mercoledì 20 aprile 2016

Curcuma e Curcumina

Ciao a Tutti!
Oggi vi parlo di una sostanza in particolare, mi è capitato spesso di sentire parlare dei benefici della Curcuma, sia in ambito alimentare, che cosmetico, quindi ho deciso di approfondire l'argomento in primis per me, ma anche per voi.
In particolare, mi è stato consigliato un metodo di “integrazione alimentare”, proprio negli ultimi tempi, per la quale mi sono documentata.
Vediamo di cosa si tratta:

Innanzitutto, riferendosi a “Curcuma”, ci si riferisce quasi sempre alla Curcuma Longa, o Zafferano delle Indie, chiamata Turmeric in inglese e Haldi in hindi; si tratta di una pianta della famiglia delle Zingiberacee (una delle molte specie del genere Curcuma), originaria del Sud Est Asiatico, usata soprattutto nella cucina indiana, ma anche in altre cucine asiatiche.
Viene chiamata anche Zafferano delle Indie per il suo colore, simile a quello dello Zafferano, e spesso viene usata per adulterare lo stesso Zafferano, dato che è molto più economica di quest'ultimo.
Oltre che in cucina, la Curcuma è usata nella Medicina Ayurvedica; che ritiene sia ottima come antisettico per tagli, scottature e contusioni.
L'azione antibatterica e antinfiammatoria è svolta sempre dalla stessa molecola, la Curcumina, sostanza molto interessante a livello farmaceutico.
Altre sostanze qualitativamente importanti contenute nella Curcuma sono Zingiberene, Curcumolo e β-Turmerone, ma si tratta di componenti fortemente volatili, che di sicuro partecipano molto meno all'azione curativa della Curcumina.

La parte della pianta usata è il rizoma, ovvero la radice, e grazie al suo caratteristico colore giallo, è stata usata in passato anche come colorante per tessuti.
In cucina la Curcuma è usata anche come colorante alimentare, oltre che come spezia, infatti il suo ingrediente attivo, la Curcumina appunto, è un colorante alimentare e cosmetico, riconosciuto dall'UE, e corrisponde al codice E100 (alimentare) e C.I. 75300 o Natural Yellow 3 (cosmetico).

La Curcumina, e molecole sue parenti (come la Demetossi Curcumina e la Bis-Demetossi Curcumina) sono presenti nella droga (radice trattata ed essiccata) in quantità variabili 3-5%.
La Curcumina in particolare, è la sostanza che conferisce il sapore alla spezia, ed è estremamente volatile.

La Curcumina, insieme a Licopene, Genisteina, Resveratrolo, Quercetina ed Epigallocatechina-3 Gallato è una delle molecole vegetali antiossidanti e antinfiammatorie più studiate al momento.
Con modalità differenti, tutte queste molecole sono forti antiossidanti, ed agiscono proteggendo i tessuti dai diversi agenti ossidanti.
Assunta oralmente, la Curcumina tende ad accumularsi nell'apparato digerente, agendo come fattore di protezione rispetto al tumore al colon, ma la sua azione non finisce qui, la sua attività antinfiammatoria nei confronti di infiammazioni acute, sembra essere sovrapponibile a quella di farmaci attualmente in commercio, e questo senza portare i possibili effetti collaterali di molti tra i diversi antinfiammatori in commercio.
La debolezza della Curcumina come vero e proprio farmaco sta piuttosto nel suo difficile assorbimento, infatti assunta a stomaco vuoto non viene assorbita a sufficienza e nella sua breve emivita, che porta a dover assumere la dose giornaliera frazionata.
Un'associazione utile ai fini di aumentarne la biodisponibilità è quella con enzimi proteolitici quali Bromelina, e/o Piperina.
Nonostante la Curcumina sia effettivamente una sostanza naturale, resta però fondamentale considerarla alla stregua di un vero e proprio farmaco quando la si assume sotto forma di integratore, infatti ha una tossicità (oltre gli 8g/die), ed è sconsigliata in concomitanza di alcune patologie, e in concomitanza all'assunzione di alcuni farmaci specifici.
Tutt'ora sono in corso numerosi studi, proprio per valutarne il bilanciamento tra effetti positivi e negativi.
Date le basse concentrazioni di Curcumina nella Curcuma, e la sua alta volatilità, oltre che bassa biodisponibilità, di certo non è rilevante l'assunzione della stessa nell'alimentazione.

In ambito cosmetico, considero che la spezia abbia delle ottime potenzialità, nonostante la molecola attiva possa essere contenuta in basse percentuali.
Non penso ci si debbano aspettare miracoli, ma l'aggiunta di un po' di Curcuma ad una maschera lenitiva non penso sia una brutta cosa.
La Curcuma ha anche il pregio di essere una spezia non particolarmente forte, e a differenza della stragrande maggioranza delle spezie, non ha effetti irritanti (la Cannella può esserlo per il suo contenuto di Olio Essenziale, il Pepe per la presenza di Piperina ecc...).
Proprio per la necessità della Piperina come veicolante, un ottimo metodo per aumentare l'assunzione di Curcumina a livello alimentare, è la realizzazione di un “Oleolito”, ovvero è possibile macerare Curcuma e Pepe in olio, così da ottenere un condimento ricco di Curcumina, resa più biodisponibile dalla presenza di Piperina, estratta dal Pepe.
Chiaramente il suddetto “Oleolito” NON deve essere usato a livello cosmetico, data l'azione irritante del Pepe.
Questa è proprio la “ricetta” che mi è stata consigliata, e a cui ho fatto accenno all'inizio del post, ma che vi ho voluto lasciare solo alla fine.

Spero che il post vi sia piaciuto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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