sabato 28 marzo 2015

Come fare la Pulizia del Viso in Casa!

Ciao a Tutti,
Sembra che finalmente sia arrivata la primavera (incrocio le dita mentre lo dico, non escludo che possa essere un'illusione).
Quest'oggi quindi, torno, e vi parlo di un argomento adatto a questo periodo:
La pulizia del viso.
Si tratta di un trattamento che non va fatto troppo spesso, anzi, l'ideale sarebbe non più di una volta al mese, ed è indicato soprattutto a fine inverno, se approfondito. In questo modo si va a rinnovare la pelle, ma senza assottigliarla troppo prima delle prime esposizioni solari.
Se si prevede di prendere sole nei giorni successivi, è meglio che la pulizia del viso sia meno aggressiva possibile e non troppo approfondita, altrimenti la pelle potrebbe irritarsi troppo, e reagire male al sole.
Si tratta di una procedura fattibilissima anche in casa, ma seguendo alcune particolari indicazioni.
Innanzitutto una cosa importante da sapere, la cosmetica può fare una sola parte del lavoro.
Avere una pelle luminosa e priva di imperfezioni purtroppo dipende anche da tre fattori fondamentali: 1) Genetica 2) Alimentazione e infine 3) Stile di vita, quindi come per tutte le cose, non si deve esagerare...e se la genetica non possiamo cambiarla...Alimentazione e Stile di Vita si.
La pulizia del viso è un trattamento che assolutamente non si può fare troppo spesso, altrimenti si finisce col peggiorare la situazione irritando troppo la pelle. Indicativamente non va ripetuto per almeno 3 settimane, minimo, meglio anche un mese abbondante in base alla sensibilità individuale.

La pulizia del viso prevede essenzialmente 4 step:

1) esfoliazione meccanica/detersione
2) rimozione dei punti neri (per quanto possibile)
3) maschera adatta al proprio tipo di pelle
4) ripresa della routine cosmetica, ma bilanciata rispetto al trattamento eseguito

Vediamo le fasi una alla volta:

1) Per quanto riguarda questo punto: è importante che la detersione, e lo scrub, siano ben coerenti con il proprio tipo di pelle, e che non risultino troppo aggressivi.
Potete realizzare un prodotto scrubbante in vari modi, i più adatti al viso implicano l'uso di polveri delicate come farine, o granelli “morbidi” come ad esempio le mandorle tritate, potete fare le vostre prove. Io che ho una pelle piuttosto coriacea e poco incline all'irritazione, uso Miele e Zucchero, di solito uno scrub che risulta troppo aggressivo per il viso, per chiunque, ma tendo a spalmarlo molto delicatamente e a farlo a mani bagnate, così che i granelli tendano a smussarsi un pochino.
Come prodotto scrubbante, potete tranquillamente usare un prodotto pronto, che spesso contiene anche una frazione di tensioattivi. In questo caso avreste un prodotto unico, sia per la detersione, sia per l'esfoliazione meccanica. Di solito i prodotti commerciali distinguono tra cosmetico “Peeling” e cosmetico “Scrub”, il primo dovrebbe poter essere usato come trattamento quotidiano, e si tratta di un prodotto che non dovrebbe grattare a sufficienza da irritare, ma permette una leggera rimozione di cellule morte. Il secondo invece dovrebbe essere indicato ad un uso non superiore ad una volta ogni 3-4 settimane. Questa però è una distinzione puramente formale. Ogni cosmetico è differente, e così lo è la “politica” della casa produttrice.
La distinzione potrebbe non essere così netta, tanto che persone diverse potrebbero trovarsi ad usare lo stesso prodotto come “Peeling” o come “Scrub”.
In ogni caso, l'importante è che la pelle venga sollecitata, ma non esageratamente irritata o arrossata, e questo vale anche per l'eccessivo potere sgrassante di molti detergenti in commercio. Soprattutto per la pulizia del viso, scegliete un prodotto che non secchi la pelle, purtroppo è difficile consigliare precisi ingredienti da cercare o evitare, perché è la formula globale (compresa di quantità percentuali) a determinarne l'effetto.

2) per quanto riguarda l'eliminazione dei punti neri, ci sono diversi modi di procedere. Possono essere rimossi anche a mano, l'importante è cercare di non usare assolutamente le unghie, se non si riesce con i polpastrelli, piuttosto è meglio affidarsi ai ferretti per comedoni, li usano in alcuni centri estetici, ma sono reperibili anche su internet, io in particolare li ho acquistati su ebay.
L'importante, in entrambe le situazioni, è fare il movimento corretto. Non si deve schiacciare al centro, quanto piuttosto “torcere” i lati, come cercando di formare una spirale con le dita.
Per quanto riguarda invece i ferretti, è tutto molto più semplice, basterà premere l'area attorno al comedone, e di norma uscirà senza fatica, sia nel caso di brufoli maturi, sia di punti neri.
Ognuno di noi poi, col tempo capisce quali sono i brufoli che possono scoppiare, e quali invece non scoppieranno mai, in questi casi insistere servirebbe solo a ottenere un bubbone enorme a causa dell'edema da irritazione.
In ogni caso, un'ottima strategia è quella di esporre il viso al vapore per qualche minuto prima di procedere alla pulizia dei comedoni.
Il vapore allarga naturalmente i pori, e ammorbidisce la pelle, così che qualsiasi manovra irriti il meno possibile.
Non è necessario scottarsi, anzi, basta solamente far bollire dell'acqua, togliere il pentolino dal fuoco, e respirare alla giusta distanza per qualche minuto. Non deve scottare, ma si deve sentire caldo.
In alcuni casi, comedoni particolarmente pieni, possono essere trattati senza nemmeno necessità di spremerli, basta fare il gesto opposto, di allargare i bordi. Questa manovra è comunque utile, anche se non dovesse bastare a farli esplodere.
Un secondo metodo di “pulizia” dei punti neri, sfrutta un diverso principio: l'Adesività Cationica di alcuni “cerotti”.
Quelli in commercio sono a base di ammoni quaternari che formano gel appiccicosi alla contemporanea aggiunta di acqua.
Sono prodotti grossolanamente riproducibili in casa, ma che non hanno lo stesso effetto di quelli commerciali.
Io personalmente non ho mai provato a fare lo strip con la colla di pesce (non è un procedimento che mi attira), ma diverse youtubers mostrano come fare.
Una terza opzione, ma che considero una sorta di “evoluzione” del sistema manuale, è l'uso delle spazzole da viso, buttate sul mercato qualche anno fa.
Teoricamente, il movimento che viene prodotto e indotto alle setole, dovrebbe corrispondere alla rotazione di spremitura del comedone, quindi come una “micro-pulizia del viso” continua, ma non so quanto sia possibile che la pratica corrisponda alla teoria.
Io non sono molto convinta di questo prodotto, promette cose mirabolanti, ma che mi sembrano anche in contrasto tra loro...però non l'ho mai provato, so solo che Altroconsumo ha stroncato il prodotto (non entro nel merito dei parametri usati per la decisione), e che per quanto mi riguarda non spenderei mai quella cifra all'unico scopo verificato: la detersione meccanica e quotidiana del viso, quindi non vado oltre.
In ogni caso, se la vostra pelle tende al punto nero...è probabile che non risolverete con una pulizia del viso, ne tantomeno con la continua pulizia dei comedoni. Il tutto è dovuto al tipo di sebo, che uscendo ottura il dotto. Il prodotto si ossida, creando quindi il visibile punto "nero". Se il vostro sebo tende a rimanere sempre nei dotti, è difficile che qualsiasi trattamento cosmetico lo cambi. Come vi ho già spiegato, il sebo ha una composizione che è "un'impronta" unica dell'individuo. Impossibile quindi agire sul fronte cosmetico. Considero più probabile che si possa agire sul versante dell'alimentazione, ma è una mia ipotesi, non ho informazioni al riguardo.

3) Parliamo a questo punto della maschera.
In base al vostro tipo di pelle, sarà vostra cura sceglierla: potete optare per una maschera commerciale pronta, ne esistono diverse valide, sia in “tubetto”, e quindi a lungo termine, già idratate, sia in polvere, da idratare con definite quantità d'acqua.
La maschera è forse il prodotto cosmetico più semplice da realizzare, non servono ingredienti particolari, e si raggiungono buoni risultati già con una semplice pappetta a base di frutta, argille o farine, Lecitina di Soia, oli, Yogurt e Miele.
Se però volete un prodotto specifico, per curare un problema cosmetico ben definito, bisogna capire quali sono gli ingredienti adatti, e variano per ciascuno.
Le argille sono le sostanze più disseccanti, soprattutto quella verde, ma anche la Bentonite (non so se è considerata un'argilla a tutti gli effetti), da queste si passa alla maggiore delicatezza di Argilla Rosa e Caolino o Ossido di Zinco, poi alle diverse polveri vegetali come anche il banale Cacao per dolci, per arrivare all'Amido e alle diverse farine (Avena, Riso ecc...), al Latte in Polvere (va bene anche il preparato per quello di Cocco ad esempio), fino alle polveri di frutta che vendono alcuni siti come Aroma Zone.
Io ho trovato l'equilibrio perfetto mischiando diverse polveri con diversi gradi di forza assorbente, per trovare il vostro dovete fare le vostre prove.
Oltre alle sostanze assorbenti, e che servono a dare consistenza alla maschera, potete aggiungere diverse sostanze solide che costituscono più che altro degli “attivi”: come ad esempio la Lecitina di Soia, che contiene Fosfatidilcolina, una molecola presente nelle nostre membrane cellulari, Niacinamide (ma attenzione al pH), Proteine, estratti adatti ecc...
Insomma vanno bene tutti quegli attivi che non siano troppo costosi da costituire uno spreco, dato che la maschera rimane in posa pochissimo tempo.
Come fase liquida, vanno benissimo sia la polpa di frutta frullata (Mi sono trovata bene con Banana e Avocado, ma assolutamente no con il resto della frutta che ho provato, rende il composto troppo molliccio e colante), sia lo Yogurt (se scegliete quello greco avrete una maschera dalla consistenza cremosa, densa e per nulla colante), ad azione acida, sia piccole aggiunte di Succo di Frutta (ad esempio sono ottimi i concentrati di Mirtillo, visto che nei cosmetici a lungo termine gli Antociani sono fortemente instabili), Infusi, Latte, Latte Vegetale, Miele (Marmellata o Sciroppo di Fruttosio/Agave ecc... per chi è Vegan), olio vegetale a vostra scelta ecc...
La maschera va tenuta sul viso circa 15 minuti, e comunque non fino a farla seccare e poi rimossa delicatamente.

4) Dopo aver rimosso la maschera, potete riprendere la vostra routine cosmetica, come se aveste appena finito la fase di detersione.
Non dovrebbero essere necessarie modifiche, ma se il trattamento solito può risultare troppo “pesante”, ad esempio nel caso delle pelli grasse, potreste evitare la crema viso, o usarla allungata con un pochino di Gel d'Aloe, o usare solo il tonico se è sufficientemente idratante.
In generale, la modifica sostanziale potrebbe essere quella di usare un tonico astringente, al posto di uno quotidiano con una diversa composizione, completa il trattamento, nel caso sia indirizzato soprattutto sulla rimozione dei punti neri, oppure di usare una crema-gel estiva al posto della crema invernale durante la stagione fredda, oppure ancora un prodotto più lenitivo per i rossori post-trattamento rispetto a quello solito.
Insomma, pensate bene alla vostra pelle e a cosa potrebbe aver bisogno!

Anche per oggi è tutto, spero che il post vi sia piaciuto!
Alla prossima

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, Nononsensecosmethic.org e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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