Ciao a Tutti,
torno a prepararvi un sapone, sempre di livello piuttosto semplice, e questa volta, in particolare, realizzerò un Sapone alla Calendula.
I Fiori di Calendula infatti sono gli unici in grado di resistere alla Soda, così possono essere inseriti in un sapone, senza che si disgreghino completamente.
In ogni caso, ho deciso di fare questo sapone anche perché avevo un po' di Oleolito di Calendula da finire, mi è stato regalato da una spignattatrice che ultimamente non è più riuscita a spignattare, quindi ho preferito inserirlo in un sapone per non finire per buttarlo (uso raramente gli Oleoliti negli spignatti).
Si tratta di una semplice saponificazione a freddo, come le altre
Come sempre vi rimando agli altri post per tutto ciò che riguarda il sapone: Storia, Meccanismo Detergente, Saponificazione Casalinga (teoria) e Pratica della Saponificazione a Freddo, soprattutto per le indicazioni di base e soprattutto per la sicurezza.
Come sempre vi rimando agli altri post per tutto ciò che riguarda il sapone: Storia, Meccanismo Detergente, Saponificazione Casalinga (teoria) e Pratica della Saponificazione a Freddo, soprattutto per le indicazioni di base e soprattutto per la sicurezza.
Cominciamo: in questo caso ho scelto di realizzare un semplice sapone liscio, monocolore, e con la sola aggiunta dei Fiori di Calendula alla pasta. Dato che l'Oleolito e i Fiori non sono bastati per ottenere un bell'arancione, ho usato anche un po' di Triplo Concentrato di Pomodoro Mutti, ne basta una cucchiaiata per ogni Chilo di grassi per ottenere un bell'arancione carico. In questo caso ne ho messo mezzo cucchiaio scarso a nastro.
La ricetta è questa:
vi ho postato direttamente l'immagine della stampata di SoapCalc, dato che ho usato questo calcolatore.
Dato che ho già testato gli O.E. che dovevo usare, e non li ho più usati a nastro, ma direttamente negli grassi, ho usato l'acqua al 30%, come è normale fare, di solito aumento per sicurezza, quando devo testare delle fragranze mai usate, così da evitare un ammassamento totalmente ingestibile.

Come sempre, anche gli oli di Palma e Cocco vanno sciolti, e ancora prima di essere pesati, così che non si inserisca nel sapone una frazione “selezionata” del grasso.
Ho inserito anche il 5% di Mix di Acidi Grassi, non conteggiandoli nel conteggio dei grassi, è la prima volta che uso questo prodotto, ma tante saponaie casalinghe, anche molto brave, che conosco lo usano con soddisfazione, quindi mi sono fidata e l'ho usato.



Da questo punto è importante utilizzare tutte le protezioni, vanno indossate Mascherina, Protezione per gli occhi e soprattutto Guanti, va pesata la Soda Caustica in scaglie in un qualsiasi contenitore di plastica, come vedete io utilizzo e riutilizzo i barattolini lavati di budini/yogurt.
Quando la pesata è pronta, si può cominciare a versare poco alla volta la Soda nell’acqua, come sempre, mescolando accuratamente con l’altra mano.
È importante che non si formino grumi di Soda sul fondo del contenitore, altrimenti si rischia di dover buttare via tutto il sapone, perché rischioso da usare, basterà mescolare, e se la soluzione “bolle” basta fermarsi un attimo e mescolare un po'.
Come sempre, se pensate di fare quantità abbondanti di sapone (più di mezzo kg di grassi) e di conseguenza avete tanta soluzione di soda. potete già predisporre il contenitore in un catino di acqua fresca a bagnomaria fredda, o anche direttamente nel lavello, questo ridurrà i tempi di raffreddamento della Soda.
Una volta pronta la soluzione di Soda Caustica, avrete da fare le aggiunte.
In primis l'Etidronato, come sempre allo 0,3% dei grassi, basterà inserirlo alla soluzione di Soda una volta raffreddata leggermente.

Indicativamente, in base anche alla potenza del fornello, quando la soluzione di Soda è arrivata intorno ai 50°C, si può cominciare a scaldare la pentola degli oli, lentamente, sul fuoco più basso.
Quando grassi e Soda avranno entrambi 45°C di temperatura, va rimessa la “bardatura” di sicurezza, e si può cominciare con il versare poco alla volta la soda nei grassi.
All'inizio, per 3-4 secondi, si possono dare delle mescolate con le spatole, poi si inizia ad usare il minipimer.

Bisogna muovere bene il minipimer in tutte le direzioni: mescolando con movimenti rotatori, alzandolo e abbassandolo, così da riuscire a frullare bene sia la parte alta, sia quella bassa della pentola, ma sempre senza alzarlo troppo, per evitare schizzi (anche se ci siamo messi tutte le protezioni).

Una volta mescolati bene i fiori, basterà versare il sapone nei contenitori predisposti.
Per sicurezza, soprattutto all'inizio, è sempre meglio preparare qualche contenitore in più, poi con l'esperienza ci saranno molti meno problemi.
In questo caso ho voluto realizzare dei saponcini tondi, se riuscirò a trovare il modo giusto per decorarli li lascerò così, altrimenti andrò a rifinirli, e tagliarli in due, così da avere delle classiche saponette a “fette” tonde.
Prima di rimuovere il sapone dagli stampi di silicone si dovrà attendere, in questo caso anche una settimana scarsa, si riducono i tempi quando si usa uno stampo di legno.
Se il sapone è ancora morbido dopo questo tempo, potete aiutarvi a rimuoverlo dagli stampi infilandolo in freezer, ma non dovrebbe succedere, visto che non ho usato una percentuale d'acqua alta, ma dipende anche dall'umidità e calore ambientali.
Anche per oggi ho finito!
Spero proviate anche voi a fare questo sapone!
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie personali maestre di saponificazione
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