sabato 21 gennaio 2017

Le Argille usate in Cosmesi, una panoramica!

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di ingredienti cosmetici, e oggi in particolare voglio affrontare l'argomento Argille!
Cosa sono effettivamente le Argille?

Guardando la definizione che ne fa Wikipedia:

Argilla è il termine che definisce un sedimento non litificato estremamente fine (le dimensioni dei granuli sono inferiori a 3,9 μm di diametro) costituito principalmente da Aluminosilicati idrati appartenenti alla classe dei fillosilicati. 
I minerali che compongono l'argilla sono tutti appartenenti alla sottoclasse dei fillosilicati e definiti collettivamente minerali argillosi. 
[...]
Vengono anche definite rocce pseudoincoerenti, ovvero rocce le cui caratteristiche meccaniche sono determinate dalla coesione fra le particelle (e quindi dallo stato di idratazione) piuttosto che dall'attrito fra le stesse.

Proprio come da definizione, le proprietà dell'Argilla, nella cosmesi, come negli altri usi, derivano principalmente da due fattori:

1) Composizione
2) Granulometria

Proprio la composizione a base di silicati, minerali dall'altissima igroscopicità, e la loro granulometria, permettono la formazione di un composto acquoso viscoso, ma plastico e facilmente lavorabile.
Inoltre, la composizione dei cristalli è molto variabile, e possono manifestarsi diverse reazioni chimico-fisiche.

In generale le proprietà dell'Argilla usata in cosmesi sono da ricondurre al meccanismo di igroscopicità e di leggera esfoliazione meccanica.
Proprio come avviene anche per l'argilla usata per la fabbricazione di vasi, utensili e decorativi sottoforma di terracotta e ceramica, l'argilla ha la capacità di essere modellata quando viene inserita in una mistura acquosa, attirando a sé l'acqua, ma tende poi a perderla per evaporazione.
Se da una parte l'Argilla assorbe anche l'eccesso di sebo sulla pelle, e da qui l'utilizzo su pelli grasse e miste, va considerato anche un blando effetto esfoliante.
Infatti la pappetta di Argilla tende ad asciugarsi con il tempo di posa, e a diventare “appiccicosa”, andando a rimuovere la maschera, si elimina anche un sottilissimo strato di cellule morte.
Però è anche vero che le maschere a base d'Argilla non vanno mai fatte asciugare completamente sulla pelle, dato che l'assorbimento sarebbe troppo intenso, e il risultato potrebbe essere quello di una pelle fin troppo disidratata.

Questo meccanismo fisico-chimico è dovuto alla costituzione delle argille, composte prevalentemente da silicati, una classe di minerali composti principalmente da ossigeno e silicio.
I silicati sono i minerali più diffusi sulla terra, proprio perché ossigeno e silicio sono proprio fra gli elementi chimici maggiormente presenti sul nostro pianeta.
Molti silicati però contengono altri elementi chimici, che sono poi quelli che caratterizzano le diverse argille cosmetiche.
I diversi colori che caratterizzano diversi tipi di argille sono dovute ai differenti minerali presenti nel reticolo cristallino o “fra gli spazi vuoti”, è possibile trovare alluminio, ferro, magnesio, sodio, potassio, calcio, rame, selenio, zinco e fluoro.
Va comunque notato che molte argille cosmetiche in vendita non sono delle vere argille naturalmente differenti.
Esistono diverse argille che di fatto sono Argilla Bianca con l'aggiunta di ossidi/miche di differenti colori, come ad esempio un'argilla azzurra può essere ottenuta usando Ultramarino (C.I. 77007) o un'argilla lilla può essere uttenuta usando Manganese Violet (C.I. 77742).
Queste aggiunte non apportano nessuna variazione funzionale al prodotto, rimane un'argilla assorbente quanto era prima (quindi come normale Argilla Bianca), ma semplicemente sono di un colore differente, quindi si prestano alla realizzazione di prodotti esteticamente più gradevoli dei semplici colori naturali delle argille, tutto qua.

Gli usi cosmetici principali dell'Argilla si rifanno a 3 tipi di preparazioni:


  • Impiastri: viene applicata sulla pelle una miscela di acqua e argilla, si tratta di quello che normalmente viene anche chiamato impacco o maschera, ma in questo caso non viene fatta nessun'altra aggiunta. Di solito è consigliabile lasciar idratare l'argilla anche per qualche ora, così che si formi un “fango”.
  • Cataplasmi: come per gli impiastri, viene applicata sulla pelle una miscela di acqua e argilla, ma che viene poi ricoperta e avvolta da un telo di stoffa durante il tempo di posa
  • Maschere: sono le preparazioni più diffuse, la base può essere preparata allo stesso modo degli impiastri, con la differenza che si vanno ad aggiungere ingredienti attivi, e spesso non si va ad usare la semplice acqua, ma idrolati, frutta frullata o succhi di frutta, Miele, Latte, ecc... e il tempo di posa è ridotto, dato che l'argilla va rimossa prima che inizi a seccare

Se i meccanismi di base dell'argilla sono simili per tutte le varianti, diverse argille cosmetiche possono svolgere funzioni leggermente diverse.
Si possono trovare diversi tipi di Argille Cosmetiche, vediamo le varianti più comuni:

Argilla Bianca – Caolino (Kaolin):

Si tratta dell'argilla più usata in cosmesi, è costituita da un silicato idrato di alluminio e si presenta come una polvere color avorio.
Ha un effetto assorbente medio-alto considerando tutte le polveri cosmetiche utilizzabili a questo scopo (es. Talco, Amido, farine ecc...), considerando invece solo le argille ha un'assorbenza medio-bassa.
La composizione è primariamente a base di Silicio e Alumina.
Uno dei minerali che la compone è l'Alumina, un ingrediente che a volte viene usato nella cosmesi decorativa e come elemento per rivestire il Biossido di Titanio per realizzare alcuni filtri solari.
Oltre che per realizzare maschere, è usato nell'industria alimentare, in farmacia come eccipiente per compresse e nella formulazione di dentifrici oltre che di decorativi per quanto riguarda la cosmesi.
Essendo l'argilla più delicata e meno assorbente, è quella più indicata per la realizzazione di prodotti specifici per pelli normali-secche (per le pelli nettamente secche è meglio evitare proprio i prodotti a base di argille).

Argilla Verde:

è la seconda argilla più usata in cosmesi, ma a differenza dell'Argilla Bianca o Caolino, non si tratta sempre della stessa argilla.
Viene chiamata comunemente Argilla Verde, ma sotto questo nome si possono trovare argille con colore simile, ma con composizioni molto differenti, fra le argille che possono essere vendute come verdi abbiamo Montmorillonite, Bentonite, Illite Verde e Attapulgite.

Montmorillonite (Montmorillonite):

Si tratta di una delle argille più assorbenti, ed è anche uno dei minerali che compone la Bentonite, anch'essa fra le argille più assorbenti.
Rispetto alle altre argille dovrebbe avere un pH lievemente alcalino (personalmente ho fatto una verifica, mentre le altre argille che ho in casa: Caolino e Ghassoul risultano a pH 6 in acqua demineralizzata, questa risulta a pH 7, un valore leggermente più alto).
È composta principalmente da Silice, mentre è presente una minor quantità di Alumina rispetto al Caolino.
Oltre a questi composti primari, si possono trovare calcio, magnesio e sodio fra i costituenti.
A livello cosmetico è consigliata solo come forte assorbente, e ha la caratteristica di gonfiarsi enormemente a contatto con l'acqua.

Bentonite (Bentonite) o Smectite:

Si tratta di un fillosilicato, un tipo di argilla molto più assorbente del Caolino, proprio per la sua struttura cristallina, che lascia maggiore spazio alle molecole di acqua.
È composta principalmente da Montmorillonite, calcio o sodio, ma spesso si parla comunemente di Bentonite anche per indicare “Terre da Follone” (Solum Fullonum) o le argille Montmorillonitiche ricche di sodio.
Unita all'acqua ha un ottimo potere legante, e per il suo alto potere assorbente viene utilizzata in diversi campi.
Nonostante sia uno dei principali componenti delle sabbie per lettiere, e venga usata nell'industria, ha diversi usi cosmetici e farmaceutici.
In particolare, in farmacia può essere usata come colloide idrofilo, ma in cosmesi ha diversi ruoli, non è solo una semplice argilla assorbente per maschere: funziona come viscosizzante se dispersa in acqua e come stabilizzante nelle emulsioni, ma ci sono processi chimici che possono renderla utilizzabile come viscosizzante anche per gli oli.

Illite Verde (Illite):

Si tratta di un altro fillosilicato, ma comprendente una serie molto ampia di minerali. È un'argilla che non si differenzia molto dalla Montmorillonite, e si tratta del costituente più abbondante di quasi tutte le argille, data la sua comune presenza in molti terreni.
A differenzia di altre argille, ha la caratteristica di non gonfiarsi a contatto con l'acqua.
Quando si parla genericamente di “Argilla Verde” spesso la composizione primaria è proprio di Illite.
L'Illite stessa può avere colorazioni che vanno dal bianco argenteo al grigio verdastro, ma può avere altre tonalità, in base alla presenza di altri elementi.
Il colore è determinato primariamente dai composti di rame, anche se si tratta di impurità, dato che la struttura cristallina non prevede la sua presenza.

Attapulgite (Attapulgite):

Chiamata anche Palygorskite, che in realtà è solo uno dei suoi costituenti, è un fillosilicato contenente Magnesium Aluminum Silicate.
Si tratta di uno dei minerali che viene chiamato anche “Terra da Follone” o Solum Fullonum.
L'uso per cui è stato storicamente usato questo minerale è la preparazione del pigmento “Blu Maya”, un pigmento molto usato nell'era pre-colombiana in america centrale.
L'Attapulgite è un composto contenente Smectite (Bentonite) e Palygorskite, se il primo composto ha la caratteristica di gonfiarsi a contatto con l'acqua, la Palygorskite non lo fa, l'insieme dei due composti è quindi un'argilla con un comportamento intermedio.
A differenza di altre argille, che vengono utilizzate a scopo curativo da medicine non tradizionali, questa è effettivamente stata inserita in alcune formule farmaceutiche che trattano diversi disturbi gastro-intestinali, anche se non si tratta di prodotti venduti a livello globale.

Argilla Rossa:

Genericamente si parla di Argilla Rossa quando si ha a che fare con un'argilla contenente ferro trivalente, responsabile del colore rosso.
Quella che viene chiamata Argilla Rossa a livello commerciale può essere Montmorillonite o Illite, dove però si ha la presenza di ferro come impurità (al di fuori della struttura cristallina).
Questa stessa argilla viene utilizzata anche per realizzare argille dai colori “intermedi”, ad esempio Argilla Arancione, Argilla Marrone e Argilla Rosa.
Dato che si parla comunque di Montmorillonite o Illite, l'azione assorbente è paragonabile, e si può sicuramente paragonare l'Argilla Rossa ad una variante colorata di queste ultime, proprio come l'Argilla Lilla e l'Argilla Azzurra sono Caolino con l'aggiunta di pigmenti minerali.
A differenza però di queste ultime varianti, l'indicazione generica di Montmorillonite o Illite, indica che l'argilla è naturalmente di quel colore, a differenza di queste ultime, dove il colore viene aggiunto a scopo decorativo.

Argilla Rosa o Calamina:

Come ho anticipato, si tratta di un'argilla che poco si differenzia dall'Argilla Rossa, se non nella proporzione dei costituenti.
A differenza però di altre argille, questa è effettivamente un miscuglio di diversi minerali, ma formato naturalmente.
I minerali che la costituiscono sono l'Emimorfite e la Smithsonite, anche se spesso questo stesso termine viene usato per chiamare la sola Smithsonite o miscugli di minerali ad alto contenuto di zinco.
La Calamina in realtà è molto più facilmente di colore bianco, ma può avere impurità che le possono conferire differenti colori, giallo, verde, azzurrino e anche rosso.
La variante più usata a livello cosmetico è appunto la variante contenente piccole percentuali di ferro trivalente, quindi non rossa come l'Illite/Montmorillonite Rossa, ma effettivamente rosa.
Il primo costituente resta comunque il silicio, ma in questo caso la struttura cristallina comprende anche lo zinco.
Oltre alla vera e propria Calamina, può essere usata anche una miscela di Argilla Rossa e Argilla Bianca (Caolino) per ottenere un'argilla dal colore rosa, in questo caso l'INCI sarà caratterizzato dai due diversi nomi INCI.

Argilla Gialla:

Anche in questo caso non si tratta di un tipo di argilla che viene più che altro denominata per il suo colore.
Si parla di Illite Gialla (per cui valgono le indicazioni già date per l'Illite, l'unica differenza sta in una diversa varietà delle impurità, che conferisce il colore giallo, piuttosto che verde/rosso) oppure di Smectite (composta primariamente da Magnesium Aluminum Silicate) o Bentonite.
Spesso si confondono molto le terminologie, e come le stesse “Terre da Follone” non definiscono una composizione specifica, anche in questo caso ci sono delle ambiguità.

Smectite, “Terra da Follone” (Solum Fullonum):

Genericamente si parla di Argilla Smectica o “Terra da Follone” riferendosi a miscele di argille caratterizzate da elevata plasticità, i cui costituenti sono vari e molto variabili in percentuale: Montmorillonite, Caolino, Palygorskite.
In comune hanno la struttura cristallina, un'elevata capacità di scambio cationico (sono presenti cospicue quantità di calcio, sodio e magnesio).
In realtà anche la colorazione è molto variabile, non si parla solo di Argilla Gialla, ma sono possibili varianti bianche, verdi, grige e marroni, in base alla distribuzione delle impurità.
La “Terra da Follone” veniva chiamata in questo modo proprio per il principale uso in epoca romana: per follare la lana.
In questo caso si sfruttava una proprietà “saponifera” dell'argilla, proprietà simile a quella del Ghassoul, di origine nordafricana.

Illite Gialla:

In questo caso le impurità presenti sono sempre ferro trivalente, ma in misura minore, combinato a composti di rame, così da ottenere il colore giallo e non più il rosso.
In ogni caso l'argilla si comporta allo stesso modo rispetto alle varianti di Illite di altri colori.

Argilla Blu:

Si tratta di un'argilla su cui ho avuto difficoltà a trovare informazioni certe, quindi vi riporterò solamente qualche accenno, ma vi consiglio in primis di prendere con le pinze tutto quello che leggete, perché non ho trovato una singola fonte che specifichi con chiarezza la composizione minerale di quest'argilla.
Si tratta di un tipo di argilla venduto commerc
ialmente come Argilla Rapan, e si riferisce ad un tipo di argilla originaria del lago salato Yestersup in Siberia.
Agisce in modo simile ad altre argille, quindi come ottimo assorbente, quest'argilla in particolare è adatta alle pelli molto porose e grasse.
Il colore blu dovrebbe essere dovuto ad un'elevata presenza di ferro (non però in forma trivalente, dato che sarebbe rosso), e di alghe sedimentate.
Potrebbero essere presenti anche impurità di potassio, sodio, calcio, iodio, bromo, alluminio e zinco, purtroppo non ho trovato fonti certe in questo senso (alcune fonti parlano addirittura di radio, e dichiarano persino l'argilla antitumorale perché radioattiva, pazienza se Marie Curie è proprio morta per avvelenamento da radiazioni proprio a causa della scoperta del radio eh!).
Di tutti gli usi indicati propendo per le maschere viso e gli impacchi su cute e capelli, sconsiglio di usarla anche come curativa, anche se ho trovato diversi siti che la propongono come cura per praticamente ogni cosa, dal sanguinamento alle gengive, alle infezioni fungine per arrivare persino ai tumori...

Ghassoul, Rhassoul o Argilla Beige/Marrone (Hectorite):

Si tratta di un tipo di argilla molto famosa, conosciuta anche come Argilla Saponifera, è originaria dell'Algeria, e prende il nome proprio dalla municipalità di Ghassoul, luogo principale d'estrazione.
Il nome INCI si riferisce al nome comune del minerale che compone quest'argilla, che in italiano è Ettorite, un silicato contenente Sodio, Magnesio e Litio.
Nonostante il Ghassoul sia un'argilla famosa per l'origine nordafricana, l'Ettorite è stata scoperta in USA, specificatamente vicino a Hector, nella contea di San Bernardino, in California, da cui prende il nome il minerale che la compone.
L'Ettorite è un'alterazione della Clinoptiolite, una roccia vulcanica che origina anche la Bentonite.
Nonostante l'Ettorite sia piuttosto rara, è comunque estratta non solo ad uso cosmetico, ma anche come fonte di Litio.
Storicamente il Ghassoul è stato usato come un vero e proprio metodo di detersione fino all'VIII secolo nel Nord Africa, veniva aggiunto all'acqua, e veniva usato come un vero e proprio detergente esfoliante, e tutt'ora viene utilizzato all'interno del rituale tradizionale Hammam, insime a Sapone Nero, guanto Kessa e Olio di Argan.
Dato questo suo primario uso, è da qui che ha origine il suo secondo nome, da “Rhassala”, ovvero “lavarsi”.
Può essere usato sia come agente di scrub, grazie alla sua texture “lubrificata” rispetto ad altre argille, sia come impacco e maschera su viso, corpo e cute.
Data la sua capacità assorbente, dato che sempre di argilla si tratta, è molto efficace anche come seboassorbente, è sconsigliata solo per le pelli secche, dato l'effetto piuttosto disseccante.
L'uso come detergente deriva anche dalla parziale presenza di saponine, anche se comunque gran parte dell'effetto detergente è dovuto all'azione meccanica.
La particolarità di questa argilla sta non solo nel suo effetto assorbente e nell'eventuale presenza di saponine (che penso dipenda più dall'origine dell'argilla, immagino si tratti di impurità dalla presenza molto variabile), ma risulta anche un ottimo ingrediente lubrificante per saponi, vi avevo mostrato una ricetta in cui io personalmente la incorporo – LINK –.
A differenza di tante altre argille, l'Ettorite è stata utilizzata dall'industria cosmetica per realizzare degli ingredienti cosmetici molto particolari, il motivo risiede nella particolare “setosità” di quest'argilla, che tende a “lubrificare”, uno di questi è la Disteardimonium Hectorite, ovvero argilla quaternizzata, che solitamente viene inserita in un mix lipofilo, che va a costituire il Gel di Ectorite.
Questo ingrediente è usato spessissimo nei decorativi, perché responsabile di un finish leggermente glossy, ma anche escludendo l'azione sul finish, agisce come setificante (come succede anche quando viene inserito in un sapone).

Argilla Grigia o Luvos (Loess):

Si tratta di un'argilla piuttosto controversa, più che altro perché gira attorno alla stessa azienda che la commercia e che ne ha costruito un'azienda nel secolo scorso: Heilerde-Gesellschaft Luvos Just GmbH & Co. 
Con il nome Luvos infatti si fa proprio riferimento a questa “Argilla Medicamentosa”.
In realtà il nome INCI di questa argilla è Loess, e si tratta di un tipo di roccia completamente diversa da quelle che costituiscono tutte le argille di cui vi ho parlato fino ad ora.
In realtà la Loess o Löss, si riferisce ad un tipo di sedimento eolico molto fine, a differenza della maggior parte degli altri fillosilicati.
Stando alle informazioni trovate, si tratterebbe in realtà di un'argilla composta principalmente da Montmorillonite, quindi niente di straordinariamente diverso dalle altre argille.
Come tutte le altre infatti ha un'importante azione assorbente, che la rende un prodotto cosmetico adatto principalmente alle pelli grasse, proprio come la Montmorillonite e le altre argille che contengono questo minerale in grandi quantità.

Anche per oggi ho finito!
Spero che l'approfondimento vi sia piaciuto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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