venerdì 1 dicembre 2017

Come pulire tutti gli Accessori Beauty&MakeUp

Ciao a Tutti!
Visto che proprio di recente vi ho parlato del mio nuovo metodo di pulizia dei pennelli, ho pensato che non c'è occasione migliore per parlarvi di come pulire specificatamente i vari tipi di pennelli, e tutti gli altri accessori Beauty/MakeUp!

Dato che i dispositivi per l'applicazione del Make Up sono davvero tantissimi, e non li posseggo tutti in prima persona, vi darò consigli sia sulla mia esperienza sia sulla “logica”, ma ovviamente vale sempre la regola di affidarsi anche alle indicazioni date dal produttore.
Comincio a parlarvi della categoria più ampia, ovvero quella dei pennelli, che comprende diversi tipi e sottotipi.
Per comodità mia, li ho suddivisi in macrocategorie, che riflettono un po' le mie scelte di metodo, ma che ovviamente possono essere differenti in base alle vostre specifiche necessità e al tipo di pennelli che avete.

1) Pennelli in fibra naturale piccoli

I pennelli in fibra naturale sono notoriamente più delicati di quelli sintetici, ma effettivamente la delicatezza dipende da tanti fattori.
Tutti i pennelli occhi sono certamente più gestibili rispetto a quelli viso, sia che siano grandi, che di precisione, per quanto le fibre siano naturali, normalmente non prendono forme strane con l'asciugatura all'aria, va fatta giusto un po' di attenzione con quelli più grandi e ampi da sfumatura.
In generale io lavo con acqua e un sapone liquido o detergente delicato (come sapete cerco di riciclare quelli che su viso/corpo/capelli non mi aggradano), insomma con il metodo classico tutti i pennelli con fibre rigide o corte (es. Zoeva 226 – Smudger, Zoeva 238 – Luxe Precise Shader), mentre preferisco il metodo con Avio per i pennelli più ampi, che nel mio caso sono anche i più costosi (es. MAC 239 – Eye Shader e MAC 217 – Blending).
Solo quando le setole sono troppo intrise a fondo di pigmenti, e restano quindi macchiate, faccio comunque un lavaggio con sapone delicato, ma mi capita molto di rado.
Mentre raramente, se proprio ho bisogno di utilizzare subito un pennello che però è sporco... allora sì, uso rapidamente l'Avio per poterlo usare nel giro di pochi minuti (devo attendere almeno che le setole non puzzino più di Avio).
Di solito utilizzo per quasi tutti il Metodo del Panno, a meno che non abbia dei pennelli grandi da pulire con l'Avio.
Per l'asciugatura è importante che i pennelli stiano appesi per il manico (cosa che io non ho la possibilità di fare, non ho uno spazio da adibire a questo), o mal che vada stesi in orizzontale, mettendo bene in ordine le fibre, così che non prendano forme strane.

2) Pennelli in fibra sintetica piccoli

Dato che le fibre sintetiche sono molto più resistenti e implicano molti meno problemi, in questo caso lavo sempre tutti i pennelli con un detergente delicato (è importante solo che non contenga condizionanti molto filmanti, es Siliconi, altrimenti si fissano e lasciano le fibre “unte”).
In questa categoria inserisco anche i pennelli a lingua di gatto per il fondotinta, dato che sono una via di mezzo, ma asciugano comunque piuttosto in fretta.
L'unica eccezione è quando ho “urgenza”, ma dato che ho un sacco di pennelli in fibre sintetiche, acquistati prima di scoprire che le fibre naturali sono enormemente più performanti nella realizzazione delle sfumature, difficilmente ho bisogno nell'immediato di pulire un pennello con l'Avio, soprattutto da quando ho diversi pennelli in fibre sintetiche per l'applicazione del fondotinta (unico prodotto per cui le setole sintetiche sono perfette).

