venerdì 31 agosto 2018

Rossetto Nude o MLBB?

Ciao a tutti!
Torno a parlarvi di un argomento Make Up un po' particolare...
In internet gira molta confusione in merito, e io stessa ho cercato di farmi l'occhio di recente!

Come si distingue un Rossetto MLBB da un Rossetto Nude?


Cominciamo per gradi... cos'è questo MLBB?
La sigla sta per:
My
Lips
But
Better

Quindi? Che significa ciò?
Si tratta di un rossetto che di fatto va a simulare il colore delle proprie labbra, aggiungendo quel filo di colore in più, ma appena appena.
Un rossetto del genere avrà in sostanza l'effetto di un “Fondotinta” per labbra, solo leggermente più intenso (in base anche agli altri parametri di colore del viso).
Ovvero andrà a creare un colore leggermente più intenso di quello naturale (cosa che col fondotinta non si fa), ma soprattutto più omogeneo di quello delle labbra nude, e ne permetterà la correzione nella forma e nello spessore, ma sostanzialmente senza andare a modificare troppo il colore di base, dando così l'impressione di labbra struccate (ovviamente dipende anche dal grado di correzione necessario).

Ogni persona ha un colore delle labbra, rispetto alla carnagione, molto variabile, c'è chi le ha molto pigmentate e chi invece no, in generale un MLBB dovrebbe essere un rossetto poco “percepibile”, ma allo stesso tempo un po' più “intenso” delle labbra nude.
In questo caso l'armocromia dà qualche indicazione, ma entrano sicuramente in gioco anche la forma del viso (c'è chi appartiene anche a stagioni chiare, ma ha bisogno di un rossetto più intenso di un MLBB per essere valorizzata appieno) e il colore delle proprie labbra... oltre che... alla semplice reazione dei rossetti!
Un rossetto può sembrare la perfezione visto su un'altra persona della stessa stagione... ma virare in modo differente, così da risultare troppo viola, troppo “pastellato”, troppo scuro, troppo marrone ecc... su un'altra persona, anche partendo da colori molto simili.

Però se c'è un fattore comune, è proprio quello dell'effetto che va ricercato: un rossetto che dia l'effetto di poco più delle proprie labbra.
Le stagioni calde si indirizzeranno su un colore più caldo, quindi leggermente aranciato/pescato/marroncino, mentre le stagioni fredde su un colore più rosato freddo.
Le stagioni più profonde andranno a cercare un rossetto che scurisca un po' di più delle stagioni soft profonde, e ancora di più delle chiare.
Ma se l'obiettivo può risultare relativamente più chiaro... la realizzazione si complica ancora, perché non tutte reagiamo allo stesso modo.
Ci sono rossetti a base molto rosa che risultano marroni su alcune neutro-fredde, e viceversa, colori tendenzialmente marroncini, che virano al viola su alcune calde.
L'unica è provare, provare, provare! Fino a che il risultato non è soddisfacente: un colore che aggiunga un filo di colore alle labbra, ma senza essere nettamente percepito come rossetto.
Di solito i finish più comodi sono proprio quelli non del tutto coprenti, dai rossetti nettamente sheer, a quelli cremosi, ma non coprentissimi, per arrivare anche ai balsami labbra colorati.

Questo è quello che considero il mio miglior MLBB:


Si tratta del rossetto cremoso di Cien, il n° 15, che vi avevo già recensito tempo fa.
Su di me, che sono un'Autunno Soft Profondo molto neutro, dalla carnagione con un sovrattono abbastanza neutro, sicuramente non rosato, ma nemmeno nettamente giallo, questo colore risulta un perfetto MLBB.
Non si percepisce nettamente come rossetto (purtroppo ho fatto di tutto per rendere al meglio la foto, ma ho comunque dei limiti, alcuni rossetti riflettono la luce in modo differente nelle foto, e non c'è bilanciamento che tenga), ha un finish estremamente naturale, proprio perché è cremoso, e tendenzialmente lo uso con la matita In Control di MAC.

Cos'è invece un rossetto Nude?


Dalla parola potremmo dedurre che si tratta di un rossetto dall'effetto “Labbra Nude”. Ovvero dovrebbe dare l'impressione di uniformare leggermente le labbra rispetto alla pelle, ma fermo restando che non deve essere un “Cancella-Labbra”.
Ovvero, non deve assolutamente essere un rossetto “Effetto Correttore”.
Le labbra devono risultare leggermente più pallide rispetto al loro colore naturale (che però va comunque valutato in base al loro grado di pigmentazione, ci sono persone con pelle molto chiara e labbra molto pigmentate, come persone con labbra già molto pallide, che non è il caso di schiarire, anzi!), ma mai più chiare delle gengive, o l'effetto è assolutamente svalorizzante.

Il nude difficilmente è un rossetto fatto e finito, la tonalità giusta nel 90% dei casi va ricercata con molta fatica, basta davvero poco per peggiorare l'assenza di rossetto con un nude non centrato alla perfezione (cosa magari più difficile con un rossetto normale.
In questo senso non ci si può mai affidare alle liste (nemmeno come punto di partenza), perché il colore del nude è strettamente dipendente dal colore dell'incarnato, e dal colore naturale delle labbra.
Il nude non si differenzia per stagione armocromatica, quanto per i propri naturali colori.

Tendenzialmente sarà sempre un “mischione”, ovvero realizzato a partire da prodotti diversi, così da “accendere” un nude troppo grigio con una matita leggermente più brillante, da scaldare un nude con una punta violacea di troppo ecc...
Inoltre è una caratteristica insita nell'effetto del nude: non potrà mai essere un rossetto del tutto matte.
Servirà sempre dare una minima luminosità o lucidità per rendere le labbra meno “finte”, ed eliminare l'effetto “labbra cancellate”.
Un maestro in questo senso è il truccatore di Kim Kardashian, Mario Dedivanovic, che riesce a far splendere una IP che più IP non si può con un trucco che quasi sempre carica molto gli occhi lasciando l'effetto nudo sulle labbra.
Qui vi ho postato un esempio di un trucco postato da lui su di lei:


Sicuramente non è una regola così ferrea che le IP debbano per forza usare il rossettone, ma è di certo più facile per molte di loro andare di rossetto rosso. Spesso risulta più difficile per loro trovare il rossetto chiaro (che sia un rossetto tranquillo, un MLBB o un nude) che le valorizzi, rispetto al classico rossetto rosso della loro stagione.

Il mio rossetto Nude?
Qui viene il bello! Non l'ho ancora trovato!
E penso di essere ancora molto in alto mare per trovarlo! Quasi tutti i rossetti chiari che ho provato fino ad ora mi risultano “innaturali”.
O fanno proprio quello che dicevo, l'effetto “Cancella-Labbra”, oppure tirano viola/marrone.
E in realtà, la cosa peggiore... è che si scuriscono tantissimo tutti!
Su di me praticamente tutti i rossetti si incupiscono tantissimo! Persino rosatini molto naturali come Twig risultano più scuri di un MLBB, e i rossetti che su altre (anche di stagione simile alla mia, confinanti o proprio della stessa stagione, o con incarnato molto simile) risultano il classico tranquillo da giorno... su di me fanno proprio “rossettone”, in alcuni casi anche “rossetto cupone”, effetto Goth!
Per ora ho fatto qualche prova... ma probabilmente dovrò verificare diverse combinazioni... e la ricerca sarà molto, molto lunga!

