domenica 30 agosto 2015

I Filtri Solari, come funzionano?

Ciao a Tutti,
nonostante l'estate sia ormai quasi finita, comincio ora a parlarvi dei filtri solari e di come funzionano.
Mi ci sono voluti diversi mesi per documentarmi e studiare a sufficienza, quindi purtroppo non ho potuto scrivere prima questo articolo.

In generale i prodotti solari sono forse i cosmetici più complessi da realizzare, sia in termini di formulazione, che di costi, ma anche di test, si tratta infatti di un prodotto che mai e poi mai realizzerò di persona.
Inoltre, non è nemmeno possibile trovare il prodotto migliore in assoluto, perché anche le stesse esigenze delle persone che vogliono acquistarlo sono diverse.
Quello che invece è importante, è avere tutte le informazioni utili per poter fare una scelta accurata.
Ed è proprio per questo che voglio parlarvi dei principali parametri utili per scegliere un buon cosmetico con protezione solare, cominciando oggi a fare chiarezza sul funzionamento dei diversi filtri solari.

Innanzitutto cerchiamo di capire la differenza di azione di due macrocategorie di filtri solari, quelli che nel web e nel marketing vengono chiamati "Filtri Chimici" e "Filtri Fisici".
A questo proposito citerò Rodolfo Baraldini, cosmetologo che gestisce un blog molto chiaro, ma allo stesso tempo molto specifico in ambito cosmetologico.
In questo articolo fa notare come sia ridicola questa differenziazione, in quanto tutti i filtri solari sono sia Chimici, che Fisici, in quanto si tratta di molecole (e quindi sostanze chimiche, naturali o di sintesi che siano), e che possiedono la proprietà di riflettere, assorbire o rifrarre le onde elettromagnetiche che compongono lo spettro visibile, ovvero la luce. Avevo già fatto qualche accenno all'argomento radiazioni quando ho parlato dei colori e dei coloranti.
La nomenclatura sembra che sia più che altro una strategia di marketing per far preferire un tipo di filtro ad un altro, facendo passare tutto ciò che è "Chimico" come negativo.
La proposta di questo citato blogger è stata di categorizzare in modo differente i filtri, parlando di Filtri Metallici/Insolubili e Filtri Non Metallici/Solubili.
Sinceramente trovo che la differenziazione sia più che altro "complicata", mentre mi trovo molto più comoda a differenziarli in "Filtri Organici" e "Filtri Inorganici", definizione "comoda" se si esclude la naturale traduzione in inglese, dove emergerebbe l'ambiguità di fondo di ORGANIC = BIOLOGICO, dove effettivamente potrebbe emergere qualche difficoltà di traduzione.
Dato che personalmente non ho intenzione, per il momento, di scrivere articoli in inglese, mi trovo meglio con questa differenziazione, che si basa sulla semplice differenza fra chimica inorganica e chimica organica, che teoricamente dovrebbe essere relativamente nota.

La differenza principale fra questi due tipi di filtri risiede nel preciso modo in cui proteggono la pelle dai raggi solari.
Innanzitutto, bisogna precisare, se un tempo si dava la responsabilità del fotoinvecchiamento solamente ai raggi UVB, ora si è scoperto anche il ruolo degli UVA, onde elettromagnetiche a più bassa energia, ma proprio per la loro più bassa frequenza, in grado di passare più facilmente negli strati profondi della pelle.
Proprio per questo motivo, attualmente i solari in commercio in UE devono contenere almeno un filtro solare UVA che copra almeno 1/3 rispetto alla capacità filtrante UVB.
Alla luce di queste nuove scoperte, si è dovuta anche evolvere la formulazione dei prodotti solari, in particolare quelli con Filtri Organici.

Ma vediamo davvero qual'è la differenza di azione fra questi due diversi sistemi protettivi:

La prima categoria di cui vi parlo, quella che agisce secondo un meccanismo più semplice, è quella dei Filtri Inorganici.
Questa categoria di filtri, che comprende Biossido di Titanio e Ossido di Zinco (che però non è un filtro UE riconosciuto) al momento, si basa su un, detto in modo semplicistico, "effetto specchio", ovvero sulla riflessione dei raggi solari.
La capacità di riflessione di queste due molecole è anche il motivo per cui sono due sbiancanti ottici, come vi avevo già spiegato parlando dei coloranti e dello spettro visibile delle radiazioni elettromagnetiche, il bianco è la riflessione di tutte le lunghezze d'onda che ricadono nel visibile.
In sostanza viene sfruttata questa stessa proprietà anche come filtro solare. Il risultato ottimale si ottiene con il coating della sostanza filtrante.
Chiaramente non è così semplice come l'ho voluta introdurre, approfondendo l'argomento si scopre che il fenomeno fisico più specifico è chiamato "Effetto Scattering" (o Diffusione Ottica): ovvero i fotoni "urtano" le molecole fotoriflettenti in modo "casuale", così che da un disordinato cambiamento continuo di traiettoria, i fotoni vengono infine riflessi in diverse direazioni, e questo perché si ha una parziale sovrapposizione di molecole, su vari strati.
Non si tratta di una riflessione vera e propria, dato che non si ha un unico urto, con conseguente modifica della traiettoria in maniera regolare e determinata.
In questo modo, va da sè, viene protetta la pelle da tutti i raggi UV, dato che tutti quanti, in qualche modo, vengono diffusi.
Chiaramente, la protezione non è totale, una percentuale di raggi UV passerà sempre, e la quantità specifica dipende, non solo dal fattore SPF del prodotto, ma anche dalla quantità di prodotto applicata e dalla sua resistenza sulla pelle nel tempo, ma sono fattori che illustrerò meglio più avanti.

Parliamo ora dei più numerosi Filtri Organici.
Si tratta di una categoria di molecole molto più ampia, di cui fanno comunque parte molecole di derivazione vegetale.
Si tratta infatti di molecole che tendenzialmente contengono uno o più gruppi cromofori, ovvero siti attivi della molecola in grado di assorbire raggi UV, ovvero fotoni, e agiscono allo stesso modo della stessa Melanina, che è proprio la sostanza naturale che il corpo unano produce per proteggere la pelle dal sole.
Questo succede perché un fotone è in grado di "attivare" elettroni in alcune molecole particolari, in questo modo l'energia del fotone viene assorbita, prima di raggiungere gli strati profondi della pelle.
Di solito si tratta di molecole con un anello aromatico e gruppi funzionali che possono agire da donatori o accettori di elettroni.
Ogni filtro fisico assorbe selettivamente un particolare tipo di lunghezza d'onda, passando così ad uno stato eccitato, questo cambiamento assorbe lenergia della radiazione e fa si che venga restituita un'onda con una frequenza innoqua per la pelle.
Proprio per questo, si aggiungono interazioni estremamente complesse, sia fra questo tipo di molecole, sia con altri ingredienti cosmetici, motivo per il quale è difficilissimo valutare l'inci di un solare.
Inoltre, l'energia solare stessa, oltre ad essere assorbita dai filtri, essendo composta da diverse frequenze, può provocare effetti collaterali, rendendo quindi instabili i filtri stessi. Sta proprio nella previsione di tutti questi meccanismi l'estrema difficoltà di formulazione di un solare che contiene filtri Organici.
La stessa valutazione di questi sistemi complessi non è valutabile, in quanto non esiste una normativa che regolamenti la stabilizzazione del sistema filtrante; bisogna per forza di cose fidarsi del formulatore e del produttore.

