giovedì 13 ottobre 2022

Make Up Reviews di Settembre!

Ciao a Tutti!
Dopo un po’ di tempo torno nuovamente a parlarvi di prodotti di Make Up con qualche nuova recensione!
Comincio a parlarvi di un ombretto che ho da recensirvi da un po’, ma che ho dovuto rivedere un po’ da capo dopo quasi più di un mese senza truccarmi, prima a causa del caldo, poi vista la Make Up pigrizia che mi prende quando vado in montagna!

Pupa Vamp! – Sparkling Eyeshadow – 001:

Talc, Dimethicone, Zinc Stearate, Cetyl Dimethicone, Ethylhexyl Palmitate, Octyldodecyl Stearoyl Stearate, Caprylyl Glycol, Phenoxyethanol, Hexylene Glycol, Dehydroacetic Acid, Disodium EDTA
May Contain(+/-):
Calcium Sodium Borosilicate, Mica, Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Tin Oxide (C.I. 77861)

2,1 g
12,74-16,50 €

Si tratta di un ombretto che a prima vista potrebbe assomigliare al Diego della Palma – Extra Gold, che vi ho recensito nel corso dell’anno, in realtà ci sono davvero rimasta!
Si tratta di due ombretti simili solo in apparenza, sia per colore, sia per texture che performance!
Se Extra Gold è un bel color oro pieno, intenso, con un deciso sottotono caldo, lo 001 di Pupa ha un sottotono decisamente più delicato, leggermente più pallido e soprattutto da swatchato e applicato, si rivela decisamente un dorato più freddo, oltre che nettamente più chiaro e molto meno intenso, quasi Champagne.
Non solo, si tratta anche di una polvere che a dir la verità mi ha lasciato perplessa!
Se Extra Gold è sicuramente uno shimmer con una polvere non particolarmente fine, che fa un po’ di grana sulle palpebre non perfettamente lisce, ma che compensa con la texture cremosa, lo 001 di Pupa ha una grana un po’ più fine, ma risulta decisamente secco come ombretto, tanto che il prodotto fatica a rimanere attaccato sulle setole del pennello, bisogna insistere parecchio sulla cialda, e successivamente, fatica ad aderire alla pelle, persino sul braccio ho faticato a farlo aderire!
Non solo, fatica talmente tanto ad aderire che anche dal pennello esce un tremendo fall-out, le scaglie di ombretto cascano ovunque, mi è venuto persino da pensare che servisse la colla per glitter per poterlo usare!
Dubito sia un problema di “invecchiamento”, anche fosse una giacenza di magazzino, si è rivelato ben più secco di ombretti che ho continuato ad usare per una decade, pur non percependo una sostanziale riduzione di cremosità in questo senso.
Inoltre devo dire che è la prima volta che trovo faticoso, con un ombretto shimmer, aderire sulla palpebra mobile!
Nonostante io continui a pigiare con pennelli di qualità, è un ombretto che casca ovunque piuttosto che fissarsi dove si appoggia il pennello.
Ho tentato anche con l'applicatore incluso nella confezione, di semplicissima spugna, un po' old style, ma non ho notato nessuna differenza, anche sulla spugna il prodotto tende a non fare presa, e di conseguenza anche appoggiarlo sulla palpebra senza che l'ombretto faccia fall-out ovunque è impegnativo.
Sicuramente è vero, io normalmente applico l’ombretto shimmer sopra alle sfumature realizzate con creme sovrapposte da polveri opache, che tendenzialmente non si dovrebbe fare, ma normalmente funziona, e ho provato ombretti di tutte le fasce di prezzo… mai capitata una situazione del genere in tutti questi anni!
Al massimo risulta poco scrivente l’ombretto, e che va applicato stratificando molto, ma non si tratta di un ombretto che proprio non attacca del tutto!
Ho provato a tentare qualche strategia per renderlo maggiormente utilizzabile, come quella di applicare questo ombretto direttamente sulla base cremosa, saltando completamente lo step delle polveri opache (l'ho potuto fare con un trucco molto rapido in cui non ho fatto tutta la costruzione della piega), ma nonostante l'abbia sovrapposto all'ombretto Stick di Kiko n. 28, di color carne/dorato, l'aderenza non è migliorata per niente.
Purtroppo non ho niente di equivalente che non asciughi così in fretta, o almeno niente di così chiaro purtroppo, ho fatto una prova con una matita shimmer di Pupa, ma pur non avendo alterato troppo il colore dell'ombretto, nonostante la matita sia più scura, non ha comunque migliorato per nulla la tenuta e la resa dell'ombretto.
La mia conclusione è che si tratti proprio di un ombretto difettato, perché non si tratta nemmeno di un prodotto erroneamente definito ombretto, ma composto da glitter, anzi, la grana è più fine persino di quella di Extra Gold, semplicemente è agglomerata in modo anomalo!

