Cos'è la Lecitina?
Lecitina è un termine generico che indica un gruppo di sostanze, il termine “lecitina” deriva dal greco λεκιθος (lekithos), che significa “tuorlo d’uovo”. Dal punto di vista chimico, è una miscela di acido fosforico, colina, acidi grassi, glicerolo, glicolipidi, trigliceridi e fosfolipidi. I fosfolipidi ne rappresentano i principali componenti.
La Fosfatidilcolina, nota nel linguaggio comune come Lecitina di Soia è un tipo di fosfolipide che contiene colina come gruppo di testa. Si tratta di uno dei più importanti componenti delle membrane biologiche. In particolare, si tratta del fosfolipide più abbondante sul foglietto esterno della membrana plasmatica. È particolarmente presente nella soia, dalla quale può essere estratta per essere usata nell'industria alimentare come agente emulsionante (sotto il nome di E322).
Quali sono le sue proprietà cosmetiche?
La particolarità della lecitina (o come abbiamo visto Fosfatidilcolina) è la sua enorme affinità con le cellule, infatti è uno dei principali costituenti della membrana che le circonda.
Tutti i fosfolipidi sono caratterizzati da una testa polare idrosolubile, che si scioglie bene in acqua, mentre i due acidi grassi saturi rappresentano le due code apolari, non idrosolubili ma lipofile. Molecole di questo tipo in presenza di acqua e grasso si dispongono tra la molecola del grasso e quella dell’acqua emulsionandole.
La lecitina insomma ha delle grandi potenzialità cosmetiche.
Essendo affine alla pelle è un ottimo ingrediente: nelle maschere è un ottimo ingrediente rigenerante, dato che mantiene l'integrità della barriera cutanea, inoltre ha potere emulsionante, quindi permette di realizzare delle prime creme autoprodotte.
Dico delle prime perché successivamente troverete sicuramente emulsionanti migliori.
Senza scostarci troppo, le performance tecnologiche della lecitina anche nell’industria alimentare possono essere aumentate col processo di idrolisi enzimatica. L’enzima lipolitico fosfolipasi A2 rimuove l’acido grasso in posizione C2 dal Glicerolo, originando un monogliceride che diventa un lisofosfolipide, che acquista nuove proprietà rispetto alle precedenti: avendo un solo acido grasso (lipofilo) la molecola è più disperdibile in acqua, abbiamo così la Lysolecitina, un ingrediente cosmetico differente, capace di emulsionare da solo.
La lecitina granulare da supermercato infatti, è molto affine ai grassi, quindi emulsiona difficilmente in modo autonomo. È più un co-emulsionante lipofilo. La Lysolecitina è un ingrediente di più difficile reperimento, la vendono alcuni siti cosmetici, e forse è rintracciabile a livello dell'industria alimentare, ma non la troverete al supermercato.
Ma quindi come si può utilizzare la classica lecitina granulare da supermercato?
Nelle maschere non c'è problema, se ne può mettere quanta se ne vuole: da un cucchiaino a 2 cucchiai abbondanti, in base agli altri ingredienti.
Se la maschera include sia ingredienti idrofili che lipofili la lecitina avrà il vantaggio di fare anche da emulsionante.
Sugli impacchi per capelli è meglio non abbondare, tende ad appiccicare.
Come emulsionante: se volete preparare un semplice latte corpo potrete mischiare circa il 20% di oli con un 4-5% di lecitina e il resto di acqua/gel d'aloe/gel di sodio ialuronato ecc... (ma ricordatevi sempre che serve il conservante! Piuttosto, se proprio non volete fare un ordine di materie prime, ordinate in farmacia il Phenonip, nella gran parte dei casi ve lo procureranno!).
Il problema principale nell'uso della lecitina come emulsionante è innanzitutto che è un emulsionante non particolarmente forte: tende ad essere molto più affine ai grassi che non all'acqua, di conseguenza non realizza facilmente creme belle come quelle commerciali, secondo: nonostante vada polverizzata prima dell'utilizzo, per farla sciogliere per bene (che sia nei grassi, che nell'acqua) bisogna scaldare e frullare molto, altrimenti rimangono dei puntini non sciolti impossibili da eliminare in altro modo!
Ultimo svantaggio è la facile deperibilità: infatti un prodotto con grande quantità di lecitina è più attaccabile da batteri e muffe, insomma è una sostanza appetibile, anche se non quanto lo zucchero e l'amido.
Insomma, un bel latte dopo sole con la lecitina è facile da realizzare e può essere un primo esperimento...ma una volta che avrete preso più padronanza della materia e della pratica delle ricette passate ad altri emulsionanti...e se vi piace proprio l'effetto della lecitina sulla pelle (come di fatto succede a me) utilizzatela come attivo in piccole quantità oppure per le maschere viso!
Vado oltre, e vi illustro, per puro interesse accademico, un altro fantastico utilizzo della lecitina: una realizzazione biotecnologica, ovvero i Liposomi:
Sono delle strutture formate da Fosfatidilcolina che permettono di veicolare qualsiasi attivo negli strati profondi della pelle. Sono i famosi Liposomi o Nanosomi (si trovano quelli vitaminici, quelli antiossidanti, quelli snellenti ecc...) che spesso vengono nominati dalle marche cosmetiche più costose, che li fanno passare come ingredienti costosissimi e assolutamente esclusivi. Ma non fatevi ingannare, queste materie prime non sono neanche così difficili da reperire, e a volte si trovano anche con altri nomi, tra cui "Fluido ACE", un ingrediente cosmetico venduto da Dragon Spice e Behawe (2 siti tedeschi di materie prime).
potrete trovare un articolo esaustivo, da cui ho preso anche le immagini, su questo specifico argomento qui.
e anche oggi è tutto, spero che questo approfondimento sia stato abbastanza interessante
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, la fondazione Wikipedia e Galenotech inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione
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