lunedì 5 settembre 2016

Cremina Viso Effetto Seta

Ciao a Tutti!
Oggi torno a parlarvi di una nuova ricetta, una cremina viso che ho formulato durante la primavera, e che ho usato con soddisfazione in tutti questi mesi (per l'estate è appena appena troppo pesante, non la uso tutti i giorni).
L'ho chiamata Crema Viso Effetto Seta non per la presenza dell'ingrediente, che non uso, quanto più per la sensazione molto setosa di questa cascata di grassi, suggerita dalla Lola sul suo forum, ma che per la prima volta sono riuscita a realizzare, avendo tutti gli ingredienti necessari.
Come sempre ho realizzato una crema fluida, dato che preferisco questo tipo di consistenza, soprattutto per il viso, dato che mi permette di applicare più facilmente il dosaggio giusto di crema, senza eccedere.
Se preferite una crema più densa, da vasetto, e non da dispenser, dovrete aumentare la percentuale d'uso del Carbomer, da 0,3 (crema da tubetto), fino a 0,5 (crema da vasetto piuttosto densa).

Si tratta di una ricetta piuttosto impegnativa, anche se non difficilissima, è un'emulsione a caldo, molto ricca di ingredienti, quindi non è una ricetta che consiglio per le prime emulsioni, però non è nemmeno la ricetta più difficile che sono andata a realizzare.

Ricetta:

Fase A1:
Acqua 59,1
Sorbitolo 1
Carbomer 0,2

Fase A2: 
Idrolato di Amamelide 20
Glicerina 0,5
Alginato di Sodio 0,5

Fase B:
Alcol Cetilico 0,3
Metilglucosio Sesquistearato 1
Pge-3 Distearato 1,5
Ethylhexyl Stearate 1,2
Dicaprylyl Ether 1,2
Propylheptyl Caprylate 1,2
Tocoferolo 0,5
Insaponificabile di Avocado 2
Gamma Orizanolo 1
Caolino Polverizzato 0,5
Biossido di Titanio 0,1

Fase C:
Olio di Canapa 0,7
Olio di Noce 0,7
Olio di Jojoba 0,8
Dryflo 0,75
Estratto CO2 di Rosmarino 0,15
Fenilight 0,5
Coenzima Q10 0,1
Nano-liposomi Multivit 3  
Ceramidi SK-Influx 1,5

Procedimento:

la realizzazione non è esageratamente complessa, è giusto molto lunga, e sicuramente non immediata per i principianti.
Innanzitutto bisogna partire con le due fasi acquose, dato l'uso di Alginato di Sodio al posto della solita Gomma Xantana, sono entrambe due fasi piuttosto lunghe.
Se non andate a sostituire l'Alginato vi consiglio di partire da questa fase, usando il classico metodo che si usa anche con la Gomma Xantana, semplicemente il gel non si formerà subito, saranno necessarie anche un paio d'ore perché sia bello liscio, a differenza che con la Xantana, dove bastano pochi minuti.
Successivamente si passa alla fase col Carbomer, per quanto il mio sia lento a sciogliersi (è un ingrediente praticamente eterno, quindi ho ancora la stessa confezione che ho comprato al primo ordine da Glamour Cosmetic, non si è impaccato, quindi continuo ad usarlo e funziona benissimo), non è lento quanto l'Alginato.
Inoltre la fase acquosa col Carbomer può essere scaldata per velocizzarne la solubilizzazione (cosa che ho fatto).
Il Sorbitolo è meglio inserirlo prima del Carbomer, si scioglie dopo poche mescolate, ma inserendolo dopo non succede nulla, semplicemente ci metterà di più.
Anzi, mi è venuto in mente soltanto dopo, potete anche mescolare Sorbitolo e Alginato di Sodio in polvere per rendere ancora più semplice la realizzazione del gel, sarà un'idea che sfrutterò per la prossima volta!


Una volta messe da parte le due fasi acquose, per cui serve un po' di tempo (ovviamente dipende anche dalla quantità, io ho fatto 400g di crema circa), potete dedicarvi alla fase grassa.
Vanno pesati in primis emollienti ed emulsionanti, se il vostro Insaponificabile di Avocado è solido e duro, e necessita un lungo bagnomaria per sciogliersi, vi consiglio di aspettare ad inserire il Tocoferolo e il Gamma Orizanolo, e di aggiungerli successivamente, eventualmente dopo un abbassamento di temperatura minimo.
Io ho l'Insaponificabile di Avocado di Vernile, che è semiliquido, in questo caso non ho necessità di scaldarlo a lungo, ma essendo termoresistente, l'ho inserito subito, così da ridurre la fase C lipofila.
Quando si sono sciolti tutti i primi ingredienti, si può inserire prima il Gamma Orizanolo, e a sua completa solubilizzazione si possono inserire le due polveri insolubili: Caolino e Biossido di Titanio.
Ho tenuto da parte anche l'Olio di Jojoba, termoresistente, insieme ai due oli termolabili per aiutarmi nella dispersione delle polveri termolabili.

Una volta disperse anche le polveri insolubili nella fase B, e rese disponibili le due fasi A (che vanno ovviamente unite) si può procedere all'emulsione, usando il Minipimer, prima a bassa velocità, (l'ideale è inserire a filo la fase B nella fase A), poi a velocità sempre più alta, cercando di tenerlo basso, così da non far entrare troppa aria.
Una volta inserita tutta la fase B, potete dare un'altra mescolata e una nuova frullata, così da avere la sicurezza di aver unito per bene tutti gli ingredienti, anche quelli rimasti sui bordi del becher.

Mentre l'emulsione comincia pian piano a raffreddarsi, fuori dal bagnomaria, potete dedicarvi alla fase C.
Bisogna innanzitutto preparare il mix di oli, dove vanno dispersi Dryflo e Coenzima Q10, a cui potete unire anche l'Estratto CO2 di Rosmarino.
Mentre la crema si raffredda, potete cominciare col tamponarla con la soda, per addensarla, non si addenserà in modo esagerato, data la percentuale d'uso del Carbomer, se desiderate realizzarla da vasetto dovete per forza di cose usare più Carbomer. 
Quando la crema scende sotto i 50°C potrete fare le prime aggiunte. Se fate molta crema, vi consiglio di raffreddarla con un bagnomaria in acqua tiepida o fredda, così da velocizzare la procedura.
La prima aggiunta che potete fare è quella del conservante, ma dipende da quello che usate, questo è sicuro sotto i 50°C, altri, come Cosgard ed Euxyl PE 9010 sono sicuri anche prima, verso i 60°C.
Una volta che la crema si è raffreddata, ed è arrivata almeno ai 35°C (già il nostro corpo è intorno ai 37°C, quindi sotto i 40°C già gli ingredienti dovrebbero resistere) potete procedere con il resto delle aggiunte, cominciando con il mix di oli e polveri, che andrà frullato bene con tutta la crema, meglio usare il minipimer.
Dopo le ultime due aggiunte: Ceramidi e Liposomi, non sarà più possibile frullare, si potrà solo mescolare delicatamente, meglio se con una spatola morbida, che permette di prendere tutto il prodotto anche dalle pareti.

A questo punto la crema è pronta, potete aggiungere una fragranza a vostro piacere ed eventualmente un colorante, come ho fatto io, se preferite variare il colore della crema, che è di un delicato giallo crema pasticcera, grazie all'inserimento di Q10.


Possibili Omissioni/Sostituzioni:

La crema non è specificatamente antibrufoli o antimperfezioni, e non è una crema estremamente leggera come la simil Eterea che avevo fatto, ma ho mantenuto alcuni accorgimenti:

  • Gelificazione in parte sintetica
  • Mantenimento dell'Acqua di Amamelide come ingrediente astringente
  • Sorbitolo che va a sostituire parte della Glicerina
  • Gamma Orizanolo e altri antiossidanti che sostituiscono in parte il Tocoferolo (che vale come olio pesante)
  • Aggiunta di diverse polveri assorbenti (Caolino, Biossido di Titanio e Dryflo)
nell'insieme di una crema piuttosto leggera (8,3% di grassi, di cui 3,6% totale di esteri), anche se meno secca della precedente (la mia pelle è leggermente cambiata negli ultimi 2-3 anni).
Ovviamente variando questi fattori la crema perderà questa caratteristica, mantenendo l'effetto più antiossidante e antinvecchiamento grazie a Q10, Insaponificabile di Avocado, Tocoferolo, Gamma Orizanolo, Nanoliposomi e Ceramidi.
Se non avete l'Alginato potete optare per Carragenine o Gomma Xantana, per le prime dipende da quelle che avete, vi avevo scritto un approfondimento in merito, per la seconda vi consiglio di non superare lo 0,2%, per non ottenere una crema troppo filmante (sarebbe più adatta per pelli normali-secche, non come la mia.
Potete omettere l'Insaponificabile di Avocado e uno degli antiossidanti che ho inserito, ma non di più, altrimenti sarà una crema vuotina.
Se non avete necessità di molte polveri assorbenti potete anche limitarvi al Dryflo.
Potete ovviamente usare un altro conservante, vanno benissimo i più classici: Cosgard e Phenonip, ma variate di conseguenza la percentuale d'uso.
Gli oli che ho usato sono abbastanza particolari, la Jojoba è un ottimo ponte fra oli ed esteri, mentre Canapa e Noce sono due oli insaturi e termolabili più leggeri e spandibili rispetto ad esempio a quello di Rosa Mosqueta, quindi il risultato potrebbe essere leggermente diverso.

Anche per oggi ho finito, spero che la ricetta vi piaccia!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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