giovedì 24 luglio 2014

Come fare un semplicissimo Oleolito di Pomodoro

Ciao a Tutti,
Questa volta scriverò un post sicuramente anomalo per me, non ho mai apprezzato molto gli oleoliti...Ma in questo caso ho fatto un'eccezione.
Quello che infatti mi ha sempre irritato molto, è il dover fare la macerazione per più di un mese...insomma è troppo per i miei gusti, soprattutto perché mi dimentico, e nei miei primi tentativi da novellina sono riuscita entrambe le volte a far fare la muffa prima della fine del tempo di estrazione. Insomma ho rinunciato.
Ma quello che mi ha fatto cambiare in parte idea è l'aver trovato questa fantastica ricetta per fare l'oleolito di pomodoro.
L'estrazione è finalizzata ad ottenere un olio ricco di Licopene, un carotenoide antiossidante presente soprattutto nella buccia dei pomodori, ma che sotto forma di estratto in polvere è quasi impossibile da sciogliere, e come se non bastasse...bisogna stare attenti anche alla concentrazione d'uso...macchia!
Se per estrarre il licopene dal pomodoro fresco, o anche dalla buccia di pomodoro fresco (dove è maggiormente presente), servirebbero tanti, tanti pomodori e tanto, tanto tempo di macerazione per ottenere un oleolito decente, c'è una semplice via di uscita: Il concentrato di Pomodoro Mutti.
L'azienda certifica qui il contenuto di Licopene nel Triplo Concentrato circa 10 volte maggiore che nel pomodoro fresco.
Questo come è possibile?
1) perché il licopene non è un attivo termolabile, quindi, mentre tutti gli altri antiossidanti del pomodoro si degradano con la cottura, quest'ultimo rimane (anche se eviterei di inserirlo a caldo in una crema, meno sbalzi prende, meglio è).
2) perché ovviamente essendo un triplo concentrato, ci sarà più licopene in pochi grammi di passata concentrata che non nel pomodoro fresco, data la forte perdita di acqua.

Dato che già durante l'inverno stavo pensando a qualche progettino per l'estate, ho studiato l'argomento, e ho appunto deciso di puntare su questo ingrediente, stando alle indicazioni postate sul forum di Lola, al thread che vi ho indicato lì sopra, questo oleolito può essere usato dall'1 al 3% nelle creme, stando attenti anche al fattore "colore".
Non tanto per il colore che assume in sè la crema...ma per il fatto che quel colore rimarrà anche sulla pelle, a differenza di quando usiamo i normal coloranti alimentari per dolci.
Ho scelto di usare il Triplo Concentrato della Mutti in primo luogo perché appunto sono state pubblicate queste analisi, e anche perché è quello che normalmente uso in cucina, quindi non andrò certo a comprare un altro concentrato. Ovviamente voi potete provare anche con quello che già usate, se però è un doppio concentrato è probabile che anche allungando i tempi di estrazione otteniate un oleolito meno ricco di Licopene. 
A questo punto potreste aumentare la quantità di concentrato rispetto all'olio, ma ovviamente non garantisco il risultato, non ho mai provato.
Stesso discorso vale per l'olio, leggendo sempre allo stesso link, emerge che l'Olio EVO sia quello più indicato per estrarre il Licopene, probabilmente per l'affinità con l'oleico.
Ovviamente nessuno vi obbliga ad usarlo per forza, potrete provare anche con altri oli, ma potreste ottenere risultati diversi. Io ho scelto l'olio EVO più economico che ho trovato sul mercato, quello Primadonna della Lidl.
Ma veniamo a noi: preparare questo oleolito è estremamente semplice rispetto a tutti gli altri, dove bisogna prendere la pianta, pulirla, asciugarla, eventualmente farla seccare, lasciarla in olio per almeno 20-30 giorni controllando ogni giorno se non galleggia, ecc...
Qui invece, oltre agli ingredienti, ci servono solamente:

1) Un Minipimer
2) Un vasetto dove il Minipimer riesce a passare

Andremo a pesare nel vasetto 10g di Triplo Concentrato Mutti per 100g di Olio EVO.
Sappiate che la resa dopo il filtraggio è piuttosto bassa, quindi se volete ottenere 100g di oleolito è sicuro che non riuscirete partendo da queste dosi.
Io ho purtroppo fatto vari pasticci filtrando, quindi sono arrivata ad ottenere circa 50-60g di oleolito, ma dato che se ne usa davvero poco non mi farò problemi per il momento, eventualmente la prossima volta partirò da dosi più alte.

Una volta portata tutta la passata concentrata sotto l'olio possiamo frullare col minipimer, ottenendo il composto che vedete qui a fianco, in effetti non proprio invitante da guardare, ma vi assicuro che ne vale la pena.
Dopo la frullata cercate di portare sotto il livello dell'olio tutti i residui con una spatola, o potreste rischiare di far andare a male l'oleolito, nonostante debba rimanere in macerazione solo 7-10 giorni.
A questo punto potete chiudere il vasetto, e lasciarlo riposare in un luogo fresco e asciutto, dandogli ogni giorno una girata (io non sono stata ad aprirlo muovevo appena il barattolo e controllavo che non si spalmasse troppo residuo in alto sui bordi, non mi è andato a male).
Potete attendere dai 7 giorni indicati sul forum di Lola, fino a 10 giorni circa, come ho fatto io, in parte perché non ho avuto tempo di filtrare al 7° giorno...in parte perché non essendo una esagerata fan dell'olio di Oliva nelle creme...ho pensato di poterne usare sempre la quantità minima (1%), magari estraendo un filo di Licopene in più.
Quando il termine è giunto, arriva il momento di filtrare, vi consiglio di fare prima una passata con il colino:
per poter togliere il grosso dei residui, poi di usare della carta assorbente.
Avevo provato a piegare 2 strappi di rotolone cucina "a cono", nello stesso modo in cui si usano le carte da filtro da laboratorio chimico, ma non ho avuto successo, dato che dalla filettatura degli strappi sono passati molti residui di concentrato. Potete usare questa procedura solo con vera carta da filtro.
Dopo questo tentativo andato a male, ho quindi dovuto fare un secondo filtraggio con carta assorbente, facendo in modo da usare il centro del pezzetto di carta.
Vi consiglio, in ogni caso, di usare carta assorbente bianca, meglio se non sbiancata e biologica, come Vivi Verde Coop, o Esselunga Gabbiano, non userei carta stampata, chissà che tipo di inchiostri usano per i disegni, residui di questi colori potrebbero finirvi nell'oleolito!

Quando avrete effettuato anche il filtraggio tramite carta otterrete un bellissimo olio rossastro, io l'ho inserito in una boccetta di vetro scuro per proteggerlo dall'ossidazione della luce, ma dalle foto qui a fianco si vede perfettamente il colore bello acceso.


A questo punto l'Oleolito è pronto.
Vi consiglio di conservarlo il più possibile al buio e lontano da fonti di calore, non solo per il Licopene, ma anche per l'Olio EVO in sè.
Se non prevedete di consumarlo in breve tempo vi consiglio di arricchirlo con Tocoferolo (0,2-0,5%) o Aperoxid/Antiranz (qualche goccia come da scheda tecnica) o Oleoresina di Rosmarino (5-6 gocce ogni 100g).
Proteggeranno il vostro oleolito dall'ossidazione.
Non ho mai provato ad usarlo da solo, e non ne ho intenzione, penso però che possa macchiare la pelle. Se preferite prepararlo ad uso diretto sulla pelle, io vi consiglierei di limitarvi ad un'estrazione di 4-5 giorni, è probabile che già così possa lasciare un velo aranciato sulla pelle, ma ovviamente bisogna provare. Potete anche optare per una soluzione via di mezzo, preparare la quantità di oleolito e allungarlo con un altro olio a scelta per alleggerirlo, sia in quanto a "untuosità", sia quanto a residui di colore, facendo voi le varie prove.

Spero che questo post vi sia piaciuto, alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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