martedì 3 maggio 2022

Protezione Solare UVB e UVA!

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di un argomento particolare, ovvero la protezione solare!
Non ne parlavo ormai da parecchio, diversi anni fa ho parlato di diverse questioni:


Ma oggi voglio concentrarmi su un altro aspetto, ovvero i Raggi UVA.

Come ho già spiegato parlando dei danni solari, i raggi UVA (315-400 nm) penetrano più a fondo accumulando negli anni danni al DNA nucleare della pelle, a differenza dei raggi UVB (280-315 nm), che pur essendo dotati di maggiore energia, vengono assorbiti dagli strati più superficiali, causando solo i danni immediati, ovvero le scottature (che possono comunque essere gravi se causate da un’esposizione molto prolungata nel tempo).
Inoltre questi stessi raggi sono in grado di superare superfici di plexiglass e vetro, rendendo così necessaria la protezione solare anche in luoghi chiusi, specialmente se molto esposti alla luce naturale.

Proprio a seguito della scoperta dei rischi causati dall’esposizione ai raggi UVA le normative hanno obbligato i produttori cosmetici a trovare nuove soluzioni, quali l’elaborazione di filtri solari in grado di proteggere anche da questo tipo di raggi solari.

Se L’SPF rappresenta la protezione dai raggi UVB indicando quanti raggi filtrano attraverso il prodotto (es. SPF 6 = 1/6 dei raggi passa), la regolamentazione sulla protezione solare UVA è più complessa.
Innanzitutto la normativa obbliga i produttori a immettere sul mercato prodotti solari che filtrino almeno 1/3 dei raggi UVA rispetto agli UVB.


A questo scopo, i solari in vendita attualmente devono proteggere anche dagli UVA, per almeno un terzo del loro fattore di protezione (ovvero se il fattore di protezione indicato è SPF 6, ovvero filtra 1/6 dei raggi solari, deve garantire di filtrare almeno la metà dei raggi UVA).

Ma esiste un metodo non ancora obbligatorio in EU per indicare sui solari in vendita il grado di protezione agli UVA indipendentemente dalla protezione SPF e consiste nell’uso dell’indice PA/PPD.
Si tratta infatti di due indici completamente diversi da quello relativo all’UVB, il PPD è l’acronimo di Persistent Pigment Darkening, e PA di Protection Grade of UVA, entrambi gli indici rappresentano quanto le cellule si “abbronzano” a seguito dell’esposizione ai raggi UVA (in alcuni casi in vitro, in altri in vivo), ma si tratta di un tipo di misurazione che non prevede un accordo internazionale, a differenza dell'SPF, proprio per questo in Europa è previsto che l’indice PPD si accompagni sempre al fattore SPF.

Proprio per lo stesso motivo non esiste un modo univoco di indicare la protezione da raggi UVA a livello mondiale, e si possono trovare differenti indicazioni.
Come ho illustrato in precedenza, in Europa la normativa prevede che il grado di protezione da raggi UVA sia almeno 1/3 rispetto all'SPF, e viene indicato con un cerchietto attorno all'indicazione UVA sul solare.
In USA viene invece indicato il fattore PPD, mentre in Asia si usa il sistema PA con l'indicazione relativa rappresentata dal numero di  “+”.

Corrispondenza fra PPD e PA:

  • Solare a Protezione Bassa: PPD da 2 a meno di 4 o PA+
  • Solare a Protezione Media: PPD da 4 a 8 o PA ++
  • Solare a Protezione Alta: PPD da 8 a 16 o PA+++
  • Solare a Protezione Molto Alta: PPD 16 o superiore PA++++

Ma in sintesi, se SPF rappresenta la quantità di raggi UVB vengono filtrati dal solare, PPD e PA rappresentano qual è l’incremento della capacità di esposizione al sole a seguito dell’applicazione del prodotto, ma si tratta comunque di un valore che deve sempre appoggiarsi all'indice primario, ovvero l'SPF, in quanto la misurazione non ha lo stesso valore di quest'ultimo.
Almeno fino a che non ci sarà un accordo internazionale, che chiarisca effettivamente il grado di protezione e come viene misurato, in quanto attualmente non si ha un metodo univoco per farlo, e i risultati indicati dai diversi sistemi potrebbero non essere paragonabili allo stesso modo.
Io personalmente ho deciso di affidarmi a solari viso che indicano il grado PA massimo, ma effettivamente sono consapevole che potrebbe comunque non essere per forza maggiore del grado di protezione che mi garantisce una crema SPF 50+ che va comunque a proteggermi per almeno 1/3 di questo valore dai raggi UVA!

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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