venerdì 30 marzo 2018

Nuove Recensioni di Profumi!

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di alcuni dei profumi che ho utilizzato nell'ultimo periodo, ovviamente comincio con lui: Poison Girl, il mio desiderio pre-natalizio che si è avverato!

Christian Dior – Eau de Parfum – Poison Girl:

Alcohol, Parfum, Aqua, Linalool, Ethyl Methoxycinnamate, Limonene, Hydroxycitrnellal, Coumarin, Hexyl Cinnamal, Butyl Methoxydibenzoylmethane, Ethylexyl Salicylate, Alpha-Isomethyl Ionone, Citronellol, BHT, Benzyl Benzoate, Anise Alcohol, Geraniol, Benzyl Alcohol, Cinnamal, C.I. 14700 (Red 4), Tocopherol, C.I. 60725 (Violet 2), C.I. 19140 (Yellow 5)

30 ml
59,50-61,95 €
50 ml
90,00-94,95 €
100 ml
120,00-127,00 €

Ve ne avevo già parlato, ma come non parlarvi della mia esperienza “a lungo termine”? In realtà è un profumo che amo così tanto... da portarlo fin troppo poco!
L'ho tenuto per le “occasioni speciali”, insomma, il profumo da serata, da occasione ecc...
Per tutti i giorni ho sempre alternato altri profumi, perché sì, come per tutti i profumi costosi di cui mi innamoro... li centellino! Ho sempre quasi “paura” ad utilizzarli! Sarò mica l'unica?
Come vi avevo già accennato, ho sempre amato i profumi Dior, già due della mia top 5 sono proprio dei profumi Dior... e niente... ora non posso che aggiornare la classifica... perché questo li batte tutti! 😍😍😍
Anche in questo caso vi riporto la piramide olfattiva presa da Fragrantica.it

Piramide Olfattiva (fragrantica):

  • Note di Testa: Arancia Amara e Limone
  • Note di Cuore: Rosa di Damasco, Rosa di Grasse e Fiore d'Arancio
  • Note di Fondo: Fava Tonka, Sandalo, Vaniglia, Mandorla, Balsamo del Tolù, Cashmeran ed Eliotropio

Nonostante il mio impegno in questi mesi... no, ancora non ho colto tutte le note di questo straordinario profumo, ma l'insieme, che rispecchia perfettamente la categoria Orientale Vanigliato... è straordinario! Dolce, ma non stucchevole o scontato, non invernale, non estivo, insomma, lo vedo perfetto per ogni stagione.
Io non sono una persona molto difficile per quanto riguarda i profumi, è difficile che un profumo sia davvero terribile per il mio naso... ma sono anche molto critica per i profumi “top”, mi stanco molto facilmente, e preferisco fragranze molto complesse a quelle troppo leggere e “semplici”, e questa è assolutamente perfetta: ben costruita e molto, molto strutturata. Compaiono sempre nuove sfumature, anche durante la giornata, quando mi capita di muovere la sciarpa o di avvicinare il polso al viso.
Il profumo poi rimane addosso ai vestiti anche per giorni, e ha solo questa controindicazione: se uso una sciarpa/maglione e applico una volta il profumo... nei giorni successivi non posso cambiarlo, o si sentirebbe!

L'Erbolario – Acqua di Profumo – Primaverde:

Alcohol Denat., Parfum, Aqua, Tocopheryl Acetate, Citric Acid, Benzophenone-3, Benzyl Salicylate, Butylphenyl Methylpropional, Citral, Citronellol, Geraniol, Hydroxyisohexyl 3-Cyclohexene Carboxaldehyde, Limonene, Linalool

50 ml
21,00 €

Questo invece è il profumo che avevo regalato poco tempo fa, non solo mi è stato consigliato come il più adatto per una ragazzina di 12 anni dalla commessa, ma è stato comunque un profumo che ho apprezzato davvero tantissimo!
Si tratta di uno dei profumi più freschi e al contempo floreali che abbia mai annusato!
Per quanto si tratti di un profumo molto fresco, leggero e anche facile da portare, tanto che è perfetto per una ragazza molto giovane, trovo che sia comunque molto piacevole anche su ragazze e donne adulte.
Mantiene sempre un tono molto vivace e solare, ma trovo che non debba essere per forza per giovanissime.
Anzi, personalmente lo trovo più un profumo “aromaterapeutico” per me, proprio per la sensazione di “Primavera” che mi trasmette, più che un profumo da sentirmi addosso, tanto che sono davvero triste all'idea che non esista un simile profumo per ambienti!

Piramide Olfattiva (Sito Ufficiale):

  • Note di Testa: Bergamotto, Limone, Mandarino, Pesca, Mango e Papaia
  • Note di Cuore: Foglie di Mughetto, Petali di Rosa, Fresia e Primula
  • Note di Fondo: Muschi e Ambra

Effettivamente, per quanto riguarda la nota aromatica, mi ritrovo perfettamente con la descrizione del produttore: “In un profumo, il risveglio delle emozioni. La nota verde, quella di una Natura che si fa nuova in Primavera. Gli accordi fruttati, per esprimere un ritrovato mondo di dolce serenità. La personalità fiorita, infine, per far sbocciare le suggestioni di una stagione che, un anno dopo l’altro, rievoca in ogni animo uno stupore mai sopito. Tutto questo è Primaverde, e questa è la sua primaverile fragranza”
Trovo che sia davvero un profumo semplice, un vero e proprio profumo “di natura”, quando lo annuso mi sento immediatamente trasportare in un giardino assolato, pieno di fiori sbocciati in un infinito inizio di primavera, uno dei periodi dell'anno che più amo, proprio perché mi trasporta finalmente nella “mia stagione”, quella del sole e del caldo!

Christian Dior – Eau de Toilette – J'adore in Joy:


50 ml
60,40-77,83 €
100 ml
86,32-11,95 €

Mi ha perplesso molto come profumo, è la prima volta dove ho avuto impressioni molto diverse in relazione alla quantità di profumo che ho usato.
Se applicato a piccole dosi mi appare come molto fresco e leggero, molto estivo, percepisco la nota fresca e briosa del Sale Marino, addolcita dalle note più dolci fiorite e fruttate.
Usato in quantità maggiori però diventa davvero molto pervasivo e pesante, stranamente diventa un profumo che mi infastidisce, e percepisco come troppo intenso e persino invernale.
É stato uno dei profumi più difficili da valutare, perché trovo che sia davvero un “trasformista”.
Sicuramente è un profumo “complesso”, nonostante la piramide olfattiva non sia una delle più ampie, fra quelle che ho visto.
Io nonostante la definizione, che lo caratterizza come Floreale Fruttato, io sinceramente sento ben poco di questa definizione, e la cosa sconvolgente, è che praticamente ha fatto un effetto diverso su chiunque l'abbia annusato!

Piramide Olfattiva (fragrantica):

  • Note di Testa: Sale Marino
  • Note di Cuore: Gelsomino Sambac, Ylang Ylang, Tuberosa e Neroli
  • Note di Fondo: Pesca

Lo sento estremamente Marino, più che Floreale, e ancora meno Fruttato, di cui proprio non sento nulla (non so da dove arrivi questa Nota di Fondo indicata come Pesca).
Anzi, come note di fondo sento molto più una nota vagamente orientale/ambrata, ma proprio una puntina, e la sento solo dopo aver tenuto il profumo per un po'.
La tenuta del profumo sinceramente mi perplime, è strano, ma come l'effetto del profumo cambia tantissimo in relazione alla quantità... cambia tanto anche la tenuta.
Ci sono stati giorni in cui il profumo è arrivato fino a sera, mentre giorni in cui già a metà giornata si sentiva poco...
I misteri della formulazione dei profumi!
Purtroppo essendo un campioncino, probabilmente anche già iniziato, dato che mi è stato swappato diversi mesi fa, non ho potuto fare ulteriori prove per capire a cosa fosse dovuta questa differenza... Sicuramente però posso affermare che non ha nulla a che fare con il profumo “originario”, a parte il packaging, e che se J'Adore – Eau de Toilette è stato uno dei miei profumi preferiti, questo non si avvicina nemmeno lontanamente a lui... quindi di certo non ne considero minimamente l'acquisto.

