Ciao a Tutti!
Torno anche oggi a parlarvi un po’ degli ultimi prodotti di Make Up usati!
A questo giro sono un po’ pochini, vero, ma tra l’uso della mascherina, e il caldo… ho usato meno Make Up del solito!
Comincio col parlarvi del fondotinta che avevo scelto per l’estate, ormai è andato fuori produzione, ma ve ne parlo comunque, visto che era da tempo che volevo provarlo!
Urban Decay – One & Done – Medium Light:
Aqua, Isododecane, Cyclopentasiloxane, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Adipic Acid/Neopentyl Glycol Crosspolymer, Lauryl Dimethicone, Zinc Oxide, Polyglyceryl-6 Polyricinoleate, Dimethicone/Vinyl Dimethicone Crosspolymer, Isononyl Isononanoate, Propylene Glycol, Hydrogenated Polyisobutene, Polyglyceryl-2 Isostearate, Glycerin, Phenoxyethanol, Propanediol, Isopropyl Myristate, Dimethicone Crosspolymer, Disteardimonium Hectorite, Sodium Chloride, Glycyrrhiza Glabra Extract, Xanthan Gum, Silica, Isopropyl Titanium Triisostearate, Stearalkonium Hectorite, Triethoxycaprylylsilane, Aspergillus Ferment, Evodia Rutaecarpa Fruit Extract, Isoceteth-10, Polyhydroxystearic Acid, Ethoxydiglycol, Propylene Carbonate, Aloe Barbadensis Leaf Juice Powder, BHT, Sorbic Acid
May Contain (+/-):
Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499)
40 ml
28,90 €
Si tratta di un prodotto che speravo analogo del prodotto Nars che ho provato 2 anni fa, grazie ad un’amica che non riusciva a finirlo, in realtà… sono rimasta molto sorpresa, ha un effetto molto diverso!
Innanzitutto di suo è un prodotto più coprente, stratificato mi sembra ben più uniformante del prodotto Nars, che consiglio praticamente solo su chi non ha grosse imperfezioni (infatti su di me è il minimo sindacale per quando ho proprio poco tempo per truccarmi, non lo userei per un trucco “come si deve”, se non quei 4-5 giorni fortunati all’anno, in cui non ho brufoli e ho una pelle stranamente a posto”), e mi sembra anche più compatto e meno lucido.
In sostanza l’ho percepito molto più fondotinta rispetto al Nars, che per me rimane una BBCream.
Delusione in primis per un fattore: il colore Medium Light per me è super scuro anche d’estate! 😨!
Non l’avevo previsto, ma incredibilmente nel giro di qualche minuto il prodotto mi si ossida molto sul viso, così da rendere necessaria una diluizione (uso il fondo bianco di Nyx)!
Insomma, così com’è, da solo, non mi dispiace, la texture non è male, diciamo che per me sarebbe perfetta per l’estate, è un prodotto appena più consistente di una BBCream, non si sente molto sul viso, ma nonostante tutto ha una coprenza “giusta” per una base semplice e ha anche un leggero effetto soft focus, che migliora ulteriormente se si usa un primer sotto!
Non saprei definire precisamente il target di questo fondo, io mi ci trovo bene ora, in un periodo dove uso prodotti abbastanza leggeri, ma spiccatamente idratanti, essendo poco pigmentato, non ho notato effetto “secco”, ma non mi è sembrato nemmeno un prodotto particolarmente ricco, diciamo che mi sembra abbastanza “universale”, ma non per gli estremi (ovvero pelle molto arida, e pelle molto grassa), per il resto si può compensare con qualche elemento della base: creme viso/primer idratanti e nutrienti per renderlo più adatto alle pelli sul versante secco, creme viso/primer seboassorbenti per renderlo più adatto alle pelli sul versante grasso.
Purtroppo però il fattore ossidazione è proprio una brutta caduta… da prodotto “super sprint” per prepararsi in rapidità la mattina viene subito “declassato” per l’operazione di schiaritura necessaria…
Ovviamente è un problema primario che ho avuto io, so di tantissime altre ragazze che ci si sono trovate benissimo, anche come colorazione… quindi che dire? Sono stata un po’ sfigata!
A parte questo piccolo dettaglio… devo ammettere che un po’ mi dispiace che sia andato fuori produzione… sarebbe stato un prodotto davvero ottimo in più colorazioni e sottotoni!
Io purtroppo necessito (come la maggior parte delle persone) un fondotinta a base gialla, purtroppo la gamma di questo prodotto prevede il Medium Light come colore a base gialla più chiaro, mentre il Light era già a base rosata… Insomma, non avrei risolto certamente prendendo la tonalità più chiara, anzi, avrei rischiato che mi facesse ancora più rosso il viso (almeno questo tono scuro fa un po’ effetto “abbronzatura”, il rosa ossidato probabilmente sarebbe stato molto più innaturale).
Che dire? Io un po’ spero che il nuovo fondo che ha rimpiazzato questo sia un po’ andato in questo senso, ampliare la gamma cromatica, pur mantenendo un prodotto leggero, pratico e magari un pelo più luminoso!
Kiko – Radiant Fusion Baked Powder – 02 – Sabbia:
Mica, Caprylic/Capric Triglyceride, Octyldodecyl Stearoyl Stearate, Magnesium Aluminum Silicate, Caprylyl Glycol, Ethylhexylglycerin, Potassium Sorbate, Smithsonite Extract, Tourmaline, Argania Spinosa Kernel Oil, Tocopheryl Acetate, Malachite Extract, Rhodochrosite Extract, Phenoxyethanol, Sorbic Acid
May Contain (+/-):
Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Bismuth Oxychloride (C.I. 77163)
10 g
6,50-12,99 €
6,50-12,99 €
Si tratta di uno dei prodotti su cui mi sono proprio buttata in occasione del Black Friday, sono andata un po' a tentoni acquistando online, ma ho pensato di prendere la cipria più chiara (Kiko non fa toni estremamente chiari) fra le tonalità gialle, ho pensato che una tonalità definita “Sabbia” fosse sicuramente fra i toni gialli, e non rosati.
In effetti, vista la bassa coprenza, è perfetta sulla mia carnagione invernale, quindi ci ho azzeccato, ho aspettato a parlarvene anche per capire se rimane un po' troppo chiara per l'estate, e non solo, ho voluto testarne anche la resa durante la stagione più calda.
In realtà mi ha proprio stupito, ad eccezione dei momenti di caldo peggiore, per l’estate ha tenuto molto bene, nonostante tutto (sono anche passata ad un fondotinta più asciutto, da notare anche questo)!
Altro vantaggio… praticamente non si consuma! Ho iniziato quasi subito ad usare la cipria, intorno al periodo delle vacanze di Natale… e praticamente la cialda sembra ancora intatta!
Eppure la cipria la uso tendenzialmente 3-4 giorni a settimana, visto che la base la faccio sempre quando mi trucco, e la cipria è fondamentale mentre capita che usi qualche altro prodotto.
Anche il colore non si è minimamente notato sul fondo del colore giusto, quindi si è rivelato un ottimo prodotto, anche più versatile della Blot di MAC, che per l'inverno si è rivelata troppo asciutta, finendo per evidenziarmi un po' troppo la texture del fondo.
Se come me non vi trovate molto con le ciprie in polvere libera, io non posso che consigliarvi questa, mi piace sia la texture leggermente luminosa, non satinata ovviamente, ma vagamente “non opaca”, sia la tenuta, che non mi ha mai deluso durante la vita normale (certo, se voi lavorate mediamente con 40°C questa non penso sia sufficiente, 10 volte meglio la Blot, se non qualcosa di ancora più strong), anche il colore secondo me non è particolarmente influente, basta non prendere la più scura se siete chiare o viceversa, anche per quanto riguarda il sottotono, non mi pare di notare nessuna azione del prodotto, essendo semi-trasparente, probabilmente se siete molto olive lo sapete, e non andrete a prendere i toni rosati, penso che questo basti per non scegliere un colore del tutto sbagliato.
Anastasia Beverly Hills – Perfect Brow Pencil – Medium Brown:
C10-18 Triglycerides, Hydrogenated Vegetable Oil, Hydrogenated Cottonseed Oil, Talc, Caprylic/Capric Triglyceride, Ascorbyl Palmitate, Tin Oxide, Tocopherol
May Contain (+/-):
Mica, Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Titanium Dioxide (C.I. 77891)
0,95 g
28,00 €
Sono rimasta un po’ dubbiosa su questo prodotto, per diverso tempo.
Da un lato sono certissima, rispetto alla micromina la apprezzo enormemente di più, sia per il colore, sia per la resa del prodotto!
D’altro canto… non sono convinta al 100%, tanto che continuo a preferire il Brow Definer a tutti gli altri prodotti per sopracciglia di Anastasia (e nel caso delle matite o simili anche alle altre marche).
La mina ha una consistenza decisamente diversa da entrambi i prodotti che ho usato in precedenza, sia la micromina, che il Brow Definer, pensando come “prototipo” della matita sopracciglia tipo che ho in mente, ovvero la Kiko, mi aspettavo una mina decisamente dura.
Al contrario, l’ho trovata piuttosto fondente per essere una matita sopracciglia! Il tratto resta più morbido, ma al contempo non ho sperimentato un prodotto più scrivente della matita di Kiko.
Mi è piaciuta un po’ di più nel sottotono, rispetto alla micromina, dato che ha una puntina di giallo in meno, ma resta comunque un prodotto che non mi ha soddisfatto molto.
Come colore è effettivamente paragonabile alla micromina (mentre trovo che il Medium Brown di Brow Definer e Pomade siano decisamente diversi, fra loro e dalle due matite), e resta più gestibile nell’uso… ma è ancora un no!
Diciamo che, è vero, io non sono per nulla portata a usare matite sopracciglia, probabilmente uso troppa skincare sulla zona, anche se inciprio abbondantemente prima di fare le sopracciglia… quasi tutte le matite fanno tratti “sfumati”, come se scrivessi su una fronte unta… non ho mai trovato soluzione a questo problema, l’unico prodotto che mi ha dato un po’ di soddisfazione è il Brow Definer.
Comunque, questa matita almeno mi permette, per colore e texture, di creare una sorta di “ombra” nelle zone dove i peli delle sopracciglia sono un pelino radi, ma senza ricreare l’effetto “pelo a pelo”, che continuo a realizzare in modo accettabile soltanto con la pomade applicata a pennello, ma resta comunque un prodotto che non riacquisterò.
L'Oréal Paris – Mega Volume Collagene 24h Mascara – Nero:
Aqua, Paraffin, Potassium Cetyl Phosphate, Acrylates Copolymer, Cera Alba, Copernicia Cerifera Cera, Ethylene/Acrylic Acid Copolymer, Steareth-2, Cetyl Alcohol, Phenoxyethanol, Hydroxyethylcellulose, Acacia Senegal Gum, Ethylenediamine/Stearyl Dimer Dilinoleate Copolymer, Sodium Dehydroacetate, Caprylyl Glycol, Hydrogenated Jojoba Oil, Hydrogenated Palm Oil, Propylene Glycol, Disodium EDTA, Pentaerythrityl Tetraisostearate, Sodium Hyaluronate, 2-Oleamido-1,3-Octadecanediol, Panthenol, Laureth-21, Soluble Collagen, Silica, Silica Dimethyl Silylate (Nano), Silica Dimethyl Silylate, Trisodium EDTA, Butylene Glycol, Pentaerythrityl Tetra-di-t-butyl Hydroxyhydrocinnamate, Potassium Sorbate, Sodium Chondroitin Sulfate, Atelocollagen, BHT, Hexylene Glycol
May Contain (+/-):
Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Mica, Carmine (C.I. 75470), Chromium Oxide Greens (C.I. 77288), Chromium Oxide Green (C.I. 77289), Ultramarines (C.I. 77007), Titanium Dioxide (C.I. 77891), Ferric Ferrocyanide (C.I. 77510)
9 ml
6,06-19,99 €
Ho cominciato ad usare questo mascara a fine giugno, quindi l’ho aperto in un periodo dove effettivamente non mi sono truccata spessissimo, ma forse questo dato ha giocato a mio vantaggio!
Infatti inizialmente è un prodotto che mi ha deluso molto, ho trovato la pasta del mascara molto acquosa, sottile, insomma proprio il tipo di mascara che su di me fa poco o niente!
Nel complesso l’ho trovato sicuramente un mascara orientato sull’effetto allungante, e che tiene anche molto bene la piega (forse proprio perché lascia le ciglia leggere, essendo di pasta piuttosto sottile), ma proprio per nulla volumizzante.
Separa piuttosto bene le ciglia, ma penso che possa funzionare per un effetto naturale, a chi ha già delle ciglia discrete, ma necessita solamente di allungarle, senza impastarle troppo.
Dopo i primi utilizzi la consistenza un po’ migliora, ma per certi versi mi sono resa conto che non è per nulla un mascara adatto a me, un po’ come il Maxi Mod di Kiko, perché finisce ad essere troppo poco stratificabile, anche se per motivi diversi.
Questo in particolare asciuga piuttosto in fretta, e una volta asciutto, non c’è modo di fare una seconda passata aggiungendo “pienezza”, al massimo si rischia di appiccicare un pochino le ciglia fra loro, col risultato di peggiorare pure la resa.
Per aggiungere un po' di effetto volume ho provato con la tecnica del doppio mascara, usando prima, solo sulle attaccature, un mascara nettamente volumizzante, in questo caso il Pupa Vamp! agli sgoccioli, e a passare poi questo mascara sulle punte, così da dare un effetto più pieno all'attaccatura e più definito all'esterno.
In effetti la soluzione mi ha soddisfatto un po', ha migliorato un po' l'effetto troppo pastoso del Pupa Vamp! quando è ormai quasi terminato, e ha rimediato alla totale mancanza di effetto volumizzante di questo mascara.
Insomma, per quanto mi riguarda è stato un po' declassato a “mascara delicato per le ciglia inferiori”, almeno fino a metà “vita”, ma anche dopo, non è che sia migliorato in modo straordinario eh!
Diciamo che ha acquisito un minimo di “corpo”, ma non ha comunque soddisfatto le mie necessità, resta un mascara piuttosto allungante, ma scarsamente volumizzante, che non si stratifica facilmente con una seconda applicazione, quindi l'unica sarebbe accoppiarlo ad un mascara molto più nettamente volumizzante, come il Pupa Vamp!, facendo una prima applicazione di quest'ultimo, e lasciando la seconda e le ciglia inferiori con questo mascara più sottile.
Lo scovolino mi è piaciuto nonostante tutto, il fatto che sia molto largo non si è fatto sentire troppo, perché si riescono a incastrare bene le setole fra le ciglia, sia per l'applicazione in quelle superiori, che in quelle inferiori, si riesce a dare una bella piega alle ciglia superiori, e unico neo, setole un pochino troppo corte e rade sulla punta, si fatica a raggiungere l'angolo interno degli occhi se non si hanno grandi spazi di manovra... e nel mio caso non ce ne sono!
Diciamo che ha acquisito un minimo di “corpo”, ma non ha comunque soddisfatto le mie necessità, resta un mascara piuttosto allungante, ma scarsamente volumizzante, che non si stratifica facilmente con una seconda applicazione, quindi l'unica sarebbe accoppiarlo ad un mascara molto più nettamente volumizzante, come il Pupa Vamp!, facendo una prima applicazione di quest'ultimo, e lasciando la seconda e le ciglia inferiori con questo mascara più sottile.
Lo scovolino mi è piaciuto nonostante tutto, il fatto che sia molto largo non si è fatto sentire troppo, perché si riescono a incastrare bene le setole fra le ciglia, sia per l'applicazione in quelle superiori, che in quelle inferiori, si riesce a dare una bella piega alle ciglia superiori, e unico neo, setole un pochino troppo corte e rade sulla punta, si fatica a raggiungere l'angolo interno degli occhi se non si hanno grandi spazi di manovra... e nel mio caso non ce ne sono!
Diego dalla Palma – Il rossetto – n° 42:
Ricinus Communis Seed Oil, Cera Alba, Candelilla Cera, Copernicia Cerifera Cera, Mica, Isopropyl Lanolate, Octyldodecanol, Oleyl Alcohol, Ozokerite, Cetyl Ricinoleate, Isostearyl Alcohol, Glyceryl Hydrogenated Rosinate, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Tocopheryl Acetate, Pentaerythrityl Tetraisostearate, Silica Dimethyl Silylate, Sodium Chondroitin Sulfate, Atelocollagen, Methylparaben, Propylparaben, Butylparaben, BHT, Dehydroacetic Acid, Parfum
May Contain (+/-):
Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Bismuth Oxychloride (C.I. 77163), Carmine (C.I. 75470), Red 7 Lake (C.I. 15850), Yellow 5 Lake (C.I. 19140), Blue 1 Lake (C.I. 42090), Red 6 Lake (C.I. 15850), Red 21 (C.I. 45380), Red 27 (C.I. 45410), Red 30 (C.I. 73360), Red 6 (C.I. 15850)
3,5 ml
24,90 €
Questo è un campioncino di rossetto che mi è stato regalato con il mio primo ordine dal sito Diego dalla Palma, si tratta di una variante della linea “base” di rossetti, viene definito “Mattone dorato perlato”, io sinceramente l’ho trovato più che altro un rossetto frost leggermente sheer.
L’ho trovato più che altro un rosa pescato, con una satinatura leggermente aranciata, e come potete vedere dallo swatch, la base effettivamente è un rosa pescato, vagamente simile al rossetto Korff, ma con una satinatura nettamente più calda, che lo modifica notevolmente.
Rispetto allo swatch su pelle, sulle labbra resta un colore molto più semi-trasparente rispetto agli altri due con cui l'ho comparato, tanto che l'effetto è notevolmente diverso, anche solo la profondità del rossetto, è a livello MLBB, mentre gli altri due su di me si notano un pochino di più.
L’ho trovato più che altro un rosa pescato, con una satinatura leggermente aranciata, e come potete vedere dallo swatch, la base effettivamente è un rosa pescato, vagamente simile al rossetto Korff, ma con una satinatura nettamente più calda, che lo modifica notevolmente.
Rispetto allo swatch su pelle, sulle labbra resta un colore molto più semi-trasparente rispetto agli altri due con cui l'ho comparato, tanto che l'effetto è notevolmente diverso, anche solo la profondità del rossetto, è a livello MLBB, mentre gli altri due su di me si notano un pochino di più.
Ho provato a sfruttarlo un po’ per costruirmi un’alternativa al classico rossetto nude, così da avere un’alternativa per labbra chiare, ma allo stesso tempo luminose, e con un sottotono più caldo rispetto al solito (i nude/MLBB che ho sono tendenzialmente verso il rosato/beige, anche piuttosto spenti, più che verso il rosa caldo/pesca).
Questo è stato il risultato:
Questo è stato il risultato:
Ecco i Campioncini del periodo:
Diego dalla Palma – Make Up Studio – Sublimatore di Luminosità Viso-Corpo:
Aqua, Cyclohexasiloxane, Cetearyl Ethylhexanoate, Mica, Pentylene Glycol, Squalane, Myristyl Alcohol, Glycerin, Glyceryl Isostearate, Potassium Cetyl Phosphate, Glyceryl Stearate, Phenoxyethanol, Hydrogenated Palm Kernel Glycerides, Caprylic/Capric Triglyceride, Sodium Acrylate/Sodium Acryloyldimethyl Taurate Copolymer, Chlorphenesin, Isohexadecane, Cyclopentasiloxane, Hexylene Glycol, Carbomer, Hydrogenated Palm Glycerides, Vitis Vinifera Seed Oil, Zea Mays Germ Oil, Polysorbate-80, Sodium Hydroxide, Fructose, Glucose, Xanthan Gum, Avena Strigosa Seed Extract, Lecithin, Sodium Hyaluronate, Sodium Stearate, Cellulose Gum, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Dextrin, Sucrose, Urea, Potassium Sorbate, Melissa Officinalis Flower/Leaf/Stem Extract, Alanine, Aspartic Acid, Citric Acid, Glutamic Acid, Rubus Idaeus Leaf Cell Culture, BHT, Tin Oxide, Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491)
50 ml
17,90-24,90 €
Per quanto lo citi come campioncino, devo ammettere che la quantità di prodotto di un singolo campioncino, se non due, come nel mio caso, va ben oltre al singolo utilizzo.
Si tratta di un prodotto che tendenzialmente si usa a piccole dosi (a meno che non si usi sul corpo), quindi posso dire di poter fare una recensione “completa”, non da vero e proprio campioncino e basta.
Avendo ricevuto, come accennavo, due campioncini dello stesso prodotto in due ordini diversi (che a quanto ho capito esiste solo in una colorazione), li ho spremuti per bene e travasati nel mini contagocce del sample di Biotherm, così da usare il prodotto potendolo dosare, e senza farlo asciugare, ne è uscita una dose consistente, a occhio direi almeno 3-4 ml, per un illuminante praticamente una scorta a vita! 😅
Insomma, non ho mai visto la confezione originale del prodotto dal vivo, ma dall’aspetto del fluido, e dal suo modo di “asciugare”, ho l’impressione che sia un prodotto analogo agli illuminanti Limited Edition di Kiko che mi soddisfano tanto, edizione Sparkling Holyday e Magical Holyday, e non, come pensavo, ad un analogo della Strobe di MAC, che ha un po’ più della crema luminosa, da usare su aree più ampie, che di un illuminante strong da punto luce.
Il prodotto effettivamente, se swatchato, ha un effetto “specchio” proprio come gli illuminanti Kiko, mentre, dosato, resta un po’ meno coprente di questi ultimi, infatti l’effetto “generale” è un punto luce un po’ meno importante, ma che non considererei analogo alla strobe, come dire meno “glossy”, come definirei la strobe e più “metallizzato”.
Il colore devo dire che l’ho trovato un po’ rosatino per me, devo essere sincera, lo vedo meglio su una carnagione leggermente meno giallina, per quanto non sia nemmeno un illuminante così chiaro da essere usato sul una carnagione rosata tipicamente nordica, almeno, questa è la mia impressione (io ho una carnagione mediamente chiara, ma non diafana, ma mi illumina in modo discreto).
Sinceramente ho voluto provarlo per l’estate, per paura poi di trovarmi un prodotto troppo scuro per l’inverno, o troppo dorato (quest’anno poi che i colori caldi vanno così di moda!), ma effettivamente è più un prodotto che considererei per la mezza stagione, almeno nel mio caso, quando magari non sono al punto massimo di pallore, ma quando ho perso (o non ho ancora preso) un pochino di “doratino” dovuto all’abbronzatura estiva.
Sempre per concludere che, almeno secondo me, questo è un prodotto intermedio fra il tipo “strobe” e il tipo “metallico”, anche la tenuta mi pare confermare questa mia ipotesi, non è un prodotto quasi totalmente long lasting come gli illuminanti di Kiko, tende a durare leggermente di meno sulla pelle, e a resistere un po’ meno a sfregamento e a sudore.
Spero che il post sia stato interessante!
A presto!
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Ecobiocontrol.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto il gruppo di MUA e appassionati/e che mi ha aiutato con tantissimi consigli, in particolare un ringraziamento alla bravissima e pazientissima MUA MakeUp Pleasure!
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