mercoledì 29 giugno 2016

Review di tutti i prodotti usati prima della partenza!

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di qualcuno dei prodotti che ho utilizzato nell'ultimo periodo!
Ultimamente non ho acquistato molti prodotti di Skincare, ma sono un po' tornata in un periodo Make-Up...
Ho spignattato tanto, nonostante gli ultimi mesi siano stati impegnativi per problemi familiari, ma ho continuato ad usare qualche prodotto commerciale, alcuni dei quali sono stati dei regali.

Comincio col parlarvi dell'ultima scoperta sul tema dentifrici ecobio, vi parlo infatti di un prodotto che ho trovato per caso all'Auchan.

Soft&Sensitive – Dentifricio Natural Effect:

Calcium Carbonate, Aqua, Sorbitol, Hydrated Silica, Sodium Cocoyl Isethionate, Aroma, Cellulose Gum, Sodium Monofluorophosphate, Sodium Saccharin, Benzoic Acid, Sorbic Acid, Dehydroacetic Acid, Capryl Glycol, Benzyl Alcohol, Glycerin, Mentha Piperita Leaf Extract, Potassium Sorbate

75 ml
0,55 €

Si tratta del dentifricio più economico e allo stesso tempo più ecobio che abbia mai provato.
Lo produce la stessa azienda che produce Dentamentin, di cui vi ho parlato sia per esperienza diretta, sia parlando di INCI, ma effettivamente non è uguale.
In particolare ho trovato che questo dentifricio sia più sodo e cremoso, mentre l'altro tendeva a “scivolare via” dallo spazzolino.
È strano che siano molto diversi, visto che hanno una formula con molti punti in comune, uno dei classici esempi che mostra come un INCI possa ingannare.
L'unico punto debole della formula è lo stesso del Dentamentin, ovvero la Saccarina come dolcificante, per il resto è ottimo, anche nella resa.
Il sapore è molto classico, mentolato, ma anche più delicato dei dentifrici commerciali, cosa che apprezzo.
Devo ammettere che fino ad ora faticavo a trovare un dentifricio in pasta che mi soddisfasse in pieno, pensavo di esserci riuscita con il dentifricio Perlax, che però costa parecchio di più (io l'ho trovato in offerta), questo oltre ad essere ottimo, è anche molto economico.
Però è molto importante non confonderlo con altre versioni prodotte dalla stessa marca, infatti è l'unico dentifricio Soft&Sensitive con un buon INCI.

Soft&Delicate Baby – Salviette Detergenti:

Aqua, Lauryl Polyglucose, Polyglyceryl-4 Caprylate, Sodium Lauroyl Glutamate, Decyl Glucoside, Diglycerin, Citric Acid, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid, Dimethicone, C12-15 Alkyl Benzoate, Glycerin, Aloe Barbadensis Gel, Parfum, Tocopheryl Acetate

72 pz
1,33 €

Le ho acquistate tempo fa per la degenza in ospedale di mio papà, non avendo tempo di cercare un prodotto totalmente verde nell'immediato, successivamente non ne ha avuto più bisogno, così le ha lasciate a me, ne aveva usate giusto 3-4, quindi ho finito io la confezione durante la primavera, prima della partenza per le vacanze.
Sono effettivamente molto delicate, fanno una leggerissima schiumetta, che però non permane sulla pelle, cosa assolutamente apprezzabile.
È vero, contengono una piccola percentuale di silicone e di emolliente di origine petrolifera (ma molto usato anche in altri prodotti e con unica controindicazione il fattore ecologico), ma effettivamente si parla di piccolissime quantità, penso che a parte l'acqua, tutto sia inserito a meno dell'1%, sicuramente posso dire che non rimangono residui sulla pelle, il che conferma l'ipotesi sulla percentuale.

Lush – Balsamo Solido Corpo – King of Skin/Parole di Burro:

Theobroma Cacao Seed Butter, Butyrospermum Parkii Butter, Fresh Fair Rrade Organic Banana, Oat Milk, Fresh Avocado, Cocos Nucifera Oil, Parfum, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Citrus Reticulata Oil, Lavandula Angustifolia Oil, Santalum Austrocaledonicum Vieill Oil, Rosa Damascena Flower Absolute, Boswellia Carterii Resin, Limonene, Linalool

75 g
9,95 €

Questo prodotto mi è stato regalato!
Una cara amica che non vedevo da secoli è tornata in Italia con questo piccolo regalino, che ho apprezzato molto, visto che si tratta di un prodotto che ho molto usato durante il 2009 e 2010, gli anni in cui ho cominciato a informarmi sugli ingredienti cosmetici, facendo i primi passi per scoprire qualcosa di cosmetologia e spignatto.
Mi sono trovata bene proprio come in passato, il prodotto non sembra cambiato, si tratta di un burro ottimo per essere usato subito dopo la doccia, che a contatto con l'acqua residua acquista una consistenza cremosa, e che può essere spalmato direttamente sulla pelle come una saponetta, oppure manipolato per essere applicato direttamente con le mani, nel caso si preferisca un'applicazione meno abbondante.
Essendo un prodotto quasi anidro (è improbabile che ci siano consistenti quantità di frutta fresca, altrimenti camminerebbe da solo già al primo contatto con l'acqua, soprattutto vista l'assenza di conservanti), è un prodotto che lascia una certa untuosità sulla pelle, nonostante l'uso da bagnato, quindi lo consiglio a chi non soffre di pelle eccessivamente grassa, anzi, è perfetto per le pelli secche, o comunque nelle zone più secche di chi non ha grossi problemi di secchezza.
Si tratta anche di una delle poche fragranze Lush che ho apprezzato nel lungo termine, e mi piace molto leggere nell'INCI (ora, ai tempi non ero ancora sufficientemente informata), la presenza dell'Assoluta di Rosa Damascena, ingrediente molto pregiato, come vi ho spiegato qui, parlando delle Rose usate in cosmesi.

Unes – Estetiques – Sapone Vegetale al profumo di Aloe Vera e Bambù:

Sodium Palmate, Sodium Cocoate/Palmkernelate, Aqua, Parfum, Glycerin, Sodium Chloride, Tetrasodium Etidronate, Tetrasodium EDTA, Titanium Dioxide, Alpha-Isomethyl Ionone, Benzyl Salicylate, Butylphenyl Methylpropional, Citronellol, Hexyl Cinnamal, Linalool, C.I. 74260, C.I. 19140

125g
0,60 €

Si tratta di un sapone che ho trovato nell'armadietto di mia nonna, quando abbiamo sistemato casa sua, dopo il suo trasferimento in struttura.
Ormai sono un paio d'anni che uso sempre il sapone fatto in casa, e che lo preparo anche per i miei genitori, ma visto che è capitato, i miei lo hanno usato, e di conseguenza pure io quando sono stata a trovarli.
Il sapone è piuttosto lavante, come quasi tutti quelli commerciali, ma effettivamente sembra meglio di altri che ho usato in passato, direi quasi come un Syndet, più che un sapone industriale.
Il sapone è piuttosto cremoso, anche se non alla pari del Dove, quest'ultimo però è un prodotto completamente diverso, un Syndet, come vi avevo già detto, e non un vero sapone e proprio sapone.
Mi piace molto che il sapone non abbia fatto crepe fino a fine utilizzo, come succede per molti saponi commerciali.
Si scolorisce un po' con l'uso, e sinceramente non so dire se la fragranza sia realistica, non ho la minima idea di cosa odorino Aloe e Bambù!

Ricaricando.com – Detergente Mani, Viso&Corpo all'Olio EVO:

Aqua, Sodium Cocoamphoacetate, Glycerin, Lauryl Glucoside, Sodium Cocoyl Glutamate, Sodium Lauryl Glucose Carboxylate, Citric Acid, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Olea Europaea Fruit Oil, Lavandula Hybrida Oil, Sodium Chloride, Sodium Benzoate, Sodium Dehydroacetate, Benzyl Alcohol, Linalool

L'ho usato in diverse occasioni in due diversi locali che frequento con una moderata regolarità, ed effettivamente non mi ci sono trovata per nulla male!
Il detergente è denso il giusto, comodo da usare nel dispenser, e nemmeno troppo liquidino, l'ho usato diverse volte in inverno e primavera quest'anno, e le mie mani lo hanno tollerato molto bene, per non essere un sapone tradizionale di quelli che faccio io.
Effettivamente il sapone che ormai uso abitualmente è molto meno lavante di qualsiasi sapone/detergente industriale (mi pare di avervelo scritto più volte, da quando uso solo il sapone fatto in casa le mie mani non si screpolano quasi più!), quindi è difficile che un prodotto del genere venga commercializzato, a partire dalla questione “durata”, visto che i saponi molto scontati risultano più delicati, una cosa è produrli in casa e tenerli in un luogo fresco e asciutto, un'altra distribuire in diversi negozi durante tutte e 4 le stagioni annuali, dove sbalzi termici e umidità possono sempre rovinare i prodotti più delicati, soprattutto se, come in questo caso sono scelti da una ridotta fascia della popolazione.
Comunque torniamo alla recensione, il prodotto è completamente trasparente, quindi immagino che la quantità di surgrassanti sia davvero limitata, ma il prodotto non è aggressivo grazie alla formula usata.
L'odore di Lavandino (Lavandula Hybrida), fiore molto simile alla Lavanda, ma con una nota più delicata, si sente distintamente.
Mi piace davvero molto anche la filosofia della produttrice, e di conseguenza sono molto contenta della scelta fatta da questi due locali, vi lascio infatti la presentazione dell'azienda qui

Vi parlo ora dei campioncini che ho usato in quest'ultimo mese:

Pupa – Scrub Salino Rimodellante: 

Sodium Chloride, Caprylic/Capric Tryglyceride, Hydrogenated Polyisobutene, Ozonized Sunflower Seed Oil, Fucus Vesciculosus Extract, Helianthus Annuus Seed Oil, Olus Oil, Camelina Sativa Seed Oil, Parfum, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Lecithin, Citric Acid, Limonene, Linalool, C.I. 26100

40 g

Il prodotto è molto piacevole da usare, il sale sembra essere della giusta granulometria per scrubbare, ma senza graffiare (questo mi è invece capitato in passato con diversi prodotti Lush), inoltre non unge in modo esagerato come altri prodotti di questo tipo, l'olio sembra essere nella quantità giusta per lubrificare, ma senza lasciare l'unto sulla pelle.
Ovviamente la questione dell'olio ozonizzato è una “bufala”, funziona esattamente come qualsiasi altro olio, dato che rimane sulla pelle per pochissimo tempo, anche fosse davvero “attivo”, rispetto ad un olio normale (cosa di cui comunque dubito), verrà lavato via troppo in fretta.
Il prodotto è bianco, nonostante sia indicato un colorante a fondo INCI, probabilmente è davvero in piccolissime quantità, quindi, nonostante venga indicata sulla confezione la presenza di Sale Rosa dell'Himalaya, è semplicemente normalissimo sale colorato (il codice sta per il colorante Red 225).
Ha una fragranza molto fresca di Menta amara, che però non si traduce in un effetto freddo sulla pelle, cosa che in realtà ho trovato apprezzabile, dato che quando l'ho usato faceva ancora piuttosto freddo qui per questo genere di prodotti (fine maggio).

Bottega Verde – Vaniglia Nera & Monoi – Gel Fondente Solare SPF 10:

Glycerin, Aqua, Cyclopentasiloxane, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Cyclohexasiloxane, Cetyl PEG/PPG-10/1 Dimethicone, C12-15 Alkyl Benzoate, Dimethylamino Hydroxybenzoyl Hexyl Benzoate, Caramel, Sodium Chloride, Parfum, Phenoxyethanol, Propylene Glycol, Cocos Nucifera Oil, Vanilla Planifolia Fruit Extract, Gardenia Tahitensis Flower Extract, Linalool, Hydroxycitronellal, Amyl Cinnamal, Citronellol, Coumarin, Alpha-Isomethyl Ionone, Cinnamal, Eugenol, Butylphenyl Methylpropional, Tocopherol, C.I. 14700, C.I. 15985, C.I. 19140, C.I. 16255, C.I. 42090

150 ml
9,49-18,99 €

Avevo questa serie di campioncini BV già da diversi mesi, ma che ovviamente non ho usato durante l'inverno e la scarsa primavera di quest'anno.
Questo l'ho usato per primo, durante la prima uscita all'aperto della stagione, ormai a fine maggio, visto il clima che c'è stato quest'anno nel Nord Italia.
Viene definito “Gel Fondente”, ma l'impressione è che si tratti più che altro di una crema fluida piuttosto leggera, dal colore marroncino.
Ha una texture setosa e siliconica (ingredienti che effettivamente contiene) e si assorbe molto in fretta, ma lascia un velo di unto (cosa normalissima per i solari, anzi deve essere così!).
Nonostante non sia una crema eccessivamente leggera, risulta comunque piacevole anche sulla pelle del viso (chiaramente si tratta di un SPF 10, dovrebbe essere la normalità che il prodotto sia ben tollerabile anche sul viso).
Nella fragranza si sentono tantissimo sia la Vaniglia che il Monoi, ha un profumo davvero esotico ed inebriante, molto tropicale, ho ipotizzato che il colore marroncino fosse dovuto in parte all'Estratto di Vaniglia, che tende a colorare molto oltre al Caramello (colorante), ma è anche vero che ci sono tantissimi coloranti a pallino rosso a fine INCI.
Non l'ho trovato per nulla male, ed è stato anche azzeccato per passare qualche ora al primo sole domenicale della stagione, senza rischiare scottature.
In ogni caso un prezzo onesto per il prodotto è quello scontato al 50%, assolutamente non mi sognerei di acquistarlo a prezzo pieno.

Bottega Verde – Vaniglia Nera & Monoi – Latte Solare Illuminante SPF 15:

Aqua, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Dimethylamino Hydroxybenzoyl Hexyl Benzoate, Glycerin, Cocoglycerides, C12-15 Alkyl Benzoate, Cyclopentasiloxane, C14-22 Alcohol, Cetearyl Alcohol, Hydrogenated Polyisobutene, Mica, C.I. 77891, Parfum, Dimethicone, Gardenia Tahitensis Flower Extract, Vanilla Planifolia Fruit Extract, Phenoxyethanol, Glyceryl Stearate, C12-20 Alkyl Glucoside, Hydroxyethyl Acrylate/Sodium Acryloydimethyl Taurate Copolymer, Argania Spinosa Kernel Oil, Tocopheryl Acetate, Dimethiconol, Potassium Sorbate, PEG-7 Trimethylpropane Coconut Ether, Stearoyl/Cocoyl Honey Aminoacids, Potassium Cetyl Phosphate, Xanthan Gum, Palmitoyl Honey Sugar Ester, Citric Acid, Disodium EDTA, Cocos Nucifera Oil, Propylene Glycol, Sodium Hydroxide, Polyisobutene, Lecithin, Tin Oxide, Linalool, Hydroxycitronellal, Amyl Cinnamal, Tropolone, Citronellol, Coumarin, Alpha-Isomethyl Ionone, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Cinnamal, Eugenol, Butylphenyl Methylpropional, Geraniol, Isoeugenol, Cinnamyl Alcohol

150 ml
9,49-18,99 €

Rispetto al primo solare è un prodotto completamente diverso, al posto del “Gel Fondente” di colore marroncino abbiamo una vera e propria crema fluida, quasi del tutto bianca (ha un tono leggermente color avorio, probabilmente grazie all'Estratto di Vaniglia).
L'odore è anche in questo caso molto esotico ed inebriante, ma mi è apparsa meno intensa la nota di Vaniglia, ma effettivamente ho usato quest'altro prodotto a distanza di 2 settimane, quindi potrebbe essere un'impressione.
L'ho utilizzato su viso, decolletè, spalle e braccia per un giro in bici pomeridiano, proprio in uno dei primi giorni di giugno con un clima estivo.
La composizione è siliconica e sintetica, ma effettivamente per il singolo uso non ho avuto fastidi, ovviamente dopo l'uso ho provveduto a lavarmi via il solare con maggiore impegno.

Bottega Verde – Cocco & Papaya – Latte Solare SPF 6:

Aqua, Olus Oil, Diethylhexyl Adipate, Cocoglycerides, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Dimethylamino Hydroxybenzoyl Hexyl Benzoate, Phenoxyethanol, Parfum, Oryzanol, Carica Papaya Extract, Cocos Nucifera Fruit Extract, Aminomethyl Propanol, Imidazolidinyl Urea, Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer, Methylparaben, Carbomer, Ethylparaben, Propylene Glycol, Disodium EDTA, Lecithin, Glycerin, Cocos Nucifera Oil, PEG-60 Hydrogenated Castor Oil, Tocopherol, Coumarin, Ascorbyl Palmitate, Phenethyl Alcohol, Caprylyl Glycol, Limonene, Citric Acid, Potassium Sorbate, Sodium Benzoate, Anise Alcohol, Rosmarinus Officinalis Leaf Extract, Helianthus Annuus Seed Oil

150 ml
12,99 €

Dato il clima pessimo di quest'anno, c'è voluto ancora diverso tempo per usare quest'ultimo campioncino, non sono riuscita ad usarlo fino alla seconda settimana di giugno, proprio visto che la protezione è bassa, ne ho approfittato durante un giorno un po' nuvoloso, anche se non coperto.
L'INCI è sempre sintetico, come per i prodotti precedenti, anche se abbiamo un pochino di Gamma Orizanolo, ingrediente ecobio che aiuta filtrando alcune fasce di UVA.
Quest'altro solare ha uno spiccato odore fruttato, si sentono sia Cocco, che Papaya, per il resto la crema è bianca, e la texture non mi sembra diversa da quella del prodotto precedente, nonostante le formule siano comunque differenti.
Mi pare molto leggero, anche sul viso, cosa prevedibile, dato l'SPF basso.

Anche per oggi è tutto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

lunedì 27 giugno 2016

Maschera Lenitiva e Nutriente alla Curcuma

Ciao a Tutti!
Vi parlo quest'oggi di una nuova ricetta, ovvero una maschera invernale, Lenitiva e Antiossidante.
Durante l'ultimo inverno, mi è capitato di avere la pelle più secca del solito, il che ha reso necessaria una modifica della mia solita ricetta per la Maschera Viso.
A differenza che nelle altre ricette, ho inserito una frazione oleosa, in particolare per disperdere la Curcuma, e fare una sorta di “pre-estrazione” della Curcumina, una sostanza che ho scoperto di recente per l'alimentazione, e di cui vi ho già parlato, ma che ho voluto applicare anche alla cosmesi.

Ricetta:

Caolino 2 cucchiaini o 8 g
Argilla Verde mezzo cucchiaino o 2 g
Polvere di Neem 1 cucchiaino colmo o 2,5 g
Alghe in polvere 1 puntina o 0,2 g
Amido 1 cucchiaino colmo o 2 g
Lecitina di Soia 2 cucchiaini abbondanti o 9 g
Camomilla Solubile 1 bustina (6,6 g)
Gel d'Aloe 2 cucchiaini abbondanti o 9,5 g
Miele 1 cucchiaino abbondante o 9 g

Oleolito di Pomodoro 1 cucchiaino scarso o 1,5 g
Curcuma 1 cucchiaino o 0,75 g

O.E. di Lavanda 2 gtt
O.E. di Tea Tree 2 gtt

Farina q.b.
Latte vegetale q.b.

Procedimento:

La realizzazione è abbastanza semplice, anche se più laboriosa delle solite maschere viso allo yogurt che faccio.
Per prima cosa, andrà preparata la mistura di Curcuma e Oleolito di Pomodoro (va bene anche del normale olio se non avete l'oleolito, potete usare anche un altro oleolito ad azione lenitiva, come Calendula o Camomilla), da fare in un piccolo recipiente separato. Il mix va lasciato riposare per almeno 1-2h, mescolando di tanto in tanto.
A questo punto, si può intanto preparare il resto della ricetta, partendo con le polveri: Caolino, Argilla Verde, Polvere di Neem, Amido, Camomilla Solubile e Lecitina, sono tutte polveri che vanno ben stemperate prima dell'aggiunta degli ingredienti liquidi, altrimenti non si otterrà una pappetta sufficientemente omogenea.
Una volta inserite tutte le polveri basterà aggiungere il resto degli ingredienti liquidi, cominciando con Miele e Gel d'Aloe, che dovrebbero bastare per ottenere una pappetta sufficientemente lavorabile e molto elastica.
Una volta atteso il tempo necessario, si possono unire la mistura di Oleolito e Curcuma e gli Oli Essenziali alla maschera, che dovrebbe assumere un aspetto più cremoso e meno elastico, se serve si possono aggiungere Latte (Vegetale o non, quello che avete in casa) e/o Farina per ammorbidire o addensare la maschera.
Va tenuta in posa un pochino meno delle altre, che possono resistere anche 15 minuti abbondanti, direi circa 10 minuti.

Possibili Omissioni/Sostituzioni:

Gli ingredienti fondamentali sono Caolino, Amido, Lecitina, Gel d'Aloe, Miele (o Sciroppo di Fruttosio/d'Agave per una versione vegan) e Curcuma, oltre ad un olio/oleolito a scelta che può sostituire l'Oleolito di Pomodoro.
Potete usare solo Argilla Bianca (Caolino) o sostituire quella verde con un'altra argilla che avete, e potete omettere Camomilla e Alghe, non sono fondamentali, anche se a me non dispiacciono.
La Camomilla Solubile in parte l'ho inserita in questa maschera di stampo lenitivo perché di fatto non la bevo, quindi ho cercato di riciclarla così, potete anche usare direttamente un cucchiaino di Infuso fresco di Camomilla in sostituzione al Latte, se già la fate per berla.
La Polvere di Neem non è un ingrediente di facile reperibilità, potete sostituirla con una farina o altra argilla se proprio non l'avete, ma non è fondamentale, è uno di quegli ingredienti che ho acquistato, e che quindi continuo ad usare, anche se non li ho trovati strabilianti.
Potete variare anche i due oli essenziali, io ho optato per il Tea Tree per il lato purificante (lo uso praticamente solo per le maschere viso), e il Lavanda per il lato lenitivo, ma potete usare altri O.E. che si addicano alla vostra pelle, ad azione lenitiva, se serve quella, ad azione batteriostatica, se invece vi serve più quest'altra.
In ogni caso non sarà questo solo cambiamento a stravolgere il prodotto.

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

venerdì 24 giugno 2016

Cosmesi e Rose: tutte le Rose e le loro proprietà cosmetiche

Ciao a Tutti!
Oggi parlerò di un argomento erboristico, ovvero di uno degli ingredienti cosmetici di origine vegetale più ricercato, ovvero la Rosa.
La prima ricetta conosciuta di una Cold Cream comprendeva l'Acqua di Rose, mentre Assoluta e Olio Essenziale di Rosa sono tra gli ingredienti cosmetici più cari, almeno tra gli estratti vegetali.
Si tratta però di ingredienti molto diversi fra loro, e anche la stessa “Rosa” a cui ci si riferisce non è sempre la stessa, col termine comune “Rosa” si indicano circa 150 specie diverse, tutte facente parte della famiglia delle rosacee e rispondenti al genere “Rosa L.”.
Dato che si tratta di uno dei fiori storicamente più coltivati, oltre a queste 150 specie, esistono numerose varietà con infiniti ibridi e cultivar, quasi tutti gli ibridi moderni derivano dalla Rosa Tea, la rosa più nota e conosciuta, ma ne esistono di diversi, derivati da specie di rosa più antiche e meno manipolate.

Le diverse specie di Rosa si differenziano molto, ci sono piante cespugliose, rampicanti di diverse dimensioni, e con fiori di differenti dimensioni e strutture.
La famiglia comprende diverse specie originarie di Europa e Asia, ma che sono state portate in diversi continenti e sono state successivamente ibridate.

Mentre per quanto riguarda la fitocosmesi, alla Rosa vengono attribuite vastissime proprietà, non tutte sempre validate scientificamente.
La Rosa, in quanto pianta, contiene innumerevoli composti, alcuni dei quali hanno sì varie proprietà, ma l'efficacia del derivato vegetale dipende dalla modalità di estrazione e dalla sua proporzione.
Se escludiamo le note odorose, la Rosa possiede proprietà antisettiche, funge da astringente e il fiore contiene Acido e Tannino Gallico, cere, oli, Glucosio e sali minerali.
Ogni specie di Rosa poi, ha delle sue peculiari proprietà, che vi spiegherò separatamente, dato che risultano molto differenti da specie a specie.

Vi rimando ad un post che ho scritto molto tempo fa per quanto riguarda le diverse modalità di estrazione che possono essere usate nei confronti di piante, vi ho anche parlato genericamente di Oli Essenziali e dei diversi metodi di realizzazione.
In ambito profumiero, è importante ricordare che sono molto apprezzati sia l'Olio Essenziale, ottenuto tramite distillazione, l'Olio di Concreta (un'insieme di cere ed essenza) ottenuto tramite Enfleurage e l'Assoluta, che consiste in una successiva rimozione della parte cerosa contenuta nell'Olio di Concreta, qui potete trovare un'adeguata spiegazione dei metodi di estrazione specifici per l'ambito profumiero, che certamente non so spiegarvi più approfonditamente di così.
L'Olio Essenziale di Rosa e l'Assoluta vengono usate in fitoterapia per preparazione antinfiammatorie locali (pelle con leggere scottature o leggere abrasioni), e per l'effetto rilassante, ricercato sia in preparazioni quali oli da massaggio, sia in aromaterapia.
L'O.E. di Rosa non solo è tra i più pregiati per il suo profumo, ma è anche uno dei pochi a non causare irritazioni, sensibilizzazioni (l'Assoluta ha una soglia di sensibilizzazione bassa, ma presente), se non molto raramente, ed è considerato sicuro sul piano della tossicità e fototossicità, a differenza di altri oli essenziali.

Le dosi massime raccomandate sono:

  • O.E. 0,01%
  • Assoluta 0,02%
  • nei profumi 0,2%
Altri prodotti, che vengono realizzati a partire dalla Rosa comprendono la Macerazione in Olio, l'Idrolato, la Macerazione Acquosa a freddo e la Tintura Madre, o estrazione idroalcolica, ma sono più usati per i prodotti di Skincare, e non di profumeria.
L'idrolato viene usato principalmente come astringente, sia ad uso interno che esterno, mentre la sua versione casalinga, ovvero il Macerato a freddo, può essere un sostituto per quanto riguarda l'uso esterno.
L'oleolito risulta essere una semplice realizzazione casalinga, che nei casi più fortuiti riesce ad estrarre una piccola parte di componente aromatica, ma raramente ha un vero e proprio scopo cosmetico, e risulta utile soltanto per una specie di Rosa.
Per alcune specie di Rosa esiste anche l'estrazione di olio vegetale, ma si tratta per lo più di un riciclo di parti botaniche scartate dalla produzione di tisane e integratori.

Comincio col parlarvi di alcune delle specie di Rosa più usate in cosmesi, e parto in questo caso parlando della rosa più comunemente usata e nota come fiore:

Rosa a Fiore Grande/Rosa Comune/Rosa Tea (Rosa Indica Odorata/Rosa Odorata Ochroleuca)

Si tratta di un fiore usato principalmente a scopo ornamentale, ce ne sono infiniti ibridi, tra cui fatico a destreggiarmi, in ogni caso abbiamo sempre a che fare con un fiore che non ha spiccate proprietà cosmetiche, ma che ha comunque qualche possibile uso, anche se non primario.
Si narra che le prime di queste Rose siano arrivate in Europa dalla Cina, tramite le navi deputate al trasporto di Tè della Compagnia delle Indie Orientali.
Il particolare nome deriva, sia dal trasporto, che avveniva insieme al Tè, ma anche dall'insolito profumo delle loro foglie, che ricorda, appunto, quello del Tè.
L'origine è probabilmente dovuto all'ibridazione di diverse specie cinesi.
Storicamente veniva realizzata una Tintura usata come cordiale, rimedio contro le palpitazioni, ma non mi risultano veri e propri effetti fitoterapici, rimando la questione a chi si occupa di erboristica curativa.
In ogni caso un estratto idroalcolico ad uso alimentare lo sconsiglierei, se si cerca efficacia bisogna sapere esattamente quando e come realizzare l'estratto, e verificarne la titolazione, meglio affidarsi ad un prodotto sicuro prodotto da aziende che lavorano in questo campo.
Certamente, a scopo puramente “decorativo” si possono realizzare delle preparazioni casalinghe utilizzando i petali di Rosa Comune, tra cui Infusione acquosa a freddo (realizzare il vero e proprio idrolato in casa è molto complicato, e non porta ad un risultato paragonabile a quello dell'acqua distillata che si acquista in erboristeria) e Oleolito.
La macerazione in acqua o olio permette di estrarre alcune delle molecole odorose del fiore, da utilizzare per lo spignatto, inoltre, in base al colore dei petali, la macerazione in olio permetterà anche l'estrazione di carotenoidi (rose bianche-gialle), mentre una macerazione idroalcolica permetterà l'estrazione degli antociani (rose rosa-rosse), in tutti i casi si tratta comunque di prodotti non paragonabili agli estratti di altre rose, dal profumo e proprietà più ricercati.
Nel caso delle Rose, è importante sottolineare che l'oleolito non può essere fatto seguendo la tecnica base, i petali vanno macerati per massimo due giorni, e sostituiti da nuovi fino a ottenere un olio sufficientemente profumato, altrimenti marciranno. Gli oli migliori sono in questo caso quelli inodori, come Riso e Vinaccioli, e la macerazione deve essere fatta assolutamente a freddo.

Rosa di Maggio/Rosa di Provenza (Rosa Centifolia)

Si tratta della Rosa a cui si fa normalmente riferimento più spesso in ambito cosmetico, si tratta della varietà di Rosa che attualmente viene coltivata principalmente in Marocco, ed è un ibrido molto complesso che comprende Rosa Gallica, Rosa Moschata, Rosa Canina e Rosa Damascena.
Le foglie sono molto ricche di pectine, flavonoidi e antociani, ma la coltivazione è mirata alla produzione di fiori, parte più pregiata e ricercata della pianta.
I fiori sono estremamente delicati, tanto che i fiori vanno raccolti a mano, quando sono ancora in boccio per poter realizzare un'estrazione di qualità.
La procedura di estrazione è estremamente laboriosa, e la resa è molto bassa, questo fa sì che l'estratto finale ottenuto sia estremamente costoso, infatti servono almeno 500kg di boccioli di Rosa Centifolia freschi per ottenere anche meno di 1kg di Essenza Assoluta.
L'estrazione può essere fatta per distillazione, ottenendo il vero e proprio Olio Essenziale di Rosa Centifolia, oppure tramite Enfleurage, per ottenere la Concreta, e da questa la ancora più pregiata Essenza Assoluta di Rosa Centifolia. Più raramente si utilizza l'estrazione supercritica tramite CO2, porta a risultati straordinari, ma anche a costi molto più alti.
Quando la Concreta viene lavorata per ottenere l'Essenza Assoluta, parte più pregiata, produce per forza di cose una cera floreale, che può essere usata come fattore di consistenza lipofilo, mantenendo comunque una parziale nota odorosa.
L'Assoluta di Rosa Centifolia si differenzia anche esteticamente da quella di Rosa Damascena, la prima infatti ha un colore che va dal marrone-giallo al verde, la seconda dal giallo al rosso-marrone.
La composizione tipica dell'O.E. dovrebbe essere questa: Geraniol, Rhodinol, Nerol, Farnesol, Phenethyl Alcohol.
Dato l'alto costo di estrazione, spesso viene ricostruito, e vengono usati i singoli componenti estraendoli da altri fiori a maggiore resa, come il Rhodinol dal Geranio.
L'estrazione tramite distillazione permette di ottenere indirettamente anche l'Idrolato di Rosa Centifolia, contenente la frazione aromatica idrosolubile, e usata a scopo cosmetico fin dall'antichità.
Più raramente, viene anche realizzato un Estratto Secco di petali di Rosa, ricco in pectine, ma che risulta quasi essere uno “spreco” di fronte alla possibilità di estrazione profumiera che vi ho già illustrato, soprattutto perché si tratta di sostanze contenute in tantissimi altri estratti vegetali, anche più economici.

Rosa di Damasco/Rosa Bulgara (Rosa Damascena)

Si tratta di una delle rose più pregiate al mondo, che è riuscita a prosperare soltanto in due diversi luoghi al mondo: “La Valle delle Rose” in Bulgaria e la Valle di Isparta in Turchia.
Le prime piantagioni di Rosa Damascena sono sorte in Bulgaria, a Kazanlik già nel XVII secolo, e da lì furono trasferite le prime piante in Turchia, grazie agli spostamenti commerciali che seguirono.
Anche da questa varietà di rosa vengono estratti sia Olio Essenziale tramite distillazione, sia Concreta e conseguentemente Essenza Assoluta tramite Enfleurage.
La composizione dell'Olio Essenziale di Rosa Damascena risulta molto peculiare, e si differenzia dall'Olio Essenziale di Rosa Centifolia, inoltre ha la particolarità di addensarsi a basse temperature per la sua composizione.
La composizione tipica è Geraniol (fino al 75%), Citronellol (20%), Nerol (20%), e una miscela di idrocarburi tra cui spiccano Nonadecane ed Heneicosane (fino al 10%).
In tracce sono presenti anche ß-Damascenone, ß-Damascone e ß-Ionone, ma nonostante siano molecole presenti in piccolissime percentuali, sono in grado di definire la qualità dell'O.E. stesso.
L'Olio Essenziale però contiene tantissime componenti, tra cui Paraffine (Stearoapteni) e Ossidi, oltre a tantissimi elementi in tracce.
Invece una delle componenti più caratteristiche dell'Acqua Distillata di Rosa Damascena è il 2-Phenyl Ethanol o Phenethyl Alcohol, che differenzia enormemente l'odore dell'Olio Essenziale (privato dei componenti idrofili, tra cui questo) ed Assoluta (che contiene tutti gli estratti odorosi).
La resa è molto bassa anche per quest'altra varietà di Rosa, per cui non ci si può aspettare un'O.E. di qualità pensando di non spendere una cifra adeguata.
Basta pensare ad Aroma Zone, dove si possono trovare l'Assoluta a 7,50 € per ml e l'Olio Essenziale per 25 € per ml, mentre cera ed idrolato costano un pochino in meno, ma sempre molto rispetto agli altri estratti vegetali.
La resa è di circa lo 0,015-0,033% per l'Olio Essenziale e di circa 0,05-0,25% per l'Assoluta, leggermente meno rispetto alla resa della Rosa Centifolia.
L'adulterazione è molto difficile da riconoscere, anche per gli esperti, spesso vengono aggiunte frazioni di oli essenziali più economici o frazioni sintetiche.

Rosa Canina/Rosa di Macchia (Rosa Canina)

Si tratta di una delle rose originarie dell'Italia, è una pianta spontanea, molto diffusa e tipica delle zone appenniniche, tradizionalmente veniva usata come rimedio per la Rabbia (da qui il nome), anche se è un uso dovuto a credenza popolare, e non a comprovata efficacia.
A differenza delle rose di cui ho parlato fino ad ora, in questo caso non viene più usato solamente il fiore, sotto forma di bocciolo o petali, ma viene anche usato il falso frutto o Cinorrodo. Questo viene svuotato ed essiccato per ottenere un estratto titolato in Vitamina C biodisponibile, oltre a carotenoidi, flavonoidi, pectine, tannini e antociani, insomma un vero mix antiossidante.
A livello cutaneo è l'unico estratto funzionale per veicolare un alto contenuto di Vitamina C, questo grazie all'attività sinergica della Vitamina C con carotenoidi e flavonoidi.
L'estrazione è un'attività che è meglio lasciare agli specialisti in erboristeria, ma uno degli Spignatti più semplici che si possono realizzare a partire dalla Rosa Canina è proprio una maschera antiossidante preparata frullando i Cinorrodi ben svuotati (attenzione a frutti legnosi all'interno e alle piccole spine, che possono portare a sgradevoli effetti cutanei).
I petali possono essere usati per ottenere un macerato acquoso a freddo, ma sicuramente non si ottiene un prodotto equiparabile all'estratto che viene effettuato con i falsi frutti.

Rosa del Cile o Mosqueta (Rosa Rubiginosa o Rosa Moschata)

Si tratta di una Rosa che dovrebbe essere stata importata in America Latina dai Conquistadores, ma che ha attecchito particolarmente bene in Cile, e da qui ne ha preso il nome.
Si tratta di una rosa molto affine alla Rosa Canina, e infatti, a differenza degli altri tipi di rose di cui ho parlato, questa, oltre alla Rosa Canina, è un'altra rosa ricercata non tanto per fiore e bocciolo, quanto più per i falsi frutti, o Cinorrodi, in questo caso per l'olio che se ne ricava.
L'Olio di Rosa Mosqueta (Rosa Moschata Seed Oil o Rosa Rubiginosa Seed Oil) è un olio ricco di acidi grassi polinsaturi, soprattutto di Acido Linoleico, di cui vi ho già spiegato il ruolo cutaneo parlando di FILC.
Si tratta certamente di un olio molto pregiato, nonostante venga essenzialmente prodotto da quelli che inizialmente erano scarti (Il Cinorrodo viene svuotato dei semi contenuti per farne droga secca per infusi o altri estratti, i semi facevano parte dello scarto, prima che si comprendesse quanto fosse cosmeticamente utile l'olio contenuto), con un contenuto di acidi grassi insaturi, oltre che Acido Transretinoico (Isomero della Vitamina A), anche se in piccole percentuali.
L'olio ha una resa bassissima, ma essendo ottenuto da un prodotto di scarto del mercato alimentare è comunque conveniente produrlo.

Rosa Serpeggiante/Rosa degli Speziali (Rosa Gallica/Rosa Gallica Officinalis)

Si tratta di una delle specie spontanee presenti in Italia, poco comune, ma presente in luoghi sassosi o brughiere, è una pianta cespugliosa dalla fioritura abbondante di diversi colori, dal rosato chiaro al violaceo.
Viene usata in cosmesi, anche se non se ne fa un ampio e diffuso uso, principalmente se ne ricava un'Acqua di Rose dall'effetto astringente.
La versione officinale è la forma più antica coltivata, veniva usata già dai romani per fare profumi, vino alla rosa e prodotti medicamentosi, ed è stata usata durante tutto il Medio Evo per le sue proprietà curative; lo stesso Plinio il Vecchio la indicava come medicinale, come astringente e tonico.
Si tratta dell'unica rosa per cui ha davvero senso fare un oleolito cosmetico, e non semplicemente per l'estrazione del profumo, infatti se fatto con i fiori freschi apporta una certa azione lenitiva.
Va comunque usato lo stesso procedimento che che va usato per la Rosa Comune, dato che i petali sono ugualmente delicati.

Rosa Alpina (Rosa Pendulina)

Si tratta di un'altra specie spontanea di rosa selvatica italiana, che cresce in particolare su Alpi e Appennino settentrionale.
Si tratta di un'altra specie di rosa che presenta i Cinorrodi, o falsi frutti, ma che non viene coltivata o utilizzata molto.
Inoltre è curioso che nonostante sia meno usata rispetto alla Rosa Canina, la Rosa Alpina presenti Cinorrodi con un contenuto di Vitamina C anche superiore a quello dei frutti di Rosa Canina, di circa 3 volte tanto.
Ogni tanto ho visto qualche prodotto cosmetico di qualche azienda locale o artigianale che inserisce estratti di Rosa Alpina, ma non ce ne sono molti da quanto ho visto nel web.

Io ovviamente vi ho parlato delle rose più usate in cosmesi, ma è possibile che ne vengano usate anche altre, magari da piccole aziende locali, che si appoggiano alla tradizione e alle piante spontanee della regione.
Sono molte ad esempio le “Hip Rose”, ovvero “Rose con frutto” simili per tanti versi a Rosa Mosqueta, Rosa Canina e/o Rosa Alpina, e da cui probabilmente vengono estratti sia i Cinorrodi, per tisane e/o estratti titolati, sia i semi per l'olio.

Anche per oggi è tutto!
Spero che l'approfondimento di oggi vi sia piaciuto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, il Forum Natura e Bellezza, Accademiadelprofumo.it, Agraria.org, Giardinodellerose.altervista.org, Nononsensecosmethic.org e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 22 giugno 2016

Weleda Baby, come sono gli INCI?

Ciao a Tutti!
Vi parlo ora di una marca di prodotti Baby estremamente nota, ovvero la Weleda.
In Germania è una linea piuttosto economica, ma qui tende a costare parecchio, ma è uno dei marchi ecobio più reperibili, e lo è sempre stato anche prima dell'onda ecobio degli ultimi anni.
I prodotti sono davvero tanti, e alcuni sono anche leggermente cambiati nel tempo, quindi comincio subito parlandovene, anche se potrei aver dimenticato qualche prodotto

Weleda – Baby – Olio Trattante (Pflegeöl):

Sesamum Indicum Seed Oil, Calendula Officinalis Flower Extract

200 ml
11,50 €

Si tratta di un semplice Oleolito di Calendula in Olio di Sesamo, si tratta certamente di un ottimo prodotto, preferibile ad un olio puro, è vero.
Ma abbiamo anche a che fare con un prodotto facilmente realizzabile in casa, non serve nemmeno per forza l'Olio di Sesamo, può andare bene un qualsiasi olio vegetale, anche di quelli alimentari.
Proprio per questo motivo il prezzo poi è davvero esagerato per quello che contiene il prodotto.
In molti casi, con la scusa del Bio si esagera un pochino.
Per quanto sia un buon prodotto, a quel prezzo mi sarei aspettata almeno una cascata di diversi oli.
Sinceramente un prodotto così semplice preferirei farmelo in casa, senza magari fare l'oleolito vero e proprio, ma anche partendo da olio e da Estratto CO2, come faccio io in molte ricette.

Weleda – Baby – Olio Massaggio alla Calendula (Calendula Massageöl):

Helianthus Annuus Seed Oil, Betula Alba Leaf Extract, Calendula Officinalis Flower Extract, Chamomilla Recutita Flower Extract, Parfum, Limonene, Linalool. Citronellol, Geraniol, Citral

100 ml
12,50 €

Anche in questo caso abbiamo a che fare con un Oleolito, anche se sono stati inseriti diversi estratti vegetali, l'unica “perplessità” che ho è nell'estratto di Betulla, l'Olio Essenziale di Betulla contiene alcuni componenti facilmente assorbibili dalla pelle, e che possono risultare tossici sul lungo periodo, mentre la frazione idrofila non crea problemi.
Qui non si parla di O.E., ma abbiamo a che fare con un ingrediente sicuramente lipofilo visto che abbiamo a che fare con un olio.
Insomma, ho deciso di assegnare un pallino giallo, perché non è possibile capire di che estratto si tratta.
(fonte F.Zago, su Promiseland)

Weleda – Baby – Crema Protettiva Cambio Pannolino (Babycreme) Nuova Formula:

Aqua, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Sesamum Indicum Seed Oil, Zinc Oxide, Cera Alba, Lanolin, Glyceryl Linoleate, Hectorite, Calendula Officinalis Flower Extract, Chamomilla Recutita Flower Extract, Parfum, Limonene, Linalool, Benzyl Benzoate, Benzyl Salicylate, Geraniol, Farnesol

75 ml
9,00 €

Questo è uno dei prodotti più famosi della linea, ed è forse l'unico che trovo proprio ben fatto: abbiamo infatti una bella crema ricca di emollienti, Ossido di Zinco come lenitivo per le irritazioni da pannolino, aiutato anche dall'Ettorite.
Abbiamo poi i quasi onnipresenti Estratti di Calendula (beh, è ovunque perché la linea è proprio alla Calendula) e di Camomilla.
In questo caso mi piace che siano stati usati dei conservanti, al posto della solita frazione alcolica.
Inoltre immagino che si tratti di un prodotto a bassissima percentuale acquosa, infatti le paste all'Ossido di Zinco devono essere prodotti A/O per essere stabili, e si nota dall'uso di solo Glyceryl Linoleate (HLB=4) come emulsionante e Cera d'Api come stabilizzante della fase grassa.

Weleda – Baby – Crema per il Corpo alla Calendula (Pflegecreme):

Aqua, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Lanolin, Sesamum Indicum Seed Oil, Kaolin, Alcohol, Hydrolyzed  Beeswax, Glyceryl Linoleate, Silica, Calendula Officinalis Flower Extract, Camomilla Recutita Flower Extract, Parfum, Limonene, Linalool, Geraniol, Citral

75 ml
9,00 €

La crema è quasi totalmente green, resta come unico dubbio quello della sicurezza della Lanolina, l'unico modo è scoprire dal produttore se l'ingrediente è stato adeguatamente testato ed è sicuro.
Il neo principale di questa crema però è un altro, ovvero l'Alcol usato come conservante, ne serve almeno almeno un 5%, ma è probabile che sia un pochino di più per garantire un'adeguata sicurezza durante lo stoccaggio e la vendita.
C'è chi si trova benissimo con i prodotti conservati con Alcol, se però li trovate eccessivamente unti è perché viene compensato l'effetto solvente e quindi sgrassante dell'Alcol Etilico, se invece trovate che la crema non compensi adeguatamente la disidratazione potrebbe essere questo il motivo, per cui vi consiglio di provare prodotti in sostanza non di origine tedesca, perché quasi tutte le marche tedesche ecobio tendono a conservare in questo modo, che però non limita le reazioni dermatologiche, dato che evita il contatto con i conservanti, potenzialmente irritanti, ma aggiunge un ingrediente irritante di suo.

Weleda – Baby – Latte Corpo (Pflegemilch):

Aqua, Sesamum Indicum Seed Oil, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Glycerin, Glyceryl Stearate SE, Cetearyl Glucoside, Hydrogenated Coco-Glycerides, Calendula Officinalis Flower Extract, Chamomilla Recutita Flower Extract, Cera Alba, Theobroma Cacao Seed Butter, Xanthan Gum, Glyceryl Caprylate, Parfum, Limonene, Linalool, Geraniol, Citral

200 ml
10,00-12,95 €

Questa è la crema che preferisco, abbiamo finalmente un prodotto senza grosse percentuali di Alcol, con un po' di Glicerina come umettante e una bella cascata di grassi: oli di Sesamo e Mandorla, ma anche un estere, una frazione di gliceridi, Burro di Cacao e Cera d'Api.
Probabilmente la funzione di conservante viene svolta sia da un mix di oli essenziali (abbiamo più allergeni del profumo rispetto agli altri prodotti) aiutati dal Caprilato, anche se effettivamente c'è qualche dubbio.
In ogni caso le alte percentuali alcoliche a me non fanno impazzire, preferisco enormemente meglio le creme addizionate con normali conservanti.

Weleda – Baby – Crema per il Viso alla Calendula (Gesichtscreme):

Aqua, Sesamum Indicum Seed Oil, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Alcohol, Glyceryl Stearate SE, Lanolin, Cera Alba, Calendula Officinalis Flower Extract, Xanthan Gum, Parfum, Limonene, Linalool, Geraniol, Citral

50 ml
9,00 €

La crema si differenzia abbastanza dalla versione per il corpo, abbiamo sempre la solita alta percentuale alcolica, che io eviterei soprattutto durante l'infanzia, e abbiamo due begli oli pesanti e la Lanolina, oltre alla Cera d'Api, la cascata di grassi finisce qui.
La crema è poi gelificata con Gomma Xantana, che amplifica un pochino l'effetto unto, inoltre non abbiamo nessun umettante, come nella crema precedente (anzi, quella prima è “asciugata” da due polveri).
Sinceramente parlando di INCI è assolutamente green, ma personalmente non la userei mai, a partire dall'Alcol, ma anche finendo con la formula vuotina: solo un po' di Estratto di Calendula, nient'altro, nemmeno un po' di Tocoferolo come antiossidante per gli oli.

Weleda – Baby – Sapone Vegetale alla Calendula (Calendula Pflanzenseife):

Sodium Palmate, Sodium Cocoate, Sodium Olivate, Glycerin, Parfum, Limonene, Geraniol, Calendula Officinalis Flower Extract, Camomilla Recutita Flower Extract, Iris Germanica Root Extract, Viola Tricolor Extract, Oryza Sativa Extract, Malt Extract, Sodium Chloride

100 g
5,10-6,95 €

Mi piace anche il sapone della linea, anche se lo trovo esageratamente costoso!
Abbiamo un sapone di oli misti: Palma, Cocco e Oliva, forse è il secondo che vedo in commercio di questo tipo, “sulla carta” simile ad un sapone artigianale, il primo, e fino ad ora unico, era quello Esselunga Gabbiano.
Abbiamo poi diversi estratti vegetali, che comunque perdono utilità in un prodotto Rinse-Off, specie in un sapone, dove a contatto con la Soda quasi tutto si degrada.
Avrei preferito fosse senza allergeni del profumo, ma ne abbiamo solo due, direi che potrebbe andare, a meno che non siate allergici proprio a questi.

Weleda – Baby – Babywash Corpo e Capelli alla Caledula (Waschlotion&Shampoo):

Aqua, Coco-Glucoside, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Alcohol, Disodium Cocoyl Glutamate, Sesamum Indicum Seed Oil, Glycerin, Chondrus Crispus (Carrageenan), Calendula Officinalis Flower Extract, Xanthan Gum, Lactic Acid, Parfum, Limonene, Linalool

200 ml
8,00-9,00 €

Anche questo prodotto è davvero carino, totalmente green, e con tensioattivi assolutamente delicati, ma abbiamo anche qui l'Alcol in alta posizione.
Abbiamo come nelle creme una buona dose di surgrassanti: Olio di Mandorle e di Sesamo, ma trovo che sia comunque un prodotto che non userei direttamente su bambini molto piccoli, a meno di non scoprire quale sia esattamente la quantità di Alcol (non tollererei percentuali superiori al 5%), ma va benissimo se viene versata la quantità di prodotto nell'acqua del bagnetto, ovviamente quando serve, su neonati può bastare l'Amido.
Mi piace che oltre alla Gomma Xantana siano state usate anche le Carragenine.

Weleda – Baby – Bagno Cremoso (Cremebad):

Aqua, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Sesamum Indicum Seed Oil, Alcohol, Glycerin, Calendula Officinalis Flower Extract, Glyceryl Stearate SE, Parfum, Xanthan Gum, Glyceryl Stearate Citrate, Limonene, Linalool

200 ml
12,20 €

Il prodotto è concettualmente molto carino, si tratta di una vera e propria crema fatta per “emulsionarsi” nel bagnetto, abbiamo infatti una frazione oleosa emulsionata con Gliceril Stearato Citrato e Gliceril Stearato nella versione autoemulsionante.
Abbiamo però la solita frazione alcolica, che rende il prodotto utilizzabile, ma a patto di versarlo nell'acqua per il bagnetto, non direttamente sulla pelle di bambini piccoli.
Gli estratti vegetali in questo caso, come per gli altri prodotti Rinse-Off, passano un pochino in secondo piano, dato che finiranno per essere lavati via.

Weleda – Baby – Bagno Trattamento Rasserenante (Bad):

Aqua, Sodium Chloride, Prunus Spinosa Fruit Juice, Thymus Vulgaris Extract, Calendula Officinalis Flower Extract, Parfum, Silica, Xanthan Gum, Limonene, Linalool. Geraniol

200 ml
8,90-9,90 €

Non capisco moltissimo questo prodotto; di fatto sembrerebbe un'acqua salata in cui sono stati inseriti gli estratti vegetali, il primo di questi un pò particolare: Succo di Prugnolo Selvatico, Estratto di Timo (non si capisce di che tipo) ed Estratto di Calendula.
Infine l'aggiunta di Silice e Gomma Xantana come stabilizzanti.
Sinceramente potrebbe anche essere un fantastico prodotto, ed essere “miracoloso” nel rilassare i neonati, ma io non so cosa aspettarmi effettivamente!
L'inci è completamente green, l'unico dubbio è sulla percentuale di Sale presente, che inserito in seconda posizione mi sembra un po' troppo.

Weleda – Baby – Dentifricio per Bambini (Kinder-Zahngel):

Glycerin, Aqua, Silica, Algin, Calendula Officinalis Flower Extract, Foeniculum Vulgare Oil, Mentha Viridis Leaf Oil, Esculin, Limonene

50 ml
5,50 €

Mi piace molto invece questo prodotto, che ha una particolare caratteristica: non contiene tensioattivi, ma solo sostanze umettanti e abrasive, tanto che dovrebbe risultare innocuo all'ingestione accidentale.
È la prima volta, effettivamente, che vedo una tale formulazione in un dentifricio, anche valutando quelli dedicati alla prima infanzia.
Quello che invece mi piace di meno è la presenza di due oli essenziali, non indicatissimi all'ingestione durante la prima infanzia.
Rimane anche il dubbio sul sapore, dubito che siano “buoni e gustosi”, anche se l'O.E. di Menta Viridis dovrebbe essere quella più delicata, tipo Chewing Gum Brooklin.
Il prezzo è giusto un po' proibitivo, ma per un prodotto “da farmacia” e per un breve periodo lo farei usare ad un bambino che sta imparando a non deglutire il dentifricio.

Parlo ora di una linea più recente della Weleda, ovvero la linea Malva Bianca, ovvero l'Althea Officinalis, la pianta è ricca di Mucillagine (come la Malva Sylvestris), Pectina e Flavonoidi.

Weleda – Baby – Malva Bianca – Crema Protettiva (Babycreme):

Aqua, Zinc Oxide, Cocos Nucifera Oil, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Sesamum Indicum Seed Oil, Glycerin, Lanolin, Hydrolyzed Beeswax, Glyceryl Oleate, Cera Alba, Borago Officinalis Seed Oil, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Althea Officinalis Root Extract, Viola Tricolor Extract, Glyceryl Caprylate, Sodium Caproyl/Lauroyl Lactylate, Lactic Acid

50 ml
8,99-9,00 €

Sembra si tratti di una normale pasta all'Ossido di Zinco per il cambio pannolino, ma sono piuttosto perplessa, sul sito ufficiale Weleda viene scritto così:
"Agitare il flacone e aggiungere qualche goccia nell’acqua tiepida del bagnetto. La temperatura dell’acqua dovrebbe essere fra i 36° e i 37°"
Mi sembra un errore.
Io sinceramente la userei come crema protettiva per le irritazioni da pannolino, e mi sembra anche fatta bene, con alte percentuali di Ossido di Zinco, molti emollienti, compresi oli pregiati ricchi di insaturi e come unico “neo” la Lanolina, che andrebbe verificata nonostante il prodotto sia biologico.

Weleda – Baby – Malva Bianca – Crema Fluida (Pflegelotion):

Aqua, Cocos Nucifera Oil, Sesamum Indicum Seed Oil, Glycerin, Alcohol, Cetearyl Glucoside, Cera Alba, Hydrogenated Coco-Glycerides, Theobroma Cacao Seed Butter, Borago Officinalis Seed Oil, Carthamus Tinctorius Seed Oil, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Glyceryl Stearate SE, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Althea Officinalis Root Extract, Viola Tricolor Extract, Xanthan Gum, Glyceryl Caprylate, Squalane

10 ml
2,99 €
200 ml
12,00-15,00 €

Come tutte le altre creme della marca abbiamo come unico difetto l'Alcol in alta posizione, per il resto questa crema mi piace molto più delle altre, abbiamo una cascata di grassi più ampia, che include anche oli pregiati, ricchi di insaturi, come Borragine e Cartamo, abbiamo anche gli Insaponificabili di Girasole e i due estratti vegetali presenti in tutta la linea.
La crema è senza profumazione, e quindi senza allergeni del profumo, ma essendoci l'Alcol potrebbe dare problemi simili a chi soffre di pelli particolarmente sensibili o reattive.

Weleda – Baby – Malva Bianca – Crema per il Viso (Gesichtscreme):

Aqua, Cocos Nucifera Oil, Sesamum Indicum Seed Oil, Glycerin, Alcohol, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Cera Alba, Cetearyl Glucoside, Glyceryl Stearate SE, Borago Officinalis Seed Oil, Carthamus Tinctorius Seed Oil, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Hydrogenated Coco-Glycerides, Althea Officinalis Root Extract, Viola Tricolor Extract, Xanthan Gum, Lactic Acid, Glyceryl Caprylate

10 ml
2,99 €
50 ml
10,00-11,99 €

La crema viso è molto simile alla crema fluida per il corpo, infatti abbiamo gli stessi emulsionanti, una cascata di grassi molto simile e gli stessi estratti vegetali.
Come per gli altri prodotti Weleda si tratta di un prodotto completamente green, ma valgono le stesse indicazioni che ho dato per gli altri prodotti, l'Alcol viene aggiunto in abbondanza, e questo rende i prodotti un po' troppo disseccanti, con la necessità derivante di abbondare nella fase grassa.

Spero che il post vi sia stato utile!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione