mercoledì 29 aprile 2015

Prodotti Natura Bella Baby, come sono gli inci?

Ciao a Tutti,
Vi parlo ora di una linea di prodotti per bambini molto particolare, è prodotta dalla Pierpaoli, e in particolare si tratta dei prodotti Natura Bella, la linea Natura Bella Baby.
Vi ho già parlato di alcuni dei prodotti della Pierpaoli, alcuni tra i migliori prodotti ecobio per rapporto qualità/prezzo, in particolare dell'Anthyllis (che però è la linea che ho sempre visto più costosa), e della Ekos, la linea più diffusa, anche se limitata ai prodotti per gli adulti, da quanto ho visto.
Questi prodotti vengono venduti solo in determinati periodi nei discount Eurospin, ma ho sentito che si trovano anche nei discount Prix (che non conosco, non ce ne sono vicino a dove abito), penso sempre come fornitura occasionale.
Ma vediamo bene i prodotti uno per uno:

Natura Bella Baby – Bagno Delicato:

Aqua, Glycerin, Ammonium Lauryl Sulfate, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Olivamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Betaine, Caprylyl/Capryl Glucoside, Lauryl Glucoside, Avena Sativa Bran Extract, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Sodium Chloride, Hydrolyzed Rice Protein, Parfum, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Lactic Acid

250 ml
2,69 €

A prima vista potrei essere in dubbio su questo prodotto: abbiamo come tensioattivo primario l'ALS, molto, molto aggressivo. Però è sempre importante valutare l'intera formula: innanzitutto è inserito dopo la Glicerina, il che mi fa pensare che sia comunque pochino, e abbiamo anche una formula “orizzontale”, ben due tensioattivi anionici (ALS e Sarcosinato), tamponati da ben due betaine e due glucosidi.
Insomma, abbiamo tanti tensioattivi, di cui ce ne sarà pochino di ognuno (mi viene spontaneo definirlo un mix “orizzontale” per questo motivo).
Poi abbiamo anche il surgrassante “pronto”: Coco-Glucoside e Glyceryl Oleate, ve ne avevo parlato qui.
Infine altre aggiunte carine e addolcenti sono l'Estratto di Avena, e le Proteine del Riso.
Insomma, visto il costo, e viste le numerose recensioni positive (senza contare l'ottima reputazione della Pierpaoli Divisione EcoBio), direi che è consigliabilissimo.

Natura Bella Baby – Detergente Delicato:

Aqua, Ammonium Lauryl Sulfate, Glycerin, Cocamidopropyl Betaine, Caprylyl/Capryl Glucoside, Olivamidopropyl Betaine, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Avena Sativa Bran Extract, Sodium Chloride, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Hydrolyzed Rice Protein, Parfum, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Lactic Acid

300 ml
2,69 €

Anche in questo caso gli ingredienti si ripetono, anche se cambia leggermente il loro ordine e manca un glucoside.
Penso che le variazioni siano limitate, data l'abilità di formulazione dell'azienda, lo spostamento dell'ALS in seconda posizione, non penso rifletta un prodotto più aggressivo. Probabilmente sono state fatte solamente piccolissime variazioni quantitative.
Inoltre le recensioni parlano da sé: nessuno si lamenta dell'aggressività di questi prodotti, è una riprova del fatto che l'inci è pur sempre un metodo limitato di valutazione "a priori" di un prodotto, soprattutto nel caso dei detergenti, la prova migliore è ancora il test d'uso, nonostante magari non ci siano pallini rossi.

Natura Bella Baby – Crema all'Ossido di Zinco:

Aqua, Glycerin, Glycine Soja Oil, Zinc Oxide, Talc, Stearyl Alcohol, Sodium Stearoyl Lactylate, Cetearyl Alcohol, Butyrospermum Parkii Butter, Tocopherol, Aloe Barbadensis Leaf Extract, Althaea Officinalis Root Extract, Calendula Officinalis Flower Extract, Cucumis Sativus Extract, Mel Extract, Tilia Cordata Flower Extract, Verbascum Thapsus Extract, Phenethyl Alcohol, Xanthan Gum, Ethylhexylglycerin, Phytic Acid, Parfum

100 ml
2,69 €

Direi che questa è davvero una vera e propria crema, ovvero non penso si tratti di una pasta A/O, come se ne trovano di solito. Infatti abbiamo un emulsionante di “confine”, con un HLB da O/A, anche se non nettamente idrofilo.
Inoltre vediamo che il prodotto contiene il gelificante della fase acquosa (Gomma Xantana) e non contiene veri e propri stabilizzanti della fase lipofila (abbiamo solo l'Alcol Cetilico, che con la sua bassissima capacità emulsionante difficilmente sbilancerà l'HLB totale e l'Alcol Stearilico, che non risulta proprio avere capacità emulsionante).
Insomma, dovrebbe trattarsi di un prodotto più leggero delle classiche paste e ad un prezzo assolutamente ottimo.

Natura Bella Baby – Crema Idratante Lenitiva:

Aqua, Glycine Soja Oil, Glyceryl Stearate, Stearyl Alcohol, Sodium Stearoyl Lactylate, Phenethyl Alcohol, Cetearyl Alcohol, Tocopherol, Aloe Barbadensis Leaf Extract, Althaea Officinalis Root Extract, Calendula Officinalis Flower Extract, Cucumis Sativus Extract, Mel Extract, Tilia Cordata Flower Extract, Verbascum Thapsus Extract, Xanthan Gum, Sodium Dehydroacetate, Ethylhexylglycerin, Parfum

100 ml
2,69 €

Anche in questo caso abbiamo un ottimo prodotto, un'emulsione simile alla precedente, con agginta di Gliceril Stearato, ma sempre con gli stessi estratti vegetali, un po' di Tocoferolo e solo l'Olio di Soia come emolliente.
Inoltre, in queste due creme, è stato usato come conservante il Phenethyl Alcohol, un derivato dell'Olio Essenziale di Rosa, conservante a pallino verde, fino ad ora poco usato nei prodotti in commercio (è la prima volta che lo vedo).
Io stessa lo uso insieme ad una coppia di parabeni, sotto forma di Fenilight.

Spero che anche questa volta vi sia stata utile la recensione inci!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

domenica 26 aprile 2015

Pasta Hoffmann - Rimedio Emolliente e Lenitivo semplice e veloce

Ciao a Tutti,
oggi vi parlerò di una semplicissima preparazione, che può essere usata come rimedio lenitivo versatile, per svariati problemi.
In particolare si tratta di un prodotto ottimo per le neomamme, infatti parlo della Pasta Hoffman.
Si tratta di una preparazione galenica costituita da due soli ingredienti:

Olio EVO 50
Ossido di Zinco 50

Viene usata principalmente per le dermatiti da pannolino, ma è ottima anche come rimedio preventivo e curativo delle piaghe da decubito in una fase precoce.
Inoltre è un semplicissimo prodotto dalle capacità emollienti e lenitive, ottimo anche per l'irritazione post-ceretta, o irritazioni da sfregamento.
In assenza di lacerazioni della pelle, può essere un rimedio basic anche per irritazioni dovute alla mancanza di effetto barriera (es. Mani molto screpolate, che al primo sfregamento fanno male).
La sua azione lenitiva infatti è dovuta all'alta concentrazione di Ossido di Zinco, reso spalmabile dall'Olio ExtraVergine di Oliva, che conferisce emollienza al prodotto.
È una preparazione farmaceutica, ma è assolutamente riproducibile in casa in modo semplice ed economico, soprattutto se si acquista l'Ossido di Zinco online. Quest'ultimo si trova anche in farmacia, ma è più caro.
La preparazione base, poi può essere anche modificata e arricchita in base alle esigenze specifiche, o alla disponibilità di ingredienti, ma io vi parlerò innanzitutto della versione classica.
In commercio ci sono numerosi prodotti, ma nessuno di questi è paragonabile ad un prodotto fatto in casa, con olio fresco e senza conservanti (che effettivamente non servono, trattandosi di un prodotto oleoso, ma vengono aggiunti per evitare possibili problemi all'azienda, di solito dovuti all'uso scorretto del prodotto, quale l'uso del prodotto con mani molto bagnate)

Dato che a febbraio ho avuto una brutta influenza, e avevo bisogno di una pasta lenitiva per la prima ceretta che ho fatto subito dopo il periodo di febbre, ho provato a fare la versione basic.
Di solito ne uso una più complessa, di cui vi posterò sicuramente la ricetta appena la rifarò, ma in questo caso avevo un bisogno urgente, quindi ne ho approfittato per farvi vedere come fare questa.

La preparazione è estremamente semplice:
Basterà pesare la stessa quantità di Ossido di Zinco e di Olio EVO, versare l'Ossido di Zinco nel contenitore scelto e incorporare piano piano l'olio mescolando accuratamente con una spatola o un cucchiaio fino a completa incorporazione della polvere (ci può volere un po').
Dato che è una pasta unta e non facile da rimuovere dai contenitori, vista la semplicità del prodotto ho deciso di realizzarla direttamente nel contenitore che prevedevo di usare, così da non perdere troppo prodotto nello spostamento da becher a vasetto.


Una volta provata la versione base, potete anche modificare la ricetta aumentando a vostra scelta uno dei due ingredienti, se volete un prodotto più morbido e spalmabile potete aumentare l'olio, se invece lo volete più denso e "fermo", potete aumentare l'ossido.

Anche se in commercio vengono usati conservanti (in farmacia non ne ho idea), questo è un prodotto che non ne ha bisogno, in quanto non c'è acqua. Proprio per questo motivo, è un prodotto che va usato a mani asciutte, o prelevato con una spatolina.
Difficile comunque che vada a male, visto che ci sarebbe ben poco da mangiare, e l'ambiente così ricco di ossido non sarebbe il migliore habitat per i batteri e le muffe, ma meglio non rischiare.
Quindi il mio consiglio è di non prepararne troppa insieme, direi circa il fabbisogno per 3-4 mesi al massimo.
Questo perché, se batteri e muffe non sono un problema, l'olio usato invece si.
Usando olio EVO, si va ad usare un olio abbastanza stabile, è vero, ma che sottoposto alla presenza di un ossido, senza antiossidanti, potrebbe irrancidire.
Indicativamente è un prodotto che potrebbe durare anche un anno se ben conservato, se viene usato un olio freschissimo, e viene tenuto in un vasetto ben chiuso, ermetico, al buio e prelevato con utensili di plastica e non di metallo (o con le dita), ma il consiglio è di prepararne una quantità utilizzabile in massimo 6 mesi.
Potrebbe succedere che, in caso di mancato utilizzo per qualche mese, si separi l'olio dalla polvere, se il prodotto non odora di rancido, basterà mescolarlo bene e usarlo normalmente.
Uno dei principali svantaggi dichiarati da chi fa uso di questo prodotto è la difficoltà a lavarlo via.
Assolutamente vero, l'ho verificato anche io, effettivamente uno strato sottile di prodotto rimane sempre lì, anche dopo un lavaggio. 
Lavare via l'Ossido di Zinco impastato nell'olio è sicuramente molto difficile, ma a questo punto, perchè farlo per forza? 
Potete applicare la pasta dopo una delicata e adeguata detersione della zona arrossata (ovviamente nessuna applicazione su pelle lesa), e non cercare di lavarla via per forza successivamente, basterà lavare lo sporco. Se sulla pelle rimane un leggero strato sbiancato e unto piuttosto può essere utile rimuovere con un panno di cotone morbido l'eccesso di prodotto non assorbito, senza lavarlo via sgrassando a forza la pelle (visto che si è reso necessario un prodotto molto emoliente e lenitivo per un motivo!
Rimarranno semplicemente residui di Olio EVO, che lascerà la pelle morbida, protetta e lubrificata e un leggero strato di Ossido di Zinco, che sostituirà egregiamente l'azione del Talco, asciugando l'eventuale umidità e lasciando maggiore libertà di movimento, senza sfregamenti fastidiosi.

E anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

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venerdì 24 aprile 2015

Come Emulsionare a Caldo - Guida per Apprendisti Spignattatori

Ciao a Tutti,
qualche tempo fa vi avevo già parlato dell'emulsione: ovvero un sistema bifasico, termodinamicamente instabile, costituito da almeno due diversi liquidi immiscibili tra loro, in cui uno di questi funge da sistema continuo, e l'altro da sistema disperso sottoforma di minutissime goccioline.
Vi ho già spiegato qualcosa riguardo alle emulsioni, dal punto di vista chimico-fisico sono sistemi colloidi complessi, e si ottengono solamente grazie all'inserimento di una sostanza emulsionante, che ovvero si dispone da interfaccia fra i due liquidi immiscibili tra loro.

Ma a questo punto, dopo avervi spiegato questo, e dopo avervi mostrato già diverse ricette, sia viso, sia corpo, comincio un'altra guida per apprendisti spignattatori parlando di un nuovo argomento: l'emulsione a caldo "in generale".
Questa volta però voglio parlarvi più che altro della questione pratica, e mi riferisco specificatamente alle creme “classiche”, ovvero O/A, infatti per quelle A/O, molto più difficili da realizzare e instabili, il discorso è ben più complesso, e non è questa la sede per parlarne.

Allora, cominciamo: gli emulsionanti esistono di vari tipi, e vi ho già detto qualcosa in merito, in particolare però voglio parlarvi degli emulsionanti cerosi a caldo, che generalmente sono i più comunemente usati e anche i più facili da reperire. Come si usano?
Innanzitutto è possibile trovare sia autoemulsionanti, già pronti, sia emulsionanti che necessitano di un co-emulsionante, e co-emulsionanti veri e propri.

1) Autoemulsionanti: si tratta di mix già pronti di diversi emulsionanti, fatti per ottenere l'HLB ottimale. Di solito non serve fare molti calcoli, basterà usare la percentuale di prodotto consigliata per la percentuale di grassi che userete.

2) Emulsionanti “singoli”: di solito si tratta di emulsionanti cerosi idrofili, che quindi da soli svolgono già buona parte del lavoro. Possono anche essere usati in combinazione tra loro, per ottenere un effetto particolare, ma anche da soli, alcuni senza co-emulsionante. Ad esempio Metilglucosio Sesquistearato insieme a PGE-3 Distearato, sono entrambi idrofili, ma il secondo ha una forza emulsionante leggermente maggiore, e insieme realizzano creme bianche, piuttosto leggere e poco ricche, sono adatti principalmente per le creme viso, soprattutto quelle adatte alle pelli grasse/impure.
Entrambi andrebbero teoricamente accoppiati con un emulsionante lipofilo di contrasto in piccola percentuale (vanno bene Alcol Cetilico o Cetilstearilico, Sorbitan Olivate, ecc...), ma penso che un'emulsione densa e senza ingredienti particolari, fatta con emulsionanti idrofili forti regga tranquillamente anche senza lipofilo di contrasto, se ben lavorata a livello pratico.

3) Co-emulsionanti: sono emulsionanti che da soli non possono reggere un'emulsione, alcuni reggono solamente un'emulsione A/O, come ad esempio il Sorbitan Olivate, co-emulsionante lipofilo presente nell'autoemulsionante Olivem1000, ma che da solo non può assolutamente realizzare una O/A.

In generale, quando si comincia, la cosa migliore è lavorare con gli Autoemulsionanti. L'unica cosa che bisogna fare è calcolare la percentuale d'uso sulla base della formula della crema che volete realizzare.
In questo caso la realizzazione della ricetta è semplice: basterà sciogliere a caldo gli emulsionanti insieme alla fase grassa, insieme a tutti gli ingredienti lipofili non termolabili.
Si inserisce l'emulsionante insieme ai grassi perché tendono a legarsi più facilmente all'acqua, di conseguenza è importante che si leghi agli oli, senza interferenze acquose.

Nel caso invece usiate emulsionanti cerosi non autoemulsionanti, dovrete cercare di miscelarli secondo una regola precisa, che può avere qualche variazione in base agli specifici emulsionanti usati, e soprattutto calcolando la necessità di un emulsionante lipofilo di contrasto.

La regola base di solito prevede di usare gli emulsionanti al 10-20% rispetto alla fase grassa, ma dipende strettamente dalla forza dell'emulsionante, e in questo caso bisogna per forza affidarsi alla scheda tecnica del prodotto, dato che non è facilmente intuibile (a meno che non siate dei chimici organici particolarmente dotati, ma in tal caso non sareste qui a leggere me probabilmente).
Genericamente, il rapporto fra emulsionante idrofilo ed emulsionante lipofilo è di circa 2:1, sicuramente variabile in base alla formula specifica e alla forza degli emulsionanti usati.
Spesso ad esempio potrebbe essere aumentato l'Alcol Cetilico, ma non per la sua blanda attività emulsionante a basso HLB, quanto piuttosto per addensare ulteriormente la crema, non abbondando così in gelificanti.
All'inizio, proprio perché non si tratta di calcoli immediati, la cosa migliore è comunque affidarsi a ricette già pronte, facendo meno modifiche possibili.

Una volta pesati gli emulsionanti, andranno inseriti nella fase lipofila, questo perché sono i grassi a legarsi più difficilmente all'emulsionante, e non l'acqua.
A questo punto, trattandosi appunto di emulsione a caldo, bisogna procedere, e scaldare quindi le fasi.
Ogni emulsionante (che sia autoemulsionante o meno) funziona solamente una volta raggiunta una certa temperatura, di solito si tratta di temperature variabili tra i 60°C e gli 85°C, quest'informazione va ricercata per forza sulla scheda tecnica del prodotto, e naturalmente, quando si mischiano più emulsionanti, bisogna raggiungere una temperatura sufficiente ad attivarli tutti.
Emulsionare sotto questa temperatura è probabile che porti ad una crema mal emulsionata, che quindi si separerà in fretta, se non subito, alla prima aggiunta a freddo.
Questo è il motivo principale per cui è importante munirsi di un comunissimo termometro da cucina, ad esempio è facilissimo da trovare quello dell'Ikea a circa 7 euro.

Una volta sciolta la fase grassa, e scaldata la fase acquosa, non vi resta che procedere all'emulsione unendo le fasi.
La buona norma prevede di versare la fase grassa in quella acquosa per le emulsioni O/A, questo porterebbe la formazione naturale di goccioline grasse, all'interno della fase continua acquosa.
Forse questo è valido soprattutto per le emulsioni dove la fase grassa è piuttosto cospicua, e potrebbe quindi lasciare in uno stato di “indecisione” la crema.
Io stessa, in rari casi, ho emulsionato tranquillamente facendo l'inverso. Di solito i motivi per cui lo faccio sono la maggiore semplicità del rimuovere i residui acquosi dal becher, rispetto al dover pulire i bordi dalla fase lipofila, più “appiccicosa”, e che inoltre tende a solidificarsi se è ricca in emulsionanti ad alto punto di fusione, oli saturi e burri.
Quando mi è capitato di procedere in questo modo, soprattutto con poca crema formulata a bassissime quote grasse, mi è sempre andata bene, probabilmente perché stando sotto al 9% di grassi è difficile che la fase grassa “cerchi” la stabilità come fase continua.

Importante, a questo punto, è versare il più possibile in modo graduale, l'ideale sarebbe versare a filo, poco alla volta, i grassi, un po' come nel fare la maionese casalinga.
Chiaramente, questo sarebbe possibile solo avendo 4 mani, dato che con una già dovrete tenere in mano il minipimer, e che poi avrete bisogno di “pulire” il becher (io facendo creme poco grasse ho sempre una forte perdita di materie prime se non pulisco bene il becher della fase grassa).
In ogni caso, l'ideale è frullare piano all'inizio (velocità bassa) e aumentare gradualmente.
Io non arrivo mai al turbo, di solito mi fermo prima, circa al 70-80% della velocità del mio frullatore, e continuo a frullare più volte, tenendo il becher ancora al caldo.
In base alla quantità di crema che state realizzando, sarà necessario frullare più o meno tempo, di solito basta anche meno di un minuto se avete un bicchiere di crema, circa 100-200g (anche se sono le quantità più difficili da lavorare per tutto il resto dei passaggi), mentre può servire qualche minuto per quantità più abbondanti.

Io sono arrivata massimo a 600g alla volta, per i regali di natale dell'anno scorso, e in quel caso ho dovuto emulsionare parecchio, spostando bene il minipimer in tutti gli angoli del becher.
A questo punto, di solito è ben visibile se l'emulsione è venuta: si forma un prodotto dalla consistenza variabile in base agli ingredienti inseriti, ma di solito va dal “pannoso” di uno yogurt da bere, al cremoso di una maionese densa.
La crema poi si addenserà ancora di più durante il raffreddamento.
Proprio perché questo genere di emulsione prevede il caldo, non è possibile inserire tutto ciò che è termolabile prima dell'emulsione.
Questo è il principale svantaggio nell'uso degli emulsionanti cerosi a caldo.
Per ovviare, gli ingredienti termolabili verranno inseriti successivamente, una volta che la crema è arrivata a temperatura ambiente, e in ogni caso sotto i 45-50°C.
Ovviamente non si possono fare aggiunte esagerate, soprattutto quelle oleose, quindi si cercherà di inserire solo lo stretto indispensabile.
La stabilità della crema alle aggiunte varia da emulsionante a emulsionante, è non è prevedibile a priori, dipende anche dall'ingrediente che viene inserito.
Gli ingredienti che smontano i gelificanti potrebbero essere i più problematici, perché minando alla gelificazione, la crema potrebbe diventare troppo liquida da permettere agli emulsionanti di continuare a stare al loro posto.
Infatti la seconda caratteristica di questo tipo di emulsionanti è che una volta raffreddati, smettono di emulsionare. È il motivo per cui una crema non si forma se le fasi vengono unite ad una temperatura troppo bassa, ma è anche il vantaggio delle creme emulsionate a caldo: quando vengono applicate sono “inerti”, ovvero l'eventuale emulsionante in eccesso, non va ad emulsionare i grassi della pelle.
Questo è principalmente un problema delle creme emulsionate con tensioattivi (liquidi) o sapone (come succede per le creme emulsionate col Borace, procedura del secolo scorso).

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima, e buona emulsione!

Rasmus

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mercoledì 22 aprile 2015

I Miei Pennelli da Trucco

Ciao a Tutti,
parecchio tempo fa vi ho parlato del Trucco Minerale, che è praticamente il tipo di Make-Up che uso quasi sempre.
Raramente uso qualche prodotto in cialda, ma a parte la Naked Palette, e pochi altri ombretti uso quasi tutte polveri libere.

Proprio per questo motivo, ho dovuto imparare ad usare per bene (chiaramente è un eufemismo...non posso certo dichiararmi MUA, diciamo che sono passata dall'indecente al sufficiente!) i pennelli da trucco.
Fino a qualche anno fa, capacità di truccarmi sottozero, usavo al massimo un pochino di ombretto (ero incapace di stendere il fondotinta! Forse anche perché effettivamente non sapevo nemmeno come sceglierlo!), e lo stendevo con il classico sfumino o direttamente con le dita.
Quando si sanno usare bene, le dita vanno benissimo, ma non sempre riescono a fare tutto quello che può fare un buon set di pennelli, una volta che si sa come usarli, almeno decentemente.

In particolare, i miei pennelli sono quasi tutti di Nevecosmetics, è da loro che ho fatto il primo acquisto “recente” di Make-Up, ed è anche da loro che ho acquistato i pennelli. Effettivamente si tratta di pennelli di ottima fattura, a prezzi assolutamente onesti, e spesso regalati negli ordini.
Le necessità di trucco sono sempre diverse per ognuna, e infatti vi parlo dei pennelli che uso, non per dirvi quali comprare, ma almeno darvi qualche informazione fondamentale, con cui sceglierli, soprattutto se siete all'inizio.
Capisco molto bene soprattutto le neofite, perché fino a qualche anno fa, facevo dei pasticci immani.

Questi sono i miei pennelli:

Kabuki e Flatbuki di Neve per il viso: Uso in particolare il primo solamente per la cipria (Uso Hollywood), di solito dopo aver messo il fondo in forma liquida, mischiato alla crema idratante, mentre il secondo principalmente per il fondo minerale o il fondo cipriato, ovvero quando mischio fondo minerale e cipria, prendendoli con lo stesso pennello.

Pennelli medi da Blush: sono di Sephora, ho comprato il set composto da questi due pennelli e due pennelli da ombretto in formato da viaggio (manico più corto).
Non uso il blush (non ho ancora trovato il mio colore!), ma uso uno dei due pennelli per stendere il correttore verde (che potete vedere sempre nel link che ho indicato all'inizio del post), nelle zone del viso arrossate.

Pennello a ventaglio: è stato un regalo di Nevecosmetics, che però non ho mai usato, perché non sono più riuscita a comprare il duo contouring per motivi di budget, e quindi ad impararne l'utilizzo.

Pennelli da ombretto:
ne ho parecchi:
tre pennelli della neve: eyebuki, mini eyebuki, pennello da sfumatura.
Sono tutti pennelli piuttosto corposi, con setole molto morbide, ma che tengono bene la pressione senza piegarsi (a parte quello da sfumatura, ma è fatto apposta).
Di solito uso principalmente il minieyebuki per fare il “punto scuro” all'esterno dell'occhio, e sfumarlo verso la piega dell'occhio.
Uso pochissimo colore, e lo sfumo poi con i colori più chiari usando l'eyebuki (che uso anche per il punto luce all'arco delle sopracciglia) o gli altri pennelli corposi.
Quello da sfumatura lo uso principalmente per stendere i colori illuminanti, così da fare un'applicazione simil contouring, ma molto soft.
Tra i pennelli non Neve, ho in particolare una coppia di pennelli che erano in un gadget omaggio di una profumeria: pennello da mascara, e pennellino da ombretto molto sottile.
Questo in particolare va bene solamente per le applicazioni soft e dove non sono necessarie sfumature larghe e morbide.
Rende discretamente bene usato di lato per delineare un pochino la piega dell'occhio con un colore appena appena più scuro di quello che uso sulla palpebra mobile e che avvicina la sfumatura al “punto scuro”
Ho poi il set Sephora, che, oltre ai pennelli grandi, comprende un pennello molto voluminoso, a metà tra un eyebuki e un pennello da ombretto classico, ed è effettivamente il più versatile. Ha delle setole molto morbide, sfuma molto bene, ma la sua forma permette anche di usarlo per stendere il colore sulla palpebra mobile.
Essendo molto voluminoso, va bene però solo per i colori che lasciano un certo margine di tolleranza. Un colore molto scuro, e che va usato con precisione millimetrica per non fare strani effetti non posso certo stenderlo con questo pennello.
Il pennellino più sottile invece, è un perfetto pennello per la parte inferiore dell'occhio, lo trovo perfetto per sfumare appena appena la matita sulla parte inferiore dell'occhio, per dare un leggerissimo effetto smokey.
Poi arrivano i pennelli del Leroy Merlin: ho acquistato questi due pennelli ancora prima di acquistare quelli della Neve.
Proprio perché sapevo di poterli usare ugualmente, ho voluto prima cercare l'alternativa più economica proprio nella sezione dedicata alla pittura del negozio.
Tra i pennelli adatti al trucco (e che servivano a me), ho trovato solo il pennellino angolato, questo è di una precisione millimetrica, è l'unico con cui riesco a fare la riga attorno all'occhio (esterna, sia sopra, che sotto), anche con l'ombretto a secco (in cialda, le polveri libere penso vadano bagnate). Chiaramente è una mia “attitudine”, in molte preferiscono il classico pennello da eyeliner sottile, ma cilindrico.
L'altro dei due pennelli, è quello che trovo perfetto per stendere l'ombretto sulla palpebra mobile.
Entrambi hanno setole molto compatte, e leggermente più rigide di quelle degli altri pennelli, reggono molto meglio la “piega”, e risultano quindi più precisi e meno da sfumatura.
Infine Pennello della Urban Decay Naked Palette: purtroppo rimane quello con cui mi trovo peggio. Ha setole spesse e leggermente ruvide, ed è pure più rigido di tutti gli altri...non mi trovo molto bene.
Lo uso solamente quando tutti gli altri sono già stati usati.

Spero che questa piccola recensione e guida “generica” vi sia stata utile!
A presto!

Rasmus

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domenica 19 aprile 2015

Qualche altro prodotto commerciale: Ekos, Farmacotone, Sapone di Mugello, Les Cosmetiques Design Paris

Ciao a Tutti,
torno qui a parlarvi di qualche prodotto facilmente reperibile in commercio.
Comincio col parlarvi della favolosa linea ecobio ed economica della Pierpaoli: la Ekos.
L'ho vista per ora solo da Tigotà a Milano, per ora da nessun'altra parte, ma dovrebbe essere in vendita anche in altre insegne.
Si tratta di una linea davvero stupenda e a prezzi davvero competitivi, proprio per questo motivo non mi dilungherò molto nella recensione dei singoli prodotti.

Ekos – Detergente Viso&Mani con Estratto Biologico di Riso:

Aqua, Caprylyl/Capryl Glucoside, Ammonium Lauryl Sulfate, Glycerin, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Olivamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Betaine, Oryza Sativa Extract, Sodium Chloride, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Panthenol, Sodium Cocoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Parfum, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Lactic Acid

350 ml
2,99-3,20 €

Il tensioattivo primario, in tutta la linea, è un glucoside, abbinato si, ad un tensioattivo verde, ma aggressivo, ma inserito in un'ampia cascata di tensioattivi, e il prodotto è anche surgrassato.
Sono state poi fatte aggiunte di contorno: Pantenolo e un tensioattivo ricavato da proteine del grano.
Anche i conservanti sono assolutamente perfetti.

Ekos – Bagnodoccia con Estratto Biologico di Malva:

Aqua, Glycerin, Caprylyl/Capryl Glucoside, Ammonium Lauryl Sulfate, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Olivamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Betaine, Malva Sylvestris Extract, Sodium Chloride, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Panthenol, Parfum, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Lactic Acid, Linalool

500 ml
2,99-3,20 €

Ekos – Bagnodoccia con Estratto Biologico di Eucalipto:

Aqua, Caprylyl/Capryl Glucoside, Ammonium Lauryl Sulfate, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Olivamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Betaine, Eucalyptus Globulus Leaf Extract, Sodium Chloride, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Panthenol, Parfum, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Lactic Acid

500 ml
2,99-3,20 €

In entrambi i casi la formula è simile a quella del prodotto precedente: stesso mix di conservanti: tensioattivo primario non ionico, due tensioattivi anionici e due anfoteri, surgrassante. Qui non è stato aggiunto il tensioattivo “ibrido”.
La differenza fra i due prodotti è solamente nell'estratto scelto: Malva oppure Eucalipto, in questo caso la differenza porta alla scelta di una fragranza differente, quindi nella versione alla Malva è presente un allergene del profumo.
Non mi spiego solamente la differenza del contenuto di Glicerina...mi viene quasi da pensare che si tratti di un errore...

Ekos – Intimo con Estratto Biologico di Camomilla:

Aqua, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Glycerin, Caprylyl/Capryl Glucoside, Ammonium Lauryl Sulfate, Olivamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Betaine, Chamomilla Recutita Flower Extract, Sodium Chloride, Panthenol, Parfum, Lactic Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

350 ml
2,90-3,20 €

Prodotto assolutamente perfetto: al posto del glucoside, è stato usato come tensioattivo primario il sarcosinato, presumibilmente con dosi ridotte degli altri tensioattivi (Il detergente intimo dovrebbe essere il prodotto detergente più delicato, come vi ho spiegato qui).
Inoltre è stato aggiunto dell'Estratto di Camomilla, molto azzeccato per il prodotto, anche se effettivamente fa più poesia, dato che il prodotto viene lavato via ogni volta.

Ekos – Shampoo con Estratto Biologico d'Avena:

Aqua, Caprylyl/Capryl Glucoside, Ammonium Lauryl Sulfate, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Olivamidopropyl Betaine, Cocamidopropyl Betaine, Avena Sativa Kernel Extract, Sodium Chloride, Sodium Cocoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Glycerin, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Dicaprylyl Ether, Lauryl Alcohol, Panthenol, Parfum, Lactic Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Linalool

500 ml
2,99-3,20 €

Formula simile al detergente basic, qui però è stato aggiunto un estratto di Avena, e sono stati aggiunti diversi surgrassanti oltre al Gliceril Oleato inserito nel glucoside.
Non sono presenti condizionanti, quindi prevedo un effetto districante praticamente nullo. Penso che sia un ottimo prodotto per chi normalmente non ha grossi problemi di nodi, e di capelli crespi.
Al contrario potrebbe essere un prodotto inadatto, e fin troppo delicato per i capelli a tendenza grassa.

Farmacotone Bebé – Salviettine detergenti:

Aqua, Glycerin, Sodium Benzoate, Chamomilla Recutita Flower Extract, Sodium Methylparaben, Potassium Sorbate, Ethylparaben, Aloe Barbadensis Leaf Extract, Sodium Phytate, Tocopherol, Parfum, Polysorbate-20, Lactic Acid

20 salviettine
1,39 €

Ho trovato queste salviettine solamente all'LD, penso si tratti dell'unico prodotto “cosmetico” della marca, non ne ho trovati altri.
Si tratta di un prodotto molto semplice, non lavante, ma solamente rinfrescante. È presente una piccolissima quantità di tensioattivo, anche se non a pallino verde, ma è proprio in fondo all'inci, quindi essenzialmente si tratta di acqua conservata con un pochino di estratti vegetali.
È un prodotto piuttosto economico, e secondo me va benissimo se non serve un vero e proprio lavaggio, ma serve solo una rinfrescata.

Vi parlo ora di una marca di prodotti che ho visto diffondersi soprattutto nell'ultimo paio di anni: il Sapone del Mugello.
Si tratta per lo più di vero e proprio sapone liquido, ma alcuni prodotti sono stati addizionati anche di tensioattivi sintetici.

Sapone del Mugello – Extrapuro Marsiglia:

Aqua, Potassium Oleate, Potassium Cocoate, Potassium Chloride, Glycerin, Parfum, Limonene, Geraniol, Citric Acid

500 ml
2,90 €

Questo è il vero e proprio sapone liquido.
Un prodotto assolutamente classico, anche se di produzione non più artigianale: Sapone puro ottenuto da Olio di Oliva (frazione Oleico) e Cocco.
Non sono però stati aggiunti surgrassanti, quindi ho anche idea che non sia un prodotto particolarmente delicato.
Penso vada bene come sapone per le mani, ma non lo userei per il viso o per il corpo, non si sa bene quanto effettivo sapone di Oliva e di Cocco ci sia, il primo è un sapone piuttosto delicato, ma il secondo è molto schiumogeno e sgrassante.
Visto il prezzo vale la pena provarlo, assolutamente!

Sapone del Mugello – Bagnoschiuma Extrapuro Marsiglia:

Aqua, Ammonium Lauryl Sulfate, Lauramidopropyl Betaine, Disodium Cocoamphoacetate, Sodium Chloride, Potassium Oleate, Phenoxyethanol, Sodium Benzoate, Parfum, Limonene, Geraniol

500 ml
2,90 €

Qui già non abbiamo più sapone liquido puro, sulla questione Marsiglia ancora meno.
Infatti abbiamo un detergente sintetico, formulato con ALS (Tensioattivo a pallino assolutamente verde, estremamente biodegradabile, ma molto sgrassante, proprio come l'SLS) come tensioattivo primario, per fortuna tamponato da ben due anfoteri: betaina e amfoacetato.
Abbiamo poi una piccola aggiunta di sapone liquido puro, ottenuto da frazione di Oleico e Potassa.
Lo userei con parsimonia e non sul viso, potrebbe non essere delicatissimo, ma come dico sempre, va provato, non si può prevedere la capacità lavante esclusivamente dall'inci.

Sapone del Mugello – Detergente Intimo Extrapuro Salvia:

Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Disodium Cocoamphodiacetate, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Glycerin, Xanthan Gum, Parfum, Eugenol, Citronellol, Citral, Geraniol, Rheum Palmatum Root Extract, Salvia Officinalis Leaf Extract, Lavandula Angustifolia Flower Extract, Potassium Sorbate, Lactic Acid

250 ml
2,90 €

Lo preferisco gli altri detergenti: qui abbiamo due anfoteri e il sarcosinato come anionico.
Un prodotto che difficilmente sarà aggressivo.
Infatti, a differenza degli altri prodotti, è stata inserita la Gomma Xantana, come viscosizzante, probabilmente i tensioattivi non bastavano ad addensare, non essendoci un solfato.
Sono stati poi aggiunti diversi estratti vegetali molto poetici.
Sono piuttosto incuriosita, e penso che lo proverò una volta finite le scorte dell'Intimate Body Wash della Cien.

Sapone del Mugello – Shampoo Extrapuro al Germe di Grano:

Aqua, Ammonium Lauryl Sulfate, Lauramidopropyl Betaine, Disodium Cocoamphoacetate, Sodium Chloride, Potassium Oleate, Triticum Vulgare Germ Oil, Glycerin, Parfum, Benzyl Salicylate, Cinnamyl Alcohol, Citronellol, Limonene, Linalool, Geraniol, Phenoxyethanol, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

250 ml
2,90 €

Ecco, qui torna ad essere usato l'ALS, sempre però tamponato da due anfoteri.
Anche qui si può ben sperare che non si tratti di un prodotto troppo aggressivo.
Se la composizione è ben bilanciata, dovremmo avere un prodotto accettabile, adatto per capelli e cute non particolarmente delicati e secchi, e probabilmente non adatto al lavaggio quotidiano.
Vale però la pena di provare, rispetto ad altre formule.
Abbiamo anche un pochino di Olio di Germe di Grano, sicuramente in quantità irrisorie.

Vi parlo poi di quest'altra linea cosmetica, l'ho trovata al Carrefour, è francese, quindi penso sia reperibile solamente nelle insegne francesi. Non ho potuto verificare se è presente anche all'Auchan, non ho un punto vendita proprio comodo. Si tratta della Les Cosmetiques Design Paris, che ha anche una sotto-linea Nectar of Nature, che a dispetto del nome, non prevede prodotti particolarmente diversi o molto più naturali rispetto alla linea normale.

Les Cosmetiques Design Paris – Gel Doccia Extra Sensitive:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Glycerin, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Chloride, Parfum, Sodium Benzoate, Citric Acid, Potassium Sorbate, Sodium Hydroxide

250 ml
1,19 €

Ci sono diverse sotto-linee di questo prodotto, le differenze estetiche sono limitate: si tratta del colore della scritta sotto la marca, in questo caso si tratta della sotto-linea per pelli delicate.
Le differenze a livello di inci però sono notevoli.
In questo caso abbiamo un detergente base SLES+betaina, senza nessun'altra aggiunta. Ci sono buone probabilità che non si tratti di un prodotto troppo aggressivo, dato che il prodotto è rivolto alle pelli sensibili (questo però non è una garanzia).
In ogni caso costa poco, provare non dovrebbe essere un rischio elevato, sicuramente al Carrefour è una delle alternative più economiche con inci accettabile.

Les Cosmetiques Design Paris – Deodorante 24h Ultra Neutro:

Aqua, Potassium Alum, PPG-15 Stearyl Ether, Steareth-2, Steareth-21, Parfum, Phenoxyethanol, Xanthan Gum, Potassium Sorbate, Linalool, Hexyl Cinnamal, Limonene, Benzyl Salicylate, Hydroxycitronellal, Geraniol, Alpha-Isomethyl Ionone, Benzyl Alcohol, Citral

50 ml
1,90 €

Ho scelto questo deodorante, anche questo rivolto alla pelle delicata (sottolinea “rosa”), non perché sia particolarmente verde, anzi, ma perché è praticamente l'unico deodorante “commerciale” a base di Allume di Potassio e non di Alluminio Cloridrato che ho trovato.
Di solito quelli reperibili sono piuttosto costosi, perché di marche “erboristiche” oppure si tratta della semplice pietra d'allume, non per tutti efficace da usare “intera”.
Insomma, è sempre un prodotto a base di petrolati, ma almeno dovrebbe essere meno violento nell'azione antitraspirante, ed è un prodotto che dovrebbe essere sufficientemente efficace per la media delle persone, anche perché rispetto alla pietra singola, da usare umida, si tratta di un'emulsione, che colerà via molto meno.
Chiaramente, come tutti gli antitraspiranti, va usato solamente in assenza di irritazioni, ma questo è sicuramente più delicato di tutti i roll-on che ho visto in commercio, anche se questo potrebbe anche rispecchiare una minore efficacia.

Les Cosmetiques Design Paris – Nectar of Nature – Shampoo Purificante al Tè Verde e all'Argilla:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Chloride, Glycerin, Coconut Acid, Parfum, Acrylates Copolymer, Styrene/Acrylates Copolymer, Sodium Bicarbonate, Polyquaternium-10, Kaolin, Propylene Glycol, Citric Acid, Sorbitol, Camellia Sinensis Leaf Extract, Methylchloroisothiazolinone, Ascorbic Acid, Sodium Hydroxide, Methylisothiazolinone, Limonene, Linalool, Coumarin, Benzyl Salicylate, C.I. 19140, C.I. 42090

300 ml
1,99 €

Ho “salvato” solamente questi due Shampoo dalla linea che dovrebbe essere “naturale”. In questo abbiamo una formula estremamente semplice: SLES+betaina, addensato non solamente col sale, ma anche con un gelificante sintetico.
Questo mi fa pensare che non ci sia abbondanza di tensioattivi, e che quindi possa essere un prodotto non troppo aggressivo.
Abbiamo poi l'aggiunta di un condizionante (il polyquaternium) non siliconico, Propylene Glycol, come agente di texture, acido grasso da Cocco come surgrassante, e conservanti bruttini, accettabili solo perché si tratta di un prodotto a risciacquo.
Insomma, c'è di meglio, ma se il budget è quello dei classici shampoo da pubblicità in tv...meglio questo!

Les Cosmetiques Design Paris – Nectar of Nature – Shampoo Antiforfora alla Citronella:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Disodium Cocoamphodiacetate, Sodium Chloride, Parfum, Laureth-3, Citric Acid, Potassium Sorbate, Niacinamide, Polyquaternium-10, Piroctone Olamine, Propylene Glycol, Methylisothiazolinone, Cymbopogon Schoenanthus Extract, Sorbitol, Linalool, Limonene, C.I. 42090, C.I. 19140

300 ml
1,99 €

Quest'altro shampoo è completamente diverso, al posto della betaina abbiamo un altro anfotero: un amfodiacetato, che funziona allo stesso modo.
Abbiamo una piccola aggiunta di origine petrolifera, ma abbiamo gli attivi giusti per la forfora: Piroctone Olamine e Niacinamide. Quest'ultima molecola non è detto che sia efficace in un prodotto rinse-off, ma la inseriscono in molti shampoo, chissà che non faccia qualcosina.
Anche in questo caso non posso assicurare che il prodotto non sia aggressivo, ma visto il prezzo può valere la pena provarlo.
Se sapete qualcosa scrivetelo pure nei commenti! Purtroppo non posso provare in prima persona tutto quello che vedo!

Les Cosmetiques Design Paris – Nectar of Nature – Vasetto di Cera Orientale:

Glucose, Glycerin, Sucrose, Citric Acid, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Aqua, Propylene Glycol, Parfum, Chamomilla Recutita Flower Extract, Potassium Sorbate, Sodium Benzoate

250 ml
5,90 €

Sicuramente è un buon prodotto sulla carta: quasi completamente verde, Propylene Glycol il dovrebbe essere semplicemente il solvente dell'estratto di Camomilla.
Abbiamo zuccheri e Glicerina in abbondanza, e un pochino di Gel d'Aloe (inutile in una cera secondo me).
Non posso garantire che sia efficace come ceretta, ma sicuramente è un prodotto quasi completamente ecobio.
Costicchia un po' a mio parere, quest'estate vi avevo già scritto come realizzare la cera araba direttamente a casa, quindi vi consiglio il prodotto solo se non avete proprio tempo per farvela (ma vi assicuro che non è impegnativo, e si ammortizza preparandone in quantità!)

E anche per oggi ho finito!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 15 aprile 2015

Riciclo di una Crema aggiungendo qualche ingrediente

Ciao a Tutti.
Un po' di tempo fa vi avevo spiegato come arricchire le creme pronte.
Dato che all'inizio dell'anno avevo bisogno di una crema per le mani, ma non stavo ancora troppo bene, e non avevo troppa possibilità di spignattare, ho provato a ripiegare su questa alternativa, dopo aver finito la mia Crema Mani Preferita.
Avevo in giro ancora una crema piuttosto paraffinosa, ma molto leggera ed evanescente e avevo deciso di non buttarla, dato il suo ottimo profumo.
Ho fatto bene, così da avere questa “riserva” per questo momento di necessità.
A questo proposito, essendo una crema gelificata completamente in modo sintetico, ho potuto aggiungere solamente oli.
Qualsiasi aggiunta di idratanti idrofili (Sodio Lattato, Ammonio Lattato, Pantenolo ecc...), avrebbe molto probabilmente portato alla liquefazione della crema, che era già parecchio fluida.
A questo punto ho optato per sole aggiunte emollienti, e ho deciso di aggiungere degli oli che mi hanno regalato, e che andavano usati abbastanza in fretta, per non farli irrancidire.

Dato che è stata una realizzazione “a spanne”, vi metto le dosi indicative.
Avevo circa 130g di crema, l'ho pesata con la bilancina da 0,1g di sensibilità, non ho voluto tirar fuori tutto quanto.

Ho messo circa 3 grammi di ogni olio scelto:
Olio di Nocciola
Olio di Macadamia
Olio di Ricino 

Ho inserito anche 0,2g di Oleoresina di Rosmarino, come antiossidante.

Si tratta chiaramente di un esempio.
Se non siete in possesso di una crema equivalente è possibile che dobbiate agire diversamente.
Inoltre io ho potuto inserire questa quantità di oli, ma è possibile che non tutte le creme la reggano, si può fare qualche prova e vedere come va, soprattutto per quelle creme che piacciono per il profumo, ma sono troppo leggere (allora si aggiunge un pochino di olio), sono troppo pesanti (si prova ad aggiungere un pochino di fase idrofila), sono proprio vuotine (si aggiungono 2-3 attivi adatti ecc...

Spero che in ogni caso l'idea vi sia piaciuta!
Alla prossima!

Rasmus
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domenica 12 aprile 2015

Allume di Rocca (o di Potassio), come usarlo

Ciao a Tutti,
Vi ho parlato poco fa in generale dei deodoranti, e di come sceglierli, ora invece voglio parlarvi in particolare dell’Allume di Potassio o Allume di Rocca, proprio perché sembra che la stagione calda sia finalmente arrivata.
L’allume di Potassio è un sale misto di Alluminio e Potassio dell’acido Solforico, e il nome chimicamente più corretto sarebbe Solfato Doppio di Alluminio e Potassio Dodecaidrato (Nomenclatura IUPAC), la sua formula chimica è KAl(SO4)2 · 12H2O.
A temperatura ambiente l’Allume di Potassio si presenta come un solido opaco, incolore e inodore.

Storicamente questo sale è stato usato in diversi settori produttivi: come fissante per i colori usati nell’industria tessile, nelle miniature e nella concia delle pelli, come emostatico in medicina, e infine aveva un ruolo anche nella produzione del vetro.
Anticamente veniva prodotto tramite arroventamento e successiva dissoluzione in acqua dell'alunite, un minerale composto da un solfato basico di potassio ed alluminio.
Nell'uso domestico, l'Allume può essere usato per assorbire i cattivi odori, ad esempio in frigorifero.
Prima che fosse diffuso come deodorante per corpo e piedi, è stato più che altro usato come dopobarba, per la sua funzione astringente ed emostatica.
Con l’attenzione degli ultimi anni verso gli ingredienti cosmetici è stato rivalutato come vero e proprio deodorante, soprattutto nella forma solida (prima come mattonella, successivamente come solido modellato per essere usato in un porta stick).
In polvere può essere usato anche come deodorante per i piedi, mentre in entrambe le forme può essere sciolto in acqua fino a formare una soluzione satura da usare sottoforma di spray.

Come vi avevo già accennato nel post sui deodoranti e il loro funzionamento, il sudore umano è all'origine inodore, ma viene trasformato dai batteri presenti in sottoprodotti maleodoranti.
L’Allume di Potassio fa parte di quegli attivi antitraspiranti, ed agisce “a monte”, eliminando proprio la causa, infatti, da astringente (blando rispetto agli altri antitraspiranti che compongono i deodoranti commerciali), evita che venga secreto troppo sudore dalle ghiandole sudoripare.

Per quanto mi riguarda, con l’Allume non mi ci sono mai trovata, quindi non posso consigliarvelo per esperienza positiva diretta, però su tante, tante persone funziona molto bene e senza dare irritazioni. Probabilmente molto dipende dalla pelle, dal tipo di sudore e dalla quantità.
Io ho una sudorazione abbondante, tendenzialmente non maleodorante, e probabilmente un blando antitraspirante non basta.
Dato l’esiguo costo, comunque, può valere la pena un tentativo se volete passare dai classici deodoranti da supermercato a qualcosa di più dermocompatibile, o semplicemente se i classici deodoranti antitraspiranti vi danno effetti collaterali.
Inoltre è sicuramente un prodotto economico, ecologico (rispetto agli altri attivi deodoranti), non foto sensibilizzante (come ad esempio l’Alcol Etilico contenuto in alcune categorie di deodoranti), non macchia i vestiti, è inodore (non copre con un profumo).

L’Allume di Potassio può essere usato in due diversi modi:
  1. Direttamente in forma solida
  2. Sciolto in acqua sottoforma di soluzione satura
Per quanto riguarda il primo caso, sicuramente è il metodo d’uso più delicato, meno irritante, ma anche meno efficace, dato che solamente poco sale viene lasciato sulla pelle durante l’appilcazione.
Ci sono alcune persone che riferiscono con entusiasmo il funzionamento ottimale, anche d’estate e in condizioni di attività fisica intensa (su di me ad esempio non basta nemmeno d’inverno mentre sono tranquilla sul divano!).
Sicuramente è anche il metodo più economico, la pietra va bagnata e passata sulla pelle più volte, in modo da depositare più Allume disciolto possibile, e la pietra dura davvero tantissimo.
Per usare al meglio la pietra d’Allume bisogna però tenere presente due indicazioni di base: 
  1. Va bagnata prima di usarla (infatti passarla sull’area senza bagnare prima la pietra è assolutamente inutile) e va asciugata dopo l’uso
  2. Bisogna fare attenzione a passarla bene se non si usa su pelle rasata. Infatti se non viene portato sufficiente sale in soluzione a contatto con la pelle, risulta inutile.
Se l’uso della pietra non è sufficiente a garantire risultati, potete provare con la soluzione satura, sicuramente più forte.
Va usata come un semplice deodorante spray, la soluzione satura poi non necessita di conservante, dato che il pH non permette la proliferazione batterica.
Qualsiasi sia il metodo con cui usate l’Allume, non aspettatevi che profumi, se funziona, eliminerà i cattivi odori, ma non aspettatevi di percepire odori gradevoli come succede con i deodoranti commerciali.
Se desiderate un prodotto profumato potete usare un distillato (es Acqua di Rose), e formare con quello la soluzione satura, oppure spignattare un deodorante usando soluzione satura, solubilizzante e una fragranza (di solito sono tutte liposolubili) o mix di oli essenziali.

In particolare, per quanto riguarda gli spignatti, potete trovare molte ricette sul web che comprendono la soluzione satura di Allume di Rocca.
L’abbinamento ottimale si ha con il Trietil Citrato, che prolunga l’azione del deodorante, e insieme garantisce che il pH non si alzi fino ad essere ottimale per i batteri.
Il funzionamento del Trietil Citrato risiede nella sua “priorità”, infatti viene metabolizzato per primo dai batteri, che quindi lo trasformano gradualmente in Acido Citrico e Alcol Etilico, entrambe molecole che impediscono la proliferazione stessa dei batteri.
Io in particolare non vi posso aiutare, perché non ho mai spignattato tali deodoranti, in quanto su di me sembra essere molto più efficace il Trietil Citrato, che non l’Allume di Rocca, provato sia come pietra, sia sottoforma di soluzione satura.

