Ciao a Tutti,
questa volta vi farò vedere una ricetta Rinse-Off, si tratta del primo vero e proprio detergente (l'unica eccezione è lo Struccogel, ma ha una struttura "da crema") che ho realizzato.
Dato che la mia preparazione sui detergenti è ancora teorica, mi sono basata su una ricetta formulata da Patty. Si tratta di una ricetta a sua volta ispirata dal Forum di Lola.
Ho trovato il prodotto fantastico, è un detergente a base lipofila, che quindi deterge molto delicatamente, per affinità, e lascia la pelle nutrita e morbida. Non fa tanta schiuma, ed è specificatamente adatto alla doccia, nel caso facciate il bagno potrebbe essere un problema, come tutti i detergenti a base oleosa, che ungono la vasca da bagno e lasciano una sensazione di “non lavato” sulla pelle (io non ho la vasca, quindi parlo di esperienze che mi sono state portate da altre persone).
In realtà devo essere sincera, pur essendo una ricetta estremamente semplice, dato il ridotto numero di ingredienti, mi sono trovata con risultati estremamente diversi, nonostante piccolissime variazioni nella procedura.
Non ho ancora potuto identificare con chiarezza quale sia il fattore (o i fattori) che irrimediabilmente fanno separare il prodotto, ma vi descriverò le mie ipotesi.
Insomma, ho il dubbio che si tratti di un cosmetico che risente molto della "mano" di chi lo prepara, piuttosto che dalla formula in sè, che non ho mai variato, se non nell'olio usato.
Non necessita di conservante, dato che si tratta di un prodotto composto principalmente da olio, con pochissima acqua (solo quella contenuta nei tensioattivi in forma liquida), che comunque è resa "inabitabile" per i microrganismi dal contenuto di tensioattivi e con un pH sicuramente leggermente basico (i tensioattivi sono piuttosto basici), che non andiamo a misurare, dato che abbiamo un contenuto di oli piuttosto consistente, che rende inaffidabile la lettura, e infine un sistema molto delicato, che probabilmente verrebbe destabilizzato dalla minima aggiunta acquosa (soluzione di Acido Citrico o Acido Lattico).
In realtà devo essere sincera, pur essendo una ricetta estremamente semplice, dato il ridotto numero di ingredienti, mi sono trovata con risultati estremamente diversi, nonostante piccolissime variazioni nella procedura.
Non ho ancora potuto identificare con chiarezza quale sia il fattore (o i fattori) che irrimediabilmente fanno separare il prodotto, ma vi descriverò le mie ipotesi.
Insomma, ho il dubbio che si tratti di un cosmetico che risente molto della "mano" di chi lo prepara, piuttosto che dalla formula in sè, che non ho mai variato, se non nell'olio usato.
Non necessita di conservante, dato che si tratta di un prodotto composto principalmente da olio, con pochissima acqua (solo quella contenuta nei tensioattivi in forma liquida), che comunque è resa "inabitabile" per i microrganismi dal contenuto di tensioattivi e con un pH sicuramente leggermente basico (i tensioattivi sono piuttosto basici), che non andiamo a misurare, dato che abbiamo un contenuto di oli piuttosto consistente, che rende inaffidabile la lettura, e infine un sistema molto delicato, che probabilmente verrebbe destabilizzato dalla minima aggiunta acquosa (soluzione di Acido Citrico o Acido Lattico).
Quindi, ecco la ricetta che ho sperimentato io:
Olio Vegetale 69
SLES (Formaldeide Free) 21
Cocamidopropyl Betaine 6
Sodium Lauroyl Sarcosinate 3
Fragranza 1
In generale io ho utilizzato lo SLES Formaldeide Free di Glamour Cosmetics, che stando ai commenti fatti dalle frequentatrici del Forum di Lola risulta più “addensante”, rispetto a quello normale. Avendo usato solo questo non saprei dirvi...il prodotto ottenuto, non ha mai avuto la stessa identica consistenza.
Sembra che la consistenza stessa non dipenda dai tensioattivi, ma da fattori che ancora non ho identificato con sicurezza, e di cui vi esporrò le ipotesi successivamente.
Sembra che la consistenza stessa non dipenda dai tensioattivi, ma da fattori che ancora non ho identificato con sicurezza, e di cui vi esporrò le ipotesi successivamente.
In ogni caso la preparazione è estremamente semplice, si tratta di fare pochi e semplici passi:
per prima cosa dovrete pesare tensioattivi e fragranza nel contenitore, mescolando per bene.
Faranno una leggera schiumetta densa. Io tendo a inserirli in questo ordine: SLES, Sarcosinato e infine Betaina.
Potete decidere di inserire a questo punto la fragranza scelta, effettivamente è il metodo che permette una maggiore persistenza della stessa, ma è anche uno dei fattori "dubbi" che incide sulla consistenza finale del prodotto.
Potete decidere di inserire a questo punto la fragranza scelta, effettivamente è il metodo che permette una maggiore persistenza della stessa, ma è anche uno dei fattori "dubbi" che incide sulla consistenza finale del prodotto.
A questo punto dovrete inserire quanto più lentamente e a filo l'olio, nel quale potete anche decidere di inserire la fragranza (come alternativa a inserirla subito).
Patty consiglia di usare il minipimer, io in realtà ho fatto diversi tentativi che vi illustrerò.
In ogni caso è importante che inseriate quanto più possibile in modo graduale l'olio. In queste foto purtroppo non ho potuto scattare e nello stesso tempo versare, quindi il risultato è stato peggiore di quando invece ho potuto usare entrambe le mani per lavorare.
Patty consiglia di usare il minipimer, io in realtà ho fatto diversi tentativi che vi illustrerò.
In ogni caso è importante che inseriate quanto più possibile in modo graduale l'olio. In queste foto purtroppo non ho potuto scattare e nello stesso tempo versare, quindi il risultato è stato peggiore di quando invece ho potuto usare entrambe le mani per lavorare.
A questo punto non vi resta che "stabilizzare l'emulsione", in alcuni casi basterà mescolare lentamente, ma in altri casi dovrete dare una frullata.
Vi descrivo ora le alternative di procedura:
Vi descrivo ora le alternative di procedura:
- Durante la prima realizzazione della ricetta ho lavorato senza minipimer, mescolando solamente con una frustina a mano, ho usato l'Olio di Soia, e il risultato è stato deludente: il prodotto si è separato inizialmente. Ho rimediato però agitando il flacone molto a lungo, e ho ottenuto un prodotto molto liquidino, ma a seguito dell'azione "shaker" stabilmente emulsionato. La fragranza l'avevo inserita insieme ai tensioattivi, all'inizio.
- Durante la seconda realizzazione della ricetta, ho continuato a seguire la realizzazione "tipo" del prodotto, sempre con Olio di Soia, ma ho utilizzato il minipimer, ho ottenuto lo stesso prodotto "liquidino", e che comunque si è separato, e non solo, si è reso necessario agitarlo periodicamente per circa 10 giorni, dopo di che si è stabilizzato, e stranamente anche addensato. Ho anche provato ad inserire uno 0,3% di Sale, riducendo la fragranza, ma non è servito ad addensare il prodotto.
- Per il terzo tentativo ho sperimentato un fenomeno strano. Il prodotto si è ostinatamente separato come nella seconda versione, ma a differenza del secondo tentativo, ad un certo punto il prodotto si è autonomamente addensato! Cioè, l'ho continuatamente agitato prima di ogni utilizzo (in fondo era solo separato, non l'ho mai buttato via, funzionava ugualmente, anche se dovevo agitarlo prima di ogni utilizzo, fino a quando magicamente non si stabilizzava), e ad un certo punto non ne ho più avuto bisogno, e mi sono trovata un prodotto cremoso.
- Successivamente ho utilizzato lo stesso procedimento per 3 diverse realizzazioni, facendo le seguenti modifiche: innanzitutto inserendo la fragranza direttamente nell'olio, e in tutti i casi modificando l'olio usato: Olio di Riso, o mix di oli vecchiotti, che volevo finire. In uno dei casi ho usato circa il 50% di Olio di Soia. Ma la vera e propria modifica che ritengo cruciale è questa: ho scaldato i tensioattivi a bagnomaria, tenendo una temperatura di circa 45-50°C, e ho versato l'olio a temperatura ambiente, a filo, mentre tenevo in costante movimento il mix di tensioattivi con lo sbattitore, usando una sola frustina piccola. Il prodotto appena realizzato dava l'impressione di essere una panna montata "casalinga", leggero, soffice, e con molte bollicine, che sono gradualmente scomparse, lasciando il prodotto cremoso e denso.
Ecco qui il Docciacrema nella sua prima versione, venuto subito, ma rimasto sempre piuttosto liquido, come vedete dalla schiuma irregolare:
Qui ho scattato la foto dopo averlo lasciato "riposare" nel becher per circa un'oretta, lasciando quindi tempo all'aria inserita di liberarsi in gran parte.
Spero che il post vi sia piaciuto, e che proviate a fare la ricetta, magari riuscirete a scoprire qual'è la variabile chiave, e quali invece sono fattori ininfluenti!
Ecco qui invece il terzo tentativo, il prodotto addensato dopo un certo numero di docce in cui lo usavo regolarmente dopo averlo agitato:
E infine ecco la ricetta "stabilizzata", dove ho deciso di utilizzare il metodo "sbattitore", con inserimento a filo dell'olio già profumato con la fragranza prescelta, come vedete il prodotto è visibilmente più denso:
Inizialmente aveva proprio l'apparenza di una "schiumetta" fine e leggera.
Vedete la consistenza anche da come si dispone il prodotto nel contenitore:
Spero che il post vi sia piaciuto, e che proviate a fare la ricetta, magari riuscirete a scoprire qual'è la variabile chiave, e quali invece sono fattori ininfluenti!
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it, Patty che ha formulato la ricetta e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione
Ciao!l'ho fatto anch'io seguendo la ricetta di Patty e scaldando un po i tensioattivi.come olio ho usato quello di cocco ed è venuto benissimo al primo tentativo....strano per me che con i detergenti non ho mai avuto fortuna!cmq ottima spiegazione come sempre!
RispondiEliminaCiao larag25, sai che stavo meditando di farlo anche io con solo olio di cocco, proprio per il fattore consistenza (almeno per l'inverno)? però poi ho ho risolto col metodo "montato", quindi ora lo faccio sempre così! grazie per il complimento :)
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