mercoledì 24 maggio 2017

Nuova Ricetta per un Sapone di Riciclo!

Ciao a Tutti!
Oggi vi presento un semplicissimo sapone, che data la modalità di realizzazione e colorazione... è un vero e proprio Sapone Ricicloso!
Si tratta infatti di un sapone che ho voluto realizzare per finire alcune “scorte” di Oli (Oliva e Jojoba) che erano lì già da un po'.
Inoltre ho voluto provare ad utilizzare, come coloranti, dei prodotti di Make Up inutilizzabili in altro modo.
In particolare si tratta un rossetto di un colori improponibile (un rosino pastello non armocromatico in assoluto), due rossetti rossi metallizzati risalenti al primo dopoguerra, un ombretto lilla shimmer in polvere libera (e pure full size) impegnativo anche per un'estate assoluta e infine due ombretti bianco e nero shimmer che risalgono ad almeno 15 anni fa, che ho inserito nei due diversi mix di colore.
Non ho fatto ulteriori aggiunte al sapone, dato che si è trattato di un esperimento, ho giusto inserito una fragranza sicura (Seerose di Gisella Manske, che ho recentemente recensito) e fatto la prova con i due mix di colori, quindi non sono stata a stamparvi la ricetta con Soap Calc.
Dato che l'obiettivo era avere una pasta di sapone molto fluida, da poter lavorare, ho ecceduto con l'acqua e ho omesso i classici grassi “solidi”: Cera di Soia, Burro di Karité o Cacao, ho preferito non rischiare di ottenere una pasta di sapone troppo densa da lavorare...
effettivamente non ho potuto fare lo Swirl, come inizialmente speravo... ho ripiegato su una lavorazione diversa, ma che mi ha comunque dato molta soddisfazione.

Come le altre volte, non starò a ripetere per intero la procedura e le informazioni di base, potete trovare qui tutte le informazioni generali su sapone e saponificazione:

Ricetta:

Cocco 25%
Palma 25%
Oliva 25%
Arachidi 12%
Jojoba 7%
Avocado 6%

Sconto 8%
Acqua 33% 

Procedimento:

Come sempre si inizia con il preparare la pentola dei grassi, e come sempre, Palma e Cocco vanno prima scaldati a bagnomaria, così da prelevarli quando sono in forma liquida, dopo averli ben mescolati.
Una volta inseriti loro a questo giro è anche più semplice, non ho inserito ulteriori grassi solidi da sciogliere, è tutto molto veloce, basterà tenere i grassi sui 40-50°C fino al momento della saponificazione.
Ho anche inserito la fragranza Seerose a questo punto, dato che non prevedevo una fase di nastro.

Il secondo step è sempre la preparazione della soluzione di Soda, prima di procedere alla “bardatura” si andrà a pesare l’acqua nel contenitore predisposto, poi, da questo punto è importante utilizzare tutte le protezioni.
La Soda Caustica va pesata in un qualsiasi contenitore di plastica, come vedete io utilizzo e riutilizzo questi di budini/yogurt, la Soda residua non deve preoccupare, appena ho pronta la soluzione basta sciacquare a lungo il bicchierino e sarà riutilizzabilissimo.
Quando la pesata è pronta, si può cominciare a versare poco alla volta la Soda nell’acqua, mescolando accuratamente con l’altra mano. 
È importante che non si formino agglomerati di soda sul fondo del contenitore, altrimenti si rischia di dover buttare via il sapone, perché potrebbe contenere agglomerati caustici, quindi bisogna mescolare, e se la soluzione “bolle” ci si ferma un attimo e si mescola un po'.

In attesa del raffreddamento della soluzione di Soda io mi sono messa a preparare la “decorazione”, in particolare ho suddiviso i colori in due parti:
Da una parte ho messo i rossetti, aggiungendo qualche cucchiaiata di olio prendendolo dalla pentola dei grassi già pronta, e li ho messi a bagnomaria, in un normale becher a caraffa ho messo invece una quantità simile di olio, e ci ho mescolato dentro per bene l'ombretto lilla.
Ad entrambe le misture ho aggiunto un po' di ombretto bianco perlato e nero perlato, ad occhio, per rinforzare un pochino il colore.

Ci ho messo un po' a sciogliere bene tutti i rossetti, ed effettivamente ho dovuto mantenere la soluzione di soda un po' al caldo, per non farla raffreddare troppo (l'ho messa su un fornello spento, ma ancora tiepido, di sicuro non caldo da sciogliere il becher).
Dato che il mix di rossetti tendeva un pochino a rapprendersi se tolto dal bagnomaria, ho preferito lasciarlo lì fino all'ultimo, quindi ho provveduto a saponificare, con entrambe le fasi a 45°C.

Come sempre ho inserito a filo la Soda negli oli, e ho provveduto a frullare con il minipimer, muovendolo in tutte le direzioni: mescolando con movimenti rotatori, alzandolo e abbassandolo per frullare sia la parte alta, sia quella bassa della pentola, ma sempre senza alzarlo troppo, per evitare schizzi (anche se ci siamo messi tutte le protezioni).
Il sapone nel giro di poco si è formato, e ho anche notato che non ha accennato ad addensarsi in fretta, questo in parte è dovuto all'omissione dei grassi solidi nella formula, e anche alla maggiore percentuale di acqua inserita.
Dato che non potevo attardarmi ancora (non volevo rischiare di non riuscire a fare lo swirl a causa di pasta di sapone troppo densa, quanto mi sono sbagliata!), ho provveduto a mescolare le due metà di pasta di sapone nei contenitori, una metà l'ho mescolata con il fondo viola già pronto, l'altra con i rossetti sciolti, ancora a bagnomaria.
Ho cercato di mescolare tutto molto in fretta... ed effettivamente ci sono riuscita...
mi sono trovata una pasta di sapone ancora molto liquida!
Ho deciso a questo punto di variare la “struttura” del sapone, e ho buttato alternativamente un po' di viola e un po' di rosa nello stampo pronto, andando a realizzare una sorta di “strato su strato”.

Il sapone ci ha messo circa 24h per diventare sufficientemente solido da essere rimosso dallo stampo, usando uno stampo in legno effettivamente ci vuole poco perché si indurisca a sufficienza.
Una volta rimosso ho anche provveduto a tagliarlo, era già duro a sufficienza, andando a realizzare delle saponette “rustiche”.
Non mi sono venute delle saponette completamente quadrate anche perché ho utilizzato uno stampo non perfettamente rettangolare, ma non sono così formale, questo sapone era più che altro uno studio... e sinceramente l'ho trovato ben riuscito!
I due colori finali mi piacciono, sono venuti tenui, anche se con qualche imperfezione, ma l'insieme mi piace!

Una volta tagliato ho impacchettato le saponette e le ho lasciate stagionare per alcuni mesi prima di usarle.

La texture è davvero molto setosa, e il sapone non è durissimo (più si prolunga la stagionatura, più comunque si indurirà), e infatti ho usato una combinazione di grassi simile a quelle che ho già usato per alcuni saponi che mi sono piaciuti molto.

Anche per oggi è tutto!
Spero che il post vi sia interessato, e buona saponificazione!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie personali maestre di saponificazione!

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