Ciao a Tutti!
Oggi voglio affrontare un argomento particolare, ultimamente va molto di moda l'uso di dispositivi di ogni genere per amplificare in ogni modo l'azione di detergenti ed esfolianti chimici/meccanici.
La moda beauty degli ultimi anni è sempre andata più verso l'elaborazione di vari dispositivi per facilitare la rimozione delle cellule morte.
Ma davvero questo è un accessorio necessario a tutti?
Vediamo un po' fra i diversi prodotti:
1. Spazzole Manuali
Ormai le fanno davvero quasi tutte le marche, si tratta di semplici spazzole con una setola più delicata di uno spazzolino da denti tipico, ma di fatto hanno una struttura simile.
L'unico inconveniente rispetto ad un accessorio elettrico/elettronico a batterie o a corrente è solo nel grado di azione meccanica.
Non c'è modo di verificare se si esercita la giusta azione meccanica sulla pelle, che non deve essere troppo intensa, ma deve fare qualcosa, quindi non deve nemmeno essere troppo blanda.
Sicuramente è un buon indizio vedere la reazione della pelle nei giorni successivi, ma appunto, serve del tempo.
In generale sconsiglio di usare queste spazzole più spesso di quanto si farebbe un normale scrub viso, ovvero una volta a settimana è più che sufficiente, anche con le spazzole più delicate.
Del tutto sconsigliato l'uso per pelli reattive, che si arrossano facilmente o che siano molto secche, in questo modo si andrebbe a peggiorare la situazione infiammando, o rimuovendo ulteriormente gli strati protettivi naturali che proteggono la pelle dalla disidratazione.
2. Spazzole Elettriche
Ormai sono un accessorio prodotto da tantissime case cosmetiche differenti, non esiste più solo il rinomato Clarisonic, ma si possono trovare gli equivalenti di tante marche che si occupano di Make Up/Beauty o dispositivi elettronici Beauty, oltre ai dupe più famosi, come quello della Silvercrest di Lidl.
Non starò a soffermarmi su tutte le possibilità del mercato, sono tantissime, mi limito a presentarvi il razionale che sta dietro a questo prodotto, e che si incentra specificatamente sulle spazzole rotanti, dato che con quelle manuali non è detto che si riesca a replicare l'effetto.
Altroconsumo già diversi anni fa aveva stroncato completamente questo tipo di prodotti, verificando che con un semplice test di “Skin Gloss” (equivalente dello swiiish dei capelli 😃), ovvero del grado di lucidità della pelle, che più risulta pulita, più risulta lucida, e in sostanza l'azione della spazzola elettrica risultava equivalente all'azione del detergente, qui potete trovare l'articolo completo.
Gli ulteriori motivi della stroncatura riferivano all'impatto ambientale ed economico; questi sono effettivamente argomenti validissimi.
Infatti la produzione e lo smaltimento di questi dispositivi è sicuramente più impattante di quello che implica la produzione di semplici detergenti, e sicuramente hanno un costo iniziale alto, ma anche prolungato, per comprare le spazzole di ricambio (si risparmia da quando sono stati lanciati sul mercato dei dupe economici).
Un parere invece a favore è stato dato da organizzazioni antitrust, che ha dato ragione a L'Oréal, proprietaria del marchio Clarisonic.
Una mia personale contestazione al test di altroconsumo riguarda principalmente il metodo di pulizia usato, se non il detergente usato, e si ricollega al parere di Rodolfo Baraldini, che ha esposto in un suo articolo alcuni anni fa: “qual'è stato il metodo di pulizia alternativo alla spazzola elettrica viso?”.
Se mi lavo il viso con il detersivo per i piatti è probabile che io ottenga un altissima lucidità della pelle, ma è un metodo che fa bene alla mia pelle? Assolutamente no!
Lavandomi il viso con sapone cosmetico di produzione industriale molto sgrassante ottengo sicuramente un'elevata detersione della pelle, ma non è certo un procedimento che alla lunga fa bene alla mia pelle, è molto meglio usare un detergente o un sapone delicati, in questo modo è probabile che ci sia un minore “Skin Gloss”, ma sicuramente non ho “stressato” la pelle!