Anche per oggi ho concluso!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto il gruppo di MUA e appassionati/e che mi ha aiutato con tantissimi consigli, in particolare un ringraziamento alla bravissima e pazientissima MUA MakeUp Pleasure!

martedì 21 agosto 2018

Prodotti Uomo - Phytorelax e prodotti da rasatura

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di qualche prodotto Phytorelax, ovvero la linea maschile, ma dato che si tratta di solo 6 prodotti, ho voluto aggiungere anche alcuni prodotti per la rasatura di altre due marche.
Comincio comunque con la linea Phytorelax Uomo, che comprende un detergente, un prodotto corpo, un prodotto viso, e tre prodotti specifici: trattamento tatuaggio, barba e rasatura per la testa.

Ho parlato di diverse linee Phytorelax:

Di Phytorelax vi ho già recensito gli INCI dei prodotti di tutte queste linee:

Aloe
Camomilla

Phytorelax – Uomo – Shampoo & Doccia Post Sport:

Aqua, Sodium Coco-Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Decyl Glucoside, Sodium Olivamphoacetate, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Behenamidopropyl Dimethylamine, Menthol, Caprylyl/Capryl Glucoside, Saccharide Isomerate, Sodium Cocoyl Glutamate, Paullinia Cupana Seed Extract, Panax Ginseng Root Extract, Phenoxyethanol, Parfum, Benzoic Acid, Citric Acid, Glycerin, Dehydroacetic Acid, Eugenol, Lactic Acid, Geraniol, Linalool, Cinnamal, Polyglyceryl-5 Oleate, Ethylhexylglycerin, Glyceryl Caprylate, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Sodium Citrate

200 ml
3,90-6,60 €

Ho parlato diverse volte dei detergenti Phytorelax, ed effettivamente sono stati tra i primi detergenti “verdi” sul mercato, parlando di target larga distribuzione, ovviamente.
Ed effettivamente, per quanto non siano delicatissimi in assoluto, hanno formule più verdi di molti altri (ad esclusione dei prodotti per capelli).
I detergenti oltre ad avere un buon mix di tensioattivi, hanno anche surgrassanti e filmanti, cosa che effettivamente non capita sempre nei prodotti della larga distribuzione.
Qui in particolare abbiamo un prodotto “medio”, probabilmente per adattarsi al grado di schiuma che cerca l'uomo medio.
Non so se questo prodotto potrebbe andare bene come shampoo anche per capelli lunghi... di sicuro i presupposti ci sono vedendo che non mancano anche qualche blando condizionante e qualche filmante adatto anche ai capelli.
Di sicuro non è male, anche se propenderei per consigliare l'acquisto con lo sconto, dove il prezzo mi pare ragionevole.

Phytorelax – Uomo – Trattamento Corpo Perfetto:

Aqua, Caprylic/Capric Triglyceride, Cetyl Alcohol, Cetearyl Alcohol, Glyceryl Stearate Citrate, Isoamyl Laurate, Propylheptyl Caprylate, Orbignya Oleifera Seed Oil, Caffeine, Menthol, Paullinia Cupana Seed Extract, Panax Ginseng Root Extract, Panthenol, Tocopherol, Phenoxyethanol, Hexyldecanol, Hexyldecyl Laurate, Methylheptyl Isostearate, Parfum, Sodium Polyacrylate, Glyceryl Caprylate, Xanthan Gum, Propylene Glycol, Benzoic Acid, Dehydroacetic Acid, Glycerin, Eugenol, Geraniol, Linalool, Cinnamal, Citric Acid, Ethylhexylglycerin, Citronellol, Limonene, Coumarin, Evernia Prunastri Extract, Hexyl Cinnamal, Benzyl Alcohol, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

200 ml
8,90-12,90 €

Prodotto davvero particolare, almeno come viene presentato, in realtà ha ben poche delle proprietà “vantate” in etichetta... nessuna crema potrà davvero migliorare la fisicità (maschile o femminile che sia).
In questo caso poi non si può nemmeno lavorare su un inestetismo cutaneo (la cellulite), ma si passa il messaggio che la crema possa bruciare semplicemente i grassi...
Ovviamente no!
Si tratta di una crema puramente idratante, con l'aggiunta di estratti vegetali e attivi che male assolutamente non fanno, ma che di fatto lavorano solo in superficie (come è normale che sia, altrimenti si avrebbe a che fare con un farmaco!).
Insomma, una crema un po' cara per il prezzo che ha e il formato, però ben formulata, questo si. Non è ecobio, ma ha i giusti compromessi per renderla piacevole all'uso, limitando la scia bianca dovuta ai gelificanti naturali e l'eccessivo effetto filmante.
Va solo fatta attenzione all'Estratto di Quercia, potenzialmente allergizzante.

Phytorelax – Uomo – Trattamento Tatoo Perfetto:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Coconut Alkanes, Methylheptyl Isostearate, Propylheptyl Caprylate, Caprylic/Capric Triglyceride, Glyceryl Stearate, Sodium Lauroyl Glutamate, Stearic Acid, Sodium Hyaluronate, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Coco-Caprylate/Caprate, Allantoin, Sodium Polyacrylate, Phenoxyethanol, Parfum, Benzoic Acid, Lactic Acid, Dehydroacetic Acid, Eugenol, Tocopherol, Geraniol, Linalool, Glycine Soja Oil Unsaponifiables, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Cinnamal, Ethylhexylglycerin, Citronellol, Limonene, Coumarin, Evernia Prunastri Extract, Hexyl Cinnamal

75 ml
8,90-12,90 €

Anche in questo caso abbiamo prodotto a compromesso quanto a INCI, con solo qualche ingrediente a pallino rosso o giallo.
L'unica mia perplessità sta nella validità d'uso sul tatuaggio, di solito i tatuatori preferiscono dare le loro “direttive” per la migliore cicatrizzazione, soprattutto per il primo periodo.
Successivamente ci sono molti meno problemi e si può spaziare più liberamente.
Immaginandone lo scopo immagino sia un prodotto piuttosto grasso e ricco, ma ovviamente va provato.
Mi piace anche l'aggiunta di attivi, sono solo un po' perplessa per l'Estratto di Quercia, usato probabilmente per la profumazione, non lo userei, in quanto allergizzante, su aree della pelle delicate, come quelle sottoposte a tatuaggio.

Phytorelax – Uomo – Trattamento Viso Perfetto – Crema Viso Idratante 24h:

Aqua, Coco-Caprylate, Glyceryl Stearate, Caprylic/Capric Triglyceride, Cetyl Alcohol, Cetearyl Alcohol, Silica, Propylheptyl Caprylate, Sodium Lauroyl Glutamate, Stearic Acid, Caffeine, Hydrolyzed Grape Fruit, Titanium Dioxide, Paullinia Cupana Seed Extract, Sodium Hyaluronate, Tocopherol, Phenoxyethanol, Xanthan Gum, Cetyl Palmitate, Cocoglycerides, Benzoic Acid, Glycerin, Lactic Acid, Dehydroacetic Acid, Parfum, Glycine Soja Oil Unsaponifiables, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Eugenol, Ethylhexylglycerin, Geraniol, Linalool, Cinnamal, Benzyl Alcohol, Citronellol, Limonene, Citric Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

50 ml
8,90-12,90 €

Crema viso molto semplice e basic, emulsionanti piuttosto classici, idem per la cascata dei grassi, insomma un po' come le classiche creme viso Phytorelax delle varie versioni.
Mi piace che abbiano inserito anche qualche attivo: Caffeina, Uva Idrolizzata, Estratto di Guaranà, Sodio Ialuronato, Tocoferolo e antiossidanti per gli oli.
Insomma, per la fascia di prezzo che ha ne vale proprio la pena!
Quanto a texture bisogna provarla, ho solo il sospetto che possa fare un po' di scia bianca per l'assenza di gelificanti sintetici, purtroppo la Gomma Xantana può dare questo effetto collaterale.

