lunedì 18 gennaio 2016

Crema Piedi all'Urea!

Ciao a Tutti,
torno presentandovi una nuova ricetta, questa volta una crema specifica per i Piedi, a base di Urea, ottimo ingrediente idratante.
Ho deciso di realizzarla quest'estate, per mia mamma, che ha sempre avuto i talloni molto screpolati e induriti, e l'ho provata successivamente anche io, durante estate e autunno per essere certa che fosse una ricetta sicura.

Mia mamma voleva una crema piuttosto densa, ma il più possibile asciutta e poco untuosa, in questo caso ho cercato di rendere l'effetto mettendo poco gelificante, e raggiungendo la densità solamente con l'uso di addensanti lipofili.
Come principale attivo ho inserito l'Urea, ottimo ingrediente, soprattutto per mani e piedi, dove la pelle è più indurita, accompagnata dal Sodio Lattato, che oltre ad idratare, funziona anche da stabilizzante pH.
Infine ho aggiunto anche gli oli essenziali per aggiungere un blando effetto antiodorante, o almeno di copertura.
Avendo usato poca Gomma Xantana la crema non fa scia bianca, anche se ci vuole un po' perché si assorba, nonostante la crema appaia estremamente soda e compatta, tanto da dare l'impressione di dover essere massaggiata molto a lungo.

Ma eccovi la ricetta:

Fase A:
Acqua 40,9
Gomma Xantana 0,3
Glicerina 5

Fase B:
Metilglucosio Sequistearato 3
Alcol Cetilico 3
Cera d'Api 2
Olio di Cocco non idrogenato 5
Talco 0,5
Burro di Cacao 10
Burro di Karité non raffinato 10
Tocoferolo 1

Fase C:
Urea 10
Sodio Lattato 3
Euxyl PE 9010 0,5
Olio di Lino 5
Dry Flo 0,5
Mentolo 0,2
Estratto CO2 di Rosmarino 0,1
OE Limone 2gtt
OE Rosmarino 1gtt
OE Menta 1gtt
OE Cipresso 1gtt

Procedimento:

Dato che la fase acquosa è molto semplice e veloce da preparare, comincio per prima cosa col preparare, invece, la fase grassa.
Comincio con il pesare emulsionanti, cera e Olio di Cocco, mettendoli a bagnomaria, mentre peso a parte i burri.
Mentre la fase grassa raggiunge la temperatura, si può cominciare a preparare la fase acquosa, seguendo la solita procedura con la Gomma Xantana, ci vorranno pochi minuti.
Quando la temperatura sale a sufficienza da sciogliere la Cera d'Api, che è l'ingrediente con temperatura di fusione più alta (se usate il Montanov probabilmente vi servirà una temperatura simile), si può spegnere o abbassare il fuoco, lasciando così raffreddare un pochino la fase.
Quando la temperatura scende sotto i 75°C, si può aggiungere anche il Tocoferolo, e in seguito anche i burri (il Burro di Karité non deve essere esposto a temperature superiori ai 70°C).

Una volta che entrambe le fasi sono pronte, è possibile cominciare ad emulsionare.
Le due fasi tendono ad essere piuttosto dense, ma l'emulsione a caldo è lavorabile, non è un prodotto semplicissimo da emulsionare, data l'alta percentuale di fattori di consistenza lipofili, ma adesso è ancora facile.
In base alla quantità che intendete preparare, potete usare sia il frullatore ad immersione, sia le fruste.
Infatti essendo un prodotto piuttosto denso, con il frullatore ad immersione potreste perdere più crema di quella che volete preparare se non ne fate in abbondanza (almeno 300g).

Una volta preparata l'emulsione, che difficilmente cederà in un prodotto così denso, bisogna solo attendere che il prodotto si raffreddi.
Vi consiglio di non aspettare troppo, infatti essendo un prodotto che addensa in fretta, lasciandolo raffreddare completamente potreste avere difficoltà nell'aggiunta degli altri ingredienti.
A questo proposito, vi raccomando di non usare Olio di Cocco Idrogenato (quello che a volte si usa per fare saponi), ma quello alimentare, meno saturo, e anche meno duro quando solidifica, e allo stesso modo di preferire un Karité non raffinato, come quello di Gisella per esempio (anche se cambia molto nei diversi lotti di produzione), piuttosto che uno raffinato (es. quello ACEF), quest'ultimo risulta un pochino più duro, e potreste ottenere una crema fin troppo densa.
Una volta raffreddata un pochino la crema (sotto i 60°C), potete cominciare inserendo gli ingredienti termostabili, o comunque quelli meno delicati: Euxyl PE 9010 ed Estratto CO2 di Rosmarino, e intanto sciogliere Mentolo e oli essenziali nell'Olio di Lino.
Una volta che i cristalli di Mentolo si saranno sciolti, potrete anche disperdere il DryFlo nello stesso mix.

Potrete unire mix oleoso e Sodio Lattato quando la temperatura sarà scesa intorno ai 45°C massimo, anche se è meglio stare anche a 40°C.
A questo punto potete fare una verifica pH (purtroppo non molto semplice, visto la consistenza della crema), correggere se fosse necessario (nel mio caso no), e aggiungere l'Urea.
Data la consistenza ci vorrà un po' per sciogliere quest'ultima nella crema, ma piano piano si scioglierà tutta, potete stare tranquilli.
A questo punto va fatta una seconda verifica del pH per maggiore sicurezza, e potete anche farla nei giorni successivi, anche se il Sodio Lattato dovrebbe tamponare a sufficienza l'Urea.
A me non si è mai sballato il pH da quest'estate, e la crema non ha mai puzzato di ammoniaca, quindi dovrebbe essere a posto!



Spero che la ricetta vi piaccia, e proviate a farla anche voi!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

3 commenti:

  1. Scusa ho una domanda non conoscosco il sodio latrati, in questa crema serve per il ph? Oppure ha un altra funzione?

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    1. Serve sia come idratante, che come stabilizzante del pH, perché evita che l'Urea lo faccia alzare nel tempo

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  2. Sodio lattato scusa la tastiera scrive latrati ....

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