lunedì 19 luglio 2021

Make Up Reviews di Giugno!

Ciao a Tutti!
Dopo aver saltato quasi un mese di trucco, per impegni di lavoro e qualche problemino di salute… riprendo questo mese a parlarvi di qualche prodotto che ho avuto modo di usare negli ultimi mesi!
Comincio con l’ombretto che ho avuto modo di usare negli ultimi mesi, ma che non avevo testato a sufficienza in primavera!

Diego dalla Palma – Ombretto Opaco Refill System – 173 – Ever Green:


Talc, Synthetic Fluorphlogopite, Dimethicone, Zinc Stearate, Caprylyl Glycol, Pentylene Glycol, Sodium Dehydroacetate, Octyldodecyl Stearoyl Stearate, Diisostearyl Malate, Tocopheryl Acetate, Sorbitan Sesquioleate, Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77492, C.I. 77499), Blue 1 Lake (C.I. 42090), Chromium Oxide Greens (C.I. 77288)

2 g
7,12-8,90 €

Si tratta di un acquisto che ho fatto un po’ a scatola chiusa, sicuramente pensando ad un ombretto decisamente diverso.
Penso di essermi fatta un po’ ingannare dal tester in negozio, qualche volta capita che con la continua esposizione all’aria formino una leggerissima patina bianca, che solitamente scompare se si pressa a fondo la cialda per fare lo swatch.
Non potendolo fare nel corso dell’intera stagione invernale a causa dei rischi di salute… ho dovuto affidarmi alla vista solo della cialda, e un po’ sono stata ingannata, pensandolo leggermente più chiaro di quanto non sia.
Se la mia aspettativa era di un verde un po’ più profondo di Jazz di Nevecosmetics, verde intenso, ma adatto come colore intermedio, purtroppo mi sono trovata un ombretto decisamente diverso dalle aspettative.

All’uso non solo è effettivamente un verde piuttosto profondo, anche leggermente più freddo di quanto mi aspettassi, ma è davvero troppo scuro per il ruolo a cui pensavo!
Se io cercavo un verde intenso da transizione, quindi scuro, ma non troppo, insomma verde, ma non da “ombra”.
In realtà, all’uso, non l’ho trovato proprio da pieno punto di intensità (es. tipo Plumage di MAC), ma comunque più scuro di quello che si potrebbe usare per la transizione, quindi con un ruolo che un po’ si sovrappone appunto a Plumage.
Col tempo comunque ho capito che il problema non deriva tanto dal colore della cialda, ma ho proprio la sensazione che come colore ossidi abbastanza sulla mia palpebra.
Lo swatch infatti risulta nettamente più luminoso, meno cupo e meno freddo di quanto invece emerge sulla palpebra fissa.
Ho trovato il modo migliore di usare questo colore per “completare” aggiungendo un tocco di verde al marrone per realizzare una palpebra piena con Costa Smeralda di Nevecosmetics.
Infatti quest’ultimo è un pigmento piuttosto “trasparente”, quasi effetto topcoat, che da solo rende davvero poco nelle sfumature marroni.
In questo modo ho ottenuto un insieme sicuramente più intenso, ma senza uscire troppo dall’eleganza del trucco marrone con solo un tocco di colore.



Kiko – Wonder Woman – Born to Last Foundation 24h – 03 Light Beige:

Aqua, Dimethicone, Talc, PEG-10 Dimethicone, Trimethylsiloxysilicate,
Isododecane, Polypropylene, Nylon-12, HDI/Trimethylol Hexyllactone Crosspolymer, Bis-PEG/PPG-14/14 Dimethicone, Sodium Chloride, Dimethicone/Vinyl Dimethicone Crosspolymer, Hydrogen Dimethicone, Glycerin, Magnesium Sulfate, Sodium Dehydroacetate, Disteardimonium Hectorite, Parfum, Aluminum Hydroxide, Benzoic Acid, Methicone, Propylene Carbonate, Dehydroacetic Acid, Arabinose, Ethylhexylglycerin, Silica, Fucose, Fucosyllactose
May contain (+/-):
Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499)

30 ml
7,50-14,99 €

Anche in questo caso parlo di un prodotto che, purtroppo sigh, ho scelto a scatola chiusa. 😔
Ho cercato di indirizzarmi grazie ad un’amica che era riuscita a vedere di persona il prodotto in negozio, ma ho proprio cannato!
Mi sono resa conto che per quanto riguarda il fondotinta invernale, non posso proprio affidarmi ai brand “medi”, evidentemente sto diventando sempre più chiara a causa dei trattamenti esfolianti che faccio durante l’inverno, senza contare che purtroppo tendo facilmente ad ossidare gran parte dei fondotinta.
Questo purtroppo non è nemmeno esageratamente scuro, ma si rende più adatto alla stagione estiva, dopo una certa abbronzatura, non per forza dovuta a settimane di sole, probabilmente se non avessimo avuto una stagione primaverile così fredda, sarebbe andato bene già a partire da aprile/maggio, a seguito di più tempo all’aria aperta.
Ovviamente va sempre considerato che quest’anno c’è sempre la questione mascherina, un altro fattore che limita anche la leggera abbronzatura primaverile.
Insomma, ho cominciato a trovarlo utilizzabile verso metà giugno, nonostante qualche prova prima, dopo occasionali giornate al sole (sperando di essere salita di qualche percentuale di tono 😅!)!
Devo essere sincera, non mi ha fatto impazzire nemmeno come tipologia di fondo.
Come texture mi ha dato un po' di difficoltà, perché appena usato, con un clima tendenzialmente primaverile sul freddo si è rivelato fin troppo “effetto bifasico”, insomma tipo il Waterweight per fare un paragone, ovvero un prodotto che fatica davvero a fissarsi e rimane come “pastoso” anche dopo l’uso della cipria (e in questo periodo utilizzo già la Blot di MAC, che può anche non piacere, ma certo non si può pensare che fissi poco!).
Invece con la routine decisamente estiva (meno strati idratanti e nutrienti, crema con SPF invece della normale idratante) si è, al contrario, rivelato un prodotto fin troppo asciutto e secco!
Le alternative sono due: la prima, un po' irreale, è che il prodotto abbia fatto in tempo ad asciugarsi, pur essendo in un flacone con pump, la seconda è che sia un prodotto che risente tantissimo di ciò che viene applicato prima.
Già l'assenza del primer fa una differenza abissale!
Insomma, non solo è stata una gatta da pelare per quanto riguarda il colore, anche per la texture non è stato un prodotto facile!
Inoltre, devo proprio dirlo, nonostante si tratti di un tono non rosato, resta comunque troppo neutro per me, questo effetto, unito all’ossidazione, rende decisamente un effetto “arrossato”, piuttosto che leggermente abbronzato, quindi non ho potuto che swapparlo! 😕

Collistar – Mascara Volume Infinito – Nero Intenso:

Aqua, Paraffin, Copernicia Cerifera Cera, Acrylates/Ethylhexyl Acrylate Copolymer, Alcohol Denat., Palmitic Acid, Polybutene, Stearic Acid, PVP, VP/Eicosene Copolymer, Acrylates Copolymer, Triethanolamine, Glycerin, Hydrated Silica, Talc, Phenoxyethanol, Panthenol, Propylene Glycol, Hydroxyethylcellulose, Laureth-21, Ethylhexylglycerin, Biotinoyl Tripeptide-1
May Contain (+/-):
Iron Oxides (C.I. 77499)

13 ml
21,70-27,13 €

Questo mascara mi ha davvero sorpreso, inizialmente, con la prima applicazione, ero un po’ delusa, mi è sembrato tanto acquoso e leggero, un po’ come tanti mascara scadenti, nemmeno un prodotto orientato all’allungamento, come è stato per diversi mascara costosi che ho utilizzato nel corso dell’anno o anche degli anni scorsi (es. il Grandiôse di Lancôme), invece devo dirlo, nel tempo è migliorato!
Già con la seconda applicazione ho provato a “rigirare” bene lo scovolino sui bordi del flacone, ed effettivamente ho notato subito una pasta già più consistente, che per quanto sottile, comunque risulta bilanciata.
Quello che ho notato infatti, è che è comunque un mascara piuttosto sottile, non dà un effetto stile Pupa Vamp!, ma devo dire che mi è molto piaciuto per l’effetto super ordinato che riesce a dare alle ciglia.
Anche se non è un mascara straordinariamente volumizzante, riesce a fare quello che molti mascara non fanno, separa alla perfezione le ciglia, quindi, anche se l’applicazione non dona esagerato volume o esagerato allungamento, ricrea delle ciglia intense, per quanto non estreme, ma meravigliosamente bilanciate nelle componenti: allungamento, volume e curvatura.
Soprattutto questo ultimo punto, trattandosi di un mascara leggero e che non appesantisce le ciglia, è molto importante!
Il piegaciglia fa la differenza, ma se le ciglia sono molto incurvate in giù, un mascara troppo pesante fatica a mantenere la piega, questo invece è un tipo di pasta ideale in questo senso!
La svolta del mascara comunque è stata con l’arrivo del deciso caldo, non pensavo, ma la differenza di temperatura ha ammorbidito molto la pasta, tanto da aggiungere effetto volumizzante!
Insomma, se per l’inverno forse lo avrei odiato come mascara, mi sono trovata ad utilizzarlo proprio nel momento migliore dell’anno, perché ho notato davvero un effetto molto, molto diverso!
Il mascara è nuovamente cambiato verso la fine vita, diventando un po' più consistente, ma anche più appiccicoso, cominciando a non separare più così bene le ciglia, in ogni caso non mi è dispiaciuto, perché pur perdendo “ordine”, ha guadagnato in effetto volumizzante, puntando quindi su un fattore a cui tengo molto.

Spero che il post sia stato interessante!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Ecobiocontrol.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto il gruppo di MUA e appassionati/e che mi ha aiutato con tantissimi consigli, in particolare un ringraziamento alla bravissima e pazientissima MUA MakeUp Pleasure!

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