Su Wikipedia ho trovato ulteriori informazioni riguardo alla formazione della pietra, vi riporto la citazione:

“Si può facilmente produrre un cristallo di allume partendo dalla polvere disciolta in soluzione satura in acqua, solitamente calda, nella quale viene immerso, una volta che le temperatura è calata leggermente, un piccolo cristallo (germe o seme di cristallizzazione) mantenuto sospeso mediante un sottile filo nel centro della soluzione messa a riposare in un barattolo in un luogo tranquillo per 2 o 3 settimane. Si ottiene un cristallo con caratteristica forma a piramidi doppie (ottaedri) o combinazioni varie ed incomplete di queste forme. Inoltre può essere usato per rendere ignifugo un qualsiasi tessuto.”

Non ho mai provato a farlo, ma a qualcuno potrebbe interessare, quindi l’ho segnalato!

Anche per oggi è tutto
Alla prossima

Rasmus

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venerdì 10 aprile 2015

Prodotti Paglieri, come sono gli inci?

Ciao a Tutti,
anche oggi parlerò di qualche prodotto commerciale con inci buono o accettabile, sono tutti reperibilissimi, sia nei normali supermercati, sia nei negozi tipo Acqua&Sapone.
Parlo da alcune sottomarche della Paglieri, in particolare Cleo, Felce Azzurra, HQ e Labrosan:

Paglieri – Cleo – Crema Ricca Corpo Tonificante:

Aqua, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Glycerin, Ethylhexyl Palmitate, Glyceryl Stearate, Cetearyl Alcohol, Butyrospermum Parkii Butter, Aluminium Starch Octenylsuccinate, Ceresin, Sodium Lauroyl Glutamate, Stearic Acid, Carbomer, Parfum, Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin, Tocopheryl Acetate, Oryza Sativa Bran Oil, Hydrolyzed Rice Protein, Potassium Palmitoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Hydrolyzed Sweet Almond Protein, Avena Sativa Kernel Extract, Hydrolyzed Oat Protein, Potassium Palmitoyl Hydrolyzed Oat Protein, Sodium Hydroxide, Citric Acid, Benzyl Salicylate, Hexyl Cinnamal, Hydroxycitronellal, Alpha-Isomethyl Ionone

Paglieri – Cleo – Crema Ricca Corpo Vellutante: 

Aqua, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Glycerin, Ethylhexyl Palmitate, Glyceryl Stearate, Cetearyl Alcohol, Butyrospermum Parkii Butter, Aluminium Starch Octenylsuccinate, Ceresin, Sodium Lauroyl Glutamate, Stearic Acid, Carbomer, Parfum, Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin, Tocopheryl Acetate, Oryza Sativa Bran Oil, Hydrolyzed Rice Protein, Potassium Palmitoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Hydrolyzed Sweet Almond Protein, Avena Sativa Kernel Extract, Hydrolyzed Oat Protein, Potassium Palmitoyl Hydrolyzed Oat Protein, Sodium Hydroxide, Citric Acid, Benzyl Salicylate, Coumarin, Hexyl Cinnamal, Linalool

250 ml
2,90€ (offerta)

Parlo di queste due creme una sola volta, dato che l'unica differenza è la profumazione.
In generale sono colpita da questo prodotto, pensavo fosse assolutamente più paraffinoso e sintetico!
L'unico ingrediente di derivazione petrolifera è la Ceresina, ma che sta ormai al 9° posto, nessun problema quindi.
Chiudiamo assolutamente un occhio non solo perché è l'unico ingrediente a pallino rosso (il Carbomer è escluso, è sintetico, ma serve, come vedete da molte mie ricette ha una funzione cosmetica), ma anche perché il resto della formula va bene, e il prodotto costa pure poco.
Abbiamo una giusta cascata di grassi, con un pochino di Tocoferil Acetato, Proteine varie ed Estratto di Avena, tutti in dosi piuttosto bassine comunque.
Visto il prezzo direi che vanno bene entrambe!

Paglieri – Felce Azzurra – Benessere – Docciaschiuma con Olio di Argan:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Parfum, Sodium Arganamphoacetate, Sodium Lauroyl Glutamate, Disodium EDTA, Phosphoric Acid, Sodium Hydroxide, Benzyl Alcohol, Methylchloroisothiazolinone,  Methylisothiazolinone

400 ml (formato offerta)
1 € (offerta)

Paglieri – Felce Azzurra – Benessere – Docciaschiuma con Olio di Karité:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Parfum, Sodium Sheabutteramphoacetate, Sodium Lauroyl Glutamate, Disodium EDTA, Phosphoric Acid, Sodium Hydroxide, Benzyl Alcohol, Methylchloroisothiazolinone,  Methylisothiazolinone,  Benzyl Salicylate, Limonene

400 ml (formato offerta)
1 € (offerta)

due piccole differenze per due prodotti molto simili: cambia l'amfoacetato, nel primo caso è stata usata come materia prima di partenza l'Olio di Argan, nel secondo il Burro di Karité, ma penso non ci siano sostanziali differenze, in entrambi i casi sono molecole che vanno a sostituire la betaina nel tamponare lo SLES.
In questo caso bisogna vedere quanto SLES e quanto amfoacetato è stato messo per valutare quanto sia delicato o meno.
Per il resto abbiamo conservanti non proprio carinissimi, ma che vanno bene nei prodotti a risciacquo. Eviterei solo l'uso del prodotto su bambini sotto i 10 anni (anche perché non mi pare comunque così delicato da essere usato anche per loro).

Paglieri – HQ – Maschera Purificante:

Aqua, Kaolin, Calcium Carbonate, Glycerin, Zinc Oxide, Hydroxyethylcellulose, Hectorite, Epilobium Fleischeri Extract, Chondrus Crispus, Butyrospermum Parkii Butter, Glucose, Xanthan Gum, Cocamidopropyl Betaine, Parfum, Citric Acid, Disodium EDTA, Phenoxyethanol, Methylisothiazolinone, Ethylhexylglycerin, Potassium Sorbate, Caprylyl Glycol

15 ml
1,99-2,65 €

Tra tutte le “maschere” della linea, ne ho trovate carine solo tre, e ve ne parlo singolarmente.
Questa è effettivamente una maschera, e ben formulata per essere piuttosto asciugante, con qualche aggiunta blanda ad azione idratante e lenitiva (che però ho il dubbio non arrivi alla pelle, dato il flusso contrario verso l'argilla e gli altri disseccanti)
Direi che a parte il conservante è un prodotto il cui inci può essere approvato...ma ho solo il dubbio che non sia particolarmente efficace in quello che promette.
Mancano assolutamente gli attivi purificanti, ci avrei visto bene Niacinamide, Trimetilglicina, Acqua di Amamelide...qui invece abbiamo solo Ossido di Zinco (lenitivo e asciugante), un estratto vegetale che non saprei come interpretare, diversi gelificanti, un emolliente, Glucosio idratante e conservanti e chelanti.
Insomma, l'inci è buono, ma ho il dubbio non faccia quello per cui viene venduta. 

Paglieri – HQ – Maschera Rassodante:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Caprylic/Capric Triglyceride, Glycerin, Coco-Caprylate/Caprate, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Myristyl Myristate, Isopropyl Palmitate, Cetearyl Glucoside, Leontopodium Alpinum Extract, Avena Sativa Kernel Extract, Hydrolyzed Soybean Fiber, Methylsilanol Mannuronate, Sodium Hyaluronate, Tocopherol, Behenyl Alcohol, Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer, VP/VA Copolymer, Parfum, Citric Acid, Sorbic Acid, Disodium EDTA, Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin, Sodium Dehydroacetate, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Laurtrimonium Chloride, Sodium Hydroxide

15 ml
1,99-2,65 € 

A differenza dell'altra, questa è una "maschera" piuttosto grassoccia, ricca di emollienti, estratti vegetali e con qualche attivo blandamente antiage: Sodio Ialuronato e Tocoferolo.
Insomma, direi che potrebbe andare per chi ha problemi di pelle piuttosto secca, è praticamente una crema, a differenza delle maschere classiche non contiene argille o altre polveri addensanti, se non l'emulsiogellante. Contiene un conservante poco usato, il Laurtrimonium Chloride, sul quale sono riuscita a reperire poche informazioni, se non che dovrebbe essere sicuro, il pallino rosso dovrebbe essere motivato dal fatto che si tratta comunque di un ammonio quaternario, quindi inquinante.


Paglieri – HQ – Maschera Antistress:

Aqua, Coco-Caprylate/Caprate, Cetearyl Alcohol, Caprylic/Capric Triglyceride, Glycerin, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Squalane, Myristyl Myristate, Cetearyl Glucoside, Salix Alba Leaf Extract, Thymus Vulgaris Flower/Leaf Extract, Buddeleja Davidii Extract, Biosaccharide Gum-1, Chondrus Crispus, Glucose, Menthyl Lactate, Xanthan Gum, Carbomer, Pentylene Glycol, Parfum, Disodium EDTA, Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin, Sodium Dehydroacetate, Caprylyl Glycol, Sodium Hydroxide

15 ml
1,99-2,65 €

Ora, bypassando quello che un'azienda cosmetica e un consumatore definiscono “Antistress” riferendosi ad un cosmetico...qui non vedo niente di diverso da una crema.
Abbiamo un'emulsione classica con Montanov 68, emollienti, estratti vegetali, gelificanti, umettanti (Glicerina e Glucosio), un pochino di Mentil Lattato ad effetto rinfrescante...e stop.
Il resto sono fragranza, agente di texture, conservanti e chelante.
Insomma, nemmeno una crema straordinaria.

Paglieri – HQ – Correttore Rughe:

Aqua, Glycerin, HDI/Trimethylol Hexyllactone Crosspolymer, Dicaprylyl Maleate, Butylene Glycol, Butyrospermum Parkii Butter, C12-15 Alkyl Benzoate, Behenyl Alcohol,  Cocos Nucifera Oil, Persea Gratissima Oil, Glyceryl Stearate, Soybean Glycerides, Dipalmitoyl Hydroxyproline, Tocopheryl Acetate, Glyceryl Stearate Citrate, Sodium Dicocoyethyleneamine PEG-15 Sulfate, DMDM Hydantoin, Creatine, Phenoxyethanol, Silica, Titanium Dioxide, Sodium Lauroyl Lactylate, Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer, Parfum, Disodium EDTA, Mica, Sodium Hydroxide, Ceramide 3, Carbomer, Ceramide 6 II, Cholesterol, Iodopropynyl Butylcarbamate, Phytosphingosine, Xanthan Gum, Polysorbate-20, Palmitoyl Pentapeptide-3, Ceramide 1, Hydroxycitronellal, Hydroxyisohexyl 3-Cyclohexene Carboxaldehyde

10 ml
3,40-4,80 €

Potrà stupire che io possa parlare bene di un prodotto così pieno di pallini rossi, ma effettivamente, quello che noto di questo prodotto è che potrebbe davvero essere efficace, pur essendo un forte compromesso a sfavore dell'ecobio.
Se escludiamo l'HDI/Trimethylol Hexyllactone Crosspolymer, buona parte del prodotto è comunque a pallino verde: una semplice emulsione con una cascata di grassi non tutta verde, ma neanche dannosa, gelificata in modo sintetico, ma bella ricca di attivi.
In particolare l'HDI/Trimethylol Hexyllactone Crosspolymer è un ingrediente sicuramente non biodegradabile, ma è il principale ingrediente che va a creare l'effetto Soft Focus, ovvero maschera rughe, imperfezioni e discromie, i coadiuvanti sono il resto delle polveri.
Oltre all'effetto coprente vero e proprio, abbiamo gli attivi: Dipalmitoyl Hydroxyproline, di cui vi ho parlato qui, Tocoferil Acetato, Ceramidi, Colesterolo, Fitosfingosine e infine anche Palmitoyl Pentapeptide-3, una molecola simile alla Dipalmitoyl Hydroxyproline, sempre correlata ad un effetto anti-invecchiamento.
È un prodotto parecchio costoso effettivamente, ma almeno gli ingredienti effettivi ci sono, insomma potrebbe essere paragonato ad un prodotto da profumeria, ma non del tutto siliconico, che quindi è un vantaggio, ma come prezzo “al litro” siamo a quei livelli.

Paglieri – HQ Eau des Alpes – Bagnodoccia Gelsomino e Pepe Rosa:  

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Glycerin, Sodium Chloride, Sambocus Nigra Flower Extract, Citrus Limonum Peel Extract, Parfum, Imidazolidinyl Urea, Propylene Glycol, Limonene, Butylphenyl Methylpropional, Linalool, Hexyl Cinnamal, Benzyl Benzoate, Alpha-Isomethyl Ionone, Methylchloroisothiazolinone,  Methylisothiazolinone

75 ml
1 € (offerta)

Formula molto semplice: classica con SLES e betaina addensati con il sale.
Abbiamo poi Glicerina, due estratti vegetali, profumazione, conservanti non propriamente buoni, ma per cui possiamo chiudere un occhio in un prodotto a risciacquo (a meno che non sappiate già che vi danno irritazione, di solito è colpa del Methylchloroisothiazolinone), il presumibile solvente degli estratti e allergeni del profumo.
Visto il prezzo vale la pena provare, data la confezione ridotta potrebbero essere molto comodi in caso di viaggio.
Quello che mi perplime è che fragranza ed estratti non hanno proprio nulla in comune, probabilmente per ragioni di marketing.

Paglieri – HQ Eau des Alpes – Bagnodoccia Eau des Alpes Pera e Fiori Bianchi:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Glycerin, Sodium Chloride, Pyrus Communis Fruit Extract, Gardenia Florida Extract, Parfum, Imidazolidinyl Urea, Propylene Glycol, Butylphenyl Methylpropional, Linalool, Benzyl Salicylate, Alpha-Isomethyl Ionone, Methylchloroisothiazolinone,  Methylisothiazolinone

75 ml
1 € (offerta)

Qui abbiamo la stessa formula base, cambiano solo i due estratti vegetali e la profumazione.
Almeno in questo caso gli estratti e la profumazione hanno una correlazione.
In realtà cambia ben poco anche per gli allergeni del profumo, sono quasi tutti identici.
Scegliere uno dei prodotti può essere guidato tranquillamente dalla preferenza olfattiva.

Paglieri – HQ Eau des Alpes – Bagnodoccia Eau des Alpes Pesca e Cassis: 

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Glycerin, Sodium Chloride, Plantago Major Leaf Extract, Vaccinum Myrtillus Fruit Extract, Parfum, Imidazolidinyl Urea, Hexyl Cinnamal, Propylene Glycol, Butylphenyl Methylpropional, Benzyl Salicylate, Limonene, Alpha-Isomethyl Ionone, Methylchloroisothiazolinone,  Methylisothiazolinone

75 ml
1 € (offerta)

Vale sempre lo stesso discorso delle due varianti precedenti. La formula è sempre la stessa, ma con due estratti diversi, anche in questo caso non hanno a che fare con la profumazione.
Lo spostamento del Propylene Glycol non penso sia dovuto ad un effettivo cambiamento di formula, ma semplicemente all'ordine discrezionale di tutti gli ingredienti presenti in quantità inferiori all'1%, le differenze non sono significative.

Paglieri – Labrosan – Chokko Burrocacao – Menta:

Ricinus Communis Seed Oil, Cera Microcristallina, Helianthus Anuus Seed Oil, Theobroma Cacao Seed Butter, Caprylic/Capric Triglyceride, Aroma, Hydrogenated Castor Oil, Bisabolol, BHA, BHT, Limonene

5,5 ml
1,50 €

Questo burro cacao, lo considero passabile, contiene una frazione petrolifera, e gli antiossidanti non ecobio all'ultimo posto.
Però, ho voluto indicarli per un semplice motivo: ho trovato in commercio pochissimi balsami labbra che non siano del tutto a base di paraffina!
In sostanza ho trovato solo il Vivi Verde Coop, perfetto, quelli de I Provenzali, molto buoni, ma che cominciano a costicchiare, e quasi tutti quelli di Bottega Verde, che però sono carissimi a prezzo pieno, e non economici in sconto (poi ci saranno tantissime altre marche da erboristeria o altro, validissime, ma con cui non ho avuto a che fare, o che semplicemente costano troppo).
Insomma, l'alternativa basic, ed assolutamente economica, a chi non ha la Coop vicina è solo questa (almeno dove sono stata io, non ho vicino ne Todis, ne Famila, ne Auchan).
Qui almeno abbiamo vero Burro di Cacao, Oli di Ricino, Girasole, Cocco frazionato e Ricino Idrogenato, e ciliegina, anche un goccino di Bisabololo.

Paglieri – Labrosan – Bimbi:

Ricinus Communis Seed Oil, Cera Microcristallina, Helianthus Anuus Seed Oil, Theobroma Cacao Seed Butter, Caprylic/Capric Triglyceride, Hydrogenated Castor Oil, Aroma, Bisabolol, BHA, BHT

5,5 ml
1,50 €

Anche in questo caso la formula è la stessa: un pochino di cera petrolifera, ma i nostri oli vegetali, assolutamente adatti per i balsami labbra, e infine lo stesso zic di Bisabololo.
Cambia solamente l'aroma usato.
Se il primo doveva essere Cioccolato alla Menta, questo invece è ignoto.
L'unica cosa che mi lascia perplessa è che sulla confezione viene detto che si tratta di un prodotto senza petrolati, e con Estratto di Camomilla...intenderanno dire che ha il sapore di Camomilla? O si riferiscono al Bisabololo in modo più facilmente comprensibile definendolo "Estratto di Camomilla", visto che, effettivamente lo è?
Penso che sia la seconda, ma non avendolo provato, di certo non posso dirvi di cosa sa!

Anche per oggi ho finito!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione