Ciao a Tutti!
Oggi parlerò di un argomento erboristico, ovvero di uno degli ingredienti cosmetici di origine vegetale più ricercato, ovvero la Rosa.
La prima ricetta conosciuta di una Cold Cream comprendeva l'Acqua di Rose, mentre Assoluta e Olio Essenziale di Rosa sono tra gli ingredienti cosmetici più cari, almeno tra gli estratti vegetali.
Si tratta però di ingredienti molto diversi fra loro, e anche la stessa “Rosa” a cui ci si riferisce non è sempre la stessa, col termine comune “Rosa” si indicano circa 150 specie diverse, tutte facente parte della famiglia delle rosacee e rispondenti al genere “Rosa L.”.
Dato che si tratta di uno dei fiori storicamente più coltivati, oltre a queste 150 specie, esistono numerose varietà con infiniti ibridi e cultivar, quasi tutti gli ibridi moderni derivano dalla Rosa Tea, la rosa più nota e conosciuta, ma ne esistono di diversi, derivati da specie di rosa più antiche e meno manipolate.
Le diverse specie di Rosa si differenziano molto, ci sono piante cespugliose, rampicanti di diverse dimensioni, e con fiori di differenti dimensioni e strutture.
La famiglia comprende diverse specie originarie di Europa e Asia, ma che sono state portate in diversi continenti e sono state successivamente ibridate.
Mentre per quanto riguarda la fitocosmesi, alla Rosa vengono attribuite vastissime proprietà, non tutte sempre validate scientificamente.
La Rosa, in quanto pianta, contiene innumerevoli composti, alcuni dei quali hanno sì varie proprietà, ma l'efficacia del derivato vegetale dipende dalla modalità di estrazione e dalla sua proporzione.
Se escludiamo le note odorose, la Rosa possiede proprietà antisettiche, funge da astringente e il fiore contiene Acido e Tannino Gallico, cere, oli, Glucosio e sali minerali.
Ogni specie di Rosa poi, ha delle sue peculiari proprietà, che vi spiegherò separatamente, dato che risultano molto differenti da specie a specie.
Vi rimando ad un post che ho scritto molto tempo fa per quanto riguarda le diverse modalità di estrazione che possono essere usate nei confronti di piante, vi ho anche parlato genericamente di Oli Essenziali e dei diversi metodi di realizzazione.
In ambito profumiero, è importante ricordare che sono molto apprezzati sia l'Olio Essenziale, ottenuto tramite distillazione, l'Olio di Concreta (un'insieme di cere ed essenza) ottenuto tramite Enfleurage e l'Assoluta, che consiste in una successiva rimozione della parte cerosa contenuta nell'Olio di Concreta, qui potete trovare un'adeguata spiegazione dei metodi di estrazione specifici per l'ambito profumiero, che certamente non so spiegarvi più approfonditamente di così.
L'Olio Essenziale di Rosa e l'Assoluta vengono usate in fitoterapia per preparazione antinfiammatorie locali (pelle con leggere scottature o leggere abrasioni), e per l'effetto rilassante, ricercato sia in preparazioni quali oli da massaggio, sia in aromaterapia.
L'O.E. di Rosa non solo è tra i più pregiati per il suo profumo, ma è anche uno dei pochi a non causare irritazioni, sensibilizzazioni (l'Assoluta ha una soglia di sensibilizzazione bassa, ma presente), se non molto raramente, ed è considerato sicuro sul piano della tossicità e fototossicità, a differenza di altri oli essenziali.
Le dosi massime raccomandate sono:
- O.E. 0,01%
- Assoluta 0,02%
- nei profumi 0,2%
Altri prodotti, che vengono realizzati a partire dalla Rosa comprendono la Macerazione in Olio, l'Idrolato, la Macerazione Acquosa a freddo e la Tintura Madre, o estrazione idroalcolica, ma sono più usati per i prodotti di Skincare, e non di profumeria.
L'idrolato viene usato principalmente come astringente, sia ad uso interno che esterno, mentre la sua versione casalinga, ovvero il Macerato a freddo, può essere un sostituto per quanto riguarda l'uso esterno.
L'oleolito risulta essere una semplice realizzazione casalinga, che nei casi più fortuiti riesce ad estrarre una piccola parte di componente aromatica, ma raramente ha un vero e proprio scopo cosmetico, e risulta utile soltanto per una specie di Rosa.
L'oleolito risulta essere una semplice realizzazione casalinga, che nei casi più fortuiti riesce ad estrarre una piccola parte di componente aromatica, ma raramente ha un vero e proprio scopo cosmetico, e risulta utile soltanto per una specie di Rosa.
Per alcune specie di Rosa esiste anche l'estrazione di olio vegetale, ma si tratta per lo più di un riciclo di parti botaniche scartate dalla produzione di tisane e integratori.
Comincio col parlarvi di alcune delle specie di Rosa più usate in cosmesi, e parto in questo caso parlando della rosa più comunemente usata e nota come fiore:
Rosa a Fiore Grande/Rosa Comune/Rosa Tea (Rosa Indica Odorata/Rosa Odorata Ochroleuca)
Si tratta di un fiore usato principalmente a scopo ornamentale, ce ne sono infiniti ibridi, tra cui fatico a destreggiarmi, in ogni caso abbiamo sempre a che fare con un fiore che non ha spiccate proprietà cosmetiche, ma che ha comunque qualche possibile uso, anche se non primario.
Si narra che le prime di queste Rose siano arrivate in Europa dalla Cina, tramite le navi deputate al trasporto di Tè della Compagnia delle Indie Orientali.
Il particolare nome deriva, sia dal trasporto, che avveniva insieme al Tè, ma anche dall'insolito profumo delle loro foglie, che ricorda, appunto, quello del Tè.
L'origine è probabilmente dovuto all'ibridazione di diverse specie cinesi.
Storicamente veniva realizzata una Tintura usata come cordiale, rimedio contro le palpitazioni, ma non mi risultano veri e propri effetti fitoterapici, rimando la questione a chi si occupa di erboristica curativa.
In ogni caso un estratto idroalcolico ad uso alimentare lo sconsiglierei, se si cerca efficacia bisogna sapere esattamente quando e come realizzare l'estratto, e verificarne la titolazione, meglio affidarsi ad un prodotto sicuro prodotto da aziende che lavorano in questo campo.
Certamente, a scopo puramente “decorativo” si possono realizzare delle preparazioni casalinghe utilizzando i petali di Rosa Comune, tra cui Infusione acquosa a freddo (realizzare il vero e proprio idrolato in casa è molto complicato, e non porta ad un risultato paragonabile a quello dell'acqua distillata che si acquista in erboristeria) e Oleolito.
La macerazione in acqua o olio permette di estrarre alcune delle molecole odorose del fiore, da utilizzare per lo spignatto, inoltre, in base al colore dei petali, la macerazione in olio permetterà anche l'estrazione di carotenoidi (rose bianche-gialle), mentre una macerazione idroalcolica permetterà l'estrazione degli antociani (rose rosa-rosse), in tutti i casi si tratta comunque di prodotti non paragonabili agli estratti di altre rose, dal profumo e proprietà più ricercati.
Nel caso delle Rose, è importante sottolineare che l'oleolito non può essere fatto seguendo la tecnica base, i petali vanno macerati per massimo due giorni, e sostituiti da nuovi fino a ottenere un olio sufficientemente profumato, altrimenti marciranno. Gli oli migliori sono in questo caso quelli inodori, come Riso e Vinaccioli, e la macerazione deve essere fatta assolutamente a freddo.
Nel caso delle Rose, è importante sottolineare che l'oleolito non può essere fatto seguendo la tecnica base, i petali vanno macerati per massimo due giorni, e sostituiti da nuovi fino a ottenere un olio sufficientemente profumato, altrimenti marciranno. Gli oli migliori sono in questo caso quelli inodori, come Riso e Vinaccioli, e la macerazione deve essere fatta assolutamente a freddo.
Rosa di Maggio/Rosa di Provenza (Rosa Centifolia)
Si tratta della Rosa a cui si fa normalmente riferimento più spesso in ambito cosmetico, si tratta della varietà di Rosa che attualmente viene coltivata principalmente in Marocco, ed è un ibrido molto complesso che comprende Rosa Gallica, Rosa Moschata, Rosa Canina e Rosa Damascena.
Le foglie sono molto ricche di pectine, flavonoidi e antociani, ma la coltivazione è mirata alla produzione di fiori, parte più pregiata e ricercata della pianta.
I fiori sono estremamente delicati, tanto che i fiori vanno raccolti a mano, quando sono ancora in boccio per poter realizzare un'estrazione di qualità.
La procedura di estrazione è estremamente laboriosa, e la resa è molto bassa, questo fa sì che l'estratto finale ottenuto sia estremamente costoso, infatti servono almeno 500kg di boccioli di Rosa Centifolia freschi per ottenere anche meno di 1kg di Essenza Assoluta.
L'estrazione può essere fatta per distillazione, ottenendo il vero e proprio Olio Essenziale di Rosa Centifolia, oppure tramite Enfleurage, per ottenere la Concreta, e da questa la ancora più pregiata Essenza Assoluta di Rosa Centifolia. Più raramente si utilizza l'estrazione supercritica tramite CO2, porta a risultati straordinari, ma anche a costi molto più alti.
Quando la Concreta viene lavorata per ottenere l'Essenza Assoluta, parte più pregiata, produce per forza di cose una cera floreale, che può essere usata come fattore di consistenza lipofilo, mantenendo comunque una parziale nota odorosa.
L'Assoluta di Rosa Centifolia si differenzia anche esteticamente da quella di Rosa Damascena, la prima infatti ha un colore che va dal marrone-giallo al verde, la seconda dal giallo al rosso-marrone.
La composizione tipica dell'O.E. dovrebbe essere questa: Geraniol, Rhodinol, Nerol, Farnesol, Phenethyl Alcohol.
Dato l'alto costo di estrazione, spesso viene ricostruito, e vengono usati i singoli componenti estraendoli da altri fiori a maggiore resa, come il Rhodinol dal Geranio.
L'estrazione tramite distillazione permette di ottenere indirettamente anche l'Idrolato di Rosa Centifolia, contenente la frazione aromatica idrosolubile, e usata a scopo cosmetico fin dall'antichità.
Più raramente, viene anche realizzato un Estratto Secco di petali di Rosa, ricco in pectine, ma che risulta quasi essere uno “spreco” di fronte alla possibilità di estrazione profumiera che vi ho già illustrato, soprattutto perché si tratta di sostanze contenute in tantissimi altri estratti vegetali, anche più economici.
Rosa di Damasco/Rosa Bulgara (Rosa Damascena)
Si tratta di una delle rose più pregiate al mondo, che è riuscita a prosperare soltanto in due diversi luoghi al mondo: “La Valle delle Rose” in Bulgaria e la Valle di Isparta in Turchia.
Le prime piantagioni di Rosa Damascena sono sorte in Bulgaria, a Kazanlik già nel XVII secolo, e da lì furono trasferite le prime piante in Turchia, grazie agli spostamenti commerciali che seguirono.
Anche da questa varietà di rosa vengono estratti sia Olio Essenziale tramite distillazione, sia Concreta e conseguentemente Essenza Assoluta tramite Enfleurage.
La composizione dell'Olio Essenziale di Rosa Damascena risulta molto peculiare, e si differenzia dall'Olio Essenziale di Rosa Centifolia, inoltre ha la particolarità di addensarsi a basse temperature per la sua composizione.
La composizione tipica è Geraniol (fino al 75%), Citronellol (20%), Nerol (20%), e una miscela di idrocarburi tra cui spiccano Nonadecane ed Heneicosane (fino al 10%).
In tracce sono presenti anche ß-Damascenone, ß-Damascone e ß-Ionone, ma nonostante siano molecole presenti in piccolissime percentuali, sono in grado di definire la qualità dell'O.E. stesso.
L'Olio Essenziale però contiene tantissime componenti, tra cui Paraffine (Stearoapteni) e Ossidi, oltre a tantissimi elementi in tracce.
Invece una delle componenti più caratteristiche dell'Acqua Distillata di Rosa Damascena è il 2-Phenyl Ethanol o Phenethyl Alcohol, che differenzia enormemente l'odore dell'Olio Essenziale (privato dei componenti idrofili, tra cui questo) ed Assoluta (che contiene tutti gli estratti odorosi).
La resa è molto bassa anche per quest'altra varietà di Rosa, per cui non ci si può aspettare un'O.E. di qualità pensando di non spendere una cifra adeguata.
Basta pensare ad Aroma Zone, dove si possono trovare l'Assoluta a 7,50 € per ml e l'Olio Essenziale per 25 € per ml, mentre cera ed idrolato costano un pochino in meno, ma sempre molto rispetto agli altri estratti vegetali.
La resa è di circa lo 0,015-0,033% per l'Olio Essenziale e di circa 0,05-0,25% per l'Assoluta, leggermente meno rispetto alla resa della Rosa Centifolia.
L'adulterazione è molto difficile da riconoscere, anche per gli esperti, spesso vengono aggiunte frazioni di oli essenziali più economici o frazioni sintetiche.
Rosa Canina/Rosa di Macchia (Rosa Canina)
Si tratta di una delle rose originarie dell'Italia, è una pianta spontanea, molto diffusa e tipica delle zone appenniniche, tradizionalmente veniva usata come rimedio per la Rabbia (da qui il nome), anche se è un uso dovuto a credenza popolare, e non a comprovata efficacia.
A differenza delle rose di cui ho parlato fino ad ora, in questo caso non viene più usato solamente il fiore, sotto forma di bocciolo o petali, ma viene anche usato il falso frutto o Cinorrodo. Questo viene svuotato ed essiccato per ottenere un estratto titolato in Vitamina C biodisponibile, oltre a carotenoidi, flavonoidi, pectine, tannini e antociani, insomma un vero mix antiossidante.
A livello cutaneo è l'unico estratto funzionale per veicolare un alto contenuto di Vitamina C, questo grazie all'attività sinergica della Vitamina C con carotenoidi e flavonoidi.
L'estrazione è un'attività che è meglio lasciare agli specialisti in erboristeria, ma uno degli Spignatti più semplici che si possono realizzare a partire dalla Rosa Canina è proprio una maschera antiossidante preparata frullando i Cinorrodi ben svuotati (attenzione a frutti legnosi all'interno e alle piccole spine, che possono portare a sgradevoli effetti cutanei).
I petali possono essere usati per ottenere un macerato acquoso a freddo, ma sicuramente non si ottiene un prodotto equiparabile all'estratto che viene effettuato con i falsi frutti.
Rosa del Cile o Mosqueta (Rosa Rubiginosa o Rosa Moschata)
Si tratta di una Rosa che dovrebbe essere stata importata in America Latina dai Conquistadores, ma che ha attecchito particolarmente bene in Cile, e da qui ne ha preso il nome.
Si tratta di una rosa molto affine alla Rosa Canina, e infatti, a differenza degli altri tipi di rose di cui ho parlato, questa, oltre alla Rosa Canina, è un'altra rosa ricercata non tanto per fiore e bocciolo, quanto più per i falsi frutti, o Cinorrodi, in questo caso per l'olio che se ne ricava.
L'Olio di Rosa Mosqueta (Rosa Moschata Seed Oil o Rosa Rubiginosa Seed Oil) è un olio ricco di acidi grassi polinsaturi, soprattutto di Acido Linoleico, di cui vi ho già spiegato il ruolo cutaneo parlando di FILC.
Si tratta certamente di un olio molto pregiato, nonostante venga essenzialmente prodotto da quelli che inizialmente erano scarti (Il Cinorrodo viene svuotato dei semi contenuti per farne droga secca per infusi o altri estratti, i semi facevano parte dello scarto, prima che si comprendesse quanto fosse cosmeticamente utile l'olio contenuto), con un contenuto di acidi grassi insaturi, oltre che Acido Transretinoico (Isomero della Vitamina A), anche se in piccole percentuali.
L'olio ha una resa bassissima, ma essendo ottenuto da un prodotto di scarto del mercato alimentare è comunque conveniente produrlo.
L'olio ha una resa bassissima, ma essendo ottenuto da un prodotto di scarto del mercato alimentare è comunque conveniente produrlo.
Rosa Serpeggiante/Rosa degli Speziali (Rosa Gallica/Rosa Gallica Officinalis)
Si tratta di una delle specie spontanee presenti in Italia, poco comune, ma presente in luoghi sassosi o brughiere, è una pianta cespugliosa dalla fioritura abbondante di diversi colori, dal rosato chiaro al violaceo.
Viene usata in cosmesi, anche se non se ne fa un ampio e diffuso uso, principalmente se ne ricava un'Acqua di Rose dall'effetto astringente.
La versione officinale è la forma più antica coltivata, veniva usata già dai romani per fare profumi, vino alla rosa e prodotti medicamentosi, ed è stata usata durante tutto il Medio Evo per le sue proprietà curative; lo stesso Plinio il Vecchio la indicava come medicinale, come astringente e tonico.
Si tratta dell'unica rosa per cui ha davvero senso fare un oleolito cosmetico, e non semplicemente per l'estrazione del profumo, infatti se fatto con i fiori freschi apporta una certa azione lenitiva.
Va comunque usato lo stesso procedimento che che va usato per la Rosa Comune, dato che i petali sono ugualmente delicati.
Si tratta dell'unica rosa per cui ha davvero senso fare un oleolito cosmetico, e non semplicemente per l'estrazione del profumo, infatti se fatto con i fiori freschi apporta una certa azione lenitiva.
Va comunque usato lo stesso procedimento che che va usato per la Rosa Comune, dato che i petali sono ugualmente delicati.
Rosa Alpina (Rosa Pendulina)
Si tratta di un'altra specie spontanea di rosa selvatica italiana, che cresce in particolare su Alpi e Appennino settentrionale.
Si tratta di un'altra specie di rosa che presenta i Cinorrodi, o falsi frutti, ma che non viene coltivata o utilizzata molto.
Inoltre è curioso che nonostante sia meno usata rispetto alla Rosa Canina, la Rosa Alpina presenti Cinorrodi con un contenuto di Vitamina C anche superiore a quello dei frutti di Rosa Canina, di circa 3 volte tanto.
Ogni tanto ho visto qualche prodotto cosmetico di qualche azienda locale o artigianale che inserisce estratti di Rosa Alpina, ma non ce ne sono molti da quanto ho visto nel web.
Io ovviamente vi ho parlato delle rose più usate in cosmesi, ma è possibile che ne vengano usate anche altre, magari da piccole aziende locali, che si appoggiano alla tradizione e alle piante spontanee della regione.
Sono molte ad esempio le “Hip Rose”, ovvero “Rose con frutto” simili per tanti versi a Rosa Mosqueta, Rosa Canina e/o Rosa Alpina, e da cui probabilmente vengono estratti sia i Cinorrodi, per tisane e/o estratti titolati, sia i semi per l'olio.
Anche per oggi è tutto!
Spero che l'approfondimento di oggi vi sia piaciuto!
Alla prossima!
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, il Forum Natura e Bellezza, Accademiadelprofumo.it, Agraria.org, Giardinodellerose.altervista.org, Nononsensecosmethic.org e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione
davvero molto interessante! grazie mille
RispondiEliminaGrazie a te :)
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