Ciao a Tutti,
Mi è stato richiesto da alcuni followers di affrontare l'argomento degli ingredienti di origine animale.
Come ben sapete, io non realizzo prodotti completamente vegan, ne completamente ecobio. Evito sicuramente di utilizzare alcuni derivati animali, ma anche alcuni prodotti non biodegradabili.
In particolare evito accuratamente le saponette di derivazione animale, anche se a qualche saponificata collettiva è capitato di usare il lardo per saponificare. Ovviamente non decido anche per altri, quindi ho giusto preso una saponetta per studiarne la differenza, ma per quanto mi riguarda non userò questo prodotto per saponificare per me quando sarò da sola.
Gli unici altri derivati animali che utilizzo sono Miele e Yogurt per fare le maschere viso, e Cera d'Api e Miele per qualche spignatto a lungo termine.
Il resto degli ingredienti dovrebbe essere di origine vegetale, anche se è possibile che qualche emulsionante o altro attivo derivato da acidi grassi potrebbe contenere acidi grassi estratti da fonti animali. Purtroppo è impossibile verificarlo.
Il resto degli ingredienti dovrebbe essere di origine vegetale, anche se è possibile che qualche emulsionante o altro attivo derivato da acidi grassi potrebbe contenere acidi grassi estratti da fonti animali. Purtroppo è impossibile verificarlo.
Stesso discorso per quanto riguarda l'ecobio, io utilizzo anche ingredienti sintetici quali Squalano (esiste anche da fonte vegetale, ma non tutti i rivenditori di materie prime hanno quello), Sodio Poliacrilato, Carbomer, in quanto svolgono una funzione cosmetica specifica, non per forza sostituibile da un prodotto ecobio.
Inoltre si usano a percentuali tali, che sicuramente inquina di più comprare un qualsiasi prodotto usa e getta nella vita (bicchiere o posata di plastica, assorbente, teglia monouso in cartone e alluminio ecc...), o anche solo avere un pc o uno smartphone.
Ma ecco qui, comincerò a parlarvi di tutte le sostanze di certa origine animale, e quelle che invece possono o meno avere origine animale.
Le sostanze di chiara e inequivocabile origine animale sono queste:
Tallow – identifica in generale il grasso animale, tranne un'unica occasione, esiste una pianta che viene chiamata "Chinese Tallow Tree", Triadica T. Sebifera, da cui probabilmente si estrae un grasso simile al grasso animale, che viene usato per produrre sapone.
Sinceramente non vi saprei dire l'eventuale nome inci che prenderebbe il Sale Sodico (vi ho spiegato come viene nominato il Sale Sodico in base all'origine del grasso in questo post), e comunque dubito sia molto diffuso in Europa come materia prima per saponi.
Comunque a parte questo caso, tutte le diciture inci contenenti la parola Tallow identificano sostanze derivate dal grasso animale di scarto. In particolare ho visto che oltre che per i saponi, vengono usati in alcune creme, tra cui alcune della Gialean (vedendo alcuni inci pubblicati sul Forum di Lola e su SaiCosaTiSpalmi), ma è probabile che ci siano altre marche che ne usano.
Collagene – Collagen
Elastina – Elastin/Elastinate
Cheratina – Keratin, (da distinguere da Phytokeratin, che identifica invece una fonte proteica vegetale, che molto probabilmente non ha niente a che vedere con la vera Cheratina, come succede nel caso della Fitocheratina venduta da AZ, trattasi infatti di semplici proteine del grano, si può vedere dall'inci dichiarato sul sito)
Queste ultime tre sono proteine di esclusiva origine animale, non mi risulta possano essere derivate in alcun modo da derivati animali quali uova e latte, quindi sono prodotti inadatti anche per lo stile di vita vegetariano.
Seta e derivati della Seta – Silk Protein, Sericin, mi sono informata sulla produzione della seta, e in effetti in questa produzione solo un tipo specifico di seta garantisce la sopravvivenza del baco, e si tratta della Tussah Silk, una particolare seta considerata "di bassa qualità", perché formata da fili corti,dovuti alla rottura del bozzolo da parte del baco, che quindi viene lasciato vivo.
Se nei prodotti commerciali è possibile trovare in inci le proteine della Seta, è molto più difficile che troviate saponi con la Tussah Silk, ingrediente utilizzabile più che altro nel sapone fatto in casa.
Se nei prodotti commerciali è possibile trovare in inci le proteine della Seta, è molto più difficile che troviate saponi con la Tussah Silk, ingrediente utilizzabile più che altro nel sapone fatto in casa.
Data la procedura di produzione della seta, a parte la Tussah, che nella maggior parte dei casi uccide il baco, lo considero un derivato animale vero e proprio, anche se si tratta di una sostanza secreta dall'animale, come avviene ad esempio per il latte.
In particolari casi, nel sapone può essere usato direttamente l'insieme dei bozzoli "scartati" dal baco, che in questo caso saranno cruelty free.
In particolari casi, nel sapone può essere usato direttamente l'insieme dei bozzoli "scartati" dal baco, che in questo caso saranno cruelty free.
Gli ingredienti cosmetici che invece derivano da animali, ma sono coerenti con lo stile di vita vegetariano sono queste:
Latte – Lac/Lactis, di solito identificanti proteine del latte o grassi del latte (Lactis Protein o Lactis Lipida). Nessun problema invece per Lactic, Lactate, Lactone e Lactylate, sono derivati da Acido Lattico e non da Latte.
In effetti esistono diverse linee cosmetiche che utilizzano derivati di alcuni specifici tipi di latte animale, ho sentito parlare in particolare di quello di cavalla e di asina, di solito la produzione prevede sapone e prodotti leave-in come creme, lozioni ecc...
In effetti esistono diverse linee cosmetiche che utilizzano derivati di alcuni specifici tipi di latte animale, ho sentito parlare in particolare di quello di cavalla e di asina, di solito la produzione prevede sapone e prodotti leave-in come creme, lozioni ecc...
Nei prodotti di larga distribuzione i derivati del latte sono essenzialmente sotto forma di proteine o grassi nei detergenti, più raramente nei saponi. Questo uso è più che altro appannaggio degli spignattatori casalinghi, che utilizzano Panna o Latte in Polvere nel sapone casalingo.
Yoghurt – Yogurt, di solito Yogurt Powder, è un ingrediente piuttosto raro, ma non impossibile da trovare; come nel caso del latte, viene utilizzato solitamente un estratto di Yogurt in polvere, dubito che qualsiasi prodotto contenente Yogurt fresco possa sopravvivere qualche giorno fuori dal frigo, probabilmente, se esiste qualche prodotto del genere, è reperibile da Lush e andrà tenuto in frigo.
Uova – Le utilizzano praticamente solo Lush e un'azienda che produce l'Ovix (una crema con uova di quaglia, ma di cui non si riesce a reperire l'inci), in ogni caso molto probabilmente si tratta di estratti in polvere, altrimenti quei cosmetici sarebbero da buttare dopo un paio di giorni, chiunque abbia buttato gusci di uova nell'umido d'estate sa che odore compare dopo 24-36h fuori dal frigo.
Lanolina - Lanolin/Lanolate, come ho spiegato qui su un sito dove scrivo, La lanolina in sè può essere paragonata a un derivato animale come il latte, dato che è pur sempre una secrezione, ottenuta durante la pulitura della lana.
Quindi la considererei un derivato animale consentito ai vegetariani, in ogni caso è un prodotto che mi sento di sconsigliare, a prescindere dalla sua origine, per gli stessi motivi di cui ho parlato in questo articolo che ho scritto per il sito di un'amica.
Bava di Lumaca – Helix Aspersa Muller Extract (possibile che esistano altri nomi inci), è una moda relativamente recente, molte case farmaceutiche sponsorizzano questo ingrediente in alcuni prodotti, ma specificando che l'estrazione della bava non implica l'uccisione degli animali, e nemmeno la loro sofferenza. Non saprei neanche io se considerarlo un derivato animale assimilabile al latte, dato che si tratta della semplice raccolta di una secrezione, e non di una vera e propria "spremitura". Fino ad evidenza contraria però lo considero in questa categoria, mi sono basata sulle poche informazioni diffuse in rete, a cui sinceramente non saprei neanche che peso dare, non sono sicuramente fonti troppo affidabili.
Ingredienti derivati dalle Api: Miele – Mel, Cera d'Api – Cera Alba o Beeswax, e tutti i suoi composti, tra cui Cera Bellina - Polyglyceryl-3 Beeswax, Propoli – Propolis Cera, Pappa Reale – Royal Jelly Extract.
Chiaramente sono tutti ingredienti non vegani, anche se per quanto mi riguarda non li considero strettamente tali, dato che alcune ricerche mostrano che senza l'allevamento delle api da miele/cera probabilmente ne sarebbero sopravvissute troppo poche per l'ecosistema.
Di conseguenza non considero che la produzione di queste materie prime sia fonte di vero e proprio sfruttamento, ho conosciuto personalmente apicoltori, che si prendono cura delle api che allevano, in modo che siano in salute, ma chiaramente è una mia opinione, la produzione industriale potrebbe essere estremamente diversa da quella artigianale che ho visto io, quindi la scelta è chiaramente vostra, io il Miele che mangio e la Cera d'Api che uso normalmente li prendo da realtà artigianali dove favorisco anche le piccole aziende al mercato globale (unica eccezione il Miele per uso cosmetico, che deve essere pastorizzato, devo acquistarlo al supermercato e prendo il primo prezzo, gli apicoltori non pastorizzano il Miele di qualità, vi avevo spiegato la questione qui).
Sostanze che possono o meno essere derivate da Fonte Animale, o no:
Colorante Rosso Cocciniglia – Colorante Alimentare E120 o Cosmetico CI 75470, si tratta del colorante alimentare Carminio, dovuto all'Acido Carminico, che viene ricavato frantumando il carapace delle cocciniglie, ma sembra che attualmente sia possibile anche la produzione della molecola tramite biotecnologia, quindi l'unico modo per verificarlo sembra che sia chiedere direttamente all'azienda produttrice.
Da alcune fonti sembra che la variante E124 - Colorante Rosso Cocciniglia (Rosso Scarlatto Vittoria - Ponceau 4R), CI 16255, sia la versione sintetica, e che quindi non comporta la morte di grandi quantità di questi insetti.
Glicerina e derivati – Glycerin/Glyceryl, viene prodotta in gran parte dai saponifici, e i saponifici industriali spesso utilizzano sia le fonti vegetali, che quelle animali. L'unico modo per andare sul sicuro è affidarsi ad aziende che certificano la provenienza vegetale delle materie prime, considerate che al 90% la Glicerina Vegetale sarà ottenuta dalla saponificazione di Olio di Palma, Palmisto o Cocco, più raramente di Oliva o altre fonti vegetali.
Acido Stearico/Palmitico e derivati – Stearic Acid o Stearate/Palmitic Acid o Palmitate tutti i suoi derivati, può essere anch'esso di origine animale, o vegetale, quindi anche in questo caso l'unica è affidarsi alle certificazioni aziendali.
Purtroppo qui si aprono grandi incertezze, infatti, dato che l'Acido Stearico e in misura minore il Palmitico, sono alla base della produzione di innumerevoli ingredienti cosmetici, in special modo emulsionanti, tensioattivi e condizionanti, non si può sapere come risalire alla materia prima originaria. Sostanze comunemente presenti nei cosmetici quali: Stearamidopropyl Dimethylamine, Zinc Stearate, Glyceryl Stearate, Glycol Distearate, Methyl Glucose Sesquistearate, sono tutte ottenute a partire da Acido Stearico, e purtroppo è difficile avere garanzie sulla provenienza. In questo senso l'unico modo per essere sicuri (ma anche lì, fino ad un certo punto), è avere garanzie sulla provenienza delle materie prime direttamente dall'azienda.
Resta comunque un dato di fatto che l'Acido Stearico è scarsamente presente nei grassi vegetali ad esclusione dell'Olio di Palma e in misura minore negli Oli di Palmisto e Cocco, oltre a questi, ne risultano ricchi solamente alcuni burri pregiati come Mango, Karité e Cacao, che porterebbero i costi di queste materie prime alle stelle.
Resta comunque un dato di fatto che l'Acido Stearico è scarsamente presente nei grassi vegetali ad esclusione dell'Olio di Palma e in misura minore negli Oli di Palmisto e Cocco, oltre a questi, ne risultano ricchi solamente alcuni burri pregiati come Mango, Karité e Cacao, che porterebbero i costi di queste materie prime alle stelle.
Focus: Olio di Palma
Negli ultimi tempi viene identificato anch'esso come un prodotto non vegano e assolutamente da evitare, data la complessa situazione di produzione.
Chiaramente ogni coltivazione implica in qualche modo l'alterazione della geografia del luogo, e come conseguenza, la modificazione dell'habitat degli animali.
L'Olio di Palma è effettivamente colpevole di essere uno degli oli la cui produzione è molto redditizia. In sostanza la pianta Elaeis Guineensis, la comune palma da olio, a parità di suolo occupato, produce grandi quantità di olio. Inoltre, a differenza di altre piante, permette di sfruttare una doppia produzione, infatti dalla stessa pianta è possibile estrarre l'olio di frutto (Olio di Palma o Palm Oil), e l'olio di nocciolo di palma (Olio di Palmisto o Palm Kernel Oil).
Il problema dell'Olio di Palma è che per molti viene identificato addirittura con un veleno. A livello alimentare siamo assolutamente sicuri che non è un olio certamente dei migliori, ma la confusione a livello alimentare nasce anche dalla differenza fra olio di Palma e olio di Palmisto.
Se il secondo è davvero quasi completamente costituito da Acidi Grassi Insaturi (per vedere una panoramica sulla composizione degli oli vi rimando a quest'altro post), il primo non lo è. Sicuramente non è insaturo quanto un olio di Oliva Extravergine, ma non è molto diverso dal burro animale usato per decenni anche nella cucina italiana, e inoltre è importante notare che il peggio in assoluto sono i grassi idrogenati (qualsiasi sia la fonte), quindi meglio l'Olio di Palma, se dichiarato non idrogenato, che qualsiasi altro grasso idrogenato, come vi avevo spiegato sempre nello stesso post di qualche riga sopra.
Però valutiamo effettivamente cosa succederebbe se abbandonassimo la coltivazione di Palma per appoggiarci ad un'altra fonte di oli: gli oli minerali li escludiamo, dato che sono inquinanti e nella maggior parte dei casi non sono dermocompatibili quanto gli oli vegetali, non vogliamo utilizzare fonti animali per la produzione di grassi ad uso cosmetico, infine non vogliamo neanche l'olio di Palma perché porta alla deforestazione.
Quale sarebbe la possibile soluzione? Io non sono certo un'agronoma, ma non mi pare così difficile da scoprire: passeremmo ad un'altra produzione olearia, che però garantisce una resa minore, quindi è facile immaginare che un'azienda cercherà di ampliare l'area di coltivazione per ottenere la stessa quantità d'olio che gli viene richiesta dal mercato.
In sostanza boicottare in toto l'Olio di Palma non farà che portare ad una maggiore deforestazione...solo che in altre aree della terra, compatibili ad esempio con la produzione di Olio di Girasole, di Mais, Colza (Canola) o Soia, che sono attualmente tra gli oli meno costosi (almeno in Europa), ma comunque ancora lontani dalla resa di una pianta come l'Elaeis Guineensis.
In ogni caso, per chi comunque persiste nella sua convinzione, e intende evitare del tutto l'Olio di Palma e gli ingredienti di origine animale sappia che dovrà evitare il 99% dei cosmetici e dei detersivi, perché tutti contengono qualche componente che sarà o di derivazione animale o da Olio di Palma.
Tutti i derivati degli Acidi Palmitico o Stearico da qualche parte devono arrivare, o si estraggono dal sego animale, o da oli insaturi come Palma, Palmisto e Cocco (ma in questi ultimi due sono più presenti Acidi Grassi Saturi più corti, come Laurico e Miristirico, quindi è molto difficile che Acido Palmitico e Stearico arrivino da queste fonti). Inoltre non ci sono reali fonti vegetali di Acido Stearico, che, come vi ho scritto poco sopra, è presente in abbondanza solamente in alcuni burri vegetali piuttosto costosi, come Mango, Karité e Cacao, che chiaramente implicherebbero costi troppo elevati per i loro derivati, e comunque sono coltivazioni che a parità d'area di coltivazione non rendono quanto quelle da Palma o Cocco.
In sostanza a livello cosmetico ci si può appoggiare ai recenti emulsionanti e tensioattivi prodotti a partire da semplice olio di Oliva (Olivem 1000 - Cetearyl Olivate, Sorbitan Olivate; Olivamidopropyl Betaine, Sodium Olivate, Sorbitan Oleate, Sodium Olivamphoacetate, Sodium Olivoyl Isethionate ecc...), o i correlati a base di olio di Cocco (Ethylhexyl Cocoate, Cocoglycerides, Coco-Caprylate, Caprylic/Capric Tryglyceride - Frazione di Olio di Cocco, Coco-Betaine, Coco-Glucoside, Sodium Cocoamphoacetate ecc...), ma è improbabile trovare in commercio prodotti buoni che contengano solo queste fonti. Anche i prodotti dichiarati vegan ok, è probabile che contengano comunque qualche derivato di Palma.
Tutti i derivati degli Acidi Palmitico o Stearico da qualche parte devono arrivare, o si estraggono dal sego animale, o da oli insaturi come Palma, Palmisto e Cocco (ma in questi ultimi due sono più presenti Acidi Grassi Saturi più corti, come Laurico e Miristirico, quindi è molto difficile che Acido Palmitico e Stearico arrivino da queste fonti). Inoltre non ci sono reali fonti vegetali di Acido Stearico, che, come vi ho scritto poco sopra, è presente in abbondanza solamente in alcuni burri vegetali piuttosto costosi, come Mango, Karité e Cacao, che chiaramente implicherebbero costi troppo elevati per i loro derivati, e comunque sono coltivazioni che a parità d'area di coltivazione non rendono quanto quelle da Palma o Cocco.
In sostanza a livello cosmetico ci si può appoggiare ai recenti emulsionanti e tensioattivi prodotti a partire da semplice olio di Oliva (Olivem 1000 - Cetearyl Olivate, Sorbitan Olivate; Olivamidopropyl Betaine, Sodium Olivate, Sorbitan Oleate, Sodium Olivamphoacetate, Sodium Olivoyl Isethionate ecc...), o i correlati a base di olio di Cocco (Ethylhexyl Cocoate, Cocoglycerides, Coco-Caprylate, Caprylic/Capric Tryglyceride - Frazione di Olio di Cocco, Coco-Betaine, Coco-Glucoside, Sodium Cocoamphoacetate ecc...), ma è improbabile trovare in commercio prodotti buoni che contengano solo queste fonti. Anche i prodotti dichiarati vegan ok, è probabile che contengano comunque qualche derivato di Palma.
Derivati Animali, ma che non sono ottenuti da nessun tipo si sfruttamento animale:
Sodio Ialuronato/Acido Ialuronico - Sodium Hyaluronate/Hyaluronic Acid, in origine era ottenuto dalle creste di gallo, e la fonte è ancora questa per quanto riguarda farmaci e filler chirurgici, ma per quanto riguarda la cosmesi sarebbe un ingrediente troppo costoso per essere ancora estratto in questo modo, quindi viene ottenuto da biotecnologia, quindi nessun problema etico.
Chitosano e derivati – Chitosan, è una molecola ottenuta dai depositi marini, sicuramente di origine animale, ma ottenuta senza alcun tipo di sfruttamento o allevamento, dato che si tratta di animali morti in modo naturale, i cui residui si sono accumulati sul fondale marino.
Estratto di Plankton – Plankton Extract, prodotto che dal nome potrebbe sembrare di origine animale, ma si tratta di un ingrediente ottenuto da biotecnologia, tramite coltivazioni in reattore. Non sono presenti informazioni esaustive.
Spermaceti – Cetyl Palmitate, se in origine era davvero una sostanza cerosa estratta dalle teste dei capodogli e in parte dal grasso di balena, ora è assolutamente di origine sintetica. Non solo per restrizioni riguardo all'estinzione di balene e capodogli, ma anche per l'enorme differenza di costo, la produzione sintetica permette anche che il prodotto sia molto più economico.
Gommalacca - Shellac: Viene ottenuta dalla secrezione di un insetto orientale, in particolare dagli insetti femmina, ma la secrezione viene raccolta dalla corteccia degli alberi dove l'insetto la depone per aumentare la presa sulla superficie, quindi non implica l'uccisione degli animali, ma solo la raccolta delle loro secrezioni.
Ho visto che recentemente questo tipo di ingrediente sta prendendo piede come alternativa allo smalto semipermanente chimico, non ho informazioni esaustive, ma dal poco che ho letto, sembra che sia un'ottima alternativa sicuramente più vicina all'ecobio, ambito dove lo smalto per unghie ha sempre avuto poco a che fare.
Spermaceti – Cetyl Palmitate, se in origine era davvero una sostanza cerosa estratta dalle teste dei capodogli e in parte dal grasso di balena, ora è assolutamente di origine sintetica. Non solo per restrizioni riguardo all'estinzione di balene e capodogli, ma anche per l'enorme differenza di costo, la produzione sintetica permette anche che il prodotto sia molto più economico.
Gommalacca - Shellac: Viene ottenuta dalla secrezione di un insetto orientale, in particolare dagli insetti femmina, ma la secrezione viene raccolta dalla corteccia degli alberi dove l'insetto la depone per aumentare la presa sulla superficie, quindi non implica l'uccisione degli animali, ma solo la raccolta delle loro secrezioni.
Ho visto che recentemente questo tipo di ingrediente sta prendendo piede come alternativa allo smalto semipermanente chimico, non ho informazioni esaustive, ma dal poco che ho letto, sembra che sia un'ottima alternativa sicuramente più vicina all'ecobio, ambito dove lo smalto per unghie ha sempre avuto poco a che fare.
Spero che anche questo post vi sia piaciuto e interessato, alla prossima
Rasmus
Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, my-personaltrainer.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione
Le fonti di estrazione per i vari ingredienti sono state ricercate in molti thread di Promiseland.it, e ho considerato valida la parola di Fabrizio Zago. Qualche altra fonte di estrazione è stata trovata in thread del Forum di Lola.
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