Ciao a Tutti,
reduce dalle prime saponificate collettive dell'ultimo mese, vorrei cominciare a parlarvi del Sapone.
Purtroppo l'argomento è estremamente ampio, nonostante voglia parlarvene in modo piuttosto generico, quindi, per non pubblicare un noiosissimo e infinito papiro, cercherò di scrivere più interventi, focalizzandomi di volta in volta su qualche aspetto specifico.
La prima cosa che secondo me è importante imparare è un'infarinatura di come funziona chimicamente il processo di saponificazione.
Innanzitutto vediamo cosa viene definita "Saponificazione", interpellando Wikipedia:
"La Saponificazione è il processo per la produzione del sapone a partire da grassi e idrossidi di metalli alcalini."
Vi ho già parlato dei grassi in questo post. In particolare in questo caso ci interessa solamente sapere genericamente come sono fatti i Trigliceridi: si tratta di tre code di acido grasso, lipofile, collegate ad un alcolo, in questo caso la Glicerina o Glicerolo.
Mentre per quanto riguarda gli Idrossidi, si tratta di molecole che disciolte in acqua rilasciano ioni OH- e uno ione metallico positivo.
Normalmente per la saponificazione casalinga si usano la Soda Caustica (NaOH), o più raramente la Potassa Caustica (KOH).
A livello industriale esistono anche saponi fatti con Idrossido di Litio, ma mai ci sogneremmo di produrli in casa.
Quello che avviene durante la reazione di saponificazione è l'idrolisi basica di un trigliceride, che porta alla formazione del corrispettivo sale sodico, cioè vengono staccate le code di acido grasso dalla Glicerina, che andranno a legarsi con un ione di Sodio fuori da una soluzione acquosa. In presenza d'acqua non si può parlare della reale formazione di un sale, dato che i due gruppi (positivo e negativo) non si legano saldamente, ma rimangono in soluzione.
Il processo tradizionale di conversione dei trigliceridi in saponi avviene in un passaggio: il trigliceride è trattato con una base forte (Soda Caustica, o Potassa Caustica appunto), che accelera la scissione dei legami carbonilici e produce la Glicerina e il Sale dell'Acido Grasso usato.
A seconda del tipo di base utilizzata nella loro preparazione, i saponi acquistano proprietà differenti: L'uso di Soda Caustica (Idrossido di Sodio) porta alla creazione di saponi solidi, mentre l'uso di Potassa Caustica (Idrossido di Potassio), porta alla produzione di saponi liquidi.
Il Sale Sodico di un grasso è riconoscibile nella nomenclatura inci come "Sodium ...ate", ovvero Sodium Palmate se l'olio di partenza è Olio di Palma, Sodium Palmkernelate se l'olio di partenza è Olio di Palmisto, Sodium Olivate se l'olio di partenza è Olio di Oliva ecc...
Lo stesso vale per alcuni veri saponi liquidi, dove si può notare la nomenclatura inci "Potassium ...ate" tra gli ingredienti.
Questa nomenclatura, che riporta appunto i sali sodici già formati, è indicativa del fatto che il prodotto non sia certo completamente artigianale. Infatti vuol dire che l'azienda ha preso dei sali sodici già pronti, e ha aggiunto il resto degli ingredienti del sapone.
Si può invece riconoscere un sapone preparato direttamente dall'azienda quando in inci vengono riportati i nomi latini degli oli e l'idrossido utilizzato (Sodium Hydroxide, o Potassium Hydroxide).
Durante la Saponificazione, con l'idrolisi basica si ha anche la produzione di Glicerina, che però in alcuni processi industriali viene eliminata, dato che il sapone viene prodotto tramite "Salting Out", ovvero facendo precipitare i sali sodici grazie all'introduzione di una soluzione satura di Cloruro di Sodio.
In questo metodo industriale vengono ottenuti "fiocchi" di sapone completamente puro, che si separano completamente dalla soluzione salina e dalla Glicerina.
In sostanza all'azienda conviene produrre in questo modo, così da ottenere del sapone puro, che gonfieranno con qualche riempitivo, e in contemporanea ottenere grandi quantità di Glicerina da rivendere o riutilizzare in altre produzioni (es. Creme, Detergenti ecc...).
L'eliminazione della Glicerina rende il Sapone qualitativamente meno pregiato e funzionale. Infatti oltre ad essere più aggressivo e sgrassante (a meno che non venga adeguatamente surgrassato, cosa che di solito non succede mai a livello industriale, anzi, è probabile che per essere certi della completa saponificazione ci sia un eccesso di Soda), il Sapone senza Glicerina tenderà a seccarsi e come conseguenza a fare crepe e a spezzarsi, dato che manca proprio l'ingrediente che "tiene insieme" il Sapone, mantenendo la giusta quantità di umidità interna.
Di conseguenza, consiglio durante l'acquisto, di escludere assolutamente i saponi dove non viene indicata del tutto la presenza di Glicerina (Glycerin), a meno che la nomenclatura inci non corrisponda al sapone artigianale, come accennavo prima, quindi nomi degli oli e base utilizzata.
Il Sapone di Aleppo, prodotto appunto ad Aleppo in Siria, è costituito da Olio di Oliva e Olio di Alloro in percentuale variabile. Dopo l'alto medioevo, dal Sapone di Aleppo è derivato il Sapone di Marsiglia, tradizionalmente prodotto con solo Olio di Oliva, fino ai primi del '900, quando la ricetta "ufficiale" è stata modificata orientandosi su oli meno costosi: Copra (Cocco) e Palma.
In zone dove la produzione di Olio di Oliva era difficile, come Francia del Nord e Inghilterra, il sapone invece era prodotto a partire da sego animale, meno costoso (Tale sapone, ha nomenclatura inci "Sodium Tallowate").
Il Sapone di Castiglia, meno noto degli altri due saponi, rappresenta invece un sapone con alta percentuale di Olio di Oliva a cui vengono addizionati altri oli.
Attualmente gli oli vegetali più utilizzati nella produzione di sapone industriale, ma anche artigianale (escludendo appunto Sapone di Aleppo e vero Sapone di Marsiglia tradizionale) sono Palma, Palmisto e Cocco, l'uso di questi oli ad alta resa permette d
In ogni caso un sapone composto da questo tipo di oli non è per forza di bassa qualità, ma affronterò questo argomento dopo aver parlato di diversi aspetti del sapone e della sua produzione in un prossimo post
L'uso di differenti grassi nella produzione del sapone porta a sostanziali differenze nel tipo di sapone che verrà prodotto.
Come vi ho già descritto nel post sugli oli vegetali e sugli acidi grassi, ogni olio ha una differente composizione di acidi grassi, e questo conferisce diverse proprietà all'olio stesso.
i produrre saponi a prezzi più bassi rispetto a quelli a base di Oliva.
Ad esempio, un'abbondanza di Acidi Grassi Saturi conferisce all'olio consistenza solida, e allo stesso modo, conferisce durezza al sapone prodotto, caratteristica che si ritrova nei saponi con abbondanza di Olio di Cocco, Palmisto, Palma e sego animale.
I saponi prodotti invece principalmente con Olio di Oliva sono più morbidi e delicati.
Difficilmente è possibile usare oli differenti nella produzione di sapone, se non come aggiunte surgrassanti. I saponi ottenuti con oli ricchi di insaturi, quali Mais, Girasole, Mandorla ecc... tendenzialmente sono mollicci e sgradevoli da utilizzare.
L'Olio di Oliva e l'Olio di Alloro sembrano essere gli unici oli ricchi di insaturi a dare risultati soddisfacenti, senza aggiunta di Cocco, Palma o Palmisto che diano consistenza e potere lavante.
Dopo questa breve panoramica sulla andrò avanti ad affrontare altri temi sull'argomento saponificazione, ovviamente, dato che non sono certo una veterana in questo specifico argomento cosmetico i post su questo tema saranno adatti principalmente a chi non ha mai acquisito informazioni sul tema, o anche solo a chi è interessato a capire le informazioni di base per poter capire l'inci dei saponi in commercio.
Per il momento mi limiterò a riportare quello che passo passo sto imparando anche io dell'arte della saponificazione casalinga, mettendolo insieme alle ricerche e allo studio sul tema che continuerò a fare.
Spero che questo argomento sia stato sufficientemente interessante, nonostante ci sia ancora moltissimo da dire.
Alla prossima!
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie care Oterine, mie maestre personali di saponificazione
reduce dalle prime saponificate collettive dell'ultimo mese, vorrei cominciare a parlarvi del Sapone.
Purtroppo l'argomento è estremamente ampio, nonostante voglia parlarvene in modo piuttosto generico, quindi, per non pubblicare un noiosissimo e infinito papiro, cercherò di scrivere più interventi, focalizzandomi di volta in volta su qualche aspetto specifico.
La prima cosa che secondo me è importante imparare è un'infarinatura di come funziona chimicamente il processo di saponificazione.
Innanzitutto vediamo cosa viene definita "Saponificazione", interpellando Wikipedia:
"La Saponificazione è il processo per la produzione del sapone a partire da grassi e idrossidi di metalli alcalini."
Vi ho già parlato dei grassi in questo post. In particolare in questo caso ci interessa solamente sapere genericamente come sono fatti i Trigliceridi: si tratta di tre code di acido grasso, lipofile, collegate ad un alcolo, in questo caso la Glicerina o Glicerolo.
Mentre per quanto riguarda gli Idrossidi, si tratta di molecole che disciolte in acqua rilasciano ioni OH- e uno ione metallico positivo.
Normalmente per la saponificazione casalinga si usano la Soda Caustica (NaOH), o più raramente la Potassa Caustica (KOH).
A livello industriale esistono anche saponi fatti con Idrossido di Litio, ma mai ci sogneremmo di produrli in casa.
Quello che avviene durante la reazione di saponificazione è l'idrolisi basica di un trigliceride, che porta alla formazione del corrispettivo sale sodico, cioè vengono staccate le code di acido grasso dalla Glicerina, che andranno a legarsi con un ione di Sodio fuori da una soluzione acquosa. In presenza d'acqua non si può parlare della reale formazione di un sale, dato che i due gruppi (positivo e negativo) non si legano saldamente, ma rimangono in soluzione.
Il processo tradizionale di conversione dei trigliceridi in saponi avviene in un passaggio: il trigliceride è trattato con una base forte (Soda Caustica, o Potassa Caustica appunto), che accelera la scissione dei legami carbonilici e produce la Glicerina e il Sale dell'Acido Grasso usato.
A seconda del tipo di base utilizzata nella loro preparazione, i saponi acquistano proprietà differenti: L'uso di Soda Caustica (Idrossido di Sodio) porta alla creazione di saponi solidi, mentre l'uso di Potassa Caustica (Idrossido di Potassio), porta alla produzione di saponi liquidi.
Il Sale Sodico di un grasso è riconoscibile nella nomenclatura inci come "Sodium ...ate", ovvero Sodium Palmate se l'olio di partenza è Olio di Palma, Sodium Palmkernelate se l'olio di partenza è Olio di Palmisto, Sodium Olivate se l'olio di partenza è Olio di Oliva ecc...
Lo stesso vale per alcuni veri saponi liquidi, dove si può notare la nomenclatura inci "Potassium ...ate" tra gli ingredienti.
Questa nomenclatura, che riporta appunto i sali sodici già formati, è indicativa del fatto che il prodotto non sia certo completamente artigianale. Infatti vuol dire che l'azienda ha preso dei sali sodici già pronti, e ha aggiunto il resto degli ingredienti del sapone.
Si può invece riconoscere un sapone preparato direttamente dall'azienda quando in inci vengono riportati i nomi latini degli oli e l'idrossido utilizzato (Sodium Hydroxide, o Potassium Hydroxide).
Durante la Saponificazione, con l'idrolisi basica si ha anche la produzione di Glicerina, che però in alcuni processi industriali viene eliminata, dato che il sapone viene prodotto tramite "Salting Out", ovvero facendo precipitare i sali sodici grazie all'introduzione di una soluzione satura di Cloruro di Sodio.
In questo metodo industriale vengono ottenuti "fiocchi" di sapone completamente puro, che si separano completamente dalla soluzione salina e dalla Glicerina.
In sostanza all'azienda conviene produrre in questo modo, così da ottenere del sapone puro, che gonfieranno con qualche riempitivo, e in contemporanea ottenere grandi quantità di Glicerina da rivendere o riutilizzare in altre produzioni (es. Creme, Detergenti ecc...).
L'eliminazione della Glicerina rende il Sapone qualitativamente meno pregiato e funzionale. Infatti oltre ad essere più aggressivo e sgrassante (a meno che non venga adeguatamente surgrassato, cosa che di solito non succede mai a livello industriale, anzi, è probabile che per essere certi della completa saponificazione ci sia un eccesso di Soda), il Sapone senza Glicerina tenderà a seccarsi e come conseguenza a fare crepe e a spezzarsi, dato che manca proprio l'ingrediente che "tiene insieme" il Sapone, mantenendo la giusta quantità di umidità interna.
Di conseguenza, consiglio durante l'acquisto, di escludere assolutamente i saponi dove non viene indicata del tutto la presenza di Glicerina (Glycerin), a meno che la nomenclatura inci non corrisponda al sapone artigianale, come accennavo prima, quindi nomi degli oli e base utilizzata.
Qualche Accenno Storico
Il primo sapone ad essere prodotto è stato il Sapone di Aleppo, la cui tradizione si è scoperta risalire al 2500 a.C. a Babilonia.Il Sapone di Aleppo, prodotto appunto ad Aleppo in Siria, è costituito da Olio di Oliva e Olio di Alloro in percentuale variabile. Dopo l'alto medioevo, dal Sapone di Aleppo è derivato il Sapone di Marsiglia, tradizionalmente prodotto con solo Olio di Oliva, fino ai primi del '900, quando la ricetta "ufficiale" è stata modificata orientandosi su oli meno costosi: Copra (Cocco) e Palma.
In zone dove la produzione di Olio di Oliva era difficile, come Francia del Nord e Inghilterra, il sapone invece era prodotto a partire da sego animale, meno costoso (Tale sapone, ha nomenclatura inci "Sodium Tallowate").
Il Sapone di Castiglia, meno noto degli altri due saponi, rappresenta invece un sapone con alta percentuale di Olio di Oliva a cui vengono addizionati altri oli.
Attualmente gli oli vegetali più utilizzati nella produzione di sapone industriale, ma anche artigianale (escludendo appunto Sapone di Aleppo e vero Sapone di Marsiglia tradizionale) sono Palma, Palmisto e Cocco, l'uso di questi oli ad alta resa permette d
In ogni caso un sapone composto da questo tipo di oli non è per forza di bassa qualità, ma affronterò questo argomento dopo aver parlato di diversi aspetti del sapone e della sua produzione in un prossimo post
L'uso di differenti grassi nella produzione del sapone porta a sostanziali differenze nel tipo di sapone che verrà prodotto.
Come vi ho già descritto nel post sugli oli vegetali e sugli acidi grassi, ogni olio ha una differente composizione di acidi grassi, e questo conferisce diverse proprietà all'olio stesso.
i produrre saponi a prezzi più bassi rispetto a quelli a base di Oliva.
Ad esempio, un'abbondanza di Acidi Grassi Saturi conferisce all'olio consistenza solida, e allo stesso modo, conferisce durezza al sapone prodotto, caratteristica che si ritrova nei saponi con abbondanza di Olio di Cocco, Palmisto, Palma e sego animale.
I saponi prodotti invece principalmente con Olio di Oliva sono più morbidi e delicati.
Difficilmente è possibile usare oli differenti nella produzione di sapone, se non come aggiunte surgrassanti. I saponi ottenuti con oli ricchi di insaturi, quali Mais, Girasole, Mandorla ecc... tendenzialmente sono mollicci e sgradevoli da utilizzare.
L'Olio di Oliva e l'Olio di Alloro sembrano essere gli unici oli ricchi di insaturi a dare risultati soddisfacenti, senza aggiunta di Cocco, Palma o Palmisto che diano consistenza e potere lavante.
Dopo questa breve panoramica sulla andrò avanti ad affrontare altri temi sull'argomento saponificazione, ovviamente, dato che non sono certo una veterana in questo specifico argomento cosmetico i post su questo tema saranno adatti principalmente a chi non ha mai acquisito informazioni sul tema, o anche solo a chi è interessato a capire le informazioni di base per poter capire l'inci dei saponi in commercio.
Per il momento mi limiterò a riportare quello che passo passo sto imparando anche io dell'arte della saponificazione casalinga, mettendolo insieme alle ricerche e allo studio sul tema che continuerò a fare.
Spero che questo argomento sia stato sufficientemente interessante, nonostante ci sia ancora moltissimo da dire.
Alla prossima!
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie care Oterine, mie maestre personali di saponificazione
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