spinosa Kernel Oil, Phenoxyethanol, Dicaprylyl Ether, Lauryl Alcohol, Parfum, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Citric Acid, Benzoic Acid, Dehydroacetic Acid, Linalool, Amyl Cinnamal

200 ml
7,95 €
500 ml 
9,95-13,99 €

Noah – Maschera Protezione Colore con Fitokeratina da Riso:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Distearoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate, Behenamidopropyl Dimethylamine, Coco-Caprylate, Phenoxyethanol, Dicaprylyl Ether, Lauryl Alcohol, Parfum, Hydrolyzed Rice Protein, Benzoic Acid, Citric Acid, Dehydroacetic Acid, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Glycerin, Helianthus Annuus Seed Extract, Linalool, Decyl Glucoside

500 ml
9,95-13,99 €

Si tratta di due prodotti con un diverso INCI, ma gran parte degli ingredienti sono in comune, infatti in entrambi i casi abbiamo a che fare con un prodotto a base di Alcol Cetearilico, Esterquat e Behenamidopropyl Dimethylamine, insomma una formulazione piuttosto simile a quella dei balsami, con l'aggiunta degli stessi surgrassanti.
Solo nel primo prodotto abbiamo anche un pochino di Olio di Argan, ma sicuramente in piccola percentuale, mentre nel secondo prodotto abbiamo le Proteine del Riso (come da etichetta), l'Estratto di Girasole e un goccino di tensioattivo.
Si tratta sicuramente di due ottimi prodotti, e non penso che la differenza sia abissale.

Noah – Latte Spray all'Olio di Cotone:

Aqua, Coco-Caprylate, Gossypium Herbaceum Seed Oil, Cetearyl Alcohol, Cetearyl Glucoside, Propanediol, Dicaprylyl Ether, Lauryl Alcohol, Phenetyl Alcohol, Cetyl Alcohol, Parfum, Potassium Cetyl Phosphate, Undecyl Alcohol, Tocopherol

150 ml
7,95-14,99 €

Dovrebbe trattarsi di un Leave-In, anche se mi pare parecchio untuoso e poco “secco”, ma potrebbe anche essere che sia molto ricco d'acqua, e che tutti gli emollienti siano inseriti in piccole quantità singole.
In ogni caso gli ingredienti sono assolutamente green, se si tratta specificatamente di un balsamo Leave-In, abbiamo a che fare con uno di quelli con migliore INCI che io abbia mai visto.
Il dubbio resta chiaramente sull'efficacia, che purtroppo è verificabile solo con l'uso.
Sicuramente è un prodotto costoso, ma non penso ci siano prodotti di questo genere più economici, e anche quando ci sono, sono un trionfo di siliconi e petrolati solitamente.

Noah – Fluido Lisciante alla Vaniglia:

Aqua, Myristyl Alcohol, Glycerin, Cyclopentasiloxane, Lavandula Angustifolia Flower Water, Cetrimonium Chloride, Phenoxyethanol, Coco-Caprylate, Hydroxypropyltrimonium Hydrolyzed Wheat Protein, Parfum, Citric Acid, Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Ethylhexylglycerin, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Hydroxyisohexyl 3-Cyclohexene Carboxaldehyde, Benzyl Alcohol, Coumarin

125 ml
6,95 €

Qui cominciamo a vedere alcuni pallini rossi, ma ho comunque considerato valido il prodotto, visto che in questo caso questi ingredienti dovrebbero rendere il prodotto davvero efficace.
In questo caso abbiamo un Leave-In, ovvero un balsamo da lasciare sui capelli, un prodotto che contiene sia filmanti lipofili (Myristyl Alcohol, Cyclopentasiloxane, e Coco-Caprylate), sia tre condizionanti, sicuramente ottimi, anche se non a pallino verde.
Il prodotto non è economico, è vero, però dovrebbe essere di livello professionale.

Noah – Spray Illuminante al Jojoba e Avocado:

Alcohol Denat., Coco-Caprylate, Persea Gratissima Fruit Oil, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Limonene, Salvia Officinalis Oil, Salvia Sclarea Flower Oil, Citrus Vulgaris Peel Oil, Citrus Bergamia Peel Oil Expressed, Linalool, Citral

125 ml
8,95  €

Sull'effetto illuminante sinceramente non posso dire nulla, ma anche in questo caso abbiamo a che fare con un prodotto Leave-In, anche se in questo caso è composto principalmente da Alcol Denaturato ed emollienti sia sintetici (il Coco-Caprylate), sia vegetali: Olio di Avocado e Jojoba, come da etichetta.
Abbiamo poi l'aggiunta di diversi oli essenziali, con i relativi allergeni del profumo.
A differenza del fluido lisciante, qui abbiamo a che fare con un prodotto che non apporta molto nutrimento, a parte per la piccola frazione oleosa, ma l'Alcol potrebbe persino essere deleterio (ma è comunque meglio di siliconi pesanti come il Dimethicone, che alla lunga appesantiscono il capello e non c'è modo di lavarli via), visto che è in quantità maggiore.

Noah – Spray Volumizzante alla Lavanda e Ortica:

Aqua, Urtica Dioica Leaf Extract, Coceth-7, PPG-1-PEG-9 Lauryl Glycol Ether, Propanediol, Phenetyl Alcohol, Polyacrylamidomethylpropane Sulfonic Acid, Hydroxypropyltrimonium Hydrolyzed Wheat Protein, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Undecyl Alcohol, Lavandula Angustifolia Oil, Rosmarinus Officinalis Leaf Oil, Eucalyptus Globulus Leaf Oil, Glycerin, Sodium Hydroxyde, Linalool, Limonene, Tocopherol

125 ml
8,95 €

Anche in questo caso non posso “garantire” nulla, però ci sono buone probabilità che il prodotto sia efficace, nonostante non sia green.
Dato che l'azienda cerca il più possibile di formulare in modo piuttosto naturale, mi viene spontaneo pensare che ricorra ad ingredienti sintetici, da pallino rosso, solo quando effettivamente non c'è alternativa.
In questo caso abbiamo un prodotto a base acquosa, con Estratto di Ortica, un condizionante a pallino giallo e diversi ingredienti sintetici che sicuramente garantiranno un certo effetto volumizzante, sicuramente più che in un prodotto ecobio.
Abbiamo poi un mix di oli essenziali, purtroppo inseriti con un solubilizzante PEG, che effettivamente è l'unico ingrediente che considero sostituibile da un prodotto green.

Noah – Mousse Modellante all'Olio di Mandorle Dolci e Argan:

Aqua, Butane, VP/VA Copolymer, Propane, Isobutane, Phenoxyethanol, Hydroxypropyl Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Glycerin, Polyglyceryl-10 Laurate, Parfum, Cocamidopropylamine Oxide, Panthenol, Disodium EDTA, Ethylhexylglycerin, Argania Spinosa Kernel Oil, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil

250 ml
7,50 €

Si tratta di una composizione piuttosto tipica per questo tipo di prodotti, ma in questo caso abbiamo molti più ingredienti a pallino verde, infatti, oltre ai polimeri sintetici necessari (altrimenti non si cerca una spuma/mousse modellante e ci si accontenta di Gel ai Semi di Lino, Gel d'Aloe o Gel di Zucchero), abbiamo un condizionante (sempre a pallino rosso, ma anche in questo caso, se si vuole un prodotto efficace bisogna scendere a compromessi), Glicerina come umettante, il Cocamidopropylamine Oxide, Pantenolo e due oli vegetali: Argan e Mandorla.
Unico pallino rosso “evitabile” è il chelante, che poteva essere sostituito da un chelante a pallino verde.

Noah – Siero Ristrutturante all'Olio di Lino e Yang Ylang:

Cyclopentasiloxane, Dimethiconol, Linum Usitatissimum Seed Oil, Cananga Odorata Flower Oil, Linalool, Benzyl Benzoate, Benzyl Salicylate, Geraniol, Farnesol, Isoeugenol, Eugenol

20 ml
7 € circa

Questo è uno dei pochissimi prodotti che invece sconsiglio, non solo costa tanto, ma non è diverso dai normalissimi cristalli liquidi che si trovano al supermercato...e che costano pure meno!
Abbiamo giusto una piccola aggiunta di Olio di Lino e di Olio Essenziale di Ylang Ylang.
Non ne vale assolutamente la pena.

Noah – Cristalli Liquidi all'Olio di Argan:

Cyclopentasiloxane, Dimethicone, Limonene, Citrus Medica Limonum Peel Oil, Cananga Odorata Flower Oil, Argania Spinosa Kernel Oil, Citrus Aurantium Dulcis Peel Oil, Cocos Nucifera Oil, Oryza Sativa Bran Oil, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Sesamum Indicum Seed Oil, Benzyl Benzoate, Citral, Benzyl Salicylate, Geraniol

50 ml
7,50 €

Purtroppo si tratta anche in questo caso di un prodotto tremendo, abbiamo dei cristalli liquidi paragonabili a quelli da supermercato, quindi tanto varrebbe acquistarli economici lì, piuttosto che spendere questa cifra per un prodotto che in ogni caso non contiene molto più che siliconi, con giusto un pochino di oli vegetali: Argan, Cocco, Riso, Mandorle e Sesamo, e qualche olio essenziale: Limone, Arancia Dolce e Ylang Ylang.

Noah – Burro Capelli all'Olio di Cotone:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Cetyl Alcohol, Distearoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate, Behenamidopropyl Dimethylamine, Gossypium Herbaceum Seed Oil, Butyrospermum Parkii Butter, Theobroma Cacao Seed Butter, Phenoxyethanol, Parfum, Citric Acid, Ethylhexylglycerin

75 ml
9,95 €

Prodotto davvero carissimo, ma effettivamente molto ben formulato.
Abbiamo infatti un semplice “balsamo” Leave-In, dove sono stati inseriti Esterquat e Behenamidopropyl Dimethylamine come condizionanti, e Olio di Cotone, Burro di Karitè e Burro di Cacao come filmanti lipofili.
Le uniche ulteriori aggiunte sono i conservanti.
Insomma un ottimo prodotto, che probabilmente dura anche a lungo, dato che ne va applicato pochissimo e solo sulle lunghezze, ma ha come unico neo il costo, che almeno in parte è giustificato dalle aggiunte pregiate (l'Olio di Cotone effettivamente è costoso).

Noah – Pasta Modellante:

Aqua, Coco-Caprylate, Glycerin, Cetyl Alcohol, PVP, Glyceryl Stearate, Sodium Polyacrylate, Distearoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate, Phenoxyethanol, Cetearyl Alcohol, Foeniculum Vulgare Oil, Ethylhexylglycerin, Limonene, Pelargonium Graveolens Oil, Citronellol, Geraniol. Linalool

50 ml
6,95 €

Abbiamo un vero e proprio prodotto professionale, la base iniziale è simile a quella di un balsamo all'Esterquat, però vengono aggiunti dei fissanti, in questo caso PVP, fissante usato anche in molti mascara, e Sodium Polyacrylate, che già conosciamo come gelificante.
Sono poi aggiunti i conservanti, e gli oli essenziali di Finocchio e Geranio, con i loro allergeni del profumo, come fragranza.

Noah – Pasta Designer:

Aqua, Oryza Sativa Cera, Cera Alba, Cetyl Alcohol, Coco-Caprylate, Glyceryl Stearate, Hydrogenated Lanolin, PVP, Sodium Polyacrylate, Distearoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate, Phenoxyethanol, Cetearyl Alcohol, Cedrus Atlantica Bark Oil, Myristica Fragrans Fruit Oil,  Ethylhexylglycerin, Limonene

50 ml
6,95 €

Nonostante il prodotto sembri, all'aspetto, molto simile a quello precedente, abbiamo una formula diversa, che parte già con una cospicua quantità di cere, fin dall'inizio, in particolare Cera di Riso e Cera d'Api.
Abbiamo poi una quantità di emulsionante (Gliceril Stearato e Alcol Cetearilico), Lanolina Idrogenata (che penso sia simile ad una cera morbida), gli stessi fissanti e sempre l'Esterquat come condizionante, oltre a conservanti e oli essenziali.

Noah – Gel Texturizzante alla Menta ed Eucalipto – Modellante Effetto Anti-Umidità:

Aqua, Propylene Glycol, Glycerin, PVP, Phenoxyethanol, Carbomer, Coceth-7, PPG-1-PEG-9 Lauryl Glycol Ether, Sodium Hydroxyde, Eucalyptus Globulus Leaf Oil, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Benzoic Acid, Disodium EDTA, Mentha Piperita Oil, Dehydroacetic Acid, Limonene

200 ml
6,95 €

Anche in questo caso abbiamo a che fare con un prodotto “compromesso”, è essenzialmente un gel, ma dovrebbe anche garantire una certa tenuta nonostante l'umidità, in gran parte grazie al PVP e agli altri polimeri sintetici.
Costa parecchio per essere un gel per capelli, ma viste le formule dei diversi prodotti, penso si tratti di un prodotto affidabile.

Noah – Lacca Ecologica con Olio di Argan e Vitamina E:

Alcohol Denat. (SD Alcohol 40-C), Methylal, VA/Crotonates Copolymer, Aminomethyl Propanol, Parfum, Isopropyl Myristate, Isopropyl Palmitate, Argania Spinosa Kernel Oil, Tocopheryl Acetate

250 ml
7,50-9,50 €

Una lacca non sarà mai propriamente ecologica, chiariamolo subito, sicuramente qui abbiamo un prodotto non così malvagio.
Il solvente di base è l'Alcol Denaturato (viene anche indicato il tipo di denaturante usato), e l'attivo “fissante” dovrebbe essere il VA/Crotonates Copolymer, mentre gli emollienti dovrebbero essere in piccolissime quantità, giusto per ridurre l'effetto dell'Alcol.

Noah – Trattamento Bifasico in Fiale per Cute Sensibile con Tendenza alla Forfora o Desquamazione:

Aqua, Chamomilla Recutita Flower Water, Tridecane, Undecane, Glycerin, Bisabolol, Melaleuca Alternifolia Oil, Caprylyl/Capryl Glucoside, Mannitol, Hamamelis Virginiana Leaf Extract, Panthenol, Achillea Millefolium Oil, Cetraria Islandica Extract, Hedera Helix Leaf Extract, Nasturtium Officinale Flower/Leaf Extract, Propolis Extract, Rosmarinus Officinalis Leaf Extract, Salvia Officinalis Leaf Extract, Sodium Citrate, Limonene, Saccharomyces Cerevisiae Extract, Sodium Hyaluronate, Triticum Vulgare Germ Extract, Acetyl Tetrapeptide-15

8x5ml
13,90 €

Sinceramente non posso parlare per quanto riguarda la formulazione vegetale del cosmetico, non sono sufficientemente esperta di fitoterapia da confermare o meno la formula, quello che è certo, è che si tratta di un prodotto ecobio, a base in gran parte naturale, ma a cui sono stati effettivamente aggiunti degli attivi azzeccati.
Abbiamo Distillato di Camomilla, oli essenziali di Tea Tree e Achillea, estratti di Amamelide, Lichene Islandico, Edera, Crescione d'Acqua, Propoli, Rosmarino, Salvia, Lievito e Germe di Grano per quanto riguarda le materie prime naturali (non posso dire vegetale, dato che abbiamo anche funghi, il Lievito, ma anche il Lichene, simbiosi vegetale e fungina, e la Propoli, di origine animale).
Mentre abbiamo come attivi veri e propri Bisabololo, Pantenolo e Sodio Ialuronato, oltre all'Acetyl Tetrapeptide-15, un tetrapeptide commercializzato anche sotto il nome di Skinasensyl®, un tetrapeptide sintetico in grado di rendere la pelle meno sensibile, grazie all'azione di blocco sui molecole che veicolano la risposta infiammatoria locale (informazioni prese dal sito del produttore, ovvero la BASF).

Noah – Trattamento Fortificante in Fiale per Capelli Deboli:

Aqua, Alcohol, Menthol, Piper Nigrum Seed Oil, Panax Ginseng Root Extract, Mentha Piperita Oil, Acetyl Tyrosine, Arctium Majus Root Extract, Arginine, Calcium Pantothenate, Hydrolyzed Soy Protein, Citrulline, Glucosamine HCl, Niacinamide, Ornithine HCl, Biotin

8x5ml
13,90 €

Devo ammettere che non credo molto a questo tipo di trattamenti, non ho mai pensato che ci sia davvero una soluzione quando il problema dei capelli deriva da fattori ormonali, mentre sono più propensa ad agire sull'alimentazione o sulla beauty routine, quando comporta l'uso di prodotti aggressivi.
In questo caso abbiamo anche un prodotto in parte alcolico, che sinceramente non mi applicherei sulla cute.
Comunque si tratta di un prodotto assolutamente green, abbiamo Acqua, Alcol, Mentolo, oli essenziali di Pepe Nero e Menta Piperita, estratti di Ginseng e Bardana Maggiore.
Gli attivi sono sostanze piuttosto particolari, l'Acetyl Tyrosine ad esempio è una molecola un po' controversa come accelerante dell'abbronzatura (non ho trovato informazioni per quanto riguarda l'effetto fortificante sui capelli, ma è comunque una molecola precursore di un amminoacido), mentre il Calcio Pantotenato non è detto che sia efficace, viene inserito come precursore della vit. B5, ma non è detto che faccia qualcosa (i capelli sono comunque sostanza “morta”, potrebbe nel caso agire sulla cute e di conseguenza sulla ricrescita), 
la Glucosammina risulta essere un monosaccaride importante per le articolazioni, ma non ho trovato indicazioni certe sull'uso dermatologico, e soprattutto correlato ai capelli.
Allo stesso modo, anche gli altri amminoacidi non è detto che possano agire in questo senso, se non come filmanti.

Ho valutato separatamente quest'altra linea di prodotti, quella dedicata alle foglie, nonostante il nome, i prodotti non si differenziano in modo esagerato dai precedenti.

Noah – Leaves – Shampoo Anti-Age Rinforzante alle Foglie di Ginko Biloba:

Aqua, Sodium Coco-Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Ginko Biloba Leaf Extract, Sodium Chloride, Phenoxyethanol, Myristyl Lactate, Sodium Olivamphoacetate, Decyl Glucoside, Dicaprylyl Ether, Citric Acid, Benzoic Acid, Hyssopus Officinalis Leaf Oil, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Elettaria Cardamomum Oil, Glyceryl Oleate, Dehydroacetic Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

200 ml
5,99 €

Non so come si possa definire uno shampo “antiage”, e a questo vi rimando ad un post precedente in cui vi ho appunto parlato dei prodotti a risciacquo e antinvecchiamento.
A parte questo, abbiamo una formulazione lavante molto simile a quella degli altri shampoo della marca, le differenze, anche in questo caso, riguardano le aggiunte vegetali, che come sempre, non posso dire che siano o meno azzeccate, nella maggior parte sono un po' poetiche.
Qui in particolare abbiamo Estratto di Ginko Biloba e oli essenziali di Issopo e Cardamomo.

Noah – Leaves – Shampoo Nutriente alle Foglie di Bambù:

Aqua, Sodium Coco-Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Sasa Kurilensis Leaf/Stem Extract, Sodium Chloride, Phenoxyethanol, Myristyl Lactate, Sodium Olivamphoacetate, Cedrus Atlantica Bark Oil, Decyl Glucoside, Dicaprylyl Ether, Citric Acid, Benzoic Acid, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Illicium Verum Oil, Glyceryl Oleate, Dehydroacetic Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

200 ml
5,99 €

Anche qui abbiamo la solita formula lavante/surgrassante di tutti gli altri shampoo.
Abbiamo poi l'Estratto di Bambù indicato in etichetta (in questo caso si parla di una delle tante specie di Bambù, tipica delle zone della Kamchatka) e gli oli essenziali di Cedro Atlantico e Anice Stellato.
Non vedo l'effetto nutriente, se non nei soliti surgrassanti, al massimo potrebbero essere stati inseriti in quantità maggiore, ma sinceramente penso cambi ben poco tra questo e uno degli altri.

Noah – Leaves – Balsamo Idratante alle Foglie d'Edera e Olio di Mandorla:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Distearoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate, Behenamidopropyl Dimethylamine, Coco-Caprylate, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Hedera Helix Leaf Extract, Phenoxyethanol, Dicaprylyl Ether, Lauryl Alcohol, Parfum, Citric Acid, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Ethylhexylglycerin, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

200 ml
7,49 €

Anche in questo caso la formula non si discosta molto da quella degli altri balsami della marca, abbiamo sempre un prodotto a base di Acqua, Alcol Cetearilico, Esterquat e Behenamidopropyl Dimethylamine.
Abbiamo poi diversi emollienti ed Estratto di Edera, a sostituire i diversi estratti vegetali (o lo Yogurt) presenti negli altri due balsami.
Insomma, direi che la scelta di uno qualsiasi dei tre è da fare più sulla base del gusto o della preferenza sul vegetale, che non altro, sono tutti balsami più che validi, anche se un pochino costosi.

Noah – Leaves – Spray Nutritivo alle Foglie di Nocciolo:

Aqua, Coco-Caprylate, Cetearyl Alcohol, Cetearyl Glucoside, Corylus Avellana Leaf Extract, Adansonia Digitata Pulp Extract, Potassium Cetyl Phosphate, Propanediol, Dicaprylyl Ether, Lauryl Alcohol, Phenethyl Alcohol, Cetyl Alcohol, Parfum, Undecyl Alcohol, Citric Acid, Tocopherol, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

150 ml
7,95 € 

Questo è forse l'unico prodotto della linea che si differenzia davvero dai prodotti già visti, abbiamo infatti quella che sembra una vera e propria crema spray per capelli, infatti abbiamo l'emulsionante classico di una crema, una cascata di grassi molto, molto leggera, infatti abbiamo solo alcoli ed esteri/eteri, un goccino di Tocoferolo e gli estratti vegetali: Estratto di Nocciola e di Baobab.
Non contiene condizionanti, quindi penso che vada bene come leggerissimo Leave-In, ma solo per capelli che hanno bisogno di nutrimento, ma non di un prodotto propriamente districante.

Con questo ho concluso, spero che il post vi sia piaciuto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione