venerdì 30 ottobre 2015

Inci Splend'Or cambiati!

Ciao a Tutti,
faccio questo posto molto veloce, per segnalarvi più che altro la mia delusione...sono tornata da Acqua&Sapone perché avevo quasi finito il balsamo “leggero”, quello di cui vi ho già parlato spesso: il Balsamo Splend'Or al Cocco.
Purtroppo, con mia immensa delusione, è stato cambiato l'INCI! 
Infatti questo era l'INCI accettabile a cui facevo riferimento negli ultimi due annetti:

Splend’Or – Balsamo al Cocco – vecchio INCI:

Aqua, Stearyl Alcohol, Cetyl Alcohol, Cocos Nucifera Oil, Achillea Millefolium Extract, Tilia Tomentosa Extract, Chamomilla Recutita Extract, Althea Officinalis Extract, Malva Sylvestris Extract, Propylene Glycol, Triethylene Glycol, Cetrimonium Chloride, Citric Acid, Magnesium Nitrate, Magnesium Chloride, Parfum, Coumarin, Hexyl Cinnamal, Benzyl alcohol, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone

300 ml
0,75-1,29 €

questo purtroppo è il nuovo INCI che ho visto da Acqua&Sapone:

Aqua, Stearyl Alcohol, Cetyl Alcohol, Cocos Nucifera Oil, Achillea Millefolium Extract, Tilia Tomentosa Extract, Chamomilla Recutita Extract, Althea Officinalis Extract, Malva Sylvestris Extract, Propylene Glycol, Triethylene Glycol, Cetrimonium Chloride, Beheneth-25, Citric Acid, Magnesium Nitrate, Magnesium Chloride, Parfum, Coumarin, Hexyl Cinnamal, Benzyl alcohol, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone

Mi sono resa conto che si tratta di un aggiornamento piuttosto recente dal fatto che è stato introdotto un nuovo prodotto nella linea (anche lo shampoo, ma visto che ho sempre considerato buoni solo i balsami non ne starò a parlare).
Ho notato che tutti i balsami di cui vi avevo già parlato hanno un nuovo INCI, ed è pur vero che è stato aggiunto un solo ingrediente, e che effettivamente non è un cambiamento così esagerato, ma rende il prodotto, che già era giusto accettabile, anche per il basso costo, non più accettabile per quanto mi riguarda.
A questo punto penso che cercherò un nuovo balsamo low cost adatto per il cowash, o comunque quando non serve un prodotto particolarmente districante, e di conseguenza si vuole anche guardare al risparmio.

Splend’Or – Balsamo ai Fiori di Mandorlo e Karité – vecchio INCI:

Aqua, Stearyl Alcohol, Ethylhexyl Stearate, Cetyl Alcohol, Glycerin, Butyrospermum Parkii Butter, Prunus Amygdalus Dulcis Fruit Extract, Cetrimonium Chloride, Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Propylene Glycol, Triethylene Glycol, Citric Acid, Magnesium Nitrate, Magnesium Chloride, Parfum, Hexyl Cinnamal, Benzyl Alcohol, Linalool, Benzyl Benzoate, Benzyl Salicylate, Butylphenyl Methylpropional, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, CI 19140

300 ml
0,75-1,29 €

Splend’Or – Balsamo ai Fiori di Mandorlo e Karité – nuovo INCI:

Aqua, Stearyl Alcohol, Ethylhexyl Stearate, Cetyl Alcohol, Glycerin, Butyrospermum Parkii Butter, Prunus Amygdalus Dulcis Fruit Extract, Cetrimonium Chloride, Propylene Glycol, Triethylene Glycol, Beheneth-25, Citric Acid, Magnesium Nitrate, Magnesium Chloride, Parfum, Hexyl Cinnamal, Benzyl Alcohol, Linalool, Benzyl Salicylate, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, CI 19140

Anche in questo caso abbiamo l'aggiunta di questo petrolato, ma in questo caso è stato tolto anche il condizionante a base di Guar, oltre che eliminati alcuni allergeni del profumo.
Diciamo che in questo caso non solo è stata fatta un'aggiuntina evitabilissima, ma potrebbe anche essere che si perda potere condizionante.
Purtroppo solo l'utilizzo nella pratica può essere un utile indicatore.

Splend’Or – Balsamo ai Fiori e Bacche di Ribes – vecchio INCI:

Aqua, Stearyl Alcohol, Cetyl Alcohol, Ethylhexyl Stearate, Ribes Nigrum Fruit Extract, Glycerin, Cetrimonium Chloride, Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Propylene Glycol, Triethylene Glycol, Citric Acid, Magnesium Nitrate, Magnesium Chloride, Limonene, Benzyl Alcohol, Linalool, Hexyl Cinnamal, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, CI 14720

300 ml
0,75-1,29 €

Splend’Or – Balsamo ai Fiori e Bacche di Ribes – nuovo INCI:

Aqua, Stearyl Alcohol, Cetyl Alcohol, Ethylhexyl Stearate, Ribes Nigrum Fruit Extract, Glycerin, Cetrimonium Chloride, Propylene Glycol, Triethylene Glycol, Beheneth-25, Citric Acid, Magnesium Nitrate, Magnesium Chloride, Limonene, Benzyl Alcohol, Linalool, Hexyl Cinnamal, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, CI 14720

Come nella versione precedente, qui è stato tolto il Guar, e aggiunto il Beheneth-25, per il resto non sono state fatte modifiche rilevabili.
Sono stati mantenuti anche gli allergeni del profumo, il colorante e i soliti conservanti, che già da soli rendono il prodotto giusto accettabile.

Inoltre, questo è il nuovo balsamo, ancora peggio degli altri, anche considerandoli nella nuova versione.

Splend’Or – Balsamo Illuminante Olio Splendente:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Cetyl Alcohol, Macadamia Seed Oil Glycereth-8 Esters, Babassu Oil Glycereth-8 Esters, Almond Oil Glycereth-8 Esters, Cetrimonium Chloride, Beheneth-25, Propylene Glycol, Triethylene Glycol, Magnesium Nitrate, Magnesium Chloride, Citric Acid, Parfum, Benzyl Alcohol, Linalool, Benzyl Salicylate, Hexyl Cinnamal, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone

300 ml
0,75-1,29 €

In questo caso è stato cambiato l'alcolo di base: Cetearilico al posto che Stearilico, quindi già la formula parte con l'essere differente dagli altri 3 prodotti.
Il problema è che qui, oltre ad aver inserito i soliti ingredienti a pallino rosso: conservanti, condizionante (che però serve, qui non ci piove), solventi e Beheneth-25, abbiamo anche un po' di esteri etossilati di diversa provenienza vegetale: Macadamia, Babassu e Mandorla.
Insomma, direi che alla Mirato potevano tirar fuori qualcosa di più naturale, visto che già molte aziende si stanno adeguando all'onda ecobio.
Soprattutto per questi prodotti, che già di loro sono economici, potrebbero almeno non peggiorarli!

Anche per oggi è tutto!
Oggi ho scritto poco, ma ci tenevo ad informarvi sulla novità, anche se negativa!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 28 ottobre 2015

Pasta all'Ossido di Zinco, Nuova Versione della Ricetta!

Ciao a Tutti,
Un po' di tempo fa vi avevo mostrato come realizzare una una Pasta all'Ossido di Zinco tipo Cold Cream.
Dato che le mie necessità sono cambiate, è variata la disponibilità di alcuni ingredienti, e infine volevo modificare la consistenza, ho provato a rivedere la formula, e a farne una nuova versione.
Ho voluto ridurre un pochino la fase acquosa, che rendeva la pasta un po' troppo molliccia e “scivolosa” e poco fondente.
Il metodo è sempre lo stesso della classica Cold Cream, data la densità del composto, si riesce a tenere insieme un unguento non anidro, ma che chiaramente potrebbe non tenere dopo sbalzi termici o eccessivo calore.
La formulazione è simile alla precedente, abbiamo una cascata di grassi simile (ho fatto qualche sostituzione in base agli oli vegetali che avevo in casa al momento), mentre come attivi abbiamo il fondamentale Ossido di Zinco, il Bisabololo, gli Estratti CO2, l'OE di Lavanda, il Gel d'Aloe e il Miele come lenitivi, Tocoferolo, Licopene (Oleolito di Pomodoro) e Gamma Orizanolo come antiossidanti.
Ho preferito integrare in questo modo l'azione antiossidante, visto che avevo abbondanza di queste altre due materie prime e poco Tocoferolo.
Ho poi inserito direttamente un conservante lipofilo, per comodità, al posto del Cosgard.

Ma ecco qui la ricetta:

FASE A:
Cera d'Api 5
Cera di Soia 1,5
Burro di Cacao 1,5
Burro di Karitè 40
Olio di Cocco 4
Olio di Girasole 4
Olio di Avocado 4
Trietil Citrato 2
Ossido di Zinco 7
Gamma Orizanolo 1
Tocoferolo 2

FASE B:
Gel d'Aloe 10
Miele 5
Pantenolo 3

FASE C
Fenilight 0,3
Bisabololo 0,5
Olio di Rosa Mosqueta 3
Olio di Jojoba 3
Oleolito di Pomodoro 1
Dry Flo 2
Estratto CO2 Calendula 0,1
Estratto CO2 Camomilla 0,1
OE di Lavanda 3gtt

Procedimento: 

Come per la versione precedente, è importante cominciare subito con la solubilizzazione degli estratti CO2 in tutti gli ingredienti oleosi, visto che l'operazione richiede abbastanza tempo.
Quando questi ultimi saranno sciolti, potrete anche aggiungere al contenitore in “attesa” il Dryflo.
Quando questa fase sarà a buon punto, potrete cominciare con la preparazione del bagnomaria per la fase A: si comincia con lo scaldare tutto, ad eccezione dei burri, così che non vadano a fare i granuli (a me sinceramente è successo tutte le volte con il Burro di Karitè di Gisella, mentre con quello di Dermo ho avuto molti meno problemi).

Quando tutti gli oli sono abbastanza caldi, potrete inserire il Gamma Oryzanolo, e mescolare fino a quando non si sarà completamente sciolto.
Vi consiglio, a questo punto, di cominciare già a stemperare l'Ossido di Zinco, ancora prima di inserire i burri, così quando li avrete inseriti basterà qualche mescolata in più perché i grassi aggiunti si uniformino al resto.
L'Ossido di Zinco, quando viene inserito in queste quantità, va schiacciato granulo per granulo (il mio era così già all'acquisto), altrimenti otterrete un prodotto granuloso e che tende a grattare, invece che a proteggere bene la pelle, forse potete ovviare usando un grinder o un macinacaffè ogni volta, ma io sinceramente non ho voglia di pulire ogni volta il macinacaffè, visto che il mio non è smontabile, e devo per forza bagnare tutto per lavarlo, e vuol dire non poterlo usare per almeno 3-4 giorni mentre si asciuga completamente.
Una volta stemperato bene l'Ossido di Zinco, e sciolti ben bene anche i burri siamo pronti per procedere oltre.

Avete due alternative: quando si arriva sotto i 70°C cominciare ad inserire Miele e Pantenolo, cominciare a mescolare e frullare per bene solamente quando si raggiungono i 40-45°C, per poi aggiungere anche il Gel d'Aloe.
Oppure aspettare pazientemente di raggiungere già i 40-45°C, preparando già una fase B unica, un po' come quando si fa una vera e propria crema.
L'importante è, qualunque delle due opzioni seguiate, che il prodotto deve essere mantenuto in movimento, anche prima di aver fatto le aggiunte idrofile.
Infatti il rischio non è solo per la separazione delle due fasi, ma anche per il raffreddamento non uniforme, e per il deposito dell'Ossido di Zinco.
La seconda fra le due opzioni inoltre, crea anche un altro vantaggio, potrete in realtà inserire anche qualche ingrediente della fase C prima di “emulsionare”.
In ogni caso, la temperatura di 40-45°C è già “a rischio”, nel senso che il prodotto comincia già ad essere denso abbastanza da essere difficilmente lavorabile.
Vi consiglio quindi di usare fin da subito lo sbattitore per tenere insieme le due fasi.
Una volta inserito anche il Gel d'Aloe (o comunque inserita la fase B intera), potete procedere ad inserire anche la fase C, prima che il prodotto si raffreddi troppo e risulti troppo denso (in generale bisogna stare sempre nel delicato range 40-45°C).
Vedrete che, una volta inserita la fase C, la vostra pasta diventerà giallognola-marroncina (penso succeda anche nel caso usiate gli oleoliti).
Questo è anche il momento di dare una frullata più lunga, dato che il prodotto verrà un pochino ammorbidito dall'aggiunta degli oli.
Una volta che il prodotto risulta omogeneo, e anche della giusta consistenza (intorno ai 35°C), potete travasarlo in vasetti.
Io prediligo quelli larghi e bassi, come ad esempio il contenitore piatto di molte creme per le mani.
Una volta raffreddata fino a temperatura ambiente, la pasta si solidificherà, assumendo una consistenza burrosa e pastosa, adatta ad essere manipolata un po'.
Questa consistenza è perfetta per un prodotto che si ammorbidisce col calore della pelle, ma risulta non troppo scivoloso come un olio, ma nemmeno troppo asciutto come una normale crema emulsionata.
Se ne può mettere in abbondanza dove serve, senza che si spanda troppo, e senza che dia fastidio.
Io ad esempio uso sempre questa pasta dopo la ceretta all'inguine, e mi ha cambiato la vita!
In precedenza avevo la pelle irritata anche per un paio di giorni, con questa basta solo un'applicazione subito dopo la ceretta, e sono a nuovo già dopo una notte!

Gestione delle omissioni/sostituzioni:
Come ho già anticipato nella versione precedente, gli Estratti li potete sostituire con oleoliti, sempre di Calendula e Camomilla al posto di tutta la fase grassa “neutra” (7,2g), in questo caso vi consiglierei di eliminare anche l'Oleolito di Pomodoro, che ha più che altro il ruolo di inserire un po' di Licopene come ulteriore antiossidante, e non ha un'azione lenitiva.
La formulazione della pasta non è particolarmente complessa, ed escludendo gli ingredienti di difficile reperibilità: estratti CO2, Cera di Soia e Trietil Citrato, è composta da ingredienti che dovrebbe avere anche uno spignattatore non esperto.
Chiaramente irrinunciabili Ossido di Zinco, Bisabololo, Pantenolo, Tocoferolo, Gel d'Aloe e Miele, tutti ingredienti non difficili da reperire (se avete il Bisabololo Racemico raddoppiate le dosi e togliete 0,5 di olio dalla fase C).
I grassi in sé sono necessari, ma sostituibilissimi, si può fare la ricetta anche usando solo oli alimentari: Oliva, Soia, Girasole, Mais, Vinaccioli, Riso, Sesamo, Mandorla, Lino ecc... (ormai negli empori bio trovate un sacco di oli particolari, anche se quasi tutti termolabili!)
In questo caso, essendo appunto una pasta, che già di suo non è per definizione piacevole da spalmare, la cascata di grassi non è cruciale, l'importante è che inseriate almeno la stessa quantità di oli e burri diversi, risulta preferibile piuttosto una scelta di composizione: meglio usare, se è possibile, oli insaturi come il Lino (dove io ho messo Rosa Mosqueta), ricchi di Linoleico, che ha una funzione ricostituente sulla pelle.
Mentre la Cera di Soia, ovvero un olio idrogenato, è sostituibile da un altro olio idrogenato, i più comunemente venduti sono Avocado, Mandorla, Albicocca e Oliva, ecc…
Potete anche usare un conservante diverso da quello che ho usato io, intorno al 50% della dose indicata per 100g, se si tratta di un conservante resistente alle temperature e lipofilo potete inserirlo da subito, se è solo lipofilo potete inserirlo in fase C.
Il Dryflo lo considero essenziale per l'effetto sensoriale, aiuta a rendere il prodotto un po' più asciutto, ma potete realizzare lo stesso la ricetta se non lo avete, la pasta risulterà apparentemente più unta, ma già lo è, la differenza non sarà abissale.

E anche per oggi è tutto, spero che la ricetta vi piaccia!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

lunedì 26 ottobre 2015

Prodotti Temporanei Cien - Missione Inci di Oggi!

Ciao a Tutti!
Torno di volata da una “Missione Inci”, ovvero i prodotti temporanei Cien delle linee Med, Oliva e la nuova linea Ocean Beauty.
Ecco cosa ne penso dei prodotti:

Cien – Med – Crema Mani ad Assorbimento Rapido:

Aqua, Glycerin, Glyceryl Stearate SE, Octyldodecanol, Cetearyl Alcohol, Butylene Glycol, Dicaprylyl Ether, Propylene Glycol, Nylon-12, Phenoxyethanol, Panthenol, Sodium Cetearyl Sulfate, Parfum, Sodium Anisate, Sodium Levulinate, Allantoin, Benzoic Acid, Disodium EDTA, Dehydroacetic Acid, Avena Strigosa Extract, Lecithin, Potassium Sorbate

100 ml
0,99 €

Costa poco effettivamente, ma da quello che vedo sarò sincera, di grandi emollienti non ce ne sono.
Abbiamo un paio di esteri non particolarmente consistenti, un pochino di Cetilico e dei glicoli, che sicuramente aggiungono un tocco molto setoso alla crema, ma non apportano reale emollienza, al contrario, esercitando effetto solvente portano all'effetto opposto.
L'emulsionante è a pallino giallo, ma va bene. Abbiamo il Nylon, sintetico, che probabilmente funziona bene da filmante, ma penso ci sia di molto meglio.
Poi abbiamo abbondanza di Glicerina, un pochino di Pantenolo, Allantoina e Lecitina, oltre ad un estratto vegetale di dubbia utilità.
Insomma, vale circa quello che costa, sinceramente mi stupirei in caso di recensioni particolarmente positive su mani molto rovinate.

Cien – Med – Crema Vellutante Piedi:

Aqua, Glycerin, Glyceryl Stearate SE, Octyldodecanol, Cetearyl Alcohol, Butylene Glycol, Dicaprylyl Ether, Propylene Glycol, Phenoxyethanol, Panthenol, Sodium Cetearyl Sulfate, Parfum, Sodium Anisate, Sodium Levulinate, Allantoin, Benzoic Acid, Disodium EDTA, Dehydroacetic Acid, Sodium Hydroxide, Avena Strigosa Extract, Lecithin, Potassium Sorbate

100 ml
1,19 €

La formula è praticamente identica a quella della Crema Mani, probabilmente ci saranno delle differenze quantitative degli ingredienti, ma penso che ci si possa aspettare un effetto similare.
Se trovate che la versione mani funzioni, penso che funzioni anche questa, e viceversa.
Insomma, abbiamo sempre gli stessi “problemi”, ma se vi trovate bene il prodotto è economico, e non ha pallini rossi proprio inaccettabili.

Cien – Med – Crema Viso Idratante Intensa:

Aqua, Glycerin, Glyceryl Stearate SE, Isopropyl Palmitate, Caprylic/Capric Tryglyceride, Cetearyl Alcohol, Dicaprylyl Ether, Butylene Glycol, Propylene Glycol, Talc, Phenoxyethanol, Butyrospermum Parkii Butter, Sodium Cetearyl Sulfate, Parfum, Panthenol, Sodium Anisate, Sodium Levulinate, Disodium EDTA, Allantoin, Benzoic Acid, Dehydroacetic Acid, Avena Strigosa Extract, Lecithin, Potassium Sorbate

100 ml
1,69 €

Non è un prodotto malvagio, anzi! Direi che visto il prezzo ci può assolutamente stare.
Non è nemmeno perfetto, ma abbiamo sicuramente una cascata di grassi accettabile, anche se con pochi trigliceridi (abbiamo solo il Burro di Karitè e il Caprico/Caprilico), e con due glicoli.
Effettivamente potrebbero però essere adatti a rendere il tocco della crema setoso, e visti i grassi, non dovrebbero fare troppo effetto solvente.
Abbiamo poi Pantenolo, Allantoina e Lecitina, oltre al solito Estratto di Avena.
Il Talco inserito in inci mi fa pensare che sia una crema piuttosto grassoccia, e che sia stato inserito per renderla meno untuosa sul viso, ma chiaramente andrebbe provata per accertarlo.
Comunque direi che il prezzo vale sicuramente una prova!

Cien – Med – Crema Corpo Nutriente:

Aqua, Isopropyl Palmitate, Glycerin, Alcohol, Ricinus Communis Seed Oil, Cetearyl Alcohol, Myristyl Myristate, Panthenol, Phenoxyethanol, Persea Gratissima Oil, Parfum, Sodium Stearoyl Glutamate, Palmitic Acid, Stearic Acid, Sodium Anisate, Sodium Levulinate, Allantoin, Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer, Xanthan Gum,  Benzoic Acid,  Dehydroacetic Acid, Disodium EDTA, Sodium Hydroxide, Sodium Chloride, Avena Strigosa Extract, Lecithin, Potassium Sorbate

250 ml
1,69 €

Anche la crema corpo mi pare buona, anzi, la preferisco a quella viso, dato che qui non sono stati inseriti i glicoli, anche se l'Alcol effettivamente non è pochissimo, ma è dopo la Glicerina, quindi penso possa andare bene.
Abbiamo un'emulsione diversa, non è stato usato il solito autoemulsionante, ma un glutamato, aiutato dall'emulsiogellante.
Mi piace la scelta dei grassi, più corposi rispetto a quelli scelti per la crema mani, e abbiamo anche dei fattori di consistenza che aiutano con l'emollienza.
Abbiamo sempre Pantenolo, Allantoina, Lecitina e Avena, ma qui abbiamo anche la Xantana, che aiuta come ulteriore filmante/umettante.

Cien – Oliva – Shampoo Nutriente:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Disodium Cocoamphodiacetate, Sodium Chloride, Coco-Glucoside, Glycerin, Olea Europaea Fruit Oil, Citric Acid, Glycol Distearate, Sodium Benzoate, Parfum, Glyceryl Oleate, Polyquaternium-10, Panthenol, Potassium Sorbate, Hexyl Cinnamal, Styrene/Acrylates Copolymer, Limonene, Linalool, Sodium Lauryl Sulfate

250 ml
1,29 €

In questo caso ho verificato che l'inci è stato variato dall'ultima vendita, ma in modo secondo me irrilevante, è stata solamente alzata la posizione dell'Olio di Oliva.
In generale il prodotto mi piace, tanto che ho deciso di prenderlo e provarlo (vi farò sapere in seguito come mi troverò).
Abbiamo il solito SLES, ma al posto di essere stato accoppiato alla solita betaina, è stato inserito come anfotero un diacetato, svolge la stessa funzione tampone, ma risulta anche essere un pochino condizionante sul capello.
Abbiamo poi i surgrassanti, compreso l'Olio di Oliva, ma anche il Distearato. Insomma, spero che siano stati inseriti in sufficiente quantità, visto che sono il motivo per cui ho comprato questo prodotto.
Abbiamo poi un pochino di Polyquaternium, è a pallino rosso, ma è uno tra i migliori della sua categoria, visto che è derivato dalla cellulosa e non è siliconico.

Cien – Oliva – Gel Peeling Doccia:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Glycerin, Sodium Myreth Sulfate, Silica, Cocamidopropyl Betaine, Acrylate Crosspolymer 4, Citric Acid, Cocamide MEA, Disodium EDTA, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Sodium Benzoate, Olea Europaea Fruit Oil, Sodium Chloride, Parfum, Sodium Hydroxide, Glycol Distearate, Mannitol, Potassium Sorbate, Laureth-4, Microcrystalline Cellulose, Butylene Glycol, Hydroxypropyl Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Hexyl Cinnamal, Limonene, Linalool, Olea Europaea Fruit Extract, C.I. 77288, Formic Acid, Ascorbyl Palmitate, Benzyl Alcohol

150 ml
1,29 €

Sembra che sia un prodotto riformulato, infatti un tempo nella linea c'era un Docciacrema Nutriente nel database SCTS, l'inci però è stato completamente stravolto, inoltre non si capisce se sia davvero esfoliante, non vedo reali ingredienti che siano polveri scrubbanti, potrebbe trattarsi dell'estratto di Oliva, sottoforma di nocciolo tritato, ma di solito viene indicato in modo differente in inci, quindi dubito.
In ogni caso è un prodotto che io reputo davvero pessimo. Tensioattivi troppo, troppo aggressivi, visto che oltre a SLES e SMES (di aggressività simile), che tamponati nel modo corretto possono essere tollerati, viene inserita una cocamide.
Inoltre abbiamo anche Butylene Glycol e un etossilato...insomma...io lo lascerei dove sta questo prodotto...c'è di meglio!

Cien – Oliva – Gel Purificante Viso:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Glycerin, Sodium Cocoyl Glutamate, Acrylate Crosspolymer 4, Citric Acid, Cocamide MEA, Disodium EDTA, Olea Europaea Fruit Extract, Sodium Hydroxide, Sodium Benzoate, Parfum, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Potassium Sorbate, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Butylene Glycol, Hexyl Cinnamal, Isopropyl Alcohol, Limonene, C.I. 47005, Linalool,  Benzyl Alcohol

150 ml
1,29 €

Anche in questo caso è stato cambiato l'inci, e purtroppo non era carino prima, ora non è migliorato!
Se prima avevamo dei tensioattivi non delicatissimi e un po' di ingredienti sintetici, oltre agli isothiaziolinoni come conservanti, ora non abbiamo più questi ultimi, ma abbiamo dei tensioattivi nell'insieme aggressivi (il glutamato di suo non lo è assolutamente), vista l'aggiunta della cocamide, e infine abbiamo anche Butylene Glycol, che con l'effetto solvente potrebbe peggiorare ulteriormente l'aggressività del cosmetico.
Io sinceramente non userei mai questo prodotto, specialmente dato che si tratta di un prodotto viso.

Cien – Oliva – Crema Idratante Viso con SPF 15:

Aqua, Octocrylene, Glycerin, Olea Europaea Fruit Oil, Cetearyl Alcohol, Dicaprylyl Carbonate, Butyl Methoxydibenzoylmethane, Potassium Cetyl Phosphate, Dibutyl Adipate, Myristyl Myristate, Propylene Glycol, Tocopheryl Acetate, Titanium Dioxide (Nano), Phenoxyethanol, Dimethicone, Panthenol, Ethylexyl Triazione, Palmitic Acid, Stearic Acid, Xanthan Gum, Parfum, Silica, Cera Alba, Sodium Anisate, Sodium Levulinate, Benzoic Acid, Allantoin, Dehydroacetic Acid, Hexyl Cinnamal, Disodium EDTA, Limonene, Linalool, Sodium Hydroxide, Benzyl Alcohol, Tocopherol

75 ml
1,79 €

Prodottino “così e così”, infatti quello che non approvo in questo inci sono effettivamente i filtri solari.
Ma se effettivamente è necessario usarli (perché si lavora all'aperto anche d'inverno, perché si vive in un clima caldo, ecc...), non è male.
Non sono stati scelti dei filtri a pallino rosso, e il resto della formula è anche carino.
Unico neo “generale” è il silicone, che però è in piccolissima quantità, persino dopo i filtri solari (dato che si tratta di un SPF 15 non sono inseriti in grandissime quantità, visto che sono anche tanti). Direi che visto il prezzo ci si può anche passare sopra.

Cien – Oliva – Olio per Massaggio:

Oryza Sativa Bran Oil, Glycine Soja Oil, Zea Mays Germ Oil, Olea Europea Fruit Oil, Parfum, Hexyl Cinnamal, Linalool, Limonene, Zingiber Officinale Oil, Lecithin, Ascorbyl Palmitate, Tocopherol, Benzyl Alcohol, Hydrogenated Palm Glycerides Citrate, Eugenol, Citronellol

100 ml
2,99 €

Sono proprio contenta di questo inci, infatti abbiamo un olio piuttosto semplice: misto di oli di Riso, Soia, Mais e Oliva, ma arricchito oltre che dalla fragranza, da un serio antiossidante, al posto del solito e semplice Tocoferolo.
Nonostante contenga oli che difficilmente irrancidiscono in fretta, è stato ben protetto.
Inoltre abbiamo qualche aggiuntina: Olio Essenziale di Zenzero e una frazione di Palma idrogenato e citrato.
Non è proprio economico, forse è l'unico prodotto che costa un pochino più di quello che vale.

Cien – Oliva – Balsamo Idratante Corpo:

Aqua, Glycerin, Cetearyl Alcohol, Caprylic/Capric Tryglyceride, Butyrospermum Parkii Butter, Glyceryl Stearate Citrate, Olea Europaea Fruit Oil, Propylheptyl Caprylate, Isopropyl Palmitate, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Theobroma Cacao Seed Butter, Tocopheryl Acetate, Sucrose Stearate, Phenoxyethanol, Xanthan Gum, Palmitic Acid, Stearic Acid, Dimethicone, Panthenol, Parfum, Sodium Anisate, Sodium Levulinate, Benzoic Acid, Dehydroacetic Acid, Hexyl Cinnamal, Limonene, Linalool, Tocopherol, Benzyl Alcohol

250 ml
2,79 €



Purtroppo questo prodotto era già esaurito quando sono arrivata al Lidl, quindi ragiono sull'unico inci che ho trovato in commercio, sperando non sia cambiato, come è successo ai detergenti della linea.
Effettivamente si tratta di uno dei prodotti più carini della linea, a parte quella goccina di silicone abbiamo un ottimo prodotto, è stato usato anche il Lamecreme come emulsionante, al posto del Glyceryl Stearate SE, non male.
Abbiamo poi una ricca cascata di grassi e anche un po' di Pantenolo e Tocoferolo. Assolutamente approvato!

Cien – Ocean Beauty – Olio per Peeling al Sale Marino:

Maris Sal, Helianthus Annuus Seed Oil, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Parfum, Algae Extract, Tocopherol, Tocopheryl Acetate, Limonene, Citral, C.I. 42051, C.I. 47005

45 g
1,29 €

Sinceramente il prodotto è anche buono, ma non si tratta che di un semplicissimo scrub sale e olio, insomma è uno degli spignatti più semplici e immaginabili!
Io eviterei di spendere quella cifra per questi ingredienti, si tratta praticamente di una monoporzione, con quella cifra potreste tranquillamente comprarvi materie prime per fare almeno mezzo kg di scrub fatto in casa, chiaramente non avreste la fragranza, ma avere un prodotto (che comunque va risciacquato e non rimane sulla pelle) profumato, vale davvero così tanto?
a quel prezzo potreste comprarvi online una fragranza e profumare diversi litri di prodotto.

Cien – Ocean Beauty – Balsamo Doccia:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Glycerin, Acrylates Copolymer, Alcohol, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Fucus Vesiculosus Extract, Parfum, Menthol, Glycol Distearate, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Laureth-4, Jojoba Esters, Hydrogenated Palm Glycerides Citrate, Lecithin, Phenoxyethanol, Sodium Benzoate, Benzyl Alcohol, Potassium Sorbate, Butylphenyl Methylpropional, Hexyl Cinnamal, Benzyl Salicylate, Linalool, Alpha-Isomethyl Ionone, Sodium Chloride, Maris Sal, Sodium Hydroxide, Citric Acid, Sodium Sulfate, C.I. 77289, C.I. 42090, C.I. 47005

200 ml
1,99 €

Sinceramente capisco poco la definizione di “Balsamo Doccia”, io qui non vedo altro che un semplice detergente cremoso.
Abbiamo l'accoppiata di base SLES+betaina, niente di nuovo, con qualche aggiuntina di contorno, che non trovo nemmeno male: surgrassanti assortiti e vitamine, oltre ad abbondanti allergeni del profumo e coloranti a pallino rosso, che invece non approvo in pieno.
Visto il prezzo potrebbe anche essere un prodotto accettabile, ma anche qui, vale quello che costa, niente di più.

Cien – Ocean Beauty – Gel Corpo:

Aqua, Alcohol Denat., Glycerin, Propylene Glycol, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Fucus Vesiculosus Extract, Parfum, Carbomer, Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer, Silica, Phenoxyethanol, Benzyl Alcohol, Butylphenyl Methylpropional, Hexyl Cinnamal, Benzyl Salicylate, Linalool, Alpha-Isomethyl Ionone, Sodium Hydroxide, Maris Sal, Tin Oxide, Sodium Chloride, Sodium Sulfate, Calcium Aluminum Borosilicate, C.I. 77891, C.I. 42090, C.I. 47005

200 ml
1,99 €

Questo fra tutti è il prodotto che mi piace meno! Abbiamo un gel corpo con una piccola frazione oleosa incorporata grazie all'emulsiogellante, ma sinceramente non trovo che sia sufficiente da coprire l'effetto solvente di tutto quell'Alcol Denaturato e Glicol Propilenico!
Mi sembra proprio un prodotto aggressivo, più che emolliente.
Io sinceramente lo lascerei sullo scaffale all'istante!

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

venerdì 23 ottobre 2015

Sapone Cassatina Verde!

Ciao a Tutti,
torno a proporvi un sapone cassata, come quello che vi ho già fatto vedere qui, perché effettivamente ho ancora un sacco di Saporrore da finire...
Questa volta però farò qualche modifica sia alla formula del sapone, sia agli ingredienti inseriti, che ai decorativi.
Dato che anche in questo caso rimane un sapone "ricicloso", anche in questo caso ho voluto buttarci dentro tutto quello che stava gibilando troppo a lungo nell'armadio dello spignatto.

Come sempre vi rimando agli altri post per tutto ciò che riguarda il sapone: Storia, Meccanismo Detergente, Saponificazione Casalinga (teoria) e Pratica della Saponificazione a Freddo.

Comincio quindi con le indicazioni per la ricetta, dando per scontate le informazioni dei post linkati (non è detto che abbiate i miei stessi identici oli, in base a quello che sapete di saponificazioni dovreste sapere con cosa poterli sostituire).
Come vi avevo già accennato l'altra volta, per fare la Cassata di Sapone, bisogna utilizzare al massimo il 25% di frammenti, meglio anche il 20% per non correre rischi (soprattutto all'inizio).
Anche stavolta ho fatto questo specifico calcolo per usare il mio stampo casalingo da 1kg (circa) di sapone, dato che non si è rivelato perfetto, ho fatto alcune modifiche:
Farò meno sapone, in modo che la lastra sia più sottile, e taglierò le saponette nell'altro senso, "di piatto"
Quindi, ringraziando nuovamente le mie maestre di saponificazione, che mi hanno aiutato a fare i calcoli, eccovi quindi la ricetta ripesata (fatta per poco meno di 1kg di sapone intero):

178,5g di Saporrore tagliato a cubetti
714g di Sapone Nuovo
(che essendo sempre sapone al 30% di acqua, comporterà l'uso di 500g di grassi, dato da cui partire per usare SoapCalc)



Tra le aggiunte:
Etidronato: come sempre ho l'usato allo 0,3% dei grassi, quindi 1,5g
Oleoresina di Rosmarino: a occhio, circa 1g (è troppo viscosa per pesarla sul bilancino di precisione e poi trasferirla), ho ripulito il vecchio contenitore.
Argilla Verde (Montmorillonite): per il colore verde chiaro. Io ho quella di Gisella, ma va bene anche quella di Aroma Zone, se ne usa un cucchiaio per ogni kg di grassi, quindi mezzo cucchiaio da inserire a nastro
Fragranza: pensando che uscisse fuori un sapone di un verde meno "caldo", ho optato per una fragranza fresca, mettendo quindi OE di Menta Arvensis, Anice, Limone e Cipresso in proporzioni 1:2:2:1 circa, ma in base ai vostri OE, dosate le proporzioni a naso.

