martedì 31 gennaio 2017

Come realizzare una Cipria Compatta!

Ciao a Tutti!
Oggi vi propongo una nuova ricetta, una Cipria Compatta leggermente coprente, si tratta di una ricetta che si basa in parte sulla guida che ha descritto Lola sul suo forum, ma che ho voluto personalizzare anche sulla base di alcune ciprie commerciali che mi è capitato di provare e di cui ho visto l'INCI.
Come per tutti i prodotti compatti è necessario preparare a parte il legante, ovvero un mix di emollienti che tiene insieme le polveri, ve ne avevo parlato qui.
Ne ho preparato poco, ma comunque in quantità sufficiente a realizzare molti cosmetici compatti, che ovviamente potrà essere conservato ed essere utilizzato per altri decorativi compatti.

Non avevo mai utilizzato ciprie compatte, quindi devo essere sincera, non so giudicare il risultato rispetto ad altri prodotti commerciali, ma so bene come paragonarlo alle ciprie in polvere libera.
Io ormai è più di un anno che uso quasi solamente la mia Cipria di Amido, nelle sue versioni modificate, ma con questa mi sono trovata ugualmente bene, semplicemente devo utilizzarla in modo leggermente diverso.

Ricetta:

Talco 5
Magnesio Stearato 1
Amido di Tapioca 1
Biossido di Titanio 1
Fondo Minerale 0,7
Gamma Orizanolo 0,3
Olio Legante* 45 gtt
Alcol Buongusto 20 gtt


*Olio Legante: trovate la Ricetta qui

Con questa quantità io sono riuscita a riempire due diversi contenitori riciclati: quello di un vecchio Fondotinta Compatto di Dior, con “padella” rimovibile (è fatto per poter togliere l'originale e inserire una ricarica, si capisce dal fatto che c'è un piccolo foro nella parte inferiore, sotto all'alloggiamento della “padella”, la colla ha fatto pochissima resistenza) e un portacipria di Kiko, che invece non ho potuto “smontare”.
Entrambi potevano anche essere riempiti di più, ma ho preferito avere a disposizione due diversi contenitori, che un solo contenitore con più prodotto (il portacipria Kiko infatti lo tengo sempre in borsa, vista la comodità e la dimensione).

Procedimento:

Si tratta di uno dei primi prodotti decorativi che ho fatto, e del primo in assoluto fra i prodotti compatti, non è nulla di particolarmente complesso, effettivamente mi ha soddisfatto anche come primo tentativo.
Come sempre il punto di inizio è la realizzazione dell'Olio Legante, che vi avevo nominato anche in occasione della guida, che deve essere pronto nel momento in cui intendete realizzare il prodotto, quindi se non lo avete ancora preparato, preparate prima quello.
A questo punto si può partire preparando la cipria vera e propria, bisogna per prima cosa pesare e in seguito mescolare e stemperare bene le polveri, se avete il grinder è l'ideale, permette di fare il tutto molto rapidamente, altrimenti potete usare un macinacaffè o fare tutto a mano.
In quest'ultimo caso fate attenzione, ci vorrà davvero molto tempo, come minimo 5 minuti, dipende molto dalle dimensioni degli strumenti che avete a disposizione e dalla vostra abilità.
Una volta che la miscela delle polveri è perfetta, e non si intravedono più grumi di colore differente, si può cominciare a compattare, aggiungendo circa il 70% delle gocce totali.
Se a questo punto la polvere non è ancora compatta, potete proseguire, eventualmente a step, valutando voi la consistenza del prodotto, soprattutto se è la prima volta.
Non va aggiunto troppo olio, o il prodotto non sarà utilizzabile.
Il prodotto sarà abbastanza compattato quando la polvere avrà formato una massa piuttosto compatta, che tende a non sfarinare più, e a fare piuttosto delle crepe “plastiche” quando viene schiacciato.

A questo punto si può ungere la “padella” (contenitore della cialdina) con una goccia di olio legante, e sistemare il prodotto andando a riempire il più possibile uniformemente in spessore il contenitore della cialda.
Quando il prodotto è stato sistemato il più possibile (senza ancora premere!), si può aggiungere l'Alcol Etilico alimentare, la cosa migliore secondo me è fare 2-3 spruzzi, in base alla portata dell'atomizzatore, altrimenti potete aggiungere l'alcol a gocce, andando a bagnare tutta la polvere compattata. L'importante comunque non è come, ma il risultato: tutta la polvere deve essere bagnata dall'Alcol.

Una volta bagnata, si può provvedere a compattare la cialda, come anticipavo già parlando di decorativi in polvere compatta in generale, potete liberamente inventarvi il modo più adatto per compattare le polveri, in base alle vostre attitudini e disponibilità di materiale.
Io mi sono trovata bene usando due taglieri di legno per compattare la cialda removibile del Fondotinta Compatto Dior, mettendo il cartoncino e il tessuto sopra alla cialda, mentre mi sono dovuta arrangiare facendo tutto “a mano” per riciclare il contenitore Kiko, dato che non c'è stato modo di rimuovere la “padella” dal portacipria.
Ho potuto solo mettere un grosso strato di tessuto anche fra l'area dello specchio e il cartoncino ritagliato, oltre che sotto allo stesso, e ho premuto con tutta la mia forza le due estremità: coperchio superiore del portacipria e parte inferiore dell'alloggiamento della cialdina, tenendo ovviamente le dita nell'area porta piumino.
Una volta pressato il prodotto è pronto, è importante prolungare la pressione per essere certi che il prodotto si sia compattato alla perfezione, piuttosto che rischiare che si sfaldi, in quel caso non è possibile ri-pressare il prodotto, verrebbe “a strati” sfaldandosi nuovamente.

Una volta compattate le polveri, bisogna lasciare il contenitore aperto, o comunque aspettare a inserire la cialdina nel contenitore, per far evaporare completamente l'Alcol.
Trascorso questo periodo di tempo la Cipria è pronta!

Eventuali Sostituzioni/Omissioni:

Vi parlo subito della questione fondo minerale: io ho usato questo in parte perché non lo riesco ad usare più come fondotinta, se si escludono 10 giorni in mezza stagione quando ho la pelle abbastanza lucida e allo stesso tempo reggo il trucco perché non fa troppo caldo, visto che la mia pelle è cambiata, ed è più secca di un tempo, e allo stesso tempo, proprio per questo motivo, non ho comprato gli ingredienti per realizzare tutti i decorativi possibili, ma valuterò nel caso voglia riprodurre qualche prodotto in particolare, ma sono certa, il fondotinta per ora non è fra questi.
Potete certamente usare un fondo color carne pronto, o quello realizzato da voi, la differenza è minima, si parla comunque di una piccola percentuale di ingredienti che cambia.
Se tutto il resto delle polveri vi sconsiglio di variarlo, a meno che non sappiate cosa state facendo (es. Zinco Stearato e Magnesio Stearato sono simili, potete usare uno o l'altro), potete sicuramente omettere il Gamma Orizanolo, ma ho visto che è un ingrediente che si trova in molte ciprie commerciali, ed effettivamente mi è piaciuto anche nella cipria di amido in polvere libera che ho fatto quest'estate.

Anche per oggi ho concluso!
Spero questa ricetta vi piaccia!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

sabato 28 gennaio 2017

Haul Saldi! Ecco il resoconto di tutti gli acquisti fatti dall'inizio dei saldi!

Ciao a Tutti!
Quest'anno i saldi sul versante abbigliamento sono stati molto deludenti, così ho fatto quasi tutte le mie spese sul versante cosmetico!
Non avevo intenzione di fare un post al riguardo, ma effettivamente mi sono trovata così tanto bene in uno dei negozi, che non potevo non farne menzione!

In particolare sono stata per saldi all'Outlet Franciacorta, dove per la prima volta sono tornata a casa a mani completamente vuote per quanto riguarda i vestiti... quest'anno che i colori erano anche abbastanza in linea con un'ASP a confine di calore con ESP, niente di vagamente adatto ad una Mela a 8!

Non solo, è stato molto deludente scoprire che le profumerie hanno prezzi uguali a quelli non Outlet, e anzi, in alcuni casi ho notato che è stato mostrato uno sconto del 30% su alcuni high brands, ma che poi non si traduceva in un reale risparmio... L'Hypnôse Drama che ho testato come campioncino in questi mesi, e che avrei potuto prendere in considerazione se scontato, veniva a costare più o meno come in ogni altra profumeria, nonostante fosse segnalato uno sconto del 30%!
Insomma l'ho lasciato dove stava... Invece ho posato per la prima volta gli occhi su una palette totalmente matte della Smashbox da Limoni (sempre negozio non Outlet), ci ho lasciato il cuore, ma era davvero una spesa troppo elevata in questo momento (soprattutto considerando che non so ancora quanto davvero mi sia utile nella pratica).
Quindi mi sono infine trovata a passare solo da Pupa, da Kiko e da L'Erbolario in versione Outlet!

Questi sono stati i miei acquisti:

Pupa – Easy Liner – n° 112


1,1 g
3,40 €

Finalmente da Pupa ho trovato una matita matte che non sia nera!
L'ho presa perché spero che andrà a sostituire la Kiko Fine Art, che sto usando davvero tantissimo per la bordatura, e che probabilmente quest'anno mi finirà! Purtroppo trattandosi di un prodotto a serie limitata, non volevo trovarmi “a secco”, così ho riposto le mie speranze in quest'altra matita economica.

Kiko – Everlasting Kajal – n° 01 Nero


1,15 g
3,60 €

Sono stata colpita dall'estrema morbidezza di questa matita nera, sembra talmente “burrosa” da poter essere davvero sfumata facilmente per realizzare uno smokey, o forse una “mezzaluna” seria sulla rima palpebrale superiore... chissà!
Da Kiko speravo anche di trovare qualche vecchio Mascara Ultratech... ma ovviamente niente!

L'Erbolario – Le Regine dei Prati – Profumo


50 ml
19,35 € (prezzo di listino 21,50 €)

Lo sconto Outlet non è niente di esagerato, il 10% (c'erano diverse linee in saldo, ma non questa), ma era da un po' che giravo intorno a questo profumo!
Ve ne avevo già parlato, l'ho annusato un po' di tempo fa in un'erboristeria... e mi aveva davvero colpito... ne ho voluto approfittare!
E ho fatto davvero bene, perché se c'è una cosa bella di L'Erbolario, è quella sua modalità molto retrò di “coccolare” i clienti.
Non solo con questa piccola spesa sono stata omaggiata del campioncino a cui ero più interessata (il Primer viso), ma sono stata riempita letteralmente di omaggi:

  • Calendario 2017
  • Agenda versione mini 2017
  • Brochure dell'ultima linea uscita (che in realtà già conoscevo, avevo anche qualche campioncino)
  • e un mini “pacchetto natalizio” con tanti campioncini diversi!


Se da una parte il brand potrebbe abbassare i prezzi eliminando questi “costi”, dall'altra si abbasserebbe al livello di tanti altri brand che comunque rimangono in fascia medio-economica, e non si distinguono fra loro.
Inoltre devo ammetterlo, non sono mai stata un'acquirente fedele di L'Erbolario, perché ho sempre ricevuto molti regali acquistati da loro (ho diverse amiche che hanno sempre acquistato molto da loro, e ancora prima di avere il blog ho usato diversi loro prodotti), ma quest'esperienza mi ha rinfrescato la visione positiva che avevo di loro.
L'azienda in sé non è 100% ecobio, ma non lo considero per forza un difetto, se gli stessi spignattatori utilizzano ingredienti di sintesi quando effettivamente servono, perché non dovrebbe farlo un'azienda cosmetica seria?
Da una parte sono la prima a evitarli quando non serve e quando ci sono valide alternative ecobio, ma a volte un cosmetico performante ha bisogno di quell'aiutino... preferisco 100 volte un'azienda che quando serve aggiunge l'ingrediente sintetico giusto, rispetto a quelle che rimangono nel 100% ecobio, ma realizzando prodotti “a cui manca qualcosa” nella funzionalità.

Ma passiamo oltre... continuo con il mostrarvi i miei acquisti, e per farvi capire quanto le mie siano spese da poveraccia...
Ho fatto incetta di prodotti cosmetici anche da Lidl:

Mio Mare – Beauty Blender


2,99 €

In realtà mi è stata segnalata in un gruppo, mi è stato detto che la consistenza è buona, quindi ho pensato che fosse sicuramente meglio di quella che ho io di Primark.
L'ho effettivamente aperta e tastata, ed è abbastanza morbida e anche di una porosità un po' più fine di quella che ho, quindi mi aspetto da lei grandi cose!

Mio Mare – Pennello Ovale


2,99 €

Non avevo mai provato questi pennelli tanto di moda in questi ultimi tempi... visto il costo, ho deciso di provare a prenderlo, tanto per fare una prova!
Le setole sembrano abbastanza morbide, e di discreta qualità se pensiamo al prezzo... ma ovviamente vi saprò dire!

Mio Mare – Set di Pennelli da Viaggio


2,99 €

Questo è stato forse l'acquisto più “inutile”, ma a quel prezzo non ho resistito... era l'ultimo pezzo, quindi non ho voluto rischiare!
Effettivamente i pennelli non sono proprio favolosi, ma sono sicuramente degli ottimi pennelli di scorta, contavo quasi di tenerli a casa del moroso, così da non dovermi sempre portare tutto magari per una sola notte!

Cien Nature – Wild Rose – Shampoo per Capelli Secchi e Danneggiati


200 ml
1,25 €

Questo è stato un acquisto più meditato, purtroppo quando è uscita questa offerta temporanea ero troppo presa, e non avevo tempo di andare apposta da Lidl!
Ci sono andata la prima settimana di saldi, e ho avuto la fortuna di trovare gli ultimi pezzi di questo shampoo scontati del 30% (come se già fossero costosi eh!)!

Le piccole spese però non sono finite, e mi sono dedicata ai saldi anche da Primark, dato che Roncadelle è stata una tappa di passaggio!
Anche questa volta parlo di accessori: 

PS... Love This – Contenitore per Pennelli


2,00 € (scontato, prezzo originale 4 €)

Ho scelto la dimensione media, e specificatamente ho preso il contenitore in fuxia, che era scontato (il colore in fondo non è importante per quanto mi riguarda), inoltre non sapendone la qualità, non ho voluto acquistare la versione non scontata.


PS... Love This – Scovolini per Mascara di silicone


15 pz assortiti
2,00 €


Man's – Grooming Kit


3,00 €

Ho preso la variante maschile del kit beauty manicure/pedicure, semplicemente perché l'ho trovato molto più carino nel design (quello femminile era riposto in un contenitore tipo borsellino anni '60 a clip, con disegno animalier piuttosto volgarotto), inoltre preferivo anche gli accessori in versione “canna di fucile”, più eleganti e con un aspetto meno “cheap” di quelli metallici.
Non so se sia proprio valsa la pena, perché immagino si tratti di un kit con una performance non elevata... ma se funziona almeno un minimo, sarà un ottimo kit da viaggio, e non sarò preoccupata di perdere la mia pinzetta professionale o la mia forbicina affilatissima.

Sempre all'interno dell'Elnòs, sono stata anche da Tiger, e ho finalmente trovato l'articolo che puntavo da mesi (ma che proprio non c'era nel punto vendita che ho vicino a casa):

Scovolini per Mascara di silicone


4 pz
1,00 €

Nonostante avessi già acquistato quelli di Primark, mi sono stati specificatamente consigliati questi, quindi ho deciso di prenderli lo stesso, così avrò l'occasione di capire se entrambe le versioni sono ugualmente efficaci.
Li ho presi anche per una mia amica, anche lei, come me, era rimasta delusa per non averli trovati nella nostra zona!
E con questo si concludono i miei acquisti in saldo... ad esclusione dell'unico acquisto di alto livello per me è stato da Sephora!

Make Up For Ever – Ultra HD Foundation – Y245


30 ml
34,85 € (prezzo di listino 41,00 €)

Come vi ho anticipato poco tempo fa, ho fatto ricerche per mesi per poter trovare il giusto fondotinta, ed ero finalmente giunta alle due scelte definitive, uno era il Waterweight di MAC, che riscatterò a seguito di una lesson (come vi dicevo, sempre regalo di Natale del moroso), e l'altro era questo.
Finalmente ho avuto l'occasione di comprare questo fondotinta con il 15% di sconto.
Come sapete ho potuto beneficiare di questo sconto del 15% (che è sempre meglio di nulla!) grazie al regalo di Natale che mi ha fatto il mio ragazzo da Sephora, che vi avevo già mostrato, insieme all'acquisto gli è stato dato in allegato un buono da spendere durante il mese di gennaio.

Insieme all'acquisto mi è stato dato un campioncino di Narciso Rodriguez – For Her Black Edition, di cui vi parlerò sicuramente!

Anche per oggi è tutto!
Come sempre, seguiranno le recensioni di tutti i nuovi acquisti!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

giovedì 26 gennaio 2017

Alla Ricerca del Fondotinta Fluido Perduto (mai avuto)! Review di tutti i prodotti testati durante la ricerca!

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di MakeUp, poco tempo fa vi avevo già recensito diversi prodotti di MakeUp, ma ho tralasciato apposta i fondotinta perché oggi, con questo post chilometrico, parlerò specificatamente di fondotinta liquidi!
Come vi avevo accennato un po' di tempo fa, mi sono resa conto di avere bisogno di un cambiamento, la mia pelle non è più la stessa di 4-5 anni fa, e il fondo minerale ormai non è più il prodotto ideale.
Sono stata legata al fondo minerale di Nevecosmetics (Medium Neutral) per quasi 5 anni, ma è arrivato il momento di acquistare un fondotinta con un diverso formato, ovvero un prodotto dal liquido al fluido o cremoso.

Come vi ho accennato poco tempo fa, ho fatto il mio primo acquisto in questo senso, lanciandomi e provando il Fondotinta Perfect&Natural di Deborah che ho trovato in offerta, andavo un po' “sul sicuro”, dato che lo avevo già provato diverse volte, e vi avevo fatto già una mini-recensione dopo l’applicazione in negozio.

Ma la ricerca non è mica finita!
Innanzitutto questo è un fondo piuttosto denso, se confrontato a prodotti ben più fluidi che ho addocchiato, inoltre è un prodotto che prima o poi, scomparirà, visto che la nuova linea di Deborah, la 0%, dove i fondotinta sono in dispenser, andrà a sostituire questa vecchia linea in tubetto, e il mio colore non esisterà più.
Infatti la linea in tubetto prevedeva 6 colori (3 sottotoni gialli, 3 sottotoni rosati, dal più chiaro al più scuro), quella in dispenser di vetro solo 4 (non è ben chiaro se suddivida i sottotoni, a me sembrano semplicemente dal più chiaro al più scuro, ma senza una netta suddivisione in sottotoni).

Deborah Milano – Formula Pura – Fondotinta SPF 15:

Aqua, Coco-Caprylate/Caprate, Undecane, Talc, Polyglyceryl-3 Diisostearate, Isoamyl Laurate, Propanediol, Tridecane, Titanium Dioxide, Silica, Sodium Chloride, Magnesium Sulfate, Lauroyl Lysine, Hydrogenated Castor Oil, Glycerin, Taraxacum Officinalis Extract, Acacia Decurrens Flower Cera, Helianthus Annuus Seed Cera, Helianthus Annuus Seed Oil, Jojoba Esters, Hydrogenated Lecithin, Magnesium Stearate, Phenoxyethanol, Tocopherol, Ethyl Vanillin, Caprylyl Glycol, Aluminum Hydroxide, Polyglycerin-3, Ethylhexylglycerin, C.I. 77891, C.I. 77492, C.I. 77491, C.I. 77499

30 ml
10,99-13,99 €

Questo come vedete è il nuovo prodotto in vendita, purtroppo con soli 4 toni, al posto dei 6 previsti nella linea precedente.

Ma cominciamo parlando del prodotto che ho acquistato, che per ora si trova in diversi punti vendita, sia in supermercati, che in catene tipo Acqua&Sapone o profumerie.

Deborah Milano – Perfect&Natural – Fondotinta Uniformante Risultato Naturale SPF 15 – N° 03:

Aqua, Coco-Caprylate/Caprate, Talc, Isoamyl Laurate, Propanediol, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Butylene Glycol, Polyglyceryl-6 Distearate, Glycerin, Titanium Dioxide, Acacia Decurrens/Jojoba/Sunflower Seed Cera/Polyglyceryl-3 Esters, Cetearyl Alcohol, Lauroyl Lysine, Helianthus Annuus Seed Oil, Tocopherol, Jojoba Esters, Microcrystalline Cellulose, Pullulan, Acacia Senegal Gum, Xanthan Gum, Cellulose Gum, Polyglyceryl-3 Beeswax, Caprylyl Glycol, Silica, Aluminum Hydroxide, Magnesium Stearate, Parfum, Disodium EDTA, Potassium Cetyl Phosphate, Sodium Dehydroacetate, Cetyl Alcohol, Phenoxyethanol, C.I. 77891,  C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499

30 ml
7,60-16,00 €

Come vi avevo già accennato in occasione dell'Haul, io ho comprato la confezione promozionale da 7,90 € che comprendeva anche il correttore, in una versione tester, con custodia stick in semplice plastica, tipo burro cacao economico, ve l'avevo mostrata in occasione della recensione.

Per il prodotto sono presenti sei tonalità:
01 – Light Beige
02 – Light Rose
03 – Beige
04 – Sand
05 – Apricot
06 – Amber

io ho acquistato la 03, che corrisponde al Beige, ed effettivamente è il sottotono giallo di livello medio. I numeri dispari corrispondono ai sottotoni gialli, mentre quelli pari ai sottotoni giallo-rosati (non direi del tutto rosati, perché sono tutto sommato toni neutri, non particolarmente freddi).
Il prodotto in sé è una crema fluida, non si tratta di un vero e proprio fondotinta fluido, come ad esempio quelli venduti in dispenser o in contagocce, qui abbiamo a che fare con un più denso rispetto al mio target specifico (ma ovviamente non ho potuto fare altrimenti, visto che non trovavo il giusto fondo).
Il prodotto nonostante l'apparenza, si è dimostrato un po' troppo secco per l'uso quotidiano, al posto della crema viso, tendeva a seccare subito, facendo qualche striscia.
Ho risolto molti dei problemi di spalmabilità aggiungendo poche gocce d'olio al fondo, stemperandolo con il pennello sul dorso della mano, e applicandolo comunque dopo la crema viso (che comunque è leggerina, non uso mai creme particolarmente corpose).
Successivamente lo applico con le dita o con il pennello a lingua di gatto, in quest'ultimo caso, devo però uniformare un po' la texture, usando la Beauty Blender inumidita, perché purtroppo il fondo rimane un po' “a strisce”, a causa del pennello.
Ho provato diverse varianti e ad usare il prodotto in modi diversi, ma proprio non c'è verso, si tratta ovviamente di un prodotto economico, per cui non posso avere molte pretese.
La miglior soluzione che ho trovato è quella di utilizzare una Beauty Blender valida (vi ho già detto di quanto sia stata insoddisfacente quella di Primark), che effettivamente fa una certa differenza, oltre all'applicazione su pelle ben idratata (prima Gel all'Ammonio Lattato o Sodio Ialuronato, subito dopo crema viso, come sapete fanno parte della mia normale Beauty Routine trucco per il viso) e aggiunta di una goccina di olio leggero.
Da una parte il prodotto risolve comunque i problemi che mi dava il fondo minerale, dato che secca molto meno la pelle, e ne mette molto meno in evidenza la grana, ma è comunque un prodotto che userò per fare la base quotidiana, quando insomma non sto ad impegnarmi troppo nel trucco, ma già dai primi tentativi, a novembre, mi sono messa nell'ottica di cercare un prodotto più performante, tenendo questo come prodotto per fare pratica e come prodotto di riserva.
Diciamo che vista la bassa coprenza va bene anche quando non ho nessuna voglia di truccarmi, ma ho qualche brufolo da coprire, quindi applico solo fondotinta come fosse una BBCream.
Nel frattempo avevo comunque provato lo Studio Face&Body Fondation di MAC in negozio.
Ma la ricerca non è comunque finita, dopo l'acquisto, avvenuto ad metà novembre, ho continuato a cercare recensioni, consigli e a provare prodotti, e anzi, vi presento proprio qui tutti i tentativi che ho fatto nel corso dei mesi!

Il primo è stato da MAC, in realtà ancora prima dell'acquisto del Fondotinta di Deborah, proprio perché cercavo un prodotto con una buona resa, efficace, da usare nelle occasioni speciali, al massimo 2-3 volte nel we, non tutti i giorni, quindi ho valutato anche prodotti con un INCI non naturale.

MAC – Studio Face&Body Fondation C2:

Aqua, Cyclopentasiloxane, Hydrogenated Polyisobutene, Butylene Glycol, PVP/Hexadecene Copolymer, Polyglyceryl-3 Diisostearate, Ethylhexyl Hydroxystearate, TEA-Stearate, VP/Eicosene Copolymer, Stearic Acid, Talc, Butyl Methoxydibenzoylmethane, Tocopherol, Citrus Aurantium Dulcis Oil, Fusanus Spicatus Wood Oil, Xanthan Gum, Dimethicone, Magnesium Aluminum Silicate, Trimethylsiloxysilicate, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Zinc Stearate, Cetyl Alcohol, Disodium EDTA, Phenoxyethanol, Methylparaben, Propylparaben, Butylparaben
May Contain(+/-):
Mica, Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Carmine (C.I. 75470), Chromium Oxide Greens (C.I. 77288) 

50 ml
31,00 € circa
125 ml
38,00 € circa

L’ha provato su di me una MUA da MAC, me lo ha consigliato come il più fluido, leggero e facile da usare fra tutti i fondi MAC.
Ero anche io indecisa sul sottotono, pensando che in questo caso ci fossero le varianti “base gialla” e “base rosata” come in altre marche, in realtà di questo fondo ci sono i sottotoni C che sono piuttosto gialli, effettivamente troppo per una come me che ha un sottotono neutro, e gli N, che sono neutri/neutro-freddi.
Alle luci un po’ troppo soffuse del centro commerciale ho ingenuamente optato per il sottotono giallo, quindi C, in realtà essendo i sottotoni N neutri, forse sarebbe andato bene un N.
In ogni caso vi parlerò di come è andata questa prova “a scatola chiusa” (ovvero non mi ero letta nessuna recensione).
Il prodotto è all’apparenza molto leggero, fluido, ed effettivamente la stessa MUA del negozio mi ha detto che l’ideale è evitare direttamente il pennello e applicare questo fondo con le dita, ma ovviamente lo devono usare in negozio per una questione di igiene.
Il prodotto è piuttosto modulabile, ed effettivamente l’ho notato anche io, copre poco, ma è anche molto modulabile e in proporzione ad altri fondi costa anche poco (se ne usa anche di più).
Il motivo primario per cui non l’ho comprato però è un altro: purtroppo questo fondo lucida davvero tantissimo!
Nonostante la successiva applicazione della cipria, ha comunque una texture troppo grassa, probabilmente è perfetto per le pelli secche o molto secche (anche se il rischio è che se lo bevano troppo), ma proprio non per una pelle mista come la mia, che magari ha qualche pellicina come le pelli secche, ma non sopporta bene gli oli, insomma con qualche tratto da pelle asfittica!
Penso invece che sia perfetto per il corpo, data la sua consistenza e l’effetto “lucidante”.

Visto “l'insuccesso”, non mi sono fermata, e per chiarirmi le idee ho deciso di testare anche alcuni campioncini di fondotinta che avevo in casa, approfittando di alcune giornate in cui non dovevo uscire di casa (sapevo che tutti questi fondi potevano benissimo non essere nemmeno del mio colore!).
Eccoci qui quindi alla prova di altri campioncini!
Il primo l’ho ricevuto a seguito di un acquisto da Pupa, quasi l’anno scorso, quindi avevo deciso che era ora di usarlo, nonostante fossi consapevole di trovarmi davanti ad un prodotto non del mio giusto colore.
In realtà speravo di usarlo già quest’estate, con un po' d'abbronzatura, è il motivo per cui non l’avevo usato l’inverno scorso… ma d’estate dimentico totalmente il trucco…e non sono proprio riuscita ad usarlo!

Pupa – Fondotinta Antitraccia:

Aqua, Isohexadecane, Cyclopentasiloxane, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Propylene Glycol, Polyglyceryl-4 Isostearate, Cetyl PEG/PPG-10/1 Dimethicone, Talc, Hexyl Laurate, Cyclohexasiloxane, Potassium Cetyl Phosphate, Serine, Tocopheryl Acetate, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Lecithin, Aluminum/Magnesium Hydroxide Stearate, Sodium Chloride, Cera Alba, Parfum, Xanthan Gum, PPG-15 Stearyl Ether, Triethoxycaprylylsilane, Caprylyl Glycol, Butylene Glycol, Aluminum Starch Octenylsuccinate, Algin, Acacia Senegal Gum, Citric Acid, Disodium EDTA, Phenoxyethanol, Methylparaben, Ethylparaben
May contain (+/-): 
C.I. 77891, C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499

30 ml
19,00-26,00 €

Viene dichiarato SPF 15 sulla bustina, ma ho letto alcune descrizioni prodotto che riducono l'SPF a 10-12, probabilmente l'azienda ha deciso di non certificare più la protezione solare, per ridurre i costi, diciamo che non lo considererei un prodotto solare, quindi per me la cosa è piuttosto irrilevante.
A parte l'INCI sintetico, i filtri solari inutili, e il colore non adatto a me (mi fa effetto Make-Up anni '90-2000 con il fondo più scuro di almeno due toni per sembrare abbronzata!), devo dire che il prodotto non mi dispiace.
Si tratta di una cremina molto fluida, che ho applicato con il pennello da fondotinta di Vanity, “pucciando” direttamente nella bustina, per semplicità, essendo un fluido piuttosto liquidino il metodo è stato perfetto.
La coprenza mi pare di livello medio, a parte il fatto che il colore è bello scuretto per me, mi ha camuffato molto bene alcune macchie di ex brufoli.
Si riesce ad applicare il prodotto con facilità, è molto modulabile, e ha una consistenza “unta” che permette di lavorarlo piuttosto bene sul momento anche con il pennello, in modo simile al Face&Body, ma con un effetto finale molto meno lucido, ma comunque con un buon tempo a disposizione per lavorarlo, rispetto ad altri fondi che seccano subito (il Deborah Perfect&Natural è proprio fra questi).
Visto il colore non proprio esatto ho provato anche ad usarlo solo sulla parte inferiore delle guance, per fare un po' di Contouring, applicandolo insieme al Deborah Perfect&Natural, ed effettivamente non è venuto per niente male!
Il finish non è perfettamente opaco, ma con la cipria giusta (la mia Cipria di Amido, come sempre) la resa è ottimale.
La durata è anche buona, anche se col tempo il colore troppo scuro si è smorzato leggermente, non risultando così innaturale, quindi sicuramente si è persa un pochino di tenuta, direi che non è a durata prolungata.
Il prodotto è comunque piacevole, ed è effettivamente no transfer.
Purtroppo qualche brufoletto mi è comparso dopo l'uso, entrambe le volte, quindi nonostante sia indicato “per tutti i tipi di pelle”, secondo me non è troppo adatto alle pelli miste o che tendono ad avere brufoli con il primo prodotto sbagliato...
A posteriori, quando ho rimosso il prodotto dalla mano, mi sono resa conto che il prodotto dovrebbe essere un'emulsione A/O come per il Face&Body di MAC, dato che quando ho cercato di pulire la mano dallo swatch ha formato una minima pellicola idrofoba.
Dagli ingredienti non l'avevo notato, perché ho scarsa esperienza con gli emulsionanti etossilati (anche se il Polyglyceril-4 poteva essere un indizio!).

Puro Bio – Sublime Fondotinta Liquido n° 03:

Salvia Sclarea Flower/Leaf/Stem Water, Glycerin, Silica, Octydodecyl Stearoyl Stearate, Octyldodecanol, Sucrose Palmitate, Cetearyl Alcohol, Glyceryl Stearate, Mica, Potassium Palmitoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Glyceryl Caprylate, Oleic/Linoleic/Linolenic Polyglycerides, Zea Mays Starch, Tocopherol, Vitis Vinifera Leaf Extract, Aqua, Butyrospermum Parkii Butter, Argania Spinosa Kernel Oil, Parfum, Microcrystalline Cellulose, Cellulose Gum, Cellulose, Xanthan Gum
May contain (+/-):
C.I. 77891, C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499, C.I. 77820

30 ml
14,00 €

Questo è il secondo campioncino che ho provato, l'INCI ovviamente è splendido, è inutile dirlo, il prodotto però si differenzia molto da quasi tutti quelli che ho provato (prima e anche dopo), si tratta di un prodotto molto denso, la texture ricorda un po' quella del Deborah Perfect&Natural, con la differenza che la resa è sì migliore (ho anche avuto fortuna con il colore, lo 03 sembra proprio azzeccato!), infatti il prodotto è molto più coprente, ma è anche difficilissimo da lavorare!
Il prodotto sembra abbastanza fluido, ma secca, e quindi si fissa, con una rapidità disarmante!
Nonostante tutto mi ha soddisfatto la resa (anche se per la mia inesperienza sono uscita un po' a macchie), ma si tratta di un prodotto assolutamente sconsigliato per chi non ha esperienza di Make-Up.
Il prodotto va lavorato molto, molto rapidamente, e il risultato spesso è disomogeneo se non si è del tutto esperte!
Il finish è del tutto matte, questa è una nota assolutamente positiva, ma tende comunque ad evidenziare un pochino i pori per la sua consistenza piuttosto “dura” e che poco si adatta alla superficie esistente.
Purtroppo il fatto che il prodotto sia molto denso e pesante mi ha davvero otturato la pelle, già verso serata mi sono spuntati diversi brufoli, sicuramente più di quelli che mi sarei aspettata per il regime alimentare e per tutti gli altri prodotti usati, lo devo proprio bocciare, difficile da usare e anche molto più comedogeno di molti fondotinta siliconici! Non sono nemmeno riuscita a utilizzare il resto del campioncino (circa la metà), perché ci ho messo 4 giorni per “liberare” la pelle dai numerosi brufoli infiammati causati dal fondo (il fatto che non me ne siano spuntati altri in quei giorni è stata un'ulteriore conferma), e a quel punto il campioncino aveva preso troppa aria, già era difficile da stendere appena aperto, l'ho provato su una mano, ma ho avuto la conferma che ormai era seccato troppo.
Purtroppo è un deciso “no”, almeno per il mio tipo di pelle, ma non lo vedo troppo bene nemmeno per pelli nettamente secche, perché ho il dubbio che possa sottolineare troppo la grana della pelle, vista la texture molto poco modellabile.

Liquid Flora – Fondotinta Bioattivo n° 03 Golden Beige:

Salvia Sclarea Flower/Leaf/Stem Water, Glycerin, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Prunus Armeniaca Kernel Oil, Silica, Sucrose Palmitate, Cetearyl Alcohol, Glyceryl Stearate, Glyceryl Caprylate, Oleic/Linoleic/Linolenic Polyglycerides, Olive Glycerides, Tocopherol, Potassium Palmitoyl  Hydrolyzed Wheat Protein, Leontopodium Alpinum Meristem Cell Culture, Hydrolyzed Glycosaminoglycans, Aqua, Microcrystalline Cellulose, Persea Gratissima Oil, Cocos Nucifera Oil, Olea Europaea Fruit Oil, Helianthus Annuus Seed Oil, Cellulose Gum, Cellulose, Chamomilla Recutita Flower Extract, Parfum, Linalool, Potassium Sorbate
May contain (+/-):
C.I. 77891, C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499

30 ml
27,00 €

Nonostante la similarità di molti degli ingredienti (l'Acqua di Salvia, molti emollienti, alcuni emulsionanti e anche i gelificanti almeno), il prodotto è completamente diverso, il fondo è più fluido, direi una via di mezzo fra il Fondotinta Antitraccia di Pupa e il Fondotinta Sublime di PuroBio.
Ho provato il prodotto con un po' di ansia, pensando che potesse squilibrarmi il viso come il Fondotinta Sublime di PuroBio, ma per fortuna questo è molto diverso.
Innanzitutto è un prodotto che si fissa in fretta, come l'altro, ma si tratta di un prodotto assolutamente più stendibile, quindi si può tranquillamente stendere il fondotinta prima che secchi, anche se serve anche qui avere già un po' di pratica, mentre con i fondi siliconici non c'è nessun limite di tempo.
Anche con questo secondo fondo ho avuto fortuna, il colore è andato benissimo, inoltre ha una coprenza più bassa rispetto al Fondotinta Sublime, quindi l'ho trovato estremamente modulabile, e comodo da usare soprattutto se non si vuole rifare la base al 100%.
Nonostante l'ansia, in questo caso non ho avuto effetti collaterali, la mia pelle ha tollerato il prodotto alla perfezione, e non mi sono aumentati i brufoletti, ne comparsi brufoli infiammati e dolorosi (come invece è capitato con l'altro, probabilmente si tratta di un prodotto troppo pesante per la mia pelle), l'unico effettivo difetto è la tenuta, purtroppo si tratta di un fondotinta che nonostante venga fissato con la cipria, non presenta le caratteristiche di un prodotto no-transfer, e tende a macchiare appena appena i tessuti bianchi.

Dopo aver “esplorato” questi diversi prodotti, per farmi un'idea di prodotti commerciali, ecobio o non, ho voluto provare un prodotto di profumeria, che effettivamente mi è stato consigliato anche da una MUA.
Ho avuto molta fortuna, esplorando “a caso” lo stand di YSL ho anche azzeccato la mia tonalità precisa (mai capitato con un fondotinta! Forse sto davvero affinando gli occhi!), nonostante la commessa abbia comunque provato su di me altri colori.

Yves Saint Laurent – Touche Eclat Le Teint – B40 Sand:

Aqua, Cyclopentasiloxane, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Glycerin, Dimethicone, PEG-10 Dimethicone, Sorbitol, Bis-PEG/PPG-14/14 Dimethicone, Dimethicone/Polyglycerin-3 Crosspolymer, Sodium Chloride, Phenoxyethanol, Caprylyl/Capryl Glucoside, Disteardimonium Hectorite, Disodium Stearoyl Glutamate, Ethylhexylglycerin, Parfum, Aluminum Hydroxide, Ascorbyl Palmitate, Dipropylene Glycol, Isotridecyl Isononanoate
May Contain(+/-):
C.I. 77891 (Titanium Dioxide), C.I. 77491/C.I. 77492/C.I. 77499 (Iron Oxides), C.I. 77163 (Bismuth Oxychloride)

30 ml
38,50-50,89 €


Ho portato a casa un campioncino “su richiesta” da Sephora, che dà la possibilità di portare a casa una monodose di prodotto tirata fuori da un tester, mettendola in una minijar, così da poterla applicare con le condizioni di luce ottimali (nel mio caso era ormai buio quando mi sono recata in negozio, quindi mi serviva vedermi con il prodotto alla luce del giorno, la mattina successiva).
Come vedete il prodotto sembra avere un finish leggermente satinato, almeno è questo che sembra vedendo i riflessi dorati del prodotto nella jarrina, in realtà ha un finish leggermente luminoso, ma non lucido, e assolutamente senza “particelle di luce” come un prodotto satinato o shimmer.
Non è assolutamente un prodotto con un finish lucido o “illuminante”, come potrebbe essere una strobe-cream.
La texture è davvero setosissima, non ha paragoni, il prodotto si fonde sulla pelle, senza nemmeno “frenare”.
Si può applicare tranquillamente con le dita, e nonostante si “assorba” molto in fretta, è sufficientemente sfumabile.
La resa è davvero spettacolare! Sarà un prodotto ultrasintetico, è vero, ma ha un effetto Soft Focus pauroso! Quasi da filtri!
Necessita assolutamente dell'applicazione della cipria, senza effettivamente l'effetto è un po' “artificiale”, mentre con la cipria l'effetto sparisce, e si ottiene un effetto opaco e setoso difficile da ottenere con prodotti “qualsiasi”.
Il costo però è molto elevato, varia dai 38 € circa, approfittando di qualche sconticino o promozione, ai 50 € circa del prezzo più caro (che di solito corrisponde all'acquisto da profumerie online o piccole profumerie).
Sinceramente non sono del tutto convinta che andrò ad investire in questo prodotto, quantomeno non ora, perché effettivamente voglio prima farmi un po' di esperienza con i prodotti fluidi, magari partendo con quelli un po' meno cari, ma sicuramente lo terrò presente.
Nonostante l'INCI devo essere sincera, la singola applicazione non mi ha dato effetti collaterali, nonostante abbia applicato il fondo con sotto la base idratante, anzi, a posteriori posso dire è uno di quelli che mi ha causato minori brufoletti, fra tutti i fondotinta siliconici che ho testato!
In ogni caso mi sembra che sia un prodotto compatibile con le pelli piuttosto grasse, perché nonostante il contenuto siliconico, il prodotto è molto leggero e non forma nessunissima “patina” sulla pelle.
Inoltre la tenuta è davvero ottima, ha resistito senza difficoltà per tutta la giornata, è del tutto notransfer, anche con qualche occasionale goccia d'acqua sul viso e non ho nemmeno avuto difficoltà a rimuovere il prodotto con il mio bifasico.
Ovviamente il mio eventuale acquisto o meno, si basa anche sul fatto che non mi trucco tutti i giorni, e cercavo più che altro un prodotto per le occasioni particolari, non esageratamente coprente, ma sufficientemente correttivo, e allo stesso tempo leggero, compatibile quindi con una pelle bizzosa e intollerante agli oli come la mia, ma al momento del test non avevo ancora deciso se optare per questo prodotto o meno, anche se la tentazione c'è stata durante il Black Friday!

Dopo aver resistito alla tentazione, ho provato altri due prodotti, che mi hanno dimostrato quanto ho fatto bene a resistere all'impulso, perché effettivamente, mi sono trovata meglio con entrambi, anche se ne ho acquistato uno solo dei due al momento (e vi svelerò quale dei due solo alla fine!).

MAC – Studio Waterweight Foundation NC 25 e NW 22:

Aqua, Methyl Trimethicone, Phenyl Trimethicone, Silica, Butyloctyl Salicylate, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Dimethicone, Neopentyl Glycol Diheptanoate, Titanium Dioxide, C12-15 Alkyl Benzoate, Butylene Glycol, Dimethicone Silylate, Lauryl PEG-9 Polydimethylsiloxyethyl Dimethicone, Ethylhexyl Palmitate, Glycerin, Polysilicone-11, Citrullus Vulgaris Fruit Extract, Sodium Hyaluronate, Lecithin, Pyrus Malus Fruit Extract, Lens Esculenta Fruit Extract, Glycine Soja Protein, Litchi Chinensis Seed Extract, PEG-30 Dimethicone, Tocopheryl Acetate, Methicone, Trimethylsiloxysilicate, Sodium PCA, Sodium Lactate, Thermus Thermophillus Ferment, Triethyl Citrate, Laureth-7, Silica Dimethyl Silylate, Polymethylsilsesquioxane, Magnesium Aluminum Silicate, Xanthan Gum, Dimethicone/PEG-10/15 Crosspolymer, Sodium Chloride, Dextrin, Triethoxycaprylylsilane, Disteardimonium Hectorite, Caprylyl Glycol, Hexylene Glycol, Polyglutamic Acid, Zinc Stearate, Disodium EDTA, Phenoxyethanol, Potassium Sorbate, Sodium Dehydroacetate
May Contain(+/-):
Mica, Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491/C.I. 77492/C.I. 77499), Zinc Oxide (C.I. 77947)

30 ml
33 € circa

Si tratta di uno dei fondi che più mi ha soddisfatto, non solo lascia un effetto più naturale del Touche Eclat, ma è anche un pelino più coprente, nonostante sia un prodotto a coprenza medio-bassa.
L'effetto finale è naturale, e allo stesso tempo molto correttivo, inoltre ci sono davvero un sacco di toni e sottotoni, per cui è molto più facile trovare il prodotto giusto.
Si tratta di un prodotto molto modulabile, che quindi permette di modificare molto la resa e stesura del prodotto fino a quando si procede fissandolo con la cipria, a differenza di gran parte dei prodotti che ho provato fino ad ora (l'unico a questo livello è il Face&Body di MAC di cui vi ho parlato, ma ho dovuto escluderlo dalla rosa come avete visto).
Nonostante il prodotto appaia in qualche modo “unto” mentre si continua a lavorare sulla pelle (io uso le dita, faccio prima che con il pennello e ottengo un risultato migliore), la resa è molto leggera dopo l'applicazione della cipria, ed è come non avere nulla sulla pelle, se escludiamo il prossimo prodotto di cui vi parlerò è quello che mi ha soddisfatto di più.
Ho provato le due tonalità che vi ho indicato, la mia MUA preferita di MAC mi ha lasciato senza problemi due campioncini, sono stata contenta anche sulla resa, perché nonostante tutto, con ogni singolo campioncino ho potuto fare diverse prove, e valutare il colore con differenti condizioni di luce.
Dato che i toni gialli (NC ovvero Neutralize Cool) sono molto gialli, effettivamente anche questo era un pelino più giallo del mio sovrattono (che resta comunque molto giallo), e devo dare ragione alla mia MAC MUA preferita, il tono rosato che ha scelto, l'NW (Neutralize Warm, quindi di componente fredda), è piuttosto neutro, quindi va benissimo per me, e la resa è davvero ottimale.
Unita al fatto che la coprenza non è alta, non mi “snatura” il colorito, rendendo l'effetto naturale e allo stesso tempo correttivo, perché bilancia sia le aree dove ho un po' meno calore (la metà superiore e il centro del viso, che tende leggermente più al sottotono neutro, che a quello caldo), sia quelle dove invece sono pienamente gialla e con un sottotono meno neutro e un filino più caldo (i lati del viso, e soprattutto mento e mascella).
Questo è un esempio di MakeUp completo con la tonalità che ho scelto: NW 22:



Make Up For Ever – HD Foundation – Y315 e Y245:

Aqua, Cyclopentasiloxane, Neopentyl Glycol Diethylhexanoate, Mica, Talc, PEG-10 Dimethicone, Biosaccharide Gum-1, Phenyl Trimethicone, Sodium Chloride, Lauroyl Lysine, Dimethicone Crosspolymer, Glyceryl Caprylate, Methylpropanediol, Butylene Glycol, Phenoxyethanol, Chlorphenesin, Disteardimonium Hectorite, Sodium Myristoyl Glutamate, Cyclohexacyloxane, Methylisothiazolinone, Sorbitan Sesquileate, Silver Oxide, Propylene Carbonate, Parfum, Methylparaben, Fagus Sylvatica Bud Extract, Hydrolyzed Yeast Protein
May Contain(+/-):
C.I. 77891 (Titanium Dioxide), C.I. 77491 (Iron Oxides), C.I. 77499 (Iron Oxides)

30 ml
39 € circa

Fra tutti i fondotinta fluidi che ho provato, questo è uno dei prodotti che più mi ha soddisfatto, meno male non mi sono fermata al Touche Eclat Le Teint!
A differenza degli altri fondi che ho provato, questo effettivamente ha una coprenza molto maggiore, ma allo stesso tempo rende la pelle quasi di porcellana, tanto che l'effetto finale non è comunque troppo “finto”.
A differenza degli altri fondi liquidi, questo ha una resa più “secca”, proprio perché probabilmente è molto più ricco di pigmenti.
Eppure ha una straordinaria resa spalmato sia con le dita, che con il pennello, perché è l'unico fra i fondi che ho provato, non fare proprio per nulla “le strisce” quando viene applicato con il pennello, e nonostante tutto non mi ha dato effetti collaterali dovuti ai siliconi!
La prima volta mi è stata consigliata la tonalità Y315, ma ho trovato che non sia stata azzeccata al 100%, era troppo scura e leggermente troppo color senape... solo che me ne sono accorta solo la mattina successiva, provando il campioncino alla luce del giorno.
La seconda volta ho chiesto a Sephora un altro campioncino, e aiutata da un'altra armocromina, ho fatto una seconda scelta, che mi è sembrata davvero ottimale!
Questo è un esempio di trucco completo in cui ho usato questo fondo:



Insomma, alla fine ho deciso per l'acquisto di entrambi i fondotinta, con la differenza che userò primariamente il Waterweight per le occasioni dove cerco una resa più naturale, e l'Ultra HD per le occasioni dove ho una necessità maggiore di correzione di discromie e imperfezioni, o quando cerco un look più impegnativo.
Entrambi i prodotti hanno secondo me il miglior rapporto qualità/prezzo.
In realtà l'Ultra HD l'ho già acquistato durante i saldi, approfittando dello sconto del 15% che ho ricevuto insieme al regalo di Natale acquistato lì dal mio ragazzo: il Vinyl Cream di YSL, mentre per il Waterweight aspetterò quando prenoterò la Full Lesson da MAC e riscatterò tutta la “lista della spesa”!

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto il gruppo di MUA e appassionati/e che mi ha aiutato con tantissimi consigli, in particolare un ringraziamento alla bravissima e pazientissima MUA MakeUp Pleasure!

martedì 24 gennaio 2017

Ecco la ricetta del Sapone che ho realizzato a Natale!

Ciao a Tutti!
Torno anche oggi con una nuova ricetta, e questa volta vi presento il mio sapone natalizio!
Che purtroppo non ho potuto proprio presentarvi prima, dato che si è trattato di uno dei pensierini natalizi di quest'anno e non volevo rovinare la sorpresa a nessuno!

La ricetta base è piuttosto “canonica”, ma ho voluto personalizzare i saponi con un aspetto e un aroma natalizi, anche se non tutto è andato liscio al 100%.

Come le altre volte, non starò a ripetere per intero la procedura e le informazioni di base, potete trovare qui tutte le informazioni generali su sapone e saponificazione:

Iniziamo con la ricetta:



Procedimento:

La ricetta è piuttosto “canonica”, quindi non ci sono sostanziali variazioni dalla norma.
Come sempre, si tratta del metodo a freddo, e come sempre vanno sciolti uniformemente e mescolati gli oli di Cocco e Palma, mentre si possono pesare e unire agli altri grassi liquidi, e quelli solidi che non vanno sciolti (in questo caso la Cera di Soia solamente).
Dopo di che si può aggiungere anche la Lecitina di Soia.
La fase grassa di questo sapone è piuttosto veloce da preparare, se si esclude la Lecitina, che potrebbe sciogliersi con più calma.
Una volta sciolta la Lecitina (per cui potrebbe essere utile scaldare un po'), successivamente basterà lasciar raffreddare il tutto, per rimanere sui 45°C che servono per saponificare a freddo.

Come sempre, prima di procedere alla “bardatura” si andrà a pesare l’acqua nel contenitore predisposto, poi, da questo momento, è importante utilizzare tutte le protezioni, come vi ho già spiegato.
Si procede quindi col pesare la Soda Caustica (in scaglie o in perle) in un qualsiasi contenitore di plastica, vi ho già detto più volte che io utilizzo e riutilizzo questi di budini/yogurt, li trovo molto comodi, e delle dimensioni perfette!
Quando la pesata è pronta, si può cominciare a versare poco alla volta la Soda nell’acqua, mescolando accuratamente.
È importante che non si formino agglomerati di soda sul fondo del contenitore, quindi bisogna mescolare il più possibile. Se la soluzione “bolle” si aspetta a versare altra Soda e si mescola solamente per un minutino almeno.
Quando la temperatura della soluzione scende almeno sotto i 60-65°C potete aggiungere anche il Tetrasodio Etidronato.

Una volta preparate le due fasi, mentre si aspetta il raffreddamento della Soluzione di Soda, si può preparare la parte decorativa del sapone.
Come potete vedere, io per il tema natalizio ho preparato degli stampini a forma di abete che ho trovato da Lidl, ho scelto come colorante una mica dal nome “Emerald Green” (che teoricamente doveva colorare il sapone di verde smeraldo, ma il risultato è stato un verde grigiastro, non del tutto deludente, ma sicuramente non all'altezza delle aspettative), e ho voluto rischiare testando la fragranza “Pino Silvestre” di Glamour Cosmetics nel sapone.
Il sapone non ha assolutamente ammassato o accelerato, ma chissà che sia proprio la fragranza la responsabile del colore non bello intenso e color smeraldo?
In ogni caso il risultato nell'insieme è stato soddisfacente, quindi, a posteriori, non mi lamento troppo!
Come sapete, io ormai per comodità preferisco inserire la fragranza direttamente negli oli, e non a nastro, teoricamente è anche il modo migliore per non rischiare ammassamento o accelerazione.

Quando sia pentola dei grassi, che Soluzione di Soda Caustica avranno entrambi 45°C di temperatura, vanno rimesse tutte le protezioni, e si può cominciare con il versare poco alla volta la soda negli oli, idealmente a filo.
Mentre si versa a filo la Soluzione di Soda, bisogna muovere il minipimer in tutte le direzioni, così da prendere per bene tutto il prodotto.
Il sapone sarà pronto da versare, quando avrà raggiunto una consistenza cremosa, e comincerà a cambiare il modo in cui viene frullato dal minipimer.
In questa ricetta non ci sono aggiunte “a nastro”, a meno che non abbiate lasciato da parte la fragranza, quindi una volta raggiunta questa consistenza, si può versare il sapone nei contenitori predisposti.
Quando si va a versare negli stampi, soprattutto se si usano stampi di silicone con forme fini, come nel mio caso, la cosa migliore da fare è dare al più presto dei colpi secchi agli stampi, così da far arrivare la pasta del sapone a riempire gli angoli, senza lasciare bolle d'aria.

Una volta versato il sapone negli stampi, si dovrà attendere circa 24h prima di rimuoverlo, spesso serve anche di più con gli stampi in silicone, dato che lasciano passare meno aria rispetto a stampi di legno o plastica rigida.
Un trucco utile è sicuramente quello di infilare lo stampo nel congelatore per almeno un paio d'ore, o anche mezza giornata se serve, dipende dalla dimensione del sapone.
Se una volta tolto, il sapone è ancora morbido, è meglio lasciarlo all'aria ancora una mezza giornata o poco più per non rischiare di rovinarlo impacchettandolo.
Io purtroppo ho avuto un pochino di fretta, ed effettivamente a questo giro mi si sono spaccati ben tre alberelli su otto sigh!

Una volta indurito bisognerà aspettare almeno un paio di mesi prima di usarlo, ma più si aspetta, meglio è, visto che il sapone migliorerà ancora la texture con la stagionatura.
Io in particolare ho preparato questo sapone a inizio novembre, così da renderlo già discretamente utilizzabile durante le vacanze natalizie.

Anche per oggi è tutto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie personali maestre di saponificazione!

sabato 21 gennaio 2017

Le Argille usate in Cosmesi, una panoramica!

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di ingredienti cosmetici, e oggi in particolare voglio affrontare l'argomento Argille!
Cosa sono effettivamente le Argille?

Guardando la definizione che ne fa Wikipedia:

Argilla è il termine che definisce un sedimento non litificato estremamente fine (le dimensioni dei granuli sono inferiori a 3,9 μm di diametro) costituito principalmente da Aluminosilicati idrati appartenenti alla classe dei fillosilicati. 
I minerali che compongono l'argilla sono tutti appartenenti alla sottoclasse dei fillosilicati e definiti collettivamente minerali argillosi. 
[...]
Vengono anche definite rocce pseudoincoerenti, ovvero rocce le cui caratteristiche meccaniche sono determinate dalla coesione fra le particelle (e quindi dallo stato di idratazione) piuttosto che dall'attrito fra le stesse.

Proprio come da definizione, le proprietà dell'Argilla, nella cosmesi, come negli altri usi, derivano principalmente da due fattori:

1) Composizione
2) Granulometria

Proprio la composizione a base di silicati, minerali dall'altissima igroscopicità, e la loro granulometria, permettono la formazione di un composto acquoso viscoso, ma plastico e facilmente lavorabile.
Inoltre, la composizione dei cristalli è molto variabile, e possono manifestarsi diverse reazioni chimico-fisiche.

In generale le proprietà dell'Argilla usata in cosmesi sono da ricondurre al meccanismo di igroscopicità e di leggera esfoliazione meccanica.
Proprio come avviene anche per l'argilla usata per la fabbricazione di vasi, utensili e decorativi sottoforma di terracotta e ceramica, l'argilla ha la capacità di essere modellata quando viene inserita in una mistura acquosa, attirando a sé l'acqua, ma tende poi a perderla per evaporazione.
Se da una parte l'Argilla assorbe anche l'eccesso di sebo sulla pelle, e da qui l'utilizzo su pelli grasse e miste, va considerato anche un blando effetto esfoliante.
Infatti la pappetta di Argilla tende ad asciugarsi con il tempo di posa, e a diventare “appiccicosa”, andando a rimuovere la maschera, si elimina anche un sottilissimo strato di cellule morte.
Però è anche vero che le maschere a base d'Argilla non vanno mai fatte asciugare completamente sulla pelle, dato che l'assorbimento sarebbe troppo intenso, e il risultato potrebbe essere quello di una pelle fin troppo disidratata.

Questo meccanismo fisico-chimico è dovuto alla costituzione delle argille, composte prevalentemente da silicati, una classe di minerali composti principalmente da ossigeno e silicio.
I silicati sono i minerali più diffusi sulla terra, proprio perché ossigeno e silicio sono proprio fra gli elementi chimici maggiormente presenti sul nostro pianeta.
Molti silicati però contengono altri elementi chimici, che sono poi quelli che caratterizzano le diverse argille cosmetiche.
I diversi colori che caratterizzano diversi tipi di argille sono dovute ai differenti minerali presenti nel reticolo cristallino o “fra gli spazi vuoti”, è possibile trovare alluminio, ferro, magnesio, sodio, potassio, calcio, rame, selenio, zinco e fluoro.
Va comunque notato che molte argille cosmetiche in vendita non sono delle vere argille naturalmente differenti.
Esistono diverse argille che di fatto sono Argilla Bianca con l'aggiunta di ossidi/miche di differenti colori, come ad esempio un'argilla azzurra può essere ottenuta usando Ultramarino (C.I. 77007) o un'argilla lilla può essere uttenuta usando Manganese Violet (C.I. 77742).
Queste aggiunte non apportano nessuna variazione funzionale al prodotto, rimane un'argilla assorbente quanto era prima (quindi come normale Argilla Bianca), ma semplicemente sono di un colore differente, quindi si prestano alla realizzazione di prodotti esteticamente più gradevoli dei semplici colori naturali delle argille, tutto qua.

Gli usi cosmetici principali dell'Argilla si rifanno a 3 tipi di preparazioni:


  • Impiastri: viene applicata sulla pelle una miscela di acqua e argilla, si tratta di quello che normalmente viene anche chiamato impacco o maschera, ma in questo caso non viene fatta nessun'altra aggiunta. Di solito è consigliabile lasciar idratare l'argilla anche per qualche ora, così che si formi un “fango”.
  • Cataplasmi: come per gli impiastri, viene applicata sulla pelle una miscela di acqua e argilla, ma che viene poi ricoperta e avvolta da un telo di stoffa durante il tempo di posa
  • Maschere: sono le preparazioni più diffuse, la base può essere preparata allo stesso modo degli impiastri, con la differenza che si vanno ad aggiungere ingredienti attivi, e spesso non si va ad usare la semplice acqua, ma idrolati, frutta frullata o succhi di frutta, Miele, Latte, ecc... e il tempo di posa è ridotto, dato che l'argilla va rimossa prima che inizi a seccare

Se i meccanismi di base dell'argilla sono simili per tutte le varianti, diverse argille cosmetiche possono svolgere funzioni leggermente diverse.
Si possono trovare diversi tipi di Argille Cosmetiche, vediamo le varianti più comuni:

Argilla Bianca – Caolino (Kaolin):

Si tratta dell'argilla più usata in cosmesi, è costituita da un silicato idrato di alluminio e si presenta come una polvere color avorio.
Ha un effetto assorbente medio-alto considerando tutte le polveri cosmetiche utilizzabili a questo scopo (es. Talco, Amido, farine ecc...), considerando invece solo le argille ha un'assorbenza medio-bassa.
La composizione è primariamente a base di Silicio e Alumina.
Uno dei minerali che la compone è l'Alumina, un ingrediente che a volte viene usato nella cosmesi decorativa e come elemento per rivestire il Biossido di Titanio per realizzare alcuni filtri solari.
Oltre che per realizzare maschere, è usato nell'industria alimentare, in farmacia come eccipiente per compresse e nella formulazione di dentifrici oltre che di decorativi per quanto riguarda la cosmesi.
Essendo l'argilla più delicata e meno assorbente, è quella più indicata per la realizzazione di prodotti specifici per pelli normali-secche (per le pelli nettamente secche è meglio evitare proprio i prodotti a base di argille).

Argilla Verde:

è la seconda argilla più usata in cosmesi, ma a differenza dell'Argilla Bianca o Caolino, non si tratta sempre della stessa argilla.
Viene chiamata comunemente Argilla Verde, ma sotto questo nome si possono trovare argille con colore simile, ma con composizioni molto differenti, fra le argille che possono essere vendute come verdi abbiamo Montmorillonite, Bentonite, Illite Verde e Attapulgite.

Montmorillonite (Montmorillonite):

Si tratta di una delle argille più assorbenti, ed è anche uno dei minerali che compone la Bentonite, anch'essa fra le argille più assorbenti.
Rispetto alle altre argille dovrebbe avere un pH lievemente alcalino (personalmente ho fatto una verifica, mentre le altre argille che ho in casa: Caolino e Ghassoul risultano a pH 6 in acqua demineralizzata, questa risulta a pH 7, un valore leggermente più alto).
È composta principalmente da Silice, mentre è presente una minor quantità di Alumina rispetto al Caolino.
Oltre a questi composti primari, si possono trovare calcio, magnesio e sodio fra i costituenti.
A livello cosmetico è consigliata solo come forte assorbente, e ha la caratteristica di gonfiarsi enormemente a contatto con l'acqua.

Bentonite (Bentonite) o Smectite:

Si tratta di un fillosilicato, un tipo di argilla molto più assorbente del Caolino, proprio per la sua struttura cristallina, che lascia maggiore spazio alle molecole di acqua.
È composta principalmente da Montmorillonite, calcio o sodio, ma spesso si parla comunemente di Bentonite anche per indicare “Terre da Follone” (Solum Fullonum) o le argille Montmorillonitiche ricche di sodio.
Unita all'acqua ha un ottimo potere legante, e per il suo alto potere assorbente viene utilizzata in diversi campi.
Nonostante sia uno dei principali componenti delle sabbie per lettiere, e venga usata nell'industria, ha diversi usi cosmetici e farmaceutici.
In particolare, in farmacia può essere usata come colloide idrofilo, ma in cosmesi ha diversi ruoli, non è solo una semplice argilla assorbente per maschere: funziona come viscosizzante se dispersa in acqua e come stabilizzante nelle emulsioni, ma ci sono processi chimici che possono renderla utilizzabile come viscosizzante anche per gli oli.

Illite Verde (Illite):

Si tratta di un altro fillosilicato, ma comprendente una serie molto ampia di minerali. È un'argilla che non si differenzia molto dalla Montmorillonite, e si tratta del costituente più abbondante di quasi tutte le argille, data la sua comune presenza in molti terreni.
A differenzia di altre argille, ha la caratteristica di non gonfiarsi a contatto con l'acqua.
Quando si parla genericamente di “Argilla Verde” spesso la composizione primaria è proprio di Illite.
L'Illite stessa può avere colorazioni che vanno dal bianco argenteo al grigio verdastro, ma può avere altre tonalità, in base alla presenza di altri elementi.
Il colore è determinato primariamente dai composti di rame, anche se si tratta di impurità, dato che la struttura cristallina non prevede la sua presenza.

Attapulgite (Attapulgite):

Chiamata anche Palygorskite, che in realtà è solo uno dei suoi costituenti, è un fillosilicato contenente Magnesium Aluminum Silicate.
Si tratta di uno dei minerali che viene chiamato anche “Terra da Follone” o Solum Fullonum.
L'uso per cui è stato storicamente usato questo minerale è la preparazione del pigmento “Blu Maya”, un pigmento molto usato nell'era pre-colombiana in america centrale.
L'Attapulgite è un composto contenente Smectite (Bentonite) e Palygorskite, se il primo composto ha la caratteristica di gonfiarsi a contatto con l'acqua, la Palygorskite non lo fa, l'insieme dei due composti è quindi un'argilla con un comportamento intermedio.
A differenza di altre argille, che vengono utilizzate a scopo curativo da medicine non tradizionali, questa è effettivamente stata inserita in alcune formule farmaceutiche che trattano diversi disturbi gastro-intestinali, anche se non si tratta di prodotti venduti a livello globale.

Argilla Rossa:

Genericamente si parla di Argilla Rossa quando si ha a che fare con un'argilla contenente ferro trivalente, responsabile del colore rosso.
Quella che viene chiamata Argilla Rossa a livello commerciale può essere Montmorillonite o Illite, dove però si ha la presenza di ferro come impurità (al di fuori della struttura cristallina).
Questa stessa argilla viene utilizzata anche per realizzare argille dai colori “intermedi”, ad esempio Argilla Arancione, Argilla Marrone e Argilla Rosa.
Dato che si parla comunque di Montmorillonite o Illite, l'azione assorbente è paragonabile, e si può sicuramente paragonare l'Argilla Rossa ad una variante colorata di queste ultime, proprio come l'Argilla Lilla e l'Argilla Azzurra sono Caolino con l'aggiunta di pigmenti minerali.
A differenza però di queste ultime varianti, l'indicazione generica di Montmorillonite o Illite, indica che l'argilla è naturalmente di quel colore, a differenza di queste ultime, dove il colore viene aggiunto a scopo decorativo.

Argilla Rosa o Calamina:

Come ho anticipato, si tratta di un'argilla che poco si differenzia dall'Argilla Rossa, se non nella proporzione dei costituenti.
A differenza però di altre argille, questa è effettivamente un miscuglio di diversi minerali, ma formato naturalmente.
I minerali che la costituiscono sono l'Emimorfite e la Smithsonite, anche se spesso questo stesso termine viene usato per chiamare la sola Smithsonite o miscugli di minerali ad alto contenuto di zinco.
La Calamina in realtà è molto più facilmente di colore bianco, ma può avere impurità che le possono conferire differenti colori, giallo, verde, azzurrino e anche rosso.
La variante più usata a livello cosmetico è appunto la variante contenente piccole percentuali di ferro trivalente, quindi non rossa come l'Illite/Montmorillonite Rossa, ma effettivamente rosa.
Il primo costituente resta comunque il silicio, ma in questo caso la struttura cristallina comprende anche lo zinco.
Oltre alla vera e propria Calamina, può essere usata anche una miscela di Argilla Rossa e Argilla Bianca (Caolino) per ottenere un'argilla dal colore rosa, in questo caso l'INCI sarà caratterizzato dai due diversi nomi INCI.

Argilla Gialla:

Anche in questo caso non si tratta di un tipo di argilla che viene più che altro denominata per il suo colore.
Si parla di Illite Gialla (per cui valgono le indicazioni già date per l'Illite, l'unica differenza sta in una diversa varietà delle impurità, che conferisce il colore giallo, piuttosto che verde/rosso) oppure di Smectite (composta primariamente da Magnesium Aluminum Silicate) o Bentonite.
Spesso si confondono molto le terminologie, e come le stesse “Terre da Follone” non definiscono una composizione specifica, anche in questo caso ci sono delle ambiguità.

Smectite, “Terra da Follone” (Solum Fullonum):

Genericamente si parla di Argilla Smectica o “Terra da Follone” riferendosi a miscele di argille caratterizzate da elevata plasticità, i cui costituenti sono vari e molto variabili in percentuale: Montmorillonite, Caolino, Palygorskite.
In comune hanno la struttura cristallina, un'elevata capacità di scambio cationico (sono presenti cospicue quantità di calcio, sodio e magnesio).
In realtà anche la colorazione è molto variabile, non si parla solo di Argilla Gialla, ma sono possibili varianti bianche, verdi, grige e marroni, in base alla distribuzione delle impurità.
La “Terra da Follone” veniva chiamata in questo modo proprio per il principale uso in epoca romana: per follare la lana.
In questo caso si sfruttava una proprietà “saponifera” dell'argilla, proprietà simile a quella del Ghassoul, di origine nordafricana.

Illite Gialla:

In questo caso le impurità presenti sono sempre ferro trivalente, ma in misura minore, combinato a composti di rame, così da ottenere il colore giallo e non più il rosso.
In ogni caso l'argilla si comporta allo stesso modo rispetto alle varianti di Illite di altri colori.

Argilla Blu:

Si tratta di un'argilla su cui ho avuto difficoltà a trovare informazioni certe, quindi vi riporterò solamente qualche accenno, ma vi consiglio in primis di prendere con le pinze tutto quello che leggete, perché non ho trovato una singola fonte che specifichi con chiarezza la composizione minerale di quest'argilla.
Si tratta di un tipo di argilla venduto commerc
ialmente come Argilla Rapan, e si riferisce ad un tipo di argilla originaria del lago salato Yestersup in Siberia.
Agisce in modo simile ad altre argille, quindi come ottimo assorbente, quest'argilla in particolare è adatta alle pelli molto porose e grasse.
Il colore blu dovrebbe essere dovuto ad un'elevata presenza di ferro (non però in forma trivalente, dato che sarebbe rosso), e di alghe sedimentate.
Potrebbero essere presenti anche impurità di potassio, sodio, calcio, iodio, bromo, alluminio e zinco, purtroppo non ho trovato fonti certe in questo senso (alcune fonti parlano addirittura di radio, e dichiarano persino l'argilla antitumorale perché radioattiva, pazienza se Marie Curie è proprio morta per avvelenamento da radiazioni proprio a causa della scoperta del radio eh!).
Di tutti gli usi indicati propendo per le maschere viso e gli impacchi su cute e capelli, sconsiglio di usarla anche come curativa, anche se ho trovato diversi siti che la propongono come cura per praticamente ogni cosa, dal sanguinamento alle gengive, alle infezioni fungine per arrivare persino ai tumori...

Ghassoul, Rhassoul o Argilla Beige/Marrone (Hectorite):

Si tratta di un tipo di argilla molto famosa, conosciuta anche come Argilla Saponifera, è originaria dell'Algeria, e prende il nome proprio dalla municipalità di Ghassoul, luogo principale d'estrazione.
Il nome INCI si riferisce al nome comune del minerale che compone quest'argilla, che in italiano è Ettorite, un silicato contenente Sodio, Magnesio e Litio.
Nonostante il Ghassoul sia un'argilla famosa per l'origine nordafricana, l'Ettorite è stata scoperta in USA, specificatamente vicino a Hector, nella contea di San Bernardino, in California, da cui prende il nome il minerale che la compone.
L'Ettorite è un'alterazione della Clinoptiolite, una roccia vulcanica che origina anche la Bentonite.
Nonostante l'Ettorite sia piuttosto rara, è comunque estratta non solo ad uso cosmetico, ma anche come fonte di Litio.
Storicamente il Ghassoul è stato usato come un vero e proprio metodo di detersione fino all'VIII secolo nel Nord Africa, veniva aggiunto all'acqua, e veniva usato come un vero e proprio detergente esfoliante, e tutt'ora viene utilizzato all'interno del rituale tradizionale Hammam, insime a Sapone Nero, guanto Kessa e Olio di Argan.
Dato questo suo primario uso, è da qui che ha origine il suo secondo nome, da “Rhassala”, ovvero “lavarsi”.
Può essere usato sia come agente di scrub, grazie alla sua texture “lubrificata” rispetto ad altre argille, sia come impacco e maschera su viso, corpo e cute.
Data la sua capacità assorbente, dato che sempre di argilla si tratta, è molto efficace anche come seboassorbente, è sconsigliata solo per le pelli secche, dato l'effetto piuttosto disseccante.
L'uso come detergente deriva anche dalla parziale presenza di saponine, anche se comunque gran parte dell'effetto detergente è dovuto all'azione meccanica.
La particolarità di questa argilla sta non solo nel suo effetto assorbente e nell'eventuale presenza di saponine (che penso dipenda più dall'origine dell'argilla, immagino si tratti di impurità dalla presenza molto variabile), ma risulta anche un ottimo ingrediente lubrificante per saponi, vi avevo mostrato una ricetta in cui io personalmente la incorporo – LINK –.
A differenza di tante altre argille, l'Ettorite è stata utilizzata dall'industria cosmetica per realizzare degli ingredienti cosmetici molto particolari, il motivo risiede nella particolare “setosità” di quest'argilla, che tende a “lubrificare”, uno di questi è la Disteardimonium Hectorite, ovvero argilla quaternizzata, che solitamente viene inserita in un mix lipofilo, che va a costituire il Gel di Ectorite.
Questo ingrediente è usato spessissimo nei decorativi, perché responsabile di un finish leggermente glossy, ma anche escludendo l'azione sul finish, agisce come setificante (come succede anche quando viene inserito in un sapone).

Argilla Grigia o Luvos (Loess):

Si tratta di un'argilla piuttosto controversa, più che altro perché gira attorno alla stessa azienda che la commercia e che ne ha costruito un'azienda nel secolo scorso: Heilerde-Gesellschaft Luvos Just GmbH & Co. 
Con il nome Luvos infatti si fa proprio riferimento a questa “Argilla Medicamentosa”.
In realtà il nome INCI di questa argilla è Loess, e si tratta di un tipo di roccia completamente diversa da quelle che costituiscono tutte le argille di cui vi ho parlato fino ad ora.
In realtà la Loess o Löss, si riferisce ad un tipo di sedimento eolico molto fine, a differenza della maggior parte degli altri fillosilicati.
Stando alle informazioni trovate, si tratterebbe in realtà di un'argilla composta principalmente da Montmorillonite, quindi niente di straordinariamente diverso dalle altre argille.
Come tutte le altre infatti ha un'importante azione assorbente, che la rende un prodotto cosmetico adatto principalmente alle pelli grasse, proprio come la Montmorillonite e le altre argille che contengono questo minerale in grandi quantità.

Anche per oggi ho finito!
Spero che l'approfondimento vi sia piaciuto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione