mercoledì 31 gennaio 2018

Il mi trucco Correttivo Occhi Completo

Ciao a Tutti!
Oggi torno a parlarvi di trucco, e in particolare voglio mostrarvi il mio trucco occhi correttivo “standard”.
Dato che ho un occhio essenzialmente piccolo, e con la palpebra mobile parzialmente ricoperta dalla palpebra fissa, su di me funzionano principalmente gli Smokey, ma anche una sfumatura strutturata che lascia luminosa la prima parte interna della palpebra mobile e con la rima inferiore schiarita dalla matita color carne (non bianca! Quella non dona a nessuno!).
Si tratta di una sorta di “mezzaluna”, ma molto allungata e portata fino quasi all'angolo interno dell'occhio, questa è la forma che cerco sempre di ricreare, sia che usi il nero, sia che mi basi solo su marroni.

Dopo il corso di Self Make-Up che ho fatto prima dell'estate, con le MUA Annalisa MakeUpPleasure e Laura di Le Tentazioni di Laura, ho comunque faticato a riprodurre un Make Up occhi valorizzante, anche il semplice Smokey per me è stato comunque difficile da realizzare, ma con i prodotti giusti, gli strumenti giusti, pratica e impegno sono riuscita ad ottenere dei buoni risultati.

Le sfumature sicuramente non sono precise al 100%, e sicuramente ho sempre qualcosa da imparare e migliorare, ma questo è il risultato dopo tante prove e pratica:

In particolare qui stavo guarendo dall'influenza, quindi avevo una pelle terrificante, il fondotinta purtroppo mi ha evidenziato tutte le pellicine, ma il trucco occhi mi era venuto particolarmente bene, è stata la prima volta in cui sono riuscita (almeno spero) a “tirare sù” gli occhi con sfumature dai toni naturali.
Si tratta di una struttura di trucco che cerco di replicare anche sui Make Up colorati, come quello viola con Gossip di Nevecosmetics, uno dei miei preferiti, che vi ho mostrato su instagram, ma che sicuramente rende ancora meglio con colori naturali.

Nel mio correttivo basic, in particolare ho sfruttato tantissimo la Shade&Light Palette di Kat Von D, con l'ausilio di alcuni ombretti singoli (Narciso di Nabla) e qualche tocco dei colori matte dalla Naked 1, che sono i colori più adatti per realizzare il correttivo.
Molti sono piuttosto “universali” (es. gran parte dei colori della Shade&Light e Narciso), alcuni sono variabili.
Ad esempio per le fredde che siano anche piuttosto soft so che una palette ottima è la UD Ultimate Basics, che è composta solo da ombretti matte, ma tutti dai sottotoni freddi, e che per quanto freddi, ingrigiscono gli incarnati meno soft (ha anche un paio di colori caldi, ma sono l'eccezione), altrimenti sarebbe sicuramente stata una palette più versatile.
Purtroppo la foto qualche sfumatura se la mangia, e i colori sono effettivamente più “pasticciati” di come erano in realtà (senza contare che la luce invernale è tremenda per fare le foto al trucco).


Dato che volevo capire bene la differenza fra alcuni prodotti nuovi e swappati, e mi sono truccata per noia (dopo una settimana chiusa in casa stavo meglio, ma avevo bisogno di stimoli 😅), così ho provato a truccarmi, e in particolare ho provato a realizzare lo stesso trucco correttivo (almeno quella era l'intenzione), ma  con prodotti diversi per i due occhi, così da recensirveli al meglio.

In generale la mia tecnica, che ho consolidato nel tempo, si è orientata su questa sequenza:

  • Primer Occhi (UD Primer Potion Antiage)
  • Ombretto in Crema (Pupa – Vamp! – Velvet Mat – Cream Eyeshadow – N° 401 – Taupe, che vi recensirò a breve) sia sopra, che sotto, dando già la forma della sfumatura sulla palpebra fissa a “contornare” la palpebra mobile visibile
  • Matita Marrone (questa volta ho usato la matita Madina che ho ricevuto in occasione dello Swap, va scelta in base alla carnagione, non deve appesantire) sulla rima inferiore, compreso l'angolo interno, e una leggera “codina” per “puntare” la direzione della sfumatura” nell'angolo esterno dell'occhio, che sfumo con lo stesso pennello usato per fare la rima inferiore con l'ombretto in crema
  • Un leggerissimo velo di cipria lungo la parte sfumata (normalmente uso la Hollywood per gli occhi, non sarebbe indicata per il contorno occhi, ma fino ad ora è quella che mi segna meno!)
  • Un tratto SOTTILISSIMO di matita nera alla base delle ciglia, leggerissimamente sopra alla “codina” fatta in marrone, a fare un minuscolo archetto ad angolo. Questa forma dipende strettamente dalla forma del vostro occhio, nel mio caso ho cercato la sfumatura che potete vedere in foto, ma varia per ogni persona. In questo caso ho usato Smolder per il mio occhio destro, Feline per il mio occhio sinistro, e non ho notato grandi differenze
  • Sfumo questo sottilissimo tratto di matita con pennello sottilissimo (il mio è il Pennello 238 di Zoeva) direttamente con l'ombretto marrone, in questo caso Embark di MAC
  • Amplio di poco la sfumatura sia nell'area sopra le ciglia, trascinando il colore verso l'interno dell'occhio, sia sulla palpebra fissa, portando su, ad arco, il punto di intensità scuro, lo faccio con un pennello leggermente più grande, il Zoeva 237, ma con lo stesso ombretto.
  • Con un pennello da sfumatura più grande (es. 234 di Zoeva o 239 di MAC) vado a riempire la palpebra, e uso una scala di marroni: Solas della KVD, come marrone di transizione, Soft Brown di MAC come chiaro per andare a scaldare, e Latinus sempre della KVD come punto luce, fermandomi però prima della fine dell'occhio all'interno.
  • Passo alla sfumatura verso l'alto, usando sempre Solas della KVD, ma con un pennello che “trascini” di più il colore, come lo Smudger di Zoeva, in questo caso cerco di tirare ancora un pochino la mezzaluna, e poi la “apro” verso la palpebra fissa, così da farla risultare ben visibile anche ad occhio rilassato (nella foto ho tirato un po' gli occhi per far vedere bene i passaggi)
  • Sempre con lo smudger vado a schiarire la palpebra fissa fino all'arcata sopraccigliare, e ho usato prima Ludwin della KVD, poi nuovamente Latinus, per la parte sotto il punto più arcuato delle sopracciglia.
  • Una volta verificate tutte le sfumature, faccio nuovamente un tratto sottilissimo di matita nera nella metà esterna dell'occhio, proprio al limite con le ciglia, se vedo che ha perso troppo di intensità metto anche una puntina di ombretto nero (io uso Shax della KVD o Blackout, in questo caso li trovo equivalenti), con il pennello 238 di Zoeva, che è il pennello di setole naturali più sottile che ho.
  • A questo punto passo la cipria, sempre la Hollywood, su tutta la rima superiore con un pennello in setole naturali
  • Piego le ciglia con il mio Piegaciglia Shu Uemura
  • Faccio l'Infracigliare con l'Eyeliner in Gel di Kiko con un pennellino estremamente sottile e con le setole belle rigide, prima usavo Green Detail di Nevecosmetics, ora un pennellino per labbra preso da Tigotà
  • Dopo aver applicato il fondotinta, torno a completare la rima inferiore dell'occhio con il correttore: qui ho testato la differenza fra il Lancôme – Effacernes Longue Tenue e il Naked Skin – Weightless Complete Coverage Concealer, quindi ho fatto diversamente i due occhi, ma al momento la mia routine assestata è: Lancôme su tutta la zona a “triangolo” sotto l'occhio, applicato con un pennellino tondo (con le dita viene meglio, ma se ho già fatto la rima inferiore mi è davvero impossibile evitare di rovinarla), e uno “spruzzo”di applicatore nell'angolo interno dell'occhio, insomma quel minuscolo spazietto fra congiuntiva e naso, che nel mio caso tende ad avere un colore livido. Dato che il Naked tende a segnare le rughette sottili, prima spalmo bene tutto il Lancôme, poi con lo stesso pennello sfumo anche la goccina di Naked nella zona dove non ho rughette, dato che ho l'osso.
  • A questo punto posso incipriare per bene anche la zona inferiore del contorno occhi, e tutto il viso (a meno di non procedere con il contouring in crema)
  • Completo gli occhi applicando il mascara o una combo di mascara, solitamente ne uso uno più “tranquillo” (spesso uno “bocciato su quelle superiori) sulle ciglia inferiori.



Questa ovviamente è una linea guida generale, che ovviamente va interpretata nel caso i vostri occhi necessitino di correzioni diverse, ma volevo dare un'indicazione quantomeno dell'ordine con cui io applico i diversi prodotti, ordine che sicuramente ho dovuto adattare, dato che l'ordine “canonico” in qualche modo non mi soddisfava...

Spero che il post vi sia piaciuto!
Anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

venerdì 26 gennaio 2018

Aggiornamento Coop e I Provenzali!

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di qualche nuova aggiunta all'assortimento di alcune marche, in questo caso, prima fra tutte, I Provenzali, che nel corso dell'ultimo anno hanno sia ampliato la linea per il viso alla Rosa Mosqueta, sia aggiunto la nuova linea Thalasso.

I Provenzali – Bio – Rosa Mosqueta – Acqua Micellare Biologica Delicata:

Aqua, Rosa Damascena Flower Water, Hordeum Vulgare Stem Water, Caprylyl/Capryl Glucoside, Sodium PCA, Sodium Cocoyl Glutamate, Rosa Moschata Leaf Extract, Sodium Lactate, Lecithin, Sodium Anisate, Mannitol, Sodium Phytate, Glycerin, Phenethyl Alcohol, Sorbic Acid, Sodium Benzoate, Citric Acid, Potassium Sorbate, Propanediol, Citronellol, Geraniol

200 ml
4,50 €

Vi avevo già spiegato qui cosa aspettarsi da un'Acqua Micellare, devo essere sincera, qui vedo tutto quanto!
Sulla carta questo prodotto mi piace davvero, davvero tanto; ci sono due tensioattivi non ionici, il primo con funzione anche di solubilizzante, ma addolcito dal secondo, e nell'insieme, oltre a questo, abbiamo una gran quantità di addolcenti, a partire dalle acque vegetali e finendo con i numerosi umettanti, il tutto con quasi tutti pallini verdi!
Se dovessi avere bisogno di un prodotto struccante da usare quando non posso sciacquarmi lo proverò sicuramente, perché effettivamente mi ispira tantissimo!
Purtroppo non è possibile prevederne l'efficacia struccante, quello no, anche perché sarà sicuramente soggettiva.

I Provenzali – Bio – Rosa Mosqueta – Struccante Occhi Biologico Delicato:

Aqua, Hordeum Vulgare Stem Water, Rosa Damascena Flower Water, Caprylyl/Capryl Glucoside, Dicaprylyl Ether, Sodium PCA, Decyl Glucoside, Sodium Lactate, Glyceryl Oleate, Sodium Cocoyl Glutamate, Lecithin, Sodium Anisate, Mannitol, Sodium Phytate, Rosa Moschata Seed Oil, Sodium Hyaluronate, Potassium Phosphate, Phenethyl Alcohol, Dipotassium Phosphate, Sorbic Acid, Potassium Sorbate, Sodium Benzoate, Citric Acid, Benzoic Acid, Propanediol, Citronellol

150 ml
3,95 €

Anche in questo caso sono piacevolmente colpita, anche se non come per l'Acqua Micellare, abbiamo una formula piuttosto simile, che però contiene anche piccole quantità di emollienti, che agiscono come detergenti per affinità.
In sostanza la formula è quella di un bifasico, anche se dovrebbe rimanere monofasico per tutta la durata dello struccaggio, come succede con il mio bifasico, dato che sono presenti tensioattivi.
Lo stile di formulazione mi piace, abbiamo sempre molti umettanti, che aiutano rendendo il prodotto più delicato, e abbiamo anche lo Ialuronato, in questo caso può essere utile perché contribuisce a “lubrificare” l'azione meccanica esercitata da dischetti di cotone o altri strumenti per rimuovere il trucco.
Anche in questo caso non posso prevedere l'efficacia del prodotto, ma a pelle ho una buona sensazione!

I Provenzali – Bio – Rosa Mosqueta – Gel Viso Detergente Biologico 2 in 1:

Aqua, Hordeum Vulgare Stem Water, Ammonium Coco-Sulfate, Coco-Glucoside, Cocamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Hydroxysultaine, Sodium Cocoyl Glutamate, Betaine, Sclerotium Gum, Rosa Moschata Seed Oil, Parfum, Morinda Citrifolia Leaf Extract, Glycerin, Sodium Levulinate, Potassium Sorbate, Sodium Benzoate, Citric Acid, Benzoic Acid, Propanediol, Benzyl Salicylate, Citronellol, Linalool

150 ml
2,99 €

Se l'Acqua Micellare mi ha colpito, trovo che, al contrario, questo gel sia assolutamente inadatto al ruolo.
Abbiamo una formula davvero troppo aggressiva per il viso, l'ACS è un solfato che per quanto ecobio, non utilizzerei mai per prodotti viso, ci sono tantissimi ingredienti migliori.
Nonostante la presenza di betaine e tensioattivi non ionici, io non rischierei, a meno che non abbiate una pelle esageratamente grassa (ma anche in questo caso, non è detto che lavare eccessivamente aiuti).
Insomma, si può trovare di meglio!
Vale più la pena di investire qualcosa di più sugli struccanti di questa linea piuttosto che su un detergente, che potrebbe anche non funzionare per nulla come struccante, nonostante magari sia troppo lavante.

I Provenzali – Bio – Rosa Mosqueta – Scrub Viso Biologico Esfoliante:

Aqua, Hordeum Vulgare Stem Water, Cetyl Alcohol, Caprylic/Capric Triglyceride, Glyceryl Stearate Citrate, Cetearyl Alcohol, Perlite, Mauritia Flexuosa Pulp Powder, Diatomaceous Earth, Isoamyl Laurate, Butyrospermum Parkii Butter, Glyceryl Caprylate, Sclerotium Gum, Sodium Anisate, Xanthan Gum, Sodium Phytate, Tocopherol, Glycine Soja Seed Oil Unsaponifiables, Triethyl Citrate, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Rosa Moschata Seed Oil, Parfum, Arginine, Cocamidopropyl Hydroxysultaine, Benzoic Acid, Sodium Benzoate, Citric Acid, Benzyl Salicylate, Citronellol, Linalool

75 ml
4,50-5,49 €

Sapete come la penso sugli Scrub, e vi ho dato tantissimi esempi per realizzarli in casa, ma se proprio non riuscite a realizzarli in casa, partendo con pochi e semplici ingredienti... potete certamente comprarli.
Questo ha la struttura di una vera e propria crema, non è una tipologia che a me personalmente viene da usare, preferisco usare scrub a base acquosa almeno per il viso, ma se vi piacciono scrub più “cicciotti” potete certamente provare.
La formula è verdissima, ma ovviamente non posso dirvi quanto sia scrubbante il prodotto, dovete per forza provarlo.
Io personalmente lo trovo giusto un po' caro per quello che contiene, ma sicuramente non è male.

I Provenzali – Bio – Rosa Mosqueta – Maschera Viso Biologica Purificante:

Aqua, Hordeum Vulgare Stem Water, Cetyl Alcohol, Kaolin, Butyrospermum Parkii Butter, Glyceryl Stearate Citrate, Cetearyl Alcohol, Diatomaceous Earth, Isoamyl Laurate, Glyceryl Caprylate, Sclerotium Gum, Sodium Anisate, Tocopherol, Sodium Phytate, Glycine Soja Seed Oil Unsaponifiables, Biosaccharide Gum-1, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Rosa Moschata Seed Oil, Parfum, Phenethyl Alcohol, Glycerin, Sodium Levulinate, Sodium Benzoate, Citric Acid, Benzyl Salicylate, Citronellol, Linalool

75 ml
3,99-5,49 €

Un discorso simile vale anche per le maschere, tendenzialmente preferisco prepararmele io in casa sul momento, quindi posso darvi consigli “limitati” sui prodotti commerciali.
Anche in questo caso abbiamo una delle classiche maschere pronte che in realtà sono delle creme.
Di purificante vedo ben poco, per quel che vedo, è più che altro una crema con un pochino di argilla dentro, quindi ho il dubbio che sia più efficace come maschera emolliente, piuttosto che purificante, la proverei sulle pelli a tendenza secca, più che su quelle a tendenza grassa/impura.

I Provenzali – Bio – Rosa Mosqueta – Filler Viso Biologico Riempitivo Rughe:

Aqua, Hordeum Vulgare Stem Water, Orbygna Oleifera Seed Oil, Sclerotium Gum, Eryrhrol, Isoamyl Laurate, Hydrolyzed Lepidium Meyenii Root, Rosa Moschata Seed Oil, Maltodextrin, Cassia Angustifolia Seed Polysaccharide, Argania Spinosa Fruit Extract, Sorbitol, Glyceryl Caprylate, Dicaprylyl Ether, Sodium Anisate, Tocopherol, Sodium Phytate, Glycine Soja Seed Oil Unsaponifiables, Biosaccharide Gum-1, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Glycerin, Parfum, Sodium Levulinate, Lauryl Glucoside, Potassium Sorbate, Polyglyceryl-2 Dipolyhydroxystearate, Sodium Benzoate, Citric Acid, Benzyl Benzoate, Benzyl Salicylate, Citronellol, Linalool, Geraniol, Farnesol, Cinnamyl Alcohol

15 ml
7,60 €

Questo è uno degli ultimi prodotti “nuovi” della linea Rosa Mosqueta, potrebbe essere essenzialmente tutto o nulla.
L'efficacia di un Filler sinceramente non me la aspetterei, guardando l'INCI abbiamo sicuramente a che fare con un prodotto ricco di attivi di origine vegetale, ma non penso si possa paragonare ad un prodotto quasi dermatologico.
Le rughe non si riempono con un prodotto cosmetico, al massimo si apporta una sufficiente idratazione globale, e quindi si riesce ad ottenere un minimo effetto visibile.
Ma questo vale se di partenza si ha una moderata secchezza cutanea... in caso contrario non ci si può aspettare il miracolo da nulla, se non dai filler veri e propri, che va a iniettare il dermatologo/medico estetico.
Sicuramente abbiamo degli estratti ad azione filmante, ma ripeto, anche il semplice Sodio Ialuronato è un gel ad azione filmante, ma le rughe mica le riempe!

I Provenzali – Bio – Rosa Mosqueta – Stick Labbra Biologico Effetto Gloss:

Ricinus Communis Oil, Dimer Dilinoleyl Dimer Dilinoleate, Candelilla Cera, Butyrospermum Parkii Butter, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Caprylic/Capric Triglyceride, Oryza Sativa Cera, Rosa Moschata Seed Oil, Tocopheryl Acetate, Maltodextrin, Daucus Carota Sativa Root Extract, Citric Acid, Parfum, Benzyl Benzoate, Benzyl Salicylate, Cinnamyl Alcohol, Citronellol, Farnesol, Geraniol, Hydroxycitronellal, Limonene, Linalool

5,7 ml
3,99 €

Come gli altri stick labbra, abbiamo un prodotto 100% ecobio, anche il Dimer Dilinoleyl Dimer Dilinoleate ho deciso di inserirlo come pallino verde (nel biodizionario non è attualmente classificato), perché è un ingrediente approvato Ecocert, e usato anche in alcuni marchi ecobio, quali Liquid Flora, per le sue caratteristiche, come alternativa ad alcuni oli minerali.
Se è come gli altri è sicuramente ottimo, ho sempre trovato i burrocacao de I Provenzali tra i migliori sul mercato, almeno nella larga distribuzione, e ho fatto in tempo ad usarne prima di produrli in casa.
Ha solo un sacco di allergeni del profumo, in questo caso è un problema solo per i soggetti allergici.

Ecco ora la linea uscita fresca fresca durante l'estate, purtroppo non sono riuscita a recensirvela prima di ora!
In particolare, si tratta di una linea contro gli inestetismi... e in questo caso anticipo già, sapete come la penso, nulla fra i cosmetici fa miracoli, ci si può solo aspettare un piccolissimo aiuto.

I Provenzali – Bio – Thalasso – Fango Corpo Effetto Rimodellante:

Aqua, Kaolin, Hordeum Vulgare Stem Water, Maris Limus Extract, Sclerotium Gum, Hedera Helix Leaf Extract, Ruscus Aculeatus Root Extract, Aesculus Hippocastanum Seed Extract, Parfum, Zingiber Officinale Root Oil, Ananas Sativus Fruit Extract, Phenethyl Alcohol, Citric Acid, Sodium Anisate, Sodium Phytate, Potassium Sorbate, Sodium Benzoate, Citral

80 g
3,19 €
500 g
12,99 € 

Il fango come sapete non è altro che una “maschera”, con l'effetto primario “asciugante”, ma è difficile agire davvero davvero sugli strati profondi del derma, dove risiede la cellulite.
Il mio consiglio è di non aspettarvi miracoli, l'azione è sicuramente limitata, fa molto meglio un allenamento leggero, ma costante, anche durante l'inverno.
Sicuramente almeno si può avere la consolazione di usare un prodotto 100% naturale ed ecobio... solamente un po' caro!

I Provenzali – Bio – Thalasso – Scrub Corpo Effetto Rimodellante:

Maris Sal, Caprylic/Capric Triglyceride, Glycerin, Aqua, Pumice, Sucrose Laurate, Mentha Piperita Oil, Eucalyptus Globulus Leaf Oil, Cupressus Sempervirens Leaf Oil, Lavandula Hybrida Oil

80 g
3,19 €
500 g
12,99 €

Anche in questo caso sapete benissimo come la penso, come ho già anticipato per i prodotti viso, consiglio tendenzialmente di realizzare questi prodotti in casa, sono semplicissimi da fare, e danno molta soddisfazione.
La cosa fantastica degli scrub al sale, Thalasso, ma non per forza, è che non necessitano nemmeno del conservante! Vi avevo anche dato la mia ricetta!
In ogni caso questo è sicuramente ottimo, 100% ecobio e ben fatto, certo, ma molto più costoso di qualsiasi prodotto realizzato in casa, senza nemmeno perderci troppo tempo!

I Provenzali – Bio – Thalasso – Gel Drenante Effetto Freddo:

Aqua, Glycerin, Empedrum Nigrum Fruit Juice, Sclerotium Gum, Aesculus Hippocastanum Bark Extract, Mentha Piperita Oil, Aesculus Hippocastanum Seed Extract, Aster Tripolium Extract, Eucalyptus Globulus Leaf Oil, Isoamyl Laurate, Cupressus Sempervirens Leaf Oil, Menthol, Sodium Levulinate, Lavandula Hybrida Oil, Sodium Anisate, Sodium Phytate, Citric Acid, Potassium Sorbate, Sodium Benzoate, Limonene, Linalool

200 ml
11,99 €

I Provenzali – Bio – Thalasso – Crema Urto Tonificante Glutei-Fianchi-Cosce:

Aqua, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Cetyl Alcohol, Coco-Caprylate/Caprate, Glyceryl Stearate Citrate, Cetearyl Alcohol, Parfum, Alaria Esculenta Extract, Sucrose, Jania Rubens Extract, Glycerin, Meristotheca Dakarensis Extract, Propanediol, Kigelia Africana Fruir Extract, Salicornia Herbacea Extract, Tocopherol, Glyceryl Caprylate, Spirulina Platensis Extract, Quillaja Saponaria Bark Extract, Caprylic/Capric Triglyceride, Sclerotium Gum, Glycine Soja Seed Oil Unsaponifiables, Macadamia Integrifolia Seed Oil,  Sodium Anisate, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Sodium Levulinate, Glycine Soja Oil, Sodium Phytate, Potassium Sorbate, Citric Acid, Sodium Benzoate

150 ml
10,99 €

I Provenzali – Bio – Thalasso – Crema Corpo Rimodellante:

Aqua, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Cetyl Alcohol, Ethylhexyl Stearate, Isoamyl Laurate, Glyceryl Stearate Citrate, Cetearyl Alcohol, Euglena Gracilis Extract, Parfum, Xanthan Gum, Sodium Levulinate, Glycerin, Caffeine, Salicornia Herbacea Extract, Tocopherol, Zingiber Zerumbet Extract, Glyceryl Caprylate, Glaucium Flavum Leaf Extract, Ethylhexyl Palmitate, Sodium Anisate, Glycine Soja Seed Oil Unsaponifiables, Sodium Phytate, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Potassium Sorbate, Citric Acid, Sodium Benzoate

200 ml
11,99 €

I Provenzali – Bio – Thalasso – Dermo-Olio Multiattivo:

Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Coco-Caprylate/Caprate, Isoamyl Laurate, Macadamia Integrifolia Seed Oil, Parfum, Caprylic/Capric Triglyceride, Undaria Pinnatifida Extract, Helianthus Annuus Seed Oil, Alaria Esculenta Extract, Tocopherol, Spirulina Platensis Extract, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Crithmum Maritimum Extract, Glycine Soja Oil, Glycine Soja Oil Unsaponifiables

100 ml
9,99 €

Nonostante siano tre prodotti diversi, riassumo quello che penso di tutti in un unico commento: per quanto mi riguarda non mi farei aspettative.
So di essere molto impopolare in questo senso, ma preferisco essere diretta e sincera.
Sono tutti prodotti ben fatti sulla carta, non solo sulla questione “semafori”, ma anche sull'obiettivo, ma restano comunque degli umili cosmetici, che possono davvero fare poco.
La cellulite si trova sotto strati e strati di cellule morte... zona irraggiungibile dalla maggior parte dei cosmetici.
L'unica alternativa è darci dentro con l'aggressività (ovvero con l'effetto solvente), oppure agire con “l'effetto prosciutto”, ovvero abbondare di sale che “asciuga” l'epidermide, dando l'effetto di riduzione volumetrica... ma che di fatto ha solo “rubato” acqua alla pelle.
In modo simile le smagliature sono delle profonde fratture delle fibre di collagene, nessun prodotto può andare a ricostruirle.

I Provenzali – Bio – Thalasso – Crema Urto Ricompattante Seno e Interno Braccia:

Aqua, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Cetyl Alcohol, Coco-Caprylate/Caprate, Glyceryl Stearate Citrate, Cetearyl Alcohol, Parfum, Caulerpa Lentillifera Extract, Alaria Esculenta Extract, Spirulina Platensis Extract, Glycerin, Caprylic/Capric Triglyceride, Salicornia Herbacea Extract, Tocopherol, Crithmum Maritimum Extract, Glyceryl Caprylate, Hydrolyzed Rice Bran Protein, Sclerotium Gum, Glycine Soja Seed Oil Unsaponifiables, Macadamia Integrifolia Seed Oil,  Sodium Anisate, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Sodium Levulinate, Glycine Soja Oil, Sodium Phytate, Helianthus Annuus Seed Oil, Potassium Sorbate, Citric Acid, Sodium Benzoate

150 ml
10,99 €

Il discorso cambia poco anche nei confronti di quest'altro prodotto, se la situazione è “difficile” quando si vuole agire sul microcircolo, causa degli inestetismi della cellulite, figuriamoci quando si vuole agire sul tono della muscolatura o degli strati adiposi.
Purtroppo non esiste la bacchetta magica, e anche qui, nonostante i “semafori” verdi, non posso che invitarvi a riflettere su quella che può essere l'efficacia di una semplice crema.
I propositi giusti ci sono, ma anche in questo caso non ci si può aspettare miracoli senza fare attività fisica.
Nel caso del seno è ovviamente più complicato, sicuramente esiste un margine di “sensibilità” dei tessuti, ma non ci si può certo aspettare tono e una taglia in più.
Le variazioni sono simili a quelle che avvengono naturalmente con il ciclo.

Concludo quindi con le novità I Provenzali, e torno su alcuni semplicissimi prodotti della linea supermercato Coop:

Coop – Linea Uomo – Gel Doccia Tonifica e Rigenera:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Parfum, Sodium Lactate, Citric Acid, Sodium Chloride, Sodium Benzoate, Paullinia Cupana Seed Extract, Glycerin, Citrus Aurantium Dulcis Flower Oil, Citrus Limonum Leaf Oil, Limonene, Linalool, C.I. 47005, C.I. 42051, C.I. 17200

250 ml
2 € circa

Non è un prodotto eccelso, ma l'avevo effettivamente notato già diverso tempo fa, come prodotto economico, è uno dei più “tranquilli”.
Inoltre mi piace che oltre alla classica coppia SLES+betaina ci sia un po' di Sodio Lattato come umettante, che contrasta un po' l'azione del sale (che invece tende a disidratare).
Le aggiunte vegetali sono sicuramente tutte poesia e presenti in piccolissime quantità, ma è pur sempre un prodotto basic, molto semplice.
Da non confondere con la versione Gel Doccia Idrata e Protegge, che invece contiene PEG ad alto numero.

Coop – Doposole – Latte Idratante Lenitivo:

Aqua, Coco-Caprylate/Caprate, Glycerin, Caprylic/Capric Triglyceride, Glyceryl Stearate Citrate, Butyrospermum Parkii Butter, Dimethicone, Caprylyl Glycol, Cetearyl Alcohol, Phenoxyethanol, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Carbomer, Ethylhexylglycerin, Hydrogenated Coco-Glycerides, Parfum, Hexylene Glycol, Tocopheryl Acetate, Sodium Hydroxide, Disodium EDTA, Disodium Phosphate, Menthyl PCA, Tocopherol

200 ml
5,90 €

Non siamo sul genere 100% ecobio e sicuramente non è un prodotto di alto livello, però questo doposole a me non dispiace per niente.
Se escludiamo quel goccino di silicone, è davvero buono per essere un prodotto commerciale e anche di fascia economica (essendo appunto del marchio del supermercato).
Ovviamente non è top, ma male non è, ci voleva giusto qualche attivo lenitivo oltre al semplice Gel d'Aloe, ma almeno c'è una bella cascata di grassi, e non mi pare nemmeno un prodotto eccessivamente untuoso.
Trovo che sia anche adatto come idratante/emolliente in generale, quindi adatto per chi non usa spesso doposole, e quindi non ha voglia di trovarsi il prodotto a malapena toccato durante l'estate!
Invece non mi piace troppo la versione per Bambini, che invece ha una formula meno pulita, almeno dal punto di vista dell'ecosostenibilità.

Coop – Doposole – Gel Rinfrescante Restitutivo:

Aqua, Betaine, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Propanediol, Glycerin, Panthenol, Carbomer, Phenoxyethanol, Caprylyl Glycol, Parfum, Menthyl Lactate, Disodium EDTA, Hexylene Glycol, Sodium Hydroxide, Biosaccharide Gum-1, C.I. 19140, C.I. 42090

200 ml
5,90 €

è ancora la stessa formula di un prodotto di cui vi avevo già parlato, secoli fa, ma è stato completamente modificato il Packaging, come del resto è stata modificata tutta la linea dei solari di marchio Coop (in concomitanza con l'uscita della linea solari Vivi Verde Coop).
Continuo a pensare che valga abbastanza il suo prezzo, almeno stando sui prodotti commerciali, soprattutto se cercate un doposole rigorosamente oil-free.
Resta comunque un ottimo prodotto lenitivo anche senza l'uso specifico dopo il sole (o dopo le lampade), perché trovo che non sia niente male anche durante il resto dell'anno, per chi cerca prodotti che non ungano.

Anche per oggi ho concluso!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 24 gennaio 2018

Struccare o Detergere a fondo, vediamo tutti i possibili accessori e dispositivi!

Ciao a Tutti!
Oggi voglio affrontare un argomento particolare, ultimamente va molto di moda l'uso di dispositivi di ogni genere per amplificare in ogni modo l'azione di detergenti ed esfolianti chimici/meccanici.
La moda beauty degli ultimi anni è sempre andata più verso l'elaborazione di vari dispositivi per facilitare la rimozione delle cellule morte.
Ma davvero questo è un accessorio necessario a tutti?

Vediamo un po' fra i diversi prodotti:



1. Spazzole Manuali

Ormai le fanno davvero quasi tutte le marche, si tratta di semplici spazzole con una setola più delicata di uno spazzolino da denti tipico, ma di fatto hanno una struttura simile.
L'unico inconveniente rispetto ad un accessorio elettrico/elettronico a batterie o a corrente è solo nel grado di azione meccanica.
Non c'è modo di verificare se si esercita la giusta azione meccanica sulla pelle, che non deve essere troppo intensa, ma deve fare qualcosa, quindi non deve nemmeno essere troppo blanda.
Sicuramente è un buon indizio vedere la reazione della pelle nei giorni successivi, ma appunto, serve del tempo.
In generale sconsiglio di usare queste spazzole più spesso di quanto si farebbe un normale scrub viso, ovvero una volta a settimana è più che sufficiente, anche con le spazzole più delicate.
Del tutto sconsigliato l'uso per pelli reattive, che si arrossano facilmente o che siano molto secche, in questo modo si andrebbe a peggiorare la situazione infiammando, o rimuovendo ulteriormente gli strati protettivi naturali che proteggono la pelle dalla disidratazione.


2. Spazzole Elettriche

Ormai sono un accessorio prodotto da tantissime case cosmetiche differenti, non esiste più solo il rinomato Clarisonic, ma si possono trovare gli equivalenti di tante marche che si occupano di Make Up/Beauty o dispositivi elettronici Beauty, oltre ai dupe più famosi, come quello della Silvercrest di Lidl.
Non starò a soffermarmi su tutte le possibilità del mercato, sono tantissime, mi limito a presentarvi il razionale che sta dietro a questo prodotto, e che si incentra specificatamente sulle spazzole rotanti, dato che con quelle manuali non è detto che si riesca a replicare l'effetto.
Altroconsumo già diversi anni fa aveva stroncato completamente questo tipo di prodotti, verificando che con un semplice test di “Skin Gloss” (equivalente dello swiiish dei capelli 😃), ovvero del grado di lucidità della pelle, che più risulta pulita, più risulta lucida, e in sostanza l'azione della spazzola elettrica risultava equivalente all'azione del detergente, qui potete trovare l'articolo completo.
Gli ulteriori motivi della stroncatura riferivano all'impatto ambientale ed economico; questi sono effettivamente argomenti validissimi.
Infatti la produzione e lo smaltimento di questi dispositivi è sicuramente più impattante di quello che implica la produzione di semplici detergenti, e sicuramente hanno un costo iniziale alto, ma anche prolungato, per comprare le spazzole di ricambio (si risparmia da quando sono stati lanciati sul mercato dei dupe economici).
Un parere invece a favore è stato dato da organizzazioni antitrust, che ha dato ragione a L'Oréal, proprietaria del marchio Clarisonic.
Una mia personale contestazione al test di altroconsumo riguarda principalmente il metodo di pulizia usato, se non il detergente usato, e si ricollega al parere di Rodolfo Baraldini, che ha esposto in un suo articolo alcuni anni fa: “qual'è stato il metodo di pulizia alternativo alla spazzola elettrica viso?”.
Se mi lavo il viso con il detersivo per i piatti è probabile che io ottenga un altissima lucidità della pelle, ma è un metodo che fa bene alla mia pelle? Assolutamente no!
Lavandomi il viso con sapone cosmetico di produzione industriale molto sgrassante ottengo sicuramente un'elevata detersione della pelle, ma non è certo un procedimento che alla lunga fa bene alla mia pelle, è molto meglio usare un detergente o un sapone delicati, in questo modo è probabile che ci sia un minore “Skin Gloss”, ma sicuramente non ho “stressato” la pelle!
Insomma, se da una parte viene presentata l'obiezione riguardante all'azione meccanica manuale comparata a quella della spazzola elettrica viso, dell'altra mi viene da pensare che non sia stata valutata la comparazione fra “Skin Gloss” ottenuta tramite azione meccanica, e “Skin Gloss” ottenuta per azione “chimica”.
Il razionale alla base del funzionamento rotatorio alternato e oscillante del Clarisonic (primo brevetto), è nell'azione che riproduce “in piccolo” e in ampiezza numerica l'azione di apertura del comedone, come farebbe in sostanza un accessorio leva-comedoni o un'estetista, ve lo avevo mostrato qui.
In sostanza non solo viene svolta un'azione meccanica che rimuove di conseguenza lo sporco, ma viene anche svolta un'azione di “pulizia del viso”.
Da una parte sono la prima a non aver mai usato una spazzola (elettrica o meno), quindi non vi posso dare un parere in prima persona, ma dall'altra vi dico che, se il razionale è valido, a mio parere, non è detto che la spazzola ottenga questi risultati sulla vostra pelle.
Ad esempio pelli reattive possono risultare più infiammate che pulite a fondo, al contrario, pelli impure che si infiammano a causa dei residui di sporco, di cellule morte in abbondanza, di trucco ecc... possono assolutamente beneficiarne, e anzi, risultare meno “infiammate” di quando si trovavano abbondanza di comedoni, che per forza di cose portano un certo grado di infiammazione.
Sulla scelta del marchio non mi pronuncio, sicuramente il mercato, a questo punto, offre davvero un'ampiezza di possibilità infinita, le spazzole sul mercato vanno da prezzi estremamente economici (intorno ai 10 € o anche meno), a prezzi da capogiro (sopra i 200 €), ma vanno considerate diverse variabili per la scelta:
  • Qualità delle spazzole
  • Qualità dei materiali
  • Alimentazione
  • Tipologia delle fibre
  • Resistenza/Morbidezza delle fibre
  • Velocità di rotazione
  • Eventuali movimenti oltre alla rotazione
  • Eventuali testine accessorie
  • Chiaramente ci sono enormi variazioni vista quest'ampia rosa di prezzi e marche possibili.
  • Resta solo da capire cosa necessita la vostra pelle, e quanto volete investire nella qualità/prospettiva di lunga durata
per la scelta tenete conto del vostro tipo di pelle, ma considerate che le più delicate può essere che non sopportino nemmeno il dispositivo di migliore qualità e delicatezza.


3. Spazzole in Silicone Vibranti

Dopo l'uscita sul mercato del Clarisonic, e della conseguente moda, e “replicazione” della tipologia di prodotto da innumerevoli marche, è stato il turno del Foreo, che ha già occupato una buona parte del mercato, tanto che hanno cominciato ad essere presenti anche di questo dei dupe.
Ecco, questo è un prodotto che mi ha intrigato molto più delle normali spazzole.
Se le spazzole rotanti tipo Clarisonic mi hanno dato l'idea di essere troppo fini e quindi di “stressare” troppo la mia pelle, ecco, su questo prodotto ho meno remore, e sono già più curiosa all'idea.
Il razionale è sicuramente simile a quello delle spazzole rotanti viso, ma a differenza di queste, non avviene un movimento rotatorio, ma una sola vibrazione.
Il materiale siliconico, mi dà l'idea di una delicatezza maggiore che con le setole.
Se da una parte questa differenza la vedo più “carente” dal punto di vista “purificante”, dato che la mancanza delle setole non la vedo azzeccata per andare a realizzare l'estrazione dei comedoni (ma è una mia supposizione sulla base di quello che ho letto delle spazzole rotanti), penso che sia un modo di intensità intermedia per pulire a fondo la pelle.
Se la spazzola, per quanto delicata, la vedo più adatta alle pelli nettamente impure e che sopportano bene lo stress meccanico, questo tipo di prodotti lo vedo già più adatto alle pelli che necessitano di un blando peeling, ma che non vada a stressare la pelle.
Sicuramente è un target che sconsiglio lo stesso alle pelli molto reattive, di sicuro vale la stessa regola: non lo consiglierei per la pulizia quotidiana, quando per la pulizia del viso che può essere a cadenza mensile per le pelli più delicate, o settimanale per quelle normali-resistenti.
Anche in quest'ambito sono sicuramente reperibili diversi prodotti, con materiali e prezzi molto differenti, quello che più mi perplime è l'esistenza anche dei prodotti “monouso”, ovvero che non possono più essere ricaricati.
Se posso chiudere un occhio, a livello ecologico, sull'utilizzo delle spazzole viso con i loro ricambi (se sono ben progettate dovrebbero durare anni e anni, e dovrebbe essere quello l'obiettivo di un prodotto di fascia medio-alta), o a queste nuove spazzole in silicone, sono davvero sconvolta all'idea che si pensi ad un prodotto di questo tipo monouso, che poi non costa nemmeno pochissimo!
Insomma, se si pensa che magari il marchio viene anche associato alla cosmesi ecobio... lo trovo molto ipocrita.


4. Spugnette di Silicone

Le ho viste più che altro nascere per la pulizia dei pennelli, già qualche anno fa... incredibile come nel giro di poco tempo il Marketing le abbia già rigirate per la pulizia del viso!
Ho come l'impressione che le spazzole vibranti di silicone e queste spugnette siano nate in modo indipendente, ma in qualche modo, penso che il successo del Foreo abbia portato i produttori di queste spugnette manuali ad ampliarne l'uso.
Effettivamente non posso che riportare l'esempio delle spazzole manuali per il viso... sinceramente non trovo che questo prodotto sia di suo una buona idea, come per queste altre, non c'è modo di regolare la pressione e lo sfregamento, da una parte sono accessori davvero economici, si possono trovare oltre che su internet per pochi euro, anche su siti tipo Aliexpress per ancora meno, e ormai anche in molte catene lowcost, come Primark o H&M.
Ogni tanto se ne trovano anche in qualche Capsule Collection, come in quella di Kiko di qualche mese fa.
Boh, sono sicuramente di facile reperibilità, e quindi facili da testare, ma continuo a pensare che siano ben più adatte ai pennelli, che non al viso, piuttosto ha più senso prendere una spazzola di silicone vibrante lowcost, come ad esempio quella di Lidl che vi ho mostrato sopra.


5. Konjac Sponge

Ancora prima delle spugnette di silicone è stata la volta delle Spugne di Konjac, delle spugne naturali, ottenute dalla Amorphophallus Konjac (la pianta Konjac è la stessa da cui si ricavano gli Shirataki, cibo ipocalorico diffuso in occidente da una dieta “famosa”) che vanno un po' a sostituire quelle che da noi sono state sempre presenti in alcuni segmenti di mercato, come quelle di cellulosa, e per il corpo, le spugne di Luffa.
Se guardiamo la struttura della spugna non sono una vera e propria novità, si tratta soltanto di spugne più “di moda”, e con un grado di esfoliazione medio basso, sicuramente non paragonabile alla Luffa, ma più paragonabile alla cellulosa.
Si possono sicuramente trovare spugne di diverse qualità, da quelle più morbide e lisce, a quelle un pochino più esfolianti, ma effettivamente la vera “novità” sta più nella forma, che secondo me è più azzeccata delle classiche spugnette di cellulosa piatte che sono sempre state commercializzate qui.
Un'altro fattore positivo, sono tutte munite di cordino, dato che vanno sempre fatte asciugare dopo ogni uso, e inumidite subito prima, per evitare che il ristagno d'acqua le renda cariche di microbi.
Finché si usa un sapone delicato e le si risciacqua strizzando bene, non c'è pericolo che si carichino di germi, l'unico fattore fondamentale è non lasciarle troppo bagnate, e non lasciarle in un luogo troppo umido, dove anche strizzandole bene, non asciugano abbastanza in fretta.
Nonostante siano uno dei prodotti per cui ho avuto una buona impressione (anche se ho aspettato a comprare questa benedetta Konjac fino all'ultimo), l'unica mia remora (che poi è quella che non mi ha convinto all'acquisto fino adora), è che per quanto le spugne siano sicuramente naturali, biodegarabili, prodotte in modo ecologico e vegane... le coltivazioni sono quasi tutte in Asia, e per arrivare nel resto del mondo implicano inquinamento. Certo, con tutto quello che ci arriva dall'Asia sono il meno, sicuramente, però spero che sia possibile, prima o poi coltivarne qui, almeno in Europa, come succede ad esempio per la Luffa!


6. Pannetti in Spugna

Si tratta di un tipo di prodotto molto particolare, che ha avuto il momento di “gloria” diversi anni fa, tanto che l'avevo comprato anche io, ma con questo in particolare, di Sephora, mi ci sono trovata molto male.
Ho visto che di recente sono stati riproposti prodotti simili, anche se ho visto che la trama è molto più sottile, ma il principio base è simile.
La composizione è sempre la stessa, anche se il taglio sottile cambia molto le caratteristiche della spugna, ma si tratta dello stesso materiale che compone le spugnette per il trucco, sinceramente trovo che non si distingua per qualità ed efficacia.
Questo è uno dei pochi prodotti fra questi che ho provato anche in prima persona e a lungo, e l'unico effetto che ho verificato è un eccessivo sfregamento in confronto ai normali dischetti monouso di cotone, eccessivo sia per la normale detersione, che per lo strucco.
Non li trovo nemmeno dei dispositivi particolarmente efficaci per rimuovere il trucco, sicuramente sono totalmente inefficaci senza struccante, ma anche con un buono struccante, e persino con l'olio, non hanno mai funzionato al pari di altri metodi.
Per assurdo, trovo più efficace la rimozione del trucco con le semplici dita, usando uno struccante cremoso come lo Struccogel.
Insomma, una bocciatura totale!



7. Panno in Microfibra

Ormai lo producono tantissime aziende, quasi tutti i brand di cosmetici o Make Up producono un panno in microfibra per la detersione della pelle o per la rimozione del Make Up.
Il razionale alla base di tutti è lo stesso: la microfibra (di solito composto da una combinazione di Poliestere e Poliammide) riesce ad aumentare la superficie disponibile per trattenere sporco e liquidi, ed è verificabile anche con la rapidità con cui assorbono liquidi, e allo stesso tempo si asciugano.
Di solito si spiega il fenomeno facendo vedere quanto la fibra è più piccola di qualsiasi altra fibra naturale (seta o cotone che sia), ma va ricordato che la fibra non ruota su sé stessa, come invece potrebbe succedere per i dispositivi elettronici, l'assorbenza e la capacità di trattenere lo sporco sotto forma di polvere sono reali, ma la spiegazione solitamente viene semplificata e leggermente distorta per renderla più semplice da pubblicizzare.
Sicuramente come strumento funziona anche per una blanda esfoliazione della pelle, ma trovo che sinceramente ce ne siano di migliori.
Anzi, io personalmente li trovo inutili in questo senso, già per struccarmi li considero già un po' “stressanti” per la pelle, ma tra lasciarmi residui di trucco e sfregare un minimo (non sugli occhi ovviamente), scelgo la seconda opzione.
Di sicuro non andrei a stressare la pelle in assenza di trucco, sarebbe inutile masochismo!
Per quanto riguarda invece il funzionamento per struccarmi, più che altro sono utili perché effettivamente oltre a rimuovere il trucco “asciugano”, come fossero una lavette.
Per me che uso uno struccante in gel, da lavorare direttamente con le dita sulla pelle, eventualmente aggiungendo un pochino d'acqua con le mani, trovo che siano il top, in assenza di queste dovrei comunque almeno tamponare il viso, per non trovarmi acqua mista a struccante che cola.
Un utile spunto che ho letto, e che sicuramente proverò, è quello della detersione per affinità col pannetto, ovvero usando l'olio (che però poi va comunque lavato via con un detergente delicato, come vi ho spiegato).
Ce ne sono di vari tipi, dai più delicati a quelli che sembrano paro paro quelli per la pulizia di casa.
In realtà in molti casi sono quelli che vengono prodotti per la pulizia di casa formalmente, ma chiaramente viene fatta una scelta diversa per quanto riguarda coloranti e prodotti trattanti.
Io personalmente non ho una pelle particolarmente problematica, e prendendo i panni per la casa di alta gamma (quelli che insomma costano di più) con una bella trama morbida, mi sono trovata bene, non ho avuto problemi.
Ho cercato informazioni riguardo ai test effettuati sui prodotti... ma non ho trovato nessuna conferma in nessun senso, né pro, ne contro.
Ho trovato riferimenti solamente riguardanti un'eventuale presenza di antibatterici, che sinceramente dubito si prolunghi nel tempo nonostante i lavaggi.
In ogni caso sinceramente non starei a spenderci un occhio per un panno viso, perché? Perché comunque poco cambia rispetto a quando faccio le pulizie. Uso questi stessi panni (cioè, non gli stessi stessi, quelli della stessa marca di solito) per pulire quasi tutto in casa mia, ognuno sempre nella stessa area: cucina, pavimenti, bagno, per fare la polvere in tutta casa, per pulire praticamente ogni superficie. E uso questi panni a contatto con tantissime sostanze detersive diverse... dato che giornalmente qualcosa a casa pulisco (che sia per asciugare i vetri della doccia, o per dare una pulizia blanda al lavello della cucina), non vedo che differenza ci sia a tenere il pannetto a contatto con il viso per un minuto a dir tanto (non tutti i giorni dato che non mi trucco sempre), quando già tengo i pannetti per le pulizie in mano per tanti minuti al giorno, nei giorni di pulizia anche un'intera mattinata.
Ovviamente se avete allergie il caso cambia, e vi consiglio di investire in prodotti più sicuri, ma se normalmente usate questi panni per la pulizia di casa, e spesso senza guanti, come faccio io (li metto praticamente solo per i sanitari, perché con i guanti mi manca sensibilità e faccio cadere più o meno tutto), penso che usare un panno di questo tipo dopo averlo lavato da nuovo un paio di volte, non faccia differenze.
Comunque sta a voi, io personalmente non sono ossessiva in queste cose, e vivendo vicino a Milano è più probabile che venga a contatto con più sostanze nocive andando solo a farmi una passeggiata in città, che non usando un panno di microfibra per un minuto (forse meno) al giorno, e nemmeno tutti i giorni.
Resta comunque una buona idea verificare le indicazioni sulla confezione, se vengono dichiarate sostanze o vengono consigliati i guanti probabilmente è meglio cambiare marca, io personalmente ne ho scelta una dove la stessa figura illustrativa mostra l'uso con mani nude, e non vengono date indicazioni specifiche.
Va anche fatto notare che io il pannetto di microfibra lo uso per rimuovere il grosso del trucco sciolto con lo struccante, ma successivamente mi lavo il viso con il mio Sapone Delicatissimo specifico per il viso.
Insomma... fate come credete. Ci sono un sacco di pareri pro e contro l'uso di panni non cosmetici, e sinceramente non ho visto nessuna prova che mi dica quanto un panno cosmetico è controllato rispetto ad uno non specifico.
L'unico vero svantaggio, e vale per tutti i pannetti (che siano dichiaratamente ad uso cosmetico o meno), è che non sono riciclabili, da una parte hanno il vantaggio di ridurre il monouso (dischetti di cotone, batuffoli, bastoncini cotonati ecc...), ma dall'altra non sono un'alternativa a impatto zero.
Sicuramente scegliendo pannetti di alta qualità, e lavandoli correttamente durano davvero a lungo, quindi trovo che, se usati con attenzione, siano comunque un buon compromesso.


8. Guanti in Tessuto

Visto che i normali panni non sono bastati... è stato lanciato anche il guanto struccante, in realtà alcuni parlano di microfibra, ma ne ho visti anche in cotone e altri tessuti.
Poco cambia rispetto ai panni, sicuramente c'è ampia scelta di tessuti e trame, ma il concetto è sempre lo stesso.
Si tratta solo di una differente forma dello stesso prodotto, e le perplessità per me sono esattamente le stesse, io personalmente trovo che sia impossibile rimuovere il trucco con solo acqua, come viene detto da molti dei produttori, ma con un detergente (per la normale detersione quotidiana), con uno struccante o con l'olio, seguito poi dalla detersione (per l'operazione strucco) sicuramente è una possibilità, per altro sicuramente economica, in confronto ai diversi dispositivi elettrici che vi ho già descritto.
Va comunque considerato che la resa dipende strettamente dalla fibra di tessuto usata, proprio perché ne esistono tantissime varianti, saranno differenti le rese.
Per i prodotti in microfibra poco cambia dal discorso che ho fatto dei pannetti, mentre per le fibre di cotone l'unica mia perplessità è il grado di abrasività della fibra.
Sicuramente sul viso non ci sono grossi problemi, penso che sia un prodotto da evitare solo per le pelli più sensibili, ma sugli occhi resto perplessa.
Senza contare che rispetto al panno, che si può piegare e arrotolare (io ad esempio per struccarmi gli occhi avvolgo il dito per massaggiare delicatamente la zona), i guanti sono più voluminosi, e non si prestano alla stessa versatilità.
Insomma, mi sembra solo un nuovo modo per riproporre lo stesso prodotto, e come il semplice pannetto, va usato comunque un detergente, il trucco, anche quello non waterproof, è liposolubile, quindi senza detergente o detergente per affinità (come il comune olio, seguito da una detersione del viso, simile a quella mattutina) si rimuove ben poco: solo il trucco minerale.


9. Dischetti Lavabili

So che di recente sono reperibili soprattutto sui siti che vendono prodotti ecosostenibili, non per forza prodotti di Skincare/Haircare e Make-Up, ma anche semplicemente prodotti ecologici di vario genere (es. pannolini lavabili, coppette mestruali, spugne naturali o oggetti in Luffa, oggettistica di legno/bamboo per il bagno ecc...).
Vengono proposti sia in versione fibra naturale (solitamente cotone), sia in microfibra.
Le due versioni hanno ovviamente due differenti impatti ambientali, ma anche delle diverse performance, come vi ho detto parlando dei pannetti di microfibra, sono sicuramente un tessuto non riproducibile con fibre vegetali, quindi da una parte il compromesso della fibra sintetica lo approvo pienamente, se viene fatto a favore della propria pelle (altrimenti l'alternativa sarebbe il cotone monouso).
Ribadisco anche in questo caso, non sono assolutamente convinta che funzionino senza usare alcun detergente, piuttosto consiglio l'uso con l'olio, come per i normali dischetti monouso, seguito da un detergente delicato.
Se qualche anno fa erano un prodotto poco reperibile, adesso si trovano su molti siti online, e li produce anche la Colour Caramel, marchio bio piuttosto reperibile nelle bioprofumerie, almeno più di altri.
Esistono anche dei tutorial per realizzarli in casa, ma la reazione della pelle al tessuto è molto variabile, bisogna saper scegliere il tessuto giusto, oltre che saper cucire!

Anche per oggi è tutto!
Spero che la panoramica sia stata interessante!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

lunedì 22 gennaio 2018

Ricetta per realizzare un Profumo Alcolico!

Ciao a Tutti!
Oggi torno a presentarvi una nuova ricetta, una ricetta davvero semplicissima, quasi banale!
Si tratta della ricetta base per realizzare dupe di profumi famosi in casa!
Come sapete ci sono diversi fornitori di materie prime che vendono le fragranze pure, sia quelle “normali”, sia quelle che ricordano più o meno precisamente le fragranze più note.
Purtroppo non tutte le fragranze sono dei veri dupe, nonostante quanto dichiarato, ma se trovate la fragranza giusta, otterrete un ottimo profumo, e se siete fortunati, anche la stessa persistenza su pelle e tessuti.
Ma eccovi la ricetta che ho utilizzato, ispirandomi ai consigli di Patty.
La ricetta è in realtà una versione semplificata, manca un fissante vero e proprio, che però risulta un ingrediente “specifico”, che sinceramente non ho voluto acquistare solamente per realizzare profumi, ma sicuramente la formula usata è già sufficiente per capire quantomeno se la fragranza è davvero un buon dupe, e se il prodotto soddisfa, poi si può pensare di acquistare davvero tutti gli ingredienti ed eventualmente realizzare tanti profumi diversi!


Ricetta:

Fragranza 30
Alcol Etilico 67
Trietil Citrato 2
Glicerina 1

Procedimento:

La realizzazione di questo prodotto non potrebbe essere più semplice, in teoria bisognerebbe aggiungere una piccola frazione di Acqua, dato che l'Alcol da usare sarebbe al 90%, ma quello che si trova in commercio è al 95%.
In realtà il rischio, nelle produzioni casalinghe, è quello di opacizzare il profumo, per un fattore sicuramente irrilevante dal punto di vista dell'uso.
Infatti se siete sensibili all'Alcol questa aggiunta non fa differenza, anche aggiungendo acqua, vi darà fastidio.
In questo caso è meglio andare a realizzare le classiche “Acque di Profumo”, usando idrolati, addizionati di fragranza, aggiunta con il solubilizzante.
In questo senso il problema è relativo, nel mio caso, anche perché tendenzialmente il profumo lo spruzzo più sui vestiti che direttamente sulla pelle, ma ovviamente per le pelli reattive è soggettivo.
Qualche mese fa vi avevo spiegato la differenza fra Eau de Cologne, Eau de Toilette e Eau de Parfum, io qui ho utilizzato la formula base dell'Eau de Parfum, dato che il rischio di usare fragranze pronte senza fissanti veri e propri può essere quello di ottenere un profumo poco persistente, questo anche perché molte fragranze pronte sono già a base di Dipropylene Glicol.

Per ottenere il profumo basterà mescolare insieme gli ingredienti: Alcohol, poi Triethyl Citrate e la Glicerina, e infine la fragranza.
Una volta aggiunti tutti gli ingredienti basterà mescolare bene, e successivamente lasciar riposare il profumo per almeno una settimana, per perdere l'eccesso di Alcol.

Anche per oggi è tutto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it, Nononsensecosmethic.org, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione