lunedì 17 ottobre 2016

Come scegliere il correttore giusto per le occhiaie!

Ciao a Tutti!
Poco tempo fa vi ho cominciato a parlare dei correttori, e del loro uso all'interno di un Make-Up il più possibile armocromatico.
Avevo cominciato col parlarvi dei problemi “più semplici” da affrontare, che riguardano globalmente il viso, o piccole aree localizzate, ma non dell'area più complessa e ostica da trattare:  le Occhiaie!
Vi rimando direttamente al post precedente per quanto riguarda la teoria dei colori complementari, che è valida anche per correggere quest'imperfezione.
Anche per quanto riguarda la differenziazione dei prodotti in commercio, e i principali metodi di applicazione non starò a ripetermi, vi rimando sempre al post che ho scritto poco tempo fa.
I prodotti specifici per correggere le occhiaie non si discostano enormemente quanto a formati e tipologie, ma ovviamente potete trovare diversi gradi di coprenza, come avviene per i correttori in generale, ma escludendo le polveri minerali, solitamente i prodotti specifici per correggere le occhiaie sono più coprenti, proprio perché solitamente è un difetto più difficile su cui intervenire.

In generale dormire a sufficienza e usare un trucco e un abbigliamento il più possibile armocromatico può funzionare per mimetizzare a sufficienza imperfezioni non particolarmente ostiche, ma quando non basta, è lì che si rende necessario l'uso del giusto correttore.

Occhiaie:
Si tratta del secondo problema cromatico più diffuso, e le cose si complicano, infatti non esiste più il colore “universale” che può mascherare il problema, ma bisogna trovare il colore giusto, se il colore complementare non viene azzeccato alla perfezione il problema non viene minimizzato, anzi, può anche peggiorare!
Le occhiaie possono avere le discromie più variabili, dal marrone-brunastro, al verde, al bluastro, al viola, e non solo, può esserci un mix di questi colori, tanto che, possono servire addirittura due colori per mascherarle a dovere.
Inoltre, non è sempre efficace bypassare la scelta del colore, optando per un colore beige molto coprente, spesso l'effetto è ancora più deludente, può saltar fuori troppo grigio, può risultare innaturale, o ancora può colare o il prodotto può infilarsi fra le pieghette della pelle e peggiorarne l'aspetto, proprio per l'esigenza di doverne mettere molto.
Per occhiaie leggere, quando la pelle è ancora giovane e tonica, probabilmente può bastare un correttore mediamente coprente, ma è quando il contorno occhi non è più perfettamente liscio o la discromia è piuttosto accentuata che ha più senso “studiare” il colore giusto, piuttosto che armarsi di cazzuola per coprire, anche perché spesso mettere tanto prodotto significa sottolineare ancora di più il difetto stesso, o crearne un'altro (es. si copre l'occhiaia, ma si sottolineano le rughette).

In ogni caso, a prescindere dall'intensità o dalla coprenza, il prodotto più efficace è quello del colore giusto, aiutato eventualmente da un correttore beige per evitare che ci sia troppo stacco fra l'area corretta e il resto della base viso, o per coprire quello che proprio non si può correggere solo usando il colore complementare.
Il color carne coprente può essere applicato successivamente per ridurre lo stacco fra colore complementare e fondotinta, o per aiutare quest'ultimo quando non è di livello molto coprente (è inutile usare un fondotinta ad altissima coprenza ogni giorno quando l'unica discromia è l'occhiaia, meglio optare per un correttore color carne coprente e usare una BBCream, o anche solo una cipria leggermente coprente, se il resto del viso non ha bisogno di interventi), oppure può essere miscelato direttamente al colore complementare alla discromia, per un effetto il più possibile naturale.

Generalmente, per coprire le occhiaie si usano questi colori principali:
  • Giallo → per correggere le occhiaie nettamente violacee (predominanza netta del viola)
  • Arancio/Albicocca → per correggere le occhiaie nettamente bluastre (predominanza netta del blu)
  • Pesca/Corallo → per correggere le occhiaie bluastre più calde, con una punta di viola più o meno marcata, o con una punta verde più o meno marcata
  • Malva/Lilla/Rosa → per correggere le occhiaie grigiastre o marroni dove il colore è più spento del resto dell'incarnato senza una netta predominanza di colore
  • Bianco/illuminante → per correggere occhiaie marroni che risultano solo più scure del resto dell'incarnato senza una netta predominanza di colore




In ogni caso non è detto che esista un unico prodotto commerciale con il perfetto colore complementare, spesso è necessario mischiare due colori, oppure applicare due colori differenti in due diverse aree del contorno occhi, è uno dei motivi per cui esistono diverse palette di correttori, proprio perché nessuna discromia è uguale ad un'altra, proprio come ogni carnagione non è la stessa di un'altra.
Esistono anche degli specifici colori che sono di fatto dei correttori che insieme svolgono l'azione di coprente e di correzione del colore, tra questi vi avevo mostrato il mio, ovvero la tonalità n°4 del correttore Alkemilla di cui vi ho parlato, che di fatto è “leggermente aranciato”, svolge allo stesso tempo un'azione coprente, ma contiene anche la giusta percentuale di pigmento colorato.
Un prodotto simile è la colorazione Guava di Nascondino di Nevecosmetics.
Le discromie dell'occhiaia non sono uguali per tutte, quindi vi sconsiglio di utilizzare tecniche indicate come “universali”, è molto probabile che non funzioneranno, se non avete esattamente la stessa discromia di chi vi sta presentando il rimedio.
La cosa migliore è provare, testare, sperimentare, perché le variabili a cui bisogna riferirsi sono davvero tante, e il test fatto da un'altra persona al 90% è inutile, maggiori probabilità si hanno con parenti che abbiano carnagione e discromie simili, o con “sorelle” di stagione armocromatica, ma va sempre e comunque fatta una prova in prima persona, dato che non si è tutte uguali.

Una volta individuati i toni che caratterizzano la vostra discromia valgono sempre delle precise indicazioni, ancora più importanti rispetto alla correzione dei rossori:
1) se azzeccate il colore del correttore, ne basterà davvero pochissimo, se non avete una buona mano è meglio partire da correttori non particolarmente pigmentati, così che siano più facilmente lavorabili e sfumabili, potete anche miscelare il correttore colorato con il correttore beige, così da scongiurare macchie che non riuscite a sfumare.
Questo vale soprattutto per i colori molto netti e brillanti, come ad esempio l'Arancione, di cui ne serve davvero pochissimo, e viene usato puro solamente in pochissimi casi, ma in generale, va sempre considerato che più colore complementare si usa, più poi sarà necessario coprirlo con correttore beige o fondotinta, e non sempre i risultati possono essere soddisfacenti.
2) l'importante è azzeccare il colore giusto, la quantità di prodotto non è proporzionale all'intensità dell'occhiaia, se serve maggiore coprenza, è meglio optare per un prodotto più coprente (o un tipo di formato più coprente, come per esempio passare da un prodotto in polvere libera ad un prodotto colato), non aumentare le dosi.
3) il colore complementare va sempre ben sfumato, non deve vedersi, ma correggere “in trasparenza”, quindi la base deve per forza di cose essere uniformata, o il risultato sarà “a macchie”, in ogni caso, se il colore complementare è scelto alla perfezione (oltre ad essere giusto per colore, non è né troppo scuro, né troppo chiaro, né troppo spento/grigio, né troppo brillante), non ci sarà bisogno di adoperarsi coprendo e sfumando.
4) scegliere il formato giusto del correttore permette una migliore resa anche a lungo termine, e questo va valutato non solo in funzione della coprenza e della tenuta, ma anche in funzione al tipo di pelle, perché non tutte sono uguali e permettono di usare lo stesso identico prodotto.

La gamma di formati che potete trovare per il correttore specifico per occhiaie non si differenzia rispetto ai correttori di cui vi ho già parlato, ma esiste qualche gamma di prodotto in più, più che altro per la forma dell'applicatore più che nell'effettivo prodotto, ma vale la pena rivederli.

Polvere Minerale: se sono di buona qualità si tratta di pigmento puro, quindi con coprenza accettabili, se sono molto semplici da usare per le aree grandi del viso, è più complicato usarle per le piccole aree, quali l'occhiaia. Sono sconsigliati per chi ha una pelle estremamente secca. Su pelli molto grasse potrebbero tenere poco, mentre su pelli non più giovani potrebbero evidenziare la grana della pelle, quindi sono un tentativo che non va escluso a priori, ma potrebbero andare meglio per giovanissime e per difetti non particolarmente evidenti.
Polvere Compatta: la coprenza varia molto dalla qualità del prodotto, ma si rende l'applicazione più semplice per le piccole aree, dato che il prodotto “scappa” di meno dall'area di applicazione. Anche in questo caso il prodotto è sconsigliato per le pelli molto secche, ma dovrebbe esserci una maggiore resistenza su pelli molto grasse, e potrebbe essere un prodotto più adatto anche per chi ha qualche sottile rughetta.
Stick/Matita: il pigmento viene disperso in un mix di cere e oli ed eventualmente emulsionanti, rendendo l'applicazione più semplice, e anche più duratura, soprattutto nella stagione calda. Sicuramente si tratta dei prodotti più performanti per pelli grasse e miste (tengono di più, nonostante il sebo), ma potrebbero essere comedogeni, per il contenuto di pigmenti, oli e cere. I prodotti variano molto per coprenza e consistenza, e spesso sono sconsigliati per chi non è più giovanissima, perché il prodotto può tendere ad accumularsi nelle pieghette dell'occhio se il prodotto non è appositamente formulato, o si eccede appena appena nell'applicazione. Se per coprire macchie o brufoli è già più difficile che succeda, nella zona sotto l'occhio la pelle è più sottile e meno tesa, quindi il fenomeno può essere amplificato.
Liquido/Fluido: il pigmento viene inserito in una vera e propria crema fluida, come un vero e proprio fondotinta o crema colorata, in questo caso è possibile minimizzare anche la grana della pelle dovuta a eccessiva secchezza o piccole rughette d'espressione. È il prodotto migliore quando la pelle non è più giovanissima, di solito è l'unico prodotto “sicuro” per evitare l'accumulo di pigmento nelle pieghette della pelle, perché permette una distribuzione più uniforme.
Alcune varianti specifiche per le occhiaie prevedono applicatori a pennellino, roll-on, spugnetta ecc... che possono facilitare l'applicazione, e prevedere o meno la necessità di sfumare col dito, con la spugnetta o con un pennello.
“Crema”: mi riferisco ai prodotti in jarrine, simili ai prodotti compatti, ma con la consistenza cerosa/cremosa, tipo eyeliner in jar, che vengono erroneamente definiti “in crema”, nonostante siano prodotti anidri. In questo caso il prodotto ha una formulazione simile al prodotto in stick o matita, ma risulta di consistenza più morbida, quindi può trovarsi “a metà” fra un prodotto in stick e un prodotto fluido. Anche in questo caso coprenza e durata dipendono dallo specifico prodotto. Di solito è il formato più usato per le Palette di correttori, oltre a quello in polvere compatto.
Mousse: si tratta di un prodotto che difficilmente si trova per i correttori colorati specifici, ma sicuramente è previsto nei prodotti specifici per occhiaia, spesso per rendere il prodotto cremoso a sufficienza da non necessitare sfregamenti sulla zona del contorno occhi, area molto delicata.

Ora, vista l'ampiezza delle alternative in commercio, vi rimane solo l'imbarazzo della scelta, una volta scelti alcuni parametri di base!
Concludo solamente con un pizzico di ironia, condividendo un'immagine che è stata condivisa su facebook!

Anche per oggi è tutto!
Spero vi sia stato utile!
Alla prossima

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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