In aggiunta al vero e proprio filtro, che sia organico o inorganico, ci sono anche altre sostanze in grado di aumentare l'SPF di un cosmetico.
Tra questi abbiamo sicuramente gli oli, che di solito forniscono un SPF tra il 3 e il 5, ma anche i quencher, ovvero sostanze che abbattono alcuni stati eccitati delle molecole e quindi tendono a stabilizzare il sistema filtrante e anche ad assorbire parte delle radiazioni solari.
In tutto questo, risulta comunque fondamentale il ruolo della formulazione, che può ricreare stati particolari di disposizione del prodotto al di sopra della pelle, creando schemi di diffusione il più possibile complessi, sfruttando le diverse leggi dell'ottica e dell'elettromagnetismo.

In generale, voglio già concludere questo post dicendovi chiaramente che è molto difficile fare una scelta oculata solo basandosi sull'inci.
Quindi non esprimerò un'opinione univoca sulla scelta di un solare partendo dall'unico parametro "tipo di filtro".
Infatti la questione coinvolge diversi aspetti del prodotto, non solo quello formulativo, ma anche "pratico"; infatti un solare spiacevole da applicare e da tenere sulla pelle, sicuramente verrà applicato meno spesso o in minore quantità, minando quindi all'efficacia.
Mentre per quanto riguarda l'aspetto ecologico della scelta fra Filtri Organici o Filtri Inorganici, in generale non esiste il solare completamente ecobio, ma nella stessa categoria, se i solari a base di Filtri Inorganici sono relativamente semplici da scegliere, i solari a base di Filtri Organici sono molto più difficili da valutare.
Visto che è un argomento che sto ancora studiando, per oggi mi fermo qui, e rimando la spiegazione di altri parametri ad un intervento successivo

Spero che il post sia stato interessante!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it, Nononsensecosmethic.org, Galenotech.org e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

giovedì 27 agosto 2015

Nuova Crema Viso tipo Eterea, con versione BBCream

Ciao a Tutti,
torno a parlarvi di cosmesi per il viso, e in questo caso torno proponendovi una versione modificata di una delle mie prime ricette, ovvero la mia versione casalinga della crema Eterea, che vi avevo già mostrato.
Mi sono trovata molto bene con questa crema, è stata l'unica vera e propria crema che la mia pelle del viso abbia sopportato.
Infatti ho una pelle piuttosto intollerante agli oli, e tendo a non sopportare la Xantana e in generale i gelificanti ecobio.
Ho fatto qualche piccolissima modifica, infatti l'originale stessa conteneva Sorbitolo, che quindi ho parzialmente usato al posto della Glicerina, ora che ne sono fornita.
Inoltre ho usato l'Alcol Cetilico al posto del Sorbitan Olivate come lipofilo di contrasto, questo per una semplice comodità, visto che si scioglie a temperature più basse e ho cambiato il conservante (voi poi usate quello che volete).
Infine ho deciso di realizzare anche un dispenser di BBCream, che ho ottenuto in modo semplicissimo: ho preso una certa quantità di crema, e l'ho inserita in una ciotolina in cui avevo già pesato il Fondo Minerale che uso di solito stemperato in un pochino di Olio di Macadamia, e ho mescolato per bene.

Se volete realizzare solo la versione BBCream, potete stemperare il Fondo Minerale direttamente nella fase A, insieme a Caolino e Biossido di Titanio.

Fase A1:
Acqua 52,3
Carbomer 340 FD 0,2
Sorbitolo 1

Fase A2:
Idrolato di Amamelide 25
Gomma Xantana 0,1
Glicerina 0,5

Fase B:
Metilglucosio Sesquistearato 1
PGE-3 Metilglucosio Distearato 1,5
Alcol Cetilico 0,3
Coco Caprylate 1
Propylheptyl Caprylate 1
Squalano 1
Trietil Citrato 2
Tocoferolo 0,5
Gamma Orizanolo 1
Burro di Mango 0,3
Caolino Polverizzato 0,5
Biossido di Titanio 0,1

Fase C:
Bisabololo 0,5
Olio di Jojoba 0,9
Olio di Riso 0,8
Fenilight 0,5
Estratto CO2 di Rosmarino 0,15
Dry Flo 0,75
Coenzima Q10 0,1
Gel di Sodio Ialuronato 2,5
Nano-liposomi Multivit 3
Ceramidi SK-Influx 1,5

BBCream:
30g di crema finita
Olio di Macadamia 0,90 circa
Fondo Minerale 0,20-0,30 circa

Il procedimento è invariato rispetto alla versione precedente, per quanto riguarda la versione non colorata.


Si inizia con l'aggiungere il Sorbitolo all'Acqua Distillata, e subito dopo con il far idratare il Carbomer nella stessa, nel mio caso si tratta di un Carbomer che ci mette parecchio a idratarsi, se prendete l'ultrez ci metterete sicuramente di meno.
Una volta sistemata la fase A1, passo alla fase A2, facendo il Gel di Xantana con gli Idrolati e la Glicerina, come vi ho spiegato qui.
Una volta sistemate le fasi A, si può passare alla fase B: pesando prima gli emulsionanti: Metilglucosio Sesquistearato, Pge-3 Metilglucosio Distearato e Cetilico.
Poi potete aggiungere tutti gli emollienti della fase B tranne il burro, ma dovete aspettare a scaldare a bagnomaria fino a quando le fasi A non saranno pronte.
Quando la fase B sarà sufficientemente calda, intorno ai 70°C, potete cominciare con lo sciogliere il Gamma Orizanolo e successivamente potrete anche aggiungere le polveri e il Burro di Mango, cercando di non superare i 70°C.

Ora dovete mantenere la temperatura per emulsionare. Minipimer e Termometro alla mano cominciate a inserire piano piano la fase grassa in quella acquosa (potreste anche fare il contrario, ho provato e viene lo stesso con questa ricetta, ma con fasi grasse più corpose c'è il rischio che la crema nell'indecisione tra acqua in olio o olio in acqua decida di diventare ricotta).
In questo caso la fase grassa è molto esigua, quindi potete tranquillamente versarla tutta insieme, mescolando appena prima di usare il frullatore.
L'ideale è far andare il minipimer cominciando a basse velocità, e aumentando gradualmente. È importante omogeneizzare bene tutto il prodotto, quindi muovete il frullatore, se è necessario pulitelo con una spatolina di silicone, i bordi del contenitore e frullate ancora.
Quando la consistenza comincia ad essere bella cremosa ed omogenea vuol dire che è venuta, potete togliere dal bagnomaria, asciugare il fondo del contenitore e aspettare che si raffreddi.

Durante il raffreddamento potete cominciare a preparare la fase C, continuando a dare qualche mescolata di tanto in tanto alla vostra crema, che aiuterà anche a far andare via le bolle.
Si può cominciare col preparare in un piccolo contenitore gli oli della fase C insieme al Bisabololo disperdendoci Dry Flo e Coenzima Q10.
Prima di inserire la fase C, se la crema è ancora calda, potrete intanto tamponarla con la Soluzione di Soda, così da formare il vero e proprio Gel di Carbomer. Aggiungete Soda fino ad arrivare a pH 5,5-6, meglio 6.
La crema comincerà a cambiare consistenza, diventando più morbida e cremosa.
Quando la crema sarà scesa sotto i 50°C si possono cominciare ad inserire i diversi ingredienti che compongono la fase C, partendo da quelli meno delicati: Fenilight, Estratto CO2 di Rosmarino, Gel di Sodio Ialuronato, e mix di Oli e Bisabololo con Dry Flo e Coenzima Q10.
Inserendo quest'ultimo vedrete a crema cambiare colore, virando al giallo-crema pasticcera!
A questo punto, potrete, dare un'ultima frullata alla crema, sia col minipimer, ma anche con le fruste elettriche (di solito rendono le creme ancora più belle quanto a consistenza, ma attenzione alle bolle).
A questo punto potete aggiungere Ceramidi e Nanosomi, dopo l'inserimento dei quali non potrete più frullare.
La crema è fondamentalmente pronta, ma potrete personalizzarla con la fragranza e il colorante che preferite.
Io continuo ad apprezzare molto l'Olio Essenziale di Anice di Gisella.


Gestione delle sostituzioni/omissioni:
Acqua Distillata, Carbomer, Glicerina e Xantana sono fondamentali, al limite si può evitare la Xantana, ma dato l'obiettivo di una crema molto leggera e adatta alle pelli grasse, non si può fare a meno del Carbomer, e senza il Sorbitolo potete semplicemente realizzare la prima versione della crema.
Rispetto alla ricetta precedente ho rimosso l'Idrolato di Fiori d'Arancio, tenendo solo l'Idrolato di Amamelide, che invece risulta essere fondamentale.
Visto che la ricetta mi piace particolarmente, non sono convinta che possano essere fatte ulteriori omissioni, se non quella del Bisabololo, se non avete una pelle reattiva.
Mentre il Cetilico potete tranquillamente sostituirlo da un altro lipofilo di contrasto o fattore di consistenza lipofilo.
Gli emulsionanti scelti danno creme molto asciutte, potete usarne anche uno solo dei due idrofili, usandoli al 2,5%. 
La cascata è molto poco modificabile, sono fondamentali sia gli Oli (inseriti a freddo per inserire Coenzima Q10 e Dry Flo, ma assolutamente non termolabili), sia gli Esteri. Di quest'ultimi forse potete trovare qualcosa con Spreading Value simile (indica il grado di diffondibilità e spalmabilità di Oli ed Esteri) e se non avete il Burro di Mango potete tranquillamente usare Karitè, Cupuacu o Kpangnan/Kanya.
Potete sostituire il Tocoferolo col Tocoferil Acetato se il primo non l'avete, ma non avrete lo stesso effetto antiossidante.
Se non avete il Gamma Orizanolo, che in questo caso ho inserito come antiossidante degli oli, potete farvi bastare l'Oleoresina di Rosmarino, sostituibile da Aperoxid o Antiranz.
Userei tutti gli ulteriori ingredienti antiage, perché effettivamente ho trovato che la crema sia perfetta così, ma potete comunque saltarli se proprio non li avete, ma la crema potrebbe non essere così efficace come l'ho trovata io.

Spero che la ricetta vi sia piaciuta!
Alla prossima!

Rasmus

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lunedì 24 agosto 2015

Nuove attrezzature per lo spignatto!

Ciao a Tutti,
quest'oggi toccherò un argomento un pochino più pratico, e anche un pochino banale.
Da un po' di tempo ho dovuto, per cause di forza maggiore, cambiare qualche attrezzatura da spignatto.
Infatti ho sepolto la mia seconda bilancina, e mi sono trovata a doverne acquistare una nuova.
Dato che sempre più spesso mi metto a realizzare saponi, speravo fosse davvero una buona idea acquistare questa bilancina da cucina doppia:


Effettivamente l'idea è geniale: il piatto grande misura al grammo, e arriva fino a 5kg, portata e sensibilità perfetti per pesare i grassi o l'acqua quando si fa il sapone, mentre il piatto piccolo, a scomparsa laterale, serve per le misure di maggiore precisione: ha sensibilità solo allo 0,1g, ma ha anche una portata di 350g, il che la rende perfetta per pesare le fragranze e le aggiunte decorative ai saponi.
Il problema però è che non pesa affatto con precisione...quindi l'ho dovuta riportare indietro.
Controllando le pesate con ben altre 2 bilancine segnava sempre un peso minore, e sempre variabile (da un 5 ad un 20% in meno circa).
Non me la sono sentita di ritentare, visto il prezzo ho proprio l'idea che si tratti di un prodotto di troppa bassa qualità.

A questo punto, ho dovuto per forza ripiegare sulla normale bilancia da cucina per il sapone, mentre tiro fuori la nuovissima bilancina di precisione per pesare fragranze e polveri.
L'ho presa da Dermolife, approfittando di un ordine collettivo, ed ora che l'altra ha cominciato a dare i numeri, ho cominciato ad usare questa, che tenevo come riserva.

Oltre a queste nuove bilancine, mi sono munita di due nuovi termometri.
Per prima cosa ho riacquistato il termometro Ikea, economico a sonda, acquistato per forza di cose in un momento di emergenza, quando quello vecchio ha cominciato a non funzionare, e su questo posso farvi un aggiornamento, infatti ho scoperto che è stata migliorata la sonda:
Come vedete la sonda non ha più una saldatura singola, che mette a rischio il funzionamento della sonda stessa se viene sommersa dai liquidi, ma sono presenti due saldature, che dovrebbero ridurre al minimo i rischi di danneggiamento.

Il secondo termometro invece è stato uno “sfizio”, l'ho trovato su Amazon in offerta, quindi ho deciso di ordinarlo più che altro per le misure di precisione.
Infatti si tratta di un termometro a laser, sicuramente più preciso, e con un range più ampio di misura (segnala anche i gradi sottozero), e risulta anche più pratico per le realizzazioni “in piccolo”, come ad esempio decorativi, perché non serve inserire una sonda “pesante” in un becher “leggero”, come quello in polipropilene, che quindi risulta instabile a bagnomaria nella pentola.

Un ulteriore strumento di cui mi sono munita recentemente, e che mi è stato talmente utile, da segnalarvelo, è la “pinza” del microonde:
Si tratta di un semplicissimo attrezzo che io ho riesumato nel “cimitero degli attrezzi culinari”, ovvero un cassetto pieno di oggetti sulla carta utilissimi, ma che di fatto non uso mai.
Facendo una pulizia generale, mi è capitata tra le mani, si tratta di un “manico a pinza” per il piatto crisp del microonde, che non ho mai usato in tutti questi anni...praticamente nuovo, appena l'ho visto ho subito pensato alla sua utilità per spignattare!
Infatti tiene perfettamente il bordo dei becher, sia quelli di polipropilene, sia quelli di vetro pyrex.
Anzi, usando un elastico resistente (non i classici elastici sottili, ne quelli per capelli che si smollano), è possibile “bloccare” la chiusura della pinza, e avrete munito il becher di un pratico manico.
Chiaramente il mio è un suggerimento, vi consiglio di testarlo sui vostri becher, prima di usarli, e di non usare questo metodo per spignatti abbondanti (ad esempio quando fate un litro di crema!), per preparazioni oltre i 500ml vi consiglio le caraffe in polipropilene o pyrex (queste ultime le trovate pure nei negozi di casalinghi), sono sicuramente più comode da usare.

Infine, già che ci sono, vi mostro gli ultimi stampi che ho comprato, un mesetto fa.
Sono andata all'Ikea per il termometro...e sono tornata a casa con questi:
ho preso i primi due stampini per cioccolatini per fare le monodosi di scrub, visto che anche gli stampini per cubetti di ghiaccio normalmente sono troppo grandi per la quantità di prodotto che uso io.
Mentre ho preso i secondi per fare qualche saponcino, magari come decorativo per saponi montati!

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

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venerdì 21 agosto 2015

Linea Bionova Bimbi, come sono gli inci?

Ciao a Tutti, torno a parlarvi di linee di prodotti per bambini.
Questa volta vi parlo di una nuova linea che ho visto alla Coop: la Bionova.
Vi avevo già parlato della linea cosmetica base, dopo qualche mese che non andavo alla Coop (mi è comoda solo quando devo fare la spesona dei detersivi, visto che uso quelli alla spina della Vivi Verde), ho notato, probabilmente con un certo ritardo, che hanno aggiornato l'assortimento, inserendo appunto questa linea dedicata all'infanzia, oltre ad una dedicata alle mamme di cui vi parlerò.
Vi anticipo che non sono contentissima, in particolar modo per i detergenti, dove potevano anche essere usati tensioattivi molto meno aggressivi, anche se sono stati in parte bilanciati.

Bionova – Baby – Bagno Shampoo Corpo e Capelli:

Aqua, Ammonium Lauryl Sulfate, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Maris Sal, Decyl Glucoside, Calendula Officinalis Flower Extract, Hydrolyzed Oat Protein, Glycerin, Tocopherol, Disodium Cocoyl Glutamate, Magnesium Sulfate, Glyceryl Oleate, Coco-Glucoside, Sodium Cocoyl Glutamate, Hydrogenated Palm Glycerides Citrate, Citric Acid, Lactic Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Parfum

200 ml
3,49-4,99 €

Tristemente vi dico: questo è un prodotto assolutamente ecobio, ma non so se userei su un bambino molto piccolo. Abbiamo un tensioattivo primario troppo, troppo aggressivo, l'ALS. Personalmente lo sconsiglio persino nei prodotti per adulti, a meno che non sia seguito da tanti anfoteri e qualche surgrassante. Qui invece abbiamo solo un glucoside, che sicuramente tampona, ma inserito dopo il sale (che sia Marino o Cloruro di Sodio è sempre la stessa cosa). Inoltre abbiamo solo in fondo un pochino di surgrassanti e altri tensioattivi più delicati e qualche proteina.
Insomma, o il prodotto è praticamente un'acqua micellare (vista l'assenza di gelificanti, se fosse un prodotto liquidino, potrebbe anche essere delicato, semplicemente non contiene quasi nulla dopo l'acqua), oppure è un prodotto che non proverei su bambini sotto i 2 anni minimo.

Bionova – Baby – Detergente Unico Delicato:

Aqua, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Glycerin, Sodium Coco-Sulfate, Coco-Glucoside, Maris Sal, Calendula Officinalis Flower Extract, Hydrolyzed Rice Protein, Chamomilla Recutita Flower Extract, Buddleja Davidii Extract, Glyceryl Oleate, Hydrogenated Palm Glycerides Citrate, Tocopherol, Sodium Cocoyl Glutamate, Caprylyl/Capryl Glucoside, Disodium Cocoyl Glutamate, Lactic Acid, Citric Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Parfum

200 ml
3,84-5,49 €

Delusione leggermente inferiore per quest'altro prodotto: abbiamo sempre un tensioattivo primario aggressivo per il target, pur essendo ecobio, ha la stessa aggressività dell'SLS. Qui abbiamo almeno il glucoside subito dopo, questi tensioattivi di solito tamponano abbastanza bene l'aggressività degli altri tensioattivi, anche se non sono anfoteri.
Abbiamo poi vari estratti vegetali, proteine, surgrassanti e tensioattivi di contorno, ma davvero in piccolissime quantità.
Insomma, io lo proverei prima come prodotto per adulti, e nel caso su bambini, ma non mi sembra certo un prodotto perfetto per bambini sotti i 2-3 anni.

Bionova – Baby – Crema Lenitiva Idratante e Nutriente:

Aqua, Butyrospermum Parkii Butter, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Cetearyl Alcohol, Glycerin, Coco-Caprylate, Coco-Glucoside, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Calendula Officinalis Flower Extract, Buddleja Davidii Extract, Chamomilla Recutita Flower Extract, Tocopheryl Acetate, Myristyl Alcohol, Xanthan Gum, Myristyl Glucoside, Ascorbyl Palmitate, Lactic Acid, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid, Parfum

75 ml
3,42-4,89 €

Qui finalmente troviamo le formule come dovrebbero essere! Abbiamo una bella cremina, ricca di emollienti, con giusto un pochino di Aloe, estratti vegetali e Vitamina C palmitata.
Insomma niente di straordinario, ma direi che per lo scopo è perfetta.
Potrebbe dare un pochino di scia bianca, dato che è stata gelificata solo con Gomma Xantana, ma nel caso porterà solamente a massaggiarla più a lungo sulla pelle.

Bionova – Baby – Crema Protettiva per il Cambio:

Aqua, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Zinc Oxide, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Cocos Nucifera Oil, Caprylic/Capric Tryglyceride, Glycerin, Polyglyceryl-3 Polyricinoleate, Butyrospermum Parkii Butter, Magnesium Sulfate, Calendula Officinalis Flower Extract, Lonicera Caprifolium Flower Extract, Lonicera Japonica Flower Extract, Tocopheryl Acetate, Lactic Acid, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid

75 ml
3,32-4,75 €

Anche qui sono molto contenta. L'Aloe è in quantità accettabili, e abbiamo una bella emulsione A/O, quindi un prodotto molto emolliente e filmante, con anche l'effetto “impermeabilizzante” all'acqua.
Hanno usato il conservante ecobio che consiste in un estratto di Caprifoglio titolato in parabeni (proprio per farvi sapere che sono di fatto sostanze naturali!), ma niente paura, come ho già detto spesso, i parabeni sono tra i conservanti più sicuri esistenti, non hanno mai causato problemi, vengono usati anche nell'industria alimentare, ma è bastato uno studio, screditato, a far girare un'enorme bufala per ormai un decennio.

Bionova – Baby – Olio Emolliente Rilassante:

Helianthus Annuus Seed Oil, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Calendula Officinalis Flower Extract, Tocopheryl Acetate, Parfum

100 ml
4,12-5,89 €

Questo è un semplice olio misto a base di oli vegetali: Girasole e Mandorla, arricchiti dall'Estratto di Calendula e Tocoferil Acetato.
Sarebbe stato preferibile usare il Tocoferolo, visto che ha una maggiore azione antiossidante, ma il prodotto è buono, gli oli sono piuttosto resistenti, quindi basta fare un po' di attenzione sia nella conservazione, sia nella scelta del prodotto, acquistatelo solo se non è su uno scaffale scaldato dai neon.
Potete comunque realizzarlo benissimo in casa, usando i suddetti oli e acquistando a parte il Tocoferolo (meglio del Tocoferil Acetato).
Avrete già un buon prodotto, e sarà enormemente più economico, e la realizzazione è velocissima e semplicissima.

Anche oggi ho finito!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

venerdì 14 agosto 2015

Il Poliacrilato di Sodio

Ciao a Tutti,
Oggi voglio parlarvi di un altro ingrediente cosmetico che ho più volte usato, ovvero il Poliacrilato di Sodio.
Si tratta uno dei diversi gelificanti sintetici usati per la cosmesi casalinga, ma a differenza del Carbomer è già tamponato, per il resto è molto simile, regge pochissimo i sali, esattamente come quest'ultimo, e sulla pelle si “smonta”, ma a differenza del Carbomer trovo che renda la texture più setosa e fondente.
Inoltre si tratta di un polimero che ha anche capacità emulsionanti (dovrebbe reggere fino a 20% di grassi, se inserito all'1,5%).

Come vi ho già detto più volte, io tollero male i gelificanti che fanno strato, ovvero i classici gelificanti ecobio: Gomma Xantana, Carragenine, Idrossietilcellulosa, anche a dosaggio piuttosto basso, quindi devo per forza di cose optare per ingredienti di questo tipo.
Proprio la bassa capacità di reggere i sali rende questo prodotto così adatto alle pelli che mal tollerano grassi e filmanti.
Infatti si tratta di molecole che vengono progettate proprio per “smontarsi” a contatto con i sali presenti sulla nostra epidermide, ovvero l'insieme di sostanze saline contenute nel'NMF.
Un gelificante filmante, non è per forza un ingrediente comedogeno, ma ci sono pelli, per prima la mia, che non li tollerano, e non si limitano a lucidarsi, ma a fare proprio brufoletti.
Da quando mi limito allo 0,1-2% massimo di Xantana (o ancora meglio di Alginato) e lascio il ruolo di addensante primario a Poliacrilato e Carbomer ho tutta un'altra pelle.

A parte queste caratteristiche specifiche, sono proprio l'effetto di emulsiogellante e la semplicità d'uso i motivi per cui ve ne parlo. Altrimenti potrebbe andare benissimo già il Carbomer.
Spignattare non è sempre “economico”, proprio perché le materie prime necessarie per un cosmetico, sommate costano poco, ma è anche vero che serve una certa varietà di ingredienti per ogni ricetta.
In questo senso, appoggiarsi ad un emulsiogellante, che funziona già di suo come emulsionante, ma regge una discreta quantità grassa, non trovo che sia una brutta idea.

Come quasi tutti gli altri gelificanti, la migliore tecnica per utilizzarlo è quella di disperderlo nella Glicerina, esattamente come vi ho già mostrato per Gomma Xantana e Alginato di Sodio.
Ma nulla vi vieta di disperderlo sulla superficie della fase acquosa, e di aspettare che si idrati. Lo potete fare.
A differenza però dei diversi Ultrez, si comporterà in modo simile ai Carbomer più vecchi, ovvero sarà molto, molto lento.
Indicativamente io preparo la fase da idratare la sera prima per il giorno dopo, o la mattina per la sera, e mescolo comunque un pochino per eliminare gli inevitabili grumi, ma il tempo necessario dipende strettamente dalla concentrazione d'uso effettivo (potreste inserirlo anche allo 0,1%, ma se lo disperdete solo in una piccola parte della fase acquosa ci metterà comunque una vita).

Con questo ingrediente potrete andare a realizzare delle ricette piuttosto semplici, ma che daranno molta soddisfazione.
L'unico effetto collaterale, potrebbe essere quello degli attivi, pochi sono compatibili, dato che quelli salini e gli smontanti (anche il Pantenolo, che di solito è fra i più blandi) lo smontano, e alcuni invece non vengono emulsionati.
In sostanza potrete tranquillamente arricchire un gel di grassi, ma non potrete realizzare un siero molto ricco in attivi, ad esclusione di alcuni estratti vegetali (ma vanno provati), proteine idrolizzate e poche altre molecole semplici.

Alcune versioni di Poliacrilato di Sodio creano un gel opaco. Io in particolare posso confermarlo per il poliacrilato che ho comprato un paio di anni fa da Vernile.
Mentre mi hanno riferito che quello del sito polacco Zrob Sobie Krem realizza un gel assolutamente trasparente.
Io purtroppo ne ho un campioncino, ma non ho ancora avuto occasione di usarlo, perché dovrei proprio realizzare una piccola quantità di gel. Vi farò sapere comunque.
Probabilmente dipende anche dall'esatta procedura di gelificazione.
A differenza di altri gelificanti, quelli naturali, è anche possibile inserire il poliacrilato predisperso in oli o esteri.
Cosa che effettivamente è possibile fare anche con il Carbomer, ma che risulta una procedura meno comunemente usata.

Anche per oggi ho finito, spero vi sia piaciuto il post!
Alla prossima!

Rasmus

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lunedì 10 agosto 2015

Maschera Viso alternativa senza Yogurt

Ciao a Tutti,
un po' di tempo fa vi avevo mostrato come realizzare un preparato in polvere per maschera viso, per non dover preparare tutto ogni volta.
Questa volta però ho fatto delle variazioni, perché non avevo a disposizione lo Yogurt, come a volte mi capita.
Dato che avevo comunque voglia di farmi la mia solita maschera viso, ho provato ad ingegnarmi: ho fatto un semplice infuso di Calendula e l'ho gelificato con un pochino di Xantana, per sostituirlo allo Yogurt.

Questa è la ricetta originale della mia Maschera Viso allo Yogurt, a cui potete sostituire paro paro la quantità di Yogurt con l'infuso gelificato, io invece partirò dalla ricetta usando il preparato per maschera:

Preparato 16,3
Lecitina di Soia 4,7
Infuso 37,4
Gomma Xantana 0,1
Glicerina 0,5
Miele 9,2
OE 4 gtt

Potete cominciare realizzando l'infuso, io ho usato Calendula, ma potete scegliere quello che volete: The Verde, Amamelide (dovrebbe fare un effetto simile al Distillato), Rosa Canina, ecc...
Chiaramente informatevi sulle proprietà dell'infuso, ed evitate infusi irritanti per il viso.
Essendo poi un prodotto di cui ne useremo davvero poco, fatelo solamente se già vi state bevendo l'infuso, altrimenti usate della normale acqua, oppure sostituite direttamente lo Yogurt con un frutto frullato o anche del semplice gel pronto, come quello d'Aloe, non bisogna nemmeno impazzire.
Una volta pronto l'infuso, potete pesarlo, e andare a realizzare un semplice gel usando il classico metodo per gelificare con la Xantana.
Una volta pesato il preparato in una ciotolina, potrete aggiungere la Lecitina, mescolando ben bene e stemperando eventuali piccoli grumetti.
Una volta pronto anche il gel, potete quindi cominciare con l'inserimento degli ingredienti liquidi: gel, Miele e Oli Essenziali.

Potete scegliere anche in questo caso quelli più adatti alla vostra pelle, io di solito uso quelli adatti alla pelle mista: Tea Tree, Lavanda e Limone (solamente di sera, oppure in inverno), ma potete decidere in base alle vostre necessità.
Gli unici davvero sconsigliati sono quelli irritanti, tra questi posso nominarvi Cipresso, Cannella (soprattutto da corteccia), Menta (dipende da quanto tollerate il Mentolo), Cumino, Pepe ecc...

Ed ecco qui, la vostra maschera è pronta.
Sarà meno compatta e più "molliccia" di quella realizzata con lo Yogurt Greco, ma in caso di emergenza (o situazione "finalmente ho un po' di tempo per me, chi me lo fa fare di rimandare?"), è una ricetta più che accettabile.

Spero che il post vi sia piaciuto!
Alla prossima!

Rasmus

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venerdì 7 agosto 2015

Routine Cosmetiche Viso, qualche consiglio

Ciao a Tutti,
Oggi voglio parlarvi di un argomento piuttosto vasto, che però può essere almeno riassunto e schematizzato.
Ho cominciato qualche settimana fa, parlandovi delle routine cosmetiche per il corpo. Ma questa volta voglio parlarvi più specificatamente del viso, di cosa ha bisogno la nostra pelle?
Se escludiamo i fattori endogeni (quindi determinati dalla genetica, dall'alimentazione e dallo stile di vita), e i fattori patologici (pelli con disturbi specifici, come la dermatite atopica o la dermatite seborroica, o affetti da acne ecc...), ci sono diversi trattamenti cosmetici (quindi non farmacologici), con cui possiamo intervenire sui diversi disturbi.
L'indicazione fondamentale però, è che ogni pelle è diversa, e reagisce in modo differente ai diversi trattamenti.
Vi ho spiegato in diversi post come è strutturata la pelle, cos'è il Film IdroLipidico Cutaneo, e cosa fare per alcuni tipi di problemi cosmetici.
In realtà, trovare il proprio equilibrio non è cosa da nulla.
Bisogna valutare vari fattori, e non sempre è facile, soprattutto sul viso, dove invece è più semplice in altre aree del corpo.
In generale la cosa migliore è provare, provare diversi prodotti, provare diversi trattamenti, magari partendo da quelli più semplici.
Come vi avevo già spiegato, io ci sono arrivata “tardi”. Non ho mai avuto sufficiente pazienza e interesse nella cosmesi prima dei 25 anni, non penso di essere l'unica, quindi spero che questo intervento molto “generale” possa aiutare qualcuno.

Come per il corpo, anche per il viso possiamo distinguere diverse categorie di trattamento:

1) Detersione


Come per il corpo, anche in questo caso sono presenti tantissimi prodotti in commercio, dalle funzioni più disparate, e vale sempre quello che vi avevo già spiegato sul meccanismo della detersione.
Le alternative non sono altro che versioni più delicate di tutti i prodotti corpo: detergenti classici, acque micellari, saponette, Syndet, emulsioni detergenti.
Inoltre per il viso emerge anche un nuovo prodotto specifico: lo struccante, che proprio come il classico detergente quotidiano, può avere diverse forme: latte detergente, struccante a base acquosa, tra cui le acque micellari, struccanti solidi, e infine anche lo struccante bifasico, prodotto proprio specifico per il viso.
Emergono in questo caso anche le salviettine pronte, comode anche da portare sempre con sé in caso di necessità.
In generale è proprio nei prodotti viso che emerge una maggiore “fantasia” nella realizzazione di prodotti il più possibile specifici e “particolari”.
Un sapone fatto in casa potrebbe essere un prodotto perfetto per le pelli del viso anche delicate, ma se si parla di prodotti commerciali, vi sconsiglio il vero e proprio sapone, a meno che non si tratti di un prodotto artigianale di cui si conosce lo Sconto della Soda, o di un Sapone di Aleppo, che grazie alla quantità di Olio di Oliva usato, risulta molto più delicato dei saponi industriali a base di Olio di Palma o Cocco (o anche sego animale nel peggiore dei casi).
Questi che vedete sono i miei saponi fatti in casa, che alterno e uso sia per le mani, che per il viso.
Come classici detergenti viso, vi ho fatto alcune recensioni in passato: Gel Detergente e Rinfrescante della Vivi Verde Coop , oltre al Tonico, sempre della Vivi Verde Coop, ottimo come Acqua Micellare.
In passato ho usato anche il Detergente Intimo Cien Intimate Body Wash come detergente viso, e l'ho trovato abbastanza buono per la mia pelle non particolarmente secca e delicata.
Sul versante detergenti per affinità, più adatti alle pelli delicate e secche, abbiamo il classico latte detergente, che io specificatamente non uso, se non come struccante, ad esempio come Beauty Farm di Nevecosmetics e il FisioClean Emulsione Detergente dell'Euphidra Amido Mio.
Attualmente come struccante e detergente per affinità sto usando il mio ultimo spignatto, lo struccante bifasico, di cui presto vi scriverò la ricetta, ma fino a poco tempo fa ho usato il semplice olio vegetale (Olio di Riso o Olys), e lo Struccogel di Bubba.
Ma si parla sempre di prodotti struccanti, che la mia pelle non necessita per la quotidiana detersione, a differenza magari di chi soffre di secchezza.
Infine, esistono anche altri metodi di detersione, ancora più delicati, come pappette fatte con Amido o Farine, o infine anche col Miele, ma seguita da un consistente sfregamento meccanico.
L'Amido può seccare la pelle, è vero, ma mai come una detersione con tensioattivi che non siano estremamente delicati.

2) Esfoliazione


Come per il corpo, è il trattamento cosmetico più facilmente realizzabile in casa, con ingredienti culinari.
Chiaramente limitandosi all'esfoliazione meccanica.
Anche in questo caso, è semplice rendersi conto se stiamo facendo un trattamento adatto alla nostra pelle: se si infiamma stiamo esagerando, mentre se la pelle non risulta più liscia e setosa stiamo esfoliando troppo poco.
L'esfoliazione consiste nella semplice la rimozione dell'ultimo strato di cellule morte che ricopre l'epidermide, e può essere fatta sia in modo meccanico, il classico Scrub, oppure in modo chimico, con l'uso di acidi. Quest'ultima tecnica è meglio lasciarla ai professionisti, o a chi ha lunga esperienza di spignatto, unica eccezione il trattamento alla Vitamina C, di cui vi ho già parlato due volte.
Mentre l'esfoliazione meccanica è ben più semplice, si può realizzare davvero con quasi tutto.
La scelta del prodotto va fatta in base al proprio tipo di pelle, io mi sono trovata benissimo anche con prodotti molto leviganti, come lo Scrub alle Mandorle che uso anche per il corpo, ma anche Zucchero, Miele e Limone (opzionale, e sostituibile da pochissima acqua), un prodotto solitamente piuttosto aggressivo, ma che la mia pelle tollera bene anche sul viso, chiaramente aggiungendo un pochino più d'acqua che nella versione corpo, così da rendere i granuli di Zucchero più sottili.
Questo prodotto lo uso anche per esfoliare il decolleté.
Insomma, via alla fantasia, di solito le alternative migliori per il viso sono le Farine, i fondi di Caffè, la Farina di Cocco e le Mandorle sbriciolate.
Per chi invece non vuole preparare nulla “sul momento”, esistono anche ricette conservabili, anche ricette che integrano la funzione esfoliante con quella detergente, ma che spesso necessitano ingredienti più specifici, come le Perle di Jojoba o l'Alginato di Sodio che tende a sfarinare quando inserito in eccesso.

3) Leave-In


Sono considerati trattamenti Leave-In tutti i prodotti che vengono applicati e non lavati via, quindi la maggior parte dei prodotti viso conosciuti: Tonici, Creme, Sieri, Gel ecc...e la scelta dipende strettamente dalle proprie esigenze di pelle, di certo non posso parlarvi di tutti i prodotti esistenti.
Le funzioni sono assolutamente molteplici.
Il fattore principale è sempre l'idratazione, che però può essere accompagnata da diversi livelli di emollienza, dal nulla (Tonici, Gel), ai prodotti più emollienti (Creme per pelli secche), per finire anche con gli oli, anche se non sono esattamente un prodotto che normalmente consiglio.
I prodotti che uso più spesso e che combino diversamente durante l'anno sono questi:
Routine Leave-In Giorno Estiva: Gel Viso all'Ammonio Lattato
Routine Leave-In Giorno Invernale: Tonico Ultra-Idratante e BBCream Eterea, di cui vi parlerò prossimamente
Routine Leave-In Notte Invernale: Tonico Seboriequilibrante e Crema Viso Eterea DIY.

Una piccola parentesi poi è quella dei prodotti specifici per Contorno Occhi, d'inverno ho utilizzato diversi tipi di prodotti: Stick alla Rosa Mosqueta della Bottega Verde, Crema Contorno Occhi della Iseree/Lidl, oppure la mia Crema Antiage Strong oppure un mio spignatto, un Contorno Occhi Bifasico che sto ancora testando.
d'estate invece ho usato più volentieri il semplice Gel di Sodio Ialuronato o Siero Ialus Plus di Bottega Verde, oppure la Crema Contorno Occhi della Vivi Verde Coop.

Infine per i prodotti specifici Labbra, che non vario molto durante l'anno, uso sempre un prodotto fatto da me, che sia il Balsamo Labbra al Miele, o un semplice Stick Burrocacao, che ho realizzato in modo leggermente diverso per l'estate e l'inverno.

4) Trattamenti specifici


Oltre ai normali trattamenti di “routine” possiamo però fare dei trattamenti ciclici, in particolare vi ho già parlato di un trattamento che faccio molto spesso io, anche in alcune aree del corpo: ovvero quello alla Vitamina C.
L'importante è non esagerare nei periodi precedenti all'esposizione solare “vacanziera” o in generale il giorno precedente ad un'esposizione solare isolata, o il giorno stesso.
Poi abbiamo sempre i trattamenti specifici più comuni: la classica maschera viso, preparata in casa appositamente per il proprio tipo di pelle, ad esempio lenitiva o seboriequilibrante, ma che potete anche acquistare pronta o sottoforma di preparato da mescolare a acqua, o i trattamenti esfolianti a lungo termine, come quello al Glicolico, in questo caso vi consiglio la crema Fitocose, recensita più che positivamente (io non ne ho mai avuto bisogno, quindi non posso parlarvene in prima persona).
Effettivamente penso che i trattamenti siano infiniti, ma che quello che realmente funziona sia più o meno sempre “la stessa cosa”: ovvero i pochi e semplici ingredienti che si usano anche nei prodotti Leave-In “basic”.
Sono solo trattamenti un po' più approfonditi, ma in generale il consiglio è quello di informarvi sempre per bene prima di acquistare un prodotto, specialmente se costoso, ma anche prima di fare uno specifico trattamento Homemade, per capire bene qual'è il vostro obiettivo. 
Ascoltate sempre la vostra pelle, se starete attenti vi saprà dire cosa gradisce e cosa no, e in questo senso è utile fare molte prove, ma senza usare troppi prodotti diversi insieme, così da capire bene l'effetto del singolo prodotto/ingrediente separato dagli altri.

Spero che anche questo secondo post per neofiti della cura della pelle vi sia piaciuto!
Alla prossima!

Rasmus

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mercoledì 5 agosto 2015

Prodotti usati tra metà maggio a fine luglio

Ciao a Tutti,
torno a parlarvi dei prodotti che ho usato, o che sto usando nell'ultimo periodo, visto che nonostante tutto, non posso spignattare tutto quello che mi serve.
In particolare vi parlo di quello che ho cominciato ad usare da metà maggio a inizio luglio.

Comincio a parlarvi del nuovo dentifricio che ho provato:

Esi – Aloe Fresh – Dentifricio Smile:

Sorbitol, Aqua, Hydrated Silica, Xylitol, Glycerin, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Xanthan Gum, Menthol, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Mentha Viridis Leaf Extract, Cetraria Islandica Extract, Tilia Cordata Extract, Aesculus Hippocastanum Extract, Ammonium Glycyrrhizate, Mentha Viridis Oil, Melaleuca Alternifolia Oil, Chlorophyll, Helianthus Annuus Seed Oil, Keratin, Chromium Oxide Green (C.I. 77289), Chroma-Lite Yellow, BHA, Gelatin, Acacia Senegal Gum, Cellulose Gum, Tripotassium Citrate, Citric Acid

100 ml
2,90-4,30 €

L'ho comprato ancora in offerta lancio, a 2,90 €, non so se ora sia aumentato.
Ho deciso di provarlo dopo un giretto in un negozio di un centro commerciale, L'Isola Verde, avevo effettivamente voglia di cambiare dentifricio e provare qualcosa di nuovo.
Direi che lo valuto discretamente.
Come sapete, sono abituata ai dentifrici in gel, e sono quelli che preferisco, ma questo non lo trovo perfetto.
Ha alcune microsfere, per fortuna rade, e che non si sentono in bocca, ma ha anche una consistenza piuttosto densa per essere quella di un gel.
Fa comunque una schiuma piacevole e non fastidiosa, sempre frutto dell'uso del Sarcosinato al posto dell'onnipresente SLS, ma non sa proprio di nulla, col risultato che non finisce di piacermi.
In ogni caso l'inci è assolutamente buono, anche se non perfetto, e a 2,90 € mi sembra che valga la spesa.
Ne esistono diverse versioni, ed effettivamente non so perché ho scelto proprio quella sbiancante, non saprei nemmeno dirvi se effettivamente sbianca, ma sicuramente non mi da fastidi, non irrita, e viene apprezzato dai miei denti e dalle mie gengive.
Gli ingredienti sbiancanti comunque ci sono: Silice, Lichene Islandico, Tiglio e Ippocastano.

Bottega Verde – Idravita – Trattamento Giorno Idratante Antirughe:

Aqua, Ethylhexyl Methoxycinnamate, C12-15 Alkyl Benzoate, Cyclopentasiloxane, Glycerin, Ethylhexyl  Palmitate, Ethylhexyl  Stearate, Octyldodecanol, Polysorbate-60, Tocopheryl Acetate, Hydroxyethyl Acrylate/Sodium Acryloyldimethyl Taurate Copolymer, Titanium Dioxide “Nano”, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Squalane, Methylene Bis-Benzotriazolyl Tetramethylbutylphenol “Nano”, Diethylhexyl Carbonate, PEG-7 Trimethylpropane Coconut Ether, Hydrolyzed Viola Tricolor Extract, Nelumbo Nucifera Extract, Phenoxyethanol, Argania Spinosa Kernel Oil, Polyglyceryl-6 Hydroxystearate, Parfum, Imidazolidinyl Urea, Dimethicone/Vinyl Dimethicone Crosspolymer, Polymethyl Methacrylate, Propylene Glycol, Sodium Hyaluronate, Decyl Glucoside, Trimethoxycaprylylsilane, Ethylparaben, Polyisobutene, Disodium EDTA, Methylparaben, Linalool, Limonene, Citric Acid, Ethylhexylglycerin, Xanthan Gum, Citronellol, Sodium Hydroxide

50 ml
35,99 €

Mi sono stati dati diversi campioncini di questa crema, e della versione notte in un negozio, mentre facevo qualche chiacchera con la commessa.
Non pensavo che effettivamente l'avrei usata, visto l'inci, ma mi è capitata l'occasione giusta, infatti avevo bisogno di una crema viso con una leggera protezione solare, ma senza aver bisogno di un fattore protettivo alto, giusto per poter passare qualche pomeriggio al parco, non al sole diretto, ma senza abbronzarmi troppo, e non avevo voglia di comprare una crema apposita per pochi utilizzi (Al momento avevo solo una spf 30 bella grassoccia e a base di Titanio, che quindi sbianca abbondantemente).
Mi hanno regalato tre bustine, ognuna l'ho utilizzata per circa 3 applicazioni abbondanti, ma distanziate.
La crema è comunque densa, corposa (effettivamente mi pare più da vasetto che da dispenser), ma piacevole da spalmare, e assolutamente non occlusiva, nonostante sia parecchio sintetica e siliconica, e l'applicazione abbondante per sfruttare il filtro solare (che è effettivamente quello dichiarato solo se viene spalmata sufficiente crema, che di solito equivale a uno strato bello abbondante) non mi ha provocato brufoletti il giorno dopo.
Probabilmente il fattore occlusivo potrebbe emergere con un utilizzo continuo, mentre per utilizzi saltuari io non ho notato problemi, nonostante abbia una pelle piuttosto impura.
In ogni caso ho verificato solo successivamente il prezzo...e sinceramente non ne vale assolutamente la pena. Per una crema del genere spenderei al massimo 15-17 euro per 50 ml, ma effettivamente a quel prezzo ce ne sono con inci anche migliori.

Esselunga – Piedi – Gel Rinfrescante per Piedi:

Aqua, Alcohol Denat., PEG-6 Caprylic/Capric Tryglyceride, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Sodium Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer, Panthenol, Parfum, Farnesol, Menthol, Menthyl Lactate, O-Cymen-5-Ol, Xanthan Gum, Hamamelis Virginiana Water, Phenoxyethanol

75 ml
2 € circa

Questo non è stato un mio acquisto, lo aveva in casa mia mamma, e visto che è rimasto inutilizzato, ho deciso di provarlo, avevo bisogno di un prodotto idratante, ma non unto da usare sui piedi.
In generale preferisco usare la crema all'Urea per i piedi che ho formulato di recente (quando sarà testata vi scriverò un post con la ricetta), ma ci sono occasioni dove l'unto mi da fastidio.
In questo caso abbiamo un prodotto molto fresco ed effettivamente “asciutto”, dopo pochi minuti effettivamente lascia la pelle più liscia e setosa, ma senza lasciare le piante dei piedi “scivolose”, motivo per cui la crema all'Urea la uso solo quando sono già nel letto di sera.
Non è un prodotto che penso adatto a piedi molto secchi con aree indurite dal forte inspessimento dell'epidermide, ma per me, che ho piedi non particolarmente secchi va bene.

Dermomed – Talco e Iris – Crema di Sapone Mani&Viso:

Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Chloride, Glycerin, Cocamidopropyl Betaine, Lauramine Oxide, C12-13 Alkyl Lactate, Parfum, Citric Acid, Tetrasodium EDTA, Styrene/Acrylates Copolymer, Benzyl Alcohol, Alpha-Isomethyl Ionone, Coumarin, Benzyl Salicylate, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone

1l
1,29-2,58 €

Vi avevo già parlato di questo prodotto poco tempo fa, ma limitandovi alla lista ingredienti.
In questo caso, ho avuto modo di usare il prodotto in prima persona, infatti è stato il prodotto scelto dalla mia estetista per il bagno ad uso clienti.
Non l'ho usato a lungo quindi, ma sono andata lì diverse volte, ed effettivamente l'ho trovato un prodotto non particolarmente aggressivo, e ciò non fa altro che confermare l'opinione che mi ero già fatta dalla lista inci del prodotto.
Ipotesi che comunque si basava sul primo test d'uso di un prodotto della marca: il detergente intimo che vi avevo già recensito qui poco fa.

In’s – Bio – Shampoo Biologico:

Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Coco-Glucoside, Xanthan Gum, Cananga Odorata Flower Oil, Hydrolyzed Rice Protein, Guar Hydroxypropyltimonium Chloride, Linum Usitatissimum Seed Oil, Tocopheryl Acetate, Benzyl Alcohol, Sodium Dehydroacetate, Matricaria Recutita Flower Oil

300 ml
1,99 €

Vi avevo già parlato dell'inci di questo prodotto qui poco tempo fa, anche se effettivamente ho pensato di provarlo direttamente soltanto dopo, quando avevo finito lo Shampoo Vivi Verde Coop.
Pensavo andasse bene come shampoo leggerino, da “tutti i giorni”, ma effettivamente risulta più lavante di quest'ultimo.
Direi che nel mio caso è paragonabile allo Shampoo Esselunga Gabbiano per capelli Grassi, quello che uso normalmente.
La consistenza è un po' particolare, mi sembra un gellino un po' viscidino rispetto agli altri shampoo che ho provato, però fa una bella schiuma morbida e spandibile.
Non districa molto, ma effettivamente è meglio di altri shampoo che ho provato in passato, e districa un po' meno di quello dell'Esselunga Gabbiano.

EDIT: da quando mi sono fatta crescere i capelli sotto il collo devo aggiornare la Review, il prodotto non districa proprio per niente! Ho i capelli mossi e a tendenza non particolarmente crespa, ma fino ad un caschetto riuscivo a gestirli con questo shampoo e un balsamo, ora non più, purtroppo sto finendo lentamente il prodotto come detergente per pennelli!

Byothea Epil Care – Latte Idratante Post Epilazione:

Aqua, Glycerin, Isopropyl Palmitate, C12-15 Alkyl Benzoate, Cetearyl Alcohol, Vitis Vinifera Seed Oil, Ceteareth-12, Ceteareth-20, Glyceryl Stearate, Butyrospermum Parkii Butter, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Aloe Barbadensis Gel, Allantoin, Menthol, Persea Gratissima Oil, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Sodium PCA, Betaine, Xylitol, Xanthan Gum, Citric Acid, Phenoxyethanol, Methylisothiazolinone, Parfum, Linalool, Hexyl Cinnamal, Limonene, Butylphenyl Methylpropional, Citronellol, Hydroxyisohexyl 3-Cyclohexene Carboxaldehyde, Alpha-Isomethyl Ionone

500 ml

Questo prodotto non l'ho scelto personalmente, ma in diverse occasioni, nell'ultimo periodo, la mia estetista non ha più avuto a disposizione il Gel d'Aloe, come in passato.
Il prodotto con inci migliore a disposizione era questo: un latte doposole che effettivamente, a parte qualche piccolo ingrediente sintetico, sembra ottimo.
A livello sensoriale è un latte piuttosto ricco, e che lascia la pelle morbidamente idratata, e evita anche il fastidio dello sfregamento post-ceretta nelle aree più sensibili.
Non è un prodotto che acquisterei personalmente, ma per essere un prodotto professionale direi che va bene, non contiene nemmeno siliconi, ma solo qualche emolliente ed emulsionante sintetico, è anche ben arricchito di ingredienti idratanti.

Speedy Care – Igiene Intima Anti-Odore:

Aqua, Inulin, Alpha-Glucan Oligosaccharide, Triethyl Citrate, Olus Oil, Glycerin, Lauryl Glucoside, Polyglyceryl-2 Dipolyhydroxystearate, Glyceryl Oleate, Dicaprylyl Carbonate, Citric Acid, Sodium Benzoate, Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin, Lactic Acid, Parfum, Hydroxycitronellal, Citronellol, Geraniol, Linalool, Alpha-Isomethyl Ionone, Hexyl Cinnamal, Butylphenyl Methylpropional

15 salviettine
0,70-1,65 €

Vi parlo infine di queste nuove salviettine intime, le ho viste da Tigotà, Acqua & Sapone, ma dovrebbero esserci anche in qualche discount, mi sono piaciute subito, quindi quando ho finito il pacchetto delle precedenti le ho acquistate subito, in particolare io le ho prese in offerta da Tigotà a 0,70 € circa.
Io vi avevo recensito in precedenza il formato da 20 salviettine, ma in questo caso ho voluto approfittare dell'offerta sul formato da 15, piuttosto comodo da tenere in borsa, ma anche  per i viaggi.
Come vi avevo già detto, hanno davvero un ottimo inci, anche se tendono ad essere un pochino asciutte rispetto ad altre salviettine.
Nonostante tutto sono ottime, setose e delicate, e rinfrescano senza ungere/lasciare residui, ma non vanno tenute aperte a lungo, altrimenti perdono quasi subito la quota acquosa.

Anche per oggi ho finito!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione