venerdì 4 settembre 2015

Sapone Cassata, come riciclare pezzi di sapone!

Ciao a Tutti,
visto che poco tempo fa ho fatto quello che io definisco il "Saporrore", ovvero un sapone che sono riuscita ad ammassare e nello stesso tempo a far venire di un color cacchina grazie alla Vanillina (non sapevo ancora che tutte le fragranze vanigliate colorassero il sapone di marroncino), ho dovuto inventarmi un modo di riciclarlo.
Ne ho fatto un chilo (di grassi), quindi probabilmente ne avrò da riciclare molto a lungo...lo userò poco per volta, ma questa ricetta va benissimo anche per riciclare i semplicissimi scarti di taglio di vari saponi. Meglio ancora se sono di tanti saponi diversamente colorati.
Chiaramente non ho scritto nessun post riguardo alla ricetta di questo "Saporrore", nonostante il problema fosse solo la fragranza scelta, l'ho provato e l'unica cosa brutta è proprio l'aspetto.
In ogni caso, parlando del nuovo sapone "Cassata", dato che sapone da riciclo è, ho anche deciso di formularlo partendo dagli oli che avevo da finire in quel momento (Riso, Jojoba, Macadamia, Nocciola).
Vediamo un po', vi rimando qui per tutto ciò che riguarda il sapone: Storia e teoria della Saponificazione, Meccanismo Detergente, e Pratica della Saponificazione a Freddo.
Parto a darvi le istruzioni per fare la ricetta, dando per scontate le informazioni dei post linkati.
Innanzitutto, è un sapone che per "coincidenza" sembra essere perfetto per i parametri di Soapcalc.
Diciamo che a parte la percentuale di Palma e Cocco, la percentuale di insaturi è stata usata per utilizzare tutti i residui di olio che stavano gibilando un po' troppo nell'armadio dello spignatto.
In generale, per fare la Cassata di Sapone, bisogna utilizzare al massimo il 25% di frammenti, per stare sicuri meglio anche il 20%.
Quindi, ringraziando le mie maestre di saponificazione, che mi hanno aiutato a fare i calcoli, eccovi quindi la ricetta (fatta per 1kg di sapone intero):

200g di Saporrore tagliato a cubetti
800g di Sapone Nuovo
che essendo sapone al 30% di acqua, comporterà l'uso di 560g di grassi (dato da cui partire per usare SoapCalc)


Io ho fatto questo specifico calcolo perché ho realizzato uno stampo casalingo da 1kg (circa) di sapone, l'ho fatto utilizzando degli scarti di compensato che avevo in cantina, e dato che dai miei genitori c'è una piccola sede del Leroy Merlin...ho trovato tutto il necessario per fare il lavoro.
Una volta ricoperto lo stampo di carta da forno, si può cominciare.

Allora, cominciamo seguendo la solita procedura:
Si comincia pesando i grassi: come sempre Palma e Cocco vanno sciolti per intero, se sono solidi, e pesati successivamente.
Avendo anche la Cera di Soia (che poi è un semplice olio idrogenato) da sciogliere, è importante non inserire subito gli oli più delicati, come Macadamia e Nocciola, che io ho inserito a nastro, non tanto per proteggerli dalla Soda, ma proprio per non doverli scaldare poco oltre i 50°C.

Quando la pentola dei grassi è pronta, potete iniziare a farla scaldare a fuoco bassissimo, avendo messo anche il Karité, dobbiamo assolutamente stare sotto i 70°C.
Inoltre non bisogna scaldare troppo gli oli anche per non dover sballare i tempi di raffreddamento necessari alla Soda.
La fragranza che ho scelto: OE Ricostruito di Mandorla (Gisella), l'ho inserita anche lei a nastro (è una fragranza che non crea problemi di ammassamento), perché semplicemente non avevo la possibilità di pesarla decentemente sulla bilancia da cucina, che poteva reggere il peso della pentola.
Mentre i grassi vengono sciolti per bene, possiamo cominciare a pesare Soda e Acqua, dopo aver messo le adeguate protezioni.
Come vedete ho solo due mani, e non ho potuto farvi le foto della diretta, ma basterà buttare poco alla volta le scaglie di Soda nell'acqua, mescolando continuamente.
Se non volete attendere troppo, potete fare come ho fatto io: mettere la brocca con la soluzione basica in un bagnomaria freddo, nel mio caso ho scelto il lavandino, la soluzione più sicura.
Infatti, come vi ho già spiegato negli altri post, la Soda Caustica è altamente solubile in Acqua, e la cosa migliore da fare, in caso di problemi, è sempre buttare semplice Acqua.

Intanto che aspettiamo il raffreddamento della Soda ai 45°C (monitoriamola con un termometro!), andremo a preparare il becher con gli oli da inserire a nastro (oli termolabili e fragranza) e il Biossido di Titanio per rendere il sapone più bianco.
Ci vorrà un po' per stemperare bene la polvere nella pentola degli oli, calcolate almeno 5-10 minuti in base alla quantità di sapone che state preparando.

Una volta che entrambe le fasi sono state portate a circa  45°C, potete procedere con la saponificazione.
Sempre dopo aver messo le protezioni, cominciate a versare piano piano la Soda nella pentola dei grassi, mescolando poco alla volta col minipimer spento, e poi andando avanti frullando.
Col frullatore bisogna raggiungere ogni angolo della pentola, quindi bisogna andare avanti abbastanza da aver omogeneizzato le fasi.
Ci vorranno pochi minuti, dato il tipo di preparazione, è importante raggiungere la consistenza giusta, se il sapone sarà ancora troppo liquido non riuscirete ad incorporare bene i dadini di sapone vecchio, se invece il sapone sarà troppo denso, sarà difficile da versare.
L'ideale è avere una pasta morbida e fluida, come una crema da flacone e non da vasetto.

Per preparare una bella cassatina è molto importante versare poco alla volta il sapone nuovo, aggiungendo in modo il più possibile uniforme i dadini di sapone riciclato.

Una volta versato tutto il sapone, potete lasciarlo coperto a riposare fino ad indurimento.
Ci vogliono come minimo 2-3 giorni, data la dimensione del blocco di sapone, e anche successivamente è possibile che non sia del tutto indurito all'interno, quindi in tal caso è meglio aspettare a tagliarlo anche una settimana, dopo averlo rimosso dallo stampo.
Io l'ho tagliato dopo circa 7-10 giorni, e ho deciso di farlo a fette tipo "dessert", anche se effettivamente, vista la dimensione precisa dello stampo, è preferibile un altro tipo di taglio, infatti la prossima volta proverò a fare dei quadrotti.

Il sapone l'ho fatto ad inizio marzo, lasciandolo stagionare per tutta estate, a probabilmente sarebbe bastato qualche mese, fino a giugno, ma avendo un sacco di sapone in casa, ho cominciato ad usarlo solo ora.
A me è piaciuto molto, spero proviate a farlo anche voi, è una delle lavorazioni più semplici per fare sapone cosmetico casalingo!

Alla prossima!
Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie personali maestre di saponificazione

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