Insomma, se da una parte viene presentata l'obiezione riguardante all'azione meccanica manuale comparata a quella della spazzola elettrica viso, dell'altra mi viene da pensare che non sia stata valutata la comparazione fra “Skin Gloss” ottenuta tramite azione meccanica, e “Skin Gloss” ottenuta per azione “chimica”.
Il razionale alla base del funzionamento rotatorio alternato e oscillante del Clarisonic (primo brevetto), è nell'azione che riproduce “in piccolo” e in ampiezza numerica l'azione di apertura del comedone, come farebbe in sostanza un accessorio leva-comedoni o un'estetista, ve lo avevo mostrato qui.
In sostanza non solo viene svolta un'azione meccanica che rimuove di conseguenza lo sporco, ma viene anche svolta un'azione di “pulizia del viso”.
Da una parte sono la prima a non aver mai usato una spazzola (elettrica o meno), quindi non vi posso dare un parere in prima persona, ma dall'altra vi dico che, se il razionale è valido, a mio parere, non è detto che la spazzola ottenga questi risultati sulla vostra pelle.
Ad esempio pelli reattive possono risultare più infiammate che pulite a fondo, al contrario, pelli impure che si infiammano a causa dei residui di sporco, di cellule morte in abbondanza, di trucco ecc... possono assolutamente beneficiarne, e anzi, risultare meno “infiammate” di quando si trovavano abbondanza di comedoni, che per forza di cose portano un certo grado di infiammazione.
Sulla scelta del marchio non mi pronuncio, sicuramente il mercato, a questo punto, offre davvero un'ampiezza di possibilità infinita, le spazzole sul mercato vanno da prezzi estremamente economici (intorno ai 10 € o anche meno), a prezzi da capogiro (sopra i 200 €), ma vanno considerate diverse variabili per la scelta:
- Qualità delle spazzole
- Qualità dei materiali
- Alimentazione
- Tipologia delle fibre
- Resistenza/Morbidezza delle fibre
- Velocità di rotazione
- Eventuali movimenti oltre alla rotazione
- Eventuali testine accessorie
- Chiaramente ci sono enormi variazioni vista quest'ampia rosa di prezzi e marche possibili.
- Resta solo da capire cosa necessita la vostra pelle, e quanto volete investire nella qualità/prospettiva di lunga durata
per la scelta tenete conto del vostro tipo di pelle, ma considerate che le più delicate può essere che non sopportino nemmeno il dispositivo di migliore qualità e delicatezza.
3. Spazzole in Silicone Vibranti
Dopo l'uscita sul mercato del Clarisonic, e della conseguente moda, e “replicazione” della tipologia di prodotto da innumerevoli marche, è stato il turno del Foreo, che ha già occupato una buona parte del mercato, tanto che hanno cominciato ad essere presenti anche di questo dei dupe.
Ecco, questo è un prodotto che mi ha intrigato molto più delle normali spazzole.
Se le spazzole rotanti tipo Clarisonic mi hanno dato l'idea di essere troppo fini e quindi di “stressare” troppo la mia pelle, ecco, su questo prodotto ho meno remore, e sono già più curiosa all'idea.
Il razionale è sicuramente simile a quello delle spazzole rotanti viso, ma a differenza di queste, non avviene un movimento rotatorio, ma una sola vibrazione.
Il materiale siliconico, mi dà l'idea di una delicatezza maggiore che con le setole.
Se da una parte questa differenza la vedo più “carente” dal punto di vista “purificante”, dato che la mancanza delle setole non la vedo azzeccata per andare a realizzare l'estrazione dei comedoni (ma è una mia supposizione sulla base di quello che ho letto delle spazzole rotanti), penso che sia un modo di intensità intermedia per pulire a fondo la pelle.
Se la spazzola, per quanto delicata, la vedo più adatta alle pelli nettamente impure e che sopportano bene lo stress meccanico, questo tipo di prodotti lo vedo già più adatto alle pelli che necessitano di un blando peeling, ma che non vada a stressare la pelle.
Sicuramente è un target che sconsiglio lo stesso alle pelli molto reattive, di sicuro vale la stessa regola: non lo consiglierei per la pulizia quotidiana, quando per la pulizia del viso che può essere a cadenza mensile per le pelli più delicate, o settimanale per quelle normali-resistenti.
Anche in quest'ambito sono sicuramente reperibili diversi prodotti, con materiali e prezzi molto differenti, quello che più mi perplime è l'esistenza anche dei prodotti “monouso”, ovvero che non possono più essere ricaricati.
Se posso chiudere un occhio, a livello ecologico, sull'utilizzo delle spazzole viso con i loro ricambi (se sono ben progettate dovrebbero durare anni e anni, e dovrebbe essere quello l'obiettivo di un prodotto di fascia medio-alta), o a queste nuove spazzole in silicone, sono davvero sconvolta all'idea che si pensi ad un prodotto di questo tipo monouso, che poi non costa nemmeno pochissimo!
Insomma, se si pensa che magari il marchio viene anche associato alla cosmesi ecobio... lo trovo molto ipocrita.
4. Spugnette di Silicone
Le ho viste più che altro nascere per la pulizia dei pennelli, già qualche anno fa... incredibile come nel giro di poco tempo il Marketing le abbia già rigirate per la pulizia del viso!
Ho come l'impressione che le spazzole vibranti di silicone e queste spugnette siano nate in modo indipendente, ma in qualche modo, penso che il successo del Foreo abbia portato i produttori di queste spugnette manuali ad ampliarne l'uso.
Effettivamente non posso che riportare l'esempio delle spazzole manuali per il viso... sinceramente non trovo che questo prodotto sia di suo una buona idea, come per queste altre, non c'è modo di regolare la pressione e lo sfregamento, da una parte sono accessori davvero economici, si possono trovare oltre che su internet per pochi euro, anche su siti tipo Aliexpress per ancora meno, e ormai anche in molte catene lowcost, come Primark o H&M.
Ogni tanto se ne trovano anche in qualche Capsule Collection, come in quella di Kiko di qualche mese fa.
Boh, sono sicuramente di facile reperibilità, e quindi facili da testare, ma continuo a pensare che siano ben più adatte ai pennelli, che non al viso, piuttosto ha più senso prendere una spazzola di silicone vibrante lowcost, come ad esempio quella di Lidl che vi ho mostrato sopra.
5. Konjac Sponge
Ancora prima delle spugnette di silicone è stata la volta delle Spugne di Konjac, delle spugne naturali, ottenute dalla Amorphophallus Konjac (la pianta Konjac è la stessa da cui si ricavano gli Shirataki, cibo ipocalorico diffuso in occidente da una dieta “famosa”) che vanno un po' a sostituire quelle che da noi sono state sempre presenti in alcuni segmenti di mercato, come quelle di cellulosa, e per il corpo, le spugne di Luffa.
Se guardiamo la struttura della spugna non sono una vera e propria novità, si tratta soltanto di spugne più “di moda”, e con un grado di esfoliazione medio basso, sicuramente non paragonabile alla Luffa, ma più paragonabile alla cellulosa.
Si possono sicuramente trovare spugne di diverse qualità, da quelle più morbide e lisce, a quelle un pochino più esfolianti, ma effettivamente la vera “novità” sta più nella forma, che secondo me è più azzeccata delle classiche spugnette di cellulosa piatte che sono sempre state commercializzate qui.
Un'altro fattore positivo, sono tutte munite di cordino, dato che vanno sempre fatte asciugare dopo ogni uso, e inumidite subito prima, per evitare che il ristagno d'acqua le renda cariche di microbi.
Finché si usa un sapone delicato e le si risciacqua strizzando bene, non c'è pericolo che si carichino di germi, l'unico fattore fondamentale è non lasciarle troppo bagnate, e non lasciarle in un luogo troppo umido, dove anche strizzandole bene, non asciugano abbastanza in fretta.
Finché si usa un sapone delicato e le si risciacqua strizzando bene, non c'è pericolo che si carichino di germi, l'unico fattore fondamentale è non lasciarle troppo bagnate, e non lasciarle in un luogo troppo umido, dove anche strizzandole bene, non asciugano abbastanza in fretta.
Nonostante siano uno dei prodotti per cui ho avuto una buona impressione (anche se ho aspettato a comprare questa benedetta Konjac fino all'ultimo), l'unica mia remora (che poi è quella che non mi ha convinto all'acquisto fino adora), è che per quanto le spugne siano sicuramente naturali, biodegarabili, prodotte in modo ecologico e vegane... le coltivazioni sono quasi tutte in Asia, e per arrivare nel resto del mondo implicano inquinamento. Certo, con tutto quello che ci arriva dall'Asia sono il meno, sicuramente, però spero che sia possibile, prima o poi coltivarne qui, almeno in Europa, come succede ad esempio per la Luffa!
6. Pannetti in Spugna
Si tratta di un tipo di prodotto molto particolare, che ha avuto il momento di “gloria” diversi anni fa, tanto che l'avevo comprato anche io, ma con questo in particolare, di Sephora, mi ci sono trovata molto male.
Ho visto che di recente sono stati riproposti prodotti simili, anche se ho visto che la trama è molto più sottile, ma il principio base è simile.
La composizione è sempre la stessa, anche se il taglio sottile cambia molto le caratteristiche della spugna, ma si tratta dello stesso materiale che compone le spugnette per il trucco, sinceramente trovo che non si distingua per qualità ed efficacia.
Questo è uno dei pochi prodotti fra questi che ho provato anche in prima persona e a lungo, e l'unico effetto che ho verificato è un eccessivo sfregamento in confronto ai normali dischetti monouso di cotone, eccessivo sia per la normale detersione, che per lo strucco.
Non li trovo nemmeno dei dispositivi particolarmente efficaci per rimuovere il trucco, sicuramente sono totalmente inefficaci senza struccante, ma anche con un buono struccante, e persino con l'olio, non hanno mai funzionato al pari di altri metodi.
Per assurdo, trovo più efficace la rimozione del trucco con le semplici dita, usando uno struccante cremoso come lo Struccogel.
Insomma, una bocciatura totale!
7. Panno in Microfibra
Ormai lo producono tantissime aziende, quasi tutti i brand di cosmetici o Make Up producono un panno in microfibra per la detersione della pelle o per la rimozione del Make Up.
Il razionale alla base di tutti è lo stesso: la microfibra (di solito composto da una combinazione di Poliestere e Poliammide) riesce ad aumentare la superficie disponibile per trattenere sporco e liquidi, ed è verificabile anche con la rapidità con cui assorbono liquidi, e allo stesso tempo si asciugano.
Di solito si spiega il fenomeno facendo vedere quanto la fibra è più piccola di qualsiasi altra fibra naturale (seta o cotone che sia), ma va ricordato che la fibra non ruota su sé stessa, come invece potrebbe succedere per i dispositivi elettronici, l'assorbenza e la capacità di trattenere lo sporco sotto forma di polvere sono reali, ma la spiegazione solitamente viene semplificata e leggermente distorta per renderla più semplice da pubblicizzare.
Sicuramente come strumento funziona anche per una blanda esfoliazione della pelle, ma trovo che sinceramente ce ne siano di migliori.
Anzi, io personalmente li trovo inutili in questo senso, già per struccarmi li considero già un po' “stressanti” per la pelle, ma tra lasciarmi residui di trucco e sfregare un minimo (non sugli occhi ovviamente), scelgo la seconda opzione.
Di sicuro non andrei a stressare la pelle in assenza di trucco, sarebbe inutile masochismo!
Per quanto riguarda invece il funzionamento per struccarmi, più che altro sono utili perché effettivamente oltre a rimuovere il trucco “asciugano”, come fossero una lavette.
Per me che uso uno struccante in gel, da lavorare direttamente con le dita sulla pelle, eventualmente aggiungendo un pochino d'acqua con le mani, trovo che siano il top, in assenza di queste dovrei comunque almeno tamponare il viso, per non trovarmi acqua mista a struccante che cola.
Un utile spunto che ho letto, e che sicuramente proverò, è quello della detersione per affinità col pannetto, ovvero usando l'olio (che però poi va comunque lavato via con un detergente delicato, come vi ho spiegato).
Ce ne sono di vari tipi, dai più delicati a quelli che sembrano paro paro quelli per la pulizia di casa.
In realtà in molti casi sono quelli che vengono prodotti per la pulizia di casa formalmente, ma chiaramente viene fatta una scelta diversa per quanto riguarda coloranti e prodotti trattanti.
Io personalmente non ho una pelle particolarmente problematica, e prendendo i panni per la casa di alta gamma (quelli che insomma costano di più) con una bella trama morbida, mi sono trovata bene, non ho avuto problemi.
Ho cercato informazioni riguardo ai test effettuati sui prodotti... ma non ho trovato nessuna conferma in nessun senso, né pro, ne contro.
Ho trovato riferimenti solamente riguardanti un'eventuale presenza di antibatterici, che sinceramente dubito si prolunghi nel tempo nonostante i lavaggi.
In ogni caso sinceramente non starei a spenderci un occhio per un panno viso, perché? Perché comunque poco cambia rispetto a quando faccio le pulizie. Uso questi stessi panni (cioè, non gli stessi stessi, quelli della stessa marca di solito) per pulire quasi tutto in casa mia, ognuno sempre nella stessa area: cucina, pavimenti, bagno, per fare la polvere in tutta casa, per pulire praticamente ogni superficie. E uso questi panni a contatto con tantissime sostanze detersive diverse... dato che giornalmente qualcosa a casa pulisco (che sia per asciugare i vetri della doccia, o per dare una pulizia blanda al lavello della cucina), non vedo che differenza ci sia a tenere il pannetto a contatto con il viso per un minuto a dir tanto (non tutti i giorni dato che non mi trucco sempre), quando già tengo i pannetti per le pulizie in mano per tanti minuti al giorno, nei giorni di pulizia anche un'intera mattinata.
Ovviamente se avete allergie il caso cambia, e vi consiglio di investire in prodotti più sicuri, ma se normalmente usate questi panni per la pulizia di casa, e spesso senza guanti, come faccio io (li metto praticamente solo per i sanitari, perché con i guanti mi manca sensibilità e faccio cadere più o meno tutto), penso che usare un panno di questo tipo dopo averlo lavato da nuovo un paio di volte, non faccia differenze.
Comunque sta a voi, io personalmente non sono ossessiva in queste cose, e vivendo vicino a Milano è più probabile che venga a contatto con più sostanze nocive andando solo a farmi una passeggiata in città, che non usando un panno di microfibra per un minuto (forse meno) al giorno, e nemmeno tutti i giorni.
Resta comunque una buona idea verificare le indicazioni sulla confezione, se vengono dichiarate sostanze o vengono consigliati i guanti probabilmente è meglio cambiare marca, io personalmente ne ho scelta una dove la stessa figura illustrativa mostra l'uso con mani nude, e non vengono date indicazioni specifiche.
Va anche fatto notare che io il pannetto di microfibra lo uso per rimuovere il grosso del trucco sciolto con lo struccante, ma successivamente mi lavo il viso con il mio Sapone Delicatissimo specifico per il viso.
Insomma... fate come credete. Ci sono un sacco di pareri pro e contro l'uso di panni non cosmetici, e sinceramente non ho visto nessuna prova che mi dica quanto un panno cosmetico è controllato rispetto ad uno non specifico.
L'unico vero svantaggio, e vale per tutti i pannetti (che siano dichiaratamente ad uso cosmetico o meno), è che non sono riciclabili, da una parte hanno il vantaggio di ridurre il monouso (dischetti di cotone, batuffoli, bastoncini cotonati ecc...), ma dall'altra non sono un'alternativa a impatto zero.
Sicuramente scegliendo pannetti di alta qualità, e lavandoli correttamente durano davvero a lungo, quindi trovo che, se usati con attenzione, siano comunque un buon compromesso.
8. Guanti in Tessuto
Visto che i normali panni non sono bastati... è stato lanciato anche il guanto struccante, in realtà alcuni parlano di microfibra, ma ne ho visti anche in cotone e altri tessuti.
Poco cambia rispetto ai panni, sicuramente c'è ampia scelta di tessuti e trame, ma il concetto è sempre lo stesso.
Si tratta solo di una differente forma dello stesso prodotto, e le perplessità per me sono esattamente le stesse, io personalmente trovo che sia impossibile rimuovere il trucco con solo acqua, come viene detto da molti dei produttori, ma con un detergente (per la normale detersione quotidiana), con uno struccante o con l'olio, seguito poi dalla detersione (per l'operazione strucco) sicuramente è una possibilità, per altro sicuramente economica, in confronto ai diversi dispositivi elettrici che vi ho già descritto.
Va comunque considerato che la resa dipende strettamente dalla fibra di tessuto usata, proprio perché ne esistono tantissime varianti, saranno differenti le rese.
Per i prodotti in microfibra poco cambia dal discorso che ho fatto dei pannetti, mentre per le fibre di cotone l'unica mia perplessità è il grado di abrasività della fibra.
Sicuramente sul viso non ci sono grossi problemi, penso che sia un prodotto da evitare solo per le pelli più sensibili, ma sugli occhi resto perplessa.
Senza contare che rispetto al panno, che si può piegare e arrotolare (io ad esempio per struccarmi gli occhi avvolgo il dito per massaggiare delicatamente la zona), i guanti sono più voluminosi, e non si prestano alla stessa versatilità.
Insomma, mi sembra solo un nuovo modo per riproporre lo stesso prodotto, e come il semplice pannetto, va usato comunque un detergente, il trucco, anche quello non waterproof, è liposolubile, quindi senza detergente o detergente per affinità (come il comune olio, seguito da una detersione del viso, simile a quella mattutina) si rimuove ben poco: solo il trucco minerale.
9. Dischetti Lavabili
So che di recente sono reperibili soprattutto sui siti che vendono prodotti ecosostenibili, non per forza prodotti di Skincare/Haircare e Make-Up, ma anche semplicemente prodotti ecologici di vario genere (es. pannolini lavabili, coppette mestruali, spugne naturali o oggetti in Luffa, oggettistica di legno/bamboo per il bagno ecc...).
Vengono proposti sia in versione fibra naturale (solitamente cotone), sia in microfibra.
Le due versioni hanno ovviamente due differenti impatti ambientali, ma anche delle diverse performance, come vi ho detto parlando dei pannetti di microfibra, sono sicuramente un tessuto non riproducibile con fibre vegetali, quindi da una parte il compromesso della fibra sintetica lo approvo pienamente, se viene fatto a favore della propria pelle (altrimenti l'alternativa sarebbe il cotone monouso).
Ribadisco anche in questo caso, non sono assolutamente convinta che funzionino senza usare alcun detergente, piuttosto consiglio l'uso con l'olio, come per i normali dischetti monouso, seguito da un detergente delicato.
Se qualche anno fa erano un prodotto poco reperibile, adesso si trovano su molti siti online, e li produce anche la Colour Caramel, marchio bio piuttosto reperibile nelle bioprofumerie, almeno più di altri.
Esistono anche dei tutorial per realizzarli in casa, ma la reazione della pelle al tessuto è molto variabile, bisogna saper scegliere il tessuto giusto, oltre che saper cucire!
Anche per oggi è tutto!
Spero che la panoramica sia stata interessante!
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione
Ciao Rasmus, io uso il clarisonic per la pulizia del viso e non posso più farne a meno, per lo struccaggio invece sono passata da poco ai dischetti in tessuto, nello specifico quelli di miss trucco, ottimi ottimi.
RispondiEliminaUn bacio Naty