giovedì 30 ottobre 2014

Balsamo Labbra A/O con Sorbitan Olivate

Ciao a Tutti,
Sono giunti i primi freddi un po' in tutta Italia, quindi questa volta vi darò una ricettina che ho elaborato un po' di tempo fa modificando la famossima ricetta di Lola per il balsamo labbra, che trovate qui sul suo Forum.
Dato che fino ad ora non ho avuto la possibilità di lavorare su grandi quantità, e che il balsamo labbra della Lola è leggermente troppo duro per i miei gusti, ho provato a modificare la ricetta, ammorbidendolo leggermente e usando un emulsionante, invece che usare il metodo cold cream. Non è una ricetta complicata, ma serve questo emulsionante A/O che non si trova al supermercato, ma ne vale la pena se state cominciando a spignattare.
Dato che sono rimasta soddisfatta della ricetta l'anno scorso l'ho mantenuta anche quando ho preparato i balsami labbra come pensierini natalizi.

Si tratta comunque di un balsamo molto più morbido e cremoso di un burrocacao in jarrina, la consistenza è molto più vicina a quella di un unguento, che non a quella di un burrocacao, anche se in versione da vasetto.
È una delle prime ricette che ho elaborato, quindi non ho scattato numerose foto durante la preparazione, vi consiglio di non prepararne molta, essendo più morbido del balsamo labbra originale dopo 6-8 mesi tende a separarsi, dato che non è un'emulsione A/O completa.
Dopo aver realizzato il prodotto la prima volta, ho notato che è perfetto anche come unguento protettivo durante il raffreddore, per le aree infiammate.

Comunque questa è la ricetta a 100:
Sorbitan Olivate 10
Cera d'Api 10
Olio di Jojoba 25
Olio di Mandorle 25
Tocoferolo 5

Glicerina 5
Miele 20

Aroma Cherry 1 gtt ogni 10 g di prodotto

La preparazione è estremamente semplice: dovrete mettere a bagnomaria tutti gli ingredienti oleosi fino a completo scioglimento delle cere, dovrete arrivare circa a 80°C, dato che sono cere con punto di fusione abbastanza alto.
Una volta sciolta bene la fase, potrete inserire la fase acquosa di Miele e Glicerina e mescolare per bene continuativamente.
Dovrete continuare tassativamente a mescolare fino a raffreddamento completato.
All’inizio potrà bastare usare un aerolatte, ma sappiate che poi diventerete sceme a pulirlo.
Vi consiglio piuttosto di fare tutto a mano, ci si riesce.
Altrimenti sono utili i frullatori multiuso, come quello di aroma zone, che ha anche testine non particolarmente ostiche da pulire.
Io comunque sono riuscita facendo tutto assolutamente a mano.
L’ideale è versare quando il composto si è leggermente raffreddato rispetto agli 80°C, rischierà meno di separarsi se durante il raffreddamento manterrete per bene il prodotto in movimento.
Una volta versato il prodotto nelle jarrine, meglio se fredde, (quelle di metallo sembrano le migliori, perché raffreddano più in fretta il prodotto evitando che si formino crepe), l’ideale è dare qualche mescolatina fino a quando vedrete che il prodotto si sta solidificando, sempre per evitare le crepe (chiaramente se fate più di 4-5 jarrine diventerà impossibile, troverete la prima già fredda appena avrete versato l’ultima).
Una volta raggiunta una consistenza tale da non rendere rovesciabile il prodotto, potete risolvere mettendo le jarrine in frigo o in freezer.
Basta poco in entrambi i casi, un’oretta nel primo caso o una decina di minuti nel secondo (optando per jarrine da 10g circa, che tendono a raffreddarsi molto velocemente).
Otterrete dei fantastici balsamini labbra, molto emollienti, idratanti e morbidi.
Io ho trovato questo prodotto fantastico prima di andare a dormire.
Se durante il giorno la consistenza fin troppo “morbida” può dar fastidio, considero questo prodotto assolutamente rigenerante se usato durante la notte.

Spero che proviate a farlo e che vi piaccia!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it e Biodizionario.it inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

lunedì 27 ottobre 2014

Argomento Deodoranti: come funzionano?

Ciao a Tutti,
quest'oggi voglio parlarvi di un argomento un po' particolare, volevo darvi una panoramica sui deodoranti e sul loro meccanismo di azione.
Infatti il sudore umano è all'origine inodore, quello che noi percepiamo come sgradevole "odore di sudore", in realtà è dovuto alla presenza di batteri, che trovano nella pelle sudata un ottimo ambiente di riproduzione e di fatto "mangiano" le sostanze che trovano in loco. Queste sostanze vengono quindi trasformate in sostanze puzzolenti.
L'odore di sudore è considerato negativamente nella maggior parte delle culture, anche se sicuramente è l'ambiente civilizzato europeo e nordamericano ad averlo reso un vero e proprio problema "sociale", fin dagli inizi del secolo scorso.
Se nei tempi antichi i metodi per contrastare il cattivo odore corporeo erano principalmente l’uso di profumi "coprenti" (ad esempio nell'Antico Egitto), ora esistono diverse categorie di prodotti che contrastano lo sviluppo dell'odore di sudore.
Sicuramente anche altri comportamenti, quali la depilazione e l'igiene personale (un tempo non particolarmente in voga), sicuramente aiutano; ma vediamo quali sono i prodotti che svolgono l'azione deodorante, e come funzionano:

Ecco i diversi tipi di deodoranti che potete trovare in commercio, e in alcuni casi spignattare: 

1) Antitraspiranti: sono i più comuni, sono in formato spray, spray con propellente, stick opachi, roll-on, crema ecc…Funzionano grazie all'azione di Alluminio Cloridrato, Alluminio Sesquicloridrato o più raramente Allume di Potassio (attivi indicati dal più efficace al più delicato). L'azione di queste molecole è di restringere i canali delle ghiandole sudoripare, quindi il sudore viene prodotto, ma non gli viene data la possibilità di uscire. Sono consigliati solamente se non danno irritazione evidente, e in generale è meglio preferire le formule non indicate come "48h", in quanto spesso sono troppo aggressive, e predispongono ad infiammazioni delle ghiandole sudoripare. Continuate ad usarli se non vi hanno mai dato problemi, non sono ne cancerogeni, ne tossici, ma ogni tanto (nei mesi invernali magari) è meglio far riposare le ascelle con qualcosa di meno aggressivo. Sono comunque formule tendenzialmente efficaci sulla maggior parte delle persone, ma possono anche essere irritanti per alcune. In caso di iniziale prurito è consigliabile non riprenderne l'utilizzo per almeno 15 giorni. Se si ripresenta l'irritazione forse non sono proprio adatti alla vostra pelle.
Alcuni di questi deodoranti sono potenziati con attivi quali il Trietil Citrato, che prolunga l'azione, in quanto viene metabolizzato dai batteri, trasformandosi gradualmente in Acido Citrico e Alcol Etilico, entrambe molecole che fungono da batteriostatici; nel mio personale caso sono gli unici deodoranti a base di Alluminio Cloridrato che funzionano e anche a lungo. Gli unici deodoranti a base antitraspirante largamente consigliati (sempre che non diano sintomi), sono quelli a base di Allume di Potassio, che a differenza dei primi due, non blocca del tutto la sudorazione, ma chiaramente sono anche deodoranti un po' meno efficaci. La stessa pietra d'Allume di Rocca (nome comune dell'Allume di Potassio), se funziona, funziona in quanto antitraspirante, anche se è sicuramente il modo per agire in modo più blando sulle ghiandole sudoripare. Proprio per questo motivo, nella maggior parte delle persone l'uso della semplice pietra d'Allume non risolve nessun problema di odore, dove potrebbe invece funzionare a sufficienza la soluzione satura o l'uso di un deodorante commerciale a base di Allume di Potassio, come ad esempio quello dell'Equilibra di cui vi ho parlato qui.
2) Antitraspiranti Potenziati: si tratta di deodoranti particolari come il Perspirex, a base di antitraspiranti ancora più forti: Aluminum Chloride e/o Aluminum Laccate. Sicuramente funzionano benissimo, ma sono irritanti e aggressivi all'ennesima potenza. Sono indicati solo per brevi periodi di tempo, o in situazioni particolari (ad. Esempio problemi metabolici che comportano un sudore particolarmente forte, e comunque non continuativamente), ma spesso causano lo stesso problemi. Potrebbero essere una soluzione in caso di problemi di sudorazione davvero problematica per eventi particolari e circoscritti (es. Matrimonio, Discorso ad una Conferenza ecc…), ma sono sconsigliati come prodotto antiodorante "standard", è anche indicativo che vengano venduti in confezioni molto più piccole di quelle degli altri deodoranti.
3) A Base di Triclosan: si tratta di una categoria di deodoranti piuttosto particolare, non sono particolarmente diffusi nei classici da supermercato, ma si trovano qualche volta in marche più particolari (ad esempio Deodorante in Stick della F0rever L1v1ng). Funzionano senza la presenza di particolari attivi deodoranti, ma semplicemente con l'azione di questo pesticida, oppure si tratta di un'aggiunta per rendere più efficace un deodorante con una qualsiasi altra formulazione (di solito Stick Basici, quelli trasparenti). Sono i più sconsigliati, il Triclosan è una delle sostanze più biocide che esistano a livello cosmetico, e di fatto la sua presenza in tracce è il motivo per cui per anni l'industria della cosmesi ecobio ha creduto che l’Estratto di Semi di Pompelmo funzionasse come conservante.
4) A Base Alcolica: sono stati per anni i più diffusi, di solito esistono in formato spray/vapo e in formato "Squeeze", l'azione è semplice, l'Alcol Etilico è un batteriostatico, ovvero inibisce o limita la replicazione batterica, ma senza uccidere il microrganismo. In aggiunta spesso contengono profumazioni forti e persistenti, dato che l'Alcol tende ad evaporare in fretta, quindi la loro azione di solito non è duratura. In generale i deodoranti a base alcolica (Funziona in modo simile, ma in modo più delicato anche il Propylene Glycol o Propanediol, alcolo ad azione batteriostatica più usato dopo l'Alcol Etilico; in formule meno comuni vengono usati anche differenti alcoli, tra cui Pentylene o Hexylene Glycol) sono tendenzialmente irritanti e aggressivi per la maggior parte delle persone. Spesso danno come controindicazione il bruciore cutaneo immediato, soprattutto dopo la depilazione, situazione in cui sono sconsigliati in ogni caso. Se la formula viene ben bilanciata con una cospicua quantità di emollienti e lenitivi o comunque viene ridotta la quantità d'Alcol sfruttando altri ingredienti batteriostatici più delicati, possono essere comunque un'alternativa solitamente efficace per chi non sopporta (o trova inefficaci) i deodoranti a base di antitraspiranti o di Bicarbonato. In generale, fra le diverse categorie, è meglio quindi preferire le formule in "crema/roll-on" a quelle spray/vapo, non solo la presenza di grassi e gelificante permette che il prodotto rimanga in sede più a lungo, rendendo il prodotto più efficace sul lungo periodo, ma la fase grassa protegge la pelle dall'azione irritante dell'Alcol.
5) A base di Bicarbonato: in commercio praticamente non esistono, li produce solamente la Lush, ma sono abbastanza usati dagli spignattatori. Il loro funzionamento sta nell'azione del Bicarbonato, che in quanto sale, non solo crea un ambiente sfavorevole grazie alla tensione ionica generata nell'acqua, ma a differenza di altri Sali genera un pH basico, che rende l'ambiente ancora più sfavorevole alla proliferazione batterica (tranne per i batteri basofili, ma sono comunque una piccola frazione). Funzionano quasi sempre ottimamente senza bloccare la sudorazione, ma non tutti li tollerano. Alcuni hanno reazioni avverse, che possono capitare subito, dopo qualche giorno, ma anche dopo un prolungato uso quotidiano (il mio caso, dopo un anno circa). Quelli in commercio sono principalmente in polvere (libera o compattata) o solidi, ma preparandoli in casa è possibile realizzare diversi tipi di prodotti, tra cui crema/roll-on, cremino (al Burro di Karité) e spray.
6) Stick Basici Trasparenti: si tratta dei deodoranti in stick che non sembrano contenere nessun attivo deodorante: ne antitraspiranti, ne Alcol Etilico (se anche c'è di solito è poco, altrimenti il prodotto non sarebbe solido). Di solito funzionano grazie ad qualche altro alcolo, di solito il Dipropylene Glycol, a funzione batteriostatica, il resto dell'azione è dato dalla profumazione. Dato il loro pH, dato che di solito sono a base di Sodio Stearato, alla lunga possono risultare irritanti allo stesso modo di quelli a base di Bicarbonato, anche perché solitamente non sono presenti emollienti o lenitivi, cosa inseribile in quelli a base di Bicarbonato.
7) In Crema "Water Resistant": Sono una categoria piuttosto particolare di deodoranti, che funzionano in modo non sempre identico. Per alcuni, ad esempio il Byly (di cui si può trovare l'inci su Biotiful), si può trovare l'azione pesticida del Triclosan, ma ne esistono altri che non lo riportano in inci, e il resto della formula base è simile: petrolati e/o siliconi che tendono a rendere il prodotto resistente al lavaggio, e quindi attivo nonostante l'azione detergente quotidiana, unite dalla presenza di Ossido di Zinco, che agisce in parte come astringente e assorbente, e in parte come il Bicarbonato, ovvero per il pH basico. Sono a grandi linee sconsigliati, sicuramente per la presenza di Triclosan, e secondariamente per la presenza di petrolati, non perché si voglia fare "terrorismo" contro i prodotti petroliferi, ma per il semplice fatto che mai e poi mai userei un prodotto che di fatto non viene via quando mi lavo! Vuol dire che proprio dermocompatibile non sarà, in quanto nel migliore dei casi non farà respirare la pelle per qualche giorno.
8) Deodoranti con attivi "Ecobio": Non è detto che l'intera formulazione sia ecobio, ma ci sono nuovi principi attivi estratti da vegetali o comunque "fisiologici" che vengono usati sia in deodoranti del tutto green, che in deodoranti almeno parzialmente sintetici. In questo caso vengono usate particolari e specifiche combinazioni di frazioni di oli essenziali, che dovrebbero avere azione antibatterica e insieme di "copertura" tramite la profumazione. In particolare i più utilizzati sono il Farnesolo (considerata la molecola di estrazione vegetale più funzionale, ma altamente irritante e allergizzante, è permessa in piccolissime percentuali, sotto il 2% e si parla dello 0,11% come concentrazione massima che non porta conseguenze, e chiaramente queste percentuali non è detto che bastino sulla sudorazione di tutti), e il Trietil Citrato di cui vi ho parlato prima. Altre sostanze presenti in deodoranti ecobio, delicati e sicuramente tra i più dermocompatibili sono lo Zinco Ricinoleato un potente "assorbiodore", ma che tende a "mangiare" anche le fragranze, non ha nessuna azione antibatterica, ma agisce quando ormai i batteri hanno fatto i loro comodi, il Glyceryl Caprylate, batteriostatico e in alcuni casi anche conservante (viene inserito nel conservante Lexgard® GMCY), e in generale alcuni poliglicerili, che come funzione secondaria a quella di emulsionanti/emollienti, hanno quella di essere attivi anche contro la proliferazione batterica. Ottimi coadiuvanti inseriti in alcuni prodotti sono il p-Anisic Acid, l'Ossido di Zinco, e gli astringenti naturali come l'Acqua di Amamelide o l'Estratto di Arnica. Di solito questi deodoranti sono i più delicati (a meno che non si abbia un'allergia a qualche allergene del profumo o una particolare sensibilità a sostanze potenzialmente irritanti e allergizzanti come il Farnesolo), ma spesso sono anche i meno efficaci. Sono molto consigliati principalmente per il periodo invernale, e nei periodi in cui non si svolgono attività sportive intense. Se siete tra i pochi fortunati a poterli usare tutto l'anno senza inconvenienti (ne irritazioni, ne puzza), usateli. Sicuramente è la cosa migliore.

In generale, è bene fare un'altra considerazione. A prescindere dal prodotto che vi spalmerete sulla pelle, considerate che il sudore, una volta raggiunto il tessuto, diverrà comunque "cibo" per i batteri. Quindi, i deodoranti che non limitano la traspirazione, faranno si che i tessuti dei vestiti si impregnino, e che quindi possano poi puzzare in modo "indipendente".
Nel caso di tessuti non delicati e con le maniche io uso comunque la soluzione satura di Bicarbonato. Da fastidio alle mie ascelle da quest'anno, ma questo non vuol dire che non possa funzionare almeno sui tessuti (anzi, è la cosa migliore per eliminare l'odore di sudore persistente dai capi).
Invece, per quanto riguarda i deodoranti spignattati, fate un'estrema attenzione a tutto ciò che inserite, fate molti test prima di usare, ad esempio, abiti costosi e magliette bianche. Potrebbero rimanere delle macchie.

Ora che abbiamo visto le macrocategorie di deodoranti in commercio (e in alcuni casi spignattabili), vediamo un po' come fare una scelta oculata.
Innanzitutto ogni pelle è diversa, e ognuno reagisce in maniera diversa a diversi tipi di deodoranti. In generale le scelte migliori, sia dal punto di vista dell'ecologia, che della dermocompatibilità sono quelle che coinvolgono prodotti a pH acido-neutro e che non comprendono antitraspiranti (ad esclusione dell'Allume di Potassio, il più blando) o Alcol Etilico in alte percentuali.
Insomma, vita facile per chi non ha una sudorazione eccessiva o in generale non ha di suo grossi problemi di odore. Diventa più impegnativo per chi invece ha bisogno di un prodotto molto resistente.
Di solito una strategia ottimale è quella di alternare più deodoranti, con diverso principio attivo, in modo che la pelle non si sensibilizzi a un solo prodotto.
Ad esempio alternare deodoranti forti ed efficaci durante la stagione estiva, e passare a qualcosa di più delicato e "riposante" per il periodo invernale, ma la cosa sempre più importante è: ascoltate il vostro corpo, saprà guidarvi a trovare il miglior equilibrio!

Spero che anche questo post vi sia interessato e piaciuto, e che vi aiuti a fare le vostre personali scelte per le vostre ascelle.
A presto

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it, Biotiful.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

venerdì 24 ottobre 2014

Prodotti che ho usato da fine Primavera a inizio Autunno

Ciao a Tutti,
ora torno a parlarvi di qualche prodotto non realizzato da me che ho utilizzato negli ultimi periodi.
Oltre ai detergenti (Detergente Intimo, Bagnoschiuma, Shampoo e Balsamo), che non ho ancora realizzato in casa, vi parlo anche di qualche prodottino che ho utilizzato in alcune occasioni in cui ero fuori casa.
In particolare, guardando sia l’inci, che il portafoglio, ho scelto le salviettine intime da tenere in borsa:
Ho scelto quelle dell’Esselunga, perché oltre ad un ottimo inci, costano davvero poco (le ho trovate in offerta a 0,99, anche se ho segnato pure il prezzo standard).

Esselunga – Salviettine Intime Lenitive Protettive:


Aqua, Glycerin, Calendula Officinalis Extract, Chamomilla Recutita Extract, Decyl Glucoside, Lactic Acid, Phenoxyethanol, Benzoic Acid, Dehydroacetic Acid, Ethylhexylglycerin, Parfum

20 Salviettine
0,99-1,80 €

L'inci è molto semplice: Acqua, Glicerina, estratti vegetali, un tensioattivo piuttosto delicato e adatto in piccole quantità, acidificante, conservanti, e fragranza.
Non sono particolarmente schiumogene, come capita con alcune di queste salviettine, anzi, tendono a dare una sensazione di freschezza, ma senza effetti collaterali quali sensazione di appiccicaticcio e/o schiumettina all'uso.
Visto il prezzo ve le consiglio assolutamente, soprattutto in viaggio o da tenere in borsa in caso di emergenza.
Nono sono chiaramente un sostituto del detergente intimo, mi sembrano davvero troppo poco lavanti (e anche antiecologiche per il fatto di comprendere tessuti usa e getta).

Negli ultimi periodi ho avuto problemi con i deodoranti, non solo è già da quest’inverno che ho dovuto rinunciare alla soluzione satura di bicarbonato, ma ho dovuto dilazionare anche l’uso dei normali deodoranti antitraspiranti che utilizzavo da una vita, prima di passare al bicarbonato.
Non mi sono trovata troppo bene nemmeno con il roll-on della Vivi Verde Coop, di cui vi ho parlato qui, perché assolutamente non dura a sufficienza, e inoltre, nella fase “acuta” di irritazione dava un pochino fastidio pure lui.
Dato che non mi ci trovo con molti deodoranti come quelli in crema o in polvere, mi è capitato per puro caso che mi regalassero questo deodorante perché non piaceva la profumazione alla proprietaria:

Glenova – Deodorante Profumato Unisex Passione:


Aqua, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Triethyl Citrate, Parfum, Tocopheryl Acetate, Propolis Cera, Propylene Glycol, Chitosan, Lactic Acid, Tetrasodium EDTA, Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin, Limonene, Coumarin, Hexyl Cinnamal, Alpha-Isomethyl Ionone, Citronellol

125 ml

Non conoscevo la marca, e l’inci non è certo perfetto, però era da un sacco di tempo che un qualsiasi deodorante non mi dava nessuno, e dico nessun fastidio.
L’ho usato quasi sempre nell’ultimo mese e mezzo (tranne 10 giorni in cui sono stata malata e qualche giorno in cui avevo bisogno di un prodotto assolutamente efficace per tutto il giorno), e devo dire che funziona, anche se non al 100% come il solito roll-on della Neutro Roberts che ho sempre usato negli ultimi anni.
Tiene tranquillamente nelle giornate senza sforzi fisici o tensione, anche se verso ora di cena si sente un po’ il cedimento.
Ma c’è anche da dire che l’ho testato in un periodo dove a Milano ha fatto comunque piuttosto caldo per essere settembre-ottobre (soprattutto rispetto all’estate schifosissima e piovosa).
L’efficacia è quasi del tutto dovuta al Trietil Citrato, che in effetti su di me sembra davvero l’attivo più efficace (infatti a me non funzionano i classici roll-on al semplice Alluminio Cloridrato, mi funziona davvero bene solo il Neutro Roberts con l’aggiunta in formula di Trietil Citrato e Allume di Rocca).
Ma abbiamo comunque anche Propylene Glycol, Fenossietanolo ed Ethylhexylglycerin, tutti ottimi batteriostatici, soprattutto, questi ultimi due sono in effetti usati come conservanti, ma anche come attivi antibatterici proprio nei deodoranti.
Sulla Propoli non saprei dirvi, so che anche lei ha delle proprietà antibatteriche, ma non so quanto effettivamente siano fondate. Sicuramente il mio progetto è di poter replicare questo deodorante, variando magari il solubilizzante e mettendo del normale Alcol al posto del Propylene Glycol.
Nel caso riuscissi state certi che pubblicherò la ricetta.

Vi parlo ora di un campioncino che mi è stato lasciato in farmacia, si tratta di un prodotto specificatamente femminile:

Galenia Skin Care – Lenus:


Aqua, C12-20 Acid PEG-8 Ester, Urea, Alcohol Denat., Glycerin, Cetearyl Ethylhexanoate, Lauret-9, Propylene Glycol, Isostearyl Advocadate, Panthenol, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Allantoin, Fucus Vescicolosus Extract, Methyl Lactate, Glycine, Maris Sal, Laminaria Digitata Extract, Tocopheryl Acetate, PPG-26, Buteth-26, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Triethanolamine, Carbomer, Isopropyl Isostearate, Dimethicone, Cyclopentasiloxane, Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin, BHT

Nonostante l’inci terribile, ho voluto più che altro provarlo per verificare se almeno fosse efficace, cosa che in effetti è.
Se sul momento da un fastidioso bruciore da “effetto freddo e caldo insieme”, in pochi minuti non da più sensazioni strane, e anzi…fa scomparire qualsiasi bruciore sul serio.
Non so cosa sia effettivamente efficace qui dentro, però se avete problemi di prurito che un semplice Gel d’Aloe non fa scomparire, questo almeno funziona (anche se sicuramente ci sarà un margine di soggettività).

Vi parlo ora di un prodotto che uso quando vado dove ho la casa delle vacanze:

Dermomed – Intimo Sensitive con Estratti di Calendula:


Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Glycerin, Calendula Officinalis Extract, C12-13 Alkyl Lactate, Lactic Acid, Parfum, Tetrasodium EDTA, Propylene Glycol, Sodium Chloride, Benzyl Alcohol, Benzyl Salicylate, Alpha-Isomethyl Ionone, Butylphenyl Methylpropional, Coumarin, Linalool, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, CI 16225

300 ml

È un prodotto che i miei devono aver comprato in qualche discount della zona, ma sinceramente non vi so dire quanto costi e dove l’abbiano acquistato.
L’inci non è perfetto, ma dato che non penso si tratti di un prodotto caro, ci può stare. Innanzitutto lo SLES dovrebbe già essere ben tamponato dalla Betaina, è poi probabile che tutto quello che viene dopo la Glicerina sia davvero in quantità infinitesimali.
Io l’ho usato regolarmente ogni volta che facevo il we fuori durante l’estate, e a differenza che con altri prodotti, non ho avuto nessuna irritazione o fastidio (cosa che mi succede con i classici detergenti intimi aggressivi con Cocamidi o SLS/SLES/ALS non ben tamponati.
Non è niente di esagerato, ma ci può stare.
Non avrebbe senso comprare un prodotto costoso, ecobio e di facile deperibilità da lasciare in una casa dove qualcuno della famiglia va solo ogni tanto, ma io ve lo consiglio in ogni caso se volete risparmiare, mi sembra un prodotto accettabile.
Il primo rosso è solamente un ingrediente sintetico, ma accettabile, tutti gli altri sono in quantità sicuramente irrisorie.
Il colorante a bollino rosso è il Rosso Cocciniglia Sintetico (E124 o CI 16225), utilizzato anche nell’industria alimentare.

Nevecosmetics – Beauty Farm – Crema Detergente & Maschera Idratante 2 in 1:


Aqua, Cetearyl Alcohol, Sorbitol, Caprylic/Capric Triglyceride, Olus Oil, Oryza Sativa Bran Oil, Glyceryl Stearate, Hexyldecanol, Hexyldecyl Laurate, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Vitis Vinifera Seed Oil, Sodium Lauroyl Glutamate, Stearic Acid, Phenoxyethanol, Parfum, Tocopheryl Acetate, Glycerin, Lauryl Glucoside, Polyglyceryl-2 Dipolyhydroxystearate, Xanthan Gum, Ethylhexylglycerin, Lactic Acid

150 ml
7,50 €

Vi ho parlato di questo prodotto qui, tempo fa mi è stato regalato un campioncino omaggio con l’ultimo ordine di Nevecosmetics, quindi vi posso dare il mio parere personale sul prodotto. Per quanto l'inci sia ottimo, l'ho trovato assolutamente inadatto come struccante.
Ha rimosso con difficoltà anche del semplice ombretto (anche se non ecobio). Non ho usato ne matita, ne mascara, ne eyeliner, ne primer per gli ombretti.
Insomma, per quanto mi riguarda va benissimo come semplice latte detergente quotidiano, ma come struccante non è abbastanza efficace (ho provato sia usandolo direttamente con le dita, sia con un dischetto di cotone, in entrambi i casi ha toppato).

Vi parlo ora di una serie di campioncini che mi hanno regalato in diverse occasioni, i primi tre in farmacia, gli altri due da una conoscente.
Ho avuto l'occasione di usarli durante le mie vacanze "estive", che però sono slittate a ottobre.

Labcare Cosmetics – La Jeune Beauté – Crema Viso Protettiva Idratante per Bambine:


Aqua, Theobroma Cacao Seed Butter, Glyceryl Stearate, Glycerin, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Ethylhexyl Palmitate, Ethylhexyl Stearate, Propanediol Dicaprylate, Butyrospermum Parkii Butter, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Centaurea Cyanus Water, Tilia Cordata Water, Citrus Aurantium Dulcis Water, Tocopheryl Acetate, Cetearyl Alcohol, Sodium Benzoate, Phenoxyethanol, Sodium Dehydroacetate, Potassium Sorbate, Parfum

30 ml
15 

L’inci è assolutamente green, anche se è una crema piuttosto vuotina. Abbiamo solo emollienti, Gel d’Aloe, distillati poetici, e un pochino di Tocoferil Acetato.
Chiaramente è un prodotto più che adatto alla pelle infantile, che non ha bisogno di nessun ingrediente antiage, e normalmente neanche di ingredienti idratanti, anche se, visto il prezzo ci avrei infilato almeno un pochino di Allantoina, Sodio Lattato e/o Pantenolo.
Mi piace anche che non ci siano allergeni del profumo, che per i bambini, soprattutto per i prodotti Leave-In è più importante evitare, visto il loro sistema immunitario ancora immaturo.
Unico neo il costo. Essendo di fatto una semplice emulsione con giusto qualche derivato vegetale mi sembra davvero, davvero troppo.
Per quanto riguarda la crema, è piuttosto densa e burrosa, nonostante non sia gelificata, e per me è leggermente troppo dura da stendere (ma io in effetti amo le creme estremamente lisce ed evanescenti).
In ogni caso come prodotto emolliente è assolutamente valido, non è leggera, anzi, avendola usata comunque in un posto caldo, tendeva a tornarmi un pochino indietro (ma la mia pelle è comunque un caso limite).
Ha un profumo tipo talco-cipria, leggermente fruttato, profumazione piacevole, ma leggera e discreta, adatta alle bambine.

Euphidra Amido Mio – Intimo Detergente Delicato:


Aqua, Sodium Myreth Sulfate, Glycerin, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Disodium Cocoamphoacetate, Dimethylimidazolidinone Rice Starch, Ethylhexyl Stearate, Cyclomethicone, Steareth-2, Steareth-21, Cetearyl Alcohol, Panthenol, DMDM Hydantoin, Lactic Acid, Imidazolidinyl Urea, Tocopheryl Acetate, Parfum, BHA, Disodium EDTA

200 ml
6-7 €

Anche in questo caso la scelta di portarmi i campioncini è stata indotta dalla comodità del viaggio.
L’inci non mi piace molto, il SMES non è particolarmente delicato, di certo non particolarmente diverso dallo SLES, spero solo che non ne abbiano messo molto, dato che non è tamponato da una betaina, ma da un conoamfoacetato, sempre anfotero, ma probabilmente in basse dosi.
Comunque ci sono Olio di Mandorle e un estere come surgrassanti, quindi l'inci non va per forza "incriminato" come troppo aggressivo a priori.
Il problema che riguarda specificatamente l'inci però, sono i cessori di formaldeide, addirittura due! E in un prodotto per bambini piccoli! Assolutamente ve lo sconsiglio per quel che riguarda l'inci.
L’ho provato per 3 giorni mentre ero via. Si tratta di un prodotto cremoso, morbido e setoso, essendo opaco, e quindi più verso l'emulsione (visti gli etossilati usati potevo immaginarlo), che verso il detergente acquoso, confermo l'impressione che ho avuto: non è aggressivo.
Usandolo in piccole quantità non mi ha dato irritazioni e l'ho trovato lavante il giusto, nonostante l'inci non particolarmente buono.

F0rever L1v1ng – Aloe Propolis Creme:


Aloe Barbadensis Leaf Juice (Stabilized Aloe Vera Gel), Glyceryl Stearate, Propylene Glycol, Cetyl Alcohol, PEG-100 Stearate, Lanolin, Sorbitol, Ethylhexyl Palmitate, Ethylhexyl Stearate, Diethylhexyl Adipate, Allantoin, Propolis Extract, Lanolin Alcohol, Dimethicone, Tocopherol, Beta-Carotene, Zea Mays Oil, Chamomilla Recutita Flower Extract, Triethanolamine, Ascorbic Acid, Disodium EDTA, Diazolidinyl Urea, Methylparaben, Propylparaben, Parfum

113 g

L’inci di questo prodotto non mi piace molto, come del resto quello di molti prodotti di questa azienda, che tende a far passare tutto quanto per supernaturale, quando invece emulsiona con i PEG e conserva ancora con i cessori di formaldeide…
Però avevo sottomano dei campioncini (quelli che vedete in foto), e dato che non avevo voglia di travasare mille prodotti per una settimana di viaggio, ho voluto portarmi in particolare i due che ho recensito, gli unici due che ho trovato accettabili, in ogni caso ho usato prodotti petroliferi per una vita, un goccino di PEG non mi ucciderà per una volta.
Anche la presenza di cessori di formaldeide non è particolarmente preoccupante per un uso limitato nel tempo, dato che sono stati aggiunti ad un sistema conservante misto.
Resta però chiaro che non vi consiglio il prodotto come “norma”.
Questa è una crema corpo molto densa, ma al contrario non sembra molto grassa, piuttosto cerosa, quindi asciutta.
Infatti si assorbe davvero subito, senza fare la minima scia bianca. L'ho usata sulle cosce, quando avevo finito il mio doposole (sapevo di averne poco in effetti, e a ottobre certo non mi sono messa a rifarlo!), su pelle non scottata.
Olfattivamente sa un po' di sintetico, non mi pare abbia una fragranza di copertura particolarmente intensa.

F0rever L1v1ng – Aloe MSM Gel:


Aloe Barbadensis Leaf Juice (Stabilized Aloe Vera Gel), Aqua, Dimethyl Sulfone (MSM), Glycerin, Triethanolamine, Dimethicone, Arctostaphylos Uva Ursi Leaf Extract, Sodium Hyaluronate, Allantoin, Tocopherol, Melaleuca Alternifolia Leaf Oil, Rosmarinus Officinalis Leaf Extract, Salix Alba Bark Extract, Polysorbate-80, Ascorbic Acid, Carbomer, Disodium EDTA, Methylparaben, Diazolidinyl Urea

118 ml

Questo prodotto ha un inci un pochino più carino del primo, mi hanno dato altri campioncini, ma li ho proprio esclusi, facevano proprio schifo.
Innanzitutto questo è praticamente un semplice Gel d’Aloe fatto con il Carbomer e con qualche piccola aggiunta in piccole dosi.
Il Dimethyl Sulfone è uno strano ingrediente, si trova in alcune piante, in molti alimenti e bevande, e viene anche usato come integratore alimentare (probabilmente più in USA che da noi, io personalmente non l'avevo mai sentito nominare), e per ora sembra che abbia una serie di benefici per la salute, ma non ci sono studi effettivamente riconosciuti per un effetto medicale. Mentre dovrebbe avere un effetto antinfiammatorio riguardo l'uso prettamente cosmetico.
In effetti, se davvero è così, ha un’ottimo razionale in un Gel d’Aloe.
Per il resto, abbiamo dosi omeopatiche di estratti vegetali (tra cui OE di Tea Tree, che non ha senso in un prodotto lenitivo), Sodio Ialuronato, Allantoina (questi due potrebbero anche essere presenti in dosi accettabili, visto che già si usano sotto l’1%), Tocoferolo e Vitamina C non stabilizzata.
Non mi preoccuperei troppo dei rossi, sono già sotto la Glicerina, inoltre la Trietanolammina è un tampone, usata ad alti dosaggi darebbe un pH incompatibile con il Carbomer, è il motivo per cui penso che dopo la Glicerina ci sia veramente pochissimo di ogni cosa, quindi niente di così preoccupante, immagino dello 0,99% di ogni ingrediente.
Per quanto riguarda il prodotto si tratta di un gel semiopaco, morbido e stendibile. Si asciuga velocemente lasciando una leggerissima patina sulla pelle, ma assolutamente non paragonabile ad un normale Gel d'Aloe con Xantana. L'ho usato sull'area delle spalle dove mi sono leggermente scottata l'ultimo giorno, in assenza di crema doposole, in effetti ha dato un po' di sollievo senza appesantire la pelle.
Ha un profumo fresco e lieve, non particolarmente "finto".

Durante la vacanza ho avuto modo di provare anche due prodotti commerciali. Il primo è il bagnoschiuma che ha portato la mia compagna di vacanza:

I Provenzali – Bagnoschiuma Erboristico all'Olio di Mandorle (vecchia formulazione):


Aqua, Disodium Laureth Sulfosuccinate, Cocamidopropyl Betaine, Ammonium Lauryl Sulfate, Sodium Lauryl Sarcosinate, Decyl Glucoside, Polysorbate-20, Cocamidopropylamine Oxide, Parfum, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Sodium Dehydroacetate, Imidazolidinyl Urea, Benzyl Alcohol, Sodium Benzoate, Butylphenyl Methylpropional, Linalool, Hydroxycitronellal, Amyl Cinnamal, Cinnamyl Alcohol, Geraniol

400 ml
6 € circa

Devo essere sincera, guardando solamente l'inci potrei pensare che sia un prodotto un po' troppo aggressivo, invece l'ho provato, non trovo che sia esageratamente delicato, ma non è neanche male.
I tensioattivi sono sia tamponati fra loro, sia da un pochino di Olio di Mandorle.
Questa è la vecchia formulazione dei bagnoschiuma de I Provenzali, di cui vi parlerò a breve in un post dedicato all'aggiornamento delle linee di alcune marche, tra cui questa.
Non so quanto la nuova formulazione sia delicata, ma questa da quel punto di vista posso approvarla (immagino sia quella vecchia, perché non la vedo da parecchio nei punti vendita). Nota negativa (dell'inci) è però la presenza di un cessore di formaldeide e del solubilizzante etossilato.

Testanera – Gliss Asia Straight Shampoo:


Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Disodium Cocoamphodiacetate, Sodium Chloride, Prunus Armeniaca Kernel Oil, Vanilla Planifolia Fruit Extract, Bambusa Vulgaris Leaf/Stem Extract, Panthenol, Cocodimonium Hydroxypropyl Hydrolyzed Keratin, Hydrolyzed Keratin, Citric Acid, Polyquaternium-10, Sodium Benzoate, PEG-7 Glyceryl Cocoate, Propylene Glycol, Parfum, Laureth-2, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, PEG-55 Propylene Glycol Oleate, Butylphenyl Methylpropional, Hexyl Cinnamal, Linalool, Geraniol, Citronellol, Benzyl Alcohol, CI 60730, CI 17200

250 ml 
3,50 €

Io e la mia compagna di vacanze abbiamo usato in emergenza questo shampoo, trovato nel negozietto sotto casa, unica marca affidabile tra quelle estere sconosciute che abbiamo trovato, e con un inci vagamente accettabile, almeno per un breve periodo.
La formulazione non è effettivamente tra le più delicate, e posso confermarlo anche dopo l'uso per 3 giorni consecutivi, ma non ci sono siliconi, i rossi sono solamente Cheratina (semplice ed elaborata), un condizionante, qualche etossilato e coloranti. In ogni caso sono quasi tutti ingredienti in piccolissime quantità, dato che seguono l'Acido Citrico.
Non ve lo consiglio come prodotto quotidiano, ma è un prodotto facilmente reperibile che potrebbe andare bene se non fosse possibile cercare altro, come durante una vacanza.

Anche oggi è tutto, spero che il commento sui prodotti che ho usato sia stato utile e vi sia interessato!
Alla prossima

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

lunedì 20 ottobre 2014

Un Rimedio Lenitivo Multiuso alla portata di tutti: Pasta all'Acqua e Ossido di Zinco

Ciao a Tutti,
oggi vi mostrerò come realizzare un semplicissimo prodotto lenitivo: Una facilissima da preparare Pasta all'Acqua e Ossido di Zinco.
La potete usare come prodotto lenitivo ogni volta che non volete usare un unguento, ad esempio per seccare i brufoli senza applicare un prodotto troppo grasso, oppure come crema da usare dopo la ceretta, va bene sia sul viso, ma anche sul corpo.
L'Ossido di Zinco è una polvere che ha la funzione di andare a ricostituire l'effetto barriera della pelle quando viene disturbato da sfregamento o comunque irritazione meccanica, come ad esempio lo strappo della ceretta.
Inoltre ha anche una forte azione assorbente, che è quella che viene sfruttata, insieme all'azione della Glicerina, quando si applica un pallino di pasta all'Acqua e Ossido di Zinco su un brufolo non maturo. Forma una crosticina sul brufolo e va a ridurne le dimensioni in una sola notte, proprio per la sua azione “asciugante”.
Per realizzare questo rimedio multiuso servono solo quattro ingredienti, e soprattutto è un prodotto che non necessita del conservante, quindi potete realizzarla anche con pochi ingredienti che qualsiasi farmacia che faccia anche preparazioni galeniche non si rifiuterà certo di vendervi.
Chiaramente la ricetta non è mia, ma è un rimedio che ha una lunga storia.

Ricetta:

25% Acqua Distillata (meglio farla bollire se fate tanto prodotto)
25% Glicerina
25% Ossido di Zinco
25% Talco Cosmetico

Questa è la ricetta classica, che preparo anche io, ma chiaramente ne esistono più versioni.
So che c'è chi utilizza anche l'Amido al posto del Talco, io sinceramente preferisco non rischiare che la pasta vada a male, nonostante sia presente la Glicerina a sequestrare l'acqua.
Inoltre la pappetta che uso ogni tanto per la detersione delicata del viso a base di semplice Acqua e Amido ha una consistenza piuttosto particolare, dovuta al fatto che si tratta di un fluido non newtoniano. Ovvero la sua viscosità dipende dalla forza che viene esercitata su di esso.
In sostanza risulta essere un fluido difficilmente spalmabile, ma estremamente “colante“ quando non viene esercitata nessuna forza.
Insomma, se volete provate, provate a farla anche con l'Amido al posto del Talco, ma vi consiglio di non superare i 20 g di prodotto o comunque i 2-3 mesi di utilizzo.
Non è una soluzione neanche la conservazione in frigorifero, perché l'Amido tende a “cristallizzare”, e la pappetta normalmente si indurisce parecchio fino a seccare. Chiaramente in una pasta di questo tipo l'effetto dell'Amido sarà ridotto, dato che non è l'unico ingrediente, ma in generale non mi ispira.
Voi comunque provate se volete, soprattutto nel caso vi servisse il prodotto nell'immediato e siate sprovviste di Talco.

La realizzazione in ogni caso è estremamente semplice.
Dovete cominciare con il pesare le polveri, se una delle due risulta granulosa e non bella fine, avete due alternative: passarle al macinacaffé o al Grinder (se lo avete), oppure operare manualmente, schiacciando bene le polveri con un mortaio.
Io ho optato per la seconda soluzione, in parte perché mi sono messa a preparare la pasta alle 10 di sera, in parte perché non avevo voglia poi di ripulire il macinacaffé (non occupandomi prevalentemente di make-up non possiedo il Grinder) per pochi grammi di polveri.
Comunque, una volta pestate per bene le polveri si può aggiungere la fase liquida: Glicerina e Acqua Distillata.
Dato che siamo in assenza di conservante potete fare due cose: o usare dell'Acqua Oligominerale aprendo la bottiglia per l'occasione, oppure potete bollire l'Acqua Distillata per qualche minuto.
In ogni caso questo è un prodotto a bassissimo costo che deperisce in fretta, infatti dopo 2-3 mesi comincia già a seccarsi e indurirsi, diventando più difficilmente spalmabile, quindi considerate l'idea di non farvi problemi a buttarlo quando giunge il suo momento.

Ed ecco qui la mia Pasta all'Acqua e Ossido di Zinco:


ci sono voluti solamente 15 minuti, compreso il lavaggio a mano del mortaio per realizzarla, quindi dico davvero, fatela, e non ve ne pentirete!

E anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

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sabato 11 ottobre 2014

Prodotti I Provenzali Bio Baby - Come sono gli Inci?

Ciao a Tutti,
oggi riprendo a parlarvi di prodotti per bambini, e questa volta vi parlerò della linea bimbi biologica de I Provenzali.
Questa linea non è particolarmente nuova, ma finalmente l’ho potuta trovare anche alla Coop dove vado di solito.
La linea è composta da un detergente, un latte detergente, una crema protettiva e un olio massaggi.
Ci sono anche le Salviettine, ma ve ne parlerò a parte.

I Provenzali Bio – Bimbi – Bagnetto Biologico Corpo e Capelli:


Aqua, Malva Sylvestris Leaf Water, Lauryl Glucoside, Sodium Cocoamphoacetate, Glycerin, Glyceryl Oleate, Sodium Olivamphoacetate, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Lauryl Glucose Carboxylate, Sodium Cocoyl Glutamate, Hydrolyzed Rice Protein, Calendula Officinalis Flower Water, Betaine, Coco-Glucoside, Decyl Glucoside, Dicaprylyl Ether, Parfum, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Sodium Dehydroaceate, Benzyl Alcohol, Citric Acid

250 ml
4 € circa

Si tratta davvero di un prodotto delicato. I tensioattivi non hanno nulla a che vedere con SLES (anche tamponati), qui abbiamo Glucosidi, Amfoacetati, un Glutamato, una Betaina e un Carbossilato, anche se quasi sicuramente da mix già pronti.
Il tutto è addolcito da Acqua di Malva (sicuramente l’infuso estrae le mucillagini lenitive, qui non saprei dirlo), Acqua di Calendula (che però è poesia, il principio attivo lenitivo della Calendula è liposolubile), Proteine del Riso, Trimetilglicina, e infine un estere come leggero surgrassante.
Insomma un prodotto assolutamente delicato, e proprio per questo adatto ai più piccini, difficilmente sarà sufficiente su bambini già più grandi (oltre i 3 anni), e sicuramente non sarà adatto come Shampoo su bambini che li hanno già lunghi o crespi.

I Provenzali Bio – Bimbi – Latte Detergente:


Aqua, Malva Sylvestris Leaf Water, Butyrospermum Parkii Butter, Cetearyl Alcohol, Caprylic/Capric Tryglyceride, Glycerin, Olus Oil, Glyceryl Stearate, Sodium Stearoyl Lactylate, Stearic Acid, Sodium Lauroyl Glutamate, Xanthan Gum, Parfum, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Sodium Dehydroaceate, Benzyl Alcohol, Citric Acid

200 ml
4 € circa

Completamente green, l’unica cosa che non mi piace di questo latte detergente è l’aggiunta di Olio non dichiarato (quasi sicuramente un mix di oli economici, come Palma/Soia/Girasole), che danni non fa, ma avrei preferito saperli (anche appunto fossero oli economici).
Per il resto è un’emulsione classica, con l’aggiunta di Sodium Stearoyl Lactylate, un tensioattivo che di per sé è abbastanza scarsino, ma rende bene nei latti detergenti.
La gelificazione è completamente ecobio, e anche i conservanti sono assolutamente tra i più green (attenzione, in caso di reazione avversa potrebbero essere loro, sono discreti allergeni)

I Provenzali Bio – Bimbi – Crema Protettiva:


Aqua, Butyrospermum Parkii Butter, Cetearyl Alcohol, Glycerin, Behenyl Alcohol, Coco-Glucoside, Phyllostachys Bambusoides Leaf Extract, Helianthus Annuus Seed Oil, Xanthan Gum, Tocopheryl Acetate, Benzyl Alcohol, Sodium Dehydroaceate, Parfum

75 ml
6,80 €

Molto semplice, a base di Karité e Olio di Girasole, con l’aggiunta di alcoli degli acidi grassi, Tocoferil Acetato ed Estratto di Bambù.
Non si tratta di una vera e propria pasta cambio, nonostante il nome “protettiva” potrebbe fuorviare. Sicuramente va bene, ma non sarà “effetto barriera”, come le classiche paste con alte dosi di Ossido di Zinco.
Assolutamente consigliata, anche se a quel prezzo non è propriamente economica visti gli ingredienti.
Vi consiglio di prenderla quando è in offerta.

I Provenzali Bio – Bimbi – Olio Idratante:


Carthamus Tinctorius Seed Oil, Helianthus Annuus Hybrid Oil, Olus Oil, Glyceryl Oleate, Myristyl Lactate, Squalene, Tocopherol, Parfum

125 ml
6,80 €

Chiaramente quest’olio di “Idratante” non ha proprio niente, di acqua non ne contiene, quindi è definibile al massimo emolliente.
In ogni caso non è certo male, in particolare per la presenza di un olio pregiato in prima posizione: il Cartamo, seguito da Girasole, Olio Vegetale indefinito (di solito si tratta di Palma o un misto di semi vari, di solito Soia, Mais e Girasole da noi) e piccole quantità di Tocoferolo e Squalene.
Glyceryl Oleate e Myristyl Lactate sono il primo un emulsionante a basso HLB, il secondo un estere emolliente.
Sicuramente la presenza di un emulsionante, per quanto affine ai grassi potrebbe rendere l’olio più in grado di inglobare l’acqua quando usato su pelle bagnata, rispetto ad un olio puro, ma non conterei troppo su questo effetto, dipende molto dalla quantità inserita.

Spero che anche questo post vi sia piaciuto
Alla prossima

Rasmus

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mercoledì 8 ottobre 2014

Crema Talco Liquido alla Lisolecitina

Ciao a Tutti,
Questa volta vi farò vedere come realizzare un prodotto tipo talco liquido.
In particolare, ho voluto formulare una cremina con una quota emolliente, si, ma che fosse estremamente asciutta, quasi appunto come un talco liquido.
Il mio obiettivo in realtà era realizzare una crema specifica per il seno, dove ho una pelle tendenzialmente simile a quella del viso, piuttosto intollerante agli oli, ma dopo la realizzazione ho visto che la formula base è adattissima per tutti gli eventuali usi di un talco in crema, quindi per evitare gli sfregamenti e come prodotto estivo post-cambio (in tal caso però vi illustrerò quali ingredienti omettere per la sicurezza di bambini e neonati).
Purtroppo non è una ricetta semplicissima o veloce da realizzare, vi consiglio di provare a farla solamente se avete già un pochino di esperienza.
I punti più complessi sono il dover stemperare perfettamente il talco (operazione piuttosto lunga), e nello stesso tempo non lasciare il contenitore troppo fermo nell'immediato, o dovrete ricominciare daccapo perchè, purtroppo il talco tende a riaccumularsi sul fondo.

Eccovi la Ricetta:
Fase A
Acqua Distillata 35,8
Sorbitolo 1
Acqua di Rose 10
Acqua di Amamelide  20
Poliacrilato di Sodio 1

Fase B1
Cera di Soia 0,4
Burro di Mango 0,6
Tocoferolo 0,4
Olio di Jojoba 1,7
Squalano 1,1
Coco Caprylate 1
Cetiol Sensoft 1,7
Trietil Citrato 1,7
Talco 2
Biossido di Titanio 0,2

Fase B2
Lisolecitina Liquida 2,3
Olio di Rosa Mosqueta 1,1
Olio di Germe di Grano 1,1
Dryflo 1
Coenzima Q10 0,1
Estratto CO2 di Rosmarino 0,1

Fase C
Gel di Sodio Ialuronato 5
Trimetilglicina 2
Pantenolo 1
Niacinamide 2

Fase C2
Alcol Etilico 5
Euxyl PE 9010 0,6 
Mentolo 0,1
OE Anice 1gtt
OE Cipresso 1gtt
OE Limone 2gtt 

La consistenza è intermedia tra una crema da dispenser e una da vasetto, se preferite una crema da vasetto potete aumentare a 1,1 o 1,2 il Poliacrilato di Sodio (togliendo acqua) e a 0,5 e 0,7 rispettivamente la Cera di Soia e il Burro di Mango (togliendo dagli oli), inversamente, se preferite una crema da dispenser potete tranquillamente diminuire il Poliacrilato di Sodio, scendendo a 0,8 massimo (non vi consiglio di diminuire i fattori di consistenza lipofili, potrebbe alterarsi troppo la cascata di grassi).
Essendo un prodotto "secco", non aspettatevi una crema estremamente fluida e leggera, non è particolarmente morbida da stendere, ma non è un mattone, ho cercato di studiare al meglio la cascata dei grassi.

Procedimento:
Si comincia preparando la fase acquosa. Il mio Poliacrilato (quello di Vernile) ci mette un secolo prima di idratarsi, quindi è ormai un paio di volte che preparo la fase A di sera, e finisco il resto della preparazione alla mattina successiva.
In ogni caso la preparazione è estremamente semplice, una volta pesati Acqua Distillata e Distillati, basterà inserire il Sorbitolo, che si scioglierà in frettissima, e poi disperdere il Poliacrilato.
Coprite il contenitore (io a questo scopo uso dei contenitori ermetici tipo quelli dell'Ikea per gli alimenti quando faccio tanta crema, altrimenti uso come vedete il bicchiere della nutella col suo coperchio ermetico, ma considerate che essendo una crema Olio in Acqua, dovrete versare anche la fase oleosa in quello stesso contenitore), e attendete.
Quando la fase A è ragionevolmente pronta (nel mio caso sembra pronta ben prima, ma il gel è opaco, e una volta emulsionato si capisce perché: si notano i microgranelli di Poliacrilato non ancora ben dispersi), potete preparare la fase B1 a caldo.
Cominciate inserendo Cera di Soia, Tocoferolo, oli ed esteri, e una volta sciolta disperdete bene Talco e Biossido di Titanio.
Le due polveri sono piuttosto rognose da disperdere bene, vi consiglio di lavorare a lungo il prodotto, per evitare il più possibile che ci siano grumi.
Aiuta tantissimo avere a disposizione veri e propri becher di vetro con le astine di vetro da laboratorio, hanno la curvatura perfetta per aderire bene in ogni punto del fondo, e permettere così di schiacciare al meglio i grumi.


Quando le polveri sono sufficientemente disperse, potete aggiungere anche il Burro (attenzione che il tutto sia sotto i 70°C, tanto non dovete emulsionare a caldo, serve solo che non ci siano più grassi solidi, e basteranno anche i 45-50°C), e mescolare bene in modo che si omogenizzi tutto.
Se col tempo avete lasciato già raffreddare il bagno maria, non ci vorrà molto perché la fase si sia raffreddata quel che basta per fare le aggiunte lipidiche a freddo (sotto i 40°C).
Cominciate con gli oli, il DryFlo, l'Estratto CO2 di Rosmarino e il Q10, poi inserite per ultima la Lisolecitina.
A questo punto, se la fase A è ben gelificata siete pronti per emulsionare.
Essendo la Lisolecitina un emulsionante a freddo vi basterà versare la fase B nella fase A, e frullare.
Vedrete che si formerà una cremina piuttosto densa (dato che la fase A è già densificata, non come quando si lavora col Carbomer che va tamponato), e dal colore sembrerà quasi crema pasticcera! Questo a causa sia della Lisolecitina, che del Q10 e dell'Estratto CO2.
La crema a questo punto è quasi pronta, basterà preparare la fase C2 alcolica, dove andrete a sciogliere il Mentolo nell'Alcol Etilico.
Gli Oli Essenziali li ho voluti inserire qui, insieme al Mentolo, ho verificato che si disperdono bene. Ho fatto questa scelta per creare un effetto fresco sia al tatto (col Mentolo appunto), sia all'olfatto.
Chiaramente essendo l'OE di Limone fotosensibilizzante non usatelo se intendete usare questa crema in estate, rischiando di espo
rre l'area al sole.
Piuttosto sostituitelo con un OE che non abbia questa controindicazione.
Io in questa fase ho inserito anche il mio conservante, che ha inci Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin, ma in base al conservante che usate, potete inserirlo a parte in fase C alla fine.
Una volta inserita la fase alcolica, che smollerà leggermente la crema, potete inserire i restanti ingredienti: Gel di Sodio Ialuronato, Pantenolo e Trimetilglicina (mescolate bene dopo averne inserito uno alla volta).
La Trimetilglicina ci metterà un po', ma vedrete che si scioglierà bene anche nella crema intera. Potete velocizzare il procedimento inserendola in fase A prima dell'emulsione a freddo, mentre vi sconsiglio di fare lo stesso con Ialuronato e Pantenolo, che tendono a smollare i gelificanti sintetici.
A questo punto è cruciale fare una verifica del pH, che deve essere intorno a 6 (se è 5,5 o 6,5 poco cambia, ma non uscite da questi limiti), perché la Niacinamide rimanga stabile.
Nel mio caso, su tre volte che ho fatto la crema, ho sempre ottenuto un pH perfetto a 6, e non ho avuto bisogno di modificarlo, ma controllate sempre per sicurezza.
A questo punto potete tranquillamente inserire la Niacinamide e invasettare la crema.
Se volete potete aggiungere del colorante, a me piace questo giallo tenue, quindi l'ho lasciata così.
La prima volta l'ho inserita in un dispenser, dato che inserendo Pantenolo e Sodio Ialuronato si era smollata un po'.
Poi però ho notato che in un paio di giorni si è addensata, quindi nelle volte successive l'ho inserita in vasetto, rimane sempre e comunque di una consistenza intermedia, infatti ribaltando il vasetto la crema esce, anche se lentamente, però allo stesso tempo si riesce a prelevarla comodamente col dito, mentre dal dispenser esce più a fatica e le polveri tendono ad otturarlo un pochino.

Gestione delle Sostituzioni/Omissioni:
Il focus principale di una crema del genere è che sia superasciutta e non appiccicosa.
Ho ottenuto questo effetto in cinque modi: Polveri in abbondanza, uso di gelificazione completamente sintetica, uso del Sorbitolo al posto della più appiccicosa Glicerina, uso di un emulsionante a freddo dermoaffine ed uso di grassi setosi e leggeri.
A tutto questo ho aggiunto importanti attivi dall'effetto batteriostatico, astringente e antiossidante (quest'ultimo effetto è il meno importante per questo tipo di crema, ma dipende da dove vorrete usarla, io come vi ho detto la uso sul seno, quindi non ho evitato di mettere qualche ingrediente pregiato)
In sostanza potete omettere tranquillamente Acqua di Rose, Biossido di Titanio, Mentolo (se non volete l'effetto freddo, o non l'avete, non è fondamentale), Ialuronato e Q10.
L'Acqua di Amamelide invece, la considero funzionale per l'effetto astringente, idem la cascata di grassi, va replicata il più possibile, potete modificarla, ma dovete fare attenzione agli Spreading Value degli esteri, e alla leggerezza degli oli (ad esempio il Jojoba è difficilmente sostituibile). La Cera di Soia potete sostituirla con qualche altro olio idrogenato, ma non vi so dire molto, sarà più semplice sostituire i due oli inseriti a freddo.
Fondamentali e insostituibili a mio parere restano il Sorbitolo (potete provare a sostituirlo con la Glicerina, ma l'effetto potrebbe essere abbastanza diverso), l'Alcol per solubilizzare il Mentolo, ma anche come batteriostatico, il Trietil Citrato (dall'effetto ba
tteriostatico), e il DryFlo, assorbente più delicato delle polveri minerali.
Potete provare al posto del Poliacrilato ad usare il Carbomer, ma non avendo mai provato per questa ricetta specifica dovete provare, non saprei dirvi precisamente quanto metterne, il mio (340D) sembra che renda meno di altri e che si smonti con maggiore facilità, potete anche provare ad inserire altri polveri inerti al posto del Talco (Caolino in primis), ma evitate assolutamente l'Ossido di Zinco, incompatibile con i gelificanti sintetici.
Al posto dell'Estratto CO2 di Rosmarino potete scegliere Aperoxid o Antiranz, ma dovete inserire uno di questi, dato che è stato inserito l'Olio di Rosa Mosqueta.
Gli ultimi tre attivi non sono esattamente fondamentali, ma completano l'effetto della crema, aggiungendo un effetto lenitivo e rigenerante. La Trimetilglicina inoltre funziona anche da seboregolarizzante, utile per un prodotto che vuole mantenere la pelle asciutta.

Anche per oggi ho finito!
Spero che la ricetta vi sia piaciuta!

Rasmus

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