Phytorelax – Uomo – Trattamento Barba Perfetta – Balsamo Pre-Post Rasatura:

Aqua, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Cetyl Alcohol, Behenamidopropyl Dimethylamine, Isoamyl Laurate, Myristyl Alcohol, Butyrospermum Parkii Extract, Menthol, Argania Spinosa Kernel Oil, Hordeum Vulgare Cera, Phenoxyethanol, Lactic Acid, Parfum, Benzoic Acid, Dehydroacetic Acid, Eugenol, Tocopherol, Geraniol, Citric Acid, Linalool, Sodium Benzoate, Cinnamal, Glycine Soja Oil Unsaponifiables, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Ethylhexylglycerin, Potassium Sorbate, Sodium Hydroxide, Limonene, Citronellol, Coumarin, Evernia Prunastri Extract, Hexyl Cinnamal

75 ml
4,90-8,60 €

Questo è uno dei prodotti che più mi piace ad impatto, guardando la formula.
Abbiamo di fatto un prodotto molto simile ad un balsamo per capelli, dove abbiamo la Behenamidopropyl Dimethylamine come condizionante, insieme a diversi alcoli di acidi grassi.
Mi piace anche la presenza di Aloe, che condiziona ulteriormente, e la presenza di Mentolo, per rendere il prodotto più fresco, fattore che cercano molti uomini.
Non è un classico fluido dopo barba, dato che è piuttosto grasso, probabilmente alcuni lo considererebbero a risciacquo per l'uso dopo la rasatura, penso che sia a preferenza individuale.
Sicuramente è un prodotto valido, e anche piuttosto verde, è giusto un po' caro a prezzo pieno, mentre ci può stare per il prezzo scontato (quello che ho inserito è quello che ho trovato da Acqua&Sapone).

Phytorelax – Uomo – Trattamento Testa Perfetta – Balsamo Pre-Post Rasatura Cuoio Capelluto:

Aqua, Cyclopentasiloxane, Cetearyl Alcohol, Glyceryl Stearate, Sodium Lauroyl Glutamate, Stearic Acid, Chamomilla Recutita Flower Extract, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Panthenol, Allantoin, Glycerin, Glucose, Hydroxypropyl Oxidized Starch PG-trimonium Chloride, Sorbitol, Sodium Glutamate, Phenoxyethanol, Sodium Polyacrylate, Dimethicone PEG-8 Meadowfoamate, Parfum, Benzoic Acid, Dehydroacetic Acid, Eugenol, Tocopherol, Urea, Geraniol, Glycine Soja Oil Unsaponifiables, Helianthus Annuus Seed Oil Unsaponifiables, Linalool, Cinnamal, Ethylhexylglycerin, Lactic Acid, Sodium Lactate, Sodium Chloride, Glycine, Hydrolyzed Wheat Protein, Sodium PCA, Citronellol, Limonene, Coumarin, Evernia Prunastri Extract, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

75 ml
4,90-8,60 €

Questo è il prodotto più sintetico di tutta la linea, e nonostante tutto non è proprio malaccio.
Il pallino rosso più in alto è un silicone volatile, di cui non ci si deve preoccupare, né dal punto di vista cosmetico, né troppo dal punto di vista ambientale, dato che non va ad inquinare le falde, come succede quando questo ingrediente viene inserito nei detergenti.
Il secondo è un filtro solare, non essendo indicato SPF nel prodotto, vuol dire che già abbiamo davvero poco filtro, insomma, il prodotto è già quasi tutto della prima riga!
Insomma, in sostanza non è altro che una semplice crema!
Se poi la vediamo come prodotto da rasatura, in teoria andrebbe anche sciacquato, come formula, anche per questo uso mi piace molto di più la versione per la barba, quindi non è un prodotto che consiglierei nello specifico, oltre ad essere meno ecologico, ma di sicuro c'è molto di peggio in commercio.
Certamente è un prodotto un po' troppo caro, se li trovate entrambi, visto lo stesso prezzo per lo stesso formato... io preferirei il precedente, per usarlo sia per la barba, che per la testa!
Effettivamente lo avrei preferito giusto se fosse stato con SPF, ma andrebbe usato per forza dopo, e non andrebbe sciacquato... insomma, non so se sarebbe apprezzato.

Dato che ho cominciato a parlare di una linea specificatamente maschile (anche se alcuni prodotti non sono così specifici), ne approfitto per parlare di altre due marche specifiche per uomo, che altrimenti si perderebbero in un post “non specifico”, vi parlo infatti di prodotti da rasatura:

Figaro – Crema da Barba per Pennello – Rasature Frequenti – Special Edition:

Stearic Acid, Aqua, Cocos Nucifera Oil, Potassium Hydroxide, Sodium Hydroxide, Parfum, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Citral, Linalool

150 ml
1,60 €

Figaro – Crema da Barba per Pennello – Rasature Frequenti – Limited Edition:

Stearic Acid, Aqua, Cocos Nucifera Oil, Potassium Hydroxide, Sodium Hydroxide, Parfum, Potassium Carbonate

150 ml
1,60 €

Entrambi sono prodotti che mi piacciono davvero tanto!
Non sono altro che una versione commerciale, e anche piuttosto precisa, del mio sapone da barba in barattolo.
Dato che per chi non saponifica, cominciare a farlo solo per prodotti di questo tipo è piuttosto oneroso... questi sono due prodotti assolutamente molto validi, e anche molto reperibili ed economici!
Mi piace che non ci siano strane aggiunte, sono semplici, saponi ad alcale misto “nudi e crudi”, viene solo usato un po' di Acido Stearico al posto del solo Olio di Cocco, ma mi piace moltissimo anche il fatto che non siano realizzati da “sapone pronto”, ma siano proprio realizzati a partire dal grasso e dall'alcale, senza passare dal metodo Salting-Out

Proraso – Sapone da Rasatura – Tutte le Barbe, Rinfrescante e Tonificante:

Aqua, Stearic Acid, Cocos Nucifera Oil, Potassium Hydroxide, Sodium Hydroxide, Glycerin,  Lactic Acid, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Menthol, Camphor, Eucalyptol, Eucalyptus Globulus Leaf Oil, Pentaerythrityl Tetra-di-t-butyl Hydroxyhydrocinnamate, Tetrasodium EDTA, Hydroxyethylcellulose, Sodium Hydroxymethylglycinate, Geraniol, Parfum

75 ml
1,25 €

Proraso – Sapone da Rasatura – Pelli Sensibili, Anti-irritazione:

Aqua, Stearic Acid, Cocos Nucifera Oil, Potassium Hydroxide, Glycerin, Sodium Hydroxide, Lactic Acid, Parfum, Menthol, Tocopheryl Acetate, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Hydroxyethylcellulose, Sodium Hydroxymethylglycinate, Hexyl Cinnamal, Geraniol, Citral, Limonene, Linalool, Pentaerythrityl Tetra-di-t-butyl Hydroxyhydrocinnamate, Thymus Vulgaris Flower/Leaf Extract, Avena Sativa Kernel Extract, Camellia Sinensis Leaf Extract, Etidronic Acid, Tetrasodium EDTA

150 ml
2,15 €

A differenza dei primi due prodotti, qui abbiamo dei saponi meno “naturali”.
Ovvero, non sono dei semplici saponi ottenuti a partire da grassi e alcale, qui viene sempre realizzato un sapone naturale, ovvero con la classica reazione di saponificazione dei grassi, ma a differenza dei primi prodotti, viene aggiunta una piccola quantità di tensioattivo (per fortuna a pallino verde, ne sono contenta!), un conservante cessore di formaldeide (che ripeto, è nociva solo se inalata, già il fatto che l'ingrediente sia un cessore, e non formaldeide pura e che venga a contatto con l'acqua non la rende volatile da poter essere inalata) e infine un gelificante, oltre ad altre aggiunte “poetiche”.
Insomma, fosse per me consiglierei assolutamente i primi due saponi da rasatura, questi tanto male non sono, ma li terrei come seconda scelta.

Anche per oggi è tutto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

giovedì 16 agosto 2018

I Pennelli da Trucco, quali, e come sceglierli

Ciao a tutti!
Torno di nuovo a parlare di Make Up, e in questo caso specificatamente di strumenti per il MakeUp, ovvero i pennelli.
Come si scelgono gli strumenti giusti per realizzare un buon trucco?
Chiaramente parto dall'idea che io per prima non sono una Make Up Artist (MUA), e mi rivolgo specificatamente a chi non lo è, come me.
Se le esigenze sono lavorative, va da sé che il Kit deve essere ampio, e offrire un numero più ampio di strumenti, ma per il Self MakeUp è ben diverso.
Solitamente serve un numero limitato di pennelli, e piuttosto che sulla varietà, è meglio puntare sulla qualità, e piuttosto procurarsi “doppioni” dei pennelli più utilizzati.

Partiamo dalla base, quali sono le qualità imprescindibili di un pennello (qualsiasi esso sia)?

1) Non deve perdere peli. Se già prendete in mano un pennello, e vi accorgete che ogni tanto trovate un pelo fuori posto che viene via, se vedete che il pennello perde la forma a causa dei peli non “stabili” al loro posto... beh, buttatelo, o è difettato, oppure è di infima qualità, non rifornitevi più lì, cambiate marca! A me è successo con il flatkabuki di recente, ma dopo averlo usato per anni. Se un pennello lo fa dopo tutto questo tempo è probabile che succeda a causa di un errore di pulizia, se lo fa subito è probabile che vi troviate a breve così, ma molto probabilmente è colpa del prodotto.

2) Deve avere una forma ben definita, ci sono tanti tipi di pennelli, ma non ci si può sbagliare, si capisce bene quando un pennello è asimmetrico perché è quella la forma voluta, o quando è asimmetrico perché è stato tagliato male. Capita spessissimo con i set di pennelli cinesi (reperibili anche su Amazon, vi avevo mostrato il mio errato acquisto) acquistabili online. Idem per i duo fibre, si capisce se sono fatti per avere una quantità di setole più lunghe, e altre più corte, o per essere tagliati a filo, o per avere la “bombatura” tipo Kabuki.

3) Non deve costare troppo poco. Si, perché in sintesi, per avere un pennello decente, che quindi rispetti i primi due punti, la cosa migliore da fare è evitare i pennelli eccessivamente economici. Sono di bassa qualità, spesso si scollano, e spesso perdono peli, e già prima dell'uso si vede che sono tagliati malissimo.

Queste sono le regole fondamentali, ma vediamo un po' come capire cosa ci serve.
Innanzitutto bisogna differenziare i pennelli in base al tipo di setola:

  1. Sintetica
  2. Naturale

1) Questo primo tipo di setola è economica, in alcuni casi anche fin troppo, praticamente ormai diffusissima.
Va bene solamente per stendere i prodotti cremosi.
Bisogna verificare che il tipo di setola non sia troppo liscia anche per i prodotti in crema, di solito quando un pennello è estremamente soffice e liscio non è di buona qualità.
Per quanto le setole sintetiche siano più lisce di quelle naturali, devono comunque essere in grado di trattenere il prodotto, se sono troppo lisce diventano anche scivolose, e non applicheranno il prodotto a dovere.

2) Questo secondo tipo di setola è sempre più difficile da trovare (Anche MAC ha cominciato a produrre i suoi pennelli in sola setola sintetica, decisione fatta solamente per passare il marchio a Cruelty Free, in questo senso impopolare per quanto riguarda la professionalità), soprattutto di qualità ad un prezzo accettabile, ma è l'unico tipo di setola che permette di sfumare al meglio le polveri, che a differenza delle creme, necessitano di setole molto più porose e ruvide, questo perché le fibre naturali trattengono le polveri, rilasciandole gradualmente.
Dato che comprare tutti i pennelli giusti non è certamente economico, soprattutto se di passione si tratta, il mio primo suggerimento è quello di non risparmiare sulla qualità dei pennelli, ma piuttosto quella di comprare prima di tutto i pennelli insostituibili, e di usare altro fino a che si può procedere all'acquisto utile, ma sostituibile.

Distinguere questi due tipi di setola non è sempre facile (e dipende anche dal tipo di pennello), ma uno dei principali indizi, oltre al costo (insomma, se costano troppo poco, meno di 8-10 €, valutando saldi/sconti fine serie, è certo che non siano in fibre naturali) può essere la reazione alla luce, vi ho mostrato la diversa reazione al flash di un pennello in setole naturali (Zoeva Pennello 101 – Luxe Face Definer) e setole sintetiche (Nevecosmetics – Kabuki Classico).
Sicuramente il colore può ingannare, ma la luminosità delle setole sintetiche è inimitabile, la setola naturale, per quanto scura, e quindi naturalmente più lucida di quella bianca, non sarà mai la stessa.

Nel prossimo post gli ulteriori suggerimenti su come cominciare a scegliere il giusto assortimento di pennelli per voi!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto il gruppo di MUA e appassionati/e che mi ha aiutato con tantissimi consigli, in particolare un ringraziamento alla bravissima e pazientissima MUA MakeUp Pleasure!

mercoledì 8 agosto 2018

Make Up Review di Luglio 2018

Ciao a Tutti!
Torno a parlare dei prodotti di Make Up che ho utilizzato negli ultimi periodi!
Ormai tra Swap Party e acquisti che ho fatto dall'inizio dell'anno in poi, sto davvero provando un sacco di cosine!

Debby – Eyechubby Eyeshadow – n° 8:

Cyclopentasiloxane, Trimethylsiloxysilicate, Polyethylene, Mica, Dimethicone, Lauroyl Lysine, Octyldodecanol, Hydrogenated Polyisobutene, Silica, Hydrogenated Microcrystalline Cera, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Lecithin, Synthetic Wax, Synthetic Beeswax, Glyceryl Stearate, Glyceryl Oleate, Citric Acid, Methicone
May Contain(+/-):
C.I. 77499, C.I. 77266 (Nano), C.I. 77491, C.I. 77891, C.I. 42090, C.I. 77492

grammatura non indicata
5,50 € circa

Durante l'ultimo Swap Party mi sono buttata su questo prodotto appena ho visto che era matte, e non solo... è il mio colore! 😍
Infatti si tratta di un colore è meraviglioso! È un bellissimo viola melanzana, che risulta perfetto per fare da base agli smoky!
Non solo, ma è uno dei colori “non marroni” che non solo adoro in sé, ma mi stanno davvero benissimo!
Praticamente è un viola che nell'abbigliamento o negli accessori sarebbe pienamente armocromatico, ma per il trucco ovviamente la questione è diversa.
Questo però è uno di quei pochi colori che, pur non essendo 100% armocromatico nel trucco... mi sta davvero bene!
Ma a parte il colore... vediamo il prodotto in sé, è la prima volta che mi approccio a ombretti in crema che non siano quelli nei pottini, quindi molto, molto “duri”, molto, molto pigmentati, ma anche piuttosto facili da utilizzare.
Questo è un prodotto che fa da ponte fra ombretti in crema e matite, infatti è piuttosto “cremoso” quando viene steso, ma asciuga in un nanosecondo.
Non è assolutamente facile da usare!
Per fortuna sembra un prodotto molto grasso, si penserebbe insomma simile ad un rossetto, ma non lo è.
Ho sperato di poterlo usare prelevandolo con il pennello, come fosse un ombretto in pot, purtroppo questo non riesce, si secca troppo in fretta sul pennello, al massimo può andare bene per i piccoli ritocchi della sfumatura.
Purtroppo va per forza di cose steso come fosse una matita, con però la differenza della dimensione, sicuramente non comoda per raggiungere velocemente tutte le pieghette della pelle.
Insomma, non è immediato usarlo, bisogna fare molto velocemente un tratto andandolo a sfumare subitissimo con un pennello occhi ampio e in setole sintetiche.
Purtroppo la resa della sfumatura non è proprio uniforme, anche impegnandosi e facendo tutto molto in fretta rimane un po' macchiato.
Ma come base smoky va benissimo, diciamo che poi si risistema la sfumatura con gli ombretti.
Mi piace però come tenuta, come gli ombretti in crema Kiko o Pupa migliora molto la resa dello smoky.
E rende comunque bene, sia che poi vada ad applicare il nero su tutta la palpebra mobile, sia che vada a realizzare uno smoky violaceo con ombretti dal marrone scuro al viola caldo, e funziona molto bene anche come base per realizzare un trucco occhi di viola shimmer, la sfumatura si riesce a riprendere bene con le polveri, senza che si veda sotto la sfumatura non troppo omogenea.
Essendo però una base piuttosto scura, rende molto più rapido realizzare un trucco occhi scuro e che rimanga intenso!
Insomma, non il prodotto più comodo da usare... ma assolutamente promosso!

Kiko – Long Lasting Stick Eyeshadow – n° 33:

Cyclopentasiloxane, Trimethylsiloxysilicate, Mica, Polyethylene, Lauroyl Lysine, Ozokerite, Octyldodecanol, Synthetic Beeswax, Tin Oxide, Lecithin, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Citric Acid
May Contain(+/-):
C.I. 77891 (Titanium Dioxide), C.I. 77007 (Ultramarines), C.I. 77499 (Iron Oxides), Manganese Violet (C.I. 77742), Bismuth Oxychloride (C.I. 77163), C.I. 77491 (Iron Oxides), C.I. 77891 (Iron Oxides), C.I. 77510 (Ferric Ferrocyanide), Blue 1 Lake (C.I. 42090), Yellow 5 Lake (C.I. 19140), C.I. 77510 (Ferric Ammonium Ferrocyanide)

1,64 g
6,95 €

Nonostante il prodotto possa sembrare molto simile al precedente, escludendo il colore, il prodotto ha una resa molto differente.
Innanzitutto è un prodotto molto, ma molto più grasso del Chubby Debby, sembra quasi una matita kajal automatica con una mina molto grossa, quindi quando viene passato sulla palpebra lascia molto, molto più prodotto, e l'effetto è molto, molto meno secco.
Insomma, se il Debby può sostituire degnamente un ombretto in crema “in jar” tipo quelli Pupa o Kiko di cui vi ho già parlato, questo assolutamente no.
Può essere usato comunque nello stesso modo, ma bisogna prendere qualche accorgimento.
Innanzitutto ne va usato molto, molto meno, quindi è meglio applicarne poco per volta, e il vantaggio di una texture più cremosa sta anche nel poterlo applicare prelevandolo con il pennello.
Ovviamente il colore resterà meno carico e più “sbiadito” che usando direttamente lo stick sulla pelle...
Ma il colore finale va comunque definito con gli ombretti in polvere, quindi non è un problema.
Il colore è sempre violaceo, ma se il primo tende molto al melanzana, neutro, forse un pelino caldo, questo è già neutrofreddo, ma soprattutto, con molto, molto grigio, quindi ha una resa molto più soft.
Per la mia esperienza, limitata, va bene per fare smokey a base molto fredda (per esempio per sfumare con viola freddo, azzurro freddo ecc...), ma si riesce comunque a sovrapporre bene una sfumatura calda, per ottenere un trucco occhi neutro/neutro caldo.
Ovviamente in base a quanto calore si vuole raggiungere si useranno ombretti differenti.
Io ho provato, fino ad ora, solo con i marroni, i marroni estremamente caldi vengono raffreddati dalla bordatura (matita nera), quindi si spengono leggermente, risultano più portabili, e posso usarli in ruoli più da “Protagonista”, io fra questi ho Petra di Nabla e Succubus della Palette di KVD, mentre i marroni freddi rimangono tali, ed è possibile realizzare un trucco correttivo con toni freddi.
Ovviamente si tratta di un colore che dà una base medio-scura (più media se si applica a pennello, più scura se si applica direttamente lo stick), quindi è adatta per realizzare Smoky, una mezzaluna, ma di certo non un trucco leggero leggero. Anche perché essendo un colore di base piuttosto grigio, se non viene un po' “ravvivato” con colori più vicini al colore della pelle, o più cromati, risulta innaturale, e forse può andare bene solo per stagioni fredde molto soft (ESP/EA/ESC).

Nevecosmetics – Arcobaleni – Noisette:

Talc, Mica, Titanium Dioxide, Silica, Octyldodecyl Stearoyl Stearate, Lauroyl Lysine, Zinc Stearate, Cetearyl Ethylhexanoate, Caprylyl Glycol, Aluminum Hydroxide, Retinyl Palmitate, Tocopheryl Acetate
May Contain(+/-):
Iron Oxides (C.I. 77492, C.I. 77491, C.I. 77499)

3 g
4,60-5,80 €

Anche questo ombretto mi è stato ceduto durante l'ultimo Swap Party, come i due prodotti precedenti, l'ho puntato appena l'ho visto, perché mi sembrava un marrone perfetto per me.
Purtroppo, con le luci al momento l'ho preso per un ombretto matte (conoscevo il colore, ma non me ne ricordavo il finish), e niente... invece mi sono accorta al primo uso... è satinato, non matte!
Il colore però è stato amore a prima vista!
Mi era già noto come colore, ma effettivamente è da almeno un annetto che guardo più al Make Up di target professionale, più che a quello bio, così non mi era più rimasto in mente.
Me ne hanno parlato tanto bene in tante come colore, ed effettivamente il colore è davvero bello, ma soprattutto utile!
È un bel marroncino nocciola molto chiaro, dal sottotono molto neutro, i colori che si avvicinano di più, fra quelli che possiedo sono Narciso di Nabla e Samael della KVD, direi che possono collocarsi nella stessa fascia di colore in base agli usi.
Rispetto a Narciso però Noisette risulta meno rosato e meno pescato, oltre che un pochino più chiaro. Come sottotono è proprio intermedio fra Narciso e Samael, quest'ultimo risulta anche ben più scuro se stratificato, anche se con una singola passata potrebbero risultare scuri più o meno allo stesso modo.
La differenza sta nel finish e nella stratificabilità, Noisette oltre che satinato, quindi per definizione più luminoso, è anche molto difficile da stratificare, per raggiungere il colore pieno della cialdina, diversamente da Samael.
In ogni caso, per fortuna è un colore satinato, e non shimmer, quindi, per quanto non performante come i matte, mi è stato comunque molto utile.
E anzi, come colore lo trovo ancora più azzeccato di Narciso su di me, perché usando solo lui, riesco a realizzare una sorta di “ombreggiatura naturale” dell'intera palpebra mobile e piega, quando ho troppo poco tempo per fare altro, per questo scopo Narciso rimane troppo rosato oltre che una puntina troppo scuro (questo succede anche perché Noisette è un po' meno scrivente, si stratifica con maggiore difficoltà).
Si tratta di un colore davvero vicino al mio colore di pelle (quindi questo uso dipende molto dal vostro colore di pelle), solamente un po' più scuro, ma proprio quel tantino che lo rende perfetto per creare quel tono leggermente più scuro e omogeneo su palpebra mobile e piega, aiutandomi con eventualmente un ombretto leggermente più chiaro sulla fissa (di solito uso uno dei chiari della KVD, ma da poco mi è stato regalato a questo scopo Orb di MAC).

Pupa – Easy Shadow – n° 101:

Talc, Paraffinum Liquidum, Zinc Stearate, Ethylhexyl Palmitate, Dimethicone, Polypropylene, Polybutene, Cocoglycerides, Lauroyl Lysine, Lecithin, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Citric Acid, Glyceryl Oleate, Glyceryl Stearate, Caprylyl Glycol, Hexylene Glycol, Disodium EDTA, Phenoxyethanol, Dehydroacetic Acid
May Contain(+/-):
Alumina, Calcium Aluminum Borosilicate, Calcium Sodium Borosilicate, Cobalt Titanium Oxide, Silica, Synthetic Fluorphlogopite, Mica, Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77492, C.I. 77491, C.I. 77499), Carmine (C.I. 75470), Ultramarines (C.I. 77007), Bismuth Oxychloride (C.I. 77163), Chromium Oxide Greens (C.I. 77288), Chromium Oxide Green (C.I. 77289), Ferric Ammonium Ferrocyanide/Ferric Ferrocyanide (C.I. 77510), Manganese Violet (C.I. 77742), Tin Oxide (C.I. 77861), Red 40 Lake (C.I. 16035), Yellow 5 Lake (C.I. 19140), Blue 1 Lake (C.I. 42090)

2,5 g
circa 2 €

Anche in questo caso mi sono “buttata”, visto il prezzo basso del prodotto!
Per la prima volta da quando capito all'Outlet di Pupa, ho trovato la presenza di ombretti opachi!
Questo non era l'unico, ma a parte il fatto che la luminosità non era tale da capire se potevano andare bene per quello che volevo fare, questo almeno dava l'idea di essere utile.
Si tratta di un beige avorio, un colore tipico da “illuminante”, come colore effettivamente sembra azzeccato sulla mia carnagione, mi sembra il giusto bilanciamento fra giallo e rosato, e sembrava anche chiaro il giusto per risultare naturale sulla palpebra fissa. Questo ovviamente alle luci del negozio.
In realtà sono stata brava, e ho azzeccato quanto a colore... il problema è proprio la resa della polvere!
L'effetto, purtroppo, è invecchiante quanto il Fondo Minerale High Coverage di Nevecosmetics, che ho abbandonato proprio perché dopo i 26 anni mi faceva apparire di almeno 5 anni più vecchia!
Nonostante abbia notato una leggerissima luminescenza della cialda (una volta visto con luce naturale buona a casa ovviamente), non penso che il difetto sia dovuto al fatto che è un ombretto satinato e non del tutto matte, ma penso piuttosto che sia tutto dovuto alla grana della polvere e all'eccessiva polverosità.
È un ombretto che scrive davvero fin troppo, e che spolvera, ma se vogliamo prendere ad esempio un prodotto con queste caratteristiche, ma che non perde validità è proprio la palette KVD, nonostante sia molto polverosa, la grana dei pigmenti è di alta qualità, non fa fall-out e non fa effetto “gesso”.
Penso sia proprio questione di qualità, i satin di MAC non hanno assolutamente questa polverosità, e non fanno effetto “gesso” sulla pelle, anche quelli molto chiari come questo.
Idem Noisette di Nevecosmetics, che per non essere un prodotto top, se la gioca assolutamente meglio.
Per quanto questo colore sia proprio bello, e abbia azzeccato nonostante le luci pessime del negozio, la resa è davvero troppo polverosa.
L'ombretto fa molto fall-out, anche quando uso pennelli molto performanti (es. i MAC e Zoeva in setole naturali), e rende decentemente solo per illuminare l'angolo interno dell'occhio, usato sulla palpebra fissa l'effetto è davvero tremendo, evidenzia qualsiasi grana della pelle, cosa mai successa con tantissimi altri ombretti di diversi livelli di qualità.
Ho anche provato a riciclarlo come blando illuminante, rende sicuramente meglio che sulla palpebra ed effettivamente è un “riciclo” accettabile.
Io ci ho rimesso un paio di euro, quindi pazienza... ma che lo stesso prodotto venga venduto in profumeria, con un packaging più curato, ma con la stessa qualità un po' mi irrita! 
In profumeria/negozi di detergenza lo potete trovare negli stand come Compact Eyeshadow 101, con un prezzo che va dagli 8,50 € ai 14,00 € circa, sappiate che non vale minimamente quel prezzo! 
Anche se magari sul vostro occhio rende in modo accettabile perché avete una palpebra molto liscia e tesa, ci sono molti prodotti più validi... a questo punto rende molto meglio un ombretto Kiko o Wycon matte!

Kiko – High Pigment Eyeshadow – 121:

Talc, Calcium Sodium Borosilicate, Paraffinum Liquidum, Mica, Magnesium Stearate, Calcium Aluminum Borosilicate, Lanolin Oil, Caprylic/Capric Tryglyceride, Silica, Phenoxyethanol, Sodium Dehydroacetate, Diethylhexyl Syringylidene Malonate, Tin Oxide
May Contain(+/-):
C.I. 77491/C.I. 77492/C.I. 77499 (Iron Oxides), C.I. 77891 (Titanium Dioxide), C.I. 77007 (Ultramarines)

3 g
2,90-4,50 €

Mi è stato ceduto questo ombretto all'ultimo Swap Party, si tratta ancora di un prodotto della vecchia edizione, con il packaging tondo.
Essendo un ombretto matte, ho comunque voluto provarlo, anche se effettivamente, già a vederlo, ho pensato fosse davvero troppo grigio per me.
In realtà, già swatchandolo, si vede che scrive davvero poco, e del grigio/violaceo che si vede sulla cialda, sulla pelle rimane davvero ben poco!
L'ho trovato una valida alternativa per sfumare gli smokey o le mezzalune colorate, soprattutto nel caso di colori freddi.
Conferisce alla pelle un tono piuttosto bluastro e freddo, ma sfumato, riesce a trasportare bene l'alone dei colori molto freddi, così da realizzare un passaggio molto naturale fra la sfumatura colorata e il colore della pelle.
Sicuramente non è un colore armocromatico (probabilmente lo è sulle carnagioni straordinariamente fredde e che non ingrigiscono facilmente), ma l'ho trovato comunque gestibile, ben più di altri colori.
Va però usato con attenzione, altrimenti l'effetto “livido” è dietro l'angolo, per me ad esempio è inutilizzabile sulla rima inferiore, a meno di non voler realizzare un trucco effetto “morti viventi”! In questo caso è assolutamente perfetto!

MAC – Mineralize Charged Water:

Aqua, Butylene Glycol, Caffeine, Diamond Powder, Polysorbate-80, Calcium Chloride, Sodium Sulfate, Magnesium Chloride, Potassium Nitrate, Potassium Phosphate, Parfum, Linalool, Citral, Limonene, Sodium Benzoate, Phenoxyethanol

100 ml
15,38-20,50 €

Avevo sentito meraviglie su questo prodotto... probabilmente me ne avevano parlato così bene... che l'ho davvero sopravvalutato prima dell'acquisto.
In realtà speravo che migliorasse molto la texture di alcuni fondotinta... ma non è stato così, o almeno quanto speravo ecco.
In realtà ho avuto la sensazione che nel migliore dei casi non faccia nulla... nel peggiore mi renda i fondi più “cakey”, ovvero faccia migrare maggiormente i pigmenti negli “avvallamenti” della pelle, quasi rendendo un effetto “trucco dopo 8h” anche solo mezz'ora dopo il trucco.
Per fortuna l'ho presa ad un prezzo scontato... però non trovo che valga la pena, probabilmente non è il prodotto giusto su di me, anche se ha reso molto soddisfatte molte delle mie amiche.
Un altro fattore che mi ha un po' “perplesso”, è l'atomizzatore.
Avevo provato la minisize del Fix+, con cui mi ero trovata molto bene, dopo aver capito come usarlo, ecco, l'atomizzatore ho la sensazione che non sia ugualmente valido!
Lo spruzzo risulta meno fine e definito di quello della minisize di Fix+, quindi va da sé che l'applicazione un pochino ne risente.
Insomma... una delusione! Probabilmente funziona bene su pelli nettamente secche e che necessitano di fondi più leggeri (anche se io l'ho usato con l'HD di MUFE, non con lo Studio Fix, tanto per capirci! 😒)

Nabla – Diva Crime Lipstick – Panta Rei:

Hydrogenated Polyisobutene, Ethylhexyl Palmitate, Silica, Disteardimonium Hectorite, Candelilla Cera, Polyethylene, Pentaerythrityl Tetraisostearate, Isododecane, Mica, Camellia Japonica Seed Oil, Propylene Carbonate, Tocopheryl Acetate, Parfum
May Contain(+/-):
C.I. 77891 (Titanium Dioxide), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Red 7 Lake (C.I. 15850), Red 28 Lake (C.I. 45410), Blue 1 Lake (C.I. 42090), Yellow 5 Lake (C.I. 19140)

4,2 g
12,90 €

Questo è stato il rossetto che mi ha dato più grane in assoluto!
Partiamo che va beh, mi è stato swappato perché è un rossetto da primavere, su di me spara tantissimo, sembra un color rosa corallo “fluo”!
Però quando l'ho visto allo swap ho voluto comunque dargli una chance. Infatti ha una texture e un finish adorabili!
È praticamente un gloss in stick! Morbido, cremosissimo, lucido! Insomma, un amore per l'inverno, quando le labbra sono secche!
Purtroppo ha un serio problema! Il colore risulta facile da correggere, per quanto sia un rossetto cremoso piuttosto coprente, ma la texture è terribile su di me! Se la viaggia sulla faccia, anche con le matite più performanti sul contorno! 😱


Ho provato a “salvarlo” in tanti modi diversi, ho provato utilizzando la matita automatica di Kiko fuori produzione, di cui vi avevo parlato a labbra piene, è una matita che tiene come un provocalips... e niente! Per quanto il risultato cromatico fosse meraviglioso (mi usciva quasi un colore Plum Perfect, come vi dicevo, il miglior rossetto mai trovato per me fino ad ora!), anche senza un pasto, mi trovavo il rossetto fuori dal labbro inferiore dopo qualche ora.
Ho provato “rinforzando gli argini”, usando prima della matita automatica di Kiko anche la matita trasparente, anche in questo caso un insuccesso.
L'unico modo con cui l'ho “salvato” è di utilizzarlo sopra al rossetto liquido Mandorla di Wycon, in sostanza per “salvare le labbra” durante l'inverno, che col freddo di quest'anno purtroppo non reggevano i rossetti liquidi da soli, aggiungendo allo stesso tempo un finish più lucido, che sicuramente mi dona maggiormente del matte, e un tocco di luminosità al rossetto, che tende ad ingrigire leggermente quando si fissa.
Questa procedura ha solo l'enorme svantaggio di essere molto, molto laboriosa, l'effetto mi piace, ma risulta sicuramente “poco comodo” metterla in pratica ogni volta, soprattutto dato che si deve anche attendere che il rossetto liquido asciughi completamente e solamente dopo applicare il rossetto in stick.
Potrebbe certamente essere più stabile su labbra molto più secche delle mie (però diciamolo, non ho  nemmeno le labbra meno secche del mondo, anzi!), ma non posso ovviamente garantire consigliandovelo!

Chanel – Rouge Coco – Coco 416:

Diisostearyl Malate, Hydrogenated Polydecene, C20-24 Alkyl Dimethicone, Synthetic Wax, Octyldodecanol, VP/Hexadecene Copolymer, Bis-Behenyl/Isostearyl/Phytosteryl Dimer Dilinoleyl Dimer Dilinoleate, Polybutene, Jojoba Esters, Ethylene/Propylene Copolymer, Polymethylsilsesquioxane, Polyglycerin-3, Disteardimonium Hectorite, Synthetic Fluorphlogopite, Tocopheryl Acetate, PEG-30 Dipolyhydroxystearate, Propylene Carbonate, Acacia Decurrens Flower Wax, Helianthus Annuus Seed Wax, Alumina, PEG-8, Parfum, Tocopherol, Silica, Ascorbyl Palmitate, Ascorbic Acid, Citric Acid
May Contain(+/-):
C.I. 12085 (Red 36), C.I. 15850 (Red 6), C.I. 17200 (Red 33 Lake), C.I. 19140 (Yellow 5 Lake), C.I. 42090 (Blue 1 Lake), C.I. 45380 (Red 22 Lake), C.I. 45410 (Red 28 Lake), C.I. 77163 (Bismuth Oxychloride), C.I. 77491/C.I. 77492/C.I. 77499 (Iron Oxides), C.I. 77742 (Manganese Violet), C.I. 77891 (Titanium Dioxide)

3,5 g
34,00 €

C'è voluto molto tempo per provare finalmente questi campioncini!
Ho voluto prima finire del tutto gli UD e i Guerlain, perché non avevo spazio per tenere altri blister aperti!
Ho cominciato proprio con Coco, un rossetto rosso piuttosto acceso, ma ancora ancora, quello che mi pareva, guardando il prodotto, il più “correggibile”.
In realtà... è un colore difficilissimo da portare, anche usando come base le matite più grigine che ho... non c'è verso.
L'ho salvato solamente usando un doppio strato di rossetto: prima applico Bittersweet di Shaka, che come vi dicevo è proprio spento, poi Coco a pennello... e infine rifinisco a matita... ma è difficile ottenere un contorno omogeneo, dato che il colore globale è un misto di due rossetti. Con la Purobio ho ottenuto qualcosa di accettabile... ma tanto lavoro per un risultato discreto.
Anche questi, come gli altri campioncini che ho provato fino ad ora, sono piuttosto cremosi, questo è un vantaggio per fare i mischioni... ma va notato, che questi, a differenza dei gloss UD e degli sheer Guerlain... questi sono rossetti cremosi, ma che hanno colore pieno.
Infatti la texture è molto cremosa, ma il prodotto è molto coprente, vedendoli invece pensavo fossero rossetti tendenzialmente opachi! Meglio così in realtà, perché almeno ho potuto correggerli più facilmente!
Il finish, se usati a labbra nude o sopra matite asciutte, è un lucido molto discreto, non sono proprio a finish ultra-cremoso, si fissano abbastanza (ho sempre usato una matita sotto), ma permane una leggera e discreta luminosità.
Ovviamente io li ho corretti con diversi prodotti, il finish quindi tende a variare un pochino, qui però vi ho voluto far vedere il prodotto con la minore modifica possibile, ho usato come base la matita Red! di Benecos che è la matita rossa più accesa che ho fra le “accettabili”, che ha giusto raffreddato un pochino il colore, ma resta sempre un bel colore PB caldo e accesissimo.

Chanel – Rouge Coco – Arthur 440:

Diisostearyl Malate, Hydrogenated Polydecene, C20-24 Alkyl Dimethicone, Synthetic Wax, Octyldodecanol, VP/Hexadecene Copolymer, Bis-Behenyl/Isostearyl/Phytosteryl Dimer Dilinoleyl Dimer Dilinoleate, Polybutene, Jojoba Esters, Ethylene/Propylene Copolymer, Polymethylsilsesquioxane, Polyglycerin-3, Disteardimonium Hectorite, Synthetic Fluorphlogopite, Tocopheryl Acetate, PEG-30 Dipolyhydroxystearate, Propylene Carbonate, Acacia Decurrens Flower Wax, Helianthus Annuus Seed Wax, Alumina, PEG-8, Parfum, Tocopherol, Silica, Ascorbyl Palmitate, Ascorbic Acid, Citric Acid
May Contain(+/-):
C.I. 12085 (Red 36), C.I. 15850 (Red 6), C.I. 17200 (Red 33 Lake), C.I. 19140 (Yellow 5 Lake), C.I. 42090 (Blue 1 Lake), C.I. 45380 (Red 22 Lake), C.I. 45410 (Red 28 Lake), C.I. 77163 (Bismuth Oxychloride), C.I. 77491/C.I. 77492/C.I. 77499 (Iron Oxides), C.I. 77742 (Manganese Violet), C.I. 77891 (Titanium Dioxide)

3,5 g
34,00 €

Nonostante all'apparenza sia meno arancione di Coco... sono rimasta ugualmente delusa... pensavo di avere davanti un rosso più gestibile... invece è rosso piuttosto aranciato, proprio da PB anche lui, anche se effettivamente un filo meno caldo e leggermente meno pastello.
Per fortuna il colore poi non è esageratamente coprente, come dicevo, sono rossetti cremosi, quindi modulabili, anche se il prodotto in sé è molto pigmentato, si riesce a correggerlo un pochino.
Di correzioni di colore ne ho provate varie, qui ho provato usando MsDiva di MAC sotto:


Anche questo ho provato ad usarlo con Bittersweet sotto, usando la stessa tecnica che vi ho descritto prima, con la Asian Lip Pencil di Kiko che è molto scura, ma non ho trovato nessuna combo davvero accettabile, figuriamoci top.
In questo caso il risultato è un po' più scuro, e meno “pastello”, ma siamo sempre lì, il risultato è comunque un adattamento.
Come qualità però i rossetti meritano, questo si.
Purtroppo ho potuto apprezzare questa qualità solamente durante i primissimi test, quando li ho provati in casa, senza dover uscire... non riuscirei a portare fuori casa colori così flash, armocromia o meno!

Chanel – Rouge Coco – Roussy 426:

Diisostearyl Malate, Hydrogenated Polydecene, C20-24 Alkyl Dimethicone, Synthetic Wax, Octyldodecanol, VP/Hexadecene Copolymer, Bis-Behenyl/Isostearyl/Phytosteryl Dimer Dilinoleyl Dimer Dilinoleate, Polybutene, Jojoba Esters, Ethylene/Propylene Copolymer, Polymethylsilsesquioxane, Polyglycerin-3, Disteardimonium Hectorite, Synthetic Fluorphlogopite, Tocopheryl Acetate, PEG-30 Dipolyhydroxystearate, Propylene Carbonate, Acacia Decurrens Flower Wax, Helianthus Annuus Seed Wax, Alumina, PEG-8, Parfum, Tocopherol, Silica, Ascorbyl Palmitate, Ascorbic Acid, Citric Acid
May Contain(+/-):
C.I. 12085 (Red 36), C.I. 15850 (Red 6), C.I. 17200 (Red 33 Lake), C.I. 19140 (Yellow 5 Lake), C.I. 42090 (Blue 1 Lake), C.I. 45380 (Red 22 Lake), C.I. 45410 (Red 28 Lake), C.I. 77163 (Bismuth Oxychloride), C.I. 77491/C.I. 77492/C.I. 77499 (Iron Oxides), C.I. 77742 (Manganese Violet), C.I. 77891 (Titanium Dioxide)

3,5 g
34,00 €

A differenza degli altri due, che sono entrambi rossi, e nettamente aranciati, anche se con qualche differenza di tono fra loro, questo è nettamente freddo e... praticamente un Rosa Shocking alla Candy Yum Yum!
Vedendolo nel campioncino pensavo potesse vagamente essere un rosa salvabile, un po' come le varianti di cui vi avevo parlato (il Gloss UD e il rossetto sheer Guerlain), invece non c'è verso... è proprio Fuxia e sparatissimo!
La coprenza è sufficiente da non essere un prodotto facilmente correggibile con una matita... insomma, o si forza una correzione molto forte, ad esempio usando una matita molto scura, che però potrebbe rendere in modo disomogeneo e “fasullo”, oppure ci si arrende al colore e stop.


Qui ho provato ad utilizzarlo con la matita Puro Bio che uso spesso per correggere i rossetti troppo rosini, ma effettivamente il risultato è un po' strano, riusciva molto meglio la versione di correzione del Gloss di UD, anche per lo stesso finish, che di suo è bello, ma non rende ugualmente schiaffato sopra ad un altro prodotto.

Anche per oggi ho finito!
Spero che il post sia stato interessante!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto il gruppo di MUA e appassionati/e che mi ha aiutato con tantissimi consigli, in particolare un ringraziamento alla bravissima e pazientissima MUA MakeUp Pleasure!