Wycon – Step By Step – Mascara High Definition:

Aqua, 
Paraffin, Acacia Senegal Gum, Synthetic Beeswax, Glyceryl Stearate, Stearic Acid, Butylene Glycol, Palmitic Acid, Polybutene, Oryza Sativa Cera, Ozokerite, VP/Eicosene Copolymer, Hydrogenated Vegetable Oil, Copernicia Cerifera Cera, Aminomethyl Propanol, Phenoxyethanol, Stearyl Stearate, Glycerin, Hydroxyethylcellulose, Disodium EDTA, Ethylhexylglycerin, Polyester-11, Cellulose, PVP, Trimethylpentanediol/Adipic Acid/Glycerin Crosspolymer, Acetyl Hexapeptide-1, Dextran, Black 2 (C.I. 77266), Iron Oxides (C.I. 77499), Ultramarines (C.I. 77007)

grammatura non reperibile
8,90 €

Come vi avevo mostrato, mi è stato ceduto questo mascara appena aperto da un'amica, ma si tratta di un mascara che volevo testare già da anni!
Ho avuto occasione di utilizzarlo davvero pochissimo vista l'estate esageratamente calda che abbiamo passato, non sono riuscita a truccarmi molto, se non nei giorni in cui è stato “obbligatorio”, come per un matrimonio a cui ho partecipato e ad alcune uscite serali in cui volevo vedermi al meglio.
Purtroppo, non essendomi truccata quasi per nulla, il mascara essendo aperto ne ha un po' risentito lo stesso, quindi ha avuto vita decisamente breve.
Il prodotto sicuramente è di una tipologia che apprezzo, la pasta è consistente anche prima che il mascara sia in sé “vecchio”.
Appena aperto ovviamente era quasi perfetto per me, per le pochissime occasioni in cui sono riuscita a testarlo “nuovo”, ma non posso sapere se il suo declino è 100% causa del tempo e basta, e soprattutto non posso dire se è causa del caldo esagerato di quest'estate, o è una caratteristica sua.
Certamente dopo un po' di tempo che è aperto è decisamente un mascara che può creare grumi, anche se devo ammettere che lavorandolo per bene, a me non è capitato spesso.
Il lato negativo di questo mascara però l'ho trovato nello scovolino, decisamente spesso, ma che in sé non sarebbe un problema, anzi! Quello che trovo inutile, e anzi dannoso (ho rischiato più volte di infilarmelo nell'occhio) è il fatto che verso la fine abbia una fascetta senza punte, e subito all'apice abbia una sorta di “disco” di setole (sempre in silicone ovviamente).
Non solo trovo decisamente più funzionale uno scovolino che verso la fine si assottiglia leggermente, a punta, o almeno tondeggiante, ma trovo che questa punta a pallina strozzata così sia del tutto scomoda e anche inutile! Non riesco proprio a raggiungere bene l'angolo interno dell'occhio e nemmeno a spingere in sù le ciglia della metà interna, e penso che questa difficoltà possa essere comune per chi ha occhi piccoli e infossati!

Ed ecco i campioncini del periodo:

Shiseido – Synchro Skin Radiant Lifting Foundation – 310 – Silk:


Aqua,
Dimethicone, Titanium Dioxide, Diphenylsiloxy Phenyl Trimethicone, Ethylhexyl Methoxycinnamate, Trifluoropropyldimethyl/Trimethylsiloxysilicate, Glycerin, Iron Oxides (C.I. 77492), Butylene Glycol, Hydrogenated Polydecene, PEG-10 Dimethicone, Iron Oxides (C.I. 77491), Bis-Butyldimethicone Polyglyceryl-3, Disteardimonium Hectorite, Titanium Dioxide (nano), Sorbitan Sesquiisostearate, Xylitol, Erythritol, Dimethicone/PEG-10/15 Crosspolymer, Iron Oxides (C.I. 77499), Mica, Barium Sulfate, Phenoxyethanol, Synthetic Fluorphlogopite, Aluminum Hydroxide, Polysilicone-2, Disodium EDTA, Stearic Acid, Calcium Aluminum Borosilicate, Tocopherol, Dipropylene Glycol, Triethoxycaprylylsilane, Triethoxysilyethyl Polydimethylsiloxyethyl Dimethicone, Polyquaternium-51, BHT, Citrus Unshiu Peel Extract, Thymus Serpyllus Extract, Alumina, Fagus Sylvatica Bud Extract, Hydrolyzed Conchiolin Protein, Polymethylsilsesquioxane, Dimethicone/Vinyl Dimethicone Crosspolymer

30 ml
36,50-55,00 €

Come sempre il fine estate e l'inizio autunno per me sono il periodo ideale per studiare un po' i campioncini di fondotinta che ho in mano, vista l'abbronzatura, non devo completamente snaturarli con il fondo bianco per schiarirli di tanto!
Ho cominciato con questo, uno dei più vecchi che avevo da parte, ma anche uno di quelli che avevo già avuto modo di vedere su una mia parente che ha ricevuto lo stesso campioncino, dello stesso colore.
Non pensavo, ma purtroppo ho dovuto diluirlo comunque con il fondo bianco, nonostante fossi decisamente abbronzata!
Non me lo ricordavo così tanto scuro quando l'ho visto usare da una mia parente che usa più o meno il mio stesso colore di fondotinta!
Avendolo diluito, la valutazione potrebbe non essere proprio precisa, ma per fortuna non ho dovuto diluirlo in modo esagerato.
Il prodotto è abbastanza fluido, l'ho percepito decisamente coprente per essere un luminoso, considerando appunto di averlo alleggerito un po' con il fondo bianco.
Probabilmente può essere modulato in base alle necessità, io con un pennello a lingua di gatto ho cercato di fare un'applicazione sottile, non volevo nemmeno un effetto cerone, quindi ho cercato di tirare il più possibile il prodotto.
La texture non mi ha fatto impazzire appieno, è luminoso, ma tende comunque ad asciugare un po' troppo in fretta per i miei gusti, non asciuga al 100% come un fondo a finish cipriato, ma non è nemmeno un luminoso estremamente nutriente e che difficilmente si fissa, è certamente un luminoso, ma che secondo me dà comunque importanza alla tenuta e asciuga leggermente, in effetti il residuo sul blister del campioncino non è seccato come un fondo effetto matte, ma non è nemmeno rimasto pastoso come un fondo per pelli molto secche.
Guardando gli swatches sul sito ufficiale ho visto che è stato scelto uno dei toni intermedi per il test, ne esistono sicuramente di più chiari e gialli di questo, quindi potrebbe anche esserci il mio colore, ma dovrei vedere se c'è modo di testare un campioncino per esserne davvero sicura!

Givenchy – Prisme Libre – Skin Caring Glow Foundation – 4-W280:

Aqua, C9-12 Alkane, Coco-Caprylate/Caprate, Propanediol, Polyglyceryl-6 Polyricinoleate, Polyglyceryl-2 Isostearate, Glycerin, Pentylene Glycol, Sorbitan Sesquiisostearate, Disteardimonium Hectorite, Sodium Chloride, Hydroxyacetophenone, Ethylhexylglycerin, Sodium Myristoyl Glutamate, Parfum, Potassium Sorbate, Mica, Tropaeolum Majus Flower/Leaf/Stem Extract, Aluminum Hydroxide, Caprylic/Capric Triglyceride, Polyhydroxystearic Acid, Tocopherol, 1,2-Hexanediol, Caprylyl Glycol, Citric Acid, Isostearic Acid, Lecithin, Polyglyceryl-3 Polyricinoleate
May Contain(+/-):
Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499)

30 ml
36,33-54,44 €

Questo è stato il secondo campioncino di fondotinta che ho utilizzato nel corso del mese, devo dire che come impressione è piaciuto più del primo.
Si tratta di un fondo decisamente fluido, che ho trovato leggermente meno coprente del primo.
L'impressione che ho avuto è anche che si tratti di un fondo meno secco, e anche più elastico durante l'applicazione.
Ho apprezzato il fatto che la tonalità scelta per il campioncino sia gialla e non come spesso accade neutra, dato che gran parte della popolazione italiana ha base gialla, a prescindere dalla tonalità, che probabilmente rispecchia la media, ma che per me è troppo scura nel 90% dei casi.
Durante la giornata, ho anche avuto l'impressione che come fondotinta tenda anche ad ossidare un filo di più, nonostante il colore dal sottotono giallo, anche sbiancato, mi è sembrato di vederlo leggermente virare verso l'aranciato.
Nel mio caso il fondo da solo era chiaramente scurissimo, anche per il periodo di abbronzatura attuale, l'ho dovuto comunque allungare come sempre un pochino (anche un pochino di più del precedente, perché l'ho trovato leggermente più scuro).
Come finish l'ho trovato un fondotinta molto particolare, l'ho trovato più “glossato” che “satinato”, come normalmente appaiono i fondi luminosi, ma nonostante tutto non l'ho trovato troppo untuoso, cosa molto inconsueta.
Nell'insieme penso che sia un fondo da provare per chi ha pelli “intermedie”, ovvero né troppo secche, né troppo grasse e non più giovanissime, e dico provare, perché è effettivamente particolare, e penso che debba essere valutato di persona prima dell'acquisto molto più di altri.

Giorgio Armani – Luminous Silk Foundation – 5.5:

Aqua, Cyclopentasiloxane, Glycerin, Isododecane, Alcohol Denat., Polyglyceryl-4 Isostearate, Cetyl PEG/PPG-10/1 Dimethicone, Hexyl Laurate, Aluminum Starch Octenylsuccinate, Disteardimonium Hectorite, Phenoxyethanol, Magnesium Sulfate, Diphenyl Dimethicone, Cellulose Gum, PEG-10 Dimethicone, Disodium Stearoyl Glutamate, Acrylonitrile/Methylmethacrylate/Vinylidene Chloride Copolymer, Parfum, Methylparaben, Nylon-12, Trihydroxystearin, Aluminum Hydroxide, Isobutane, Acetylated Glycol Stearate, Benzyl Salicylate, Hexyl Cinnamal, Benzyl Alcohol, Limonene, Linalool, Pentaerythrityl Tetra-di-t-butyl Hydroxyhydrocinnamate
May Contain(+/-):
Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499)

18 ml
31,00-36,00 €
30 ml
42,60-53,25 €

Ed infine ecco l'ultimo fondotinta che ho potuto testare nel corso del mese, si tratta di un fondo che ho sempre sognato per anni, ma che ho sempre “ignorato” principalmente a causa del costo, oltre che della perplessità di fronte alla numerazione delle tonalità.
Si tratta di un fondo che però mi ha proprio deluso!
Lo pensavo decisamente meglio su di me!
Purtroppo mi ricorda un po' l'effetto che mi fa il F&B di MAC, ovvero un untume facile, non “seta luminosa”.
Insomma, è vero che ho sempre una pelle un po' particolare, dove devo calibrare nutrimento e luminosità dei prodotti anche combinando bene fondo con skincare e priming, ma questo è proprio stato un fondo deludente, forse anche a causa delle alte aspettative.
L'ho visto su tante persone, ed ha un effetto meraviglioso, sulla mia pelle proprio è un totale no.
Non solo non si fonde bene, e lascia un effetto pelle sudata, ma è anche troppo nutriente per i miei bisogni, nonostante la mia pelle sia decisamente più bisognosa di 5-6 anni fa.
Questo campioncino, come tutti gli altri, l'ho dovuto diluire col fondo bianco di Nyx, un fondo piuttosto “standard”, che sicuramente ha modificato un po' la formula, ma l'impressione è anche di essermi trovata un fondo scarsino quanto a coprenza per quello che mi serve.
Già normalmente devo completare la coprenza con un correttore viso per i rossori localizzati, ma con questo fondo è ancora più necessario, perché traspaiono quasi tutte le discromie.
Insomma… meglio perché sicuramente risparmio! 😏

Spero che il post sia stato interessante!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Ecobiocontrol.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto il gruppo di MUA e appassionati/e che mi ha aiutato con tantissimi consigli, in particolare un ringraziamento alla bravissima e pazientissima MUA MakeUp Pleasure!

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