Ciao a Tutti!
Oggi vi mostrerò una ricetta per un sapone molto particolare, ovvero un Sapone colorato con l’Indaco!
Vi avevo già parlato di questo “misterioso” ingrediente che avevo inserito a tutti gli effetti nell’armadio dello spignatto, e non solo come ingrediente di ricette non cosmetiche.
Mi sono informata meglio anche sulla sostanza stessa, prima di provvedere alla “lavorazione”.
Visto che da alcune fonti, ho scoperto che si utilizza per colorare i tessuti proprio insieme ad un alcale, ho avuto la prova che si tratta di un colorante che regge benissimo la Soda, ed effettivamente mi sono venuti dei saponi con un bellissimo color Jeans!
Proprio per ulteriore approfondimento, vi lascio il link da cui ho tratto le informazioni, giusto perché possiate consultare le informazioni che ho consultato io.
Come le altre volte, non starò a ripetere per intero la procedura e le informazioni di base, potete trovare qui tutte le informazioni generali su sapone e saponificazione:
Ma eccoci quindi alla ricetta del sapone, che di fatto non è niente di “particolare”, ho utilizzato una composizione che non si discosta da quella “tipo”, di cui vi avevo già parlato all’inizio.
Le aggiunte extra non sono fondamentali.
Le aggiunte extra non sono fondamentali.
Procedimento:
Partiamo come sempre con lo sciogliere i grassi di Cocco e Palma, se solidi, unendo poi a questi Cera di Soia (che si può anche aggiungere subito), Ricino, Oliva e Riso.
A questi si possono aggiungere fin da subito Lecitina di Soia e Latte di Mandorla in polvere.
Il Burro di Karité, come sempre, lo andremo ad aggiungere una volta sciolti tutti gli altri ingredienti, e riportata la temperatura sotto i 65°C, meglio se ancora più bassa.
Nonostante non serva superare i 70°C per sciogliere la Cera di Soia, la Lecitina di Soia potrebbe dare qualche noia, e rendere necessario tenere il mix scaldato a lungo, meglio quindi non andare a rischiare di rovinare il burro.
A questo punto si può aggiungere anche la polvere di Indaco, ne ho messo circa mezzo cucchiaino per 300g, che ho pesato, e corrispondevano circa a 2g.
Indicativamente dovrebbero andare bene 5-6g per ogni kg di grassi, in base a quanto volete scurire il color “Jeans” del sapone.
La fase grassa di questo sapone è quindi pronta, e si può mettere da parte.
Prima di procedere alla “bardatura” si andrà a pesare l’acqua nel contenitore predisposto, poi, da questo momento, sarà importante utilizzare tutte le protezioni.
Si procede col pesare la Soda Caustica (in scaglie o in perle) in un qualsiasi contenitore di plastica, ormai lo sapete, io utilizzo e riutilizzo contenitori di budini/yogurt.
Quando la pesata è pronta, si può versare poco alla volta la Soda nell’acqua, mescolando accuratamente.
È importante che non si formino agglomerati di Soda, quindi bisogna mescolare il più possibile.
Se la soluzione “bolle” si aspetta a versare, e si mescola solamente per un minutino almeno, a me non capita quasi più, dato che sto tendendo a scontare i saponi più di quanto facessi con le prime ricette, e tendo ormai a fare poco sapone per volta.
Se pensate di fare sapone in abbondanza, insomma con più di mezzo kg di grassi, e di conseguenza avrete tanta soluzione di Soda, potete già predisporre un catino di acqua fresca a bagnomaria fredda, o anche il lavello, per metterci il contenitore della soluzione di Soda.
Questo ridurrà i tempi di raffreddamento, e renderà più semplice anche fare la soluzione, perché tenderà a bollire di meno.
In attesa del raffreddamento della soluzione di Soda, si può andare a pesare il mix di oli essenziali in un piccolo becher.
Per questo giro ho voluto testare un mix che mi è stato consigliato in un gruppo di saponai: Arancia Amara, Cipresso e Rosmarino, in proporzione 2:2:1.
Ormai, per abitudine, non inserisco più le fragranze a nastro, ma le butto nel pentolone dei grassi appena le due temperature sono corrette.
Questo limita qualsiasi tipo di ammassamento dovuto a fragranze e O.E., e io preferisco andare sul sicuro ogni volta che posso.
Non appena la Soluzione di Soda Caustica si sarà raffreddata a sufficienza (meno di 50-60°C almeno), si può aggiungere anche l'Etidronato, come sempre.
Quando sia pentola dei grassi, che Soluzione di Soda Caustica avranno entrambi 45°C di temperatura, si può inserire la fragranza nei grassi, vanno rimesse tutte le protezioni, e si può cominciare con il versare poco alla volta la soluzione di Soda negli oli, idealmente a filo.
Mentre si versa la Soluzione di Soda, bisogna cercare di muovere il minipimer in tutte le direzioni, così da prendere per bene tutto il prodotto.
Il sapone sarà pronto da versare, quando avrà raggiunto una consistenza cremosa, e comincerà a cambiare il modo in cui viene frullato dal minipimer.
In questa ricetta non ci sono aggiunte “a nastro”, a meno che non abbiate lasciato da parte la fragranza, quindi una volta raggiunta questa consistenza, si può versare il sapone nei contenitori predisposti.
Una volta versato il sapone negli stampi, si dovrà attendere circa 24h prima di rimuoverlo, io spesso attendo anche di più, soprattutto se uso stampi con rilievi particolarmente fini, come in questo caso.
Come vedete il sapone non ha assolutamente ammassato, e sono riuscita, grazie anche alla percentuale di acqua più alta del “normale”, a non rovinare le forme di sapone, in questo caso ho voluto usare lo stampo Lidl con gli insettini simpatici!
Nonostante il silicone degli stampi sia molto morbido e flessibile, potrebbe comunque essere rischioso fare ogni possibile manovra per togliere le saponette, in questo caso un trucco utile è sicuramente quello di infilare lo stampo nel congelatore per almeno un paio d'ore, o anche mezza giornata se serve, dipende dalla dimensione del sapone.
Una volta indurito bisognerà aspettare almeno un paio di mesi prima di usarlo, ma più si aspetta, meglio è, visto che il sapone migliorerà ancora la texture con la stagionatura, e questa è un’indicazione che vale sempre e comunque!
Ecco qui una delle prime saponette al suo primo utilizzo, ho cominciato a testare questo specifico sapone a fine settembre 2016!
Ho avuto la conferma che non macchia, la schiuma appare ancora trasparente, e non lascia scie sul lavello o sul porta sapone, non irrita, e mantiene il colore originale.
Spero che anche voi proviate a farlo!
A presto!
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie fantastiche maestre di saponificazione!
Sono adorabili queste saponette indaco <3 bravissima! Mi piacerebbe provare a riprodurle, chissà :) Bacio!
RispondiEliminaGrazie mille, gentilissima!
EliminaSono contenta che ti piacciano! effettivamente mi è piaciuto poter usare un colorante naturale e nonostante tutto poter ottenere un colore che non sia il solito verde-giallo-arancio :)