giovedì 30 luglio 2015

I Condizionanti per Capelli, cosa sono e come sceglierli nei prodotti e nelle ricette

Ciao a Tutti,
Oggi voglio parlarvi dei Condizionanti, argomento di cui non ho ancora scritto.
Si tratta di una serie di molecole che servono per raggiungere uno specifico scopo: districare i capelli.
Possiamo distinguere due principali categorie di condizionanti:
1) I veri e propri tensioattivi Cationici, che aderiscono alla fibra del capello, formando un film più o meno resistente.
2) Molecole che “ammorbidiscono” il capello, lo appesantiscono leggermente, e quindi lo rendono più flessibile e facilmente districabile.

Vi avevo parlato dei tensioattivi qui e delle molecole aggiuntive per i detergenti qui, dove ho nominato alcuni tensioattivi, come il Sodium Cocoamphoacetate, che hanno blande azioni districanti,. Infatti tendono ad aderire al capello più degli altri, ma non fanno abbastanza per capelli esigenti. Aumentano di pochissimo la districabilità, ma per capelli lunghi, crespi e ricci probabilmente serve un vero e proprio condizionante, anche nello shampoo, e non solo nel balsamo o nel Leave-In.

Esistono tantissime molecole che svolgono uno o entrambi questi due ruoli, ma comincio col parlarvi dei principali.
La prima categoria di sostanze sostanzialmente è composta da quaternari, ovvero molecole caricate positivamente che a contatto con i capelli tende a mantenerli il più possibile distanti fra loro, aumentandone così la pettinabilità e il volume, infatti tendono ad appiccicarsi sul capello, formando un film più “scivoloso”.
L'effetto del condizionante, è proprio quello di rimanere sul capello, anche dopo il risciacquo, infatti, è quello che ci si aspetta da un prodotto districante, al contrario di un prodotto detergente, che viene lavato via insieme allo sporco grasso.
Anche se “sporcare” il capello sembra controproducente, in realtà è proprio quello che serve. Il capello troppo lavato e sgrassato per forza di cose si annoderà, non avrà nulla sulla sua superficie in grado di farlo “scivolare via”. Insomma ci sarà sempre troppo attrito.
Chiaramente non si parla di ungere il capello con l'olio, ma trovare il giusto equilibrio fra capello lavato e capello “lubrificato”.
Anzi, è praticamente inutile lavorare sul “nutrire” il capello con l'olio, perché effettivamente il capello è formato solamente da accumuli di proteine “morti”, è molto meglio lavorare sulla sua protezione attiva, che avviene tramite i condizionanti.
I condizionanti siliconici agiscono allo stesso modo, solo che a differenza dei tensioattivi cationici hanno una solubilità in acqua estremamente bassa, e tendono quindi ad accumularsi, finendo con l'appesantire il capello nel lungo termine.
Infatti tutti i tensioattivi cationici vanno ad aderire sulla superficie anionica del capello, ma quelli non siliconici, normalmente resistono ad un primo risciacquo, non di più.
Mentre i siliconi e i condizionanti siliconici aderiscono e non se ne vanno più, se non dopo un sacco di lavaggi. Io stessa per ripulire un flaconcino di cristalli liquidi esauriti ho dovuto usare il solvente per vernici.
Nella prima categoria, ci sono molte molecole, ma tutti i quaternari lavorano allo stesso modo.
Queste prime due molecole sono le più diffuse e le più efficaci. Come tutti gli ammoni quaternari sono molecole a pallino rosso perché inquinanti, ma questo è il prezzo da pagare per un prodotto funzionante.
Un prodotto poco efficace inquina lo stesso, anche se meno, con la differenza che non raggiunge lo scopo per cui è creato.
Lo stesso Fabrizio Zago lo ammette in questa occasione.
Abbiamo quindi:
Behentrimonium Chloride: si presenta come un prodotto solido, in perle e va usato in percentuali 1-10%.
Si tratta della molecola condizionante più efficace sul mercato (almeno fino ad ora), presenta tutte le caratteristiche che ho appena elencato: funziona molto bene, ma di fatto è a pallino rosso perché inquina. Nessun problema però per la salute del capello.
Viene venduto anche mischiato con Isopropyl Alcohol, contenuto circa al 15%.
Proprio perché si tratta di un prodotto ceroso, di solito rende al meglio quando viene inserito in un prodotto Rinse-Off, ma esistono anche prodotti Leave-In che lo contengono, e dipende da persona a persona l'effetto, oltre che dall'utilizzo preciso (es. solo sulle punte).

Cetrimonium Chloride: si tratta del secondo condizionante più largamente usato nei prodotti commerciali. Ed è sicuramente uno degli ingredienti più efficaci, nonostante sia piuttosto inquinante per le falde acquifere (ma non più della produzione della maggior parte degli oggetti che usiamo quotidianamente). Si presenta come un liquido (pasta), e si usa al 1-5%.
Proprio perché è liquido, a differenza del precedente, è più leggero, e dovrebbe essere più indicato per i prodotti Leave-In. Inoltre essendo liquido, probabilmente è meglio “lavorabile” per essere inserito in un prodotto che deve, per comodità, essere più fluido per essere applicato in modo più preciso e fine di una qualsiasi maschera o balsamo a risciacquo.

Stearalkonium Chloride: l'azione svolta è la stessa dei precedenti, si tratta però di una molecola molto economica, e che è nata principalmente per uso tessile, ma che è stata trasposta per l'uso cosmetico.
La sua similarità al Benzalconio Cloruro, conservante con una certa tossicità, non la rende una molecola molto rassicurante, è piuttosto allergizzante, anche se non sono ancora emersi studi definitivi a favore della tossicità. 

Hydroxypropyl Guar: si tratta di un polimero non ionico ottenuto dalla Gomma Guar, un gelificante formato da zuccheri e fatto reagire con Ossido di Propilene. Proprio per quest'ultima molecola non è un prodotto completamente vegetale, ma non ha forte impatto, dato che è inserito nel biodizionario con il semaforo verde.
Si tratta di un gelificante, ma grazie al suo potere lubrificante viene anche usato come blando filmante, in modo simile alle mucillagini.

Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride: in questo caso abbiamo un vero e proprio condizionante, derivato dalla trasformazione di Guar in un vero e proprio tensioattivo cationico.
Come tutti i condizionanti, va a formare un film sul capello, in piccole quantità protegge il capello, ma inserito in eccesso nei prodotti homemade tende ad accumularsi, e la conseguenza è parzialmente simile a quella dei filmanti siliconici, anche se sicuramente è molto più “lavabile”.
Si tratta di una polvere bianco-giallina, che va solubilizzata nell'acqua calda della ricetta, mescolando a lungo e frullando, formando una “bavetta”.
Va usato tra lo 0,15% e il 2%, ma già oltre allo 0,4% diventa molto pesante sul capello, rendendolo alla lunga unticcio anche dopo il lavaggio.

Hydroxypropyl Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride: a differenza del condizionante precedente, viene utilizzata Guar lavorata (Hydroxypropyl Guar), invece del semplice Guar, e questo presumibilmente rende l'ingrediente a pallino rosso, al posto che giallo, ma sempre ammoni quaternari sono entrambi, e allo stesso modo inquinano, ma effettivamente almeno funzionano molto bene.

Stearamidopropyl Dimethylamine: condizionante a pallino giallo, data la possibile origine animale della parte di stearico (in realtà vale per qualsiasi ingrediente che lo contenga, la maggior parte dello stearico usato in cosmesi è di origine animale, ma nel caso dei cosmetici in commercio l'unica è contattare l'azienda, nel caso della materia prima contattare il produttore).
Si tratta sempre di un quaternario, e agisce allo stesso modo dei precedenti, senza però essere così enormemente diffuso.
Si tratta del condizionante venduto da Aromazone con nome commerciale Emulsifiant Conditioner Emulsifier.

Dipalmitoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate (Esterquat): si trova anche in shampoo e balsamo non del tutto ecobio, è una delle tante molecole che fa parte dell'ampia categoria di condizionanti totalmente green.
Il nome cambia solamente in relazione alla fonte originaria del grasso di partenza.
In questo caso si parte da Acido Palmitico.
Fa parte di un condizionante pronto (Dehyquart C 4046), che però ha questo inci: Cetearyl Alcohol, Dipalmitoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate, Ceteareth-20. Sinceramente non ho trovato altre materie prime pronte all'uso con questa molecola di Esterquat.

Dihydrogenated Palmoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate (Esterquat): A differenza della molecola precedente, la fonte di partenza è un grasso idrogenato. Viene venduto con il nome commerciale Varisoft WE 38 DPG.

Distearoylethyl Dimonium Chloride (Esterquat): è il tipo di Esterquat che vende Camelis, venduto in perle insieme a Cetearyl Alcohol (25-35%), e si usa circa al 10%.
Stando alla loro scheda tecnica dovrebbe essere un condizionante paragonabile al Behentrimonium Chloride, anche se su questo non posso certo garantire personalmente.
Penso che come per tutti gli Esterquat dipenda più dal tipo di capello, ho la sensazione che sui miei capelli, particolarmente indomabili, nonostante siano appena appena mossi, non basti comunque, ma nulla vi vieta di provare.

Distearoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate (Esterquat): si tratta del tipo di Esterquat che vende Vernile, in palline, con Alcol Cetearilico come eccipiente, Nome commerciale Dehyquart F 75 (o anche F 3075). Si differenzia dal primo solo per l'uso di Acido Stearico al posto di Acido Palmitico.
Il condizionante è presente a circa il 70%, a differenza di molti altre materie prime pronte, proprio per questo motivo si usa al 2-4%, una dose inferiore rispetto agli altri Esterquat.
È il condizionante principale del Triticum Fitobalsamo all'olio di Germe di Grano di Fitocose, che rappresenta uno dei prodotti più rappresentativi del genere, un balsamo molto nutriente, che però non contenendo i classici condizionanti non biodegradabili può dare un'idea dell'effetto dell'Esterquat sui propri capelli.
Se un balsamo del genere non funziona, probabilmente avete per forza bisogno dei più diffusi ammoni quaternari.

Dicocoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate (Esterquat): si tratta di un altro tipo di Esterquat, in questo caso proveniente da Olio di Cocco, quindi sicuramente di origine vegetale, cosa non detta per i tipi di Esterquat precedenti.
Il nome commerciale è Dehyquart L 80, e usa come eccipiente il Propylene Glycol, non ecobio.

Hydroxycetyl Hydroxyethyl Dimonium Chloride (Esterquat): si tratta di un Esterquat poco usato, l'ho visto raramente, sia negli inci, sia come materia prima. Si tratta di un prodotto a base acquosa, venduto con concentrazione media del 21,5-24,5%. Il nome commerciale è Dehyquart E-CA.

Cocodimonium Hydroxypropyl Hydrolyzed Wheat Protein (Vegequat): Condizionante cationico di origine completamente vegetale, prodotto a partire da Olio di Cocco. pH ideale 4-5. Dosi ideali di utilizzo nei prodotti per capelli 1-2,5%, più basse per prodotti Leave-In per capelli e per la pelle.
Viene venduto da Vernile proprio con il nome di Vegequat.

Behentrimonium Methosulfate: non si tratta di un Esterquat, nonostante abbia una parte di Metilsolfato, fa parte della famiglia dei quaternari, risultando però meno impattante sull'ambiente, ma parallelamente, è molto probabile che condizioni anche di meno. Probabilmente è un'ottima scelta per chi non ha grande necessità di grandi quantità di condizionanti, ma per chi ha capelli molto ricci, lunghi e crespi, penso vada assolutamente preferito uno dei primi due condizionanti in un balsamo.
Si tratta del condizionante Emulsifiant BTMS di Aromazone, che contiene come primo ingrediente Cetearyl Alcohol.

vari Quaternium/Polyquaternium: vengono contraddistinti da un numero, ma essendo molecole estremamente diverse fra loro, con in comune solo la presenza di più ammoni quaternari, vanno valutati singolarmente.
Alcuni di questi sono siliconici, quindi attenzione.
In ogni caso sono tutti condizionanti “da shampoo”, ovvero si usano in piccole quantità, e non sono abbastanza efficaci da fare “tutto il lavoro”, a meno che non abbiate dei capelli non particolarmente esigenti.

Proteine Quaternizzate: essendo appunto, quaternizzate, fungono da condizionanti, molto più delle semplici proteine idrolizzate. All'azione sostantivante della proteina si aggiunge l'azione ammorbidente e filmante della parte cationica, che quindi agisce in parte come un tensioattivo cationico.
Ovviamente anche in questo caso, non ci si può aspettare lo stesso effetto di un vero e proprio condizionante, ma sicuramente possono essere un'ottima aggiunta agli shampoo, dove non si prevede una fondamentale azione districante, come nel caso di un balsamo.

Hydroxypropyltrimonium Honey: nonostante il nome, non si tratta di un Esterquat, e nemmeno di un vero e proprio condizionante cationico, viene commercializzato col nome di Honeyquat 50 o PF (o solo Honeyquat per Aromazone), ma di fatto non è altro che Miele Quaternizzato, insomma funziona in modo simile alle proteine quaternizzate, ma la molecola di partenza sono gli zuccheri contenuti nel miele, e non le proteine.
Si tratta dopotutto di un ingrediente non biodegradabile, e inquinante più o meno come i classici condizionanti quaternari, quindi tantovale usare direttamente quelli, che risultano pure più efficaci.
A differenza delle proteine quaternizzate però, in questo caso abbiamo una molecola molto più piccola, e secondo le schede tecniche in grado di penetrare nelle fibre del capello. Viene descritto anche come un ottimo condizionante cutaneo, utilizzabile anche nei prodotti viso e corpo, come molti quaternium e polyquaternium.

Il vantaggio delle ultime categorie di sostanze, i non veri e propri condizionanti, è che indicativamente possono essere ingredienti da aggiungere a prodotti già pronti, ma che si sono dimostrati poco districanti, anche se è un'indicazione molto generica, e bisogna sempre considerare la formula del prodotto pronto e la specifica sostanza. In ogni caso non trasformano il prodotto, ma nel caso abbiate voluto provare un prodotto 100% ecobio, e non vi siate trovate, tanto vale provare qualche aggiunta per non buttarlo o per usare un prodotto del tutto non efficace.

Ulteriori molecole che possono agire come blandi condizionanti, adatti probabilmente solo ai capelli meno esigenti, sono sostanze come le Mucillagini, il Miele, le Carragenine (Come il Silicone Vegetale di Aroma Zone) e le proteine non quaternizzate. Questi ingredienti sono forse più efficaci in prodotti condizionanti Leave-In, piuttosto che in shampoo e balsami a risciacquo.
Ma si tratta solo di aggiunte “di contorno” per la maggior parte dei casi. Solo capelli corti e lisci normalmente se le fanno bastare, dato che formano un film molto leggero sul capello, o riescono solo ad ammorbidirlo un po'.
Dovete vedere sempre voi, in prima persona, in base ai vostri capelli, che tipo di prodotto scegliere, se uno completamente ecobio, ma poco condizionante, per forza di cose, oppure un prodotto estremamente efficace, anche se non biodegradabile, o infine un prodotto che sia un buon compromesso. Io di solito opto per quest'ultima opzione.

Spero che il post vi sia piaciuto!
Alla prossima!

Rasmus

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martedì 28 luglio 2015

Due marche reperibili con buoni inci

Ciao a Tutti,
vi parlo ora di due marche relativamente diffuse, ma che mi piacciono molto per la scelta di formulazione e per il costo molto basso.

La prima l'ho vista sia al discount MD, sia all'Esselunga, all'Auchan, e infine ho visto qualcosa anche da OVS e da Acqua&Sapone.
Vi parlo della Sensurè:

Sensurè – Salviettine Struccanti 3 in 1:

Aqua, Lauryl Glucoside, Polyglyceryl-2 Dipolyhydroxystearate, Glycerin, Hexyldecanol, Hexyldecyl Laurate, Cocoglycerides, Phenoxyethanol, Parfum, Tocopheryl Acetate, Panthenol, Benzoic Acid, Dehydroacetic Acid, Bisabolol, Polyaminopropyl Biguanide, Ethylhexylglycerin, Echinacea Angustifolia Extract, Achillea Millefolium Extract

25 salviettine
0,99-1,75 €

Sono proprio contenta di questo prodotto! Abbiamo una semplice emulsione, con una cascata di grassi piuttosto leggera, Pantenolo, Bisabololo, estratti vegetali e un pochino di tensioattivo.
Dovrebbe essere un prodotto adeguatamente struccante, ma chiaramente è impossibile da determinare solo dalla lista ingredienti, bisogna per forza provare.
In ogni caso, visto il prezzo, vale la pena provare, effettivamente se mi dovessi mai trovare nella condizione di dover scegliere uno struccante in salviettine, penso che sceglierei questo come prima scelta.

Sensurè – Salviette Intime Econaturali:

Aqua, Glycerin, Phenoxyethanol, Caprylyl/Capryl Glucoside, Sodium Cocoamphodiacetate, Sodium Cocoyl Glutamate, Disodium Cocoyl Glutamate, Parfum, Benzoic Acid, Olea Europaea Fruit Oil, Dehydroacetic Acid, Chamomilla Recutita Flower Extract, Melissa Officinalis Flower Extract, Calendula Officinalis Flower Extract, Ethylhexylglycerin

20 salviettine
1,60-1,90 €

Innanzitutto è molto bello che le salviettine siano assolutamente ecologiche, ma anche gli ingredienti lo sono!
Abbiamo dei tensioattivi assolutamente adatti, da un glucoside piuttosto lavante come primario, un anfoacetato come secondario, e due glutamati estremamente delicati come terziari. Inoltre abbiamo un pochino di Olio di Oliva come surgrassante, e qualche estratto vegetale.
L'Estratto di Melissa è segnato a pallino rosso perché piuttosto allergizzante, ma se non avete problemi di pelle estremamente reattiva non ci saranno problemi.

Sensurè – Detergente Intimo Lenitivo, Riequilibrante e Delicato:

Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Potassium Palmitoyl Hydrolyzed Oat Protein, Potassium Olivoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Sodium Cocoyl Glycinate, Lauryl Glucoside, Glycerin, Sodium Benzoate, Disodium Cocoyl Glutamate, Sodium Cocoyl Glutamate, Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Potassium Sorbate, Parfum, Lactic Acid, Menthyl Lactate, Alpha-Glucan Oligosaccharide, Polymnia Sonchifolia Root Juice, Maltodextrin, Lactobacillus, Salix Alba Bark Extract, Malva Sylvestris Leaf Extract, Thymus Vulgaris Extract, Rosmarinus Officinalis Extract

100 ml
0,99 €
250 ml
1,98 €

Anche in questo caso esulto leggendo finalmente un inci davvero, ma davvero delicato!
Abbiamo davvero una bellissima scelta di tensioattivi: una betaina, addolcita da tensioattivi ibridati con proteine, glutamati, un glicinato, un glucoside e anche un pochino di condizionante a pallino giallo.
Abbiamo poi qualche estratto vegetale, Maltodestrine, Mentil Lattato, Lactobacilli e un oligosaccaride a funzione umettante.
Insomma, meglio di così non si può!
Penso che lo proverò sicuramente una volta finito quello che sto usando attualmente.

Sensurè – Detergente Intimo Lenitivo, Antibatterico e Riequilibrante:

Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Zinc Coceth Sulfate, Potassium Olivoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Glycerin, Sodium Benzoate, Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Sodium Cocoyl Glutamate, Disodium Cocoyl Glutamate, Potassium Sorbate, Parfum, Lactic Acid, Menthyl Lactate, 4-Terpineol, Salicylic Acid, Salix Alba Bark Extract, Malva Sylvestris Leaf Extract, Thymus Vulgaris Extract, Rosmarinus Officinalis Extract

250 ml
1,98 €

Questa seconda versione di detergente intimo mi piace di meno.
Purtroppo dalla confezione di cartone si vede ben poco la differenza tra le due versioni, ma effettivamente cambia parecchio.
Se il primo prodotto è assolutamente delicato, questo potrebbe essere più lavante, abbiamo infatti un anionico etossilato simile allo SLES.
In ogni caso non sembra proprio un prodotto aggressivo, paragonabile a quelli “commerciali”, quindi potete assolutamente stare tranquilli, ma semplicemente vi consiglio maggiormente il primo.

Sensurè – Aloe Vera – Bagnoschiuma:

Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Olivoyl Glutamate, Potassium Olivoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Cocamidopropyl Hydroxysultaine, Lauryl Glucoside, Glycerin, Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Parfum, Sodium Benzoate, Sodium Olivamphoacetate, Potassium Sorbate, Olea Europaea Fruit Oil, Magnesium PCA, Sodium PCA, Panthenol, Aloe Barbadensis Leaf Juice

100 ml
0,99 €
300 ml
2,05 €
500 ml
1,99-2,20 €

Anche qui sono rimasta piacevolmente colpita, dato che non conoscevo la marca in precedenza.
Abbiamo sempre la betaina come tensioattivo primario, ma abbiamo anche altri anfoteri e molti non  ionici.
In generale sono quasi tutti tensioattivi delicatissimi, molti di questi adattissimi per i prodotti baby.
Il tutto poi è delicatamente surgrassato da Olio di Oliva, e integrato con minerali, Pantenolo e un goccino di Aloe, quest'ultima è certamente in quantità quasi omeopatiche...nonostante il prodotto assolutamente più che consigliatissimo, direi che è solo un colmo che l'Aloe sia l'ultimo ingrediente, visto che il prodotto è proprio all'Aloe.

Sensurè – Latte&Miele – Bagnoschiuma:

Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Olivoyl Glutamate, Potassium Olivoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Cocamidopropyl Hydroxysultaine, Lauryl Glucoside, Glycerin, Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Parfum, Sodium Benzoate, Sodium Olivamphoacetate, Potassium Sorbate, Olea Europaea Fruit Oil, Magnesium PCA, Sodium PCA, Panthenol, Avena Sativa Kernel Oil, Hydrolyzed Oat Protein, Potassium Palmitoyl Hydrolyzed Oat Protein

100 ml
0,99 €
300 ml
2,05 €
500 ml
1,99-2,20 €

La formula base anche qui è la stessa, stesso mix di tensioattivi, e addolcenti, a cui però viene aggiunto un goccino di Olio di Avena e un pochino di proteine vegetali.
Non c'è traccia di Latte o di Miele, quindi il riferimento è sicuramente limitato alla fragranza, viste le minime differenze di formulazione, direi che la scelta può essere lasciata tranquillamente alla preferenza olfattiva.

Sensurè –  Muschio Bianco – Bagnoschiuma:

Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Olivoyl Glutamate, Potassium Olivoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Cocamidopropyl Hydroxysultaine, Lauryl Glucoside, Glycerin, Sodium Cocoyl Glycinate, Parfum, Sodium Benzoate, Sodium Olivamphoacetate, Potassium Sorbate, Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Olea Europaea Fruit Oil, Magnesium PCA, Sodium PCA, Panthenol, Lilium Candidum Extract

100 ml
0,99 €
300 ml
2,05 €
500 ml
1,99-2,20 €

Infine anche qui, stessa formulazione della versione Aloe Vera, a cui viene solamente sostituito l'estratto di Aloe, con quello di Giglio, quindi immagino che anche in questo caso il riferimento al Muschio Bianco si limiti alla profumazione.
Di questi prodotti comunque apprezzo anche l'assenza di coloranti, che effettivamente risultano solo un ingrediente decorativo, e visto che il prodotto viene venduto in una confezione opaca, non è certo necessario.

Vi parlo ora di un'altra marca piuttosto diffusa, si tratta della Speedy Care, una dei marchi prodotti dalla O.PAC, una grossa azienda produttrice di salviettine.

Speedy Care – Igiene Intima Anti-Odore:

Aqua, Inulin, Alpha-Glucan Oligosaccharide, Triethyl Citrate, Olus Oil, Glycerin, Lauryl Glucoside, Polyglyceryl-2 Dipolyhydroxystearate, Glyceryl Oleate, Dicaprylyl Carbonate, Citric Acid, Sodium Benzoate, Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin, Lactic Acid, Parfum, Hydroxycitronellal, Citronellol, Geraniol, Linalool, Alpha-Isomethyl Ionone, Hexyl Cinnamal, Butylphenyl Methylpropional

20 salviettine
1,10-2,00 €

Queste salviettine le ho viste da Tigotà, Acqua & Sapone, ma dovrebbero esserci anche in qualche discount, mi sono piaciute subito.
Come molti prodotti di questo marchio, hanno davvero un ottimo inci: dovrebbero essere delicatamente detergenti, e inoltre molto setose, dato l'apporto di Inulina al secondo posto e alla cascata di grassi. Sono stati usati un tensioattivo delicato e due emulsionanti.
Vanno benissimo anche i conservanti, e gli unici pallini rossi sono gli allergeni del profumo.

Speedy Care – Struccante Detergente all'Acqua Micellare:

Aqua, Sodium Lactate, Sodium PCA, Mannitol, Lecithin, Sodium Cocoyl Glutamate, Chamomilla Recutita Flower Water, Glycerin, Tocopheryl Acetate, Disodium Coco-Glucoside Citrate, PEG-7 Glyceryl Cocoate, Polysorbate-20, Phenoxyethanol, Benzyl Alcohol, Potassium Sorbate, Tocopherol, Citric Acid, Parfum

20 salviettine
1,25-1,39 €
72 salviette
2,99 €

Non si tratta di un prodotto perfetto, infatti abbiamo due pallini rossi evitabilissimi, però il prezzo è assolutamente basso, quindi posso considerarlo un prodotto accettabile dopo tutto.
Abbiamo un prodotto che dovrebbe essere estremamente setoso, infatti abbiamo dei sali che ammorbidiscono molto la pelle, e un mix di tensioattivi dai più delicati (glutamato e glucoside) a qualcuno un po' più detergente, come il PEG e il polysorbato, ma che sicuramente sono in quantità ridotte.
Anche i conservanti scelti sono ottimi.
Se funziona non vedo perché farei i pignoli per due pallini rossi, in un prodotto che comunque vi consiglierei di sciacquare via.

Speedy Care – Salviettine ad azione Detergente e Sanitizzante:

Aqua, Alcool Denat., Polyglyceryl-4 Caprylate, Glycerin, Chlorhexidine Digluconate, Imidazolydinyl Urea, Phenoxyethanol, Methylparaben, Ethylparaben, Propylparaben, Oryza Sativa Bran Oil, Parfum

15 salviettine
0,80 €

Non si tratta di un prodotto verde, ma l'ho comunque inserito, perché considero che per il prezzo sia un prodotto almeno efficace per il suo scopo.
Ci sono tanti prodotti "igienizzanti", e sono quasi tutti a base di Alcol, come questo.
Non so se questo sia l'unico formato prodotto, o ce ne siano altri. L'ho visto solo di recente da Tigotà.

Speedy Care – Salviette Rinfrescanti Profumate Protettive:

Aqua, Dicaprylyl Ether, Tarchonanthus Camphoratuus Oil, 4-Terpineol, Melia Azadirachta Seed Oil, Pelargonium Graveolens Flower Oil, Coco-Glucoside, Citric Acid, Disodium EDTA, Phenoxyethanol, Benzyl Alcohol, Potassium Sorbate, Tocopherol

10 salviettine
0,85 €

Non mi ero mai interessata molto dei diversi prodotti antizanzare, ma in questo caso ho voluto fare un'eccezione. Infatti abbiamo delle semplici salviettine arricchite con Olio Essenziale di Canfora, Terpineolo (contenuto in oli essenziali come Petitgrain e Pino), Olio di Neem, Olio Essenziale di Geranio.
Insomma qualche ingrediente naturale che dovrebbe respingere gli insetti, anche se nella pratica non so quanto siano efficaci queste salviettine.
Sicuramente visto il prezzo vale un tentativo.
Trattandosi di un prodotto contenente oli essenziali (e senza capirne esattamente in che quantità), lo sconsiglio per i bambini piccoli.

Speedy Care – BabyLine – Salviette con Crema Latte Protettiva:

Aqua, C18-22 Hydroxyalkyl Hydroxypropyl Guar, Pyrus Malus Fruit Water, Rubus Idaeus Fruit Extract, Citrus Aurantium Dulcis Fruit Water, Coco-Glucoside, Olus Oil, Glycerin, Lauryl Glucoside, Polyglyceryl-2 Dipolyhydroxystearate, Glyceryl Oleate, Dicaprylyl Carbonate, Potassium Sorbate, Sodium Benzoate, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid, Lactic Acid, Parfum

20 salviettine
0,85 €

72 salviettine
2,00 €

Anche in questo caso abbiamo un prodotto molto carino, tensioattivi delicati in piccole quantità, e ulteriormente surgrassati ed emulsionati, insomma sembra proprio che siano delle salviettine impregnate di latte detergente, più che di un detergente classico.
Abbiamo anche un condizionante in seconda posizione, anche se sintetico, si tratta di un ingrediente accettabile.
Dovrebbero essere assolutamente delicate e setose.

Speedy Care – BabyLine Eco – Salviette Biodegradabili e Compostabili:

Aqua, Olus Oil, Glycerin, Lauryl Glucoside, Polyglyceryl-2 Dipolyhydroxystearate, Glyceryl Oleate, Dicaprylyl Carbonate, Calendula Officinalis Flower Extract, Helianthus Annuus Seed Oil, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Inulin, Alpha-Glucan Oligosaccharide, C18-22 Hydroxyalkyl Hydroxypropyl Guar, Coco-Glucoside, Phenoxyethanol, Benzyl Alcohol, Potassium Sorbate, Citric Acid, Parfum

72 salviettine
2,99 €

e infine vi parlo di un prodotto che mi pare nuovissimo: non lo avevo mai visto sugli scaffali, e l'ho aggiunto all'ultimo per la recensione inci.
Si tratta di salviettine completamente biodegradabili e compostabili, in cui viene cambiata completamente la formula, ma essenzialmente con nessuna variazione in merito all'efficacia.
Mi sembrano un buonissimo prodotto, delicato e anche delicatamente surgrassato, con qualche aggiunta poetica di Calendula, Aloe, e con effettivi filmanti cutanei, tra cui un vero e proprio condizionante.
Insomma, ottime, anche se non economicissime (ma già il fatto che siano biodegradabili è normale che faccia aumentare il prezzo).

E con questo ho finito anche oggi!
Spero vi sia piaciuto il post!
Rasmus

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venerdì 24 luglio 2015

Torta di Whipped Soap a tre colori!

Ciao a Tutti,
vi ho già parlato più volte del sapone, sia quello normale, sia di come fare un Whipped Soap, ora in particolare vi passo questa ricetta che ho provato a realizzare con le mie compagne di saponificazione:
Come principale caratteristica, il Whipped Soap non è altro che un sapone fatto a partire da un burro montato, quindi è composto quasi completamente da grassi saturi.

La realizzazione però è tutt'altro che complessa, se paragonata alla classica procedura a freddo, che vi ho già descritto.
Vi avevo anche descritto in modo piuttosto sommario la realizzazione di un generico Whipped Soap, in questo caso però, vi mostro una ricetta già usata.
La parte più difficile di questa realizzazione specifica, e penso per ogni realizzazione di Whipped Soap, sta nella manualità della posa in stampo.
Infatti la pasta di sapone verrà lavorata come se fosse una vera crema, con i sac-a-poche, che io ad esempio non avevo mai e poi mai usato in cucina precedentemente.

Dato che vi ho già parlato del procedimento generale, passo subito a farvi vedere questa ricetta specifica:



Come vedete abbiamo una piccolissima quantità di oli insaturi e molti burri e grassi idrogenati.
Dovendo omogeneizzare il più possibile la miscela di acidi grassi, la cosa migliore è comunque sciogliere per bene tutti i grassi, sempre rimanendo a basse temperature (insomma abbastanza da sciogliere il grasso che necessita la temperatura più alta), questo perché poi dovremo attendere che il mix si riaddensi prima di procedere altrove.
In questo caso potete evitare di sciogliere completamente Karité e Mango, ma Palma e Cocco vanno sciolti del tutto prima di pesarli, come vi ho già detto più volte.
Una volta miscelati tutti gli oli scaldati, con i burri e con gli oli freddi, possiamo procedere.
Vanno inseriti tutti in una grossa ciotola, calcolando che deve starci nel freezer, così da poter montare man mano i grassi durante il raffreddamento.
Andrà periodicamente inserito in freezer e montato, fino a quando si vedrà un'inizio di solidificazione ai bordi della ciotola.
A questo punto si continueranno a dare delle saltuarie frullate fino a che il mix di grassi non si addenserà piano piano. Bisogna andare avanti a montare fino ad ottenere un vero e proprio burro montato
In questo caso ci si può limitare a scaldare solo la Cera di Soia insieme a Oli di Palma e Cocco.
Tutti gli altri grassi li potrete aggiungere successivamente, a freddo, calcolando che i burri si ammorbidiranno a contatto con la maggior parte dei grassi caldi.

La stessa procedura che dobbiamo attuare per i grassi, dobbiamo attuarla anche per la soluzione di Soda, che deve essere preparata con un certo anticipo, e raffreddata in frigo se necessario.
Come sempre, durante la preparazione della soluzione, dovrete proteggervi adeguatamente, come vi ho già spiegato nel post sulla saponificazione a freddo.

Una volta che la soluzione di Soda si è sufficientemente raffreddata, e i grassi si sono addensati, potrete dare inizio alla saponificazione, dopo aver aggiunto la fragranza.
In questo caso è tutto più semplice, basta aggiungerla a filo ai grassi continuando a frullare, dato che il Whipped Soap difficilmente darà problemi (ammassamento, nastro ecc...), basterà essere ragionevolmente sicuri che si sia mescolato a sufficienza.
Ora non restano che da fare le modifiche “decorative”.

Noi abbiamo deciso di suddividere la pasta del sapone in 3 parti (venute più o meno uguali), per usare tre diversi colori, e per fare una torta usando tre diverse sac-a-poche.
Ogni mica usata va stemperata in un cucchiaio o due d'olio aggiunto, e mescolata così con tutta la pasta di sapone dovuta.

In questo caso, abbiamo fatto una lavorazione “a strisce sovrapposte”, per poi procedere nella direzione opposta, e infine “a trattini” obliqui.
Questa è la “torta” di sapone venuta, dove si vede la mica gialla limone che ha virato al rosa, per poi ritornare gialla a indurimento del sapone, come potete vedere dall'immagine sotto.
Ci sono voluti 2-3 giorni perché il sapone fosse pronto per essere tagliato, e circa 4-5 mesi per la stagionatura, anche se come vedete, ne ho lasciati trascorrere di più prima di usarlo, e mostrarvi la ricetta.
Questo è il sapone tagliato, dopo quasi un anno di stagionatura:


Anche per oggi ho finito!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie personali maestre di saponificazione

mercoledì 22 luglio 2015

Ingredienti da spignatto o cucina da usare nel Sapone

Ciao a Tutti,
scrivo questo post, perché non penso di essere l'unica ad essere passata dallo spignatto, alla saponificazione.
Dato che spesso gli ingredienti usati sono molto diversi, a parte i grassi (ad esempio coloranti, additivi, ecc...), può essere utile sapere invece cosa può essere riciclato, più che altro per poter economizzare sulla varietà di materie prime, in particolare ho considerato anche gli ingredienti culinari.
Non so voi, ma il mio budget non è infinito, quindi passo molto tempo a ragionare su tutti quegli ingredienti che possono essere il più possibile versatili.
In particolare, passare alla saponificazione, ha in comune quasi tutti i grassi, con quelli acquistati per spignattare.
La differenza fondamentale sta nella quantità necessaria, ma anche nella scelta degli stessi.
Come vi ho già indicato nei diversi post sulla saponificazione, i grassi sono tutti diversi, e nel sapone è fondamentale rispettare la giusta proporzione tra i diversi grassi.
Questo soprattutto all'inizio, quando sarete esperti non ci saranno problemi, saprete gestire bene anche composizioni "caratteristiche".
In particolare, avrete bisogno soprattutto di Cocco (o Palmisto) e Palma (o Strutto), che di solito sono ingredienti moderatamente o poco utilizzati per spignattare.
Vi farò una lista degli ingredienti con cui potrete cominciare a fare qualche sapone, senza dover acquistare tutto il necessario. Alcuni ingredienti non li ho testati personalmente, quindi mi sono basata sulle informazioni che ho trovato in alcuni gruppi sul sapone.

Gli ingredienti da spignatto che più probabilmente potrete utilizzare, sono alcune sostanze coloranti:

Alga Spirulina: se la usate per diverse maschere viso, o da mettere negli spignatti, potrete inserirla anche nel sapone, vi farà diventare il sapone verde (potrete aiutarvi anche usando Olio di Avocado o Olio EVO al posto del classico Olio di Oliva chiaro e di bassa qualità che si usa per non rendere il sapone troppo giallino).
Bisogna però fare attenzione, l'alga contiene minerali che possono accelerare l'irrancidimento del sapone, inserite un buon chelante, e non affidatevi solo al citrato se non state usando solo oli saturi.

Miele: praticamente onnipresente nello spignatto, dalle maschere viso ai burri, dai balsami labbra alle cold cream, perché non nel sapone? Dona al sapone un colore che va dal caramello al biscotto, ne vanno inseriti uno o due cucchiai per ogni chilo di grassi, nella brocca dell'acqua, prima di inserire la soda.
Dato che gli zuccheri alzano enormemente la temperatura della fase gel, bisogna lavorare a massimo 35-40°C, e non coprire lo stampo.
Ne parlo qui, parlando di ingredienti di spignatto, perché va benissimo il miele pastorizzato, non sprecate mieli pregiati per il sapone, come per lo spignatto (senza considerare che negli spignatti possono risultare allergizzanti)!

Infusi vari: usati come tonici, come ingredienti per spignatti di ogni tipo, sono di tantissimi colori diversi. Possono colorare il sapone, ma nella maggior parte dei casi diventano grigiastri a contatto con la soda. Testateli prima portando il pH ad almeno 11.

Oleoliti vari: possono essere realizzati con i più diversi scopi, ma molti di questi possono andare anche a colorare in diverso modo il sapone.
Dipende assolutamente dal tipo di oleolito.
Tendenzialmente gli oleoliti contenenti carotenoidi daranno colori giallo-aranciati: Pomodoro, Carota, Iperico, Calendula, ma potrebbe essere molto rilevante capire la concentrazione e di conseguenza quanto oleolito serve nel sapone.
Purtroppo non è una cosa semplice, ma se si hanno grandi quantità di oleoliti a disposizione (come chi se li prepara in casa) si possono sempre fare delle prove.

Biossido di Titanio: usato sia nelle creme, ma soprattutto nei decorativi, è anche un ottimo ingrediente per sbiancare il sapone, o per schiarire un sapone colorato con qualcosa di scuro.
Io di solito lo stempero nei grassi, lo aggiungo non appena la pentola è pronta, e continuo a mescolare fino al momento di saponificare, e prima di aggiungere la soda ai grassi vado un pochino di minipimer per uniformarlo ulteriormente.

Argilla Rosa: Usata per le maschere, può anche essere usata per colorare di rosa delicato il sapone, a differenza del Caolino, che tende ad ingiallire col tempo, quest'altra argilla mantiene il rosa nel tempo, senza virare.

Argilla Verde (Montmorillonite): l'ho testata io stessa nel sapone, l'avevo primariamente acquistata per fare le maschere viso, ma poi ho scoperto questo secondario uso.
Viene un delicato color pistacchio mettendo un cucchiaio di argilla a nastro per ogni chilo di grassi. Il Verde Pistacchio permane, e non vira. Io ho usato la Montmorillonite di Gisella, ma potete trovarla anche da Aroma Zone.

Profumo Alcolico: Se proprio non trovate la fragranza corrispondente al vostro profumo, o avete un profumo da riciclare perché impossibilitati ad usarlo puro (es. Intolleranza ai profumi alcolici), potete sempre usarlo in un sapone.
Però è impossibile inserirlo direttamente, per l'alta percentuale d'Alcool contenuta, che farebbe ammassare subito il sapone.
Una strategia per poterlo inserire è quello di trasferire il profumo in un contenitore aperto, mischiato insieme ad Amido, in modo che evapori solo l'Alcol Etilico, e non la fragranza dispersa.
Serve minimo una mezza giornata, ma successivamente questa pappetta può essere inserita nel sapone, a nastro o anche negli oli, poco prima di versare la soluzione di Soda.
In base al tipo di profumo e alla sua qualità è necessario più o meno prodotto, ed è impossibile prevederlo.

Chi fa anche molti decorativi, avrà sicuramente un discreto assortimento di pigmenti, che sicuramente rendono molto più di tutti gli ingredienti di cui vi ho parlato.
Alcuni di questi rendono molto bene, e senza virare, altri invece potrebbero dare effetti diversi da quelli che ci si aspetta, ma essendo miche e ossidi talmente numerosi e diversi anche fra i diversi venditori, non starò a parlarvene, non essendo poi la mia specialità quella di fare saponi molto colorati ed elaborati.
Magari riprenderò l'argomento quando sarò più esperta.

Sempre tra le varie sostanze che si trovano in molte dotazioni di spignattatori, abbiamo anche diversi ingredienti non coloranti.
In questo caso parliamo di ingredienti "migliorativi", e che influiscono più che altro sulla texture, sul tipo di schiuma del sapone ecc...
Vediamo un po':

Sodio Lattato: si inserisce sotto forma di Sodio Lattato al 60%, già pronto, ma anche di Acido Lattico ed un eccesso di Soda Caustica nell'acqua distillata, facendo i giusti calcoli molari. Agisce rendendo il sapone più solido dopo la preparazione, anche se al momento della preparazione a caldo mantiene il sapone fluido più a lungo, cosa che non succede con la saponificazione a freddo. Nel processo di saponificazione si usa tra l'1 e il 3% dei grassi, e comunque il ruolo principale è come agente di texture, infatti non modifica il pH finale.
L'inserimento del Sodio Lattato forma una pasta di sapone più rigida, che si appiccica meno al coltello durante il taglio, mentre durante l'uso non influisce, rende solo il sapone più setoso al tatto.

Emulsionanti Cerosi: tutti i normali emulsionanti a caldo che si usano per le creme, possono essere aggiunti in piccole percentuali al sapone per rendere una texture più cremosa. Ogni emulsionante rende in modo leggermente differente, ma
usando i più comunemente usati per spignattare potete andare sul sicuro: Metilglucosio Sesquistearato, PGE-3 Distearato, Olivem 1000, Montanov 68. Possono essere inseririti al 2% dei grassi circa.

Lecitina Granulare: come per gli emulsionanti, ha lo stesso effetto, ovvero tende a rendere il sapone più cremoso e rende la schiuma più piacevole. Si può inserire come gli altri emulsionanti, circa al 2% dei grassi.

Oltre agli ingredienti che normalmente fanno parte della dotazione di uno spignattatore, si può sempre fare qualche capatina in cucina a portare via qualcosa dalla dispensa.
Innanzitutto, sempre con le funzioni di colorante, si possono usare i seguenti ingredienti culinari:

Cioccolato Fondente/Cacao: soprattutto il cioccolato, ma entrambi vanno bene per colorare il sapone di marrone. Una quantità di circa 20-25g per kg di grassi colora a sufficienza, ma senza creare una fastidiosa schiuma marrone. Non va considerato nel calcolo della soda.

Caffè: può essere inserito in diversi modi. Si può utilizzare direttamente un caffè infuso al posto dell'acqua in cui va sciolta la soda, senza particolari accorgimenti, altrimenti si può inserire la polvere di caffè direttamente a nastro, che però rimarrà nel sapone come parte solida, ad effetto esfoliante. Un'ulteriore utilizzo prevede l'uso di fondi di caffè freschissimi, con cui è possibile realizzare delle ottime saponette da cucina, perfette per eliminare gli odori fastidiosi.

Triplo Concentrato di Pomodoro: un bel cucchiaio raso di prodotto per ogni kg di grassi, inserito a nastro, creerà un sapone di un bel colore aranciato. Più se ne inserisce, più il colore sarà brillante, ma è meglio non esagerare, per non rischiare che anche la schiuma diventi spiacevolmente arancione.

Paprika Dolce: secondo ingrediente possibile per ottenere un sapone arancione, in questo caso si possono utilizzare due diversi metodi, nel primo caso a nastro, mantenendo però la polvere come agente esfoliante nel sapone, nel secondo caso facendo un'estrazione negli oli del sapone. Si inseriscono circa 15-30g di Paprika per ogni kg di grassi, e si inseriscono a caldo negli oli (una parte o tutti, se non ci sono oli termolabili), arrivando a bollore dell'acqua del bagnomaria, e lasciando in infusione per circa mezz'oretta. Una volta terminata l'infusione si filtra, si corregge il peso dei grassi e si può procedere.

Cannella: si usa come le altre spezie, a nastro, ma lasciando sempre un pochino di grana nel sapone. Dona un colore dal beige al marroncino.

Curcuma: usata come le altre spezie, a nastro, conferisce un colore giallo-arancione, ma sempre lasciando un pochino di ruvidità al sapone.

Ortica: qui la lavorazione cambia parecchio, si fa un'estrazione in acqua, facendo un decotto con le foglie. Poi si frulla il tutto e si usa questo intruglio per solubilizzare la Soda. In questo modo si ottiene un colore verde che resiste nel tempo.

Succhi di Frutta: Difficilmente potrete trovare dei succhi colorati che conferiranno un colore gradevole al sapone, questo perché tendenzialmente i colori blu-violacei-berry, dovuti agli antociani, virano al grigio in ambiente basico.
Potete però provare testando il succo che avete intenzione di usare con una soluzione di Soda concentrata almeno al 10-15%, all'incirca mezzo cucchiaino di Soda in pastiglie/scaglie.
Se il colore ottenuto vi aggrada, potete usare quel succo nella soluzione della soda, altrimenti lasciate perdere.

Oltre alla funzione di coloranti, molti ingredienti culinari possono essere utilizzati per realizzare saponi basic o anche molto particolari.

Oli Alimentari/Strutto: Senza dover acquistare grandi quantità di oli particolari, potete tranquillamente affidarvi a quello che si trova al supermercato, dove potete tranquillamente trovare oli adatti a fare un sapone basic.
Vi serviranno almeno Olio di Cocco (potete prenderlo negli empori etnici), Olio di Oliva, quello più chiaro che trovate al supermercato, e Strutto (chiaramente non veg), per non dover acquistare l'Olio di Palma, che di solito si trova solo online, oppure sottoforma di bifrazionato alimentare, non ottimo per il sapone. Poi potete sempre sperimentare acquistando oli già più "particolari", che però possono essere usati in piccole quantità, come Olio di Riso, Olio di Soia ecc...oltre a quelli che normalmente si usano per spignattare.

Latte, Panna, Burro: Possono essere inseriti come agenti di texture nel sapone. In tutti i casi va sempre calcolata la percentuale acquosa da sottrarre alla soluzione di Soda, facendo riferimento alla percentuale indicata sulla confezione.
Rendono il sapone più cremoso, soprattutto la Panna.
Panna e Latte sono ingredienti che vanno inseriti sempre congelati, perché naturalmente ricchi di zuccheri, che tendono a scaldare ulteriormente la reazione. Inoltre il Latte tende a "cuocere" se inserito non congelato, rendendo il sapone giallo-marroncino.
In generale si tratta di ingredienti che sconsiglio di utilizzare quando si è ancora alle prime armi, quindi non mi addentrerò nella teoria, proprio perché già io in primis non ne so abbastanza.
Queste lavorazioni poi prevedono anche la necessità di lavorare a temperature più basse, 40°C rispetto ai soliti 45°C.

Latte di Cocco/Latte di Mandorle/altri Latti Vegetali: possono essere inseriti con le stesse precauzioni che vanno prese inserendo latte vaccino o Panna, anche in questo caso si tratta di un procedimento più complesso rispetto all'aggiunta di altri ingredienti.
Si possono inserire anche sotto forma di preparati solubili, ma in questo caso è tutto molto più semplice, possono essere inserite le polveri direttamente nell'acqua della Soda.

Zucchero da Cucina: Si tratta di un'aggiunta simile a quella del Miele, con la differenza che non implica l'ingiallimento del sapone, dovuto al Fruttosio contenuto nel Miele. Si inserisce circa al 4% dei grassi, e si inserisce nell'acqua prima dell'inserimento della Soda.
In generale l'aggiunta di zucchero al sapone implica un aumento della temperatura durante la reazione di saponificazione. In questo caso bisogna fare attenzione a non coprire il sapone nello stampo e nel caso abbassare un pochino la temperatura di saponificazione, meglio più vicino ai 40°C rispetto ai soliti 45°C.

Birra: Si tratta di un ingrediente particolare, e di una procedura che ancora non conosco, ma ho ricevuto in regalo un pochino di sapone alla birra, fatto da una delle mie maestre di saponificazione.
Sicuramente è una delle prove che vorrò fare quando sarò un po' più esperta

E anche oggi ho finito!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it, la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, e soprattutto alle mie personali maestre di saponificazione.

mercoledì 15 luglio 2015

Prodotti iN's, qualche prodotto con buon inci

Ciao a Tutti,
poco tempo fa ho scoperto di avere vicino un discount iN's, come potevo non farci una capatina per curiosare fra i prodotti cosmetici?
Non è sicuramente tutto perfetto, anzi, però si trova qualcosa di economico e che non è male, e anzi, è una perfetta alternativa per chi non può permettersi prodotti ottimi, ma troppo costosi.
Inizio proprio con qualche prodotto di queste marche da discount:

Aline Beauty – Shampoo Baby:

Aqua, Magnesium Laureth Sulfate, Sodium Laureth Sulfate, Disodium Laureth Sulfosuccinate, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Lauroyl Glutamate, Sodium Chloride, Sodium PEG-7 Olive Oil Carboxylate, Sodium Cocoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Coco-Glucoside, Parfum, Citric Acid, Tetrasodium EDTA, Sodium Benzoate, Linalool, Benzyl Salicylate, C.I. 18050 C.I. 19140

300 ml
0,99 €

Si tratta di un prodotto che assolutamente non consiglierei come shampoo per bambini, diciamo che lo considero passabile, visto il prezzo, come shampoo per adulti, o comunque per bambini piuttosto grandi (almeno 6-7 anni).
Abbiamo SLES e MLES (simile, appena appena più delicato), oltre al Sulfosuccinato, il tutto tamponato però da betaina, un glutamato, un leggero surgrassante a pallino rosso, un tensioattivo proteico e infine un glucoside.
Insomma, un bel mix di tensioattivi che non sarà il trionfo dell'ecobio, ma già il fatto che abbiano usato così tanti tensioattivi mi piace.
Per il resto abbiamo ben poco: solamente chelante, conservanti, coloranti e fragranza, un prodotto basic, il giusto che ci si può aspettare a quel prezzo insomma.

Aline Beauty – Balsamo al Latte di Cocco:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Cetrimonium Chloride, Parfum, Citric Acid, Ethylhexyl Cocoate, Cocos Nucifera Oil, Benzyl Alcohol, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, C.I. 19140

500 ml
1,19 €

Formula estremamente minimal, ma anche ben scelta dopotutto: Alcol Cetearilico, un condizionante a pallino rosso molto efficace, fragranza, un olio e un estere come emollienti, e infine i conservanti, purtroppo non buonissimi, ma anche accettabili, visto che si tratta di un prodotto a risciacquo e anche di un prodotto estremamente economico.
Diciamo che c'è di meglio in commercio, ma nel caso dobbiate usare molto balsamo, e non vogliate spendere molto, questo è perfetto.
Lo stesso prodotto fino a poco tempo fa veniva venduto marchiato Genera, mentre ora ha questo nuovo marchio, anche se confezione e inci sono identici.
Immagino si tratti di un'acquisizione del marchio.

Aline Beauty – Balsamo al Latte di Mandorla:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Cetrimonium Chloride, Parfum, Citric Acid, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Benzyl Alcohol, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, Butylphenyl Methylpropional

500 ml
1,19 €

Sulla linea della versione precedente, qui abbiamo una semplice variazione con Olio di Mandorle al posto dell'Olio di Cocco/Estere di Cocco.
Cambiano gli allergeni del profumo, dato che cambierà anche la fragranza, per il resto è tutto uguale.
Scegliete una delle due versioni in base al vostro gusto, non mi sono permessa di aprire le confezioni per snasare le fragranze...ma immagino che il primo prodotto sia profumato al cocco, come questo alla mandorla!
Effettivamente, così, sulla carta, sembra un ottimo prodotto per chi fa il Cowash, costa anche meno dello Splend'Or al cocco, che di solito è il più gettonato a questo scopo.

Bell Beauty – Sapone Liquido per le Mani Nutriente:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Cocamidopropyl Betaine, Lauryl Glucoside, Glyceryl Laurate, Glycerin, Lactic Acid, Mel, Chondrus Crispus Extract, Laminaria Digitata Extract, Parfum, Sodium Benzoate, Ethylhexyl Stearate, Coumarin, Benzyl Salicylate, Mannitol, Xanthan Gum, Tetrasodium EDTA, Glycogen, Styrene/Acrylates Copolymer, C.I. 15985, C.I. 16255

300 ml
0,99 €

L'ho approvato visto il rapporto qualità/prezzo, infatti a meno di un euro, abbiamo un sapone liquido con una formula che non ha nulla di meno e nulla di più di molti prodotti di marca: SLES+betaina, addolciti comunque da un glucoside, un emulsionante/surgrassante, un estere, umettanti e anche un pochino di Miele.
Insomma, sicuramente qualcosa di meglio di molti fra i prodotti più noti, anche se si tratta di un prodotto non del tutto green. Lo definirei un buon compromesso. È però l'unica versione che mi è piaciuta tra quelle in vendita.

Bell Beauty – Gel Doccia Rigenerante:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Cocamidopropyl Betaine, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Parfum, Lactic Acid, Tetrasodium EDTA, Sodium Benzoate, Citral, Limonene, Linalool, Hydroxycitronellal, C.I. 19140, C.I. 15985, C.I. 42090

300 ml
1,10 €

Bell Beauty – Gel Doccia Anti Stress:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Cocamidopropyl Betaine, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Parfum, Lactic Acid, Tetrasodium EDTA, Sodium Benzoate, C.I. 17200, C.I. 60730

300 ml
1,10 €

Bell Beauty – Gel Doccia Sensualità:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Cocamidopropyl Betaine, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Parfum, Lactic Acid, Tetrasodium EDTA, Sodium Benzoate, Citronellol, Hydroxycitronellal, Geraniol, Linalool, C.I. 17200, C.I. 60730, C.I. 14700

300 ml
1,10 €

Ne parlo una sola volta, visto che la formula è sempre la stessa: abbiamo la stessa formula base presente nel sapone liquido, ma in questo caso abbiamo il surgrassante pronto a base di Coco-Glucoside e Glyceryl Oleate al posto dei tensioattivi terziari.
In realtà, nonostante il prezzo sia leggermente più alto, continuo a preferire la prima formula per un prodotto detergente.
Qui abbiamo meno addolcenti e surgrassanti, insomma, piuttosto userei il sapone anche come bagnoschiuma se proprio.

Genera – Crema Corpo Idratante Emolliente:

Aqua, Triethylhexanoin, Glyceryl Stearate SE, Glycerin, Ethylhexyl Palmitate, Parfum, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Aloe Barbadensis Gel, Phenoxyethanol, Methylparaben, Ethylparaben, Propylparaben, Butylparaben, Citronellol, Geraniol, Butylphenyl Methylpropional, Citric Acid, Tetrasodium EDTA, Sodium Polyacrylate

250 ml
1-2 €

Genera – Crema Corpo Nutriente:

Aqua, Triethylhexanoin, Glyceryl Stearate SE, Glycerin, Ethylhexyl Palmitate, Parfum, Argania Spinosa Kernel Oil, Aloe Barbadensis Gel, Linalool, Limonene, Phenoxyethanol, Methylparaben, Ethylparaben, Propylparaben, Butylparaben, Citric Acid, Tetrasodium EDTA, Sodium Polyacrylate

250 ml
1-2 €

In entrambi i casi abbiamo prodottini “budget”.
Ovvero economici, accettabili, ma chiaramente niente di straordinario.
Si tratta in entrambi i casi di prodotti solo emollienti, emulsionati con un autoemulsionante, e in cui troviamo quasi solamente esteri (il Triethylhexanoin non è presente nel biodizionario, ma è un semplice emolliente sintetico, non è un alcano di chiara derivazione petrolifera, dato che è un trigliceride).
Abbiamo poi un pochino di Aloe, conservanti, chelante e gelificante sintetico.

Genera – Crema Piedi:

Aqua, Glyceryl Stearate SE, Glycerin, Butyrospermum Parkii Butter, Ethylhexyl Palmitate, Cetearyl Alcohol, Caprylic/Capric Tryglyceride, Stearic Acid, Palmitic Acid, Sorbitol, Aloe Barbadensis Gel, Allantoin, Plukenetia Volubilis Seed Oil, Melissa Officinalis Oil, Menthol, Menthyl Lactate, Parfum, Phenoxyethanol, Methylparaben, Ethylparaben, Propylparaben, Butylparaben, Citric Acid, Benzyl Alcohol, Hexyl Cinnamal, Citronellol, Benzyl Salicylate, Limonene, Linalool, Coumarin, Eugenol, Tetrasodium EDTA, Sodium Polyacrylate

100 ml
1,70 €

Non posso che approvarla, per essere un prodotto piuttosto economico, mi piace molto.
Abbiamo una semplice emulsione ricca di emollienti, tra cui anche Olio di Inca Inchi, e anche con qualche idratante: Sorbitolo, Aloe e Allantoina.
Inoltre contiene anche Mentolo e Mentil Lattato rinfrescanti.
I conservanti poi sono gli stessi delle due creme precedenti, e non creano problemi, nonostante le bufale su internet.

Vi parlo ora della linea Ecobiologica dell'iN’s, dove c'è la mano di Fabrizio Zago (c'è una sua ammissione qui, sul suo forum).
Non ha un vero e proprio nome, la confezione riporta solamente la scritta “Bio”, che compare anche su molti prodotti biologici alimentari venduti dalla catena, mentre viene indicato sul retro della confezione il produttore: Laboratorio Verde s.r.l.
Si tratta sempre di prodotti piuttosto economici visto il livello, ma anche piuttosto noti nell'ambiente ecobio, soprattutto tra chi conosce il biodizionario e il forum di Sai Cosa Ti Spalmi:

iN’s – Bio – Sapone Liquido Biologico:

Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Coco-Glucoside, Foeniculum Vulgare Seed Extract, Hydrolyzed Wheat Protein, Avena Sativa Kernel Extract, Parfum, Citrus Aurantium Bergamia Fruit Oil, Guar Hydroxypropyltimonium Chloride, Xanthan Gum, Citric Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid

300 ml 
1,89-1,99 €

Formulazione molto semplice: un tensioattivo anionico (Sarcosinato), tamponato da un tensioattivo anfotero (la solita betaina), con l'aggiunta di un glucoside come terziario. Il tutto arricchito da estratti vegetali, un condizionante a pallino giallo e conservanti. Di questi ultimi, ne sono stati usati tanti, probabilmente per poterne usare una quantità ridotta di ognuno.
Non sono nemmeno presenti allergeni del profumo, ottima cosa per un prodotto "green"

iN’s – Bio – Bagnoccia Lenitivo:

Aqua, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Cocamidopropyl Betaine, Malva Sylvestris Flower/Leaf Extract, Coco-Glucoside, Hydrolyzed Wheat Protein, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Butyrospermum Parkii Butter, Parfum, Tocopheryl Acetate, Xanthan Gum, Citric Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid, Linalool

400 ml
1,89-2,49 €

Formula lavante identica a quella del sapone liquido, ma al posto del condizionante, come agente migliorativo, abbiamo due diversi emollienti: Olio di Mandorle e Burro di Karité.
Abbiamo poi l'Estratto di Malva, le proteine e un goccio di Vitamina E Acetata.
Anche qui sono stati usati gli stessi quattro conservanti.
A differenza del primo detergente, qui abbiamo anche un unico allergene del profumo, il Linalolo.

iN’s – Bio – Detergente Intimo Biologico:

Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Coco-Glucoside, Glycerin, Avena Sativa Kernel Extract, Chamomilla Recutita Flower Extract, Citric Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Lactic Acid, Parfum, Xanthan Gum, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid

300 ml
1,89-1,99 €

Stessa formula lavante anche per quest'altro detergente, a cui però è stata aggiunta della Glicerina, estratti vegetali, tra cui quello di Camomilla indicato sulla confezione, e infine i conservanti.
Non sono state fatte altre aggiunte migliorative, a differenza degli altri detergenti.
Si tratta di un prodotto estremamente semplice, ma che penso sia il giusto necessario.
L'ho acquistato come "riserva", quindi vi farò anche la recensione d'uso prossimamente.

iN’s – Bio – Shampoo Biologico:

Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Coco-Glucoside, Xanthan Gum, Cananga Odorata Flower Oil, Hydrolyzed Rice Protein, Guar Hydroxypropyltimonium Chloride, Linum Usitatissimum Seed Oil, Tocopheryl Acetate, Benzyl Alcohol, Sodium Dehydroacetate, Matricaria Recutita Flower Oil

300 ml
1,89-1,99 €

Eccoci all'ultimo prodotto, dove vediamo qualche modifica.
Innanzitutto non abbiamo più il Sarcosinato, ma abbiamo una formula lavante composta solamente dalla betaina, addolcita dal glucoside.
Come ulteriori addolcenti abbiamo le proteine, questa volta di Riso, l'Olio di Lino (sicuramente in piccolissime quantità) e infine il condizionante che abbiamo visto nel sapone liquido.
Vengono anche aggiunti anche gli Oli Essenziali di Ylang Ylang e Camomilla.
Ho acquistato anche questo prodotto, quindi anche per questo vi farò avere la recensione d'uso.

Vi parlo ora di un'altra marca lowcost, che potete sicuramente trovare in altri negozi, oltre che da In's, si tratta della Jacklon:

Jacklon – Haircare – Shampoo per Capelli Normali:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Cocamidopropyl Betaine, C12-13 Alkyl Lactate, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Propylene Glycol, Aloe Barbadensis Gel, Bambusa Vulgaris Sap Extract, Parfum, Polysorbate-20, Polyquaternium-10, Styrene/Acrylates Copolymer, Tetrasodium EDTA, Citric Acid, Magnesium Nitrate, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, Magnesium Chloride, Phenoxyethanol, Linalool, Benzyl Salicylate, Citronellol, Limonene, Hexyl Cinnamal

500 ml
1,65-1,88 €

Abbiamo un semplicissimo prodotto a base di SLES+betaina, addensato non solamente con il sale, e surgrassato da un emolliente sintetico e dal surgrassante vero e proprio a base di Coco-Glucoside e Glyceryl Oleate.
Contiene anche qualche estratto vegetale, un condizionante non siliconico e dei conservanti non proprio simpatici.
Non lo consiglierei certo come prodotto top, ma visto il costo, può essere un buon prodotto “budget”, per chi non può permettersi cosmetici del tutto ecobio.
Non posso prevedere quanto sia effettivamente lavante, e va per forza verificato con l'uso.

Jacklon – Haircare – Shampoo per Capelli Grassi:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Undecylenamidopropyl Betaine, C12-13 Alkyl Lactate, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Propylene Glycol, Citrus Medica Limonum Peel Extract, Camellia Sinensis Leaf Extract, Parfum, Polysorbate-20, Polyquaternium-10, Styrene/Acrylates Copolymer, Tetrasodium EDTA, Citric Acid, Magnesium Nitrate, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, Magnesium Chloride, Phenoxyethanol, Linalool, Benzyl Salicylate, Citronellol, Limonene, Hexyl Cinnamal

500 ml
1,65-1,88 €

La formula base di questo shampoo è simile a quella precedente, cambia la betaina, ma ha sempre lo SLES come tensioattivo anionico primario, ed è surgrassato allo stesso modo.
Vengono cambiati gli estratti vegetali, ma abbiamo gli stessi ingredienti per il resto della formula.
Potrebbe trattarsi di un prodotto leggermente più lavante, dato che si configura come un prodotto per capelli che necessitano di un lavaggio un pochino più forte.

Jacklon – Haircare – Shampoo&Balsamo 2 in 1:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Cocamidopropyl Betaine, C12-13 Alkyl Lactate, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Parfum, Propylene Glycol, Panthenol, Tocopheryl Acetate, Linum Usitatissimum Seed Oil, Polysorbate-20, Polyquaternium-10, Styrene/Acrylates Copolymer, Guar Hydroxypropyltimonium Chloride, Tetrasodium EDTA, Citric Acid, Magnesium Nitrate, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, Magnesium Chloride, Phenoxyethanol, Linalool, Benzyl Salicylate, Citronellol, Limonene, Hexyl Cinnamal

500 ml
1,65-1,88 €

Abbiamo infine il prodotto che mi piace di più: abbiamo uno shampoo che probabilmente risulta abbastanza delicato, dato che la stessa formula del primo shampoo viene arricchita da Pantenolo, Tocoferil Acetato, Olio di Lino e un condizionante a pallino giallo oltre al polyquaternium.
L'inci finisce poi con gli stessi conservanti e con gli stessi allergeni del profumo presenti in tutti e tre i prodotti.

Vi parlo ora delle salviettine baby vendute dal discount, sono vendute sotto il marchio Pallino, e non ho visto altri prodotti con questo marchio nel mio punto vendita.

Pallino – Salviettine Igieniche:

Aqua, Erythritol, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Betaine, Glycerin, Ethylhexyl Cocoate, Sodium Cocoyl Glutamate, Xanthan Gum, Sodium Citrate, Cocos Nucifera Oil, Polysorbate-20, Citric Acid, Phenoxyethanol, Parfum, Benzoic Acid, Ethylhexylglycerin, Dehydroacetic Acid, Propanediol

80 salviettine
1,79 €

Nonostante il costo piuttosto basso, si tratta di salviettine molto ben formulate. Sono ricche di umettanti, emollienti e tensioattivi delicati. Inoltre abbiamo anche la Trimetilglicina, ad effetto anche lenitivo.
L'unico ingrediente a pallino rosso è una piccola percentuale di solubilizzante, che comunque è poco prima della fragranza.
Si tratta di un prodotto con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Quest'altra marca l'ho vista solamente in questo discount, anche se non escludo che si trovi altrove, come la Genera, si tratta della Quovis.

Quovis – Detergente Intimo con Antibatterico:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Lauryl Glucoside, Sodium Chloride, Cocamidopropyl Betaine, Glyceryl Laurate, Mannitol, Chondrus Crispus Extract, Xanthan Gum, Laminaria Digitata Extract, Glycogen, Pinus Sylvestris Twig Leaf Extract, Lactic Acid, Parfum, Methylisothiazolinone, Methylchloroisothiazolinone, Benzyl Alcohol, Hexyl Cinnamal, Limonene, Tetrasodium EDTA, Linalool, C.I. 19140, C.I. 42051

300 ml
1,39 €

Per essere un prodotto piuttosto economico, come vedete non ha un brutto inci.
Guardando solo la lista inci, la formula è leggermente diversa dalla classica SLES+betaina, visto che sembrerebbe il glucoside il tensioattivo secondario, ma non è detto che le dosi siano simili, e che l'ordine abbia semplicemente allontanato SLES e betaina.
Mentre poi abbiamo l'antibatterico dichiarato sulla confezione: il Gliceril Laurato, infatti si tratta di una molecola multifunzionale: è un emulsionante a basso HLB, e ha anche proprietà antibatteriche, probabilmente grazie alla catena di carbonio corrispondente all'Acido Laurico, che già risulta avere un'azione antibatterica.
Abbiamo poi gelificanti, estratti vegetali, Mannitolo come umettante, e conservanti e chelante a pallino rosso.
Insomma, non è perfetto, ma visto il costo direi che si può anche chiudere un occhio se non si ha la possibilità di spendere di più.

Quovis – Salviettine Intime con Antibatterico:

Aqua, Polysorbate-20, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Sodium Caproyl/Lauroyl Lactylate, Triethyl Citrate, Thymus Vulgaris Leaf Extract, Salvia Officinalis Leaf Extract, Citric Acid, Parfum, Sodium Citrate, Glycerin, Caprylic/Capric Tryglyceride, Phenoxyethanol, Benzoic Acid, Dehydroacetic Acid, Ethylhexylglycerin, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

20 salviettine
0,99 €

Infine eccoci all'ultimo prodotto, anche in questo caso viene detto che contiene un antibatterico, ma è diverso da quello contenuto nel detergente intimo, qui abbiamo il Sodium Caproyl/Lauroyl Lactylate, che probabilmente ha gli stessi effetti antibatterici dovuti alla presenza di Acido Laurico.
Per il resto le salviettine non sono ecobio, visto che come tensioattivo hanno un polysorbato, ma tutto sommato, visto anche il costo, sono accettabili. Non dovrebbero essere aggressive, abbiamo anche Trietil Citrato con blande capacità deodoranti, estratti vegetali, e conservanti sicuramente migliori di quelli del detergente intimo.

Anche per oggi ho finito!
Vi aggiornerò nel caso dovessi vedere nuovi prodotti sugli scaffali del mio punto vendita (che però è proprio piccolino)!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione