mercoledì 7 gennaio 2015

Pasta all'Ossido di Zinco e Burro di Karité

Ciao a Tutti,
oggi vi mostrerò come realizzare una pasta all'Ossido di Zinco e Burro di Karité.
Per preparare questo tipo di pasta sono partita dall'idea base di Pasta all'Ossido di Zinco realizzata col metodo Cold Cream, ma in questo caso ho quindi inserito circa il 25% di ingredienti acquosi, che verranno tenuti insieme dalla densità del composto (a me è durata quasi un anno la pasta, senza separarsi).
In questo modo la pasta risulta più morbida, più spalmabile e meno untuosa rispetto ad un semplice unguento a base di Ossido di Zinco.
La base del prodotto comunque è data dal Burro di Karitè, attorno a cui ho costruito una cascata di grassi, a partire dalla Cera d'Api, necessaria perché la Cold Cream tenga, agli oli, che ho scelto fra i medi, visto che comunque il prodotto sarà bello untuoso.

Come attivi ho poi aggiunto l'immancabile Tocoferolo, ma ho aggiunto anche tutto quello che di lenitivo poteva starci in una pasta: Bisabololo, Estratti CO2 di Calendula e Camomilla, Olio Essenziale di Lavanda, Pantenolo e un pochino di Gel d'Aloe e Miele.
Il Miele, essendo in piccola percentuale, e immerso nei grassi, non avrà grossi problemi di conservazione.
La pasta che ho realizzato l'ultimo inverno è tutt'ora esente da cambiamenti di odore (a parte l'Olio Essenziale di Lavanda, che non si sente più come prima), e comunque la presenza di Gel d'Aloe e Miele è il motivo per cui ho inserito lo stesso una dose, anche se ridotta, di conservante (anche se non lo stesso mio), nonostante il prodotto sia a base grassa.

Ma ecco qui la ricetta:

Fase A
Cera d'Api 5
Cera di Soia 1,5
Burro di Cacao  1,5
Burro di Karitè 36
Olio di Oliva 4,5
Trietil Citrato 2
Olio di Avocado 4,5
Tocoferolo 4
Ossido di Zinco 6

Fase B
Gel d'Aloe 15
Miele 5
Pantenolo 5
Cosgard 0,3

Fase C
Bisabololo Alpha (Non racemico) 0,5
Olio di Rosa Mosqueta 3,5
Olio di Germe di Grano 3,5
Dry Flo 2
Estratto CO2 Calendula 0,1
Estratto CO2 Camomilla 0,1
Oe di Lavanda 4gtt


Procedimento:
Prima ancora di mettere a bagnomaria la fase A, è importante cominciare a preparare la fase C (completamente grassa), questo perché gli Estratti CO2 ci mettono un sacco a sciogliersi per bene negli oli, e quando toglieremo il nostro prodotto dal bagnomaria dovremmo essere abbastanza pronti con tutto.
Se non li avete, potete effettuare una perfetta sostituzione inserendo Oleoliti di Calendula e Camomilla al posto degli oli in fase C (7,2 g totali).
Adesso, una volta che gli estratti saranno a buon punto, si può cominciare a sciogliere tutti i componenti della fase A (in questo caso grassa), come al solito terremo i burri per ultimi, per evitare il più possibile che facciano i granuli.


Vi consiglio, essendo un'operazione piuttosto lunga, di cominciare già a stemperare l'Ossido di Zinco già prima di inserire i burri, così non dovranno prendere comunque tanto caldo loro, poi basterà qualche mescolata in più perché i grassi aggiunti si sciolgano bene e si uniformino al resto.
Putroppo l'Ossido di Zinco è piuttosto infame, e va schiacciato granuletto per granuletto (il mio era così già all'acquisto), altrimenti otterrete un prodotto granuloso e che tende a grattare, invece che a proteggere bene la pelle.
Una volta stemperato bene l'Ossido di Zinco, e sciolti ben bene anche i burri siamo pronti per “emulsionare”.
Essendo la fase B in parte termolabile, però dobbiamo andare per gradi.
Innanzitutto il composto va sempre, e continuamente tenuto in movimento, altrimenti rischierete che si addensi troppo.
Possiamo cominciare con l'inserire tutti gli ingredienti che non hanno problemi col calore: Miele innanzitutto, sotto i 70°C Pantenolo e poi anche il Cosgard. Dopo ogni inserimento potete usare lo sbattitore per “emulsionare”, essendo un prodotto molto denso, e difficile poi da rimuovere dal minipimer, vi sconsiglio di usare questo strumento. Dovreste fare davvero tanto prodotto perché ne valga la pena (minimo 300g), e comunque ne perdereste un sacco.
Le frustine (io di solito uso lo sbattitore a due mini fruste mettendone però una sola) invece sono ottime, permettono che si attacchi meno prodotto possibile, e per prodotti del genere fanno un lavoro perfetto.
Se il Cosgard che avete è invecchiato a sufficienza da non sciogliersi più benissimo in acqua, vi consiglio di inserirlo in anticipo nel gel d'Aloe o nel Miele (ma viste le dosi è più difficile), in modo che abbia tempo di disperdersi/sciogliersi bene.
Ora, per inserire il Gel d'Aloe invece, bisogna per forza aspettare di arrivare sotto i 45°C.
Vedrete che se continuerete a mescolare, il prodotto non si addenserà troppo, e riuscirete tranquillamente ad inserirlo.
Quando sarà il momento date una frullata più lunga, dato che la quantità dell'aggiunta acquosa è cospicua.
Una volta inserito anche il Gel d'Aloe, potete procedere ad inserire la fase C, prima che il prodotto si raffreddi troppo e risulti troppo denso.
Vedrete che, sia che abbiate usato gli estratti CO2, sia gli oleoliti, la vostra pasta diventerà giallognola-marroncina.
Purtroppo questo è il prezzo per avere un prodotto davvero efficace e super potenziato.

Una volta uniformato di nuovo il prodotto con le frustine, la pasta è pronta, vi consiglio di travasarla in contenitori larghi e bassi, piuttosto che alti e profondi, io ad esempio ho trovato perfetto il contenitore della Glysolid.
Una volta asciugata, vedrete che la pasta si solidificherà, assumendo una consistenza adatta ad essere manipolata un po'.
In questo modo non “scappa”, e se ne può mettere in abbondanza dove serve, senza che si spanda troppo.
Inoltre vi accorgerete che anche se ha un'apparenza dura, quando viene a contatto con le mani calde, si ammorbidisce, e acquisisce una buona spalmabilità (chiaramente sempre di una pasta si tratta, non aspettatevi la piacevolezza sensoriale di una crema)


Gestione delle omissioni/sostituzioni:
La formulazione della crema non è particolarmente complessa, ed escludendo solamente estratti CO2, Cera di Soia e Trietil Citrato, è composta da ingredienti che dovrebbe avere anche uno spignattatore non esperto.
Gli attivi essenziali sono chiaramente l'Ossido di Zinco (senza il quale è inutile fare il prodotto), il Bisabololo, il Pantenolo, il Tocoferolo, il Gel d'Aloe e il Miele, tutti ingredienti non difficili da reperire (se avete il Bisabololo Racemico raddoppiate le dosi e togliete 0,5 di olio dalla fase C).
I grassi sono abbastanza sostituibili: gli oli possono anche essere tutti alimentari: Oliva, Soia, Girasole, Mais, Vinaccioli, Riso, o il trovabilissimo Mandorla.
In questo caso, essendo una pasta e non una crema, la cascata di grassi non è cruciale, l'importante è che inseriate almeno la stessa quantità di oli e burri diversi.
La Cera di Soia, che in realtà non è altro che un olio idrogenato, è sostituibile da un altro olio idrogenato, Avocado, Mandorla, Oliva ecc…quello che avete.
Potete tranquillamente usare un conservante diverso da quello che ho usato io, intorno al 50% della dose indicata per 100g, se si tratta di un conservante resistente alle temperature e lipofilo potete inserirlo da subito, se è solo lipofilo potete inserirlo in fase C.
Il Dryflo lo considero essenziale per l'effetto sensoriale, aiuta a rendere il prodotto un po' più asciutto. Potete ometterlo, ma la pasta risulterà apparentemente più unta (già lo è, essendo un prodotto simile ad una Cold Cream).

E anche per oggi è tutto, spero che la ricetta vi piaccia!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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