Dato che questa volta ho voluto fare un sapone verde, ne ho approfittato per utilizzare dell'Olio EVO che usavo da un po' per spignattare (si tratta di quello della Lidl, è quello più economico che ho trovato in commercio), e una parte di questo l'ho usata apposta per diluire quel che restava dell'Oleoresina (o Estratto CO2) di Rosmarino che avevo acquistato da Aroma Zone nel primo ordine. Costa meno dell'Aperoxid/Antiranz che si usano solo negli spignatti, e può essere usato anche nei saponi, sempre come antiossidante, perché resiste alla Soda.
L'Olio EVO tende a tingere il sapone di giallognolo, mentre l'Oleoresina nelle creme aggiunge un goccino di verde (ma spesso non si nota nemmeno, se ne mette poca), nei saponi non penso sia così forte, alle piccole dosi in cui si usa, e comunque in questo caso ho già il verde dell'argilla.

A questo punto possiamo cominciare, seguendo le norme solite:
Si comincia pesando i grassi, se sono solidi, Palma e Cocco vanno sciolti per intero prima di pesarli.
Avendo anche la Cera di Soia (un semplice olio idrogenato) da sciogliere, è importante non inserire subito gli oli termolabili, se ne avete qualcuno da far fuori nel sapone.
Meglio metterli a nastro.
Quando la pentola dei grassi è pronta, potete iniziare a farla scaldare a fuoco bassissimo, avendo messo anche il Karité, come sempre dobbiamo stare sotto i 70°C, inoltre non bisogna scaldare troppo gli oli anche per non dover sballare i tempi di raffreddamento necessari alla Soda, scaldare gli oli è veloce...ma raffreddarli molto meno.

Mentre i grassi vengono sciolti per bene, possiamo cominciare a pesare Soda e Acqua, dopo aver messo le adeguate protezioni.
Come vedete ho solo due mani, e non ho potuto farvi le foto della diretta, ma basterà buttare poco alla volta le scaglie di Soda nell'acqua, mescolando continuamente.
Se non volete attendere troppo, potete fare come ho fatto io: mettere la brocca con la soluzione basica in un bagnomaria freddo, nel mio caso ho scelto il lavandino, la soluzione più sicura, visto che, come vi ho già spiegato negli altri post, la Soda Caustica è altamente solubile in Acqua, e la cosa migliore da fare, in caso di problemi, è sempre buttare semplice Acqua.

Intanto che aspettiamo il raffreddamento della Soda ai 45°C (monitoriamola con un termometro!), andremo a preparare il becher con il mix di OE che ho scelto, che a raffreddamento ho inserito insieme agli oli poco prima di procedere alla saponificazione, mescolando bene.
A questo punto non resta che procedere con la saponificazione, si va a versare lentamente la soda nei grassi mescolando delicatamente col minipimer, ad un certo punto, prima ancora di averla versata tutta sarà necessario farlo partire.
Io ora uso come frullatore ad immersione il Braun Multiquick 5, a 15 velocità, quindi non ci sono problemi a gestire manualmente la velocità, mentre con quelli a meno velocità dovrete continuamente accendere e spegnere l'apparecchio.
Quando la consistenza del sapone sarà sufficientemente cremosa, ma assolutamente, prima ancora che diventi dura, si può procedere alla messa in stampo.
Come vi avevo già fatto vedere nel precedente post, dovrete avere a disposizione uno stampo tipo da plum-cake, così che i dadini di sapone vecchio possano essere dispersi nel sapone nuovo.
Io ho sempre lo stampo di compensato, adeguatamente foderato di carta forno.
Procedo come la volta precedente, mettendo un pochino di sapone nuovo, e aggiungendo dadini di sapone alternativamente, fino all'ultimo strato, dove se volete potete lasciare i cubetti all'esterno, come decorazione, e comunque tenendo presente in quale direzione intendete tagliare il sapone.

Una volta versato tutto il sapone, potete lasciarlo coperto a riposare fino ad indurimento, ci vogliono, per quelle dimensioni, come minimo 2 giorni, e anche successivamente è possibile che non sia del tutto indurito all'interno, quindi fate attenzione a rimuoverlo dallo stampo.
Con gli stampi come il mio, in legno, è relativamente facile, e potrete rimuovere il blocco in fretta, e senza troppi rischi, perché vi basterà tirare su la copertura di carta da forno, con gli stampi di silicone invece è più complicato, e vi consiglio nel caso di congelare un pochino lo stampo, prima di rimuovere il blocco.
Per tagliarlo, consiglio la stessa prudenza, io di solito aspetto circa una settimana da quando ho rimosso lo stampo, perché mi è già capitato di trovare all'interno una pasta troppo morbida.

Questa volta ho cambiato il taglio del sapone, rispetto alla volta precedente.
Infatti ho fatto meno sapone, quindi il livello era più basso, più adatto a tagliare dei quadrotti di sapone, piuttosto che delle fette verticali, così ho solo rifilato i bordi con i tagli perpendicolari alla lunghezza.
Quest'altra cassatina l'ho fatta a fine marzo, lasciandolo stagionare comunque fino ad ora, l'ho giusto provato settimana scorsa, perché effettivamente sono piena di sapone!
Anche questo mi è piaciuto molto, anche se effettivamente la fragranza mandorlosa dell'altro è spettacolare (nonostante perda in fretta).

spero proviate a farlo anche voi, è una delle lavorazioni più semplici per fare sapone cosmetico casalingo che non sia monocolor o bianco!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie personali maestre di saponificazione

mercoledì 21 ottobre 2015

come leggere un "INCI": la normativa europea

Ciao a Tutti,
dato che mi è capitato spesso di parlare con persone che ancora non sapevano cosa fosse l'INCI, e che sembravano interessate a capirne di più, ho pensato di dare qualche suggerimento su come leggere gli inci, e questa guida sarà proprio basic, e cercherò di concentrarmi sugli ingredienti più diffusi, partendo sempre dalla considerazione che l'INCI non dice tutto sul prodotto, e non sempre è possibile semplificare le cose in modo che si possa davvero capire qualcosa, anche senza aver studiato un po' di teoria cosmetica.
Ma prima di scrivere un articolo del genere, mi sembra fondamentale scrivere a cosa ci si riferisce quando si parla di INCI.

Cos'è l'INCI? L'acronimo sta ad indicare in lingua inglese la nomenclatura internazionale che riguarda gli ingredienti dei cosmetici:
International
Nomenclature of
Cosmetic
Ingredients

Si tratta infatti di una normativa internazionale dell'Unione Europea (Direttiva CEE 76/768), per l'informazione riguardo alla composizione dei cosmetici.
Ogni cosmetico venduto all'interno della UE deve rispettare questa nomenclatura per poter essere commercializzato.
La norma prevede che oltre al nome del prodotto vengano indicate sulla confezione del prodotto (o su un'apposita etichetta allegata nel caso non sia possibile), in caratteri indelebili:


  1. Il nome o la ragione sociale e la sede legale
  2. Il contenuto nominale
  3. La data di durata minima
  4. Le precauzioni particolari per l'impiego
  5. Il numero del lotto di fabbricazione
  6. Il paese di origine
  7. La funzione del prodotto
  8. L'elenco degli ingredienti, ovvero quello a cui più frequentemente ci si riferisce parlando di “INCI”

Ora, partiamo dalla normativa INCI generale, per quanto riguarda l'elenco degli ingredienti:

* Tale elenco viene preceduto dal termine “Ingredienti” (o sue traduzioni).

* I composti odoranti e aromatizzanti e le loro materie prime devono essere indicati con i termini “Profumo” o “Parfum” e “Aroma

* Gli ingredienti presenti in concentrazione superiore all'1% sono elencati in ordine di quantità percentuale, e di conseguenza il primo ingrediente è quello che compone la maggior parte del prodotto, seguito poi dal resto degli ingredienti.
Invece, gli ingredienti presenti in concentrazione inferiore all'1% possono essere indicati in ordine sparso dopo gli altri.

* I coloranti possono essere indicati in ordine sparso dopo gli altri ingredienti, conformemente al numero Color Index o alla denominazione specifica che fa riferimento all'allegato IV della normativa.

* Per i cosmetici decorativi, compresi quelli per le unghie e per i capelli, che vengono commercializzati in differenti sfumature di colore può essere menzionato l'insieme dei coloranti utilizzati nella gamma a condizione di aggiungervi le parole “può contenere” o il simbolo “+/-” a fondo lista.

Non sono considerati ingredienti da indicare:

  • Le impurezze contenute nelle materie prime utilizzate;
  • Le sostanze tecniche secondarie utilizzate nella fabbricazione, ma che non compaiono nella composizione del prodotto finito;
  • Le sostanze utilizzate nei quantitativi assolutamente indispensabili come solventi o vettori di composti odoranti e aromatizzanti.
Infatti tali sostanze, per la loro davvero esigua concentrazione, non costituiscono una rilevante possibile fonte di pericolosità. 

Se un nuovo ingrediente, prodotto in misura rilevante vuole essere immesso sul mercato, deve essere preventivamente sottoposto all'esame del Comitato Scientifico dei Prodotti di Consumo non Alimentari, che provvederà alla sua classificazione, proprio valutando gli studi farmacologici e tossicologici condotti su tale ingrediente.
La sicurezza d'impiego di un prodotto cosmetico si basa in primis sulla sicurezza accertata per ciascun singolo ingrediente che lo compone, ma anche sulla successiva “valutazione della sicurezza” per il prodotto finito

Gli ingredienti devono essere dichiarati con la nomenclatura comune prevista dall'Inventario Europeo degli ingredienti cosmetici di cui alla decisione della Commissione delle Comunità europee dell'8 maggio 1996, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee n. L132 del 1° giugno 1996 e sue modificazioni, ovvero, se gli ingredienti non sono compresi in tale inventario, con una delle altre denominazioni previste dal predetto inventario.

Rispetto a questo inventario, gli ingredienti hanno una nomenclatura specifica che segue delle particolari regole:

Coloranti: devono essere indicati con il loro codice identificativo secondo il Colour Index (C.I.), opzionale l'indicazione del nome inglese della sostanza (es. Iron Oxide)

Coloranti per Capelli: costituiscono una categoria particolare, e devono essere indicati con il loro nome chimico in inglese o con la denominazione speciale INCI approvata dagli organismi SCCP e FDA.

Composti Odoranti e Aromatizzanti: vanno indicati in modo generico con “Parfum” e “Aroma”, con specificazione ulteriore dei possibili allergeni contenuti, che devono essere indicati a fondo lista con il loro chimico in inglese. Possono essere omessi solo se la concentrazione dell'allergene in questione non supera lo 0,01% nei prodotti Rinse-Off e lo 0,001% nei prodotti Leave-In.

Ingredienti di origine sintetica: vengono indicati con il loro nome chimico in inglese (es. Citric Acid  o Cyclopensasiloxane)

Ingredienti di derivazione vegetale NON modificati chimicamente: sono indicati con nomenclature composte in latino e inglese, in particolare deve essere usata la nomenclatura di Linneo per quanto riguarda il genere e la specie vegetale, e la definizione inglese che riguarda la parte del vegetale usata (se pertinente) e il tipo di derivato (es. Succo=Juice, Olio=Oil, ecc...)
Alcune liste seguono un'ulteriore specifica, che riguarda il CTFA (il corrispettivo della normativa INCI statunitense), e riportano anche fra parentesi o al posto della nomenclatura latina il nome comune del vegetale in inglese, questo per facilitare il commercio di prodotti che vengono venduti sia in USA, sia in EU. Gli americani in effetti hanno meno confidenza con la nomenclatura latina, che ad esempio per noi non risulta incomprensibile (es. Chamomilla Recutita, o Rosmarinus Officinalis sono facilmente identificabili nel loro nome comune come rispettivamente Camomilla e Rosmarino)

Ingredienti di derivazione vegetale modificati chimicamente: la parte naturale (ovvero la materia di partenza), viene indicata con il nome comune in inglese (Hydrolyzed Rice Protein, a differenza di un estratto non chimicamente modificato, come Oryza Sativa Bran Oil), a cui vengono addizionati suffissi o prefissi che stanno ad indicare il tipo di lavorazione a cui è stata sottoposta la materia naturale grezza (es. Sodium Cocoyl Hydrolyzed Wheat Protein, sta ad indicare che è stata ottenuta una materia prima a partire da acidi grassi provenienti da Cocco e da proteine estratte dal Grano).

Altre Sostanze: I derivati, gli estratti biologici e le sostanze d'uso comune vengono riportate nell'inventario con il nome della Farmacopea Europea, in latino, come ad esempio Acqua=Aqua, Miele=Mel, Grassi del Latte=Lactis Lipida.

Ogni costituente deve essere dichiarato separatamente con il proprio nome INCI e posizionato nell'elenco, tenendo in considerazione la sua concentrazione nel prodotto finito. 
Nel caso un ingrediente di una miscela sia già presente come ingrediente a sé stante nella formulazione, la percentuale in miscela va addizionata alla percentuale singola e il nome di questo ingrediente comparirà una sola volta nell'elenco. 
Se il prodotto è costituito da due o più fasi che devono essere miscelate al momento dell'uso la dichiarazione degli ingredienti deve essere riferita ad ogni singola fase. 

Non viene mai indicato il nome commerciale di nessuna sostanza, ma, vista l'esistenza di “mix pronti”, anche per la formulazione di prodotti commerciali, alcune materie prime stesse hanno un loro INCI, che va inserito all'interno di quello del prodotto commercializzato. È possibile quindi riconoscere la provenienza ad esempio di Alcool per l'inserimento di un estratto idroalcolico nel prodotto.

L'inventario delle sostanze approvate dall'UE contiene più di 17000 voci, e riporta non solo la nomenclatura da usare, ma anche l'identità chimica, la funzione cosmetica, la modalità d'uso e le eventuali restrizioni della sostanza.
Le stesse indicazioni d'uso e restrizioni possono essere modificate nel tempo, a seguito di nuove scoperte.
Chiaramente il mercato e l'industria chimica sono in costante evoluzione, e non è sempre possibile mantenere questo inventario perfettamente aggiornato.

A questo proposito, dato che ho scritto già molto, e molto ancora dovrei scrivere, rimando ad articoli successivi le indicazioni più pratiche della composizione dei vari cosmetici.

Spero che il post vi sia piaciuto!
Alla prossima!

Rasmus

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lunedì 19 ottobre 2015

Problema Mani Screpolate? Ecco come risolvere!

Ciao a Tutti,
torno a parlarvi di un altro argomento stagionale: le mani screpolate.
Penso sia una delle zone più sensibili al problema, dato che rimangono quasi sempre scoperte.
un po' di tempo fa vi avevo già parlato di come funziona la struttura e il meccanismo dell'idratazione della pelle, e del Film Idrolipidico, che svolge un ruolo fondamentale nel proteggere l'epidermide dalla disidratazione.
In entrambi i casi ho fatto un discorso piuttosto generico, mentre quest'oggi voglio concentrarmi su un'area specifica del corpo, ovvero la pelle delle mani, dandovi diversi consigli su come prevenire al meglio le screpolature, tipiche di questo periodo.
In generale, una delle prime cause di screpolature alle mani, se non anche di vere e proprie dermatiti da contatto, è il continuo contatto con detersivi e altri prodotti per la pulizia della casa senza guanti, questa è la principale causa “chimica” di aggressione esterna. E questa è la principale causa che si aggiunge alle altre, nel caso specifico delle mani, area sempre più esposta.
Come per altre aree del corpo, la secchezza viene accentuata dal clima, che impatta sulla protezione della pelle in modo principalmente fisico.
La pelle può soffrire di disidratazione anche a causa dell'esposizione eccessiva ai raggi UV, ma lo considero un fattore secondario (anche durante la stagione estiva), a meno che non ci si esponga frequentemente alle lampade abbronzanti. In quel caso è bene fare attenzione, e provvedere a restituire l'idratazione persa con una crema idratante.

Per risolvere questo problema sono fondamentali alcuni accorgimenti primari:

1) mangiare in modo sano, e bere almeno due litri d'acqua al giorno, questo vale sempre e comunque, per la salute di tutta la pelle e di tutto l'organismo, ma anche per l'idratazione della pelle delle mani.
2) evitare il contatto con prodotti per la pulizia della casa senza indossare guanti, sia che si tratti di detersivi, ma anche di alcol, aceto, o altre sostanze che possono esercitare azione solvente o irritante.
3) allo stesso modo, evitare detergenti cosmetici in modo troppo frequente, e cercare in generale di acquistarne di sufficientemente delicati, è il primo passo necessario a livello cosmetico. È inutile ricoprire le mani di crema, se poi si usa un sapone troppo aggressivo ogni volta che vanno lavate.
4) indossare sempre un paio di guanti quando si passa del tempo fuori di casa, soprattutto in caso di giornate fredde, ventose o piovose.
5) applicare regolarmente una crema idratante, anche come azione preventiva, aiuterà a far si che la pelle sia il più possibile pronta ad affrontare il clima o un qualsiasi contatto imprevisto con detergenti o detersivi.
Nel caso non si apprezzi il contatto con una crema molto nutriente, può essere d'aiuto l'applicazione anche di una crema piuttosto leggera come prevenzione, mentre una crema più untuosa e fastidiosa da portare può essere lasciata come rimedio da usare solo quando serve a curare una pelle che tende già alla secchezza. Meglio comunque intervenire già quando la pelle comincia ad arrossarsi e a “tirare”, e non aspettare che si formino le prime spaccature, o peggio tagli.

Quali sono le possibili soluzioni cosmetiche?

Quando l'alimentazione, l'idratazione endogena e l'attenzione al contatto e all'esposizione delle mani non basta, bisogna saper scegliere il giusto prodotto in grado di portare sollievo.
Innanzitutto, per prevenire può andare bene qualsiasi crema idratante, è vero, ma è sempre preferibile usare creme corpo, che apportano una maggiore quantità di emollienti rispetto ad esempio ad una crema viso.
Spesso io stessa riciclo creme viso che non mi piacciono (come inci, o come sensazione), per il corpo o più spesso per le mani, ma alcune apportano sufficientemente idratazione, ma non sufficiente emollienza.
In generale è sempre preferibile utilizzare creme ad alta percentuale di grassi insaturi, che contengono una maggiore quantità di Acido Linoleico, che come vi ho già spiegato, è l'acido grasso più importante che compone il sebo, proprio per la sua azione filmante.
Ma per quanto riguarda la prevenzione, o comunque le creme da giorno, vanno benissimo anche prodotti leggeri, e non esageratamente unti.
In questo caso sono preferibili creme “asciutte”, quindi con emollienti più simili a cere, che ad oli, come ad esempio alcoli di acidi grassi (Alcol Cetilico, Alcol Stearilico ecc...), usare un prodotto troppo unto finirebbe per portare inconsapevolmente a lavare più spesso le mani, anche quando non necessario, vanificando così il trattamento.
Soprattutto, durante il giorno è meglio evitare accuratamente tutte le creme ad alta percentuale di Glicerina.
Se usate la sera, prima di dormire, sono molto rigeneranti, e spesso sono le uniche creme a portare grossi miglioramenti, usate durante il giorno peggiorano la situazione.
L'alta percentuale di Glicerina porta infatti a disidratare l'epidermide, come conseguenza della detersione, anche se occasionale, invece che ad idratarla (come invece succede di notte, lontano dall'acqua per diverse ore).

Per quanto riguarda invece i trattamenti “urto”, in generale vanno bene anche le creme alla Glicerina (la più comune in commercio l'avevo recensita qui), ma sono perfette anche le Cold Cream, come quella che vi avevo fatto vedere qui.
Nei prodotti commerciali invece, è meglio cercare creme belle ricche, meglio se con buone percentuali di grassi contenenti Acido Linoleico, come vi ho detto, ma sono consigliati come ingredienti anche Urea (molto idratante), Glicerina e altri alcoli idratanti (es. Sorbitolo), zuccheri, come anche il Miele, Sodio Ialuronato (altro ingrediente idratante), Allantoina (anche se comunque da sola fa poco, visto che si usa a bassissime percentuali), proteine, ad azione filmante (anche la Trimetilglicina, nome inci Betaine è ottima), Tocoferolo e Pantenolo, che sono le vitamine più adatte, e Ceramidi.
Ottimi anche gli estratti lenitivi, come Aloe, Calendula, Camomilla, Iperico e Lavanda, che agiscono sulla risposta infiammatoria nel caso la pelle sia molto screpolata, e allo stesso modo gli ingredienti ad azione lenitiva come per esempio il Bisabololo, ma che da soli non bastano come protettivi.
I possibili ingredienti attivi consigliati sono potenzialmente infiniti, ma questi sono quelli più adatti.
Nel caso delle creme mani, acquistano importanza anche le cere, che aiutano a formare uno strato occlusivo più resistente rispetto ai trigliceridi, sia considerando le cere vere e proprie (Cera d'Api, Candelilla, Carnauba), ma anche i fattori di consistenza, come Cetil Palmitato, Alcol Cetilico, Alcol Stearilico ecc...

Anche per oggi ho concluso!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, My-personaltrainer.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione