Ciao a Tutti!
Dopo un po' di tempo, torno a presentarvi la ricetta per un sapone, e questa volta ve ne presento una molto particolare, ovvero un Sapone da Cucina ai Fondi di Caffé.
Si tratta di un sapone formulato appositamente per rimuovere il più possibile i cattivi odori dalle mani, inevitabili quando si passa molto tempo a cucinare con ingredienti freschi.
La formula base è semplicissima, e non ha nulla di “innovativo”, è un semplice sapone Oliva e Cocco, a cui ho voluto aggiungere un pochino di Olio di Arachidi perché cominciava a gibilare da troppo tempo lì nell'armadio dello spignatto, e l'ho così finito preciso con questa saponificata.
Non vi ho presentato la solita stampata di SoapCalc, perché gli ingredienti sono davvero pochi.
Ricordate che sia il Caffè, sia i fondi devono essere FRESCHI DI GIORNATA, altrimenti potreste solo incorporare muffe, che tutto faranno, piuttosto che deodorarvi le dita.
Come sempre riepilogo tutte le indicazioni di base indicandovi i post in cui ho già scritto tutte le indicazioni di base necessarie:
Oliva 50%
Arachidi 10%
Cocco 40%
Sconto 7%
Caffè Fresco 33% (al posto dell'Acqua)
Fondi di Caffé 8% d.G.
Profumazione Tea Tree e Limone 1:1 50g/kg
Procedimento:
La ricetta è anche più semplice del solito, se si esclude la presenza del caffè, di fatto basterà pesare i tre grassi nella pentola, scaldando leggermente l'Olio di Cocco nel caso sia solido (è molto più facile e veloce da sciogliere rispetto all'Olio di Palma).
Una volta messi da parte caffè (a me è servita circa una moka da 6 con un certo avanzo di caffè giusto da consumare nel latte la mattina dopo) e fondi di caffè (ho unito il fondo della Moka da 6 con quello di una Moka da 2 fatta da mio papà la mattina stessa) a raffreddare si può procedere.
Se entrambi sono proprio fatti di fresco e quindi sono proprio molto caldi vi consiglio di aspettare almeno una mezz'ora, soprattutto per il caffè liquido, che andrà addizionato di Soda.
Una volta freddi gli ingredienti basterà pesare la giusta quantità di Caffè come fosse l'Acqua per la Soda, e aggiungere a questa la giusta quantità pesata di Soda Caustica.
Come sempre, e dal momento in cui si comincia a pesare la soda che diventa importante utilizzare tutte le protezioni.
Si procede quindi col pesare la Soda Caustica (in scaglie o in perle) in un qualsiasi contenitore di plastica, vi ho già detto più volte che io utilizzo e riutilizzo questi di budini/yogurt, li trovo molto comodi, e delle dimensioni perfette!
Successivamente basterà lasciar raffreddare il tutto, per rimanere sui 45°C che servono per saponificare a freddo.
Una volta preparate le due fasi, mentre si aspetta il raffreddamento della Soluzione di Soda, si può preparare il mix di Oli Essenziali, che in questo caso ha un ruolo che va oltre alla semplice decorazione, sono infatti scelti appositamente per deodorare il più possibile le mani quando si lavora in cucina, e vengono usati in abbondanza.
Come sapete, io ormai per comodità preferisco inserire la fragranza, come anche gli oli essenziali “sicuri” direttamente negli oli, e non a nastro, teoricamente è anche il modo migliore per non rischiare ammassamento o accelerazione, ma ormai sono abituata a questa procedura, così lo faccio anche quando sono sicura della reazione del sapone.
In questo caso poi, a nastro abbiamo da aggiungere i fondi di caffè, adeguatamente lavorati con le dita e resi per bene polverosi, eliminando il più possibile gli agglomerati.
Quando sia pentola dei grassi, che Soluzione di Soda Caustica avranno entrambi 45°C di temperatura, vanno rimesse tutte le protezioni, e si può cominciare con il versare poco alla volta la soda negli oli, idealmente a filo, come sempre.
Mentre si versa a filo la Soluzione di Soda, bisogna muovere il minipimer in tutte le direzioni, così da prendere per bene tutto il prodotto, e alla fine inserire i fondi di caffè sbriciolati.
Il sapone sarà pronto da versare, quando avrà raggiunto una consistenza cremosa, e comincerà a cambiare il modo in cui viene frullato dal minipimer, ovviamente dopo aver omogeneizzato i fondi di caffè incorporati.
Quando si va a versare negli stampi, soprattutto se si usano stampi di silicone con forme fini, come nel mio caso, la cosa migliore da fare è dare al più presto dei colpi secchi agli stampi, così da far arrivare la pasta del sapone a riempire gli angoli, senza lasciare bolle d'aria, ancora più importante quando si usa un sapone di questo tipo, che comprende l'incorporazione di sostanze granulose non solubili.
Una volta versato il sapone negli stampi, si dovrà attendere circa 24h prima di rimuoverlo, spesso serve anche di più con gli stampi in silicone, dato che lasciano passare meno aria rispetto a stampi di legno o plastica rigida, in questo caso non ci vuole più tempo del solito, i fondi di caffè facilitano la solidificazione più rapida del sapone, in ogni caso per evitare problemi, è sempre più comodo infilare lo stampo nel congelatore per almeno un paio d'ore.
Se una volta tolto, il sapone è ancora morbido, è meglio lasciarlo all'aria ancora una mezza giornata o poco più per non rischiare di rovinarlo impacchettandolo.
Una volta indurito bisognerà aspettare almeno un paio di mesi prima di usarlo, ma più si aspetta, meglio è, visto che il sapone migliorerà ancora la texture con la stagionatura.
Questo è un sapone che ho preparato in un momento di “emergenza”, in cui avevo quasi finito tutte le scorte, e ne ho approfittato per realizzare un sapone da cucina (dove mi scocciava usare saponi ben più carini almeno nell'estetica), quindi ho lasciato trascorrere giusto il tempo di stagionatura “di base”, cominciando già ad usare la prima saponetta, dato che ne ero sprovvista (da un po' infatti usavo del sapone liquido in cucina, ve ne avevo parlato in occasione dell'ultima Review di prodotti di Skincare), e nonostante tutto è bastato per avere un prodotto utilizzabile, nonostante l'alta percentuale di Olio di Oliva.
Anche per oggi è tutto!
A presto!
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie personali maestre di saponificazione!
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