sabato 31 gennaio 2015

Cold Cream Mani Dicembre 2014

Ciao a Tutti,
oggi vi parlo di una mia nuova ricetta, si tratta di una Cold Cream, ovvero un unguento che contiene anche una piccola frazione acquosa, trattenuta nel prodotto grazie alla Cera d'Api, e in questo caso anche da un pochino di Lecitina.

L'ho formulata e realizzata a fine autunno, avevo bisogno di un prodotto estremamente efficace per delle mani particolarmente disidratate e rovinate, ero al punto di avere la pelle spaccata sulle nocche, ero lì lì per cominciare con i piccoli sanguinamenti continui.
Come rimedio estemporaneo ho usato il Balsamo Labbra di Lola, ma, per quanto efficace, è duro da spalmare su ampie superfici come le intere mani, inoltre sulla pelle "carta vetrata" che avevo, era anche fastidioso.
Ho preparato un unguento contenente più Acqua (nel Balsamo Labbra abbiamo quasi tutto Miele e un po' di Glicerina) ed inserendo tutti i possibili idratanti ed emollienti non termolabili.
Ho inserito a questo scopo Allantoina, Urea, Glicerina, Sorbitolo, Pantenolo, Miele come idratanti, Tocoferolo e Lecitina come nutrienti (quest'ultima non l'ho inserita come emulsionante, anche se sicuramente aiuta) e infine Oleolito di Calendula e Olio Essenziale di Lavanda come lenitivi.
Gamma Orizanolo e Licopene (da Oleolito di Pomodoro), li ho aggiunti come antiossidanti, non possono che fare bene.

È un prodotto untuoso, non c'è storia, va assolutamente usato con i guanti, ma non lo è in modo estremo come ci si può aspettare.
L'ideale è comunque usarlo prima di andare a dormire con i guantini di cotone, o durante il giorno, con i guanti monouso di lattice, e non si tratta di un prodotto estremamente piacevole da usare. Ma è un rimedio “d'emergenza” relativamente facile da preparare, e che sicuramente è più efficace della maggior parte delle creme commerciali.
Inoltre non lascia l'esagerato unto di un burro, ma lascia un sottile velo setoso sulla pelle, leggermente appiccicoso, ma non tale da ungere i vestiti se li si tocca dopo almeno 4-5 minuti dall'applicazione.
L'ho usata con grande soddisfazione, ogni volta che ne avevo bisogno, da inizio dicembre.

Eccovi qui la ricetta:

Fase A:
Burro di Cacao 5
Cera d'Api 18
Olio di Jojoba 20,8
Olio di Oliva 8,2
Olio di Riso 14
Oleolito di Pomodoro 3
Tocoferolo 3
Gamma Orizanolo 1
Lecitina di Soia 2

Fase B:
Acqua 10
Allantoina 0,1
Urea  1
Glicerina 1
Sorbitolo 1
Miele 4,7
Pantenolo  2
Euxyl PE 9010 0,2
Acido Lattico 0,2
Soluzione di Soda Caustica q.b. (circa 3-4gtt)
pH 4,5-5

Fase C:
Oleolito di Calendula 5
OE Lavanda 5 gtt



La procedura non è particolarmente lunga, ma bisogna organizzare bene il lavoro, infatti entrambe le fasi necessitano di essere scaldate e anche per un tempo non breve, prima di essere unite.
La prima cosa da fare è cominciare a preparare la fase grassa, data la grossa quantità di Cera d'Api, ci vorrà parecchio, e servirà tenere alta la temperatura del bagnomaria: circa 80°C abbondanti.
Quando la cera si sarà sciolta per bene negli oli, nell'oleolito e nel Tocoferolo, potrete abbassare il fornello, e inserire uno alla volta gli ingredienti lipofili rimasti: per primo il Gamma Orizanolo, poi la Lecitina, per la quale bisognerà mescolare un po', e infine il Burro di Cacao, ma solamente quando la temperatura della fase sarà scesa a 70°C.

Durante l'attesa della prima fase di riscaldamento, potrete intanto preparare la fase acquosa: bisogna innanzitutto inserire Acqua, Miele e Glicerina, dopo aver riscaldato questi primi ingredienti è possibile inserire Allantoina e Sorbitolo.
Potrà essere inserito anche il Pantenolo solo nel momento in cui la soluzione sarà sotto i 70°C, successivamente potrete lavorare sul pH prima di inserire l'Urea.
Dato che l'Allantoina necessita un pH di almeno 3-3,5 e l'Urea necessita di essere tenuta sotto controllo stando a pH sotto il 5, cercheremo di raggiungere un pH di 4.
La dose ideale di Acido Lattico da usare è il 20% rispetto all'Urea inserita, quindi inseriremo 0,2% di Acido Lattico.
  
Dato che inserendo tutto questo acido si abbassa troppo il pH (arriva a 3), dobbiamo alzarlo un pochino, e in questo caso inseriremo 3-4 gocce di Soda Caustica in soluzione (la mia è al 15%), misurando il pH dopo ogni goccia per sicurezza.
Si andrà a formare del Sodio Lattato nel caso sia necessario, dato che queste due molecole agiscono da sistema tampone.

A questo punto possiamo inserire l'Urea, a questi dosaggi di solito non da problemi di pH, ma in questo caso la fase acquosa è molto limitata, quindi meglio essere sicuri.
Possiamo anche inserire il conservante, che deve essere rigorosamente idrofilo. In questo caso, il mix di Fenossietanolo ed Etilesilglicerina inizialmente sembra idrofobo, ma mescolando un po', vedrete che piano piano si scioglierà.
Se non avete questo potete inserire il Cosgard o altri conservanti idrofili termoresistenti.

Quando entrambe le fasi sono pronte, e il bagnomaria sceso intorno a 70°C scarsi, potete scaldare la fase acquosa, e inserire il Burro di Cacao nella fase grassa.
Una volta sciolto quest'ultimo si può procedere alla realizzazione della Cold Cream.
Dovrete inserire a filo la fase acquosa in quella grassa, mescolando il più possibile.
L'ideale è usare una frusta, o in base alle piccole quantità, anche una minifrustina, io in particolare ho usato una delle due fruste dello sbattitore.
Ora è importante che non lasciate mai la crema ferma, si raffredderà molto in fretta, e sarà sempre a rischio separazione.
Si formerà anche il bordo solido a filo del liquido, cercate il più possibile di ripulirlo in continuazione per mescolarlo al resto.
Quando vedete che il prodotto tende ad opacizzarsi e addensarsi potrete inserire (dovete essere molto veloci), l'oleolito e l'olio essenziale.
Avrete pochissimo tempo, e subito la crema comincerà a non essere più facilmente mescolabile.
A questo punto potete invasettarla, aiutandovi con una spatolina.
Otterrete un prodotto piuttosto denso, appare quasi come un burro montato, ma sarà più ceroso, un pochino più asciutto, e meno fondente.

Questa è la vostra Cold Cream pronta (perdonate il mosso, me ne sono accorta quando ormai avevo usato il prodotto!):


Gestione delle omissioni e sostituzioni:
La fase grassa potete modificarla in base anche alle vostre preferenze, potete scegliere gli oli che preferite, basta che siano termoresistenti.
Io ho optato per una cascata verso il più leggero possibile, dato che già si tratta di un unguento.
Potete anche fare a meno del Burro di Cacao, che io ho inserito per poter ridurre un pochino la Cera d'Api, se volete potete riportare quest'ultima a 20% e spostare il 3% d'avanzo in oli.
Potete tranquillamente omettere l'Oleolito di Pomodoro, e usare un altro oleolito ad azione lenitiva al posto di quello di Calendula. Sono indicati sia Camomilla, sia Lavanda, sia Iperico. Idem per l'OE, potete sceglierne un altro che abbia azione lenitiva: Camomilla, Arancio, Mandarino, Verbena,  Melissa, Sandalo o rigeneranti: Rosa, Benzoino, Geranio, in questo caso Tea Tree e Cipresso, sempre cicatrizzanti li eviterei, perché potenzialmente troppo irritanti.
Potete omettere anche Gamma Orizanolo, Lecitina, Allantoina e Urea, i primi due ingredienti non sono indispensabili, anche se la Lecitina sicuramente è un valore aggiunto, mentre Allantoina e Urea sono in piccolissime quantità, potete evitarle, ma mettete il resto degli opzionali, altrimenti toglierete troppi attivi.
Potete inserire anche solamente Glicerina o solamente Sorbitolo.
Assolutamente indispensabili invece sono Tocoferolo (o anche Tocoferile Acetato, va bene lo stesso), Miele e Pantenolo, senza di questi non avreste un prodotto efficace.
Indispensabile anche usare Acido Lattico e non Acido Citrico come agente tampone, in modo che si ottenga l'eventuale Ammonio Lattato idratante come sotto prodotto dell'Ammoniaca che potrebbe venir rilasciata dall'Urea.

Anche oggi è tutto!
Spero che la ricetta vi sia piaciuta e proviate a farla, almeno in forma semplificata con solo gli attivi indispensabili!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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