mercoledì 8 ottobre 2014

Crema Talco Liquido alla Lisolecitina

Ciao a Tutti,
Questa volta vi farò vedere come realizzare un prodotto tipo talco liquido.
In particolare, ho voluto formulare una cremina con una quota emolliente, si, ma che fosse estremamente asciutta, quasi appunto come un talco liquido.
Il mio obiettivo in realtà era realizzare una crema specifica per il seno, dove ho una pelle tendenzialmente simile a quella del viso, piuttosto intollerante agli oli, ma dopo la realizzazione ho visto che la formula base è adattissima per tutti gli eventuali usi di un talco in crema, quindi per evitare gli sfregamenti e come prodotto estivo post-cambio (in tal caso però vi illustrerò quali ingredienti omettere per la sicurezza di bambini e neonati).
Purtroppo non è una ricetta semplicissima o veloce da realizzare, vi consiglio di provare a farla solamente se avete già un pochino di esperienza.
I punti più complessi sono il dover stemperare perfettamente il talco (operazione piuttosto lunga), e nello stesso tempo non lasciare il contenitore troppo fermo nell'immediato, o dovrete ricominciare daccapo perchè, purtroppo il talco tende a riaccumularsi sul fondo.

Eccovi la Ricetta:
Fase A
Acqua Distillata 35,8
Sorbitolo 1
Acqua di Rose 10
Acqua di Amamelide  20
Poliacrilato di Sodio 1

Fase B1
Cera di Soia 0,4
Burro di Mango 0,6
Tocoferolo 0,4
Olio di Jojoba 1,7
Squalano 1,1
Coco Caprylate 1
Cetiol Sensoft 1,7
Trietil Citrato 1,7
Talco 2
Biossido di Titanio 0,2

Fase B2
Lisolecitina Liquida 2,3
Olio di Rosa Mosqueta 1,1
Olio di Germe di Grano 1,1
Dryflo 1
Coenzima Q10 0,1
Estratto CO2 di Rosmarino 0,1

Fase C
Gel di Sodio Ialuronato 5
Trimetilglicina 2
Pantenolo 1
Niacinamide 2

Fase C2
Alcol Etilico 5
Euxyl PE 9010 0,6 
Mentolo 0,1
OE Anice 1gtt
OE Cipresso 1gtt
OE Limone 2gtt 

La consistenza è intermedia tra una crema da dispenser e una da vasetto, se preferite una crema da vasetto potete aumentare a 1,1 o 1,2 il Poliacrilato di Sodio (togliendo acqua) e a 0,5 e 0,7 rispettivamente la Cera di Soia e il Burro di Mango (togliendo dagli oli), inversamente, se preferite una crema da dispenser potete tranquillamente diminuire il Poliacrilato di Sodio, scendendo a 0,8 massimo (non vi consiglio di diminuire i fattori di consistenza lipofili, potrebbe alterarsi troppo la cascata di grassi).
Essendo un prodotto "secco", non aspettatevi una crema estremamente fluida e leggera, non è particolarmente morbida da stendere, ma non è un mattone, ho cercato di studiare al meglio la cascata dei grassi.

Procedimento:
Si comincia preparando la fase acquosa. Il mio Poliacrilato (quello di Vernile) ci mette un secolo prima di idratarsi, quindi è ormai un paio di volte che preparo la fase A di sera, e finisco il resto della preparazione alla mattina successiva.
In ogni caso la preparazione è estremamente semplice, una volta pesati Acqua Distillata e Distillati, basterà inserire il Sorbitolo, che si scioglierà in frettissima, e poi disperdere il Poliacrilato.
Coprite il contenitore (io a questo scopo uso dei contenitori ermetici tipo quelli dell'Ikea per gli alimenti quando faccio tanta crema, altrimenti uso come vedete il bicchiere della nutella col suo coperchio ermetico, ma considerate che essendo una crema Olio in Acqua, dovrete versare anche la fase oleosa in quello stesso contenitore), e attendete.
Quando la fase A è ragionevolmente pronta (nel mio caso sembra pronta ben prima, ma il gel è opaco, e una volta emulsionato si capisce perché: si notano i microgranelli di Poliacrilato non ancora ben dispersi), potete preparare la fase B1 a caldo.
Cominciate inserendo Cera di Soia, Tocoferolo, oli ed esteri, e una volta sciolta disperdete bene Talco e Biossido di Titanio.
Le due polveri sono piuttosto rognose da disperdere bene, vi consiglio di lavorare a lungo il prodotto, per evitare il più possibile che ci siano grumi.
Aiuta tantissimo avere a disposizione veri e propri becher di vetro con le astine di vetro da laboratorio, hanno la curvatura perfetta per aderire bene in ogni punto del fondo, e permettere così di schiacciare al meglio i grumi.


