Ciao a Tutti!
Oggi vi presento una nuova ricetta per un sapone, in realtà è una ricetta su cui lavoro da quasi 2 anni!
Il progetto è nato dalla mia intenzione di realizzare un sapone “Alcanda”, ovvero così battezzato per l'uso di Radice di Alcanna come colorante viola, e l'Olio Essenziale di Lavanda come profumazione.
In realtà il progetto mi ha portato via un sacco di tempo, perché non è stato possibile ottenere il risultato voluto!
L'Alcanna è una radice tintoria che teoricamente dovrebbe colorare di viola, un viola piuttosto caldo e delicato, questo è un esempio del sapone che avevo realizzato in gruppo con l'Alcanna qualche anno fa:
Purtroppo ho cercato di replicare questo risultato per la colorazione, e dopo diversi tentativi infruttuosi, usando la Radice di Alcanna di Zenstore e diversi tipi di Olio vegetale per l'infusione... mi sono arresa, e ho deciso di realizzare il sapone “Alcanda Plus”, ovvero aiutando il colorante naturale, viola, con il riciclo di qualche prodotto di Make Up di colore Viola.
Ho aggiunto quindi diversi pigmenti minerali di Nevecosmetics, un vecchio matitone viola shimmer che non usavo più da tantissimo tempo, la mina della matita automatica Yves Rocher che ormai era inutilizzabile ecc...
Purtroppo il risultato che non ho ottenuto ho concluso che non poteva essere dovuto solo all'olio usato (inizialmente ho macerato l'Alcanna in Olio di Oliva, troppo giallo per estrarre bene il viola, con la saponificazione finisce per far virare al marrone), o al tempo di estrazione, dato che anche estraendo in Olio di Riso, un olio molto chiaro e poco giallognolo, ed allungando l'estrazione anche oltre al mese ho ottenuto risultati simili, pur usando nel resto della formula oli poco “gialli”, come Palma (non l'Olio di Palma Rosso) e Cocco.
Probabilmente dipende da diversi raccolti della radice e/o dalla selezione dell'estratto.
Insomma... sono stata sicuramente sfortunata!
Insomma, dopo tutta questa serie di tentativi... vi mostro la ricetta che ho finalmente deciso di pubblicare!
Potete tranquillamente provare a fare un tentativo anche senza aggiungere pigmenti viola, magari la vostra Alcanna è buona, e non tirerete fuori marrone o grigio!
Come le altre volte, non starò a ripetere per intero la procedura e le informazioni di base, potete trovare qui tutte le informazioni generali su sapone e saponificazione:
- Saponificazione
- Storia del Sapone
- Meccanismo Detergente del Sapone
- Procedura della Saponificazione a Freddo
- Sicurezza nella saponificazione
Ricetta:
Oleolito di Alcanna:
500 g Olio (meglio preferire oli chiari, come Sansa di Oliva, Olio di Riso, o perché no, in estate Olio di Cocco!)
Nel sapone ne va usato dai 200 g di Oleolito per ogni kg di Grassi in su, in base a quanto si vuole intenso il colore (consiglio di testare prima l'Alcanna a 200 g per kg, poi se il colore non viene marrone si può salire).
Dato che ormai i tentativi per variare gli oli sono risultati infruttuosi... per la versione Alcanda Plus ho deciso di usare abbondanza di Olio di Oliva, sia per il macerato, che per l'aggiunta, dato che ne avevo molto da smaltire, e in generale lo apprezzo molto come componente del sapone.
Sapone Alcanna:
Procedimento:
Considerando già pronto l'Oleolito di Alcanna, a cui serve un tempo di macerazione tra la settimana e il mese (poi si può anche andare avanti... ma può essere che non cambi nulla), si parte come al solito: sciogliendo i grassi solidi, in questo caso Cocco e Palma.
Nello stesso bagnomaria, ho inserito anche i cosmetici colati che volevo aggiungere per “rinforzare” il viola un po' scarsino della mia Alcanna.
Per facilitare quest'ultima operazione, una volta completata la pesa degli oli nella pentola, ho aggiunto qualche cucchiaiata di olio, già pesato, nel bicchierino in cui stavo scaldando matite e rossetti, così da poter abbassare la temperatura, che altrimenti dovrebbe rimanere quella delle cere contenute nei prodotti di Make Up colati.
Una volta sciolti Palma e Cocco, si procede pesando loro, Cera di Soia (che è un grasso idrogenato), e tutti gli oli della ricetta nel pentolone in cui si andrà a saponificare, mentre si peseranno in contenitori a parte Karité e Cacao, da aggiungere solo alla fine.
La stessa frazione di Oleolito filtrato, la aggiungo solamente alla fine, prima di inserire i burri.
La presenza di Cera di Soia, infatti, che io solitamente aggiungo per indurire un po' il sapone, rende necessario alzare un po' la temperatura degli oli, sopra ai 45°C, e solamente quando si è quasi pronti a saponificare si possono aggiungere i due burri, che sono più delicati.
Come sempre, si andrà a preparare la soluzione di Soda, seguendo le solite istruzioni di sicurezza.
Mentre si attende il raffreddamento della soluzione di Soda e della pentola degli oli, si può procedere con la “decorazione” del sapone.
Si comincia con l'inserire nel pentolone anche l'Oleolito di Alcanna (se si hanno difficoltà con la pentola calda si può pesare in precedenza la quantità giusta di Oleolito in un altro contenitore).
Poi, nel mio caso, procedo con il disperdere per bene i prodotti di Make Up di riciclo che ho voluto inserire: prima i colati sciolti a bagnomaria (già allungati con olio), poi le polveri.
Il secondo step “decorativo” riguarda la fragranza, nel mio caso Olio Essenziale di Lavandino, durante i tentativi ho esaurito l'Olio Essenziale di Lavanda, e ho avuto occasione di prendere quello di Lavandino al suo posto, leggermente più delicato, ma che non cambia il “timbro” dell'aroma.
Una volta che le temperature sono scese abbastanza (circa 50°C), sia dei grassi, che dell'alcale, si possono fare le ulteriori aggiunte: ai grassi si possono aggiungere i burri a parte, e alla Soda il Sodio Gluconato.
Ho evitato di aggiungere alla ricetta l'Oleoresina di Rosmarino, dato che tende ad aggiungere verde, e renderebbe più marrone il sapone.
Quando finalmente grassi e Soda, con le ulteriori aggiunte, avranno entrambi 45°C di temperatura, si può proseguire con la saponificazione, io aggiungo a questo punto la fragranza ai grassi.
Come sempre, per procedere alla saponificazione bisogna cominciare con il versare lentamente l'alcale nei grassi, muovendo bene il minipimer in tutte le direzioni.
Il sapone raggiunge il nastro abbastanza in fretta, quindi non è necessario frullare a lungo, per far sì che negli stampini non rimangano molte bolle, consiglio di non attendere troppo e di versare il più in fretta possibile.
Come dicevo anche in altre occasioni, la mossa più importante da fare è “sbattere” gli stampi, prima ancora di andare a stendere tutto il prodotto con la spatola, altrimenti la pasta sarà già troppo densa e non raggiungerà gli angoli.
Una volta messo negli stampi e livellato, il sapone deve solamente asciugare e rapprendersi per circa 24h (dipende molto dalla temperatura e dall'umidità della stanza), ma dipende molto anche dal tipo di stampo usato.
Purtroppo questo tipo di pasta di sapone, tende ad addensarsi un po' troppo in fretta per le mie capacità, e in alcuni stampi finisce per fare un po' troppe bolle.
Ci vorrà una stagionatura di circa 2-3 mesi per poter usare il sapone, non è un sapone 100% Oliva, ma qualsiasi sapone migliora con la stagionatura, quindi, più si ha pazienza, più il risultato durante l'uso sarà soddisfacente.
Spero che vi piaccia questa ricetta, o quantomeno l'idea dietro, magari provandoci sarete più fortunati con l'Alcanna, e non avrete bisogno delle aggiunte che ho dovuto fare io!
Fatemi sapere se proverete questa ricetta, e come vi verrà!
Alla prossima!
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione
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