venerdì 9 settembre 2016

Come scegliere il correttore giusto per la base viso

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di un argomento di Make-Up, in particolare vi parlerò di correttori, in commercio ne esistono fin troppi, e in fin troppi formati, tralasciando un fattore ben più importante: il colore!
Un buon correttore non è solo un cerone che va a “coprire” un leggero difetto, come succede con i correttori beige/marroncini, che vanno semplicemente a “riprendere” il colore della pelle, andandoci il più possibile vicino, ci sono anche i correttori colorati, che essendo complementari al colore da correggere, andranno a neutralizzarlo senza coprirlo, e agendo in modo molto più efficace di quanto possa sembrare.
Se il correttore è quello giusto per la nostra pelle e per il giusto difetto può anche essere a bassisima coprenza, farà il suo lavoro. Ovviamente è un prodotto colorato, ma che si usa in piccolissime dosi, e va comunque sfumato e omogeneizzato con la base (Fondotinta, Fondo Minerale o Crema Colorata che sia).
Ma procediamo per gradi, prima ancora di affidarci ad un correttore e sceglierne il formato, è importante capire qual'è il difetto, qual'è il suo colore e quindi capire in primis il colore che serve.

Facendo un altro passo indietro, molti prodotti non sarebbero nemmeno necessari seguendo i principi dell'Armocromia, perché le lievi discromie verranno già automaticamente mimetizzate usando una Palette di colori adatta a quelli dei nostri, valutando tutto: carnagione, capelli e occhi (ovviamente anche tinta e accessori o abbigliamento che stanno vicino al viso vanno accordati perché tutto funzioni al meglio).
Come vi ho già spiegato nel post dedicato, seguendo l'armocromia sia per il Make-Up che per l'abbigliamento (in particolare per le aree vicino a viso e collo) si possono minimizzare tutti i difetti cromatici, tanto che pelli non particolarmente “imperfette”, potranno anche abbandonare l'uso del correttore se non del fondotinta.
Effettivamente, quante di noi, senza “studi”, hanno iniziato a scegliere il colore del rossetto o dell'ombretto prima di cercare un rimedio per i difetti più evidenti?
Seguendo il buon senso, verrebbe naturale partire scegliendo il correttore, scegliendo successivamente i colori del trucco, invece, studiando Armocromia si giunge a capire quanto invece sia utile partire dall'inverso!
Nonostante la teoria armocromatica, va comunque precisato, l'uso del correttore è uno dei pochi aspetti che non deve tenere conto dei principi di base dell'Armocromia, ma è comunque l'ultimo aspetto da considerare, e serve solamente per le imperfezioni che non si riescono proprio a mimetizzare, nemmeno con un trucco armocromatico, oppure per le occasioni in cui proprio non si può (o non si vuole) seguire l'Armocromia.

Ma giunti a questo punto, come come si sceglie il correttore giusto?


Dato che non sono una MUA, voglio impostare questa guida senza pensare alle infinite possibilità di prodotti altamente coprenti e performanti, alcuni ecobio, altri non, in formato liquido, in polvere ecc... non starò a soffermarmi sul prodotto specifico.
Insomma, come già sapete, io sono una Beauty Blogger Farlocca, che cerca più che altro di darvi spunti per trovare il vostro “sistema”, non vi vengo a consigliare un prodotto specifico piuttosto che un altro.
Ovviamente una MUA sa come affrontare perfettamente il problema su ognuna delle possibili modelle, e magari vi sa anche dire quale specifico prodotto usare per ogni difetto specifico, io non sono una sorta di “enciclopedia del Make-Up” come molte professioniste, io non vivo cercando la perfezione, cerco giusto qualche veloce rimedio per sentirmi più a mio agio con me stessa e con il mio aspetto, e su questo aspetto vi consiglierò.
Se giornalmente vi fate un Make-Up completo dal primer al fissante, probabilmente questo discorso non fa per voi, o vi sembrerà semplicistico, ma mi voglio rivolgere più alle ragazze e alle donne che cercano soltanto qualche rapido rimedio che le faccia sentire meglio, che le faccia sentire più belle, anche quando di mattina non c'è molto tempo per agire.

Quello da cui bisogna partire è la teoria base dei colori complementari, con delle necessarie modifiche, dato che la nostra pelle ha un suo colore di base, non è ne bianca (somma di tutte le lunghezze d'onda della luce visibile), né nera (assenza totale di colori).

Le discromie che possiamo presentare variano molto, ma l'obiettivo è riportarle al colore base del nostro incarnato, aiutandoci magari in parte con l'effetto “coprente”, ovvero un prodotto che riprende il nostro colore naturale (ma che identico al 100% non potrà mai esserlo, lo diventa quando viene sfumato ed eventualmente miscelato ai pigmenti correttivi), ma è importante dirlo subito, il correttore non deve basarsi, come già anticipavo, sull'effetto coprente, il correttore va usato in piccolissime quantità e va ben sfumato con la base, se usandolo in piccolissime quantità il risultato non vi soddisfa l'errore non sta nella quantità, ma nel prodotto, se serve maggiore coprenza va cambiato prodotto passando ad uno più coprente, non ne va messo di più, se al contrario il prodotto copre, cambia effettivamente colore, ma non migliora l'effetto generale, probabilmente si sta usando un correttore del colore sbagliato, che copre una discromia, ma ne crea un'altra.

I normali correttori beige e nude, che vanno dalle tonalità più chiare, per i coloriti nordici, a quelle più scure, per i coloriti mediterranei o per le pelli scure, e che vanno dai sottotoni più ricchi di giallo a quelli più ricchi di rosa (e quindi di blu), servono solo a coprire, e possono essere perfetti per le discromie localizzate, o per sfumare al meglio i correttori colorati che si possono usare subito prima, ma spesso non sono sufficienti, la pelle non è di un unico colore, nella maggior parte dei casi è meglio intervenire sul tono che “stona”, non coprire tutto, soprattutto se non possediamo un arsenale da trucco a livelli professionali.

Principalmente i correttori vengono usati per coprire questi principali difetti: 

  • Rossori (dovuti a capillari in evidenza, brufoli, irritazioni, couperose, rosacea ecc...)
  • Colorito spento
  • Abbronzatura Malriuscita
  • Macchie (Scure o Chiare)
  • Occhiaie

Molto più raramente si ricercano correttori per coprire/mimetizzare difetti specifici (cicatrici, ematomi ecc..), questi ultimi di solito sono prodotti molto specifici e anche di difficile utilizzo, che solitamente rimangono per l'uso professionale.
In ogni caso, per oggi comincerò a parlare solamente dei primi punti, che solitamente coinvolgono grandi aree del viso, e sono anche più facili da affrontare.

Ma prima cerchiamo di capire come districarci fra i diversi prodotti in commercio, in che formati si possono trovare i correttori?

Polvere Minerale: se sono di buona qualità si tratta di pigmento puro, quindi con una buona coprenza, sono piuttosto semplici da usare per le aree grandi, poco pratici per le piccole aree. Sono sconsigliati per chi ha una pelle estremamente secca. Su pelli molto grasse potrebbero tenere poco.
Polvere Compatta: la coprenza varia molto dalla qualità del prodotto, ma si rende l'applicazione più semplice per le piccole aree, dato che il prodotto “scappa” di meno dall'area di applicazione. Anche in questo caso il prodotto è sconsigliato per le pelli molto secche, ma dovrebbe esserci una maggiore resistenza su pelli molto grasse.
Stick/Matita: il pigmento viene disperso in un mix di cere e oli ed eventualmente emulsionanti, rendendo l'applicazione più semplice, e anche più duratura, soprattutto nella stagione calda. Sicuramente si tratta dei prodotti più performanti per pelli grasse e miste (tengono di più, nonostante il sebo), ma potrebbero essere comedogeni, per il contenuto di pigmenti, oli e cere. I prodotti variano molto per coprenza e consistenza.
Liquido/Fluido: il pigmento viene inserito in una vera e propria crema fluida, come un vero e proprio fondotinta o crema colorata, in questo caso è possibile minimizzare anche la grana della pelle dovuta a eccessiva secchezza o piccole rughette d'espressione. È il prodotto migliore quando la pelle non è più giovanissima, di solito è l'unico prodotto “sicuro” per evitare l'accumulo di pigmento nelle pieghette, perché permette una distribuzione più uniforme.
“Crema”: mi riferisco ai prodotti in jarrine, simili ai prodotti compatti, ma con la consistenza cerosa/cremosa, tipo eyeliner in jar, che vengono erroneamente definiti “in crema”, nonostante siano prodotti anidri. In questo caso il prodotto ha una formulazione simile al prodotto in stick o matita, ma risulta di consistenza più morbida, quindi può trovarsi “a metà” fra un prodotto in stick e un prodotto fluido. Anche in questo caso coprenza e durata dipendono dallo specifico prodotto. Di solito è il formato più usato per le Palette di correttori, oltre a quello in polvere compatto.
Crema Viso Correttiva: si tratta di un prodotto specifico per chi soffre di una discromia che copre praticamente su tutto il viso, di fatto è una sorta di XXCream (lettera a vostra scelta) focalizzata non sulla coprenza, ma sulla correzione globale. Può trattarsi di un prodotto di Skincare con l'aggiunta di un pigmento specifico (ma non del pigmento che richiama il colore della pelle), o di un prodotto di Make-Up che aggiunge alla coprenza “tipo fondotinta”, la correzione della base del colore.

Come si applicano i diversi formati di correttore?

Non sono certo una MUA, ma vi riporterò alcuni consigli generici, per cui vale giusto la mia esperienza. Non mi occupo certo di trucco professionale, ma di semplici manovre che possono aiutare chi ha ancora meno esperienza di me, e che permettono di sentirsi un po' più a posto anche quando si ha pochissimo tempo a disposizione per truccarsi, prima di correre al lavoro o a portare i bambini a scuola!

Solitamente è bene ricordare una regola: si comincia con i prodotti fluidi/pastosi, e successivamente si applicano i prodotti in polvere.
Seguendo questa regola fondamentale, (che potrebbe avere le sue eccezioni, per questo rimando a MUA professioniste) bisogna quindi adattare l'uso dei correttori, alla nostra base viso.

Se usate un fondo minerale, in polvere libera o compatto, il correttore fluido/stick/matita andrà usato prima
Se usate un fondotinta fluido o una XXCream e usate un correttore in polvere o compatto, dovrete usare prima il fondotinta, poi il correttore
Se invece usate entrambi i prodotti fluidi vi consiglio di usare prima il correttore
Se invece usate entrambi i prodotti in polvere libera o compatti, vi consiglio di usare prima il fondo minerale, in quest'ultimo caso potrete sempre riprendere con il fondo se il risultato non vi dovesse soddisfare.
Se usate tutti i prodotti in polvere libera potete anche mischiare direttamente le due polveri (fondo e correttore) e applicarle insieme, soprattutto per discromie diffuse. In quest'ultimo caso potete anche mischiare il mix di polveri ad una normale crema viso, così da rendere l'applicazione fluida, come spiega già Nevecosmetics.

In tutti i casi, alla fine, il risultato va fissato con la Cipria, che ne prolunga la tenuta.

In base al tipo di correttore, l'applicazione può variare molto, in tutti i casi si possono usare dita e pennelli, ma il risultato può variare moltissimo.


  1. con le dita: picchiettare, non spalmare, a meno che la discromia sia globale. Il calore delle dita spesso aiuta soprattutto nell'applicazione dei prodotti più pastosi, ma serve una certa abilità e manualità per non fare disastri.
  2. con il pennello: necessario per i prodotti in polvere libera o compatti, sia per l'applicazione diffusa, sia per quella localizzata, potete usare un pennello grande, da kabuki, flatbuki o da cipria per coprire tutto il viso, oppure pennelli più piccoli per le aree localizzate. Trovo che sia ideale il pennello a punta da pittore per applicare il correttore in polvere nelle aree attorno al naso, come quando si corregge il rossore localizzato da raffreddore, mentre un pennello obliquo può essere utile per mimetizzare piccole macchie rosse dovute a brufoli. Per applicare i prodotti cerosi in stick o matita (o per sfumarli dopo averli applicati), può essere utile un pennello della giusta dimensione (correlata all'area di applicazione) e non troppo gonfio di setole, ma sufficientemente flessibile.
  3. con la spugnetta: per i prodotti liquidi, specie se molto coprenti come un vero e proprio fondotinta, risulta uno strumento utile per applicare molto meno prodotto che con le dita, e per sfumare al meglio col fondotinta (soprattutto se liquido anche lui).
Ma vediamo ora i colori da usare per ogni singolo difetto che vogliamo correggere:

Rossori:

Per la prima categoria di prodotti abbiamo un colore “universale”, ovvero il verde, che mimetizza facilmente qualsiasi tipo di rossore, a patto che venga usato nella giusta quantità.
In base al problema specifico, ci vengono incontro diversi tipi di prodotto.
Vi ho già parlato del correttore verde che uso io da diversi anni, ovvero quello in polvere libera di Nevecosmetics, che trovo perfetto per essere usato “globalmente” (rossore diffuso), o su grandi aree (tutta l'area perinasale durante il raffreddore), quasi come una cipria applicata prima del Fondo Minerale, oppure dopo il fondotinta se uso un prodotto liquido (come quando miscelo il fondo minerale alla mia crema viso e lo applico per primo).
Io personalmente ho una pelle normale con picchi momentanei di grasso o di secchezza, ma non ho avuto grossi problemi usando il prodotto, in nessuno dei due sensi, se non se ne usa troppo, penso che questo possa essere ben tollerato, usandolo dopo il fondo minerale applicato con la crema, io personalmente non ho nemmeno problemi con la grana della pelle, problema che emerge solamente quando uso solo prodotti in polvere libera, senza aver idratato alla perfezione la pelle.
Come ho già detto all'inizio, in commercio esistono poi prodotti in tantissimi diversi formati e texture, prodotti in stick o matita sono assolutamente preferibili nel caso dei rossori localizzati, come quando si vanno a mascherare brufoli e brufoli in guarigione, capillari in evidenza ecc...
Non tutti i correttori verdi ovviamente saranno uguali, a prescindere dal formato, anche dal tipo di verde, che può essere più o meno ricco di giallo rispetto al blu, o più o meno scuro, per quest'ultimo fattore basterà scegliere un correttore più chiaro se la vostra pelle è piuttosto chiara, più scuro se invece avete un'incarnato più scuro.
Le creme colorate con già una base correttiva verde sono perfette per chi invece soffre di un rossore diffuso e pressoché costante, come chi soffre spesso di dermatiti o ha una pelle talmente chiara, che si arrossa al primo sole involontario.
In questo caso è bene optare per un prodotto altamente specifico, contenente qualche principio attivo lenitivo, oltre al semplice pigmento correttivo, motivo per cui.

Colorito Spento:

Si tratta di un'imperfezione meno diffusa, ma quando smog, fumo, alimentazione sregolata e poche ore di sonno sono fattori irrisolvibili, la pelle ne soffrirà inevitabilmente, in questo caso, se proprio non si possono risolvere le cause a monte, il colorito spento che vira al grigiastro/giallastro può essere corretto.
Sono le carnagioni che più risentono dell'uso del correttore beige, che peggiora la situazione, spesso il problema principale è coprire le occhiaie, ma visto che si tratta di un problema molto complesso, rimanderò il problema occhiaie ad un secondo post.
In questo caso approfondirò il problema più generale, ovvero quando l'insieme del viso risulta spento.
Prima di approdare all'uso del correttore, ripeto che l'armocromia di solito risolve egregiamente questo problema, una carnagione naturalmente ricca di grigio, è naturale che appaia spenta quando vengono usati abitualmente colori brillanti, accesi, e ricchi di colore, ma poveri di grigio, allo stesso modo di come una carnagione molto fredda apparirà mortificata e spenta dall'uso di colori caldi, e una  carnagione calda apparirà giallastra e “malaticcia” con l'uso di colori freddi.
Quando però non è questo il problema (o comunque non è possibile rimediare, ad esempio, la tinta ormai l'avete fatta, la vostra divisa lavorativa contrasta con i colori della vostra carnagione ecc...), l'uso di un correttore può aiutare.
In questo caso bisogna capire se la discromia vira al grigio freddo, oppure al giallastro.
I colori usati in questo caso sono rosa e violetto, ma che risultano molto meno “universali” del correttore verde, non a tutte possono risolvere il problema, bisogna analizzare bene la discromia.
Mentre il viola contrasta il giallo, quindi è perfetto per coprire il grigio a base gialla, in base alla coprenza del prodotto può essere adatto anche per coprire discromie pesanti e localizzate, come i lividi (fase gialla), ma prodotti leggeri possono essere usati come “primer” per neutralizzare il giallo, allo stesso modo in cui si neutralizza il rosso con il verde, ed eliminare il colorito spento quando vira verso il giallastro.
Il correttore Rosa solitamente è un Rosa molto freddo (volgarmente detto “rosa porcello”), in questo caso può dare luce e neutralizzare in parte il giallo, ma soprattutto contrasterà una discromia più fredda, con una punta verdastra, che può variare in base al suo stesso calore.
Proprio perché il correttore rosa è caratterizzato per essere un rosa freddo o al massimo neutro (a differenza del pesca/albicocca/salmone usato per le occhiaie), come anche il correttore violetto, sono entrambi correttori che neutralizzano parzialmente i colori caldi.
Non sto certamente dicendo che questo tipo di correttori possano modificare la stagione armocromatica, ma sicuramente possono essere d'aiuto per poter reggere meglio un trucco o un abbigliamento non armocromatico, che hanno proprio come effetto collaterale il far apparire spenta la carnagione.
In ogni caso attenzione a non peggiorare le cose, il pigmento deve essere applicato in piccole quantità, per non ottenere una pelle tipo evidenziatore.
Questi correttori potete trovarli in diversi formati, vi sconsiglio prodotti troppo coprenti, la polvere minerale è perfetta perché può essere mescolata al fondo minerale, o usata alla fine, come “cipria” correttiva, ma esistono anche in questo caso delle vere e proprie creme correttive, soprattutto se questa correzione da sola già è sufficiente, potendo così evitare il fondotinta.
In ogni caso, bisogna tenere presente che, spesso, quello che viene percepito come “incarnato troppo spento e grigio”, non lo è, semplicemente la pelle ha un sottotono soft, che non ha nulla di sbagliato, ma semplicemente va valorizzato con i giusti colori, e non per forza coperto o corretto a tutti i costi.

Abbronzatura Malriuscita:

Nel caso qualcosa sia andata storta usando una lampada abbronzante, prendendo sole naturalmente, o usando troppo autoabbronzante, potete certamente provare a rimediare, e in questo caso viene in aiuto un correttore normalmente poco usato, ovvero l'azzurro, che contrasta l'arancione.
Solitamente non è un colore molto usato come correttore, ma può far parte del kit di correttori, e va usato nel caso si abbiano delle macchie cutanee tenenti all'arancione.
Anche in questo caso non bisogna abusare del prodotto per non incorrere in un antiestetico “colorito fantasy” versione puffetta.
Se invece l'abbronzatura eccede nei toni del giallo, e non dell'arancione, è meglio rimanere su un correttore lilla, usandolo allo stesso modo.

Macchie Scure:

Spesso sono un sintomo che non va sottovalutato, soprattutto se compaiono a seguito dell'esposizione solare, perché segnalano che i melanociti si sono in qualche modo “sovraeccitati”, quindi consiglio prima di tutto di chiedere un consiglio dermatologico per un eventuale trattamento. Resta comunque possibile un'eventuale correzione del semplice “sintomo”, solitamente si possono usare delle creme correttive specifiche, che aiutano anche sul fronte “curativo”, perché di solito sono creme con un fattore SPF alto, che quindi proteggono la pelle dal sole, ma se una normale crema non basta, si può sicuramente agire anche a livello cromatico, l'importante è applicare lo stesso principio che si usa negli altri tipi di correzione, se la macchia spicca per il rossore, si userà il verde, se la macchia spicca per l'arancione si userà il blu, se la macchia spicca per un colore giallastro o grigiastro si userà il lilla o il rosa rispettivamente, se la macchia spicca per un bruno-marrone tono su tono (rispetto al colore della pelle) si dovrà cercare di usare un colore schiarente, come ad esempio un correttore bianco, oppure usare un vero e proprio correttore “camouflage” (correttori fatti anche per coprire tatuaggi) coprendolo poi con un fondotinta fedele, che non lasci “stacchi”.
In ogni caso si potrà usare un mix di questi correttori, se il colore non è netto (es. verde acqua se la macchia è rossa-arancione). Insomma vale sempre l'uso dei colori complementari, ed è importante scegliere il colore proprio sulla base dell'imperfezione.
In questo caso è comunque importante basarsi sempre sul solito assunto: poco colore e ben sfumato con la base.
Data l'irregolarità della discromia e solitamente del contrasto netto, questo tipo di macchie, come quelle ipopigmentate, sono forse è le discromie del viso più difficili da correggere, se escludiamo le occhiaie, che si limitano comunque ad un'unica area del viso, e comunque di solito meno “netta”.

Macchie Chiare:

Di solito sono dovute a malattie (es. Vitiligine) o a cicatrici che nonostante non siano particolarmente evidenti, hanno perso la capacità di produrre melanina, e di conseguenza si distinguono in modo netto, specialmente dopo l'esposizione al sole.
Anche in questo caso è importante curare l'aspetto dermatologico, per proteggere sempre queste aree, molto più a rischio per eritemi e scottature.
Esistono diversi prodotti specifici in farmacia, dedicati proprio alla protezione solare delle cicatrici, vi consiglio di usarli.
Per quanto riguarda invece la correzione, essendo delle macchie depigmentate, solitamente acquisiscono un sottotono freddo, che ovviamente si nota ancora di più quando si possiede un colorito caldo e scuro.
Se l'applicazione del normale fondotinta non è sufficiente a ridurre lo stacco, può aiutare anche in questo caso un correttore “camouflage” di un colore simile a quello del resto della pelle, così da rendere più omogeneo l'effetto successivo del fondotinta, ma può anche essere deleterio provare a coprire la macchia se non si dispone di prodotti professionali, molto meglio accettare la macchia netta se il risultato di correzione non soddisfa.

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima!
Spero che il post vi sia stato utile!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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