Quando le polveri sono sufficientemente disperse, potete aggiungere anche il Burro (attenzione che il tutto sia sotto i 70°C, tanto non dovete emulsionare a caldo, serve solo che non ci siano più grassi solidi, e basteranno anche i 45-50°C), e mescolare bene in modo che si omogenizzi tutto.
Se col tempo avete lasciato già raffreddare il bagno maria, non ci vorrà molto perché la fase si sia raffreddata quel che basta per fare le aggiunte lipidiche a freddo (sotto i 40°C).
Cominciate con gli oli, il DryFlo, l'Estratto CO2 di Rosmarino e il Q10, poi inserite per ultima la Lisolecitina.
A questo punto, se la fase A è ben gelificata siete pronti per emulsionare.
Essendo la Lisolecitina un emulsionante a freddo vi basterà versare la fase B nella fase A, e frullare.
Vedrete che si formerà una cremina piuttosto densa (dato che la fase A è già densificata, non come quando si lavora col Carbomer che va tamponato), e dal colore sembrerà quasi crema pasticcera! Questo a causa sia della Lisolecitina, che del Q10 e dell'Estratto CO2.
La crema a questo punto è quasi pronta, basterà preparare la fase C2 alcolica, dove andrete a sciogliere il Mentolo nell'Alcol Etilico.
Gli Oli Essenziali li ho voluti inserire qui, insieme al Mentolo, ho verificato che si disperdono bene. Ho fatto questa scelta per creare un effetto fresco sia al tatto (col Mentolo appunto), sia all'olfatto.
Chiaramente essendo l'OE di Limone fotosensibilizzante non usatelo se intendete usare questa crema in estate, rischiando di espo
rre l'area al sole.
Piuttosto sostituitelo con un OE che non abbia questa controindicazione.
Io in questa fase ho inserito anche il mio conservante, che ha inci Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin, ma in base al conservante che usate, potete inserirlo a parte in fase C alla fine.
Una volta inserita la fase alcolica, che smollerà leggermente la crema, potete inserire i restanti ingredienti: Gel di Sodio Ialuronato, Pantenolo e Trimetilglicina (mescolate bene dopo averne inserito uno alla volta).
La Trimetilglicina ci metterà un po', ma vedrete che si scioglierà bene anche nella crema intera. Potete velocizzare il procedimento inserendola in fase A prima dell'emulsione a freddo, mentre vi sconsiglio di fare lo stesso con Ialuronato e Pantenolo, che tendono a smollare i gelificanti sintetici.
A questo punto è cruciale fare una verifica del pH, che deve essere intorno a 6 (se è 5,5 o 6,5 poco cambia, ma non uscite da questi limiti), perché la Niacinamide rimanga stabile.
Nel mio caso, su tre volte che ho fatto la crema, ho sempre ottenuto un pH perfetto a 6, e non ho avuto bisogno di modificarlo, ma controllate sempre per sicurezza.
A questo punto potete tranquillamente inserire la Niacinamide e invasettare la crema.
Se volete potete aggiungere del colorante, a me piace questo giallo tenue, quindi l'ho lasciata così.
La prima volta l'ho inserita in un dispenser, dato che inserendo Pantenolo e Sodio Ialuronato si era smollata un po'.
Poi però ho notato che in un paio di giorni si è addensata, quindi nelle volte successive l'ho inserita in vasetto, rimane sempre e comunque di una consistenza intermedia, infatti ribaltando il vasetto la crema esce, anche se lentamente, però allo stesso tempo si riesce a prelevarla comodamente col dito, mentre dal dispenser esce più a fatica e le polveri tendono ad otturarlo un pochino.

