giovedì 17 settembre 2020

Le Tinture per Capelli - Tinture Vegetali!

Ciao a Tutti!
Torno ancora una volta a parlare di Capelli, dopo aver parlato in diverse occasioni, negli ultimi due annetti di Colorazione NaturaleTintura dei Capelli, della Reazione in Situ alla base delle Tinture Chimiche, della Struttura del Capello e delle Classificazioni delle tinture... oggi non parlo più delle tinture a base chimica, come ho fatto nelle ultime occasioni, questa volta parlo di un tipo particolare, e a sé di colorazione per capelli, ovvero le tinture vegetali!
Si tratta di una tipologia di tintura completamente diversa, perché si basa proprio su presupposti completamente diversi.
Se la tintura chimica (che poi è l’unica che può essere denominata tintura) è studiata per andare ad aggiungere pigmento artificiale o sostituire quello naturale all’interno della struttura del capello, le cosiddette “Tinture vegetali” funzionano in modo completamente diverso.
Innanzitutto non parliamo di un’unica tintura, parliamo di diverse Erbe Tintorie, che essendo appunto diverse fra loro, agiscono in modo differente.

Le più note sono:

  • Lawsonia Inermis, volgarmente nota come Henné Rosso, è l’unica erba tintoria che effettivamente copre i capelli bianchi, ma ha un solo colore possibile: il rosso, il colore risultante (al netto di eventuali mix) dipenderà quindi dal colore del capello, più il capello è chiaro (come il bianco), più emergerà un netto rosso acceso, più il capello è scuro, meno il rosso sarà percepibile, ma si limiterà a dare il riflesso rosso, in quanto l’erba non può comunque schiarire i capelli scuri. Quello che avviene è una reazione chimica con la cheratina del capello, a pH 4,5 si massimizza la reazione, in quanto è il pH migliore per rendere disponibile la cheratina del capello e si ha la massima solubilità del principio attivo colorante della Lawsonia Inermis.
  • Indigofera Tinctoria, volgarmente nota come Henné Nero o Indigo, si tratta dell’erba tintoria più usata per i mix con la prima, essendo di colore nero a base bluastra/violacea, aiuta a raggiungere toni più scuri, ma senza contrastare particolarmente il rossastro della Lawsonia Inermis.
  • Cassia Obovata, volgarmente nota come Henné Neutro, è privo di colorante, viene utilizzato solo come trattamento per il capello, ma viene comunque considerato Henné/Erba Tintoria, spesso è presente in qualche mix pronto o in qualche ricetta per mix fatti in casa.
  • Mallo di Noce, si tratta di una delle poche Erbe Tintorie (anche se propriamente non è definibile “erba”) che può essere usata per realizzare tinte color cenere, ma anche questa è un'erba che da sola può fare poco, va usata sempre insieme a mix di Lawsonia Inermis e Indigofera Tinctoria per coprire a sufficienza i bianchi.
  • Camomilla, è un riflessante per capelli biondi o chiari, certamente non schiarisce, e questo vale per tutte le erbe tintorie, ma può accentuare la tonalità biondo oro dei capelli biondi naturali.
  • Alkanna Tinctoria, si tratta di un’erba che vi ho recensito parlando di saponi, ma funziona anche come riflessante, l’effetto è molto variabile, forse anche in base al pH di lavorazione, può andare dal viola-grigiastro con pH basico al viola caldo-rossastro col pH acido, non è utilizzabile da sola, ma solo in mix contenenti Lawsonia Inermis, in quanto da sola non copre, ma dona solo un leggero riflesso.

In ogni caso, tutte, non sono considerate tinture permanenti, proprio perché non sono in grado di penetrare nel capello e di colorarlo in maniera uniforme, e soprattutto sono sono assolutamente in grado di schiarirlo, ma possono solo variare il riflesso presente e scurire di tono.
Resta comunque poco prevedibile il risultato, non sempre si saprà l’esito finale della colorazione, e quello che è certo, è che la sfumatura rosso rame della Lawsonia Inermis non è facile da rimuovere, anzi, probabilmente è l’unico che in questo senso è davvero “permanente”.

Un’altra problematica della tintura vegetale sta nel procedimento, dato che solamente la Lawsonia Inermis colora i capelli bianchi, se si desidera colorarli di un colore che non sia il rosso, bisogna per forza di cose fare due passate, la prima con Lawsonia Inermis e la seconda con Indigofera Tinctoria, si otterrà quindi qualcosa di simile ad un castano scuro sui capelli bianchi, ma non facilmente avrà riflessi naturali, molto probabilmente i riflessi saranno di sottotoni non presenti in natura, come il violino o il rosso mogano, che difficilmente donano in senso armocromatico alla maggior parte della popolazione.
C'è chi sperimentando, o rivolgendosi a parrucchieri che trattano le erbe tintorie, è riuscita ad ottenere biondi/castani dal riflesso sufficientemente cenere, ma sono nettamente una minoranza.

Il colore che si ottiene subito dopo l’applicazione poi, è probabile che non sia quello definitivo, ci mette circa 3 giorni a fissarsi, raggiungendo il massimo dell’ossidazione possibile, questo è anche il motivo per cui tende a spegnersi un pochino in questo arco di tempo, solo a questo punto si ha a che fare con il risultato vero e proprio dell'applicazione.

Il colore che si ottiene poi, tende a scurirsi man mano che si procede con le applicazioni, con il risultato contrario a quello che si otterrebbe “in natura” o con le tinte chimiche, ovvero la ricrescita (specie se con capelli bianchi) sarà sempre più chiara delle punte, al contrario dei colpi di sole naturali, o dall’effetto ricercato del Balayage/Shatush fatti dal parrucchiere, fatti appunto ispirandosi ai colpi di sole naturali, la soluzione, per mantenere una certa uniformità, è di ri-applicare le tinture successive solo sulla ricrescita.

L’applicazione poi è una nuova nota dolente, sono necessari impacchi di almeno due ore per coprire i capelli bianchi, ma in base al mix colorante e al risultato desiderato possono essere prolungati anche a quattro ore o anche a tutta la notte.
Inoltre la procedura non è sempre semplice, ci sono tante tecniche differenti e tante varianti, e infine non tutte le polveri si rivelano di buona qualità e non tutte quindi sono lavorabili allo stesso modo; indicativamente si deve ottenere un fluido denso, cremoso, quasi come una maschera d’argilla, non liquido abbastanza da colare, ma sufficientemente spalmabile in modo omogeneo fra i capelli.

Insomma, con questo articolo non voglio certamente scoraggiare l’uso delle Erbe Tintorie come alternativa alle tinture chimiche, ma è bene che si sappia cosa aspettarsi, io personalmente ho provato ad usarle una sola volta nella mia vita… e mi è bastato!
Pur avendo spignattato per anni (tutt’ora spignatto, ma ammetto sempre meno, visto l’aumento della mole di lavoro), non ho mai trovato grande attrattiva per la tintura naturale, ho sempre fatto pazzie dal parrucchiere quando volevo farle (le ho comunque fatte molto raramente), e l’unica volta in cui ho provato l’Henné… l’ho trovato uno sforzo immane ben poco “ripagato” dal risultato… 
Se però volete dargli una chance… considerate tutti questi aspetti, specialmente se volete mantenere dei colori armocromatici per voi, non sarà una sfida per nulla semplice!

Anche per oggi è tutto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, e in particolare A.V., parrucchiere e amico che mi ha aiutato a destreggiarmi nel sistema cromatico delle tinture per capelli!

Nessun commento:

Posta un commento