lunedì 23 marzo 2020

Come fare un Balsamo!

Ciao a Tutti!
Torno anche oggi con una Guida per Apprendisti Spignattatori, e vi parlo degli step base per realizzare un balsamo per capelli!
Vi ho già parlato in diverse occasioni di cosa significhi effettivamente un balsamo, di cosa siano i condizionanti per Capelli, e di come sceglierli, quindi vi consiglio di partire con quegli articoli prima di cimentarvi nella realizzazione del prodotto in casa.

Come appunto dicevo, in primis un balsamo per capelli deve contenere dei condizionanti, come secondo ingrediente fondamentale ci sono i grassi, ma non i soliti grassi, quelli vanno inseriti, ma in quantità minime, l'ingrediente più utile in questo caso sono i “grassi secchi”, ovvero gli Alcoli degli Acidi Grassi.
I più usati (visibili anche in molti prodotti commerciali) sono: Alcol Cetilico, Alcol Cetearilico, Alcol Laurico ecc...
Oltre a rivestire il capello senza ungerlo, questi ingredienti permettono di addensare notevolmente il prodotto, rendendolo quindi più denso di un liquido (ovviamente la consistenza dipende anche dal condizionante, molti condizionanti pronti contengono già una frazione di questi alcoli), che sarebbe ovviamente scomodo da utilizzare.

Quindi la struttura minima di base può essere all'incirca questa:


Acqua a 100
Glicerina 4-5%
eventuale gelificante (se serve)
Alcoli di Acidi Grassi 0-4%
Condizionante 0,5-8% (dipende da quale si usa e dal suo formato)
grassi vegetali 0-5%
conservante
fragranza/oli essenziali

A questi ingredienti fondamentali si possono aggiungere ulteriori ingredienti ad azione filmante o rimpolpante, come proteine, amminoacidi, proteine quaternizzate, polyquaternium, mucillagini, ecc...
Sono tutte sostanze ad azione filmante, ma hanno comunque ruoli differenti: le proteine e gli amminoacidi servono principalmente ai capelli sottili o sfibrati, perché si depositano sul capello ricompattando le squame e aggiungendo “volume” (il capello infatti è costituito da cheratina, una proteina), ma indurendolo, mentre agiscono meglio sulla pettinabilità i filmanti a base di mucillagini, che rivestono il capello, ma “lubrificandolo”, e rendendolo più facile da districare, o quelli contenenti ammoni quaternari, quaternium, polyquaternium o proteine quaternizzate (o anche il miele quaternizzato, esiste anche quello), che invece rendono più pettinabile la chioma grazie alla loro carica elettrica, si dispongono sul capello e fanno sì che i capelli tendano naturalmente ad allontanarsi fra loro.
Se si va a scegliere come condizionante base un Esterquat, si parte da una formulazione ecobio, può funzionare nella giusta formula per realizzare un balsamo molto efficace, ma se si cerca il top dell'efficacia bisogna per forza affidarsi ai due condizionanti più usati: Cetrimonium e Behentrimonium Chloride, ve ne ho parlato diffusamente, che però hanno il difetto di non essere ecosostenibili.
Va da sé che è inutile stare a preparare balsami che non funzionano, se servono questi ha più senso usarli, piuttosto che continuare a usare prodotti che non funzionano (che siano acquistati o spignattati), ma sinceramente trovo che possa capitare solo a pochi tipi di capelli.
Io ho dei capelli che reputo difficili (sono grossi, spessi, ma poco districabili), ma sono rimasta soddisfatta da formule azzeccate (sempre a base di Esterquat mi sono trovata molto bene con il disciplinante Noah, malissimo con il Vitalcare, ma benissimo anche con il balsamo spignattato), quindi considero che l'inefficacia sia più che altro dovuta a formule carenti o comunque inadatte al proprio tipo di capello, non all'Esterquat in sé, anche perché di Esterquat ne esistono tantissimi, come vi ho già spiegato.
Un condizionante aggiuntivo consigliato è il Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, a pallino giallo, ma comunque piuttosto inquinante, può aiutare a rendere efficace il solo Esterquat, senza dover passare ai quaternari peggiori che ho nominato prima, almeno si può (e si deve) usare a piccolissime percentuali (0,15-0,2% circa).

Per quanto riguarda i grassi, potete provare ad ometterli, ci sono delle ricette che prevedono il solo condizionante, ma ovviamente dovete verificare voi se la cosa funziona sui vostri capelli.
Sicuramente ha senso solo per capelli che tendono a sporcarsi molto in fretta, per capelli a tendenza secca non c'è nemmeno da porsi il problema, anzi, non vi consiglio di superare comunque la quantità di grassi consigliata, perché il balsamo già di suo tende a “sporcare” i capelli.

Ma veniamo alla preparazione.

Fondamentalmente un balsamo è un'emulsione, solo che al posto di emulsionare con i normali emulsionanti, usiamo i tensioattivi cationici, ovvero delle molecole dotate di una parte idrofila, e una parte lipofila, ma a differenza dei tensioattivi anionici, sono meno affini ai grassi, quindi allo sporco, e tendono a depositarsi su cute e capelli, formando un film protettivo che dona anche pettinabilità.
Nonostante la preparazione di un balsamo abbia molto in comune con la preparazione di una crema, ci sono alcune differenze sostanziali: nonostante si vada a realizzare un'emulsione O/A, non bisogna mai rovesciare la fase grassa in quella acquosa, dato che la fase grassa in questo caso è ricca di cere, e ha un'alta temperatura di fusione, si andrebbe quasi sicuramente a raffreddarla troppo, con il risultato di trovarsela attaccata al becher. Si versa sempre l'acqua nei grassi, e lo si fa ad una temperatura maggiore del solito, solitamente tenendo l'acqua quasi a bollore, mentre si può rimanere sulla temperatura minima necessaria al condizionante per rimanere liquido, di solito intorno ai 75-80°C.
È importante invece riservare un “trattamento speciale” per il Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, che invece va sciolto con grandissima perizia nell'acqua, non deve assolutamente formare grumi, ma deve finire nel becher dell'acqua in polvere ben stemperata e mescolata.
Se si formano grumi non c'è verso di scioglierli in alcun modo.
Per quanto riguarda la formazione dell'emulsione, non ci sono ulteriori differenze rispetto alla preparazione di una crema, bisogna frullare con il minipimer, tendenzialmente si formerà un'emulsione molto liquida, simile al latte
Dato che l'Esterquat ha un'alta temperatura di fusione, una volta emulsionato e rimosso dal bagnomaria, il prodotto tenderà a formare la “pellicola” raffreddandosi, bisogna continuare a mescolare o frullare saltuariamente per omogeneizzare il più possibile il prodotto.

Per il resto sicuramente dovrete valutare le esigenze dei vostri capelli, sicuramente non c'è un “giusto” e uno “sbagliato”, la formula va azzeccata e centrata sulle proprie esigenze.
C'è chi cerca balsami molto ricchi e nutrienti, chi cerca balsami molto leggeri e che ungano il meno possibile, chi cerca prodotti che donano corpo ai capelli (es. come le proteine) ecc...
Insomma, in base a quello che serve potrete arricchire di, o al contrario saltare ingredienti quali: proteine/proteine quaternizzate, emollienti, sostantivanti, e quindi rendere il prodotto affine alle vostre esigenze.
Di conseguenza può essere che il procedimento possa variare, in quel caso dovete per forza di cose affidarvi a chi ha fatto la ricetta, o allo studio minuzioso delle sostanze!

Per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

Nessun commento:

Posta un commento