Cartier – Eau de Toilette – Déclaration:

Alcohol, Aqua, Parfum, Limonene, Citronellol, Hexyl Cinnamal, Linalool, Evernia Prunastri Extract, Coumarin, Geraniol, Citral, Benzyl Benzoate, Farnesol

50 ml
49,20-68,95 €
100 ml
73,60-97,95 €
150 ml
90,40-115,10 €

Non mi aspettavo niente di meno da un profumo di un tale brand, molto attento ai dettagli (effettivamente ho notato la complessità di molti altri loro profumi, abbastanza “di nicchia”, non per forza per il prezzo abbastanza alto, ma anche per le note molto particolari.
Notevole anche, per la formula, l'uso del Muschio di Quercia naturale (Evernia Prunastri Extract), al posto del mix di note di sintesi, ormai è cosa rara.
Mi è piaciuto molto come profumo, ho avuto l'impressione che sia uno di quei classici profumi venduti come maschili, ma che hanno un'estrema versatilità come unisex, come CK – One per esempio, o l'Acqua di Giò di Giorgio Armani, che io amo tantissimo (la versione maschile, quella femminile invece proprio non mi ha mai impressionato).
Non è un profumo rotondo al 100% per i miei gusti, ma mi ha colpito per la sua particolarità, non è il classico profumo maschile, si riconosce molto distintamente.
In effetti anche il mio ragazzo l'ha apprezzato, anche se l'ha sentito un po' troppo dolce per essere maschile pieno, buono sì, ma non da comprarlo per lui ecco.
Il profumo viene definito Legnoso Floreale Muschiato, ma sinceramente sento molto la nota fruttata degli agrumi, e le differenti note di spezie, il ché mi lascia un filo dubbiosa sulla definizione della famiglia olfattiva.

Piramide Olfattiva (fragrantica):

  • Note di Testa: Artemisia, Carvi, Coriandolo, Betulla, Mandarino, Bergamotto, Neroli e Arancia Amara
  • Note di Cuore: Iris, Zenzero, Cannella, Pepe, Ginepro, Rizoma di Iris, Gelsomino e Cardamomo del Guatemala
  • Note di Fondo: Cuoio, Ambra, Tè, Vetiver di Tahiti, Muschio di Quercia e Cedro

Il mio ragazzo addirittura lo definirebbe “al Limone”, effettivamente noto molto questa nota agrumata come caratteristica principale, stemperata comunque dalla nota speziata, riesco a sentire chiaramente molte delle spezie indicate, e mi stupisco della cosa! 😝
Comunque ha la caratteristica di sposarsi differentemente su tipi di pelle molto diversi, ed effettivamente “ha ragione”, sulla sua pelle si avverte molto di più la nota agrumata, mentre sulla mia si avverte molto di più lo speziato.

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 28 marzo 2018

Qualche nuova Recensione di Accessori Beauty&MakeUp!

Ciao a Tutti!
Torno finalmente a parlarvi di qualche altro accessorio beauty o Make Up che ho utilizzato nel periodo!

Royal Beauty – Kit di Spugnette:

1 spugnetta di cellulosa

4,90 €

Comincio parlandovi di questa spugnetta... che ho acquistato ormai più di un anno fa con un kit solo per il risparmio, quindi alcuni prodotti sono rimasti come scorta.
Questa in particolare è una semplice spugnetta in cellulosa, non ha niente di “unico”, ma ho cominciato ad usarla verso fine anno quando ho buttato l'ultima delle vecchissime che avevo.
Non l'ho usata proprio per struccarmi, come viene presentata nella confezione, ma più che altro per un confronto con la Konjac (preferivo fare un confronto con un prodotto nuovo), ovvero per la normale detersione del viso.
Non è una “novità”, la conoscevo abbastanza, e devo dire che la resistenza di questo materiale è davvero ottima, perché non ho notato enormi differenze usando questa spugnetta nuova, rispetto a quelle vecchie.
Insomma, non la vedo per nulla adatta al contorno occhi, “riga” troppo quando viene passata sul viso, ma se escludiamo queste zone delicate è accettabile.
È sicuramente un prodotto “poco di moda”, dato che è stato sostituito da altri prodotti, ma funziona per chi vuole esercitare una leggerissima esfoliazione o vuole rimuovere con maggiore sicurezza il Make Up dal viso (non dagli occhi però!).

Primark – PS... Konjac Cleansing Sponge:


2,00 €

Ecco la vera “novità”, per anni non ho voluto “abboccare” a questa novità, vedevo queste spugne esotiche, esageratamente care, e non volevo assolutamente cedere, avevo già una buona scorta di spugnette di cellulosa per il viso (che già uso raramente).
Invece devo dire che mi sono ricreduta, il prodotto è effettivamente valido!
Ve ne avevo accennato in un recente post “generale”, in cui ho parlato di questo, e di altri metodi per detergere a fondo il viso.
La spugna ha una sorta di “gommosità” che la rende molto più adatta per raggiungere le diverse aree del viso, ma senza esercitare eccessivo sfregamento.
Insomma, se la spugna di cellulosa “riga”, questa segue le forme del viso, facendo si che la forza esercitata si “spanda” su tutta l'area di contatto della spugna.
Insomma, la forma è davvero top, e così la consistenza.
C'è chi non usa queste spugnette non per anticonformismo, ma perché le considera un ricettacolo di germi (quindi per coerenza non usa nemmeno quelle di cellulosa immagino), in realtà, se ben riposte con il loro cordino, queste spugne si asciugano quasi completamente nel giro di 24h, anche in inverno, quando (almeno da me) c'è più umidità.
Insomma, io non posso che consigliarla, soprattutto questa, molto economica!
Io personalmente la uso anche sul contorno occhi, perché una volta bagnata, la spugna è molto, molto soffice, e con questa sua “gommosità” non va ad esercitare eccessiva pressione, invece la trovo molto utile per pulire a fondo la pelle, senza esercitare una vera azione di “gommage”, di solito la passo sul viso dopo aver applicato acqua e sapone, in particolare il mio sapone delicatissimo perfetto per il viso.
Invece, un secondo uso “non previsto” è stato di provarla non completamente idratata sulle labbra, dato che avevo qualche pellicina.
Tendenzialmente evito di utilizzare Scrub Labbra, perché se le ho troppo secche rischio di rimuovere le pellicine e trovarmi dei punti di “carne viva”, ma adesso che sto mantenendo un rigido regime di idratazione (da quando in sostanza porto sempre con me il burrocacao e mi ricordo di metterlo spesso), anche se mi si forma un pochino di secco, spesso non è secco “sotto”, quindi posso osare con un leggero sfregamento.
Ecco, in questo caso mi trovo molto meglio che con lo scrub Miele e Zucchero che uso sempre, in parte perché posso farlo anche dopo essermi lavata i denti, inoltre ci metto molto meno e non mi avanzano grandi quantità di scrub che gibilano lì per tanto tempo (sono prodotti che tendo a non conservare a lungo, anche se in teoria sono autoconservanti).

Conad – Bastoncini Cotonati 100% Cotone – Biodegradabili:


100 pz
circa 1 €

Acqua&Sapone – Stick Cotonati 100% Cotone – Biodegradabili:


100 pz
circa 1 €

Non avevo mai fatto molta attenzione ai Bastoncini Cotonati in realtà, ho cominciato ad usarli con regolarità solo da quando mi trucco con un po' più di consapevolezza.
Non solo mi sono sempre stati sconsigliati per l'uso auricolare, ma effettivamente non li trovavo gran ché efficaci.
Ecco, ho cominciato a farne un largo uso solamente da quando ho imparato a fare l'Infracigliare, da lì ho cominciato a dare fondo alle “scorte” di bastoncini cotonati rimasti inutilizzati.
Ho così finito del tutto le due confezioni che avevo a casa.
C'è stato un periodo, prima dell'avvento del mio Mascara Strucca-Ciglia, in cui li usavo per struccare l'infracigliare, ma personalmente li ho trovati piuttosto scomodi... finivano gran parte delle volte nell'occhio, dando fastidio, e anche imbevendoli con lo struccante bifasico non ottenevo grandi risultati.
Non so quindi se valga la pena di investire per i costosississimi bastoncini cotonati a punta, già imbevuti di struccante, visto che già usando uno struccante che di base funziona, non mi paiono lo strumento adatto.
In realtà ho cominciato ad averne una grande dipendenza per correggere più che altro gli errori di trucco!
Effettivamente sono perfetti per rimuovere piccoli sbaffi di Make Up liquido/fluido (es. Eyeliner, Mascara, Correttore ecc...), per correggere una sbordatura leggermente uscita dai ranghi, per correggere le sfumature di ombretti ecc...
Insomma, per ora ho utilizzato i marchi più economici, quelli del punto vendita, e li trovo già validi, chissà che ce ne siano di ancora più performanti, sicuramente in caso di offerte verificherò!

Primark – PS... Mascara Guard:


1,50 €

Come avevo anticipato in occasione dell'Haul, non ho riposto grandissime speranze in questo piccolo accessorio... ma visto il prezzo ho voluto provare...
Niente... delusione completa!
Anche in questo caso l'accessorio mi sembra più che altro complicare le cose, il fatto che sia flessibile da una parte permette che l'accessorio subisca meno i movimenti della mano (dato che sono concentrata sulla mano destra per usare lo scovolino, è naturale che la sinistra dove tengo questo sia meno stabile), ma resta comunque poco utile.
Il mascara riesco ad applicarlo più comodamente senza questo accessorio, soprattutto sulla parte superiore, dove tenerlo nella giusta posizione non è nemmeno facilissimo.
Ancora ancora sulla rima inferiore, dove comunque risulta più agevole da posizionare e da mantenere.
Data comunque la forma del mio occhio e la dimensione di questo aggeggio... devo comunque spostarlo... ho gli occhi molto più piccoli, e quindi l'arco ampio di questa linguetta va spostato per fare prima il lato interno e poi il lato esterno delle ciglia.
Insomma... sono solo 1,50 €, ma potevo effettivamente risparmiarli!

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

lunedì 26 marzo 2018

Ancora la valutazione di qualche INCI qua e là!

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di qualche prodotto commerciale della larga distribuzione, in particolare sono quasi tutti prodotti che potete trovare al supermercato o nei negozi tipo Acqua&Sapone.
Comincio anche questa volta a parlarvi per prima cosa di dentifrici, e vi parlo in particolare di quelli a marchio Biorepair, che mi è anche capitato di usare in prima persona in alcune sue versioni.
Ho escluso la versione Dentifricio Fast Sensitive Repair, dato che non ha una formula naturale a base di solo Sarcosinato come gli altri, dato che contiene PEG lo escludo dai papabili, sui dentifrici sono molto esigente.

Biorepair – Oral Care – Dentifricio Total Protective Repair:


Ve l'ho già recensito qui

Biorepair – Dentifricio Sensitive Protezione Gengive:


Ve l'ho già recensito qui

Biorepair – Oral Care – Dentifricio Gengive Delicate:

Aqua, Zinc Hydroxyapatite, Glycerin, Sorbitol, Silica, Cellulose Gum, Cocamidopropyl Betaine, Aroma, Sodium Myristoyl Sarcosinate, Sodium Methyl Cocoyl Taurate, Zinc PCA, Hydroxyapatite, Hamamelis Virginiana Leaf Extract, Spirulina Platensis Extract, Calendula Officinalis Flower Extract, Sodium Hyaluronate, Sodium Saccharin, Phenoxyethanol, Isopropyl Alcohol, Benzyl Alcohol, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Limonene, Eugenol, C.I. 77891, C.I. 16255

75 ml
2,59-3,89 €

Penso che sia un'altra versione del prodotto che vi ho recensito poco tempo fa, le ho viste entrambe in commercio, quindi non so quale dei due sia la nuova e quale la vecchia, però le considerazioni sono sempre le stesse, le differenze sono davvero irrisorie, penso che la resa del prodotto sia equivalente, idem per gli ingredienti, cambia davvero poco.

Biorepair – Oral Care – Dentifricio per la Notte:

Aqua, Zinc Hydroxyapatite, Hydrated Silica, Sorbitol, Glycerin, Silica, Aroma, Cellulose Gum, Xylitol, Zinc PCA, Sodium Myristoyl Sarcosinate, Sodium Methyl Cocoyl Taurate, Tetrasodium Pyrophosphate, Sodium Saccharin, Zinc Citrate, Citric Acid, Ammonium Acryloyldimethyl Taurate/VP Copolymer, Benzyl Alcohol, Phenoxyethanol, Sodium Benzoate, Limonene

75 ml
2,59-3,89 €

Biorepair – Oral Care – Dentifricio Pro White:

Aqua, Zinc Hydroxyapatite, Glycerin, Hydrated Silica, Sorbitol, Silica, Cellulose Gum, Xylitol, PVP/VA Copolymer, Sodium Myristoyl Sarcosinate, Sodium Methyl Cocoyl Taurate, Aroma, Sodium Saccharin, Citric Acid, Tetrasodium Pyrophosphate, Zinc Citrate, Phenoxyethanol, Benzyl Alcohol, Sodium Benzoate, Menthol, Limonene

75 ml
2,59-3,89 €

Biorepair – Oral Care – Dentifricio Scudo Attivo:

Aqua, Zinc Hydroxyapatite, Hydrated Silica, Sorbitol, Glycerin, Silica, Aroma, Cellulose Gum, Xylitol, Zinc PCA, Sodium Myristoyl Sarcosinate, Sodium Methyl Cocoyl Taurate, Tetrasodium Pyrophosphate, Sodium Saccharin, Zinc Citrate, Citric Acid, Ammonium Acryloyldimethyl Taurate/VP Copolymer, Benzyl Alcohol, Phenoxyethanol, Sodium Benzoate, Limonene

75 ml
3,25-4,59 €

In generale, senza stare a parlare di ognuna delle varianti, sono tutti dentifrici molto simili, i tensioattivi sono sempre delicati: Sarcosinato con qualche tensioattivo delicato di contorno, contengono primariamente Hydroxyapatite, minerale che costituisce gran parte del tessuto osseo (ma non è certo che sia utile, non è detto che la sostanza contenuta nel dentifricio vada a “cementarsi” sullo smalto dei denti, che siano sani o rovinati) e i soliti umettanti e “abrasivi”.
Se ad esclusione della versione Gengive Delicate sono tutti simili all'originale (quello verde insomma), dovrebbero essere moderatamente lavanti, molto più delicati dei dentifrici della larga distribuzione, ma non delicati come i dentifrici naturali, che solitamente sono ancora meno schiumogeni (almeno per quanto ho potuto sperimentare io con i numerosi dentifrici che ho provato nel tempo).
Sinceramente, per quanto posso sapere leggendo la formula, le versioni si somigliano un po' tutte, non penso che la definizione faccia tutta questa differenza, gli ingredienti sono sempre più o meno quelli, e come sempre l'unico punto debole di tutti è la Saccarina Sodica, che può essere causa di placca.

Labello – Hydrocare – Burrocacao SPF 15:

Octyldodecanol, Cera Microcristallina, Caprylic/Capric Triglyceride, Ricinus Communis Seed Oil, Cetyl Palmitate, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Myristyl Myristate, Polyglyceryl-3 Diisostearate, Aqua, Glycerin, Butyl Methoxydibenzoylmethane, Cetearyl Alcohol, Octocrylene, Copernicia Cerifera Cera, Butyrospermum Parkii Butter, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Glyceryl Glucoside, C20-40 Alkyl Stearate, Cera Alba, BHT, Benzyl Alcohol, Parfum

4,8 g/5,5 ml
2,49 €

Nonostante non sia un prodotto naturale al 100% (e nemmeno al 90%), ho voluto comunque parlarvi della versione di Labello più naturale che ho trovato sul mercato.
La formula si rende più simile a quella di altri stick labbra commerciali che hanno abbandonato la paraffina, e rimane di origine petrolchimica solo la frazione cerosa.
Rispetto a tutte le altre varianti è già un passo avanti almeno!
Anche qui viene usato lo stesso mix di filtri solari, per il cui uso non starò a ripetermi.
Va però notata la particolarità di questa formula, è uno dei rari prodotti labbra non anidri!
Vengono infatti usati degli emulsionanti cerosi a basso HLB per rendere questo stick una vera e propria emulsione A/O solida!
Non è detto che questo si traduca per forza in una maggiore efficacia, va detto, ma c'è chi si trova meglio rispetto ai classici prodotti completamente anidri.

Vi parlo ora di una nuova categoria di prodotti, dico che è nuova perché l'ho vista comparire in contemporanea in alcuni ipermercati, ma non so dirvi se era già presente altrove, si tratta della linea Unilever di deodoranti a base Allume di Rocca (in realtà la linea comprende anche deodoranti con i soliti antitraspiranti, ma non li ho inseriti nel post, non cambia nulla dalle solite mille varianti commerciali a livello di ingredienti).

Unilever – Monsavon au Lait – Pierre d'Alum – Deodorante Roll-On Lait&Fleur de Lotus:

Aqua, Potassium Alum, Helianthus Annuus Seed Oil, Glycerin, Steareth-2. Steareth-20, Parfum, Phenoxyethanol, Iodopropynyl Butylcarbamate, Hydrolyzed Milk Protein, Potassium Lactate, Alpha-Isomethyl Ionone, Benzyl Alcohol, Butylphenyl Methylpropional, Citral, Citronellol, Coumarin, Geraniol, Hexyl Cinnamal, Limonene, Linalool

50 ml 
3,40 €

Unilever – Monsavon au Lait – Pierre d'Alum – Deodorante Roll-On Lait, Grenade&Fleur d'Hibiscus:

Aqua, Potassium Alum, Helianthus Annuus Seed Oil, Glycerin, Steareth-2. Steareth-20, Parfum, Phenoxyethanol, Iodopropynyl Butylcarbamate, Hydrolyzed Milk Protein, Potassium Lactate, Alpha-Isomethyl Ionone, Benzyl Alcohol, Citral, Citronellol, Geraniol, Limonene, Linalool

50 ml
3,40 €

Come potete vedere la formulazione non è di tipo ecobio, ma ho voluto comunque parlarne, perché si tratta di prodotti della larga distribuzione che scelgono di utilizzare, finalmente, una formulazione più delicata per chi non sopporta gli antitraspiranti.
Resta comunque meno “ironico” delle marche nate come “ecobio”, che invece tirano fuori prodotti non naturali, appigliandosi sicuramente a qualche cavillo delle certificazioni.
La formula base è “cremosa”, come i normali deodoranti Roll-On, qui però avremo un minore effetto antitraspirante, che si traduce sicuramente in una maggiore tolleranza per chi tende alle irritazioni con quelli normali, sia una possibile minore efficacia.
Purtroppo non esiste una regola, quindi l'unica è provarli!

Unilever – Monsavon au Lait – Pierre d'Alum – Deodorante Spray Lait&Amande Douce:


Butane, Isobutane, Propane, Cyclopentasiloxane, Potassium Alum, PPG-14 Butyl Ether, C12-15 Alkyl Benzoate, Parfum, Disteardimonium Hectorite, Dimethiconol, Octyldodecanol, BHT, Helianthus Annuus Seed Oil, Propylene Carbonate, Caprylic/Capric Triglyceride, Butyrospermum Parkii Butter, Hydrolyzed Milk Protein, Citric Acid, Anise Alcohol

200 ml
3,40 €

Unilever – Monsavon au Lait – Pierre d'Alum – Deodorante Spray Lait&Fleur de Lotus:

Butane, Isobutane, Propane, Cyclopentasiloxane, Potassium Alum, PPG-14 Butyl Ether, C12-15 Alkyl Benzoate, Parfum, Disteardimonium Hectorite, Dimethiconol, Octyldodecanol, BHT, Helianthus Annuus Seed Oil, Propylene Carbonate, Caprylic/Capric Triglyceride, Butyrospermum Parkii Butter, Hydrolyzed Milk Protein, Citric Acid, Alpha-Isomethyl Ionone, Benzyl Alcohol,  Butylphenyl Methylpropional, Citral, Citronellol, Coumarin, Geraniol, Hexyl Cinnamal, Limonene, Linalool

200 ml
3,40 €

Unilever – Monsavon au Lait – Pierre d'Alum – Deodorante Spray Lait, Grenade&Fleur d'Hibiscus:

Butane, Isobutane, Propane, Cyclopentasiloxane, Potassium Alum, PPG-14 Butyl Ether, C12-15 Alkyl Benzoate, Parfum, Disteardimonium Hectorite, Dimethiconol, Octyldodecanol, BHT, Helianthus Annuus Seed Oil, Propylene Carbonate, Caprylic/Capric Triglyceride, Butyrospermum Parkii Butter, Hydrolyzed Milk Protein, Citric Acid, Alpha-Isomethyl Ionone, Benzyl Alcohol, Citral, Citronellol, Geraniol, Limonene

200 ml
3,40 €

Anche in questo caso la formulazione non è di tipo ecobio (e non potrebbe esserlo in questo formato, anzi, questo formato è antiecologico per definizione!), ma anche in questo caso ho voluto segnalarvelo.
Anche in questo caso viene usato l'Allume di Rocca come attivo antitraspirante, con un'azione più blanda, per il resto la formula è sostanzialmente invariata da quella di un normale deodorante spray con propellenti.
Purtroppo anche in questo caso non esiste una vera e propria regola, l'unica è provare il prodotto e verificare che su di sé funzioni.

Vi parlo ora di una linea di prodotti relativamente recente, che ho visto spesso da Acqua&Sapone o in alcuni supermercati, dall'aria simil-bio, ma assolutamente non davvero bio.
Resta comunque che alcuni prodotti sono più che accettabili per il loro target di prezzo, così ve ne parlo.

Nanì con Bio – Argan Oil – Crema Mani Nutriente e Rigenerante:

Aqua, Glycerin, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Glyceryl Stearate SE, Stearic Acid, Cetyl Alcohol, Phenoxyethanol, Helianthus Annuus Seed Oil, Parfum, Argania Spinosa Kernel Oil, Tocopherol, Ethylhexylglycerin, Lactic Acid, Lactic Acid, Melia Azadirachta Seed Oil, Lycium Barbarum Fruit Extract, Bambusa Vulgaris Sap Extract

100 ml
0,90-1,98 €

Nanì con Bio – Jojoba Oil – Crema Mani Idratante e Protettiva:

Aqua, Glycerin, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Glyceryl Stearate SE, Stearic Acid, Cetyl Alcohol, Phenoxyethanol, Parfum, Helianthus Annuus Seed Oil, Tocopherol, Ethylhexylglycerin, Lactic Acid, Lactic Acid, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Melia Azadirachta Seed Oil, Citrus Medica Limonum Extract, Citrus Aurantium Bergamia Fruit Extract, Linalool, Hexyl Cinnamal, Geraniol, Benzyl Salicylate, Citronellol, Cinnamyl Alcohol, Amyl Cinnamal, Benzyl Alcohol, Anise Alcohol

100 ml
0,90-1,98 €

Il prodotto è estremamente basic nella sua formulazione, diciamo che si configura perfettamente come crema leggera “da giorno”, anche se purtroppo non so quantificarne l'untuosità (che comunque è molto soggettiva).
Abbiamo quantomeno dei veri emollienti, e non solo gli acidi grassi o gli alcoli degli acidi grassi, e una formula quasi completamente ecobio, per un prezzo assolutamente economico.
Insomma, se non cercate un super prodotto rigenerante, ma vi basta qualcosa di leggero da tenere in borsa, o da applicare durante il giorno in piccole quantità questo dovrebbe essere ottimo in questo senso.

Nanì con Bio – Neem – Detergente Intimo Calmante e Lenitivo:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Phenoxyethanol, Cocamidopropyl Betaine, Glycerin, Ethylhexylglycerin, Lactic Acid, Oryza Sativa Bran Oil, Thymus Vulgaris Oil, Chamomilla Recutita Flower Extract, Calendula Officinalis Flower Water, Melia Azadirachta Seed Oil, Lavandula Angustifolia Oil

200 ml
1,75-2,50 €

Nanì con Bio – Neem – Detergente Intimo Rinfrescante e Idratante:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Phenoxyethanol, Cocamidopropyl Betaine, Glycerin, Ethylhexylglycerin, Borago Officinalis Seed Oil, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Lactic Acid, Tilia Cordata Flower Water, Mentha Viridis Oil, Thymus Vulgaris Oil, Citric Acid, Melia Azadirachta Seed Oil, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

200 ml
1,75-2,50 €

La linea è da un po' che è comparsa nei negozi tipo Acqua&Sapone o nei supermercati più grandi, e penso sia stato lanciato un po' sull'onda della tendenza ecobio, ma va fatta attenzione almeno per i bagnoschiuma, che hanno una formula simile a questa, ma come conservanti hanno gli isothiazolinoni (a meno che non siano vecchi lotti in via di aggiornamento, purtroppo al momento non so dirlo, è da un po' che vedo questo INCI nei detergenti intimi, mentre permangono gli isothiazolinoni nei detergenti corpo).
Sono prodotti di tipo economico, ma con INCI accettabile, la formula è la classica SLES+betaina, quindi delicatissima non è, ma almeno qui non abbiamo altre aggiunte peggiori.
Mi piace anche che la formula sia leggermente surgrassata (dovrebbero esserci due goccine di olio, di Riso e Neem il primo, di Borragine e di Neem il secondo, ma se il prodotto è totalmente trasparente, è proprio una quantità non sufficiente a surgrassare davvero).

Anche in questo caso parlo di prodotti di larga distribuzione, da cui ovviamente non ci si può aspettare un INCI perfetto:

Adorn – Spray Termoprotettivo per Phon e Piastra:

Aqua, Alcohol Denat., VP/DMAPA Acrylates Copolymer, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Carbomer, Tetrasodium EDTA, Parfum, Benzyl Alcohol, Coumarin, Hydroxyisohexyl 3-Cyclohexene Carboxaldehyde, Sodium Hydroxide

200 ml
2,90-3,80 €

Nonostante quasi tutti i prodotti della linea siano siliconici, in realtà sono riuscita a trovare l'unico prodotto che almeno non è a base di siliconi.
Non si tratta di un prodotto super, e sinceramente non so dirvi se previene davvero i danni di piastra e phon, ma almeno potete provare se i vostri capelli, come i miei, tollerano molto male i prodotti siliconici medi, soprattutto quelli economici della larga distribuzione.
Si tratta quantomeno di un prodotto facilmente reperibile, e con un investimento basso.
Io personalmente non uso nulla di protettivo per il phon, e uso molto raramente la piastra, soprattutto da quando ho imparato ad usare bene la spazzola, quindi non vi posso portare pareri personali, l'unico prodotto “simile” è stato il prodotto della Dikson che vi avevo recensito anni fa, questo è piuttosto simile, ma ha anche il pregio di non avere siliconi, nemmeno di quelli volatili.

L'Angelica – Frutta Viva – Bagnodoccia – Detox Pesca:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Chloride, Parfum, Sodium Lauroyl Glutamate, Styrene/Acrylates Copolymer, Sodium Benzoate, Phenoxyethanol, Glycerin, Lactic Acid, Sodium Phytate, Glycolic Acid, Citric Acid, Malic Acid, Tartaric Acid, Prunus Persica Juice, Citrus Limonum Juice Extract, Pyrus Malus Juice, Potassium Sorbate, Vitis Vinifera Leaf Extract, Vaccinium Myrtillus Fruit Juice, Saccharum Officinarum Extract, Linalool, Benzyl Salicylate, Denatonium Benzoate

500 ml 
2,45 €

L'Angelica – Frutta Viva – Bagnodoccia – Nourishing Coconut:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Chloride, Parfum, Sodium Lauroyl Glutamate, Styrene/Acrylates Copolymer, Sodium Benzoate, Phenoxyethanol, Glycerin, Lactic Acid, Sodium Phytate, Glycolic Acid, Citric Acid, Malic Acid, Tartaric Acid, Cocos Nucifera Oil, Citrus Limonum Juice Extract, Pyrus Malus Juice, Potassium Sorbate, Vitis Vinifera Leaf Extract, Vaccinium Myrtillus Fruit Juice, Saccharum Officinarum Extract, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Hexyl Cinnamal, Benzyl Salicylate, Linalool, Butylphenyl Methylpropional, Denatonium Benzoate

500 ml
2,45 €

Si tratta di un prodotto relativamente nuovo sul mercato, non è niente di esagerato, ma per il suo target di prezzo a me non dispiacciono.
Si tratta di due bagnoschiuma tradizionali, a base di SLES e betaina, con l'aggiunta di un goccino di tensioattivo non ionico, ma la gelificazione è sintetica, questo mi fa pensare che non ci sia tantissimo SLES che addensa con l'aggiunta di Sale.
Viene aggiunto al prodotto un mix di estratti di frutta, che sinceramente fa molta poesia, ma di sicuro male non fa.
Il prodotto deve essere molto profumato, dato che viene inserito il Denatonium Benzoate come protezione dall'ingerimento.

Anche per oggi è tutto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

giovedì 22 marzo 2018

Swap Party 2018! Ecco finalmente tutti gli scambi!

Ciao a Tutti!
Anche questo mese vi parlo di qualche New Entry di trucco e cosmesi... ma anche questa volta si tratta di un nuovo Swap Party organizzato con le mie amiche di Make Up!
Questa volta avevo poco da portare, sia come cosmesi/trucco, che come abbigliamento, mi ero liberata di molti prodotti inutilizzati negli ultimi Swap, ora, nonostante il decluttering, non avevo troppe cose... ma sono stata riempita da prodotti inutilizzati dalle altre, anche se sull'abbigliamento ho trovato poche cosine.
Lo Swap in realtà è stato a inizio Marzo, ma c'è voluto davvero molto per segnarmi i nomi di tutti i prodotti, soprattutto per i numerosissimi campioncini!

Ma ecco qui il Bottino, suddiviso per tipologia:

Prodotti di Skincare:


  • Athena's – L'Erboristica – Crema Viso Giorno Idratante e Antiossidante
  • Neutro Roberts – Derma Zero 0% – Deo Vapo No Gas

Prodotti iniziati, ma non trovati efficaci dalle precedenti proprietarie, avevo proprio bisogno di una cremina viso leggera, dato che ultimamente ho avuto davvero poco tempo per spignattare, così ì, soprattutto questa, questa è capitata a fagiolo!
Ne avevo anche parlato dal punto di vista dell'INCI tempo fa

Campioncini di Skincare:


  • Alkemilla – 90-60-90 Ice
  • Biofficina Toscana – Emulsione Viso Antiossidante
  • Bottega Verde – Peptidage – Crema Viso Antietà
  • Collistar – Nero Sublime – Corpo – Scrub-Maschera Preziosa Effetto Detox
  • Domus Olea Toscana – Crema Corpo Lipo-Drena-Lift
  • Domus Olea Toscana – Crema Corpo Rassoda-Lift
  • L'Erbolario – Accordo Viola – Bagnoschiuma
  • L'Erbolario – Bagnodoccia Doposole – Prolungatore d'Abbronzatura
  • L'Erbolario – Crema Viso alla Pesca e ai Fiori d'Arancio
  • Qiriness – Caresse Main Velours – Crema Beauty Mani e Unghie
  • Sephora – Gel Micellare Struccante Ultra-Dolce


Campioncini di Profumi:


  • Bottega Verde – Eau de Toilette – Iris
  • Fendi – Eau de Toilette – Fan di Fendi

Anche qui ho mi sono riempita di campioncini non desiderati, sicuramente mi saranno molto utili per testare qualche nuovo prodottino!
Dato che nessuna lo voleva, ho portato a casa un'altra bustina dello struccante Sephora, di cui in realtà ho già due bustine a casa... continuo a tenerlo da parte per eventuali viaggi dopo averle ricevute con l'acquisto Sephora di qualche mese fa... ma finisce che non viaggio mai! O se lo faccio, non lo faccio da truccata!

Prodotti di Make Up:


  • Debby – Eyechubby Eyeshadow – n° 8
  • Kiko – Long Lasting Stick Eyeshadow – n° 33
  • Kiko – High Pigment Eyeshadow – 121
  • Nevecosmetics – Arcobaleni – Noisette
  • Bella Oggi – Mascara Belvedere Drama Effect
  • Wet 'n' Wild – Mega Cushion – Color Corrector – Yellow
  • Essence – Velvet Stick – Matt Lip Colour – 05 – Plum Perfect
  • Benecos – Natural Lipstick – Catwalk
  • Nabla – Diva Crime Lipstick – Panta Rei
  • Pupa – I'm Lipstick – Rossetto Colore Puro – n° 111
  • Kiko – Enigma Lipstick – N° 03 – Graphic Mauve


Campioncini di Prodotti di Mare Up:


  • Christian Dior – Diorskin Forever – Perfect Matte Weightless Foundation Zero-Pore Effect – 030
  • Sisley – Phyto Cernes Éclat – n° 2


Idem per il Make Up, mi sono stati ceduti un sacco di prodotti che altrimenti sarebbero stati cestinati, ho voluto quantomeno provarli per testarne la resa, alcuni sono dei prodotti che mai mi sarei acquistata da sola, e che non avrei potuto valutare davvero in negozio... così ne ho sicuramente approfittato.
Idem per i campioncini che sicuramente non corrispondono ai miei colori... ma potrebbero magari darmi un'idea del prodotto in sé (anche se dubito che mai potrò acquistarmi un correttore Sisley! 😅 ).

Anche per oggi è tutto!
Al più presto le recensioni di tutto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

lunedì 19 marzo 2018

Una Teoria sul Colore: I 7 Contrasti di Itten

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di un argomento particolare, ovvero di alcune teorie di base sul colore, che chiunque dovrebbe toccare per comprendere l'Armocromia.
Non si tratta di teorie nate nel Make Up, ma è proprio perché si tratta di teorie ben più ampie, che hanno a che vedere con tutti gli aspetti dell'arte, che sono importanti.
Non sono teorie che hanno a che fare con delle semplici tecniche di Make Up, ma delle teorie che fondano l'arte pittorica, anche se sono state messe per iscritto nel 1961 da Johannes Itten, pittore e docente svizzero.
Non solo queste teorie sono state da lui elaborate, ma è stato proprio lui a gettare le basi per la definizione di Armocromia, anche se nel suo caso si trattava di un ambito artistico, al di fuori dell'ambito Beauty a cui ora si riferisce.

Si tratta infatti della Teoria dei Contrasti di Itten:


I nostri occhi sono biologicamente strutturati per avvertire i contrasti, la struttura neurologica che supporta la retina infatti fa si che siano proprio i gruppi di cellule che rilevano “disparità” ad emergere nell'insieme dei segnali che bombardano la corteggia visiva.
È proprio così che nel nostro cervello compaiono linee, forme, strutture, ombre, contorni ecc...
I nostri occhi sono estremamente allenati a percepire le differenze di colore, in modo totalmente inconscio, tanto che è difficile disegnare o dipingere in modo realistico proprio perché emerge la difficoltà nel riprodurre in modo perfettamente conscio elementi e strutture che la nostra corteggia visiva analizza in continuazione ogni giorno.

Questa teoria infatti si rifà alle variabili del colore che permettono la nostra normale visione, e che devono essere rispettate nel momento in cui si “crea” qualcosa con il colore, sia che si tratti di realizzare un dipinto, sia che si cerchi di rendere realistica una foto bilanciando i colori, sia che si tratti di ricostruire la realtà tramite un Trompe-l'œil, o si cerchi di scolpire e correggere il nostro viso con il MakeUp.

“Si parla di contrasto quando si avvertono differenze o intervalli evidenti tra due effetti cromatici posti a confronto. Se queste differenze sono assolute, si parla di contrasto di opposti o di contrasto di polarità. Grande-Piccolo, Bianco-Nero, Freddo-Caldo al loro massimo grado di opposizione sono contrasti di polarità...”

Questa teoria la ricordo ancora quando facevo artistica alle medie, mi ricordo la lezione sui colori complementari, quanto sembra più “Arancione” un Arancione che viene messo a fianco di un Viola? E Viceversa quanto sembra più “Viola” un Viola che viene messo a fianco di un Arancione?
Questo succede perché i nostri neuroni sono proprio allenati a percepire confronti continui, ci sono delle illusioni ottiche famose, dove viene mostrato lo stesso colore bordato da colori differenti, in alcuni casi lo percepiamo più chiaro, in altri più scuro, proprio perché i nostri occhi lo confrontano in modo “automatico”.
In realtà il cervello si può ingannare non solo nella vista, ma anche per altri sensi, ma quello che emerge sempre è come il nostro cervello, e quindi la nostra percezione, ragioni per confronti.

Viene quindi spontaneo mettere a nudo quelli che sono i meccanismi alla base di questi automatici confronti.
Itten ne ha descritti 7:

  1. Contrasto di Colori Puri 
  2. Contrasto di Chiaroscuro
  3. Contrasto di Freddo e Caldo
  4. Contrasto di Complementari
  5. Contrasto di Simultaneità
  6. Contrasto di Qualità
  7. Contrasto di Quantità

1) Piuttosto semplice da spiegare, si tratta della semplice contrapposizione di colori non diluiti in bianco, nero o grigio, “l’accostamento di giallo, rosso e blu rappresenta il massimo grado di tensione tra colori puri. Per creare questo tipo di contrasto sono necessari necessari almeno tre colori nettamente distinti […] L’arancio, il verde il viola, hanno un carattere meno pronunciato del giallo, del rosso del blu. L’effetto dei colori terziari è anche più debole. Se si separano i colori con linee nere o bianche, e si acquista un risalto maggiore: la loro capacità di irradiazione di reciproca influenza è definitivamente bloccata, ogni colore acquista così un valore reale, concreto. Anche se l’accordo a tre di giallo, rosso blu possiede una forza assai superiore, tutti i colori puri, non compositi, si possono avvicinare i vertici contrasti.”
In sostanza si tratta dell'accostamento di colori a croma molto alto, quelli che nell'Armocromia sono i colori che fanno parte delle palette IB e PB.


Questo è un tipo di contrasto nato per saltare all'occhio, non passa inosservato, quindi è un contrasto che si presta bene in alcuni aspetti dell'arte (pensiamo alla pop-art, o ad alcuni ambiti dell'arte moderna), di sicuro è un tipo di contrasto cromatico che mal si adatta allo stile quotidiano.
Inutile dirlo che si tratta di un tipo di contrasto da evitare completamente nel trucco beauty, al massimo viene usato nel trucco moda, dove però tutto vuole mettere a fuoco quello che le modelle indossano, non le modelle stesse.
Chiaro quindi che non si tratta di un contrasto cromatico troppo sensato nemmeno per le stagioni ad alto croma, che possono permettersi alcuni di questi colori, ma certamente in modo attentamente studiato, altrimenti il risultato può essere caotico, piuttosto che armonico.

2) Anche questo piuttosto intuitivo, dovrebbe già essere piuttosto comprensibile quanto sia importante, in quello che vediamo, il ruolo della luce, e di conseguenza dell'ombra.
Basta vedere come chiaramente percepiamo un oggetto ben illuminato, con i giusti rapporti fra luce e ombra, e come invece fatichiamo a distinguerlo quando un'immagine è sovraesposta o quando è troppo buia.
Gli estremi in questo caso sono per forza di cose Bianco e Nero, ma ci sono tantissime gradazioni di grigio che vanno a diluire i possibili contrasti.
Tendenzialmente si parla di grigio puro quando si tratta di una miscela di esclusivi Bianco e Nero, dove quindi, non ci sono tracce di altri colori primari, in questo caso si ha di fronte un colore che risente tantissimo degli accostamenti, e può essere valorizzato e a sua volta valorizzare.
Il Grigio può essere “sporcato” in vari modi, e assumere quindi differenti temperature, in base ai colori puri che vengono aggiunti.
Nell'Ambito armocromatico è chiaro che solo le stagioni ad alto contrasto possono reggere questo tipo di contrasto cromatico (ad esempio le IP sono valorizzate al massimo dall'Optical), mentre più scompare profondità, e compare softness, più questo tipo di contrasto va stemperato o nel caso delle stagioni più chiare, del tutto evitato.
Proprio perché il chiaroscuro è una delle tecniche pittoriche più elementari (mi ricordo, si studiava persino alle medie, ad Artistica), è facile comprenderne il ruolo anche nel trucco, quello che è diventato noto anche alla maggior parte delle persone come “Contouring” altro non è che “Contouring&Highlighting”, ovvero la realizzazione vera e propria di chiaroscuri direttamente sul viso, per andarne a ricostruire i volumi, ve ne avevo parlato già un paio d'anni fa.

3) Qui la comprensione del concetto può cominciare a diventare più difficile, e può essere necessario affinare un pochino gli occhi, ma il nostro corpo, in realtà sa già come vanno le cose, riporto l'esperimento descritto da Itten stesso nel suo libro: “Eppure è stato possibile dimostrare che in due diversi laboratori, uno tinteggiato in verde-blu, l’altro è rosso-arancio, la sensibilità personale al freddo al caldo differiva di ben tre-quattro gradi. Nel locale verde-blu le persone sensibili sentivano freddo a una temperatura di 15° centigradi, in quello rosso-arancio a 11 12 gradi centigradi. Ciò dipende dal fatto, scientificamente accertato, che il verde-blu rallenta la circolazione sanguigna, mentre il rosso-arancio l’attiva”
Da questi esperimenti è nata la rappresentazione del disco cromatico, che va a spiegare i contrasti di temperatura fra colori:



I colori caldi sono quelli ad alta percentuale di giallo, i colori freddi sono quelli ad alta percentuale di blu, ma nonostante questa spiegazione “semplicistica”, la nostra percezione va oltre, e biologicamente è portata a conferire un determinato significato ai colori caldi e a quelli freddi.
I colori ricchi di giallo sono anche, per forza di cose, più chiari dei loro opposti, quelli ricchi di blu, e questo si riflette in quello che possiamo vedere con i nostri occhi: le ombre sono automaticamente molto più fredde delle luci, la luce del sole è calda, e dona colori ricchi di giallo alle zone illuminate, ma le zone che rimangono al buio sono nettamente bluastre.
Questo contrasto di temperatura quindi si collega nettamente con tutti gli altri per una resa del chiaro scuro davvero realistica.
I colori caldi, proprio perché rappresentano aree “illuminate” tendono visivamente a “uscire”, ed è quindi il motivo per cui, nel trucco, si usano prodotti caldi per dare “volume” a parti del viso che ne hanno poco, al contrario i colori freddi, che rappresentano ombre, “si ritirano”, ed è quindi il motivo per cui si usano prodotti freddi per sfinare, e allo stesso modo anche per indurire lineamenti troppo tondi e dolci.
Nell'abbigliamento funziona allo stesso modo, viene ad esempio consigliato il nero o il blu navy sulle parti del corpo che si vogliono ridurre otticamente (es. chi ha la forma del corpo a pera tenderà ad usarlo sulla parte inferiore, chi invece ha la forma del corpo a mela tenderà usarlo sulla parte superiore).
Ovviamente va ricordato che nell'Armocromia un'armonia deve sempre esserci, fondare tutto su un contrasto portato all'estremo, qualunque sia, compreso quello caldo/freddo, non può portare a nulla di armonico.
Va quindi considerato che è meglio “sgarrare” con una certa coerenza, piuttosto che mettere insieme elementi armocromatici, e contrastarli con elementi di temperatura opposta, anche se è chiaro, ci sarà sempre qualcosa di disarmonico nel momento in cui si vanno ad usare vestiti, prodotti di Make Up o accessori di temperatura calda su una stagione nettamente fredda e viceversa, ma è comunque meglio che non aggiungere ulteriore contrasto mischiando colori caldi e freddi, sia nel trucco, che nell'abbigliamento.

4) Dal punto di vista fisico, si definiscono complementari due luci colorate che, quando sovrapposte, generano luce bianca.
Mentre quando si ha a che fare con pigmenti, si parla di colori complementari quando, mischiandoli fra loro, si ottiene un grigio-nero neutro.
Le coppie di colori complementari sono molto particolari per la nostra percezione visiva, infatti se usati in contrapposizione raggiungono il loro massimo grado di luminosità, mentre mescolati o sovrapposti, si annullano completamente, spegnendosi completamente in un grigio.
Per ogni colore esiste un solo complementare, una piccola variazione nella composizione di colori primari può già annullare questa “esclusività”.
Nel disco cromatico è possibile verificare quali siano le giuste coppie di colori complementari.
Dato che la loro sovrapposizione determina un grigio neutro, è quindi chiaro che, nella coppia, “i colori hanno variabili opposte:

giallo - viola
giallo-arancio - blu-viola
arancio - blu
rosso-arancio - blu-verde
rosso - verde
rosso-viola - giallo-verde

Se scomponiamo queste coppie di complementari, costatiamo che in esse sono sempre contenuti i tre colori fondamentali, giallo, rosso e blu. 
E cioè:

giallo : viola = giallo : rosso e blu
blu : arancio = blu : giallo e rosso
rosso : verde = rosso : giallo e blu”

Per lo stesso motivo per cui dalla sovrapposizione di due colori complementari si ottiene il grigio-nero neutro, si ottiene lo stesso risultato sovrapponendo i tre colori primari: Giallo, Rosso e Blu.
La cosa più affascinante è che risulta un effetto quasi “matematico”, isolando una qualsiasi lunghezza d'onda dallo spettro della luce visibile, la combinazione di tutte le lunghezze d'onda restanti forma il colore complementare!
Questa “matematica” dei colori si appoggia su una base fisiologica, ed è quella per cui la nostra percezione “vuole” il colore complementare di quello che è il colore bersaglio, se il complementare manca, se lo “rappresenta”, andando a modificare i colori circostanti.

Ma le proprietà dei colori complementari non finiscono qui, dato che possiedono anche altri valori oltre all'Hue, che sì, in armocromia è usato come valore per la temperatura, ma è anche quello che noi consideriamo il parametro fondamentale alla base della nostra visione (quello che chiameremmo volgarmente “colore”), quello che ci fa distinguere il Blu dal Giallo, Il Verde dal Viola ecc...