Gestione delle Sostituzioni/Omissioni:
Il focus principale di una crema del genere è che sia superasciutta e non appiccicosa.
Ho ottenuto questo effetto in cinque modi: Polveri in abbondanza, uso di gelificazione completamente sintetica, uso del Sorbitolo al posto della più appiccicosa Glicerina, uso di un emulsionante a freddo dermoaffine ed uso di grassi setosi e leggeri.
A tutto questo ho aggiunto importanti attivi dall'effetto batteriostatico, astringente e antiossidante (quest'ultimo effetto è il meno importante per questo tipo di crema, ma dipende da dove vorrete usarla, io come vi ho detto la uso sul seno, quindi non ho evitato di mettere qualche ingrediente pregiato)
In sostanza potete omettere tranquillamente Acqua di Rose, Biossido di Titanio, Mentolo (se non volete l'effetto freddo, o non l'avete, non è fondamentale), Ialuronato e Q10.
L'Acqua di Amamelide invece, la considero funzionale per l'effetto astringente, idem la cascata di grassi, va replicata il più possibile, potete modificarla, ma dovete fare attenzione agli Spreading Value degli esteri, e alla leggerezza degli oli (ad esempio il Jojoba è difficilmente sostituibile). La Cera di Soia potete sostituirla con qualche altro olio idrogenato, ma non vi so dire molto, sarà più semplice sostituire i due oli inseriti a freddo.
Fondamentali e insostituibili a mio parere restano il Sorbitolo (potete provare a sostituirlo con la Glicerina, ma l'effetto potrebbe essere abbastanza diverso), l'Alcol per solubilizzare il Mentolo, ma anche come batteriostatico, il Trietil Citrato (dall'effetto ba
tteriostatico), e il DryFlo, assorbente più delicato delle polveri minerali.
Potete provare al posto del Poliacrilato ad usare il Carbomer, ma non avendo mai provato per questa ricetta specifica dovete provare, non saprei dirvi precisamente quanto metterne, il mio (340D) sembra che renda meno di altri e che si smonti con maggiore facilità, potete anche provare ad inserire altri polveri inerti al posto del Talco (Caolino in primis), ma evitate assolutamente l'Ossido di Zinco, incompatibile con i gelificanti sintetici.
Al posto dell'Estratto CO2 di Rosmarino potete scegliere Aperoxid o Antiranz, ma dovete inserire uno di questi, dato che è stato inserito l'Olio di Rosa Mosqueta.
Gli ultimi tre attivi non sono esattamente fondamentali, ma completano l'effetto della crema, aggiungendo un effetto lenitivo e rigenerante. La Trimetilglicina inoltre funziona anche da seboregolarizzante, utile per un prodotto che vuole mantenere la pelle asciutta.

Anche per oggi ho finito!
Spero che la ricetta vi sia piaciuta!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

2 commenti:

  1. grazie di aver pubblicato questa meraviglia ho cmq una domanda per te la lisolecitina da quale sito proviene,non lho mai usata ed ho sentito diverse opinioni che mi hanno destabilizzata.

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    1. ti ringrazio del complimento! Guarda, probabilmente ne avrai sentito parlare da una parte malissimo (Forum di Lola) e da un'altra benissimo (alcuni forum più piccoli), in realtà io mi ci trovo molto bene, ha come unico effetto collaterale il colore della crema, che sarà sul giallino, e la mancanza di fattore addensante, quindi bisogna formulare con maggiori quantità di gelificante rispetto agli emulsionanti cerosi a caldo, però creme così emollienti e allo stesso tempo asciutte ed emulsionate anche a freddo non si riescono a realizzare altrimenti! Io comunque ho preso la Lysolecitina liquida di Gisella Manske, tra i fornitori da cui acquisto solitamente è l'unico che la tiene...

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