venerdì 24 luglio 2015

Torta di Whipped Soap a tre colori!

Ciao a Tutti,
vi ho già parlato più volte del sapone, sia quello normale, sia di come fare un Whipped Soap, ora in particolare vi passo questa ricetta che ho provato a realizzare con le mie compagne di saponificazione:
Come principale caratteristica, il Whipped Soap non è altro che un sapone fatto a partire da un burro montato, quindi è composto quasi completamente da grassi saturi.

La realizzazione però è tutt'altro che complessa, se paragonata alla classica procedura a freddo, che vi ho già descritto.
Vi avevo anche descritto in modo piuttosto sommario la realizzazione di un generico Whipped Soap, in questo caso però, vi mostro una ricetta già usata.
La parte più difficile di questa realizzazione specifica, e penso per ogni realizzazione di Whipped Soap, sta nella manualità della posa in stampo.
Infatti la pasta di sapone verrà lavorata come se fosse una vera crema, con i sac-a-poche, che io ad esempio non avevo mai e poi mai usato in cucina precedentemente.

Dato che vi ho già parlato del procedimento generale, passo subito a farvi vedere questa ricetta specifica:



Come vedete abbiamo una piccolissima quantità di oli insaturi e molti burri e grassi idrogenati.
Dovendo omogeneizzare il più possibile la miscela di acidi grassi, la cosa migliore è comunque sciogliere per bene tutti i grassi, sempre rimanendo a basse temperature (insomma abbastanza da sciogliere il grasso che necessita la temperatura più alta), questo perché poi dovremo attendere che il mix si riaddensi prima di procedere altrove.
In questo caso potete evitare di sciogliere completamente Karité e Mango, ma Palma e Cocco vanno sciolti del tutto prima di pesarli, come vi ho già detto più volte.
Una volta miscelati tutti gli oli scaldati, con i burri e con gli oli freddi, possiamo procedere.
Vanno inseriti tutti in una grossa ciotola, calcolando che deve starci nel freezer, così da poter montare man mano i grassi durante il raffreddamento.
Andrà periodicamente inserito in freezer e montato, fino a quando si vedrà un'inizio di solidificazione ai bordi della ciotola.
A questo punto si continueranno a dare delle saltuarie frullate fino a che il mix di grassi non si addenserà piano piano. Bisogna andare avanti a montare fino ad ottenere un vero e proprio burro montato
In questo caso ci si può limitare a scaldare solo la Cera di Soia insieme a Oli di Palma e Cocco.
Tutti gli altri grassi li potrete aggiungere successivamente, a freddo, calcolando che i burri si ammorbidiranno a contatto con la maggior parte dei grassi caldi.

La stessa procedura che dobbiamo attuare per i grassi, dobbiamo attuarla anche per la soluzione di Soda, che deve essere preparata con un certo anticipo, e raffreddata in frigo se necessario.
Come sempre, durante la preparazione della soluzione, dovrete proteggervi adeguatamente, come vi ho già spiegato nel post sulla saponificazione a freddo.

Una volta che la soluzione di Soda si è sufficientemente raffreddata, e i grassi si sono addensati, potrete dare inizio alla saponificazione, dopo aver aggiunto la fragranza.
In questo caso è tutto più semplice, basta aggiungerla a filo ai grassi continuando a frullare, dato che il Whipped Soap difficilmente darà problemi (ammassamento, nastro ecc...), basterà essere ragionevolmente sicuri che si sia mescolato a sufficienza.
Ora non restano che da fare le modifiche “decorative”.

Noi abbiamo deciso di suddividere la pasta del sapone in 3 parti (venute più o meno uguali), per usare tre diversi colori, e per fare una torta usando tre diverse sac-a-poche.
Ogni mica usata va stemperata in un cucchiaio o due d'olio aggiunto, e mescolata così con tutta la pasta di sapone dovuta.

In questo caso, abbiamo fatto una lavorazione “a strisce sovrapposte”, per poi procedere nella direzione opposta, e infine “a trattini” obliqui.
Questa è la “torta” di sapone venuta, dove si vede la mica gialla limone che ha virato al rosa, per poi ritornare gialla a indurimento del sapone, come potete vedere dall'immagine sotto.
Ci sono voluti 2-3 giorni perché il sapone fosse pronto per essere tagliato, e circa 4-5 mesi per la stagionatura, anche se come vedete, ne ho lasciati trascorrere di più prima di usarlo, e mostrarvi la ricetta.
Questo è il sapone tagliato, dopo quasi un anno di stagionatura:


Anche per oggi ho finito!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie personali maestre di saponificazione

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