  • Giallo-Viola sono due complementari che aggiungono contrasto di Chiaro-Scuro
  • Rosso/Arancio-Blu/Verde rappresentano il maggior contrasto di temperatura
  • Rosso-Verde sono invece complementari che risultano bilanciati per luminosità e lucentezza

Questa proprietà dei colori ha due corrispettivi nella scelta dei colori da utilizzare su viso, capelli e abbigliamento, da una parte si parla della sovrapposizione di due colori complementari, mentre dall'altra dell'accostamento di una coppia di colori complementari.
Va da sé che la prima proprietà non è applicabile nell'abbigliamento, dato che al massimo si possono indossare due colori complementari accostati, al massimo la seconda proprietà può essere funzionale nel caso si vogliano correggere i colori dei capi con coloranti naturali o con le tinture casalinghe, ma è comunque un procedimento che coinvolge troppe variabili per basarsi solo su questo punto.
In modo simile vale per i capelli, dato che le tinture difficilmente si “stratificano”, o meglio, lo fanno, ma seguendo regole diverse, dato che ogni capello ha una sua partenza e ogni tinta precedente ha una sua particolare composizione.
Nella scelta del colore dei capelli si sbaglia quasi sempre quando ci si discosta molto da quello naturale, mentre è molto facile andare sul sicuro restando sul proprio colore (o cercandolo il più possibile quando il proprio va ormai ricreato), questo perché la natura non gioca con le coppie di colori complementari... Una rossa naturale non avrà mai un incarnato olivastro, ed è la prova che verifica quanto stia male una tintura rossa su una carnagione olivastra.
Il nostro occhio cercherà il naturale complementare del rosso nella pelle, e percepirà come enormemente intensificato il verde naturalmente presente nella patina.
Per quanto riguarda invece il Make Up, è estremamente importante fare attenzione ad entrambe le proprietà dei colori complementari.
La prima proprietà risulta fondamentale quando si va a correggere un colore, va sempre considerato il rischio di ingrigire, proprio perché la pelle ha sempre un sottotono e un sovrattono, non è mai completamente “grigia”, quindi nel correggere un colore bisogna valutare di scostarsi un pochino dal vero e proprio colore complementare, ad esempio un verde troppo acceso e freddo può ingrigire i rossori oltre a spegnerli, soprattutto sulle carnagioni con patine giallo o verde (che non siano quindi completamente clear), è preferibile un verde meno freddo, e più olive, che quindi corregga senza ingrigire (ovviamente va valutato il colore giusto su ogni persona).
Al contrario, è importantissimo saper accostare nel modo migliore i colori complementari nel trucco, è quello che permette di esaltare i toni naturali, ma senza realizzare poi accostamenti cromatici che risultano sbilanciati per altri parametri.
Quando si parla di arte e quindi anche di trucco artistico è una cosa, ma quando si parla di un trucco valorizzante, si devono superare le regole “base”, e sapersi destreggiare su come gestire tutti i 7 contrasti nello stesso momento.

5) Questo contrasto è naturalmente ricollegato al precedente, se con il contrasto di simultaneità si rifà più specificatamente alla reazione fisiologica della nostra percezione, che percepito un colore senza il suo complementare, lo richiama e se lo rappresenta automaticamente affiancato, il contrasto di successione segue anche lui la stessa regola.
Ogni colore infatti produce simultaneamente il proprio contrario, quindi è il meccanismo per cui i colori caldi “ingrigiscono” gli incarnati freddi, i colori freddi tirano fuori le patine gialle o olive dagli incarnati dal sottotono caldo.
Basta che un colore si differenzi davvero di poco, da un altro, ma nel momento in cui la nostra percezione li vede entrambi immersi in un colore dominante, appariranno molto diversi, perché la minima differenza verrà aumentata, se uno dei due colori è più vicino al complementare, apparirà molto diverso dall'altro, che invece è più distante.


“L’effetto di simultaneità e straordinariamente importante per chiunque si occupa del colore. Goethe diceva: solo il contrasto simultaneo rende il colore idoneo a un impiego estetico.”
Questo fenomeno è particolarmente evidente nel caso delle errate tinture di capelli, quando non si scelgono i colori giusti, è facile che l'incarnato venga snaturato, dando un'aria stanca, malaticcia o innaturale.
In sostanza quello che avviene con il grigio nei quadratini, succede con la pelle, che quindi acquista sfumature del colore complementare accostato.
È forse il contrasto su cui poggia maggiormente l'armocromia, proprio perché va ad analizzare i colori di una persona, cercando i giusti colori da accostarle senza far emergere questo contrasto, che porta automaticamente a risultati poco armonici, e di conseguenza fa emergere anche i più piccoli difetti: leggere discromie diventano più evidenti, gli incarnati più soft vengono sovrastati da colori importanti, gli incarnati più profondi vengono invece mortificati da colori spenti ecc...

6) La Qualità Cromatica si rifà al grado di purezza di un colore, ovvero a quello che viene considerato, in fotografia/fotoritocco come “Saturazione”. In Armocromia si parla di “Croma”.
Un esempio di colori puri, quindi a Croma/Saturazione massima, sono quelli che si ottengono scomponendo nelle sue diverse lunghezze d'onda la luce bianca con il prisma.


Questo contrasto non è altro che la contrapposizione di colori ad alto croma (quindi saturi, equivalenti al colore puro non diluito in bianco, nero o grigio) con colori molto desaturati, o come diremmo in Armocromia “Soft”, ovvero colori diluiti in grigio.
Questo tipo di accostamenti di colore è un altro aspetto fondamentale su cui si basa l'Armocromia, qualsiasi colore non acceso, risulta ancora più grigio quando viene accostato ad un colore puro, questo è il principio base che determina quali sono i pochi fortunati a poter accostare al proprio viso colori a pieno croma senza apparire stanchi, slavati, mortificati.
Pochissime persone reggono questo tipo di colori continuando a spiccare e a mantenere un viso luminoso, sono infatti le stagioni brillanti, le due stagioni armocromatiche più rare da trovare.
Se tutte le altre hanno una piccola o alta componente di grigio, Primavera e Inverno Brillanti sono le uniche stagioni con colori “non diluiti”.

7) Questo è il contrasto secondo me più complesso da spiegare e quantificare, ma che concettualmente non trovo così complicato da immaginare.
Si tratta in sostanza del contrasto che regola l'armonia degli accostamenti di colori.
Dato che i diversi colori hanno, al di là del loro hue, un diverso grado di luminosità e intensità intrinseco, è comprensibile che si comportino diversamente quando vengono rapportati fra loro.
L'analisi approfondita su questo tema è stata fatta da Goethe, che ha stabilito una vera e propria scala metrica del valore di luminosità dei differenti colori.
Sicuramente è una scala che può dare solo misurazioni approssimative, dato che anche gli stessi produttori di coloranti non realizzano lo stesso identico pantone (pensate solamente ai bagni di colore della lana, chi sferruzza ne ha sicuramente esperienza, mai realizzare un maglione con 2 lotti differenti dello stesso prodotto, la lana non sarà mai identica!), figuriamoci approssimare solo per “macrocategoria”, parlando di soli colori primari.
Ma considerando un occhio allenato, secondo Goethe, i valori di luminosità dei colori sarebbero i seguenti:

Giallo : Arancione : Rosso : Viola : Blu : Verde = 9 : 8 : 6 : 3 : 4 : 6

E questi sarebbero i valori delle coppie complementari:

Giallo : Viola = 9 : 3 = 3 : 1 = ¾ : ¼
Arancione : Blu = 8 : 4 = 2 : 1 = 2/3 : 1/3
Rosso : Verde = 6 : 6 = 1 : 1 = ½ : ½

Questo significa che i rapporti di quantità vanno convertiti in base al grado di luminosità dei colori di cui si sta trattando.
Per esempio, il Giallo, essendo il colore più luminoso, deve essere inserito, in una composizione cromatica armonica, per un'area inferiore rispetto agli altri colori.
Parlando ad esempio di coppie complementari, il Giallo dovrà occupare una superficie 3 volte più piccola rispetto al Viola, quindi essere inserito solo per ¼ dell'area totale.
Ogni volta che si utilizzano più colori in contemporanea è importante tener presente questo contrasto, che dà un'idea di come bilanciare fra i diversi colori.

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia, inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, un ulteriore ringraziamento a MakeUpPleasure e al blog Colorgammar.