3) Pennelli in fibra naturale grandi

In questo caso vale il discorso che ho fatto per i pennelli piccoli in setole naturali, solo che in maniera anche più accentuata.
Questi sono i pennelli più delicati in assoluto.
In questo caso comprendo anche i pennelli di dimensione “media” es i pennelli piatti da blush che vengono spesso inseriti in blush e bronzer, come ad esempio il mio “riesumato” pennello Pupa.
Il metodo migliore per lavarli senza danneggiarli nel lungo termine è proprio l'uso dell'Avio o di qualche altro detergente per pennelli anidro.
Dato che non acquisto detergenti specifici per pennelli (l'Avio costa relativamente poco, e l'impatto ambientale è simile se si vuole rimanere su prodotti ad asciugatura immediata), di conseguenza non saprei consigliarvene, non aggiungerò “alternative”, che potrete valutare voi singolarmente (non penso saranno tutti uguali).
Io poi non soffro nemmeno troppo la presenza dell'Avio, che può invece infastidire qualcuno (in generale i MUA tendono ad evitarlo nei luoghi piccoli o chiusi, preferendo appunto questi detergenti anidri specifici).
In questo caso è importante fare un po' più di attenzione all'asciugatura delle setole, essendo tante e spesso più lunghe, potrebbero trattenere molto liquido, bisogna quindi cercare di strizzare delicatamente le setole e metterle in una posizione che non le deformi.
L'ideale è appendere i pennelli per il manico, ma non è sempre possibile, anche appoggiarli su un tavolo con le setole sporgenti potrebbe andare (attenzione che i fetenti rotolano e cadono!)

4) Pennelli in fibra sintetica grandi

In questo caso poco cambia dai pennelli piccoli in fibra sintetica, se non la dimensione, e di conseguenza il tempo di asciugatura.
Normalmente un pennello tipo Kabuki mi asciuga in 24-48h in base a temperatura e umidità, quindi devo calcolare per quanto tempo non potrò usare quel pennello.
Di solito comunque utilizzo sempre il metodo del sapone, dato che comunque ho diversi pennelli grandi in setole sintetiche... di cui ormai ho capito che ci posso fare poco (per le polveri servono le setole in fibra naturale, e i pennelli che ho, a parte un paio forse, non hanno la forma giusta per i prodotti liquidi o in crema).
Sono comunque pennelli “eterni” (se di buona qualità ovviamente) dove non c'è davvero da preoccuparsi nella detersione, difficilmente prenderanno pieghe strane anche se lasciati bagnati in posizioni non consone.

5) Pennelli molto unti (es. pennello da eyeliner, pennello per rossetti liquidi)

Che i pennelli siano in fibre sintetiche o naturali (ma di solito sono in fibre sintetiche, dato che si usano per prodotti cremosi/grassi), spesso i residui di Eyeliner in Gel, Tinte e Rossetti Liquidi labbra sono davvero ostici da rimuovere.
Spesso quello che noto è che non si trova nessuna traccia di colore, ma le setole le percepisco “unte”.
Dato che ho voluto “riciclare” un sacco di pennelli poco performanti (i pennelli tondi in primis, non adatti al trucco professionale, e pure in fibre sintetiche), sono stati “declassati” come pennelli labbra.
Essendo inadatti all'uso degli ombretti, questo è stato l'unico uso alternativo che ho trovato.
Alcuni di questi prodotti labbra sono davvero tosti da rimuovere, in questo caso io ho dovuto procedere al doppio lavaggio.
Se solitamente riesco con il solo lavaggio all'Avio a pulire il pennello angolato da eyeliner dall'Eyeliner in Gel (perché sono molto sottili le setole), spesso faccio molta più fatica con pennelli meno sottili (es. Green Detail di Nevecosmetics) e con i pennelli a punta tonda che uso con i rossetti liquidi (Eyebuki e Mini Eyebuki di Nevecosmetics), dato che sono tutti pennelli piccoli, che asciugano in fretta, procedo al doppio lavaggio, prima Avio, seguendo il metodo del Panno o dell'Immersione, poi metodo classico con sapone liquido delicato. Ovviamente questo secondo lavaggio lo faccio a completa evaporazione dell'Avio.

6) Pennelli ovali

Penso che siano tutti pennelli in fibra sintetica, sinceramente non ho mai visto pennelli che sembrino vagamente di setola naturale (ma potrei anche sbagliarmi), per quanto riguarda ai miei... si, sono solo in fibra sintetica (effettivamente sono tutti di fascia economica).
Il problema di questi pennelli però non è la delicatezza delle setole, quanto la delicatezza del manico, che per la sua struttura, non deve essere sollecitato troppo.
Proprio per questo io normalmente utilizzo il metodo Avio del Panno, ma facendo attenzione alla pressione (che purtroppo è necessaria, dato che le setole sono molto fitte).
Vi consiglio di tenere il pennello direttamente per la testina delle setole, senza mai fare pressione partendo dal manico, così da evitare che con l'eccessiva sollecitazione il manico ceda (come è successo a me con il pennello Mio Mare di Lidl).
Serve proprio sfregare a lungo, dato che l'Avio fatica ad arrivare fino in fondo, alla base delle setole. Il fondotinta a me scarica per parecchio tempo, e spesso devo applicare più e più volte Avio.
Vi sconsiglio l'immersione in questo caso, perché è difficile vedere quanto vada a infilarsi anche alla base delle setole. Se raggiunge la parte dove c'è la colla che tiene insieme le setole, è possibile che la sciolga, rovinando il pennello.

Passiamo ora a tutti gli strumenti del Make Up che non sono strettamente pennelli:

“Pennellini” in silicone/Silisponge:

In commercio potete trovare diversi “falsi pennelli” che in realtà sono delle piccole formine in silicone, ho visto la puntina che simula il pennellino da Eyeliner a penna, ma penso ne esistano di diversi tipi.
Non sono esattamente consigliati nell'ambito del Make Up, ma se li avete, e ormai li usate... potreste aver bisogno di pulirli.
In modo simile le Silisponge, che sono composte di un materiale simile.
Non si tratta di materiali porosi, quindi immagino che possa bastare la normale detersione con sapone, specialmente se il prodotto viene lavato sul momento, prima che secchi (penso in questo caso a Fondotinta o Eyeliner in Gel).
Inoltre non serve lasciarli asciugare, non avendo setole può bastare asciugare con un panno pulito, e lo strumento è già pronto all'uso.

Scovolini in Setola o in Silicone:

Gli scovolini che si usano sono di due tipi: i classici in setola, che si possono considerare come dei normali pennelli, sono piuttosto resistenti e possono essere tranquillamente lavati con acqua e detergente delicato, e quelli in silicone, che vengono di fatto venduti come “monouso”, ma io di certo non li butto via dopo un solo uso!
Questi ultimi difficilmente usciranno puliti al 100% da qualsiasi procedimento usiate, l'unico che permette un buon risultato è l'immersione, ma, data la forma degli scovolini, bisogna usare davvero tanto Avio, di solito lo faccio solo quando ho tanti pennelli da pulire.
Solitamente mi accontento che non lascino più tracce, ma il silicone continuerà ad avere qualche puntino nero, soprattutto nelle zone più concave.
Se invece inserisco proprio lo scovolino nel mascara (cosa che facevo solo con alcuni tipi di mascara), non c'è alternativa, per poterlo riutilizzare bisogna per forza utilizzare il metodo dei “pennelli molto unti”, ma ci vorrà comunque parecchio per tornare ad avere uno scovolino pulito.
Se gli scovolini e il mascara li utilizzate solo voi, non ci sono rischi di contaminazione, a meno che non abbiate avuto una congiuntivite in corso, in tal caso penso dobbiate buttare non solo lo scovolino monouso, ma anche il mascara!
Diverso invece per gli scovolini in setola, che sfregati bene con le dita appiattendo le setole vengono completamente puliti, anche se ci vuole parecchio.
Se anche questi li inserite nel mascara, vi consiglio comunque la doppia detersione, prima Avio e poi sapone delicato.

Spugnette/Beauty Blender/Sfumini:

Esistono e sono sempre esistite tantissime spugnette di forma diversa per il trucco, anche se sono diventate più in voga con la Beauty Blender. Pensate ai classici sfumini presenti in tutte le palette dagli anni '90!
Che siano spugnette angolate, piatte, a goccia o delle forme più strane... la tecnica è la stessa.
Idem per gli strumenti dove è presente anche un manico, come i recenti applicatori per correttore a spugna, o i più “vintage” sfumini a triangolino, ma ovviamente si ha meno “mobilità” e bisogna essere più delicati, anche perché il mini-sfumino ha dentro una piccola lamella in plastica, che con movimenti troppo intensi potrebbe rovinare la spugna esterna.
Il materiale è sempre lo stesso, una spugna sintetica porosa, con la grana della schiuma sottile o sottilissima, ovviamente con tantissimi livelli di qualità.
Tutte possono essere tranquillamente lavate con normalissimo sapone liquido delicato, anche se in commercio ci sono tantissimi detergenti appositi.
Il grado di pulizia lo fa più la manualità che il prodotto, dopo aver massaggiato con acqua e sapone liquido delicato, bisogna far penetrare nella spugnetta tanta acqua e strizzarla in continuazione, fino a quando la spugnetta non caccia più schiumetta bianca. Più le spugne sono di qualità, e quindi morbide e assorbenti, meno fatica si farà e meno acqua servirà.
Di solito una Beauty Blender media asciuga in circa 24-48h, dipende sempre molto dal clima.
Se la si usa tutti i giorni è probabile che ne servano due nei mesi invernali, a meno che già non la si usi sempre umida, in quel caso dovrebbe essere comunque accettabile per l'uso quotidiano (ma dipende molto da temperatura e umidità ambientale).

Temperini:

Anche loro ogni tanto vanno puliti!
Non solo quando si intasano e le matite rimangono tutte sporche di matite precedenti!
Si tratta forse dello strumento più complicato, non solo per il prodotto sporcante (le matite con la loro composizione grassa a base di cere e oli lasciano uno sporco piuttosto ostico), ma per la scarsità di manovra che si ha a disposizione.
Usare l'acqua e il sapone può essere molto deleterio, l'umidità residua può far arrugginire se non la lama, la vite che tiene la lama (dipende poi dai materiali usati), inoltre ci vuole davvero tanto sapone per portare via quel grasso denso delle matite.
L'illuminazione è stata anche in questo caso l'Avio, dopo aver rimosso il grosso dello sporco a “secco”, con una velina di carta (aiutandosi anche con il bastoncino di plastica che viene dato in dotazione), si può andare a rimuovere ogni residuo con l'Avio, usando tanti bastoncini cotonati!
Si può far tornare il temperino come nuovo!

Piumini da Cipria:

I piumini da cipria sono di qualità molto diverse, va chiarito subito, non tutti sono fatti per essere riutilizzati.
Alcuni piumini resistono bene anche ai lavaggi in lavatrice (di solito quelli acquistati da soli, non quelli inclusi nei prodotti compatti per il viso), ma altri non resistono nemmeno al lavaggio a mano, vengono assemblati con una colla idrosolubile, e quindi si “lasciano andare” già con il semplice lavaggio con acqua e sapone.
L'unica ovviamente è provare, io ho lavato almeno una decina di volte i piumini da cipria che ho acquistato da Lidl, e che vi avevo anche recensito, ma so che alcuni non resistono.
Il metodo di lavaggio è simile a quello delle spugnette, acqua e sapone delicato, sfregando il piumino fra i palmi delle mani con la giusta forza (abbastanza da rimuovere lo sporco, ma senza che le “cuciture” cedano).
So che c'è anche chi li lava in lavatrice insieme al bucato, con il programma delicati, ma personalmente non l'ho mai fatto, non mi sento di consigliarvelo o sconsigliarvelo.
Di solito asciugano completamente in un paio di giorni, superano forse alcuni pennelli grandi, dato il tipo di stoffa che viene usato... però penso siano meno delicati, penso ad esempio si possa asciugarli un pochino con il phon, o lasciandoli sul calorifero (con alcuni pennelli invece è controindicato).

Piegaciglia:

Anche i piegaciglia sono di tantissimi livelli di qualità, ma in generale, sono abbastanza resistenti, il metodo più comodo e veloce per rimuovere ogni residuo è sempre l'Avio.
Io normalmente procedo in due modi, comincio con il bagnare con l'Avio un angolino doppio di carta assorbente, e lo infilo fra le “ganasce” del piegaciglia, così da rimuovere il grosso dei residui.
Successivamente procedo con altra carta assorbente negli altri lati della “cunetta”, e infine con un paio di bastoncini cotonati, sempre imbevuti di Avio.
Di solito riesco a rimuovere tutto tutto, così che anche piegando le ciglia a occhio “nudo” non mi rimanga alcun segno di nero.
Ovviamente non ripeto la procedura ad ogni utilizzo, è troppo lunga, di solito lo faccio dopo un Make Up molto elaborato, quando quindi sono quasi certa che il piegaciglia si sia sporcato parecchio, o quando sono in vena di pulire un po' tutto!

Pettinini/Mascara Shield:

Esistono sicuramente altri mille possibili strumentini da trucco in plastica, sono quasi tutti semplici da pulire, sia con acqua e sapone delicato, che con Avio, sicuramente la prima opzione è più ecologica, la seconda più rapida in alcuni casi, ma più rischiosa, alcuni tipi di plastica non reggono l'uso di quel solvente.
Vi consiglio di provare con attenzione, con piccoli angoli e preferibilmente con bastoncini cotonati poco imbevuti, così da osservare se la plastica non si rovina.

Anche per oggi è tutto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma anche al gruppo FB che mi sta aiutando a crescere anche sul versante Make Up, e soprattutto alla sua fondatrice MakeUp Pleasure

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