mercoledì 16 gennaio 2019

Sapone 100% Oliva

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di un nuovo sapone, in questo caso la ricetta più semplice possibile: solo Olio di Oliva!
L'ho fatto principalmente per esaurire le scorte di Olio di Oliva che avevo in casa, e che ormai andavano rinnovate, ma è comunque un sapone valido da fare, a priori, con solo alcune accortezze:
  • Lunga stagionatura
  • Uso tassativo in un porta sapone con scolo dell'acqua, meglio se in legno, dato che assorbe
  • Consistenza che rimarrà sempre e costantemente più morbida di un sapone realizzato con diverse fonti di grasso
È un semplicissimo sapone basic sufficientemente delicato.


Come le altre volte, non starò a ripetere per intero la procedura e le informazioni di base, potete trovare qui tutte le informazioni generali su sapone e saponificazione:


Ricetta:


Procedimento:

Come sempre parlo del metodo a freddo, che in questo caso comporta solo la semplice variazione di usare un solo olio vegetale.
In questo caso la parte più lunga della preparazione riguarda la preparazione della Soda, con conseguente scioglimento del Sodio Gluconato, che a differenza dell'Etidronato, che ho sempre usato fino ad ora, è in forma solida, e va sciolto ad alcale raffreddato.

Quindi, a differenza del solito, la cosa migliore è cominciare pesando Acqua e Soda, andando così a preparare l'Alcale, ovviamente con tutta l'attenzione alla sicurezza!
Una volta che l'Alcale sarà sceso sotto i 50-55° C si può procedere aggiungendo anche la dose corretta di Sodio Gluconato.
Non so se è solo il mio caso, ma ci mette abbastanza tempo a sciogliersi, e bisogna mescolare più volte prima di procedere a saponificare, quindi c'è tutto il tempo per il resto della preparazione.

A questo punto si può passare agli oli, e in questo caso è tutto super semplice: basterà pesare la quantità di Olio di Oliva necessaria in una pentola, e di fatto l'unica ulteriore aggiunta è l'Oleoresina di Rosmarino, io per ulteriore comodità l'ho aggiunta subito.

Da qui in poi si può procedere seguendo la classica lavorazione: si cercherà di raggiungere i 45°C sia con la pentola degli oli, scaldando, sia con la Soda, attendendo il raffreddamento.
Durante l'attesa si può pensare alla “decorazione” del sapone, nel mio caso ho deciso di riciclare un mix di ombretti verdi shimmer che non usavo più, come sapete non sono particolarmente interessata alla decorazione, soprattutto se il sapone è per me.
Il risultato personalmente mi ha soddisfatto, è stato un accettabile Verde Oliva!
Per quanto riguarda la fragranza, ho scelto quella “saponificabile” con la sensazione più “verde” possibile, e non potevo che scegliere Gurke di Gisella Manske!
I pigmenti vanno inseriti subito nell'olio, e per comodità io inserisco subito lì anche la fragranza, soprattutto in questo caso, dove non ha senso complicarsi la vita!

A questo punto si può, come sempre, procedere alla “bardatura” protettiva, e si può saponificare: quando sia pentola dei grassi, che Soluzione di Soda Caustica avranno entrambi 45°C di temperatura, si può cominciare con il versare poco alla volta la Soda negli oli, idealmente a filo.
Mentre si versa è necessario muovere il minipimer in tutte le direzioni, così da prendere per bene tutta la pasta di sapone.
Il sapone sarà pronto da versare, quando avrà raggiunto una consistenza cremosa, e comincerà a cambiare il modo in cui viene frullato dal minipimer.
Questa volta ho voluto cimentarmi in una decorazione nuova: il taglio del sapone.
A questo scopo, nonostante la pasta monocolore, ho utilizzato lo stampo rettangolare di legno, e ho successivamente tagliato “a fette” il sapone, per poi lavorare le singole saponette.

Come sempre, una volta versato il sapone negli stampi, si dovrà attendere circa 24h prima di rimuoverlo, dopo questo lasso di tempo è possibile procedere al taglio, come sempre va rigorosamente bagnato il coltello prima di ogni taglio, e lavato (per rimuovere eventuali residui) e passato con un panno subito dopo ogni taglio.
Questo permette un taglio regolare, e di limitare il più possibile difetti come scaglie che si staccano o deformazioni da “effetto ventosa”.

Una volta indurito, data la composizione particolare, bisognerà aspettare anche quattro mesi prima di usarlo, ma più si aspetta, meglio è, soprattutto in questo caso specifico, visto che il sapone migliorerà ancora la texture con la stagionatura.
Dopo circa 4-5 mesi comunque sarà abbastanza duro da poter essere usato tranquillamente, basterà fare attenzione alla collocazione, dovrà scolare il più possibile, meglio se su un portasapone di legno, e nei periodi o nelle case più umide può essere utile alternare i saponi, così da non farli ammollare troppo.


Anche per oggi è tutto!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione, ma soprattutto le mie fantastiche maestre di saponificazione!

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